Erricos1 [Élite] 172 Inviato 29 Settembre 2019 Condividi Inviato 29 Settembre 2019 20 ore fa, purple pill ha scritto: lo so. è inutile starci a girare attorno. non so nemmeno se sia peggio che ti capiti da bambino, quando non capisci un cazzo ma assorbi tutto come una spugna. o da giovane adulto, quando vedi a capisci tutto, ma hai l'impotenza che ti mangia vivo. i bambini almeno hanno il sogno, la meraviglia delle cose, l'escapismo come modalità naturale, che possono essere inquinati ma solo fino a un certo punto. da adulto, se non puoi farci qualcosa, sono davvero cazzi. qualunque cosa succeda, cerca solo di non farti condizionare troppo nelle scelte che farai, te lo dico perché non ho idea di quanti anni hai Ho 21 anni, e mi sento parecchio impotente.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alcedo [Lurker] 15 Inviato 29 Settembre 2019 Condividi Inviato 29 Settembre 2019 1 hour ago, purple pill said: Perché il paradigma social ci ha trasformati così in profondità da farci credere che sia normale vedere in chiunque - che sia dentro o fuori, che abbia un immagine pubblica o meno, che sia riservato, esibizionista o semplicemente aperto al prossimo - un libro da cui estrarre i passaggi che più fanno comodo per veicolare al mondo pezzi della nostra identità (e delle crociate di cui la rivestiamo) di cui altrimenti non fregherebbe un cazzo a nessuno. Questo dovrebbe essere sbagliato? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Human [Élite] 10600 Inviato 29 Settembre 2019 Condividi Inviato 29 Settembre 2019 (modificato) 19 ore fa, Gainsbourg ha scritto: è che non abbia scritto niente contro quel mondo borghese a cui in fondo era lui stesso legato il giudizio lo ha dato eccome [De Andrè] [...] ed era giudizio di colpevolezza "Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti" Quella frase è una strofa della "Canzone del Maggio" che poi riverberava nella chiusa finale della canzone: "Nella mia ora di Libertà", e che a sua volta chiude l'album: "Storia di un impiegato". Quando scrisse quell'album gli tremavano le mani, confessò. Stava facendo politica, e non voleva farne, stava dando in pasto al popolo il suo umano sentire, e aveva una paura infinita che tutto quello fosse travisato. Rabbrividiva all'idea che fosse visto come un "noi contro voi", aveva una tremenda paura che l'album stesso fosse visto come un alibi e strumentalizzato al fine di far scivolare nell'umano sentire un solo senso di giusto e di sbagliato. E aveva ragione ad avere paura, perchè quell'album, nonostante sia un capolavoro di poesia, musica e concetti, è stato travisato da moltissimi uomini che non aspettavano altro che sentire delle note che potessero anche solo sussurargli che avevano ragione: loro erano i buoni, gli altri erano i cattivi, loro erano nel giusto, gli altri nel torto. Niente di più sbagliato. Quell'album racconta, attraverso la storia di un impiegato, che non c'è nessun giusto e nessuno sbagliato, se non nell'imporre con la forza e con la sottomissione le proprie idee. Di farlo con la forza e con il sopruso o con qualsiasi altro mezzo, obbligando gli altri ad agire e sentire esattamente come senti te. L'impiegato dell'album si ispira ai moti rivoluzionari del Maggio francese, ascoltando proprio la canzone che cita quella frase: "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti" che è rivolta, non alla borghesia, ma a chi non combatte in quella rivoluzione del Maggio. L'impiegato è oppresso dalla società che gli impone una libertà che non è il suo sentire, e mentre è a lavoro, si ritrova a pensare che forse, nonostante la sua età non piu così giovane, dovrebbe ribellarsi e imporre la sua, di volontà, al mondo. Decide così di diventare un bombarolo e di fare attentati al fine di imporre la sua rivoluzione, la sua visione delle cose sugli altri, portando la sua, di giustizia, che però lui crede essere quella di tutti. Così, inizia a mettere bombe, per colpire il potere: il parlamento. Si ritrova così ad essere inebriato dal nuovo potere di poter imporre la sua visione delle cose, come chi combatteva, attraverso le bombe. Sbaglia e ne mette una in un'edicola, facendola saltare al posto del parlamento, viene arrestato e va in prigione, perdendo anche la donna che amava che adesso si atteggia in tv esibendo il loro amore... e questo sintetizzando al massimo delle canzoni dell'album che invece lo descrivono con una poetica sublime e con concetti che li seguono a ruota... ma è per arrivare al punto. Questo: Si arriva all'ultima canzone:"Nella mia ora di Libertà", ora, in prigione, l'impiegato, poi divenuto bombarolo e ora carcerato, riflette... E tra le numerosissime strofe che esprime con poesia pura e umanità sublime, mi soffermo su una in particolare per far capire il concetto dell'album stesso che esplica De Andrè e che poi fa capire il senso dell'album stesso: "Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni." Ma è questa riflessione del condannato che fa capire perfettamente la verità che aveva compreso l'impiegato, che poi è il concetto stesso dell'intero album, travisato poi dai molti come un giudizio verso la classe borghese... L'impiegato comprende che non esistono poteri buoni per tutti. Perchè imponendo attraverso il potere, qualsiasi azioni fai, imponendo la tua visione del mondo, con la violenza o con le leggi, taglierai sempre fuori qualcuno che non ha il tuo stesso sentire, il tuo stesso modo di vivere e vedere il mondo e quindi starai opprimendo. Riscopre così il valore della collettività e di unirsi a persone che hanno il suo stesso sentire, tanto che i secondini, che impongono la loro visione del mondo agli altri, servendo la legge della maggioranza, sono esclusi dai carcerati, mentre si rifiutano di andare fuori, nella loro ora di libertà, rimanendo dentro le loro celle. E qui ritorna la stessa frase, che non è un giudizio verso la borghesia, verso chi non ha combattuto o altri, è un monito verso coloro che pensano di stare nel giusto, imponendo la loro visione a discapito di altri che vivono, sentono e agiscono in modo diverso da loro. E così ritorna quella frase: "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti" che è un giudizio verso l'imposizione, non contro la borghesia, nè a fovore del proletariato, anzi, la frase va pure rivolta allo stesso impiegato che ha voluto imporre il suo modo di vedere il mondo ad altri, diventando esattamente come chi combatteva. Con quella frase, De Andrè, attraverso l'impiegato, esprime il suo essere dannatamento umano e il suo amore per la libertà che è intesa come il rispetto per ognuno di poter vivere ed essere come è, e poter esprimere sè stesso anche se differisce dalla maggioranza, o da altri. Non è un giudizio verso la borghesia... È un giudizio contro l'imposizione di costringere gli altri a vivere e sentire come si vuole noi, con forza, leggi o violenza. È il sentire di De Andrè, appunto, che non ha nulla a che vedere con destra e sinistra, nè tantomeno con la democrazia. È il sentire di un uomo che ha lasciato fin troppo a questo mondo... quel lascito che mi fa sanguinare non solo gli occhi, ma l'Anima, ogni volta che lo vedo strumentalizzato per politiche democratiche, o su ideologie di qualsiasi tipo. Modificato 29 Settembre 2019 da Human Orph ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Aghori [Élite] 1053 Inviato 29 Settembre 2019 Condividi Inviato 29 Settembre 2019 (modificato) De Andre' ... Che per me era l'UNICO cantautore , e l' unico di cui sapevo quasi tutte le canzoni a memoria, parole accordi e Musica, il cantautore che poi ho svalutato e rivalutato piu avanti e non e' state piu l' unico ma UNICO comunque, che rimane il piu umano e poeta di tutti gli italiani e tra I piu grandi al mondo (assieme a Cohen, Dylan, Brassens e pochi altri), e rimane comunque il solo di cui sappia suonare quasi tutte le canzoni (manco fosse il real book)... Era anche questo... Quandu ä dumenega fan u gíu cappellin neuvu neuvu u vestiu cu 'a madama a madama 'n testa o belin che festa o belin che festa a tûtti apreuvu ä pruccessiún d'a Teresin-a du Teresún tûtti a miâ ë figge du diàu che belin de lou che belin de lou e a stu luciâ de cheusce e de tettín ghe fan u sciätu anche i ciû piccin mama mama damme ë palanche veuggiu anâ a casín veuggiu anâ a casín e ciû s'addentran inta cittæ ciû euggi e vuxi ghe dan deré ghe dixan quellu che nu peúan dî de zeùggia sabbu e de lûnedì a Ciamberlinú sûssa belin ä Fuxe cheusce de sciaccanuxe in Caignàn musse de tersa man e in Puntexellu ghe mustran l'öxellu a Ciamberlinú sûssa belin ä Fuxe cheusce de sciaccanuxe in Caignàn musse de tersa man e in Puntexellu ghe mustran l'öxellu e u direttú du portu c'u ghe vedde l'ou 'nte quelle scciappe a reposu da a lou pe nu fâ vedde ch'u l'è cuntentu ch'u meu-neuvu u gh'à u finansiamentu u se cunfunde 'nta confûsiún cun l'euggiu pin de indignasiún e u ghe cría u ghe cría deré bagasce sëi e ghe restè e ti che ti ghe sbraggi apreuvu mancu ciû u nasu gh'avei de neuvu bruttu galûsciu de 'n purtòu de Cristu nu t'è l'únicu ch'u se n'è avvistu che in mezzu a quelle creatúe che se guagnan u pan da nûe a gh'è a gh'è a gh'è a gh'è a gh'è anche teu muggè Traduzione: Quando alla domenica fanno il giro cappellino nuovo nuovo il vestito con la madama la madama in testa cazzo che festa cazzo che festa e tutti dietro alla processione della Teresina del Teresone tutti a guardare le figlie del diavolo che cazzo di lavoro che cazzo di lavoro e a questo dondolare di cosce e di tette gli fanno il chiasso anche i più piccoli mamma mamma dammi i soldi voglio andare al casino voglio andare al casino e più si addentrano nella città più occhi e voci gli danno dietro gli dicono quello che non possono dire di giovedì di sabato e di lunedì a Pianderlino succhia cazzi alla Foce cosce da schiaccianoci in Carignano fighe di terza mano e a Ponticello gli mostrano l'uccello a Pianderlino succhia cazzi alla Foce cosce da schiaccianoci in Carignano fighe di terza mano e a Ponticello gli mostrano l'uccello e il direttore del porto che ci vede l'oro in quelle chiappe a riposo dal lavoro per non fare vedere che è contento che il molo nuovo ha il finanziamento si confonde nella confusione con l'occhio pieno di indignazione e gli grida gli grida dietro bagasce siete e ci restate e tu che gli sbraiti appreso neanche più il naso avete di nuovo brutto stronzo di un portatore di Cristo non sei l'unico che se ne è accorto che in mezzo a quelle creature che si guadagnano il pane da nude c'è c'è c'è c'è c'è anche tua moglie (Io ho le lacrime e in sorriso stampato in volto quando la sento) Ma voi ve lo immaginate un ragazzino di oggi chiedere soldi per andare a puttane? ...e a pianderlino succhia cazzi... E via cosi... Ah pianderlino. Foce ecc sono quartieri di Genova Nota: Nella vecchia Genova le prostitute erano relegate in un quartiere apposito. Uno dei loro diritti era la passaggiata domenicale. Con i proventi delle case di tolleranza il comune era in grado di pagare i lavori portuali per un intero anno. Modificato 29 Settembre 2019 da Aghori purple pill, Human e Orph ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Aghori [Élite] 1053 Inviato 29 Settembre 2019 Condividi Inviato 29 Settembre 2019 Per completezza, Orph e Human ha reagito a questo 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Camouflage [Partecipante] 133 Inviato 29 Settembre 2019 Condividi Inviato 29 Settembre 2019 (modificato) Il 28/9/2019 alle 10:59 , senza nome ha scritto: Io direi che nel 99% dei casi è così, ma è normale. D'altronde siamo esseri umani. "Umano" forse sì, nel senso di fallibile ed imperfetto. Normale non direi, almeno non dovrebbe esserlo. Si dovrebbe crescere, anagraficamente e a livello esperienziale, ed acquisire intelligenza emotiva che renda consapevoli (e responsabili) di ciò che si prova e si proietta sugli altri. Modificato 29 Settembre 2019 da Camouflage Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gainsbourg [Élite] 1574 Inviato 29 Settembre 2019 Condividi Inviato 29 Settembre 2019 4 hours ago, Human said: Non è un giudizio verso la borghesia... È un giudizio contro l'imposizione di costringere gli altri a vivere e sentire come si vuole noi, con forza, leggi o violenza. E quale è la differenza? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gainsbourg [Élite] 1574 Inviato 29 Settembre 2019 Condividi Inviato 29 Settembre 2019 3 hours ago, purple pill said: non si tratta di giusto o sbagliato. si tratta di costruire un mondo da incubo in cui ciascuno diventa passibile di processo alle intenzioni, intenzioni di cui spesso il primo a cui non frega un tubo è proprio l'improvvido giudice di turno. vedi, quando il popolo social si scaglia contro Weinstein, Renzi, Salvini, o chicchessia, si manifestano almeno due livelli di comunicazione. Da una parte hai il messaggio manifesto, ovvero io che mi scaglio contro ciò che quelle persone rappresentano con le loro opere, parole e omissioni. Dall'altra hai un metamessaggio, che consiste nel comunicare al mondo: "io sono altro da lui". Ma se riduci il metamessaggio alla sua vera essenza, - dal momento che la differenziazione è il procedimento più primitivo di affermare la propria esistenza, di affermarla procedendo per differenziazione e negazione, che è ciò che fanno gli adolescenti - ottieni il semema elementare... "io sono". Il problema è che Renzi, Salvini, De André i riflettori se li sono scelti, e così hanno implicitamente accettato il cono d'ombra che il riflettore porta con sé. Io no. Io mi ritrovai a scrivere in questo forum, proprio perché troppo chiuso e riservato per parlare di certe cose in un ambiente che non percepissi come iperprotetto. e quando una ex "irrequieta" scopre la mia frequentazione di queste pagine e la da in pasto al mondo, ecco che mi ritrovo a vivere quello stesso cono d'ombra di De André, parte del quale implica che la gente utilizzi stralci della tua vita per affermare i suoi "io sono" fuori tempo massimo. Ma a differenza sua, non avendo scelto nulla, non so proprio come muovermi, per cui posso solo a procedere a tentoni mentre l'arena rutta, sbraita e sentenzia. Ma più vai avanti, più ti rendi conto che le accuse che ti muovono sono solo un pretesto per questo, per affermare "io sono" con i mezzi con cui lo farebbe un adolescente, che nel momento in cui si stacca dal nucleo familiare procede in primis per differenziazione, costruendo un primo nucleo di identità adulta gridando "io sono altro da te/lui/loro". in altre parole, la maggior parte della gente che contesta ciò che hai scritto, fatto o raccontato, sta affermando se stessa - a 30 anni passati - come lo farebbe un gagno di 16. e parlavo prima di "contraddizioni spiraleggianti" proprio perché quella stessa gente - nel momento esatto in cui procede in questo modo - finisce spesso per bollare te come egocentrico e immaturo, perfino quando ti sta spiando dalla serratura di casa. O per proiettarti addosso le proprie mancanze, in quello che essenzialmente è un gioco di specchi. Il meccanismo del like/unlike, l'indignazione da social, e tutto l'ecosistema digitale in cui da 10 anni stiamo a mollo, hanno ridisegnato i nostri circuiti dopaminergici in modo che la maggior parte degli adulti oggi affermi la propria esistenza come lo farebbe un adolescente. Ma il problema è, per l'appunto, che finiscono a farlo col culo degli altri, e non ne hanno mai abbastanza quindi oggi qualunque pinco pallo rischia di diventare Emmanuel Goldstein nei dieci minuti d'odio di questi adolescenti di ritorno. C'è chi ci ha costruito una carriera sul cogliere dei signor nessuno in castagna, dandoli in pasto alla folla. E la cosa avvilente, quella che davvero ti da la misura della pervasività malata di questo marchingegno, è quando - com'è successo a me oggi pomeriggio - ti trovi davanti a un qualcuno - qualcuno che magati tieni pure in certa considerazione - che gli effetti devastanti di tutto ciò non fanno che profetizzarli senza rendersi conto di starci affogando con tutte le scarpe purple, scusa se entro in gamba tesa e ovviamente nel massimo rispetto per la tua storiaccia ma quando dici che ti sei ritrovato sotto i riflettori tuo malgado (o nel cono d'ombra, più appropriato) senza sapere come agire mi viene spontanea la domanda : hai querelato? ovviamente rispondimi solo se ti va Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giraluna [Partecipante] 9650 Inviato 30 Settembre 2019 Condividi Inviato 30 Settembre 2019 (modificato) 11 ore fa, purple pill ha scritto: quando una ex "irrequieta" scopre la mia frequentazione di queste pagine Fosti forse il primo caso, insieme ad altri due casi più recenti che hanno avuto la stessa azione da parte della donna: scoprire la vostra iscrizione a questo forum. Alcune di loro si sono iscritte e sono rimaste anonime, altre sono addirittira intervenute per creare danno. Di cazzate ne ho fatte anche io. Ma questa no. E mi vengono i brividi a pensare che ci siano donne capaci anche di questo. Avete dei nick inventati qui dentro. Non ci sono i vostri nomi e cognomi. Come fanno a risalire al vostro nick in questo forum? Semplicemente da come scrivete? Per indirizzarsi qui dovrebbero aver guglato frasi inerenti la seduzione, il rimorchio, qualche tecnica per avervi sotto il loro artiglio. Dato che IS risultò fra i primi due siti quando digitai il motivo per il quale lui spariva e mi apparse la risposta di Aivia sul bisogno di staccarsi dopo 5-7 scopate, mi chiedo, presupponendo che abbiano fatto una cosa del genere anche loro, come sia stato possibile rintracciarvi dato che una variabile è la frequenza con cui commentate. Agghiacciante. Modificato 30 Settembre 2019 da Giraluna Yuber ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Orph [Élite] 11446 Inviato 30 Settembre 2019 Condividi Inviato 30 Settembre 2019 (modificato) 12 ore fa, Gainsbourg ha scritto: E quale è la differenza? Come che differenza c'è scusa non è una questione di borghesia, qualsiasi potere che opprime una parte per un'altra o comunque ti costringe dentro ad una visione unitaria del mondo è una imposizione. Anche un potere autoritario "proletario" per dire... Quindi fa TUTTA la differenza del mondo direi... Modificato 30 Settembre 2019 da Orph Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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