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Tutto una grande illusione


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The-Boy-1986
Il 29/9/2019 alle 19:45 , Pat7ness ha scritto:

L’amore è un’illusione destinata a svanire nel breve. 

Ci conosciamo sui social, lei parte in bomba, io la tengo a distanza. 

Ho la mia vita, il mio harem, sto bene così. Sono focalizzato sui miei impegni, sul mio mondo. Lei però pressa. Mi incuriosisce. Provo a darle una possibilità. 

 

Lei da subito mi colpisce. Si innamora follemente, mi da il 100% di se stessa, in ogni cosa. Mi vizia, mi cura. Mi da quello che non ho mai avuto, nemmeno dai miei genitori: amore. 

Mi sento una persona migliore, mi sento felice, mi sento diverso. Inizio anche io ad innamorarmi. 

Poi la prima botta. Mi confessa di aver baciato un altro da ubriaca ad una festa. Io chiudo. Lei disperata fa il possibile per recuperare, dicendo che infondo io e lei non stavamo ancora insieme. 

La perdono. Ci fidanziamo. Non l’avessi mai fatto. Partono 8 mesi di convivenza fantastici, dove io vivo la mia vita al massimo, con il suo sostegno. Lei mi ama, si prende cura di me. Io inizio a darla per scontata, le dedico poco tempo, non la coinvolgo nella mia vita.

un giorno di punto in bianco lei esplode: crisi di pianto. Mi dice di sentirsi in colpa, che non vuole farmi soffrire, ma che con me non è più felice. Mi chiede una pausa, io rifiuto e chiudo la storia. La prima settimana lei è devastata, mi cerca, mi chiama, dice di amarmi e di voler star con me. Io rifuggo. 

Poi qualcosa in lei cambia: dopo una serata in discoteca, lei mi dice che entrambi dovremmo andar avanti, che sopravvivremo. Io sento di averla persa: vado nel panico. Perdo il controllo. Vado da lei in lacrime, lei fredda, distaccata, mi dice che dovremmo frequentare altre persone, e che forse un giorno torneremo insieme. 

Io crollo. Sparisco. Lei mi cerca, io torno da lei. Nel frattempo mi sento con altre ragazze per smorzare il tiro, ma con scarso effetto (lei HB10+, quelle vere, difficile da sostituire). 

Mandiamo avanti a singhiozzo, lei mi dice che è finita, che vuole stare da sola, che ha bisogno di tempo per se stessa. Tuttavia nessuno dei due molla davvero. Andiamo avanti a sentirci a vederci e a fare l’amore (non sesso, ma amore).  

Tuttavia io soffro terribilmente, lei è fredda, distaccata, indifferente. Sento di non essere più al centro della sua vita. Soffro. 

I pomeriggi sono con lei, stiamo insieme, ridiamo, siamo felici, facciamo l’amore. Poi la sera lei esce, va a far serata, non mi pensa. 

Una sera, la vedo con uno. Ho subito il sospetto. L’intuito non sbaglia mai. Ad una festa lei mi bacia, mi dice che mi ama. Poi quella stessa sera la vedo andar via a braccetto con lui. Io ho il mio primo attacco di panico. 

Il giorno dopo litighiamo. Lei è fredda come non mai. Quasi mi odia. Secondo attacco di panico, svengo addirittura. 

Litighiamo pesantemente. Lei va a letto con questo qui. 

Me lo confessa, io muoio dentro. Lei chiede perdono, mi dice che si fa schifo per quello che ha fatto, che non potrà perdonarselo mai.  

Io la perdono. Andiamo avanti e le cose sembrano migliorare, tornare come una volta, lei sembra innamoratissima. Progettiamo una vacanza insieme. Parliamo di un futuro, di avere figli. Poi prima di partire un altro litigio. La vedo tornar a casa con quel famoso ragazzo della festa (che all’epoca ancora non sapevo fosse lui quello con cui era stata a letto). 

Nel sospetto le leggo i messaggi. Orrore. Si sentono da mesi. Parlano di scopate, di sesso. Si mandano foto, quelle foto. Lei gli parla di me come l’ex sfigato che le sta addosso e che non riesce ad andare avanti. 

Si erano scritti anche poco prima che si addormentasse, li, nel mio letto. 

Ed era lei a parlarmi d’amore. Io impazzisco, crollo, le urlo di tutto. Litighiamo. 

Tuttavia partiamo comunque per la vacanza. Lei si giustifica in mille modi, mi chiede scusa. Io la perdono senza perdonarla. 

Continuiamo a stare insieme, ma io ormai non mi fido più. In 10 mesi non abbiamo mai discusso, adesso discutiamo ogni giorno. Io mi sento con altre ragazze. Lei tuttavia torna ad essere innamoratissima. Sorprese a casa, cene. Ricomincia ad amarmi e trattarmi come se fossi la cosa più importante della sua vita. E così io torno a crederci. E me ne innamoro di nuovo. Tutto va benissimo, sesso incluso, anzi, il sesso va bene come non mai. Poi, lei vacilla. Sento di nuovo che qualcosa non va. La sento fredda, distante. Il sesso crolla, io non ho più ne la voglia ne la libido. 

Lei è di nuovo insicura dei suoi sentimenti per me. Me lo confessa. Io allora impazzisco e la lascio. Lei soffre e mi prega di ripensarci. 

Le do un ultima possibilità. Ma lei continua a vacillare. Sesso scarso. 

Una settimana fa, la trovo a passeggiare con quel famoso ragazzo. 

La lascio. Lei piange tre giorni, io le resto vicino. Poi, improvvisamente, le passa tutto, diventa una nuova donna, rinasce. Scopro che si sente spesso con lui. Ed ecco che mi sbatte di nuovo fuori a calci dalla sua vita. Torna ad essere fredda e indifferente. (Lui giocatore di Basket di serie A). 

E io torno a star male, consapevole che però questa volta, la storia è chiusa definitivamente. 

Perche l’amore, è solo un illusione. 

 

L'amore non è un illusione! Cercare invece di rimanere aggrappati a questo tipo di donne lo è! Potresti essere anche l'uomo più bello e ricco del mondo ma loro sono vuote e instabili! Hanno una gravissima mancanza probabilmente legata alle figure di attaccamento, ovvero i genitori! Soltanto una psicoterapia mirata potrebbe calmarle, altrimenti loro non si fermano. Continueranno a vivere su una corda tentando di fare le equilibriste anche se barcollano da tutte le parti! Sono disturbate, scaratterate, traumatizzate, impulsive, immature, narcisiste, invadenti, capricciose...Siamo noi, e ripeto NOI a doverci fermare e a chiederci che cazzo abbiamo dentro per averci perso tempo, salute e sentimenti.

Ti ringrazio per aver letto anche tu la mia storia.

Hai detto bene nel mio thread; sono tutte fate con lo stampino...

Senza questo forum, sarebbe stato un salto nel vuoto per molti di noi.

Siamo una squadra!!!!

Modificato da The-Boy-1986
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freefall
12 ore fa, Pat7ness ha scritto:

Ti voglio bene. Credimi, anche se non ci conosciamo, ti voglio bene. 

Ma io voglio trovare un antidoto. Non voglio lasciarmi disintegrare così. Lo sto cercando e lo troverò.

Credimi.

L'unica cosa da fare, è come ha scritto Arkad: "sparisci del tutto, ghosting completo, diventa introvabile, invisibile, irraggiungibile in qualsiasi modo. Per sempre, no per 2 giorni".

 

Perché il desiderio di avere quella che era speciale e l'odio per la stessa persona, quando è in versione psycho dannata, ti lega fino alla morte a lei. Ti droga di emozioni. 

Se vieni sconfitto, ridotto ad uno straccio, hai perso tutto.

Se studi la materia, analizzi ogni cosa, metti in campo un tuo formidabile esercito di strumenti per annientarla... Puoi anche raderla al suolo (è quello che ho scritto io, un paio di giorni fa, qui su IS). E poi? Poi ti rendi conto che sei cambiato. Sei diventato la macchina da guerra che ha annientato il mostro dell'ultimo schema del gioco. Ma siamo nella vita reale. E la tua coscienza, lentamente e progressivamente, potrebbe affiorare e ricordarti il senso di colpa. Aver demolito quella che, in un qualche modo, hai amato. Sarebbe come essere diventati come lei, in forma evoluta e con l'aggravante di avere una coscienza e l'empatia. 

 

Ritirarsi, con l'esercito quasi integro, era una strategia nipponica. Permetteva di esistere ancora. Di essere in gioco.

Distruggere l'esercito nemico e vedere il proprio quasi annientato, è una vittoria che nessuno vorrebbe.

 

Quindi: "sparisci del tutto, ghosting completo, diventa introvabile, invisibile, irraggiungibile in qualsiasi modo. Per sempre, no per 2 giorni". E non pensare di aver perso, di aver fatto la figura del somaro, etc. Qui per vincere bisogna non dover giocare. Io sono anni che sono costretto a giocare. Mi sono accorto, solo in questi giorni che lei (la mia) ha dei "manierismi". Segno che i colpi, finissimi e tutti a livello psicologico (psywar, in ambito militare esiste) sono andati a segno. Se stavo fermo, mi radeva al suolo lei. Se mi muovevo come ho fatto, le macerie sono sue. Altre opzioni, non esistono.

Sono contento? No.  

 

Quindi, se tu puoi, nessun contatto. Ne uscirai, senza sensi di colpa e senza perdere energie e tempo preziosissimi. 

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freefall
14 ore fa, Loris82 ha scritto:

Io mi farei una cura di escort fossi in te, vedrai che in un paio di mesi ci ridi sopra e ti ritorna anche il sorriso. L'ho fatto ma dopo già qualche mese dall'accaduto, con l'ultima border/istrionica o che fosse. Se dovesse ricontattarmi chiedo all'escort di turno di fare un breve video dove la scopo e glielo mando. Sai come mi divertiró ahahah

 

Come screen saver avevo una collezione di foto, dove chi compariva assieme a me mi aveva autorizzato a poterle usare come screen saver del mio pc. Bellissime. Loro, io comparivo al loro fianco. Credo che l'unico effetto che hanno sortito sia di avere "accresciuto il mio (ipotetico) valore agli occhi della psy". 

 

Per farle fuggire, sarebbe più utile un (finto) rendiconto bancario, con un rosso profondo. :D :D

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Pierogni
Il 5/10/2019 alle 05:10 , freefall ha scritto:

Focalizzare, scrivere per poterla leggere e  ricordare, è un ottimo metodo. Fai un patto con te e lo formalizzi.

In questo viaggio, viaggio di liberazione ma anche di accrescimento, se lo ritieni e se non ti dànno fastidio, puoi anche leggere e studiare le cose che sono collegate al problema. Io sto cercando di capire meglio la questione CRAVING. Nel mio caso è il centro stella di tutta la rete. Sempre nel mio caso, una cosa importante è tenermi impegnato. Fare cose (utili), non tralasciare nessun impegno (ad esempio, sono stanco e non vorrei fare spesa, se l'avevo prevista la faccio) e farle con un normale livello di accuratezza. Normale livello perché sarà lo stesso del dopo. E così lo anticipo il dopo, un pezzettino alla volta, facendolo diventare "adesso". Il tenersi impegnato impedisce che ci fermiamo a pensare troppo, a rimuginare e a finire esausti dopo infiniti, inutili, ansiogeni pensieri (normali in questa fase).

Sulla frequentazione di persone, io trovo benefiche quelle serene, positive, divertenti, sincere e lineari. Forniscono micro-dosi costanti di buona vita. Come respirare aria buona in montagna.

Non so se capiterà. A me capita. Ci sono momenti in cui tutto sembra inutile. Il tempo fermo. E il vuoto che ti guarda in faccia come a dire: rassegnati, non ne esci. Ecco, sono convinto che questi momenti siano importanti. Esistono. Ma poi passano, E sono sempre più rarefatti, sempre più brevi, sempre meno intensi. Ovviamente, nel momento che ci sono sembrano insopportabili. Ma è una fase di ri-equilibrio, e quella è la parte "cattiva" che di dimena e sa che i suoi giorni volgono al termine, è la notte che lascia spazio all'alba.

Osservazione e descrizione stupenda di "ripresa della propria vita". Stra-quoto

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