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A.D.ESSO: TUTTA LA VERITÀ


Marco_drake

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Rivaroxaban

Minchia se uno si deve sentire in paranoia per uno stronzissimo shottino offerto siamo proprio alla frutta...

Mi va di farlo? SI e allora sti cazzi. Cristo la cosa è piu limpida del sole allo zenith

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23 minuti fa, Orph ha scritto:

Più che altro ti va di fargli un grosso dispetto allora...😂

Ho pensato anch'io la stessa cosa 😂😂😂

  • Grazie! 1
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17 minuti fa, Rivaroxaban ha scritto:

Minchia se uno si deve sentire in paranoia per uno stronzissimo shottino offerto siamo proprio alla frutta...

Mi va di farlo? SI e allora sti cazzi. Cristo la cosa è piu limpida del sole allo zenith

Ovvio ma siccome l'utente del racconto stava citando lui la questione di questo Cialdini si stava approfondendo (io lo avevo sentito nominare ma non ho mai letto nulla e la cosa del contraccambiare mi sembra una cosa umana appunto, quindi passabile di manipolazioni se sfruttata come una leva a proprio vantaggio)

Modificato da Orph
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4 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Tu invece sbuffi un po' e spieghi che ci vorranno almeno tre ore salvo complicazioni, che è una rottura... 

E che però se per lei è così importante... Siccome sai cosa prova perché a volte anche tu hai o puoi avere bisogno... Affare fatto. 

Dopo quattro ore fai click. 

E hai usato una leva, che non è 1:1

Esattamente intendevo questo.

Inoltre comunque nella situazione a 4 del racconto era comunque partita tutta la questione dal tuo volere "mangiarti" la tipa in questione, ora non so se era leva in quel caso oppure non c'è stato bisogno ma partiva da una situazione dove "esfiltrare" una tipa sotto gli occhi del "nemico" quindi una certa tattica ci stava imho.

Rimane sempre ovvio che si parla di adulti e vaccinati non era in discussione figurati! (semmai se pensiamo che abbiamo a che fare spesso con soggetti che sembrano adulti ma sono al più dei preaddolescenti...ci si fa piuttosto la domanda ma chi gli ha dato la patente/maturità di fare dire cose)

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8 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Segue...

Vado dentro, le faccio segno che sono senza batteria, mi dice che andiamo, è seduta con lui che cerca di baciarla e cose così. 

Ballo, la finestra temporale per il Kairos si sta chiudendo, non conoscerò vestitino verde tre dita. La guardo, mi fa malissimo, soffro, va in bagno con la sua amica, si chiudono dentro, vorrei essere una mosca.... la porta è anche di quelle che hanno lo spazio sotto... chissà se dal bagno donne accanto c'è una fessura... vedo se si riesca ad entrare, ma c'è la mia amica che sorveglia i bagni e lo sa benissimo che non posso sbagliare lato. 

Specchietto dice che in quattro anni quelle non le ho mai viste e le rivedrò fra quattro anni, e che posso consolarmi col fatto che non ci fosse modo, non un'apertura. 

Apertura... hai detto. 

Aprire il cancello, sfondare la porta. Toh 闘 il sigillo del linguaggio origine. 

Specchietto dice che non lo farò, bloccherà, è avventato, non so chi siano le persone che ci sono lì, se ci sia qualcuno che può sentire il diapason. 

Non c'è nessuno qui, specchietto, nessuno. 

Sto per arrendermi e formare il sigillo... Velena arriva e mi dice che vanno a fumare e poi andiamo. 

E andiamo, ma ricorda, non ho batteria. 

Vengo in dieci minuti a prenderti qui, non andare via. 

Non mi muovo...

Incrocio le dita quasi di nascosto... manco sapessero cosa stia facendo. 

Toh! 

Ali nere e nera la spada che porta, becco di corvo…Karasu Tengu...

Sore o akirame, karera wa watashitachi o shite imasu

Arrenditi, loro sono noi!

 kyoka o eru  

Chiedi il permesso!

to iu: Ni sa sete itadakimasu

Di: lasciami entrare!

 

Improvvisamente vedo i muri che soffocano, mi sento in cattività, e mi rendo conto che c'è un soffitto, come umani ci siamo dimenticati lo sgomento atroce del vedere il cielo coperto da un muro, le persone svaniscono quasi, non ci sono nemici, e non carne da mangiare, a ore 4 un uomo del colore marcato di ebano che non avevo notato prima, grigio nel suo essere defilato tra gli altri, emette di rimbalzo una vibrazione armonica esagonale... 

Ma che cazzo... 

E' il linguaggio oscuro delle api. 

Immediatamente mi sento scemo per aver detto a specchietto che non c'è nessuno, mannaggia ai chupitos. 

Ma non può dirmi "te l'avevo detto" Perché è morto, dissolto, non coagulato. 

Traccio mentalmente un esagono e lo irradio perché non si renda conto e non mi consideri minaccioso, crederà sia un suo eco. 

Centripeto, un esagono centripeto, non devo apparire come fonte, abbiamo colori tribali diversi. 

Mi trovo a rifletterci sopra... te l'avevo detto! 

Zitto! 

Quale qualità delle api ha costui... costui è in grado di gettare la sua vita per dare un solo colpo di pungiglione al dispositivo nemico, per salvare il suo alveare. 

No, specchietto, non per salvare l'alveare, per le fighe che ci sono dopo, è con questo che Sua Maestà ci burattina... 

E' dunque questo l'ultimo segreto delle api... non è aggressività, ma eccitazione sessuale nel pungere un' attivazione erotica nel saltare addosso all'invasore... per poi lasciarci il pungiglione...e le viscere... forse farcite di endorfine... 

Vado dal tizio color ebony... gli dico che tristo è colui che serve un falso padrone, posso portare quel paradiso qui, basta una goccia di vera fede, la montagna viene. 

I suoi occhi bianchi si fanno pallati, balla adesso, dimentica. Dimentica. 

Mi chiede se ho della festa anche per lui. 

Qui chiamano la coca "fiesta". 

No tomo... non ne uso... sorry. 

Rimane confuso, forse si chiede se sia così al naturale... ehm... mi chiedo come si possano ridurre così camminando fuori dal sentiero, in cattività tra linee rette e muri squadrati. 

Hic sunt leones, gli dico. 

Torno in Toh... Velena arriva, mi interrompe e mi dice che se voglio possiamo andare, certo che voglio, si mette la giacchetta e mi dice che allora va a salutare il tipo e gli amici e andiamo... 

Torno in Toh, sento interferenze perché non voglio vibrare troppo ma devo fare eco sonar (non saprei come altro dire). 

Improvvisamente ci vedo. 

C'è una lesbica coi capelli corti e bassa, non l'avevo vista, ero distratto dai culi, dalle gonne, dai tacchi.

Ha sofferto molto nella vita, essere una donna bruttina è pesante, ma dover anche aver a che fare con le fighe per poter scopare è una croce che segna per sempre. 

No, sto proiettando, lei non ha bisogno di scopare per sopravvivere. 

Vattene specchietto dissolve!

Ha connection con il target. 

Chissà quanti microsegnali e sguardi mi sono perso mentre guardavo i culi e le tipe sul cubo, devono essere rimasti tutti registrati se ora posso vedere. 

Mi avvicino alla donna, chiedo permesso, vibro del diapason della lesbicaccia che è in me, per non essere una minaccia. 

Sto per guardarla negli occhi e cantarle dentro "lasciami entrare", quando vedo una strega che canta alla Luna. 

Perché canti così... 

Perché sospiro per ciò che non posso avere... bevi il mio sangue stanotte e torna domani notte. Allora ti mostrerò il sapere della Luna... 

Cazzo... 

Cazzo... 

Cosa stavo per fare. 

Il desiderio mi stava ingannando! 

"Solo attraverso Me scoprirai il tuo potere" Tuona il Dark Master, mi sento tirato per le orecchie, "il sangue e la luna possono far innamorare di te quella ragazza, rinuncia ad esercitare quel potere lunare, rinuncia a tracinarla nella Notte, lo sai che ti innamori lì, lo sai, che se riuscirai a scoparla ma solo una volta dopo serve la barella a cucchiaino, per rasparti da terra, ricordi Lei? E... Lei?" 

Merda, il terrore, non ho le forze per passare un altro pugno di mesi come quei post one itis avvelenata. 

Sarai il suo signore, sarà tua schiava, come tu sarai il mio... gracchia la bellissima strega lunare. 

Dark Master, perché non posso entrare nel suo mondo, ho una connessione triangolata, ho una possibilità... cercherò di essere ecologico per lei. 

"Se ricevi in dono il suo amore senza comando, soggezione, fascinazione, coercizione alcuna, senza esercitare alcun altro potere che la resa, un amore donato liberamente, davvero per ciò che sei, allora l'amore di quella ragazza sarà per te pioggia per le rose. 

E sebbene non potrai trasformarla, ti nutrirà come desinassi alla tavola degli dei. La tua sete sarà appagata. 

Ma se ora rapisci l'amore, per te sarà come correre assetato al frigoriferi, prendere un cartoccio di latte freddo, berlo a grandi sorsi... per poi accorgerti che era rancido e vomitare anche le budella. 

Usa quel che sei per rapire il sesso che ti serve a vivere, ma togliti le scarpe quando entri nel tempio di Venere, tu lì ci lasci il cuore, lo sai come stai dopo, non servono altre minacce. 

Non chiedere di essere amato, ma chiedimi il potere di amare.

Ascolta, le prede, sempre ti odieranno, avranno paura, perché sei il loro predatore, la salvezza di un intero ecosistema. 

Sei il loro signore e lo sanno, nel profondo del cuore. 

Non cercare l'amore tra di loro, non te lo daranno. 

Amano il cane, fedele agli uomini e prono alle loro opere. 

Se abbraccerai una preda per rapirle il cuore... ella presto o tardi ti conficcherà un paletto nel cuore, non vede un suo simile in te, non avrai sempre la guardia alta, nella vita si scivola, e quando sarai a terra, colpirà, forse spinta dall'invidia delle sue amiche. 

Rinuncia a guardarla negli occhi e ricorda l'antico patto, non si gioca col cibo, la caccia è Sacra, c'è un accordo tra specie, non insultarne le emozioni, di cui ti nutri. 

Cosa vuol dire che solo attraverso me scoprirai il tuo potere? 

Che io sono la porta, non colui che la sfonda, Io sono."

Contatto, contatto! 

Guardo il collo della lesbica, non gli occhi... 

Le spiego che mi sembra di vedere in lei l'unica lucida tra quelle presenti, l'unica non ubriaca con cui si possa scambiare due chiacchiere. 

Ride e dice di sì, continuo a guardare il collo, oddio come pulsa... che cazzo di miracolo, ma come è possibile questo grado di complessità... all'improvviso il tetto che tanto mi soffocava svanisce e vedo la volta celeste... ed esse mi vedono. 

Le dico che quel gruppo di ragazze pare essere un groviglio di spine, e che una di loro dorme, ed è bellissima, e sono assolutamente capace di sfondare i rovi e le spine con una spada, ma preferisco comunicare con qualcuna che è dentro, non voglio nemmeno entrare, forse quella ragazza da sobria vorrebbe scoprire cosa ho di così bello da dirle, ed uscire di nascosto da lì, e so che voi la conoscete, e se ora la andassi a conoscere, lei che dorme e nemmeno sa che esisto, il roveto di invidie e false protezioni femminili e la falsa protezione di falsi amici le farebbero del male e mi scaccerebbero fuori, e non voglio sfoderare la spada, evidentemente per sua libera volontà lei sceglie di avere un roveto attorno, per tutte le ragioni che vanno bene per lei, e non so se sarebbe ecologico per lei rimanere nuda come lo sono io, nel mondo, e scalza, e sola. 

Le do il mio biglietto da visita, non ho batteria per fare altro. 

Ho giocato la mia unica carta, e so che dimenticherete questo biglietto in tasca, e che non glielo direte... ma mi dileguo sereno nella sconfitta, per aver provato, e con onore. 

Faccio un vecchio inchino che non so perché ricordo, bacio la punta di indice e medio, e lascio che il fanciullo, la guardi solo un istante negli occhi. 

E' bellissima la tipa col vestito verde, ma non mi fa più male, ho giocato le mie carte, e perderò di certo, ma ho provato. 

Velena torna con già il giubbottino infilato per uscire...e mi dice che andiamo... ma che vuole fargli prendere un'altra bottiglia... così, dice, gliela ruba e ce la portiamo a casa... 

Ho il prosecco a casa, non hai bisogno di rubare, andiamo. 

Mi dice che se voglio andare basta che lo dica perché, per me, di lui si libera come immondizia. 

Velena, le persone non sono immondizia, quel ragazzo ha giocato le sue carte, forse non con saggezza perché è molto giovane, e ha speso soldi prima di sborrare, ma ha giocato bene, e crede di stare facendo un tiro alla fune con me, invece io dico che gli devo una figa o 50 euro per essere arrivato dopo, e prima che la sua clessidra finisse, e questo significa che tu adesso, vai con lui. 

Ma no, io voglio venire con te...faccio così, lo saluto perché vedo se riesco a convincerlo a comprarmi [omissis] da qualche marocchino. 

Vai con lui.

E tu come fai? 

Non preoccuparti per me. 

Il ragazzo vedendo che lei ha il giubbotto e viene da me, gioca l'ultima carta disperata, arriva e ha quello che lei cerca. 

Parlano, e lei si volta verso di me e dice... ma se invece lo portassimo da te così ha [omissis] per me poi lo mandiamo via e scopiamo? 

Vai con lui, ciao, io non violo Giustizia per una figa da 50 euro, portami cinque fighe in casa, ma non mezzo cazzo, non è un videogioco questa vita, stai nei ranghi. 

Ma tu... come fai, volevo venire con te, e ora tu sei da solo... 

Io me busco la vida (mi arrangio). 

Me ne vado. 

Lungo la strada faccio presente a qualcosa che il mondo mi deve 50 euro o una figa, e che sarebbe meglio per tutti incassassi subito, che poi domani sono cento, e poi 150... e so essere scomodo per il mondo. 

Fermo la macchina al casinò, entro, metto i 50 che ho nella roulette, tutti sul rosso. 

Vado a chiamare la cassiera per riscuotere quando ancora gira la ruota, lei non vede allo schermo la vincita, poi esce rosso, mi appare 100, chiedo se ora ci veda, premo il pulsantino per incassare, me li dà, esco. 

Per me siamo a posto. 

------- 

Al risveglio trovo un messaggio di Velena, un video porno fatto con il tipo, un suo amico di quelli che erano lì, e un'altra tipa che in serata non avevo visto. 

Per un attimo specchietto riflette su cosa volesse dimostrare con quel video, se cercasse una qualche reazione, poi mi rendo conto che sto pensando ai perché di una figa insultando la mia mente, e a cose di ieri, insultando il presente assoluto, bah, prendo un caffè e mi dimentico. 

-------

La sera dopo, ossia ieri sera... vado al compleanno di un'amica e sono l'unico a parte il suo ragazzo ad aver comprato un regalo, tutti sono lì perché c'è il cestello con il bere offerto. 

Ho girato tre ore per trovare un regalo adatto, e devo rimettere in circolo i 50 euro, così aiuto il suo ragazzo a pagare il tavolo, lui non vuole, ma insisto davvero, so che guadagna quanto me, un cazzo... ma ha anche un figlio piccolo. 

Poi vado al Dolce a ballare, e c'è Velena in tuta. 

Si avvicina, mi bacia, le do un bacio a stampo e la rimando dai suoi amici casuali, due marocchini total random. 

Mi chiede (cercando di mascherare la soddisfazione sotto una poker face che anche Paul Ekman sgamerebbe) se sia arrabbiato per il video che mi ha mandato. 

Rido stupito, le dico che del video non me ne frega niente, ma mi mette in grande imbarazzo se una che di venerdì sera esce in tuta si fa vedere vicino a me, ieri è ieri, oggi è tuta e va bene per chi raschia il fondo dei barili, la prossima settimana se si veste con dignità mi può chiamare senza problemi, arrabbiato zero, cinque volte o sei, mi hai detto che andiamo, mi sono perso la serata, ma la tua è la parola delle fighe e dei froci, non mi arrabbierei se un mulo mi scalciasse, è un mulo. Al massimo evito di stargli a tiro. 

Ora dove vai... ? 

VADO A CACCIA 

Non sei umano

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