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Sospetto


lipstickjungle

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17 ore fa, lipstickjungle ha scritto:

Non sono sensibile

io mi incazzo

perché sono una donna ,penso ,studio  ed è il mio dovere morale difendermi " con le unghie e con i denti " da tutti coloro che vogliono trattarmi da stupida. 

 

Questo post non è riferito specificamente a te, ma è una riflessione generale che mi ha suggerito il tuo messaggio.

 

Quando ci si mette a discutere (pessima scelta), magari per messaggio virtuale (scelta ancora più folle), con molte - prima che qualcuno decida di scattare e cestinare tutto il post fermandosi sui dettagli -  delle femmine di H. sapiens andando sul piano logico e razionale, spesso son dolori. Dico spesso e non sempre perché qualche volta con alcune ho avuto scambi lucidi, ma non sono stati la maggioranza. E questi sono i fatti della mia ed altrui esperienza, scevri da alcun tipo di giudizio.

Cominciano a venir fuori una serie indicibile di distorsioni cognitive, supposizioni, assolutizzazioni, contraddizioni, il testo viene compreso a piacere (e chiaramente le spiegazioni dell'autore stesso vengono ignorate o scartate) in un'escalation dell'assurdo che fa deragliare amaramente il discorso verso la caciara più pura.

"Ah quindi significa che..." Ecc Ecc.

"Stai dicendo che io..." Ecc ecc.

"Sì certo allora conti solo tu. Vuoi che ti dia ragione??"

"Non stai rispondendo concretamente."

"Mi stai facendo sentire (riempire a piacere)"

"Io non conto nulla per te."

 

Potrei continuare fino a domani.

E sono sicuro che ci sono ragazze che questi pezzi non li fanno (quasi) mai, magari c'è qualcuna che proprio mai mai, ma credo che alla maggior parte sia capitata almeno un'occasione di scleri simili. Non mi interessa soffermarmi sul perché, sulle origini della cosa. Psicologiche, biologiche, culturali? Boh. Forse un po' tutto, a me adesso interessa il fenomeno in sé, di cui ho ormai le palle stra piene.

 

Di solito si comincia con una supposizione (basata su altre ipotesi fallaci) posta come accusa.

Magari sei di buon umore e decidi di rispondere (pessima scelta), di argomentare con un briciolo di logica illudendoti di poter dirimere la cosa in un paio di scambi.

Errore madornale. Le affermazioni da te fatte sui di lei contenuti - spesso marci nelle loro fondamenta di sabbia - vengono traslate sul personale; il rifiuto di sottoporsi a quel fiume di messaggi e/o chiamate viene interpretato come rifiuto della persona interagente (?????). Perché è impossibile che tu non voglia sottoporti alla Sacra Rota, semplicemente stai eludendo, nascondendo qualcosa, o forse non sai fornire una risposta concreta.

E' un'inquisizione.

Parte il gioco delle percezioni: davanti alle tue affermazioni logiche, che potrebbero dirimere la questione nel giro di due messaggi ma non sono ciò che cerca, questa comincia non solo a pontificare sui significati delle TUE frasi, ma anche a decidere che "la stai trattando di merda" (??) e quindi si triggera ancora di più. Decidere, esattamente, perché il cazzo di problema è la PERCEZIONE che l'altra persona ha del tuo agire: un'azione - figuriamoci un messaggio - non ha una targhetta sopra che la connota inequivocabilmente. Magari sei lì, beato, sul divano a vegetare, e invece "stai trattando di merda". Ok, va bene.

Siamo alla spannung. Tenti di essere calmo e saggio, provi con un "Ascolta... Parliamone domani, sei troppo coinvolta emotivamente" : parte il putiferio, la realtà viene negata e chiaramente confermata dal messaggio successivo. La situazione è deragliata: puoi solo lasciare il campo.

E se, esasperato, la blocchi, allora sei una merda, parte il vittimismo, non viene capito che non ne puoi più di quel fiume di parole.

"Magari vuoi semplicemente scrivere con le altre!!!"

"Tu non mi ami e non mi hai mai amata..."

"A te non importa nulla di ME"

 

E' assurdo. Sembra un copione teatrale. Posso serenamente prevedere le fasi dell'escalation (con l'ovvio epilogo del blocco).

Poi oh, magari sarò in parte io che per qualche ragione attraggo certi soggetti piuttosto che altri, ma a quanto pare, dai resoconti dei miei amici, la patologia non colpisce solo me.

 

Probabilmente, a monte, c'è un grosso problema di mentalizzazione dell'altro oltre che una forte incapacità di riflettere sulla propria mente, sulle proprie emozioni, di fermarsi quando si sta basando il discorso su assunti fallaci e supposizioni.

Probabilmente, al di là delle problematiche personali e di maturità psicologica che emergono nel drama, il problema non è neanche tanto quello portato alla luce, che è forse più un pretesto per sfogare qualcosa, per cercare maldestramente di mostrare un bisogno che non si riesce ad esprimere in modo diretto.

Peccato che anche io e il maschio medio siamo umani, non abbiamo la palla di vetro ma soprattutto siamo maschi --> Quindi già al terzo quarto messaggio (Toh, facciamo otto se è una a cui teniamo) ci salgono la voglia di picchiare, l'omicidio e il blocco istantaneo. Non siamo fatti per queste stronzate e ci AMMALIAMO se ci si lascia coinvolgere. Tanto non porta da nessuna parte.

 

Voglio enfatizzare questo punto: ritengo che il vero problema, di solito, non sia il contenuto portato all'attenzione.

Quanto un bisogno sotterraneo ad esso vagamente e tortuosamente correlato (Es: sentirsi importante, preferita, vista, ascoltata, accudita, ecc) che deriva, spesso, dal non capire che il cazzo di maschio non è una cazzo di femmina, e che quindi ragiona diversamente.

Dal non capire che le tue (tu impersonale) dannate percezioni su di me sono 9 volte su 10 SURREALI, sono seghe mentali, cazzate, io non ragiono in quel modo.

 

E così, volta dopo volta finiscono in cenere relazioni, bruciano i germogli, si finisce per mandarsi al diavolo per stronzate pretestuose.

Si finisce per diventare, noi maschi, sempre più freddi e intolleranti verso il drama, il teatrino. Ad allungare il dito verso "blocca" ai primi segnali di squilibrio. Già, che cattivi.

Peccato che così banneremmo la quasi totalità degli umani... E tocca ammorbidirsi un po' se non ci si vuole isolare dal mondo.

Modificato da Percival
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Big Brother
24 minuti fa, Edo ha scritto:

Quando hai tempo mi piacerebbe sapere la tua opinione anche sui restanti punti del ddl Pillon

Si certo, ti anticipo che non mi trovo d'accordo con le sue posizioni antiabortiste ma trovo molto corretto nel suo DDL questo:

"Se la casa è cointestata, il genitore a cui sarà assegnata dovrà versare all’altro «un indennizzo pari al canone di locazione computato sulla base dei correnti prezzi di mercato»."

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59 minuti fa, Edo ha scritto:

@MPhoenix @Big Brother perché siete a favore del ddl Pillon? Sento sempre motivazioni opposte ma mi piacerebbe sapere anche le motivazioni di chi è a favore

@Big Brother

Dietro questo decreto, si cela un radicale cambiamento della società rispetto a come la vedi oggi.

Se inizi a curiosare leggendo i manuali di antropologia che le società si dividono sostanzialmente in:

  • matrilineari (i figli vengono cresciuti dalla madre e dalla sua famiglia)
  • patrilineari (i figli vengono cresciuti dal padre e dalla sua famiglia)

Nel primo caso le donne sono sostanzialmente libere di fare sesso con chi vogliono e non esiste la figura del padre; se esiste ha un potere ridottissimo;

nel secondo il potere è in mano agli uomini, le donne vivono nella famiglia di lui, competono con la suocera e vengono sessualmente controllate e punire per il tradimento.

 

Di fatto l'elemento cruciale associato che sbilancia l'equilibrio di potere sono i figli ed in quale famiglia sono cresciuti.

 

Oggi esiste una forma diversa di società, nella quale i figli non vengono cresciuti né da una famiglia né dall'altra,

MA, in caso di separazione, i figli vengono affidati alla madre.

Ti salto una serie di passaggi intermedi, che puoi ricostruire da sola, 

ma ciò promuove a livello sociale un orientamento verso il modello matrilineare di società, perché quando sposati gli uomini sono sotto ricatto.

 

Si dice che un giorno due donne si dichiaravano entrambe mamme dello stesso bambino. Salomone sentenziò che il bambino fosse tagliato a metà, e che ogni metà fosse consegnata a ciascuna delle due donne. Una donna accettò. Una donna rifiutò, perché questa sentenza avrebbe fatto morire il bambino.

La donna che rifiutò era la vera madre, e Salomone consegnò il bambino a quest'ultima.

 

Un affidamento bigenitoriale ci metterebbe a metà strada, ma qui entrerebbe in gioco il fatto che molte madri, pur di non tenere i figli a metà, non si separerebbero mai dal marito. Non ti sto parlando di situazioni estreme di violenza, ma delle più semplici situazioni in cui lascerebbero il marito per mettersi con un uomo che le eccita di più quando vedono il loro compagno oramai come un fratello. Inoltre, ci penserebbero due volte anche a tradire, perché una scappatella, scoperta, implicherebbe la separazione chiesta dal marito e vedere i figli a giorni alterni.

Allora queste donne, in parte represse proietterebbero la loro frustrazione sulle donne emancipate come te, che loro non possono essere più, facendole sentire zoccole complete fino a quando la pressione sociale non le conformerebbe o schiaccerebbe.

 

E qui finirebbe il femminismo ed il mondo che conosci oggi.

Non subito, ma sarebbe solo questione di tempo.

 

M.

 

Modificato da MPhoenix
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Bozzarelly
1 ora fa, Edo ha scritto:

Premessa: chi parla ogni due per tre di togliersi la vita non lo fa

Domanda: chi parla di cazzi ogni due per tre, scopa?

Parti da una premessa purtroppo non sempre veritiera, quindi può darsi benissimo che chi parla continuamente di cazzi (o fighe) sia perché voglia condividere la sua gioia anzichè frustrazione. Insomma, se mi metto a parlare di sesso magari è perché appunto posso dire la mia.

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10 minuti fa, Big Brother ha scritto:

anticipo che non mi trovo d'accordo con le sue posizioni antiabortiste ma trovo molto corretto nel suo DDL questo:

Ecco mi riferivo anche a questo punto 🙂

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Bozzarelly
1 ora fa, Creamy ha scritto:

Ma la mantiene alta (l’attrazione), invece, fare la stronza o la schiava a comando?

non sono ironica 

Come sempre, dipende da che tipo è lui.

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13 minuti fa, MPhoenix ha scritto:

proietterebbero la loro frustrazione sulle donne emancipate come te, che loro non possono essere più, facendole sentire zoccole complete fino a quando la pressione sociale non le conformerebbe o schiaccerebbe.

Guarda che la pressione sociale sulle più emancipate da parte delle altre è fortissima anche ora...

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14 minuti fa, MPhoenix ha scritto:

Allora queste donne, in parte represse proietterebbero la loro frustrazione sulle donne emancipate come te, che loro non possono essere più, facendole sentire zoccole complete fino a quando la pressione sociale non le conformerebbe o schiaccerebbe.

 

E qui finirebbe il femminismo ed il mondo che conosci oggi.

Non subito, ma sarebbe solo questione di tempo

È corretto dire che non appoggi il comportamento delle donne libertine? 

@Percival, dato che hai messo like, è corretto dire che non appoggi il comportamento delle donne libertine?

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16 minuti fa, MPhoenix ha scritto:

E qui finirebbe il femminismo ed il mondo che conosci oggi.

Ma secondo te le femministe sono le emancipate "zoccole"? se ho seguito il tuo ragionamento...

 

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@MPhoenix una donna "libertina" se cosi vogliamo chiamarla difficilmente si riterrà femminista, secondo me hai ribaltato proprio il ragionamento...

Sono il TOP bigotto che esiste al giorno d'oggi le femministe, che con il femminismo delle origini non hanno un cazzo a che spartire, sono sostanzialmente delle represse frustrate che odiano gli uomini... di che stiamo parlando...

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