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Bivio importante, ho bisogno di consigli


askfra

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askfra
Il 7/2/2019 alle 20:27 , Nuovo_utente ha scritto:

Ahaha adesso io sono nella tua città.

Cmq...tornando alla tua domanda...no, non sono tornato al paese di origine. Ero in una grossa città e mi sono dovuto trasferire in un’altra grossa città, la tua per l’appunto.

 

Secondo me è tutto relativo...nel senso Firenze, Milano, Napoli, ecc...sono tutte città che ti offrono tantissimo. È solo che in una magari ci sei nato e cresciuto, piuttosto che aver fatto l’università, ecc.

 

Il problema tuo, che poi è lo stesso che ho provato io, è legato a questi trasferimenti per lavoro/amore in quell’età (diciamo da 30 in su...) in cui non sei più un ragazzo ma nemmeno un vecchio. A lavoro crearsi amicizie non è così semplice (vuoi per differenza di età, vuoi perché a quell’età molti sono in LTR se non addirittura sposati). Sei solo in una città nuova e se non hai una donna...ti senti il più sfigato del mondo. Lo so. Provato. Ti capisco.

Hai colto perfettamente il senso della mia discussione. Probabilmente proprio perché anche tu ci sei passato.

Sono in questa specie di limbo, tornare o non tornare, nel frattempo il tempo scorre e io non riesco a capire cosa sia meglio per me.

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A 32 anni saresti troppo vecchio per qualsiasi tipo di lavoro. Non ti prenderebbero nemmeno per pietà. Quindi non fare cavolate e non licenziarti.

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ganimede
Il 6/2/2019 alle 22:20 , askfra ha scritto:

Ciao a tutti.

Mi trovo davanti ad un bivio molto importante nella mia vita, che cambierà radicalmente il mio futuro. 

Vi spiego, cercherò di essere il più sintetico possibile.

Ho 32 anni, circa 4 anni e mezzo fa ho cambiato totalmente vita trasferendomi in un altra città (distante circa 500km dalla mia città Natale) per seguire la ragazza che mi ha mandato, l'estate scorsa, in one-itis. Non è stata un scelta scellerata, nonostante comunque sia stata improvvisa, e nemmeno programmata. Avevo perso il lavoro nella mia città e avevo una LTR con lei già da un paio d'anni. Ho provato a cercare lavoro, quasi per gioco, nella sua città, e l'ho trovato praticamente subito. Mi sono trasferito senza tempo per riflettere, 3 giorni dopo il colloquio avevo cambiato vita.

Ora eccomi qui a riflettere, e vorrei farlo con voi, perché le persone che mi sono vicine non riescono a capire pienamente la situazione. Credo che sia una di quelle cose che possano essere capite meglio dagli sconosciuti, che non sono influenzati dalla mia persona.

Sto cercando di capire cosa voglio fare della mia vita, se abbandonare il lavoro e tornare a casa mia, oppure proseguire la vita qui.

In questa città non ho molti amici, e i pochi che ho sono tutti impegnati in LTR di anni e anni, convivono, hanno progetti come figli ecc, quindi li vedo pochissimo. Il fine settimana lo riempio uscendo con le ragazze, un po' conosciute online, un po' conosciute nei locali quelle poche volte che mi capita di uscire coi miei amici. Ho una frequentazione che va avanti da 2 mesi e mezzo, con una ragazza che so già che non mi "prenderà" mai, però per il momento ci sto bene e mi godo il momento, continuando comunque ad uscire con altre. Ho un lavoro che fino a qualche mese fa sembrava darmi ottime prospettive, ma che allo stato attuale sono naufragate per diversi motivi. Qui non ho nessun parente, nessun amico d'infanzia, non ho nulla se non me stesso e, appunto, qualche amico con stile di vita completamente diverso. Da quando mi ha lasciato, sento la mancanza anche della famiglia, perché la sua famiglia è stata la mia famiglia per tutti questi anni, ora invece sono solo, ceno quasi tutte le sere da solo, la domenica a pranzo uguale. Ho uno stipendio normale, un affitto e delle rate da pagare, quindi non posso esagerare con le spese, e di conseguenza mi viene difficile fare attività nuove per conoscere persone nuove (come ad esempio andare in palestra, frequentare qualche corso, ecc..) detto onestamente, arrivo giusto giusto a fine mese. Fortunatamente, sono una persona dal carattere forte, quindi questa situazione non mi butta giù più di tanto, però ammetto che questo essere quasi sempre solo sta cominciando a pensare veramente tanto.

Quindi, mi balza per la testa l'idea di tornare a casa, ma...

Ma ho 32 anni e dovrei tornare a vivere a casa di mia mamma, che tra l'altro vive in un bilocale e quindi dovrei dormire sul divano (il che mi fregherebbe anche il giusto, è il concetto di tornare dalla mamma che mi pesa). Non solo, dovrei mollare un lavoro fisso, stabile, uno di quelli che mi porterebbe alla pensione senza casini, per ricominciare da zero. Trovarmi un nuovo lavoro, quindi passare un periodo da disoccupato (potrei cercare lavoro già da qui, però sono onesto con voi, non avrei nemmeno i soldi per tornare a casa in giornata per fare i colloqui). Una volta trovato il lavoro, dovrei comunque ripartire con quei dannati contrattini da 1/2 mesi, senza certezze sul futuro. E le mie amicizie? Beh, molte cose sono cambiate rispetto a 4 anni e mezzo fa. Tra chi lavora di notte, chi è in LTR, chi è andato a vivere altrove, troverei una situazione totalmente diversa rispetto a quella che ho lasciato. Certo, avrei comunque un circolo sociale molto più ampio, la mia vita sarebbe comunque più piena, e ritroverei comunque la mia famiglia, mio fratello. Insomma, a livello emotivo mi sembra la scelta giusta, a livello razionale un po' meno. 

 

Vi chiedo cortesemente di dirmi quello che pensate, senza filtri di nessun tipo. Ho bisogno di consigli.

Vi ringrazio

Letta cosi se torni a casa di mamma da disoccupato in una casa piccola senza privacy ti vedo molto male...non sei un padre separato che torna dai genitori per non finire a domrirebin strada...al posto tuo e una idea che non mi sarebbe mai balenata in testa ,anzi sarebbe una prospettiva molto triste ritornare a casa dai genitori senza lavoro...davvero non capisco perche ti vuoi suicidare ...dopo un iniziale ,e non e detto neppure che avvenga, momento di conforto per aver ritrovato qualche tuo affettocominceresti a stare molto male perche verrebbero a galla le rogne cioè disoccupazione o lavori di merda e vita senza privacy tutto quello che hai conquistato ed hai ora che evidentemente non riesci ad apprezzare a sufficienza..pensaci bene ,imho sarebbe una grossa cazzata..ma poi dipende da persona a persona questo e solo il mio parere

Modificato da ganimede
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askfra
1 ora fa, Ruggero ha scritto:

A 32 anni saresti troppo vecchio per qualsiasi tipo di lavoro. Non ti prenderebbero nemmeno per pietà. Quindi non fare cavolate e non licenziarti.

No vabbè su questo non concordo. O almeno, non concordo in pieno.

Sicuramente, a 32 anni, non sono fresco per il mercato del lavoro, ma.. il CV è buono, ho una discreta esperienza.

Il problema non sarebbe molto il trovare lavoro, ma il trovare un lavoro stabile.

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askfra
40 minuti fa, ganimede ha scritto:

Letta cosi se torni a casa di mamma da disoccupato in una casa piccola senza privacy ti vedo molto male...non sei un padre separato che torna dai genitori per non finire a domrirebin strada...al posto tuo e una idea che non mi sarebbe mai balenata in testa ,anzi sarebbe una prospettiva molto triste ritornare a casa dai genitori senza lavoro...davvero non capisco perche ti vuoi suicidare ...dopo un iniziale ,e non e detto neppure che avvenga, momento di conforto per aver ritrovato qualche tuo affettocominceresti a stare molto male perche verrebbero a galla le rogne cioè disoccupazione o lavori di merda e vita senza privacy tutto quello che hai conquistato ed hai ora che evidentemente non riesci ad apprezzare a sufficienza..pensaci bene ,imho sarebbe una grossa cazzata..ma poi dipende da persona a persona questo e solo il mio parere

Hai ragione, ho bisogno di commenti così.

Sarebbe un fallimento ritornare, purtroppo le mie idee, al momento, sono deviate dall'idea di ritrovare i miei amici storici. Che poi, ovviamente le cose sono cambiate rispetto a 4 anni e mezzo fa, quindi..

Non so, è che qui, economicamente, faccio fatica ad arrivare a fine mese..vorrei fare mille attività, iscrivermi in palestra, partecipare a qualche corso per conoscere gente nuova, ma.. non posso

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ganimede
1 ora fa, askfra ha scritto:

Hai ragione, ho bisogno di commenti così.

Sarebbe un fallimento ritornare, purtroppo le mie idee, al momento, sono deviate dall'idea di ritrovare i miei amici storici. Che poi, ovviamente le cose sono cambiate rispetto a 4 anni e mezzo fa, quindi..

Non so, è che qui, economicamente, faccio fatica ad arrivare a fine mese..vorrei fare mille attività, iscrivermi in palestra, partecipare a qualche corso per conoscere gente nuova, ma.. non posso

Tornare potrebbe avere un senso a patto di trovare un buon lavoro come quello che hai...ma comunque prendendoti un appartamento per conto tuo visto che non puoi pensarebdi dormire sul divano di tua madre a tempo indeterminato..se la casa di tua madre avesse avuto almeno una stanza per te qualcosina sarebbe cambiato ma poco imho...se trovi una fidanzata e miri a costruirvi una vita di coppia non parti bene non avendo una casa per i fatti tuoi...

https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/11/22/news/per_i_giovani_tornare_a_vivere_dai_genitori_puo_causare_depressione-212250324/

Modificato da ganimede
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2 ore fa, askfra ha scritto:

Sicuramente, a 32 anni, non sono fresco per il mercato del lavoro, ma.. il CV è buono, ho una discreta esperienza.

 

dell'esperienza non te ne fai nulla. In ottica aziendale si preferisce formare un neolaureato 22enne e beneficiare degli sgravi fiscali, che accollarsi un adulto che provoca solo rogne a livello di contributi. State ancora a credere al CV che ti apre le porte?

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Nuovo_utente

Comunque stiamo sempre parlando di Torino...Piemonte. Dai, è una delle zone più ricche di Italia. Se fossi stato del sud...io per primo ti avrei detto di restare dove sei. 

 

Ma per fortuna la tua zona di origine offre tanto. Io, a tempo perso, cercherei qualcosa...se poi ti capita di trovare un lavoro abbastanza solido e remunerativo da permetterti casa da solo e una vita dignitosa...beh, a quel punto poi valuti. 

 

Firenze, se non hai amicizie e possibilità di viverti la vita come vorresti...beh, è un posto come un altro con l’aggrevante che ti senti solo. 

 

Non devi fare salti nel vuoto, ma progettare, programmare, cercare e poi valutare. Metti che trovi un buon lavoro a 1200...1400 euro a Torino. Ovvio scarti Crocetta...ma se ti sposti un po’ fuori con 500 euro un bilocale carino lo trovi. E poi da lì...Dio vede e provvede...riprendi i tuoi vecchi giri, ne crei di nuovi...e la vita riparte.

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punkislam

32 anni vecchio? ma fate tutti i baristi o i dj qua dentro?

Modificato da punkislam
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askfra
Il 11/2/2019 alle 19:26 , Nuovo_utente ha scritto:

Comunque stiamo sempre parlando di Torino...Piemonte. Dai, è una delle zone più ricche di Italia. Se fossi stato del sud...io per primo ti avrei detto di restare dove sei. 

 

Ma per fortuna la tua zona di origine offre tanto. Io, a tempo perso, cercherei qualcosa...se poi ti capita di trovare un lavoro abbastanza solido e remunerativo da permetterti casa da solo e una vita dignitosa...beh, a quel punto poi valuti. 

 

Firenze, se non hai amicizie e possibilità di viverti la vita come vorresti...beh, è un posto come un altro con l’aggrevante che ti senti solo. 

 

Non devi fare salti nel vuoto, ma progettare, programmare, cercare e poi valutare. Metti che trovi un buon lavoro a 1200...1400 euro a Torino. Ovvio scarti Crocetta...ma se ti sposti un po’ fuori con 500 euro un bilocale carino lo trovi. E poi da lì...Dio vede e provvede...riprendi i tuoi vecchi giri, ne crei di nuovi...e la vita riparte.

Ti ringrazio ancora per i messaggi

Purtroppo, per quanto riguarda il mio settore, Torino e provincia sono un po' "spenti" in questo momento storico, ma questo non toglie il fatto che non ci siano opportunità. Dovrei comunque cercarmi un lavoro a distanza, non è semplice, anche solo per organizzare un eventuale colloquio (cosa comunque non impossibile).

Sto vivendo la mia vita qui con molta apatia. Diciamo che non ho mai apprezzato molto Firenze (per carità bellissima città), ma in generale la trovo una città un po' spenta, tutto troppo a misura per i turisti ecco. L'unica cosa davvero, è il lavoro. Avessi un contratto a termine, sarei già fuggito. Ma diamine, un lavoro fisso e uno stupendo comunque buono, se ci penso su mi sento un idiota a buttarlo via.

Però è anche vero che nella vita non esiste solo il lavoro, e che non è impossibile ripartire.

Certo, sarebbe comunque un fallimento

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