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Non esiste seduzione senza attrazione


Single4Ever

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2 ore fa, Ruggero ha scritto:

Peccato che considerarsi attraenti quando non lo si è, porta minimo a bullismo pesante e crudele ( cosa successa a me personalmente ormai 20 anni fa )

Una persona che viene bullizzata è una persona debole ed insicura, impossibile che risulti attraente. 

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Il 17/2/2019 alle 17:36 , Gerard ha scritto:

Nel lontano 2001, quando tu e molti altri eravate ancora col biberon in mano o al massimo sui banchi delle elementari, io già mi collegavo su internet nelle primissime chat testuali. Quelle enormi stanze virtuali con gente che entrava e usciva continuamente e dove si poteva chattare in pubblico, oltre che in privato. Stanze popolate da 500 persone e oltre.

Ci hai beccato per un pelo, ero in quinta elementare!

Minchiate a parte, in realtà ho bazzicato anche io l'ambiente delle chat, e confermo ciò che dici nella parte successiva del post: l'interazione fila, e poi la tua foto può cambiare tutto.

Personalmente, buona parte delle volte mi è andata bene, vuoi perché non ho una genetica completamente da buttare e vuoi perché, in un posto frequentato prevalentemente (ma non solo, si intenda), da ragazzi bruttini e/o socialmente meno capaci, le ragazze non sono tutto sto granché (ma anche qui ho trovato piacevoli eccezioni).

Qualche volta però è andata in malora.

Probabilmente, in alcuni casi, la ragazza gonfia troppo le sue aspettative. Sembri brillante, affascinante, sai sempre la cosa giusta da dire, sai come prenderla, stuzzicarla, guidarla, e magari scrivi in un modo che per lei è... Ipnotico.

Inutile dire che la sua immagine di te, per una sorta di effetto alone al contrario, è quella di un ragazzo per lo meno decente.

Decenza.

In chat, per quello che ho potuto vedere anche constatando le esperienze di altri, non si richiede chissà quale eccellenza. Decenza, e preferibilmente tanta intelligenza.

Ci sono tanti modi di giocarsi l'esperienza di chat, ognuno dei quali può, potenzialmente, portare dividendi.

Si va dal predatore solitario e cecchino al socialone che tutti conoscono e salutano. Entrambi gli estremi, così come le varie sfumature tra di essi, possono trombare. A patto di rispettare per lo meno la decenza (da notare che, comunque, si sono accoppiati - seppur con un gioco lungo, lunghissimo - anche miei conoscenti al di sotto della decenza).

 

Tinder è ben altro campo di battaglia. Non comparabile alla chat.

Se sulla chat il primo impatto lo crea la tua arte di far danzare le parole sullo schermo, su Tinder il primo impatto lo fanno le tue figurine. Non c'è versi.

Il primo sapore che si sente di te, su Tinder, è la tua apparenza, e non ciò che comunichi a livello linguistico.

C'è cosa comunichi, in primis, a livello genetico.

Cosa comunichi col body language e in generale col tuo non-verbale che emerge dalle foto.

Cosa comunichi (ultimo come importanza - su Tinder - ma comunque ha un certo peso) in quanto a esperienze che puoi offrire.

E questo trittico di sapori influenza pesantissimamente tutto ciò che dirai dopo, così come, al contrario, in chat, il tuo stile comunicativo potrà ammorbidire (seppur non azzerare) un eventuale giudizio estetico negativo.

Sul profilo fake del modello ho ragazze carine (talvolta anche molto) che prendono l'iniziativa continuamente, che spingono per far procedere conversazioni in cui non metto il minimo impegno, che non se la tirano e non propongono quell'atteggiamento del cazzo a mo' di addetto al recruiting Human Resources.

Sono molto tentato dal postare screenshots in merito, ma mi fa fatica stare a trasferire roba dal cellulare al pc.

Tinder è il trionfo dell'apparenza, piaccia o non piaccia. E le Italiane sono mediamente, da quel che ho potuto esperire finora, molto choosy. Diverso il discorso nell'Est Europa dove, sia io che un mio amico, ricevemmo numerosi likes (e IOI) anche da ragazze davvero belle (non posso escludere l'effetto straniero, comunque)

 

 

Il 17/2/2019 alle 17:36 , Gerard ha scritto:

Domanda: la necessità di riprova sociale tramite followers-numero di like, che ovviamente è fortissima nelle teen e nelle under 25, la senti ugualmente forte anche nelle donne post-muro?

Per tua esperienza, a una generica 30enne che ti matcha su Tinder, esteticamente valutabile tra il 5 e il 6, quanto importa della tua identità virtuale su Instagram/facebook?

Ti è mai capitato che una di loro sparisse dopo aver visto che non hai un profilo instagram curato?

In merito a queste domande, nello specifico:

 

- No, nella mia esperienza le ragazze più agée sono tendenzialmente molto meno attente a questi aspetti.

 

- Mediamente le importa poco, in casi specifici le importa, e in altri le importa zero.

 

- Qualcuna sì, se non ricordo male, ma in generale specialmente nella fascia oltre i 32-35 è veramente raro che caghino troppo il cazzo con 'ste menate.

Modificato da Percival
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Single4Ever
Il 19/2/2019 alle 12:53 , Gerard ha scritto:

@Single4Ever stai scadendo in generalizzazioni giornalistiche da prima serata, tipiche di chi affronta la questione da poco tempo: il timido, il pretenzioso, il religioso, quello che non si cura, ecc...

E ancora....

 

Togliamo tutti coloro che per ragioni psicologiche non hanno una donna (il caso di Davis, che ho letto proprio in questi giorni), e limitiamoci a chi, pur non essendo trattenuto da remore familiari o religiose, continua a non concludere nulla.

 

Tieni conto di un fatto biologico estremamente semplice e che accomuna tutti i veri incel: la bruttezza, quella sotto il 5, non solo manda a zero le possibilità di essere alfpercepito dalle donne, ma condiziona anche il proprio comportamento e la propria socialità.

Non esiste un confine netto tra il tuo corpo e la tua mente. E' solo un'illusione new-age, roba da santoni improvvisati: pensare che la mente possa plasmare la realtà fisica, che tutta l'umanità è spiritualmente interconnessa, che ci si possa staccare dal proprio corpo tramite la meditazione, lo yoga, ecc...

Corpo e mente dialogano continuamente tra di loro, formando un tutt'uno.

Già la bruttezza in sè è un disadattamento manifesto rispetto all'accoppiamento. La Natura ritiene il tuo DNA non degno di essere tramandato alle genrazioni future, e cerca in tutti i modi di eliminarti dai giochi.

Questo con l'andar del tempo va ad intaccare anche il tuo carattere e il tuo stile di vita.

Quando una donna ti rifiuta per il tuo aspetto poco piacente, e questo processo si ripete per 2-3-4-10-N volte, diventi un disadattato sociale perchè non puoi fare le stesse esperienze di vita fatte dai bellocci e dai normocarini (L>6.5), e questo finisce per prosciugare totalmente le tue possibilità di essere alfapercepito.

Non solo sei brutto, ma per giunta sei goffo, impacciato, non sai cosa dire, e se dici qualcosa è sempre la cosa sbagliata.

E come se giungi a un bivio: piuttosto che imboccare la strada giusta che porta a un normale sviluppo psichico e sociale, prendi l'altra, diventando un complessato, un asociale, un nerd che sta ore davanti ai videogiochi, uno che il sabato sera sta a casa con i genitori piuttosto che per locali a correre dietro alle coetanee.

E se cambio personalità, carattere, stile di vita? Cambia qualcosa?

 

Ti porto un esempio concreto che conosco molto bene: io!

Io non sono un mostro deforme, esteticamente mi classifico sul 4.5-5.

Ho passato una vita intera pensando di essere piacente solo perchè alto, magro, e perchè ancora i miei capelli reggevano. Solo alla soglia dei 35 anni ho raggiunto l'illuminazione, comprendendo che il mio viso aveva molte cose che non andavano, e i miei fallimenti sentimentali erano dovuti principalmente a questo.

Occhi, mandibola, sorriso, capeli (che nel frattempo mi avevano abbandonato), zigomi...insomma, un bel casino!!

Nel mio caso la bruttezza genetica, che si è manifestata sui lineamenti del mio viso, ha impartito una direzione ben precisa alla mia personalità.

Tuttavia, come spiegavo ieri in un altro topic, la mia personalità è cambiata diverse volte nella mia vita.

Superando la mia timidezza verso donne e uomini, superando la mia chiusura, diventando estroverso, imparando a sorridere, a rischiare, a lanciarmi in situazioni dall'esito imprevedibile, a viaggiare da solo, a parlare con persone mai viste.

 

Oggi sono un uomo come tanti altri. Equilibrato, empatico, capace di leggere le situazioni in anticipo, con un lavoro, un'automobile, un tetto sopra la testa, e che 1-2 orette al giorno sogna di fare la rockstar.

Oggi per le donne non sono più il timidino disadattato. Sono un anonimo qualunque, un tizio invisibile che passa sotto i loro radar e di cui nemmeno si ricordano.

Tuttavia, esattamente come capitava quando avevo 20 anni ed ero cintura nera di timidezza e inettitudine sociale, se ne prendi 10 a caso e chiedi loro un giudizio esplicito su di me, tutte ti diranno comunque che sono brutto e non si farebbero toccare da me neanche sotto tortura.

Sei tu che stai scadendo nella generalizzazione.

Ti ho elencato degli esempi concreti di modalità che portano le persone ad essere incel senza subirlo passivamente, e tu in tutta risposta te ne esci con argomentazioni generalizzanti sulla bruttezza.

Sei tu quello che generalizza. Secondo il tuo punto di vista, se non sei attraente esteriormente (ovvero se non stimoli la vista), sei spacciato. Sminuisci completamente ogni altro aspetto sensoriale, ogni aspetto personale.

Quello che dici ha senso fin che resti nell'ambito delle applicazioni online, dove se non hai un bell'aspetto curato e competitivo, non vai da nessuna parte.

Ma la realtà non è fatta soltanto di relazioni fondare esclusivamente sulla LMS. Se neghi questa evidenza, non solo saresti nel torto, ma vorrebbe dire che credi in un'illusione consolatoria, ovvero in una giustificazione.

Inoltre, stai dando per scontato che tutti gli incel siano brutti: altra cosa non vera, come ti ho dimostrato.

E poi, visto che ti sta così a cuore l'argomento, si fa presto a parlare di bruttezza, ma è reale o presunta tale? Le persone che soffrono di anoressia hanno la tendenza a vedersi o percepirsi grasse, quando in realtà non lo sono affatto. Quindi, è un problema psicologico, derivante dal modo in cui la persona percepisce e vede sé stessa nella realtà e rispetto alla realtà.

Per un brutto potrebbe valere benissimo la stessa cosa: uno potrebbe definirsi o ritenersi brutto, ma senza esserlo realmente, perché è la sua psiche che glielo fa credere. Ci si autoconvince, in sostanza.

"Eh grazie, quelle sono persone disadattate, è la loro bruttezza che li rende dei disadattati, asociali, nerd e incapaci di relazionarsi con le donne".

Non necessariamente: potrebbe valere l'esatto contrario, ovvero dei disadattati, nerd, asociali che, non avendo relazioni con le donne, pensano di essere brutti.

Ma perché lo pensano? Perché è la giustificazione più semplice, la meno amara da accettare. Il proprio orgoglio impedisce di accettare che ci siano dei rivali maschi che sono più "sgamati", abili e capaci di avere successo con le donne grazie alle loro caratteristiche. E quindi, si tende a sminuire le loro capacità e potenzialità adducendo tutto al mero fattore esteriore, "perché non può essere che quello ci riesca e io no, deve pur dipendere da qualcosa che non dipende da me"

Io sono convinto che si abusa della parola bruttezza proprio per trovare una scusa, una giustificazione ai propri fallimenti, un modo per tentare di discolparsi assumendo una posizione vittimistica.

Non esistono soltanto persone belle, e non esistono soltanto persone brutte. È per questo che è una follia ritenere che tutte le relazioni di basino e si fondino solo sulla LMS. La LMS è anch'essa una scusa, una giustificazione.

Se una persona non è attraente lo è perché non è in grado (ovvero: non vuole, non può o non riesce) di farsi apprezzare, di rendersi attraente migliorando/annullando/diminuendo i propri difetti esteriori.

Arrendersi semplicemente perché "ci si ritiene brutti", perché è questa la spiegazione più comoda che si tenta di dare ai propri fallimenti, è un limite prima di tutto psicologico, ed è profondamente sbagliato pensare di negarlo o sminuirlo.

Chiaro, non ti sto dicendo che puoi illuderti di somigliare a Brad Pitt e di provarci con una che somiglia ad Angelina Jolie. Ognuno deve rimanere cosciente della propria realtà, ma senza travisarla o interpretarla a proprio comodo per darsi delle giustificazioni.

Ad esempio, nulla ti vietava di fare un provino come porno attore: magari a quest'ora saresti una delle star di Brazzers, e dubito che saresti qui a lamentarti della bruttezza... Saresti lì a scopare come un coniglio delle modelle da urlo, o sbaglio?

Questo messaggio serve a farti capire che nella vita contano altre cose, prima dell'aspetto fisico.

Ovvio, conta anche quello... Magari su Brazzers, senza certe "doti", non ci saresti finito ugualmente... Colpa della genetica anche in questo caso? Eh no, perché esistono anche pornoattori che non hanno necessariamente organi mastodontici...

 

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Il 14/2/2019 alle 13:04 , Gerard ha scritto:

...

Lo status stellare deriva dalla fama acquisita tramite ospitate in TV e concerti importanti, non dall'andare a suonare una decina di volte all'anno dentro un pub davanti a 50 persone.

Abbiamo fatto qualche inedito, in passato siamo riusciti a portare la nostra musica anche nei teatri e nelle piazze finanziati dal comune, ma si tratta comunque di roba a livello amatoriale-locale.

Poi il genere che facciamo noi, per quanto a tratti sconfini nel pop e nelle ballate, affonda le sue radici nel prog-rock anni '70 (King Crimson, Pink Floyd, Genesis, Premiata Forneria Marconi), quindi è qualcosa molto di nicchia e di non facile ascolto.

Non si tratta dei classici inni da stadio da cantare a squarciagola, come Alba Chiara o Piccola Stella Senza Cielo. Abbiamo il nostro seguito ottenuto con tanta fatica, ma nulla di paragonabile al seguito e allo status che può avere Ed Sheeran, o restando dentro i nostri confini, Il Volo, Le Vibrazioni, Negramaro, Subsonica, fino agli idoli delle adolescenti in età pre-mestruale (Benji e Fede, Fedez, Sfera)

...

 

Anch'io suono, altri musicisti qui dentro? Piccolo spinoff?

Grande, per fare quel genere bisogna essere supertecnici, sarei curioso di sentirvi. Il prog italiano anni 70 tantissima roba, non ci sono trucchi.

Mh, su quello che dici si può aprire una discussione infinita, ma alla fine non è tutto bianco o nero, altrimenti si finiscono a fari i soliti discorsi che fai coi tuoi parenti, "come va con la chitarra? quando ti vedo a Sanremo?" al pari del nonno che ti chiedeva "ce l'hai la fidanzata?", il livello è quello.

Non è necessario riempire i palazzetti o i club, già suonare ti mette dentro un circle e ti da un micro-status a priori, se spacchi e sei una minicelebrità a livello locale (anche nei due club più diroccati e microscopici della tua città) hai un ritorno, è innegabile, non è che devi avere il capello lungo, la camicia di jeans aperta e il jeans col calzino dentro per tirare su figa, se ti crei una tua identità, fai le tue cose, e hai integrità, già hai un qualcosa in più di molti altri che se ne stanno sul divano a farsi le seghe o (peggio) che scimmiottano qualcuno o qualcosa SOLO per scopare.

C'è l'underground, c'è gente appassionata, non è che devi essere Ligabue altrimenti non sei nessuno, non è che devi far vedere i trofei altrimenti sei una merda, credo molto in questo concetto, soprattutto quando si parla di creatività.

Modificato da Nowhere
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17 ore fa, Single4Ever ha scritto:

Sei tu che stai scadendo nella generalizzazione.

Ti ho elencato degli esempi concreti di modalità che portano le persone ad essere incel senza subirlo passivamente, e tu in tutta risposta te ne esci con argomentazioni generalizzanti sulla bruttezza.

Sei tu quello che generalizza. Secondo il tuo punto di vista, se non sei attraente esteriormente (ovvero se non stimoli la vista), sei spacciato. Sminuisci completamente ogni altro aspetto sensoriale, ogni aspetto personale.

Quello che dici ha senso fin che resti nell'ambito delle applicazioni online, dove se non hai un bell'aspetto curato e competitivo, non vai da nessuna parte.

Ma la realtà non è fatta soltanto di relazioni fondare esclusivamente sulla LMS. Se neghi questa evidenza, non solo saresti nel torto, ma vorrebbe dire che credi in un'illusione consolatoria, ovvero in una giustificazione.

Inoltre, stai dando per scontato che tutti gli incel siano brutti: altra cosa non vera, come ti ho dimostrato.

E poi, visto che ti sta così a cuore l'argomento, si fa presto a parlare di bruttezza, ma è reale o presunta tale? Le persone che soffrono di anoressia hanno la tendenza a vedersi o percepirsi grasse, quando in realtà non lo sono affatto. Quindi, è un problema psicologico, derivante dal modo in cui la persona percepisce e vede sé stessa nella realtà e rispetto alla realtà.

Per un brutto potrebbe valere benissimo la stessa cosa: uno potrebbe definirsi o ritenersi brutto, ma senza esserlo realmente, perché è la sua psiche che glielo fa credere. Ci si autoconvince, in sostanza.

"Eh grazie, quelle sono persone disadattate, è la loro bruttezza che li rende dei disadattati, asociali, nerd e incapaci di relazionarsi con le donne".

Non necessariamente: potrebbe valere l'esatto contrario, ovvero dei disadattati, nerd, asociali che, non avendo relazioni con le donne, pensano di essere brutti.

Ma perché lo pensano? Perché è la giustificazione più semplice, la meno amara da accettare. Il proprio orgoglio impedisce di accettare che ci siano dei rivali maschi che sono più "sgamati", abili e capaci di avere successo con le donne grazie alle loro caratteristiche. E quindi, si tende a sminuire le loro capacità e potenzialità adducendo tutto al mero fattore esteriore, "perché non può essere che quello ci riesca e io no, deve pur dipendere da qualcosa che non dipende da me"

Io sono convinto che si abusa della parola bruttezza proprio per trovare una scusa, una giustificazione ai propri fallimenti, un modo per tentare di discolparsi assumendo una posizione vittimistica.

Non esistono soltanto persone belle, e non esistono soltanto persone brutte. È per questo che è una follia ritenere che tutte le relazioni di basino e si fondino solo sulla LMS. La LMS è anch'essa una scusa, una giustificazione.

Se una persona non è attraente lo è perché non è in grado (ovvero: non vuole, non può o non riesce) di farsi apprezzare, di rendersi attraente migliorando/annullando/diminuendo i propri difetti esteriori.

Arrendersi semplicemente perché "ci si ritiene brutti", perché è questa la spiegazione più comoda che si tenta di dare ai propri fallimenti, è un limite prima di tutto psicologico, ed è profondamente sbagliato pensare di negarlo o sminuirlo.

Chiaro, non ti sto dicendo che puoi illuderti di somigliare a Brad Pitt e di provarci con una che somiglia ad Angelina Jolie. Ognuno deve rimanere cosciente della propria realtà, ma senza travisarla o interpretarla a proprio comodo per darsi delle giustificazioni.

Ad esempio, nulla ti vietava di fare un provino come porno attore: magari a quest'ora saresti una delle star di Brazzers, e dubito che saresti qui a lamentarti della bruttezza... Saresti lì a scopare come un coniglio delle modelle da urlo, o sbaglio?

Questo messaggio serve a farti capire che nella vita contano altre cose, prima dell'aspetto fisico.

Ovvio, conta anche quello... Magari su Brazzers, senza certe "doti", non ci saresti finito ugualmente... Colpa della genetica anche in questo caso? Eh no, perché esistono anche pornoattori che non hanno necessariamente organi mastodontici...

 

Ciao Single,

non voglio rispondere a nome di Gerard (che sa farlo anche senza di me), ma per quanto condivida parte di ciò che dici tu, non credo che lui abbia una posizione così monolitica sulla questione "Look", e in generale su LMS, pur riconoscendone un forte impatto sui risultati.

Intanto ti dico la mia, che per certi versi può essere assimilabile a una parte della realtà che probabilmente vede anche Gerard.

 

"LMS sono una triade che determina una buona fetta dei risultati che possiamo ottenere."

"Ci sono altre caratteristiche comportamentali e attitudinali che incrementano il ventaglio di possibilità con l'altro sesso."

 

L'esperienza ci dice che entrambe queste verità sono indiscutibili, verità che si compenetrano a costituire una realtà sulle relazioni che è sfumata non solo dalla loro fusione ma anche dall'ambiente, dalle circostanze temporanee, dalla cultura del luogo ecc ecc.

La realtà è un metafenomeno complesso, ci sono eccezioni per ogni cosa, ma anche trend significativi dei quali parrebbe sensato tener conto.

Ora...

Sebbene l'istinto ipergamico femminile - che riguarda principalmente i tre valori della triade Look Money e Status - sia sempre esistito, oggi risulta molto amplificato.

Ed è amplificato proprio dal fenomeno social, dalla possibilità di connessione istantanea e simultanea con luoghi e persone anche molto distanti fisicamente.

 

Se è vero che, come già detto anche da me pochi post fa, sulle app di dating e sui social in generale le richieste in termini di LMS sono mediamente ai limiti della follia (e non necessariamente coerenti con ciò che si sperimenta uscendo di casa), portando ragazze bruttine o normalissime a pensare di meritare il modello da 172k followers, trattare come un pezzente il ragazzo normale, e promuovendo in ragazzi normalissimi il sentirsi inadeguati, brutti, poveri di merda o disadattati sociali..

E' anche vero che la realtà non è fatta da compartimenti stagni. Per cui, l'esperienza "social" di vita relazionale che ha una ragazza si trascina per chi più e per chi meno anche nelle situazioni "real".

Una ragazza media (sì, lo so, le eccezioni. Qua si parla di trend), esteticamente normalissima che è abituata a:

- Costanti tentativi, più o meno bislacchi, di approccio virtuale da ragazzi validi

- Costante validazione per i suoi contenuti - anche insulsi - da parte dello stuolo di followers

- Esperienze (di solito finite in una notta e via) di riferimento con ragazzi di alto valore LMS, a cui può accedere senza grossi problemi dalle varie app che scaldano il suo smartphone

...

sarà naturalmente portata a "non vedere" nemmeno, anche nella vita "reale" (esiste davvero un confine..? giustappunto), ragazzi perfettamente validi che tuttavia non soddisfano gli standard ipocriti che si è convinta di poter perseguire.

Ragazzi che cinquant'anni fa non avrebbero avuto il benché minimo problema a trovarsi la fidanzata, la scopatina o la moglie, e che oggi fanno una gran fatica e si sentono dire che sono brutti (non vero), bassi (magari sono semplicemente di media altezza), incapaci, falliti...

Non perché lo siano davvero.

Ma perché si è gonfiato in modo spropositato lo STANDARD di riferimento.

Probabilmente non sei brutto. Sei brutto in relazione al belloccio che ha conosciuto su Tinder, o in discoteca da ubriaca, e che l'ha trombata dopo dieci minuti che la conosceva.

Non sei povero. Sei povero in confronto al ragazzo con la serie 3 2.5 che l'ha caricata davanti all'entrata della disco il Sabato prima, o in confronto al fidanzato dirigente d'azienda dell'amica.

Non sei disadattato sociale. Sei una nullità in confronto al tipo con 3k followers con cui è uscita Venerdì sera.

E lo dice un ragazzo che comunque non è completamente fottuto a livello genetico, che ha trombato numerosi soggetti su una Opel Corsa 1.2 del 2011, e che fatica al momento ad arrivare a un introito stabilmente sopra i 1000.

Lo dice perché è sul campo di battaglia, e la competizione la sente. La competizione si sente moltissimo, basta scendere sul campo di battaglia.

 

Ora, prima che qualcuno scatti a dire che "Eh ma non te ne deve fregare niente del confronto! Tu 6 speciale!!", vorrei ricordare che per carattere me ne è sempre importato ben poco di paragonarmi, che mi garba essere "a modo mio" e che cerco validazione prevalentemente (sono umano anch'io) da me stesso.

Ciònonostante, che del confronto ci importi o meno, questo si attua inevitabilmente nella mente altrui, soprattutto in quella femminile, e spesso ci si deve fare i conti o per lo meno bisogna averne coscienza, onde evitare cocenti delusioni.

Il vero guaio per noi maschi, in questo primo periodo digitale dell'umanità, è il gonfiaggio spropositato degli standard femminili ad opera dell'iper-connessione, che agisce su un hardware Homo sapiens sapiens andando a rendere molto più ardua la ricerca di uteri e/o relazioni significative con l'altro sesso, ricerca a cui ci ha condannati la natura.

 

Tutto questo, lo voglio ripetere, detto da qualcuno che sul campo di battaglia c'è, c'è stato e che ha avuto comunque dei risultati (a volte sudati, a volte no).

Modificato da Percival
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Single4Ever

@Percival

Comprendo il tuo punto di vista. E ti dirò anche che è condivisibile.

Però parlare di LMS nel contesto delle applicazioni di dating è inappropriato, perché Money e Status in quei siti non hanno nessuna importanza.

Una qualsiasi ragazza matcha o risponde a messaggi di utenti che rispondono esclusivamente a determinate caratteristiche fisiche e basate su determinati fenotipi facciali. Non ha alcuna rilevanza mostrare una foto di sé dove si ostenta ricchezza, sfarzo e benessere, perché le applicazioni di dating tendenzialmente non sono utilizzate con lo scopo di trovare un partner per sistemarsi economicamente.

Lo Status ha ancora meno rilevanza, anzi: se non sei conosciuto, avrai meno possibilità di essere ritenuto un fake. L'avere 3000 followers sui social non sposta più di tanto le valutazioni, che restano principalmente di valore estetico nelle app di dating.

Ciò cosa significa? Che a seconda del contesto in cui ti ritrovi e a seconda del tipo di target che si sta cercando, la famigerata LMS viene considerata in uno o più dei suoi aspetti, non essenzialmente in tutti.

Un app di dating, essendo basata sull'apparenza e sulle immagini, privilegia inevitabilmente e indiscutibilmente il Look.

Tu hai scritto che per colpa dei social si è alzata l'asticella a livelli inconcepibili e assurdamente elevati.

Non ne sarei così convinto. Darwin decenni prima di noi e dell'avvento dei social network ha illustrato efficacemente le teorie sull'attrazione sessuale tra gli essere viventi.

Secondo Darwin esistono due tipi di attrazione sessuale, basate su due metodi di selezione completamente differenti: la selezione intrasessuale e la selezione intersessuale.

La selezione intrasessuale è quella che si attua tra gli esemplari maschi di una stessa specie per arroverarsi il diritto di conquista degli esemplari femmine di uno stesso clan. Questa selezione è spesso cruenta, violenta e può sfociare nell'eliminazione o nell'allontanamento degli esemplari sconfitti. Molti animali attuano questa selezione.

La selezione intersessuale invece avviene quando gli esemplari appartenenti ai sessi opposti si scelgono a vicenda, basandosi su determinate prerogative o criteri di selettività. L'essere umano attua questo tipo di selezione.

La selezione intersessuale tuttavia ha un sesso limitante, che è quello che pone dei limiti più selettivi in virtù di una maggior difficoltà per la procreazione. La femmina è il sesso limitante, perché può rimanere incinta di un solo esemplare per volta e per un numero limitato di volte nel tempo, dovuto alla combinazione tra il periodo della sua età fertile e il periodo di gestazione necessario per il completamento di una gravidanza.

Questi meccanismi fanno sì che la femmina sia inevitabilmente più selettiva del maschio. È sempre stato così, non dipende dai social network, come vedi.

E su cosa si basano i criteri di selettività? Essenzialmente, sul dimorfismo sessuale: maggiore è il dimorfismo sessuale, ovvero la differenza nei tratti somatici e apparenti rispetto all'altro sesso che riescono a generare attrazione nei confronti dell'altro, maggiore sarà il livello che si otterrà nell'ambito del criterio di selezione.

In buona sostanza, il primo criterio che entra in gioco è quello esteriore: un aspetto con elevata simmetricità e giuste proporzioni porta inconsapevolmente a credere e ritenere che quell'esemplare sia sano e portatore di una buona genetica. Irrazionalmente si è anche portati ad accostare delle caratteristiche positive (carattere, intelligenza, ecc...) agli esemplari che appaiono migliori degli altri da un punto di vista esteriore, anche quando in realtà non c'è nessuna ragione per poterlo stabilire. Una bella ragazza ci sembrerà inevitabilmente più simpatica, gentile, onesta e intelligente di una ragazza non bella.

La sola differenza tra maschio e femmina è che la femmina ha una selettività maggiore rispetto al maschio, per il motivo detto in precedenza. Quindi è necessario un livello molto alto di simmetria facciale e un fisico con determinate caratteristiche, quello a "V" tra spalle (larghe), busto e vita solitamente è quello maggiormente apprezzato.

Altra caratteristica che subentra nel gioco della selettività è il grado di mascolinità che si percepisce in un volto: zigomi pronunciati, mento spigoloso, mascella prominente sono caratteristiche che suscitano maggiore attrazione nelle donne.

Come vedi, non è tanto un discorso di essere genericamente "belli" o "brutti", ma un tema legato alla necessità di possedere determinati tratti e lineamenti che sono in grado di suscitare attrazione e interesse nell'altro sesso.

Ciò che viene apprezzato viene poi volgarmente definito e accostato al concetto di "bellezza", e al contrario ciò che viene rifiutato o scalzato nelle preferenze è associato al concetto opposto, la "bruttezza".

Le ragazze non attuano una selezione insensata a causa delle interconnessioni derivanti dall'utilizzo dei social network. Gli stessi ragazzi che non ottengono successo nei social network sono, nella maggior parte dei casi, gli stessi soggetti che ottengono uno scarso/nullo successo nella vita reale, e viceversa, proprio perché le ragazze con cui interagiscono attuano i medesimi criteri di selettività che hanno sempre attuato.

La sola differenza è che con i social network si può accedere ad una platea molto più elevata, aumentando non solo l'offerta e la disponibilità di "candidati", ma anche aumentando in maniera direttamente proporzionale il livello di concorrenza nella lotta intersessuale. La donna, con i social network, non ha elevato le sue pretese, attua semplicemente una selezione molto più esigente del maschio nello stesso modo che attua nella realtà e che ha sempre attuato. Questa selezione è semplicemente attuata nell'ambito di un range molto più numeroso di candidati, e quindi ci saranno gioco forza pochi vincitori e molti sconfitti.

I social network di fatto hanno creato una sorta di ibrido tra la selezione intersessuale e quella intrasessuale, dove tanti maschi si mettono in competizione tra loro per la conquista delle femmine disponibili, ma senza necessità di sfidarsi e combattere tra loro, attuando per primi la selezione intersessuale, ambendo ovvero agli esemplari più belli e attraenti; le donne, il sesso limitante, non fanno altro che attuare in modo definitivo la selezione intersessuale, scegliendo di fatto tra le migliori offerte disponibili. Questo comporta che molte donne, che ovviamente devono selezionare tra molti maschi, effettuino scelte che vanno a scartare di fatto molti esemplari maschi, che rimangono "sconfitti" nello stesso modo della selezione intrasessuale.

Questa è la chiave! Non c'è di mezzo un'inelevamento della pretesa da parte della femmina, perché la femmina non ha innalzato l'asticella: semplicemente trova molte più alternative tra cui scegliere, e questo fa credere che l'asticella sia più elevata. No! Tra i molti candidati, sceglie tra poche alternative, e ovviamente questi risponderanno ai normalmente più elevati standard di qualità esteriore richiesti.

Quindi le femmine non è che considerano brutti ragazzi normali, semplicemente non li considerano perché trovano alternative migliori che non sarebbero nemmeno dovuti essere dei concorrenti per via della distanza fisica, problema che viene sminuito o annullato con i social network.

È importante considerare questi aspetti, altrimenti ci si fa un'idea sbagliata delle dinamiche che entrano in gioco.

Tutto questo discorso non deve comunque nemmeno far credere che allora tutto dipenda dall'attrazione sessuale. Perché questa è e rimane soltanto la base del "corteggiamento". È un'ottima prerogativa per avere rapporti sessuali a breve termine e per periodi molto limitati, anche per una sola volta con quell'esemplare.

Ma per le relazioni, specie quelle a lungo termine, entrano in gioco molte altre prerogative, che in questo forum sono quelle che rientrano in tutto quello che viene chiamato "seduzione" o "armi di seduzione".

Come vedete sono tematiche che affermano una volta di più come l'attrazione sia una condizione base assolutamente necessaria per poter attuare la seduzione.

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@Single4Ever Penso tu stia confermando la tesi di @Percival .

Il meccanismo di selezione e' fondamentalmente lo stesso, ma l'iperconnessione ha mutato queste dinamiche rendendole maggiormente limitanti per molti e aumentando nettamente il vantaggio di chi ha una fitness genetica superiore.

E' il discorso che hai fatto tu , mentre prima al paesello potevano esserci realisticamente una manciata di over 8, adesso la platea di candidati si e' enormemente allargata, annullando le distanze fisiche. In piu' l'overdose di match,  like, commenti ha modificato la percezione del proprio valore ad un livello totalmente sballato rispetto a quello che poteva essere durante la realta' pre social.

Per quanto riguarda lo status, parzialmente vero per quanto riguarda le dating app, ma basta spostarsi ad Instagram/Facebook dove ha un valore quasi pari al look. 

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gelsomino
1 ora fa, newpil ha scritto:

E' il discorso che hai fatto tu , mentre prima al paesello potevano esserci realisticamente una manciata di over 8, adesso la platea di candidati si e' enormemente allargata, annullando le distanze fisiche

....internet, esplodendo il fenomeno, internet,

ha reso possibile in quasi tutto , la capacità di scegliere, il POTERE DECISIONALE.

Prima al paesello , si è vero, c'eran gli over 8, ma se facessimo un sondaggio anonimo e chiedessimo

a queste o a quelle che lo sono state, che lo hanno vissuto davvero il BALLO,

se chiedessimo a queste debuttanti,la loro prima scelta ,quasi tutte farebbero lo stesso nome.

E sarebbero alquanto restie a dire che non avendo potuto accedere al gradino piu' alto

del podio,le loro sono state, "scelte" di ripiego!

Tralasciando la facilità di comunicazione che queste debuttanti hanno a disposizione ora

nella maniera di comunicare al belloccio di turno, il loro interesse.

Cosa alquanto difficile nelle realtà di paese , consideriamo tutte le insidie ed i pericoli da evitare,

vedi, passare da poco di buono, i circoli sociali, le nemiche, i parenti, le "amiche"....

...potrei aggiungere altre cose a questa analisi,

ma mi fermo qua, per il momento sono abbastanza compiaciuto di me stesso di aver scritto questo post!

 

 

 

 

 

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@gelsomino

Esatto. 

Nel concetto precedente non avevo considerato né la possibilità anche per la bruttarella di approcciare andando abbastanza a botta sicura mentre nel circolo sociale avrebbe puntato qualcuno più alla portata, né la possibilità di fare tutto questo nel totale anonimato. 

Prendo la macchina, mi sposto a un po' di km, mi tolgo lo sfizio, e torno al paese illibata come prima. 

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Single4Ever

Eh no, newpil, non è così!

Ho scritto chiaramente che il meccanismo di selezione che ho descritto si applica limitatamente all'utilizzo delle piattaforme di dating online.

Ma questo non significa che tutte le relazioni si formino o avvengano soltanto nel contesto delle applicazioni online.

Non c'è nessun meccanismo di accentuazione della selettività delle femmine. La loro selettività rimane esattamente la stessa.

Non è che se una ottiene 1000 like crede di potersi permettere un modello. Semplicemente continuerà a preferire le persone che le aggradano di più, indipendentemente che usi o meno i social network.

Secondo la vostra linea di pensiero, l'uso dei social network ha storpiato il livello di selettività delle femmine, innalzandolo a livelli insostenibili per la maggior parte dei maschi comuni.

Non è così, è solo una falsa convinzione. Si pensa avvenga questo semplicemente perché molti maschi trovano difficoltà nel trovare una femmina.

La realtà è quella che vi ho descritto. Finché si resta nella vita reale, quindi a stretto contatto con giri di amici, colleghi, conoscenti e persone che si conoscono nelle proprie esperienze, rimane la selezione intersessuale. Invariata rispetto alla definizione che ne diede Darwin.

Nell'ambito dei social network, che all'epoca di Darwin non esistevano e dunque egli non ha potuto gioco forza farsi un'opinione precisa al riguardo, questa dinamica viene di fatto usata solo dalle femmine in un contesto allargato che diventa un ibrido con la spietata selezione intrasessuale attuata dagli animali.

Ma rimane confinata solo nel mondo dei vari Tinder, Lovoo, Badoo e compagnia cantante.

Tutte le femmine che non usano i social network per iniziare delle relazioni non si basano minimamente sull'ego derivante dai like ricevuti, né credono di potersi permettere il modello della pubblicità dell'intimo maschile.

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