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Sfida (per tutti gli utenti/utentesse)


Edo

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Alexis Honlon
3 ore fa, Creamy ha scritto:

D’accordissimo

peró posso dire che io ultimamente ho notato un’inversione di tendenza

una donna puó anche essere promiscua, ma se non si atteggia da “oca” ed è furba abbastanza da evitare il farsi etichettare come tale o come troia o puttana o quel che si voglia, e soprattutto se è molto bella, sinceramente vedo che gli uomini (anche se dovrebbero avere in testa l’assunto da lei benissimo descritto) alla fine se ne possono innamorare ugualemente

a parere mio un po’ di più elasticità mentale in più anche in loro inizio ad intravederla

Sono assolutamente convinta anche io di questo

se posso chiederle, dato che ha fatto dei ragionamenti interessanti

è possibile che questo sentimento davvero da parte di alcuni parta improvviso e poi così come nasce, bruci subito e si spenga?

ho accusato molti ragazzi di avermi illusa e di avermi ferita sfruttandomi solo per il sesso quando in realtà non è mai stato solo quello, e lo sentivo, sono molto empatica 

eppure poi mi hanno lasciata proprio quando io mi stavo innamorando

Ho lanciaro le peggiori le accuse nei loro confronti, di non avermi mai amata ecc quando in cuor mio invece so e sento che in quei momenti mi amassero davvero.. e poi alla fine è proprio questo a farmi male

secondo lei perchè accade? Cosa succede?

io riesco a innamorarmi solo di questa tipologia d’uomo

semmai mi innamoro

una sorta di amore a scadenza ma che nel momento in cui vivo non riesco proprio a vedere che sarà a brevissima scadenza (qualche mese della serie) e mi struggo spesso per questo

Più che possibile che le cose stiano cambiando, per quanto lentamente, nei rapporti uomo-donna, come dicevi tu Creamy ad inzio post (rispettiamo il regolamento: niente lei), come altrettanto possibile che in alcuni casi le donne riescano a trovare delle falle in quella groviera di cervello del maschio: per quanto, mi viene da sottolineare che tu stessa, Creamy, sottolinei che un fattore da tenere in conto è la notevole bellezza della donna in questione, il che farebbe pensare che gli uomini mettano in secondo piano la sua promiscuità sessuale in quanto la notevole bellezza (o per meglio dire, avvenenza fisica) giustifica comunque lo spirito di trofeo di cui sopra si è detto.

Riguardo l'altra domanda, ovvero se l'amore abbia un comportamento tipo fuoco di paglia... Può sembrare sottigliezza, ma credo che una parte del problema sia un problema di definizione: cosa intendi per amore, Creamy? Cosa intendevano (o questa sensazione ti hanno dato) per amore i partners passati che, alla fine, ritieni che ti hanno tradita, nonostante il dubbio che ancora hai? Creamy, ad essere sinceri, la parola "amore", come la parola "fiducia", è una trappola: lo so, è una frase pesante, ad effetto (e con tale intenzione detta), ma intendo la cosa in un senso particolare.

Parole come "amore" o "fiducia" sono parole che facilmente fanno credere a due o più persone di stare parlando delle stesse cose, ma in realtà stanno parlando di cose molto diverse. Un esempio? In questo thread, Edo ha definito per amore "la realizzazione passiva della felicità del proprio partner", come ha precisato pochi post sopra; io personalmente, definisco  per amore "la tendenza all'unità indifferenziata, attuata con comportamenti ed atteggiamenti auto ed eterodistruttivi" - tu che definizione di amore dai, Creamy? Perchè, credo, è davvero molto probabile che tu ne abbia una diversa dalle due ora ricordate. Ok, mi dirai, per il problema a livello meramente cognitivo - ma a livello emotivo? I sentimenti non sono uguali? No, per gli stessi motivi addotti a livello cognitivo: il mondo sentimentale ed emotivo è un mondo pieno di sfumature, non sempre chiare neanche a chi le prova, e supporre che esse siano assimilabili con facilità, specialmente quando sono molto profonde e variegate, è una palese semplificazione della realtà. Il che mi porta ad andare coi piedi di piombo su percezioni empatiche ecc.: appurata la base biologica (neuroni specchio ecc.), la possibilità di fraitendere un'espressione del viso è tutto fuorchè remota. Parafrasando un noto modo di dire: gli occhi sono lo specchio dell'anima... per chi li sa leggere, per gli altri, il più delle volte, sono solo un vetro opaco che riflette chi guarda.

In assoluto, però, quello che dici, supponendo certe definizioni di amore, non è impossibile: alcuni tipi coinvolgimenti emotivi sono molto difficili da far durare nel lungo periodo. Un esempio personale: in passato, c'è stata una ragazza, non particolarmente bella, ma che mi attraeva sessualmente parecchio. Col senno di poi, riconosco senza problemi che, come tutte le forme di amore, e quello che provavo per lei ne era una forma, aveva una forte carica distruttiva ed aggressiva: se anche poi nulla si concretizzò, nonostante mia esplicita richiesta (per alcuni anni), è così strano pensare, per assurdo, che un rapporto del genere, con un forte carica di aggressività, sarebbe durato poco? E' noto che le trombamicizie sono, a livello organizzativo, tra le più difficili tipologie di organizzazioni sentimentali da mantenere nel tempo: tendono o a finire o a diventare ltr (e quindi non ad essere più trombamicizie). Come si diceva sopra, sia per un uomo che per una donna è difficile avere rapporti esclusivamente sessuali sul lungo periodo: o il rapporto finisce, o comunque evolve verso altri lidi.

Anche nei confronti di un ragazzo, provai sentimenti simili: e se anche qui non si concretizzò nulla, è possibile immaginare che la forte carica di aggressività, e di astio personale nei suoi confronti, avrebbero portato a rapporti sessuali da urlo; un  rapporto del genere però, difficilmente avrebbero retto per il lungo periodo, come nel caso della ragazza prima ricordata.

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10 minuti fa, Alexis Honlon ha scritto:

Come si diceva sopra, sia per un uomo che per una donna è difficile avere rapporti esclusivamente sessuali sul lungo periodo: o il rapporto finisce, o comunque evolve verso altri lidi.

Anche nei confronti di un ragazzo, provai sentimenti simili: e se anche qui non si concretizzò nulla, è possibile immaginare che la forte carica di aggressività, e di astio personale nei suoi confronti, avrebbero portato a rapporti sessuali da urlo; un  rapporto del genere però, difficilmente avrebbero retto per il lungo periodo, come nel caso della ragazza prima ricordata.

Andando leggermente OT ma tanto è il mio thread e quindi non temo rivolte di nessun OP, probabile che la tua misantropia e soprattutto misandria sia legata alla tua bisessualità?

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15 minuti fa, Alexis Honlon ha scritto:

Creamy, sottolinei che un fattore da tenere in conto è la notevole bellezza della donna in questione, il che farebbe pensare che gli uomini mettano in secondo piano la sua promiscuità sessuale in quanto la notevole bellezza (o per meglio dire, avvenenza fisica) giustifica comunque lo spirito di trofeo di cui sopra si è detto.

Ecco un punto interessante: lo spirito da trofeo è per me una cosa infantile ma che vedo parecchio, associata di solito dal complesso Santa Puttana.

per la mia concezione di relazioni una donna può avere avuto 100 uomini come 3 non mi cambia nulla ne nella mia percezione di lei ne sul fatto di farmi vedere con lei ne sulla mia gelosia (molto bassa).

Io odio il drama femminile, una donna la valuto dalla connessione con cui riesco ad interagirci e dalla mancanza di drama oltre alle caratteristiche estetiche caratteriali che la rendono sexy per me.

Tutta la menata della gelosia e della possesivita’ mi è aliena eppure riesco a provare sentimenti di amore grandissimi.

Ma il meccanismo per cui mi innamoro di una piuttosto che di un altra ha molto molto poco a che vedere con le regole sociali e come dovrebbe essere una di cui innamorarsi ma roba che spessissimo gli amici mi dicono ma come cazzo con quella? (Per pregiudizi sociali di età ecc)

Eppure in questo modo ho avuto modo di vivere delle storie meravigliose che rifarei con tutto me stesso comprese le parti di merda è tutto il resto.

Alla fine tra neanche due battiti di ala di farfalla saremo tutti polvere ci manca solo che mi metto a selezionare in base al contesto sociale imposto in un momento a caso della storia.

 

Modificato da Orph
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senza nome
8 minuti fa, Alexis Honlon ha scritto:

Più che possibile che le cose stiano cambiando, per quanto lentamente, nei rapporti uomo-donna, come dicevi tu Creamy ad inzio post (rispettiamo il regolamento: niente lei), come altrettanto possibile che in alcuni casi le donne riescano a trovare delle falle in quella groviera di cervello del maschio: per quanto, mi viene da sottolineare che tu stessa, Creamy, sottolinei che un fattore da tenere in conto è la notevole bellezza della donna in questione, il che farebbe pensare che gli uomini mettano in secondo piano la sua promiscuità sessuale in quanto la notevole bellezza (o per meglio dire, avvenenza fisica) giustifica comunque lo spirito di trofeo di cui sopra si è detto.

Riguardo l'altra domanda, ovvero se l'amore abbia un comportamento tipo fuoco di paglia... Può sembrare sottigliezza, ma credo che una parte del problema sia un problema di definizione: cosa intendi per amore, Creamy? Cosa intendevano (o questa sensazione ti hanno dato) per amore i partners passati che, alla fine, ritieni che ti hanno tradita, nonostante il dubbio che ancora hai? Creamy, ad essere sinceri, la parola "amore", come la parola "fiducia", è una trappola: lo so, è una frase pesante, ad effetto (e con tale intenzione detta), ma intendo la cosa in un senso particolare.

Parole come "amore" o "fiducia" sono parole che facilmente fanno credere a due o più persone di stare parlando delle stesse cose, ma in realtà stanno parlando di cose molto diverse. Un esempio? In questo thread, Edo ha definito per amore "la realizzazione passiva della felicità del proprio partner", come ha precisato pochi post sopra; io personalmente, definisco  per amore "la tendenza all'unità indifferenziata, attuata con comportamenti ed atteggiamenti auto ed eterodistruttivi" - tu che definizione di amore dai, Creamy? Perchè, credo, è davvero molto probabile che tu ne abbia una diversa dalle due ora ricordate. Ok, mi dirai, per il problema a livello meramente cognitivo - ma a livello emotivo? I sentimenti non sono uguali? No, per gli stessi motivi addotti a livello cognitivo: il mondo sentimentale ed emotivo è un mondo pieno di sfumature, non sempre chiare neanche a chi le prova, e supporre che esse siano assimilabili con facilità, specialmente quando sono molto profonde e variegate, è una palese semplificazione della realtà. Il che mi porta ad andare coi piedi di piombo su percezioni empatiche ecc.: appurata la base biologica (neuroni specchio ecc.), la possibilità di fraitendere un'espressione del viso è tutto fuorchè remota. Parafrasando un noto modo di dire: gli occhi sono lo specchio dell'anima... per chi li sa leggere, per gli altri, il più delle volte, sono solo un vetro opaco che riflette chi guarda.

In assoluto, però, quello che dici, supponendo certe definizioni di amore, non è impossibile: alcuni tipi coinvolgimenti emotivi sono molto difficili da far durare nel lungo periodo. Un esempio personale: in passato, c'è stata una ragazza, non particolarmente bella, ma che mi attraeva sessualmente parecchio. Col senno di poi, riconosco senza problemi che, come tutte le forme di amore, e quello che provavo per lei ne era una forma, aveva una forte carica distruttiva ed aggressiva: se anche poi nulla si concretizzò, nonostante mia esplicita richiesta (per alcuni anni), è così strano pensare, per assurdo, che un rapporto del genere, con un forte carica di aggressività, sarebbe durato poco? E' noto che le trombamicizie sono, a livello organizzativo, tra le più difficili tipologie di organizzazioni sentimentali da mantenere nel tempo: tendono o a finire o a diventare ltr (e quindi non ad essere più trombamicizie). Come si diceva sopra, sia per un uomo che per una donna è difficile avere rapporti esclusivamente sessuali sul lungo periodo: o il rapporto finisce, o comunque evolve verso altri lidi.

Anche nei confronti di un ragazzo, provai sentimenti simili: e se anche qui non si concretizzò nulla, è possibile immaginare che la forte carica di aggressività, e di astio personale nei suoi confronti, avrebbero portato a rapporti sessuali da urlo; un  rapporto del genere però, difficilmente avrebbero retto per il lungo periodo, come nel caso della ragazza prima ricordata.

Se ti piace usare il lei, fallo.

Se ti piace scrivere in un rinascimentale way, allo stesso modo, non è un problema di regolamento.

Qui il regolamento è abbastanza permissivo, basta che non sei eccessivo, (in maniera ingiustificata), con nessuno negli insulti e non metta del dolo nel modo in cui ti poni, se riuscissi ad essere conforme all'esperienza, sarebbe meglio.

(Non sono un admin)

Piccola nota non è solo questione di trofeo, una più figa è innegabile che trasmetta, almeno all'inizio, una carica sessuale superiore.

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@Edo mi viene da farti una domanda riflettendo:

ma non è che semplicemente tu ti innamori nel TUO modo che forse non è quello classico socialmente conosciuto e quindi dici di non esserlo mai stata solo perché non corrisponde all’esperienza comune?

Te lo chiedo perché in base alla comune esperienza tipo io mi innamoro anche di più persone contemporaneamente cosa che socialmente non è accettata compresa, quindi in base al sentire comune nemmeno io dovrei mai essere innamorato.

Modificato da Orph
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24 minuti fa, Orph ha scritto:

@Edo mi viene da farti una domanda riflettendo:

ma non è che semplicemente tu ti innamori nel TUO modo che forse non è quello classico socialmente conosciuto e quindi dici di non esserlo mai stata solo perché non corrisponde all’esperienza comune?

Te lo chiedo perché in base alla comune esperienza tipo io mi innamoro anche di più persone contemporaneamente cosa che socialmente non è accettata compresa, quindi in base al sentire comune nemmeno io dovrei mai essere innamorato.

Boh non lo, so solo che se niente niente il tipo in questione non mi caga più e non mi risponde più come prima senza darmi spiegazioni, mi scende in brevissimo tempo in maniera irreversibile. Quindi non credo che il mio, per quanto sui generis, fosse stato amore visto che ci metto pochissimo tempo a sostituirlo. Per me quella cosa che chiamano amore è costanza e presenza tant'è vero che sono disposta a battermi di più per un'amicizia che per un penemunito che mi scopa, proprio perché quest'ultimo è facilmente rimpiazzabile, un amico o un'amica no

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Alexis Honlon
59 minuti fa, Farang ha scritto:
“Devi dare un po’ di valore al mondo per poterne attribuire a te stesso.”
Sono stato ad un aperitivo con dei nuovi colleghi. Ai miei tempi si diceva “andare a bere”, ma adesso si chiama aperitivo, le puttane si chiamano escort e tutto cambia per non cambiare niente…
Ma tornando al discorso principale, tra di loro ce ne era uno particolarmente infighettato e con la fama da gran seduttore. Tempo che ci sediamo al tavolo, appena ci portano le bevute, se ne esordisce con un discorso del tipo “le donne si dividono in quelle da sposare e quelle da una botta e via”. Ci ho fatto una risata e poi ho svuotato il bicchiere. Era un bel po’ che non sentivo discorsi del genere, mi sembrava di stare al cabaret. Certo non lo presenterei mai a mia sorella e manco ci uscirei insieme per sport, ma per una serata è stato, anche se grottescamente, divertente.
Sarà che odio il game da social circle, perché troppo lento e noioso, guarda te se per trombarmi una devo prima convincere dieci scappati di casa che non sono li per trombarmi una. Sarà che ormai coltivo solo rapporti individuali con persone valide e sempre aperte a mettersi in discussione. Sarà che preferisco andare a caccia da solo nella massima libertà. Sarà che i social network li uso solo per lavoro e manco mi ricordo quand’è che ho visitato un profilo che non fosse il mio…
Sarà per questi motivi che cose del genere le vedo molto di rado, e a piccole dosi mi fanno anche ridere. Non pensare che il mondo sia un asilo nido.
Presupponendo OP intelligente e sgamata, almeno questa è l’idea che mi son fatto dai suoi post, ho pensato che i ragazzi di cui parla non siano aborigeni della costa amalfitana o finocchi presi dai cortili della bocconi. Fissati con la donna trofeo da mostrare ad amici e parenti, l’onore, il rispetto e cose così. Primo errore dell’analista?
E anche se lo fossero non vedo perché odiarli con tutta questa misantropia, non è colpa loro se sono nati senza i mezzi per comprendere la realtà. Il massimo gesto d’amore che possiamo fare sia per loro che per noi è dare l’esempio.
E comunque questo non arriva alla radice del problema: il vero motivo che spinge un uomo a porre dei vincoli alla sua donna è la paura di perderla. Finché guidi una panda se te la rubano non è un grande problema, ma se ti rubano una Dino Ferrari son cazzi. E ti diranno, mentalità dell’abbondanza, di Dino Ferrari è pieno il mondo. Ma non è vero saranno cento pezzi al massimo! Allora le Dino Ferrari non esistono, sono tutte pandine travestite. Sarà ma io mi ci vedevo bene su quella macchina… vabbè sarà per un’altra vita. 
Senza nulla togliere alla mentalità dell’abbondanza eh. Che sia vero o no è l’unico mindset che ti tiene in vita in certi momenti. Ma non darei per scontato il fatto che ciò che funziona sia per forza completamente vero.

 

 
Detto questo, ho trovato molto affascinante il primo punto del tuo discorso. Come diceva Wittgenstein, ogni problema filosofico nasce da un gioco linguistico, un uso errato delle parole.

Scusa l'ignoranza, ma cosa vuol dire "OP intelligente e sgamata"? Davvero: semplice ignoranza del linguaggio da Internet.

Riguardo il resto... Hmm... ad essere sinceri, credo di non aver afferrato completamente quanto mi vuoi dire, e quindi... aspettati che quello che qui dico non sia pienamente centrato: fammi sapere nel caso, che almeno una risposta migliore la tiro fuori.

Non nego l'ovvia misandria, ma sottolineo che la mia è più generalmente misantropia, e quindi il disprezzo, nonostante più acuto per gli uomini, è presente anche per le donne, anche se la loro è una situazione particolare: naturalmente, essendo questo il thread di una donna, ed afferente i suoi rapporti cogli uomini, non c'è stato modo diretto di parlare della fetta di yogurt andato a male da acidella (come nella canzone) diretta alle donne. Tu me ne dai l'occasione, che qui colgo, onde anche evitare fraintendimenti.

Riguardo i motivi della mia misantropia, e più marcatamente misandria (quindi sì, c'è anche, ma in misura minore, misoginia), ho detto prima: sia i motivi che mi portano a ciò, sia qualche spiegazione. E la donna? Eh, la donna: come dicevo, la donna è un essere umano, e quindi disprezzabile per la sua stupidità (sopra definita, ovvero la tendenza a danneggiare se stessi e gli altri), ma, a mio parere, a differenza del maschio, tende a non cullarsi in tale stupidità. Prova ad arginarla, entro certi limiti: ma la donna ha un grosso problema, che secondo me, mina alla base qualsiasi rapporto sentimentale.

Forse aprirò un thread più specifico dedicato al problema, qui andrò per sommi capi: è ragionevole supporre, come qui su IS si fa, che la funzione riproduttiva, per come è presente nella donna, abbia evoluzionisticamente tinto la vita sentimentale della donna di certi colori, interessi, e tendenze. Senza alcun ragionevole dubbio, la gravidanza, l'allattamento e più in generale lo svezzamento del neonato rendono la donna ed il bambino molto vulnerabili, sotto qualsiasi profilo: l'approvigionamento del cibo, la possibilità di fare altro ecc. Il che rende credibile sostenere che la donna, evolutivamente parlando, a livello sentimentale, cerchi nel senso più lato un provider, non solo per come inteso qui nel sito.

In altre parole, la donna, per motivi evolutivi, è portata ad approcciare alla vita sentimentale in termini di copertura del rischio: è mancante di qualcosa, e questo qualcosa gli da vantaggio, non riesce ad ottenerlo, lo cerca quindi al suo esterno. Cosa perfettamente razionale, ed anzi sommamente intelligente (nel senso di Carlo M Cipolla, sempre da "Le leggi fondamentali della stupidità umana": intelligente è quel comportamento che avvantaggia se stesso e gli altri). Il problema è che a questa sostanziale base di intelligenza, che dovrebber portare all'altrettanto intelligente "io manco di qualcosa, ne traggo vantaggio: qualcun'altro lo ha, cerchiamo di dare qualcosa in mio possesso, che manca all'altra parte, per ricevere e meritarmi ciò di cui ho bisogno - do ut des", una gigantesca pressione culturale va da un'altra parte, e... fa danni più di un cataclisma.

Questa pressione culturale, e non solo per la donna, ma anche per l'uomo, è quella dell'amor cortese (quello del 1000-1100 occitanico provenzale insomma): purtroppo qui, per tanti motivi, non posso espandere (finirei Off Topic: come dicevo, mi deciderò ad aprire un topic sull'argomento prima o poi). Per andare diritti al punto: la donna si sente come una dannata principessa del castello, cui tutto è dovuto, e nulla deve fare per meritarsi quel che gli viene dato. La tendenza al providering, legittimissima, si sedimenta (ma c'è molto da dire sull'argomento: l'amor cortese aveva un senso, all'epoca, ma... OFF TOPIC!!) con la visione che di sè la donna ha: lei riceve, non dà.

E la prova più lampante di ciò... i PUA ed i PUG del sito la sanno meglio di me (e io non sono nè PUA nè PUG - semmai sono un rAFC che altro): mai chiedere ad una donna di dare, mai. Perchè non ti darà mai niente: se ad una donna tu dici di dare, lei reagirà sulla difensiva, perché, in italiano, dare, darla... hanno la semantica del rapporto sessuale: il che le spaventa? Più che altro, quello che è stato detto sopra: la donna, per pressione culturale millenaria, ma anche dei semplici genitori, non dà, riceve. Diamine, le donne, fra di loro, quando parlano di uomini, non sono la famosa lista (ed anche qui, spirito di trofeo) a chi riesce a far fare di più al suo uomo senza che lei faccia niente?

Persino il maschio è migliore: pur se l'unica cosa che intende è il suo bel trofeo alla fine della giostra, almeno è conscio che, per avere il premio, per ottenere il risultato, deve fare qualcosa, deve dare qualcosa in cambio. La donna NO.

Dal mio punto di vista, la stupidità di questo ragionamento (per come sopra definita) è ovvia, e perniciosissima: e quindi, sempre dal mio punto di vista, disprezzabile. Tuttavia (e forse è un mio limite?) vedo questo comportamento della donna come stupidità, certo sì grave, ma almeno emergente dopo un tentativo di suo arginamento, quale il solidissimo punto di partenza del providering naturale di cui si è detto: a differenza del maschio, non si culla nella sua stupidità; semplicemente, non riesce a superarla, pur magari provandoci.

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Alexis Honlon
1 ora fa, Edo ha scritto:

Andando leggermente OT ma tanto è il mio thread e quindi non temo rivolte di nessun OP, probabile che la tua misantropia e soprattutto misandria sia legata alla tua bisessualità?

Sì: è mio parere che la mia esperienza bisessuale e... poliamorosa (in pratica ho provato contemporaneamente sentimenti sia per un maschio, che per una donna, coppia che all'epoca stavano insieme da circa 8 anni, ora anche di più) abbia avuto effetto sulla mia misantropia.

Esperienza personale e riflessione ed elaborazione... Un cocktail temibile.

Fosse stata solo una donna, credo (e temo), avrei avuto una reazione solo misogina: per mia fortuna, almeno questo l'ho avuto, mi ha permesso di mettere in luce meglio la questione, portandomi ad una più ponderata e generale misantropia (pur se con una più accentuata misandria).

Naturalmente, le mie tirate contro il trust coppia, o monopolio sentimentale, sono anch'esse frutto di esperienze personali e riflessioni in materia... Allo stato attuale delle cose, ancora perdessi il mio tempo con le relazioni sentimentali (ancora ritenessi di traerne vantaggio, come in passato ritenevo), il proporre una relazione di coppia a qualcuno sarebbe un insulto grave e talmente tanto ovvio da lasciare sconcertati: "vorresti essere un mio monopolio a livello sentimentale e sessuale?" Fa ridere! Dubito, per altro, che almeno ci sia la coerenza di rendersi conto che se ciò si chiede, ciò si dovrebbe anche dare.

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5 minuti fa, Alexis Honlon ha scritto:

e... poliamorosa

Mmm....la cosa si fa interessante, ho fiuto per certe cose 

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Creamy
4 ore fa, Alexis Honlon ha scritto:

Riguardo l'altra domanda, ovvero se l'amore abbia un comportamento tipo fuoco di paglia... Può sembrare sottigliezza, ma credo che una parte del problema sia un problema di definizione: cosa intendi per amore, Creamy?

Che bella domanda, e complicata 

Per me non c’è amore senza odio e senza desiderio anche di possesso 

Non è possesso ma ci sono anche queste componenti 

Sarà la società che mi ha plagiata però io vivo nella società 

faccio un discorso un po’ controtendenza ma per essere felice ho capito che mi ci devo omologare a questa società 

sono un po’ come una bipolare forse 

ho un’idea inconscia del mondo e della mia felicità che è scissa e cioè: se trovo il partner della vita allora la mia vita ha un senso, se non lo trovo, viceversa, no 

fino a mesi fa mi sarei definita folle a dare una risposta del genere, negavo questo mio conflitto 

adesso no, ammetto e mi rendo consapevole di questa idea, che probabilmente è distorta ma la mia famiglia mi ha passato questo messaggio, più o meno indirettamente io sono cresciuta con questo modello da Mulino Bianco e quindi spero di trovare il mio principe azzurro Disney

che ci posso fare?

fino a poco tempo fa ero molto ambiziosa dal punto di vista professionale, adesso lo sono ma inizio a pensare che una donna non realizzata sentimentalmente sia una donna fallita.. specie perché io sono fatta al 99,9% da sentimenti 

adesso quindi tu mi chiedi cosa io penso sia l’amore 

e io ti rispondo che si è un problema di definizione, è vero, perchè se parlassimo di amore svincolato dai modelli socioculturali ti direi che allora è dare, senza chiedere nulla in cambio, accettazione incondizionata, quello che può provare un genitore verso un figlio.. e nemmeno perché infine anche il genitore più sufficientemente buono del mondo (come direbbe Winnicott) ama il proprio piccolo per una sorta di proprio tornaconto personale, un soddisfacimento egoico e narcisistico per mezzo di una cartina tornasole che altro non è che il figlio stesso.. la nostra prosecuzione

quindi l’amore “puro” non esiste, è utopia è qualcosa di ideale 

allora io cosa voglio?

forse quel che voglio non è amore ma accettazione 

voglio essere accettata dalla società per essere felice, perché così mi hanno insegnato che ci si comporta 

altrimenti diverrei un’emarginata sociale, una vecchia zitella, una puttana, una che a 50 anni suonati non ha uno straccio di figlio e non ha uno straccio di compagno

avrei fallito la mia missione di vita di donna 

e quindi infine cosa cerco nel mio uomo? Quello che vorrei come padre dei miei figli?

come qualcuno ha già scritto cerco innanzitutto un provider, ecco perché prima di guardare che sia bello o meno pretendo un certo status, questo mi da accettazione immediata agli occhi del mio circolo sociale

 ma lo status solo non basta perché se uno è privo di neuroni lo status lo brucia in zero-due, va in rovina e mi fa andare in rovina in zero-due 

quindi cerco un uomo che sia intelligente 

dopo di che se è bello è un surplus, tutto di guadagnato 

tutto questo però non basta a farmi sentire realizzata, nella competizione con le altre donne, anche io donna infatti voglio sfoggiare il mio trofeo, non solo l’uomo

quindi il mio deve essere ambito, per essere ambito deve saperci fare, non solo deve averne la fama ma io lo devo percepire a pelle che lui ne sa e se ne fa (eventualmente).. e questo è l’altro paradosso: come me lo tengo un uomo così?

E come posso fare per ottenere tutto quello che desidero?

La soluzione è semplice: il mio uomo dovrà amarmi perché se mi amerà soddisferà tutte le mie necessità

e io di conseguenza cosa proverò o mi illuderò di provare nei suoi confronti di ritorno a fronte di questa sua riconoscenza? Amore 

quindi, tristemente, l’amore cos’è Per me?

la definizione quella utopica di cui sopra

ma cos’è l’amore per me pragmaticamente?

una conseguenza 

conseguenza di una necessità 

quindi è un bisogno

un bisogno di accettazione 

che altro non mi garantisce che realizzazione e quindi felicità 

Dunque, solitamente io mi innamoro dell’idea dell’amore (di questa idea che ho descritto), perché mi innamoro solo quando i ragazzi soddisfano determinate caratteristiche (conscia o inconscia io stessa di questo) e, dunque, mi permettono di proiettarmi in un futuro come quello che sogno 

il mio innamoramento avviene quindi come una sorta di ”pregustazione” nella mia testa di quel che sarà (i famosi film)

Mi rendo conto che in tutto questo il povero malcapitato, ne è inconsapevole

Ma mi è ignota l’idea dell’amore per un essere umano diverso da me in generale, figuriamoci se so cosa intenda per “amore” un uomo

so per certo che anche per lui l’amore deve essere una conseguenza, perché se fosse quello utopico sarebbe un Dio e vivrebbe nell’Iperuranio, non dormirebbe nel mio letto 

nella pratica vedo che se lui mi ama, in modo complementare all’amore pragmatico mio, deve essere geloso e deve impormi dei paletti perché altrimenti la mia famigliola del Mulino Bianco non reggerebbe in piedi 

poi ci sarebbe tutto un altro mondo di cui parlare in merito ai tradimenti e alle relazioni extraconiugali che da ciò conseguono o possono conseguire

ma per capire queste dinamiche bisogna capire le dinamiche che governano la testa dell’uomo, p meglio ancora, di quello specifico uomo con cui io donna ho a che fare e che ho prescelto (è sempre la donna a scegliere)

su questo però non ci ho mai capito nulla

devo ancora impadronirmi di questo potere che so essere mio di nascita, ma che evidentemente non so ancora utilizzare  

 

Ad ogni modo, forse sono andata un po’ out topic, chiudo per evitare di andarci ancora di più 

 

 

Modificato da Creamy
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