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Una vita tra i pali: la scroccona "agée"


SergioVittorio

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Back Door Man
Il 11/1/2019 alle 17:28 , SergioVittorio ha scritto:

Penso che tu abbia ragione. Tra l'altro prima mi dice di trovarmi una tromba amica per non darle noia con pretese "fisiche" poi mi vede con un'amica e si stizzisce!! 🤣

La psicologia è sempre la stessa. L'altra è una competitor per lei.

Ragiona da tegame.

Il 11/1/2019 alle 17:28 , SergioVittorio ha scritto:

Mi chiedo per quanto possa andare avanti comportandosi così. Non credo che ne troverebbe ancora molti anche se la desse.. non dandola poi!! 

Boh. Mi ricorda quel vecchio film in bianco e nero Viale del tramonto.

Morirà, prima o poi.

 

 

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Entropia

Basita  per il panettone conservato in borsa 😂

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SergioVittorio
36 minuti fa, Entropia ha scritto:

Basita  per il panettone conservato in borsa 😂

E dovevi vedere il pacchetto con cui malamente era impacchettata la fettona. Poi tra l’altro era il panettone gratuito (il più grande del Mondo, a loro dire) distribuito a fette in Galleria a Milano. Quindi pensa che igiene 😟

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9 minuti fa, SergioVittorio ha scritto:

E dovevi vedere il pacchetto con cui malamente era impacchettata la fettona. Poi tra l’altro era il panettone gratuito (il più grande del Mondo, a loro dire) distribuito a fette in Galleria a Milano. Quindi pensa che igiene 😟

Subito pensavo fosse licenza poetica: "tirò fuori dalla borsetta il panettone più grande che avessi mai visto!" Ed è subito Roald Dahl e ti senti un po' bambino 😂

Nono ma non esiste il panettone in borsetta, caduta di stile come poche 

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Back Door Man
45 minuti fa, SergioVittorio ha scritto:

E dovevi vedere il pacchetto con cui malamente era impacchettata la fettona. Poi tra l’altro era il panettone gratuito (il più grande del Mondo, a loro dire) distribuito a fette in Galleria a Milano. Quindi pensa che igiene 😟

Prima del Covid vi ricordate le apericene?

Non so come funzionano da voi, magari cambia da regione a regione, da noi lo scenario era questo:

Banco del bar con vari piattini, in mezzo fra la gente e i baristi.

Nei piattini patatine fritte, noccioline e tutto il salato che serve a far venire sete.

Altri piattini coi tramezzini del giorno smezzati e squartati e rippati da Jack the Ripper / il Barista.

Gente che pesca patatine e noccioline, le mangia a mano e magari insaliva i polpastrelli, poi torna a pescare noccioline.

Un po' meglio coi tramezzini rippati e se va bene qualche affettato. Ci sono i paletti stuzzicadenti per prelevarli.

Al primo prelevo sono puliti, poi la gente riusa i soliti e CAMBIA OLIVA o pezzo di tramezzino.

Per pulirsi la bocca i tovaglioli mini, quelli da caffè da asporto.

Nel frattempo la gente fiata, sbava sulle bariste, ordina alcolici.

Sono briachi e urlano.

Le voci e gli aerosol sono proiettati a soffiaggio sul cibo.

- Me lo fai un Negroni?

- Ehh?

- Un Negroni! xxx cane!

- A me un Gin Tonic.

- Due.

Poi ridono e aerosòlano sugli alimenti.

Tutti a casa briachi, pieni di junk food, un botto di soldi spesi, scambio aerosòlico vaccinico di gruppo.

_______

Che ne pensate?

Igienico, salutare, progressista, verdad?

Modificato da BackDoorMan68
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SergioVittorio
3 ore fa, BackDoorMan68 ha scritto:

Prima del Covid vi ricordate le apericene?

Non so come funzionano da voi, magari cambia da regione a regione, da noi lo scenario era questo:

Banco del bar con vari piattini, in mezzo fra la gente e i baristi.

 

Che ne pensate?

Igienico, salutare, progressista, verdad?

Speriamo che certe cose non si vedano più! Almeno un miglioramento post Covid

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SergioVittorio
7 ore fa, Sidus Tusco ha scritto:


Se devo diventare il bancomat di qualcuna, sto così bene da solo! E me la godo: un bel piatto di pasta corta con la salsa rosé a casa mia, et voila! La felicità sale alle stelle! 
Andare al ristorante da solo, se non ci si concia in modi ridicoli per l'età che si ha, ha un suo fascino. Amarsi è un piacere imprescindibile. Altrimenti gli altri diventano una necessità, ed io non amo dipendere da nessuno.

Sono d'accordo con te. Solo non ho capito cosa intendi con "il da soli al ristorante se non ci si concia in modi ridicoli"... 

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MisterZeroSad
7 ore fa, SergioVittorio ha scritto:

Sono d'accordo con te. Solo non ho capito cosa intendi con "il da soli al ristorante se non ci si concia in modi ridicoli"... 

 

Vado un po' off topic. Parlo del contestualizzarsi. 
Vediamo un po'.

È Carnevale? Si hanno 30 anni? Siamo calciatori che hanno fatto un brand del proprio stile ribelle, e siamo i testimonial dell'ultimo modello di Nike? Posso capire certi abiti, certi atteggiamenti.
Non è mia intenzione essere troppo schematico. 

C'è un locale per ventenni? Per le scuole superiori? Cosa diavolo ci faccio lì? Non sono mica un trapper, che vado in giro coi tatuaggi in faccia e i capelli colorati. Capisco bene il rock n' roll, un certo stile di vita, essere musicisti, volersi distinguere dalla massa, ecc (vari motivi a piacimento, non sono tatuato e non ne so quasi niente. Faccio solo ipotesi).

Se lavorassi al pubblico in contesti formali, allora non mi tatuerei una lacrima in faccia. E così via; se intendo diventare commis di sala, non credo correrò a tatuarmi "Sinner" sulla fronte.
O meglio, avere tatuaggi non esclude niente, per quanto mi riguarda. Non è un tatuaggio od un non tatuaggio a fare un uomo. Non è questo il punto. Sto solo spiegando come agisco. 
Mi contestualizzo. Come le persone ad Halloween. Si truccano, si mettono in una mise più vistosa, più carnevalesca, più gotica. Si contestualizzano. Non ho detto che sia una necessità imprescindibile. 

Volendo fare un ulteriore salto logico: prendiamo il caso di certa manualistica assurda dei puah. È Venerdì. La mia routine è finita: ho assolto agli impegni della mia giornata. Voglio proprio quel bel primo coi frutti di mare. € 15,00, coperto, una brocca di acqua. Un paio di sigarette. Non voglio essere disturbato. Stando alla pagina X del losco manuale, dovrei tentare un approccio "ovunque". Ed esordire con una frase del tipo: "lo vuoi un boccone del mio filetto?". Alla prima signora che mi guarda. Stiamo scherzando? Bisogna sapere stare al mondo! La società, a trent'anni suonati, si aspetta determinati comportamenti. Uno sbraco da ventenne, un'occhiolino quando uno ha 27 anni a quella al tavolo accanto, in un'osteria di studenti universitari, è un paio di maniche. Una cafonata fatta acriticamente e senza riflettere, a trent'anni suonati da un pezzo, è un altro paio di maniche.

Ripeto, si dovrebbe sapere come stare al mondo e come contestualizzarsi.
-Cosa vado a fare? Vado a rilassarmi, sentire un po' di musica, a fumare qualche Camel light, a bere una Coca Cola, una bella acqua tonica San Pellegrino. 
-Non esco per polemizzare con culture e nicchie differenti dalla mia, non vado dove l'etichetta non mi si addice. Conosco l'etichetta di quel luogo? Che senso ha andarci, se non mi sta bene?
-Sto andando lì con l'obiettivo di incontrare una donna? Di conoscerla in quel luogo? Secondo me è sbagliato. Esco per stare bene, rilassarmi e divertirmi. Non è che, con castelli mentali, vado a cercare qualcosa che poi non c'è, finendo con l'essere molesto e fuori luogo? Inoltre, se uno è un lupo solitario, come me, perché dovrebbe andare a cercare persone completamente a caso, di cui non sa nulla, e a parlare con sconosciute, che solitamente hanno di meglio da fare? Certo, una conversazione molto leggera per intrattenersi, realmente casuale, ed iniziata dal prossimo, non mi sembra niente di male. Ma non esco per questo. Esco per il caffè, per le luci al neon, per sentire la macchina scorrere nel cuore della notte a bassa velocità. 

E così via. Ecco cosa intendo per "conciarsi in modi ridicoli al ristorante". Poterlo fare una volta al mese, senza spendere chissà quali cifre, non è male. Considerando lo stato ed il benessere di alcuni posti del pianeta. Pertanto, cerco di non gettare alle ortiche la mia fortuna, che, seppur vana, mi tiene vivo e soddisfatto.  

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Roose Bolton
35 minuti fa, MisterZeroSad ha scritto:

La società, a trent'anni suonati, si aspetta determinati comportamenti.

j94w1rmo66-lo-so-che-ho-30-anni-ed-e-sab

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