SuitFlip [Élite] 262 Inviato 14 Dicembre 2019 Condividi Inviato 14 Dicembre 2019 4 ore fa, Outsider ha scritto: Non sei umano forse siamo noi a non esserlo Maldoner e Tegola ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bussola [Banned] 1014 Inviato 14 Dicembre 2019 Condividi Inviato 14 Dicembre 2019 (modificato) 5 minuti fa, gianmarcoantonio ha scritto: forse siamo noi a non esserlo O forse ognuno di noi è semplicemente se stesso. Modificato 14 Dicembre 2019 da Bussola ciccioman333 e Carlins ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Menefrego [Banned] 984 Inviato 15 Dicembre 2019 Condividi Inviato 15 Dicembre 2019 Il 13/12/2019 alle 11:32 , Entropia ha scritto: Sembra un meccanismo manipolatorio al quale, per natura, non ci si riesce a sottrarre. Del tipo che scatta in automatico il volersi “sdebitare” o rimettersi in pari. Interessante, da approfondire E’ una tecnica di manipolazione semplicissima, come un commerciante che offre una cena o fa un regalo a un cliente per fidelizzarlo. E’ anche usata per la base della corruzione. Ovvero fai un regalo al maresciallo della GDF, lui accetta benevolo ,poi ti avvertirà in anticipo quando ci sarà un accertamento su di te. Funziona per queste cagate sia in politica ad alti livelli. Chi fa il “regalo” lo mette nel culo a quell’altro perché in una relazione con la persona poi ti sentirai in dovere di doverti sdebitare quindi più incline a dire si. Sei con il culo scoperto. Molto spesso Il prezzo da pagare e’ superiore “all’offerta gratuita”. Oppure e’ usata anche per manipolare/schiavizzare persone dalla criminalità o nelle prigioni mettendoti nella condizione di essere in debito con qualcuno. Ad esempio se un criminale ti presta dei soldi quando tu ne hai bisogno “apparentemente gratis”. Ecco perché i boss mafiosi o anche Pablo Escobar fanno i benefattori del popolo, non lo fanno per beneficienza (forse anche un po’ si) ma così ottengono potere su quelle persone. Ecco perché ancora oggi in dove ci sono i boss mafiosi latitanti sul territorio la popolazione li protegge. Mio consiglio: di gratis non esiste nulla al mondo rifiutare sempre offerte/favori/passaggi/cene “gratuiti” a me con queste stronzate un collaboratore mi ha inchiodato dei soldi (ma vedo che succede di continuo anche ad altri miei conoscenti). Molto spesso chi riceve l’offerta gratuita pensa ingenuamente di essere in una posizione di potere (dici ah che bello mi sta leccando il culo, sono importante, a chi non piace ricevere regali?). Invece chi ha il potere e’ chi fa il regalo. Chi riceve sta cadendo nella trappola. Visto fare tante volte anche ad altre persone, che appunto erano ciecamente convinte di guadagnarci.. poi invece subito dopo: taaaaac! In questo caso ha funzionato su quel coglione del fidanzato della ragazza, lui deve essere appunto sia un genio della strategia che della tattica... per dire poi in macchina “come siamo finiti qua” il fidanzato coglione ha commesso un altro errore far decidere agli altri per sè stesso. Ad esempio al posto di aivia poteva esserci un serial killer/truffatore che gli proponeva un affare/ un ladro che con 2 semplici mosse avrebbero disarmato la preda. Mettendolo in una condizione di non sapere neanche come aveva fatto a finire in un posto. Quello e’ un troglodita. senza nome ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Orph [Élite] 11446 Inviato 15 Dicembre 2019 Condividi Inviato 15 Dicembre 2019 @^'V'^ quel che non capisco però di tutto questo peregrinare che hai fatto è che alla fine sembra come che tu sia costantemente in procinto di chiudere un cerchio ma ti “distrai” per aprirne un altro e poi un altro e via così...alla fine quasi tutti si rivelano personaggi da poco e te te ne vai. Cioe che “velena” fosse in quel modo si capiva alla terza riga quindi non capisco il senso di girarci intorno... alla 2 volta che ti dice andiamo o te la prendi oppure ciaone il fatto che il tipo non ti avesse “fatto nulla” cosa dovrebbe centrare se questo ragionamento è reale non ha senso il proseguo... cioè o te la prendi oppure non ci perdi tempo... non si gioca col cibo no? Anche le altre comparse il tipo della coppia sarà stato un geppetto ma dal momento che li rivedi fuori dopo che ti dicono che sarebbero andati via... tutta la scena col gay ma chi te lo fa fare... Cioe un sacco di distrazioni una sull'altra per finire a casa e svegliarsi col video di questa rincoglionita che ha fatto l’unica cosa ovvia che può fare una rincoglionita... Bo’ magari fa tutto parte di un disegno più grande che però questo giro faccio fatica a vedere, ci vedo un sacco di cerchi aperti uno sull’altro che alla fine ti sommano 0. Se non fosse per la giocata al casino unica nota più della serata😅 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DreamSpirit [Élite] 7278 Inviato 15 Dicembre 2019 Condividi Inviato 15 Dicembre 2019 Il 6/12/2019 alle 20:32 , ^'V'^ ha scritto: A modo mio, essendo me stesso. Obbedendo senza fiatare al me stesso che ha il Disegno, il Sé metacognitivo, facendo stare zitto il sé cognitivo, operando il Sé agente sul field senza rifornimenti, munizioni, rinnegato, senza cibo, col conto perennemente a zero, i brandelli di cuore a sanguinare su foto lontane dei social e la gente che inventa ogni sorta di stronzate e subumanità per dar contro anche a quel niente che riesco a fare. Come riesci ad avere un te stesso che ha il Disegno? È una cosa che si ha e basta? Come fai a riuscire così tanto a stare focalizzato sulle possibilità della tua vita, avendo infiniti problemi e "colpi" al giorno? E come fai a goderti ciò che ottieni ora, quando prima dell'incidente avevi un lifestyle tante volte più bello? Crocodile e frank00 ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160882 Inviato 15 Dicembre 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 15 Dicembre 2019 Il 15/12/2019 at 13:06, Orph ha scritto: @^'V'^ quel che non capisco però di tutto questo peregrinare che hai fatto è che alla fine sembra come che tu sia costantemente in procinto di chiudere un cerchio ma ti “distrai” per aprirne un altro e poi un altro e via così...alla fine quasi tutti si rivelano personaggi da poco e te te ne vai. Tutto questo peregrinare... è la storia di un tizio che si diverte a ballare e che dai 17 anni in avanti è stato fermo per lavoro a guardare gli altri ballare e socializzare, e che sta esattamente... ballando. Ma forse per quanto sintetici in tutto quello che succede, spiegato un po' dato che da fuori non può essere visto, né nelle cose che succedono ad albero, né nei cicli lanciati che hanno ripercussioni sistemiche tri, semestrali, annuali... tre post sembrano "tutto questo peregrinare", mentre stiamo parlando di una finestra temporale ridottissima, da l'una e cinquanta alle forse quattro e trenta. (Quella che si vede censurata non è lei ma la casuale aggiunta). Di un giovedì sera vuoto, in un'isola che non è in bassa stagione perché piena di anziani nordeuropei che svernano le ossa, ma che è assolutamente priva di movida e giovani, i cui circoli sociali sono chiusi a riccio con tanto di rastrellamento a tappeto se una è stata vista con un italiano e poi non risponde al cell. E' un giovedì sera come tanti, ma poiché Marco ha fatto due nomi nei suoi racconti, e questi due nomi sono confluiti nello stesso giovedì, ho raccontato cose. Non è tipo un report, non è nulla di speciale. E' uno spaccato di 2 ore e 40 minuti di un giovedì, in cui avevo un delizioso invito a passare la notte insieme da una che aveva il venerdì libero e poteva stare a dormire da me, ma ho preferito godermi la casualità e la curiosità di cosa succede e può succedere. Cita Che tu sia costantemente in procinto di chiudere un cerchio ma ti “distrai” Qui la gente dopo un anno o anche due che non scopa, si fidanza e si prende urli in faccia e si droga per il dolore di non chiudere. I cicli si aprono, e si aprono in modo che mandino onde concentriche ecologiche per l'ecosistema, e che non creino una reazione di mobbing tra gli erbivori. Non sono cerchi che non si chiudono, sono cicli aperti di continuo per la loro risonanza sistemica. Provo a spiegare un minimo. Velena era la più bella al Dolce e tra le tre più belle al China. Io ballo per i fatti miei, e anche con altre, e si vede che lei viene e mi bacia e ci prova, e io scambio ma rimango etero e non mi sasso la serata con lei, se no vado direttamente al ristorante col pranzo al sacco, per rimanere coerente. Questo dice cose alle altre tipe presenti e ai maschi, che non sono turisti. Ognuno poi vede le cose per come lui è già, e ovviamente come tu ci vedi del peregrinare senza chiudere... qualcuno potrà pensare che non capisca che lei ci stia e non chiuda. Possono pensare quel che gli pare. Ma ci stanno pensando. La prossima volta che mi vedono, ero quello che la più figa della serata ci provava con me e io ero rilassato e non ero lì a sovrareinvestire offrendole cose da bere, ma anzi la mandavo a ballare col "cliente". Sono codici che ad esempio un albanese capirebbe benissimo. O un rumeno. Ma non sono cerchi che si chiudono in serata, tipo giocare a dama o fare carry up event in italia. Inoltre, qui non esiste prendi una ci balli, te la porti, scopi. Esiste che dopo tre mesi che una ti vede, e si è familiarizzata e non hai mai sbagliato una frase o una mossa con chiunque lei conosca e che tu non sai che conosce, succede che se stai con le vibrisse aperte al buio, tu vedi quando è la serata che lei sarà scopata, ci sono cicli invisibili, e non parlo solo di quello mestruale. Quella sera semplicemente la porti. Perché hai detto la frase giusta? No, non ci parli nemmeno, la prendi e la porti. Perché per tre mesi non hai sbagliato un passo o un tempo. E intanto quelli della zona col social proof, i contatti, padroni della lingua, si fanno le seghe e le sbavano dietro dai tempi della scuola. Perché giocano a dama. Cercano di reagire all'albero che hanno davanti, o chiudere cerchi quando lo vogliono loro. Un cerchio è un ciclo. Una parola, un'azione, una non azione, un pensiero addirittura, tutto questo ci mette del tempo ma in un sistema torna indietro a chi lo ha startato. Quella, è la chiusura del cerchio. Non che conosci una e se non la scopi quando sono le cinque, allora hai aperto un cerchio a caso. Cento, cerchi si aprono, e se sono di pane, torneranno di pane con le noci, pane con le olive, pane secco, ma solo pane, non aceto. E se sono un pane, torneranno molti, pani. Cento cerchi di pesce, non torneranno a chi opera positivamente sui cicli, sotto forma di castagne, torneranno molti pesci, magari marinati, o al sale, perché passano per la sostanza del medium ambientale in senso sociale. Il quale medium può arricchire o impoverire la sostanza, ma non trasmutarla, però sì, può moltiplicarla per chi vede cosa sta facendo. Se sono cerchi di vino, tornerà aceto, o vino invecchiato e buono, o vino pregiato, a seconda del medium attraverso cui circola il riverberare del cerchio, ma torna. Tutto ciò che metti in circolo in un sistema chiuso o quasi chiuso, ha un impatto, e questo non va cercato nella stanza accanto a sé, o nella mezz'ora dopo il gesto. L'energia non si può creare o distruggere, ma si trasforma. Però la sostanza rimane, il vino diventa aceto o vino pregiato. Ma non svanisce. Può (sembrare) svanire a Londra, o a Los Angeles, ma non in un sistema semichiuso a vasi comunicanti. Significa pane al pane e vino al vino, non significa occhio per occhio e dente per dente. Ogni cosa che fai o non fai ti torna in qualche modo. Ora.... in quel piccolo spaccato di due ore e quaranta minuti, c'è la storia di un tizio che ha solo acqua e lancia un ciclo di vino. Dal quale tornerà vino. Però. Questo tizio... sembra più incantato dal vero miracolo di un cuore che pulsa in una gola, che da cose che altri considerano equazioni non lineari. Cita ma ti “distrai” per aprirne un altro e poi un altro e via così...alla fine quasi tutti si rivelano personaggi da poco e te te ne vai. Non mi distraggo affatto, anzi, ho la fortuna che qualcuno sta a spendere per chi è con me, mentre sono a caccia. Mi sarei distratto se fossi uscito con Velena, avessimo ballato tutta sera e poi fossimo andati a casa a scopare, non avrei potuto giocare la mia carta con vestito verde tre dita, che ieri era vestita di rosso e l'ho vista altrove, ed ho cominciato a vedere chi la saluta, per sapere su che lati operare per mandare onde, e a sovraesporre la mia presenza casuale per creare familiarità. Il motivo per cui la gente compra d'impulso il tonno al naturale che ha visto molte volte in TV anche se la pubblicità non gli piaceva. I momenti, in cui mi ha casualmente visto proprio dove era lei, non erano momenti in cui stavo da solo come un gufo a fissarla, ma momenti in cui qualcuno passava e mi dava la mano sorridendo. Il motivo, per cui qualcuno passa e proprio quando c'è lei accanto si alza dalla sedia per venire a darmi la mano e sorridere, non sono mosse mie di ieri sera, ma sono cicli startati mesi o anni fa. E danno marker di posto sicuro. Non mi sono affatto distratto in quelle due ore e 40. E non me ne vado da nessuna parte, il sistema è questo, muovo una cosa nella foresta spazio temporale da una parte e vedo cosa succede da altre parti. Che la gente sia personaggi da poco, questo non è una novità, ma non è immondizia, e ha il suo effetto sui cicli, ossia sui cerchi che si chiudono, come li chiami. Cita Cioe che “velena” fosse in quel modo si capiva alla terza riga quindi non capisco il senso di girarci intorno... alla 2 volta che ti dice andiamo o te la prendi oppure ciaone Quando Marco ha scritto il modo in cui ho conosciuto Velena, mi ha chiesto che nick darle e io ho detto... Velena. Non do i nomi a caso, come a caso non è Aylen. Quel momento in cui l'ho chiamata Velena, è assolutamente precedente alle 2 ore e 40 narrate, in cui noterò che la sua disconnessione (tra l'altro consapevole, al punto che per la prima volta ha chiesto aiuto al settore terapia), è veleno. Mi si azzererà la salivazione, dopo aver percepito un brivido per dettaglio fuori posto. Ora, quando faccio l'amore, entro in connessione e creo un bond, un legame. Un entanglement che poi spesse volte crea una situazione a vasi comunicanti per molto molto tempo. Entrare a vasi comunicanti con un vaso contenente veleno, è una cosa che posso fare per soldi, per scelta consapevole, e l'ho fatto per aiutare in passato, se amavo. Però non amo Velena, e così per il momento il suo ruolo nei cicli, è trasformare inutile acqua non pulita in vino per mezzo della mia azione. Infatti, anche se poi la lascio scopare da "clienti" casuali, cui lei pensa di stare rubando vantaggi, o addirittura dal suo fidanzato, quello che si vede è che al dolce la più figa presente mi sta avvinghiata e cerca i miei baci, mentre io non investo un minuto in lei. E questo è qualcosa che fra tre mesi mi porta a chiudere il cerchio con una persona che conosce una persona che era lì, e diventa vino. Ma se io per sete come le bestie vedo acqua di pozzanghera nei pressi di un'industria chimica, e mi getto a chiudere cerchi in serata... Non c'è alcun vino fra tre mesi, solo un coglione. Come quello che, per inesperienza, ha speso in quelle due ore e quaranta tra i due e i quattrocento euro, per tirarsi in casa delle stronzate e dover pure scopare con anche un altro amico maschio nella stanza, invece di andare a sborrare con 50 euro. Velena crede di poter operare giochi a somma zero di continuo, e nemmeno sa come fare, al punto che chiede a me, che se voglio ne tiro di devastanti sotto ogni angolazione, ma non è quello che voglio, e non ha un impatto di-vino sul sistema. Velena nota che essendo bella riesce a rubare, ma il suo game è molto grezzo, manca di cocchiere, di regista, e può solo finire contro un muro. Soprattutto in un sistema semichiuso, lei si è addestrata a Londra, che è come andare a caccia di cavallette col fucile a pallini durante la piaga egizia. Non comprende cosa fa, come lo fa, e cosa ne deriva. Mettermi a vasi comunicanti, creare un bond, con una persona ferma al livello dei giochi a somma zero, non è possibile per me. Lei deve stare nel porcile, a sguazzare nel fango coi balordi con cui era venerdì in tuta, e questo è come le cose stanno, la catena alimentare, non è un giudizio, non l'ho costretta o spinta a mettersi al suo livello. Però. C'è del potenziale. E ha chiamato. E ha avuto anche il coraggio di chiedere aiuto al campo della terapia. Io so aspettare, ed accordare gli strumenti che desidero suonare. So digiunare. A Levi Matteo bastò un solo "seguimi", per alzarsi, capire, e seguire. Non gli fu promesso un salario equiparato a quello molto buono che aveva come esattore delle tasse, non gli furono promessi a vuoto onori in questo mondo, non gli fu prospettato un nuovo lavoro meglio del precedente. Nel suo caso, tuttavia, egli stava scomodissimo nel ruolo di esattore delle tasse per i romani. Ben pagato e però schifato dalla sua gente. Lui voleva essere se stesso, e non quel ruolo, che era diventato la sua prigione, anche se d'oro. Un altro esattore delle tasse ben pagato e però troppo schizzato per capire quanto stesse pagando a livello di qualità delle relazioni per farsi tirapiedi e delatore dei romani, davanti al "seguimi" avrebbe riso in faccia all'operatore del sistema. Levi Matteo doveva avere quello sguardo che ben conosco, di chi ha fatto una rapina in banca, per i soldi, e che ora è circondato dalla polizia e la banca piena di soldi è diventata la sua gabbia, egli vorrebbe solo un milione di euro e un elicottero per esfiltrare. Emozioni, (i soldi servono a comprare lo stile di vita e le esperienze che ci danno le emozioni che desideriamo vivere e far vivere) e una via di fuga. Allora arriva il suo giusto Maestro e lui si alza ed era un frutto maturo per seguire. Vi era una sconnessione fra chi fosse e ciò che stava facendo. Non era nella retta sussistenza, e non importa quanto guadagni, un giorno comprendi di essere in banca e circondato, e di esserti costruito tu quell'inferno. Velena per quelle emozioni e via di fuga è venuta a lanciare un messaggio nella bottiglia fino al sud. Velena è in un limbo, in cui al "seguimi, andiamo", ha bisogno di altro tempo. E io ce l'ho, il tempo. Perché nella transazione, ho il mio guadagno, infatti quando è vestita figa e mi cerca in pubblico ed io serenamente mantengo un totale aplomb, questo trasforma acqua di pozzanghera avvelenata in un ciclo di vino. Lei ascolta, e chiede. Quando una che a Londra lavorava in un night club come ballera, chiede a me come fare a fargli prendere un'altra bottiglia... questo mi dice molto sul potenziale di capire piano piano come funziona. Non è perduta, non è andata. Si è avvelenata con le sue mani e facendo a testa di cazzo sua, ma anche il giochetto di mandare video porno improbabili per testare la reazione, e non trovarne, fa parte di un disegno più grande, in cui una persona vede se il cocchiere si spaventa anche lui, come un cavallo scemo, delle auto che passano. E no, non succede. E questo apre possibilità. Perché poi a febbraio, quando c'è Velena che mi sta portando a casa tre tipe da un lap dance, ad esempio... come possiamo dire che apro cerchi e non li chiudo? Ma deve essere ecologico per lei. Non stava cercando un carnefice quando è scesa al sud. Stava cercando "un milione di euro in piccoli tagli non segnati, e un elicottero. " Emozioni ed una via di fuga. Sono cose che posso fornire con amore, se è in chiaro il mio guadagno ed è mutuale, win win. Ma. Ogni cosa al suo tempo. Se fossi andato a casa con lei, avrei scopato tutto il giorno, poi avrebbe avvelenato l'atmosfera con qualche uscita infelice, o avrebbe provato a mangiare chi mangia quelli che mangiano quelli che mangiano lei... E non ci sarebbe stato altro che.... "una scopata da 50 euro". I 50 euro li ho ripresi, vurria mai che non li avessi ripresi, così il ciclo è chiuso subito e nessuno in giro paga moltiplicato per il riverbero, il mio nervosismo o tensione, e per me siamo a posto così, venerdì sono stato benissimo, molto a mio agio. Che è il mio obiettivo, essere libero e stare bene in modo non euforico ma solido, sereno e stabile sul medio lungo. Cita il fatto che il tipo non ti avesse “fatto nulla” cosa dovrebbe centrare se questo ragionamento è reale non ha senso il proseguo... cioè o te la prendi oppure non ci perdi tempo... non si gioca col cibo no? Io non perdevo tempo, ballavo e cercavo Kairos su altre situazioni, e nemmeno stavo con lei tipo pranzo al sacco al ristorante o viaggio in Colombia con la bamba presa in stazione a Roma. Lei veniva e riveniva da me creando una giusta alchimia di preselection e libertà, che è la situazione che mi piaceva agire sul sistema come circolo lanciato. E si vedeva che quando veniva da me era dannatamente felice e a suo agio, creando dei marker. Bene. Quelle due ore e 40 le ho passate a ballare, che era l'attività autotelica che cercavo perché mi piace muovere lo scheletro a ritmo di musica e osservare le opportunità quando si aprono. Quel ragazzo ha 22 anni, è arrivato prima, e non sa cosa c'è dietro, è etero. E non mi metto a sgasare al semaforo con la Camaro contro una ford fiesta che si è messa le minigonne e si è fatta l'assetto. Senza considerare che non è un turista, e i cicli non finiscono per chiudersi la mattina di venerdi con una scopata. Ha speso tutto in NOS già al semaforo, per provarci con "la zingara che lava i vetri", poi non sa controsterzare, l'isola è piccola, i mesi volano, succederà che ci sarà una curva, volerà fuori perché perderà aderenza, osserverà che sto sereno come fossi sui binari. E che nemmeno sto gareggiando con lui. Allora potrà fare la sua scelta, scegliere se chiedermi come si guida e come elaborare il motore oltre alla carrozzeria, e costruire insieme giochi a somma positiva, o scegliere di parlarmi dietro o commettere azioni contro, e avrà mosso il suo pezzo, la qual cosa avrà conseguenze sistemiche sui suoi affetti e sui suoi oggetti meta, molte cose brutte gli succederanno, e qualcuno che non ci vede, gli arriverà a dire di farsi togliere il malocchio, ma sono azioni reali, e consistenti, quelle che ci sono dietro. Però questo dipende da lui, giovedì sera lui credeva di stare facendo le sgasate al semaforo, e investiva tutto, mentre io non spendevo un minuto né un euro. E' un ragazzo di 22 anni. Tra butta della vecchia guardia, se picchiamo un ragazzo di 22 anni, ci guardiamo come dei coglioni, perdiamo il rispetto. Devi essere ubriaco per schiacciare anche tu l'acceleratore con una Camaro contro una fiesta. Mi si scusi il gioco di parole raffinato. Ora, si è dimostrato maschio quando ha rifiutato la "sette e mezzo" coi jeans e le scarpe basse. L'ho rispettato, e il tempo dirà cosa sceglierà, se il proprio vantaggio o svantaggio. Ma non lo scelgo io per lui di giovedì sera per scoparmi una che già ci sta e che farò quando capita. In altre occasioni ho pestato, sull'acceleratore, ma tra pari peso e spessore, per occhi d'uccellino ho mosso per mesi contro persone molto pesanti, e pericolose, lì va bene perché siamo tra pari. Poi va beh, è bastata una figa che non ha capito una mia frase e l'ha tradotta in femminese, perché poi mi vedesse interagire con occhi d'uccellino e riuscisse a sassare tutto, un tutto che era nato a giugno, e per cui a livello sistemico si sono mosse cose pesanti... molto. Soprattutto per il livello medio dell'isola che ha visto un'estate divergente dalla norma. Ma cosa vuoi che capisca. Comunque, in parte risolta e con calma, al tempo, si vedrà. Non ho fretta, ci sono cicli invisibili. Servono le vibrisse, al buio. Per non sbattere il musetto. Cita Anche le altre comparse il tipo della coppia sarà stato un geppetto ma dal momento che li rivedi fuori dopo che ti dicono che sarebbero andati via... tutta la scena col gay ma chi te lo fa fare... Fossero due turisti che vanno via domenica... non ci avrei investito due minuti, sarei stato fiero di aver giocato le mie carte egregiamente per tentare il possibile, e fine, come molte altre volte. Ma se dobbiamo convivere in un ambiente semichiuso... è importante che l'acqua nella moka stia sotto e la polvere sopra, se no si brucia tutto, e si perde anche la convivialità del condividere il caffè. Quando le cose stanno al loro posto, i sistemi girano senza frizioni. E ci sono condivisioni e dividendi, perché chi sa qual è il posto delle cose non è così scemo da prendere e prendere e avere obiettivi ad un giorno. E le cose funzionano solo se c'è immissione in circolo di più del valore che si prende, con giochi a somma positiva, la cui sostanza deve essere buona. Adatta. Non moltiplichi i pesci da un paniere di serpi. Posso fare molto per quei due, moltissimo, sia intra coppia che extra coppia. Va da sé che la vorrei, questo darebbe vantaggi a lui, molti, perché ora come ora, quello ci finisce nella sezione one itis a chiedere in che verso si taglino le vene. Va da sé che farò quello che va fatto per consumare il desiderio che ho di lei, ma non vado a rubare. Ho molto più da dargli che un segreto mai esistito dato che non sarà né incinta né malata, ma serena e con una regia. Però, così con le menzognette, non possiamo costruire, ed è importante che il cane sappia che ha sbagliato appena dopo pisciato sul divano. Se prendi il cane e lo umili subito, appena pisciato, quando sa bene perché lo stai facendo, allora lo stai educando a stare dentro la casa dell'Uomo. Se trovi la piscia del cane, dopo tre mesi lo mandi a processo, poi gli dai una bastonata... sei una bestia. Non un uomo. Non capirà, soffrirà, e avrai messo dolore e tristezza in circolo nel sistema, e dolore e tristezza saranno ciò che chiude un cerchio su di te... quando meno te lo aspetti. Perché una persona triste ne tira giù altre, e possono contagiare le donne, che sono banderuole segnavento emotive, e questo devasta il tuo habitat, non è armonia dell'ecosistema. Non stavo suonando una chitarra con la sega, non mi sarei mai permesso. Qualcuno lì, invece, credeva di creare un ragazzo vero con una sega mentale, geppetto. Gli sto tendendo una mano. Perché ne ho il mio guadagno, sia che poi la faccia, sia che siano felici e mostrino marker di sicurezza attorno a me. Qualunque dei due risultati della congiunta giocata causale-casuale, mi vanno bene. Se la sostanza è ecologica per l'ambiente e genera più valore di quello che prendo. Ho una ventina di game aperti, non è che mi fissi. Quello che viene viene, ma deve essere pane o vino, non pietre o veleno di vipera. Perché io è pane e vino che metto in circolazione. Non accetto il fango dei maiali nella casa dell'Uomo. Il che non significa che siamo in guerra, o che gli altri debbano cambiare, significa che non si può condividere lo stesso spazio affettivo e relazionale. Patti chiari. Cita Cioe un sacco di distrazioni una sull'altra per finire a casa e svegliarsi col video di questa rincoglionita che ha fatto l’unica cosa ovvia che può fare una rincoglionita... Sto molto bene a casa da solo, e stavo molto bene quella mattina, mi sono sentito a mio agio e domani sera il barista esce con la nuova barista, ed era felice, mi ha chiesto consigli per comprarsi qualche vestito carino oggi, che quando stai sette anni convivente, magari ti dimentichi un po' come andare vestito. Se mi fossi distratto anche solo cinque minuti col video, facendomi spostare l'attenzione da una figa matta e da quello che fa o non fa, non mi sarei accorto di come nascondesse il craving per il sorriso imperfetto di lei, non gli avrei dato il biscotto da mordere, domani non uscirebbe con lei. E questo è male, ora non so perché, ma questa cosa è bella, elegante, pulita, e non mi tornerà come tristezza e serpi. Magari fra sei mesi ho una storia d'amore bellissima con un'amica di lei, ma non succederà se mi distrarrò dietro al telefonino o dietro quello che una figa mezza matta fa o non fa. Noto che abbiamo un concetto molto diverso di distrazione. Io se perdo la serata a stare ad imbuto su una figa perché credo per parole sue che poi si concluda, mi sento distratto e tirato nelle sue cazzate, alienato. In fondo è il loro game, rubare attenzioni. Avendole dato in due ore e quaranta qualche minuto di dialogo, qualche bacio, un po' di ballo e per tutto il resto del tempo avendo dedicato la mia preziosa attenzione a tutta un'altra serie di cicli e correnti d'aria, finestre temporali e connessioni, mi fa sentire il meno distratto di tutti quelli che ho visto quella sera, inoltre ho il mio guadagno a farmi vedere con lei in chasing e ballarci ma ballare anche con altre. E ho il mio guadagno anche in sensazioni, perché mi piace in se stesso ballarci, baciarla, e anche parlare e vedere che in fondo alla squallida cenere, un mantice sta soffiando speranza in antiche braci ancora vive. Mi ha chiamato, non l'ho cercata io, ho raccolto il messaggio, in quel messaggio non c'era scritto "ho già capito perché ho 50 anni e sono connessa di mio" C'era scritto... "aiuto". Non mi aspetto certo altro solo perché ha un bel corpo. Ci vedo. Oltre, il bel telaio. Cita Bo’ magari fa tutto parte di un disegno più grande che però questo giro faccio fatica a vedere, ci vedo un sacco di cerchi aperti uno sull’altro che alla fine ti sommano 0. Se non fosse per la giocata al casino unica nota più della serata😅 Del casinò non me ne frega niente, nemmeno ho guardato lo schermo con la ruota, sono andato a chiudere subito un credito, perché senza che io ci creda o meno, è come se le equazioni non lineari del caos avessero una componente influenzabile da qualcosa. E siccome sono retto, e non ho da sdebitarmi, non mi fa né caldo né freddo spiegare a qualcosa che avanzo, e che non è il caso di venire a vedere le carte perché non sto bluffando. Non saprei spiegartelo meglio, ma ci sono eventi casuali che sommati insieme danno un disegno less than casual. C'è qualcosa che può interferire su Entropia, e siccome lo faccio anche io nella dimensione causale, ma se è per questo lo fa anche un faraone con corpo di gatto, il cui verbo volontario diventa modifica del mondo tangibile, allora cerco un minimo di negoziato. Poi per quanto mi riguarda e per quel che mi frega di credere all'inconfutabile, possiamo essere anche noi, qualcosa. Cita Bo’ magari fa tutto parte di un disegno più grande Potrei non essere l'unico a dipingere quadri al buio. Sicuramente, non sono l'unico. A volte le persone portano nella vibrazione di fondo la firma di un altro. Dire che quello che viene fatto al buio su una tela di nuvola in movimento sia un disegno, è stiracchiare il concetto, un disegno è qualcosa che decidi e poi metti su carta, quando metti il pennello su colori casuali al buio e tracci linee less than casual ma su tela in continuo mutamento, che le rende apparentemente casual... e lo fai per sentire il suono delle crine che carezzano le nuvole, cercando di farne una melodia, è più un gioco, giocare, vedere cosa succede se, come si riorganizza un sistema se. Ma, di base... per stare su piani più tangibili, immediatamente comprensibili... se mi viene proposto di andare un week end in montagna o al mare, in inverno, e mi viene fatto ben capire che in montagna c'è una a cui piaccio, che ci sta, e che mi piace... e che si è appena mollata, e fare scorta di vodka è furbo, lei non vuole sciare ma starsene nella baita... Quando vado quel week end al mare e alla fine dello stesso mi faccio una sega per poter dormire... Molte persone nel sottobosco devono andare a dire che loro sarebbero andati in montagna e che ho sbagliato. Va bene. E' importante che lo dicano, perché è qualcosa che li fa stare bene e che gli fa ottenere le attenzioni che necessitano per credere di esistere. Se no poi finisce che si tagliano le braccia per vedere se esca sangue, se sono vivi. Ma se allarghi la veduta del disegno, e noti che in quel mare d'inverno, ho potuto frequentare posti vuoti, non essere visto come turista da spennare, come un numero, avere buone conversazioni, conoscere un PR importante, i titolari di un paio di bar, in cui andavo quando erano vuoti... Poi quando a Luglio lì in quello stesso mare sto andando ed ho del network supportivo, vado al bar e vengo trattato bene, e bene viene trattato chi è con me, e mentre quei tipi che erano andati in montagna a cercare di chiavare la tipa in cerca di attenzioni farcita di vodka, sono in fila in discoteca dove aspetteranno un'ora e mezza che entrino le femmine... mentre io sono dentro con le stesse e non ho fatto fila né pagato, ma ho guadagnato 125 euro per le prevendite che mi ha passato il nuovo amico PR... conosciuto quando non aveva un cazzo da offrire di buono... Quando a Luglio sto facendo cinque fighe migliori di quella che era in montagna... le quali tra l'altro bevono vodka che non pago io... Qualcuno dirà che sono fortunato, o che sono alto, o che sono bello, qualcuno forse, se guidato dall'Uomo all'interpretazione di cicli più ampi di un week end e della pedina che hanno davanti al muso, dirà.... sì, c'è un disegno. Non un progetto, non uno schizzo in brutta che poi si fa in bella, non un piano. Ma c'è un disegno più ampio di quello che succede in 2 ore e 40 o in un week end. C'è. Ma se una Camaro si riduce a fare le tirate al semaforo con le ford fiesta ribassate e con le decalcomanie... allora lì non c'è nessuno che operi su sistemi caotici a tempi non lineari, nessun disegnatore. E se non c'è nessun disegnatore, allora siamo bestiame transeunte una palla di fango persa nel nulla, in balia del caso, e tutto il nostro cervello non è che una difesa da questa consapevolezza che ci piomberebbe nella depressione. Ma quando ero bambino e lottavo per sopravvivere e nutrire mio fratellino, in questa palla di fango, in mezzo a questo bestiame... guardavo le stelle e chiedevo mordendomi i denti, se non vedessero, se non facessero niente... E loro... che tengono i diecimila cognomi per cani di paglia... dicevano... come puoi dire che non facciamo niente... abbiamo fatto te... La vita è corta, un lampo, ma non c'è un'altra possibilità per elementi chimici aggregati secondo complessità casuali... di essere l'agente causale... il disegnatore. Ci stiamo guardando per vedere se lo capiamo, siamo in piedi, sulla cresta dell'onda dove dietro è stasi, morte, davanti tra gli spruzzi è caos ad entropia troppo alta, morte... e siamo l'onda stessa che lanciamo... Non colui che sfonda una porta. La, porta. Non stiamo vivendo nel presente. Siamo. E mi fa un po' piangere, vedere colui che semplicemente è, considerato non umano, ma non quanto mi fa piangere vedere un cuore che pulsa nella gola... e chiedermi che altro debba vedere il terrestre per dare un nome all'Imperatrice fanciulla. Per capire... di essere l'agente causale tra le equazioni non lineari del caos. Del nulla. Che spegne di squallore cinereo gli occhi degli "zombie". Essi vedono l'acqua farsi vino, e o sono troppo andati anche solo per accorgersene, o sono stupefatti e cercano qualche difesa del modello del mondo e del tempo che abbracciano con lo sguardo. Ma qualcuno che vedesse che non è niente, semplice causalità dipinta su nuvole di caos in movimento... e vedesse invece con quello stupore, con quella meraviglia, con quel senso di possibilità, con gli occhi del fanciullo...un cuoricino che batte al lato di un collo scoperto dai capelli... Dove è quel qualcuno. Egli sa che non siamo bestiame perso in una palla di fango, e sa che questa è una decisione, un disegno causale. Signori, quando uso il termine dei, non mi riferisco all'Olimpo, mirabili rappresentazioni esterne di fenomeni intrapsichici e passioni umane, mi riferisco ai princìpi reggenti l'universo dato. Le leggi che ordinano il caos. Mi si scusi il paradosso. E quando dico che voglio vedere i futuri bambini con gli stivali sporchi in faccia degli dei... Ecco... significa che voglio che quelle bestie perse nel fango... vedano un cuore pulsare, capire di essere il disegnatore, non il disegnato da leggi casuali, capire di essere l'agente causale, smettere di tendere alle stelle, che incredule tendono a noi, ad un grado maggiore di complessità... E piantare gli stivali sporchi di quel fango in cui siamo bestiame, in faccia a quegli dei del caso. In piedi. Voglio solo vedere dei Sapiens. Niente di più. Ma se non verso l'ultima goccia di sangue vitale in uno straccio nero... i bambini continueranno come già fece questo idiota che scrive, a chiedere alle stelle perché non facciano niente... E il dramma umano in cui ci siamo ficcati come bestiame di passaggio in una palla di fango persa nel nulla... continuerà e continuerà... una generazione di ciechi dopo l'altra. Polvere diventerò, e un giorno qualche mio atomo brucerà in una stella.... e non voglio vedere un cretino che è vivo in quel momento... chiedere a me un desiderio, un miracolo, o di farci qualcosa. Non voglio, è un'umiliazione troppo grande per lui, mi mette in imbarazzo. Ci mette in imbarazzo tutti. E Tutto Percival, Xeniade, Edward Heiderich e 17 altri ha reagito a questo 3 13 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160882 Inviato 15 Dicembre 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 15 Dicembre 2019 Il 15/12/2019 at 17:14, DreamSpirit ha scritto: Come riesci ad avere un te stesso che ha il Disegno? È una cosa che si ha e basta? Un ragno incontra un millepiedi... e gli domanda... ma come fai a coordinare tutte quelle zampette, come puoi camminare... il millepiedi ci pensa, rende conscio un processo inconscio, e inizia ad inciamparsi e a non riuscire più a camminare. Credo di aver intuito che alcune persone davanti allo stesso stimolo ambientale hanno un'attivazione epigenetica per cui la configurazione del SNC varia da ciò che chiamo alpha a predator a kajiru. Possiamo dire capo degli altri, che è il capo del villaggio, gregario, che non è un'offesa ma è la configurazione del 70% circa degli umani, e che non significa nulla di male, i migliori esemplari dei corpi scelti militari ad esempio sono gregari efficienti ed efficaci, nel loro ambito di competenza. Lo specifico perché nei forum della subcultura demenziale sulla seduzione, c'è sempre questo mito fantascientifico del gregario visto come scarto genetico e che non chiava a meno che non si metta a comandare. Cazzate per americani. Ed esploratore, ispiratore, predator, che è a volte capo di viaggio, perché porta i gregari dove lui è già stato a suo rischio. Come nomadi cacciatori raccoglitori ha il suo senso. Poi siccome to lead, andare avanti, non è to manage, il predator mette degli alpha a comandare, gestire, il villaggio o insediamento umano che aveva trovato, la famosa valle incantata del cartone animato sui dinosaurini. Si può essere un manager istruito, e anche portato, o un manager inesperto, ma lo sei o non lo sei. Parimenti si può essere un esploratore sgamato o uno ingenuo, ma se sei Kajiru non mollerai sempre tutto per raddoppiare o morire. E se sei alpha non mollerai ciò che amministri per andare ad esplorare il nuovo, vita o morte che sia. Sono configurazioni differenti, e la tribù umana necessita di tutte le parti per funzionare in modo sinergico. Credo di aver intuito che predator e alpha hanno il Sè che possiede la big picture, ma mentre alpha usa i kajiru per muovere nella big picture, i quali kajiru ricevono la stessa da lui e si occupano con specializzazione e capacità dei dettagli, il predator è al contempo la propria schiava e il proprio master. In questo senso se un predator si fa chiamare Master dai Kajiru sente uno strano senso di frizione, perché quello è il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, parimenti potrebbero chiamarla puttana. Quando ho detto ad Anton cosa scrivere sotto l'avatar, ho detto di scrivere Baffino perché così mi chiamava la mia bimbetta. Lui ha detto che è poco professionale, e allora ho optato per Dark Master che è il Daimon, la guida segreta, l'essenza dell'eudaimonismo, ma anche è Osiride Horus, ed il sole, colui che è padrone delle tenebre perché è già morto e le conosce. Oltre al Daimon pertanto si sintetizza un significato di Sé superiore, che non è scisso dal Daimon, ma non ne è limitato. Il senso era di usare un appellativo che uscisse dalle dinamiche vittima-salvatore-carnefice, che si ha usando l'appellativo di maestro, padrone, Master. Poiché Dark Master significa anche maestro segreto, oscuro, invisibile. Qualcuno che è dietro a molti tuoi successi, ma non se ne prende il merito pubblicamente, lo sapete voi, se hai voglia di ricordartelo, se no fa nulla. Però le persone hanno iniziato ad abbreviarlo in Master e questo a volte mi ha dato un brivido, perché chiamavano mezzo vuoto o mezzo pieno un bicchiere. Quello che mi pare di aver capito, è che ci siano in una normale tribù un 70% di kajiru, un 25% di alpha almeno potenziali, e un 5% di predator, esploratori, almeno potenziali. Dico potenziali perché si può essere un kajiru bambino anche a 40 anni e servire due padroni, incasinandosi la vita... si può essere un manager deficiente, un esploratore stupido. Infatti le tipologie non sono considerazioni di qualità o merito. Ma a me ad esempio dammi un villaggio ben sincronizzato da gestire, o un'azienda, e non importa se ne abbia le competenze, le nozioni, ciò che importa è che mi stai facendo dispetto e che mi scende la catena subito, non ne ho voglia, mi annoio. Lo stress che invece sono in grado di sopportare in movimento verso un miglioramento per la vita di tutti, non è possibile sopportarlo per un alpha anche forte e adulto, o per un kajiru. Ma sono semplicemente un kajiru di me stesso, per cui puoi chiedermi come possa avere in me stesso chi vede la big picture, ma puoi parimenti chiedermi come possa essere una puttanella schiavetta, che si fa tirare le orecchie da se stesso. E che sa obbedire ed avanzare anche se non vede dietro l'angolo di muro che ha davanti. Cita Come fai a riuscire così tanto a stare focalizzato sulle possibilità della tua vita, avendo infiniti problemi e "colpi" al giorno? E come fai a goderti ciò che ottieni ora, quando prima dell'incidente avevi un lifestyle tante volte più bello? Sono fatto per operare con quello che ho, che rimedio, per improvvisare. Per operare in profondità dietro le linee o in ricognizione. Mi godo un brano di musica classica, l'incontenibile felicità di avere qualcuno che mangia a tavola con me, un dipinto, la visione di una barca vecchia e scolorita in riva al mare, tanto bella da sembrare un quadro, un quadro tanto bello da sembrare vero. Quel compleanno a cui sono stato invitato era il secondo in quattro anni a cui qualcuno mi invita, e non ha paura, e mi sono sentito molto grato per essere stato messo nel gruppo whatsapp del compleanno. O ieri ho giocato a biliardino con "figlia", uno contro uno, e dopo voleva subito fare un'altra partita, e rideva, e mi sembrava che tutto fosse meravigliosamente perfetto. Oppure delle volte mi posso mettere a cucinare per qualcuno e vederla mangiare, o vederla dormire, e sono cose così più grandi di me che non riesco nemmeno a contenerle, mi sento una batteria che prova a ricaricarsi con un fulmine. O a volte qui passa uno strano uccello che ha un becco molto lungo, e mangia degli insetti a terra, e non ha paura di me, e anche se ancora non vuole giocare, so aspettare. Almeno non scappa e non mi chiama mostro perché non monogamo. O una volta c'era una ratta nascosta in un pertugio, le ho chiesto se volesse giocare, e non ha avuto paura, ed è uscita a guardarmi. Ci sono momenti in cui la gatta invece di tirarsela mi viene sul petto e fa il pane e le fusa, e anche se succede ogni otto mesi, vale la pena ogni istante di attesa. Poter ballare, poi... nella fossa delle marianne del presente assoluto... O andare in moto, o a cavallo. Vedere gli interni di una casa che non offendono l'armonia, delle forme e dei colori... Mille cose, il "problema" non è come scaldarmici, ma come non bruciarmici, come trovare la giusta distanza e non finirci dentro, senza per questo rifuggirle. Cita Come fai a riuscire così tanto a stare focalizzato sulle possibilità della tua vita Ma quello è Predator State, Modulo uno, niente di eclatante, è come siamo fatti per essere, ognuno a modo suo e secondo le sue inclinazioni e le cose che per lui sono autoteliche. Mi facesti una domanda simile nel Clan, in un momento che eri giù, e per questo non rimediavi una nuova da tempo, ti risposi in modo articolato sulle cose che ti avrebbero fatto stare bene, e farti pertanto fiamma e non falena needy, rispondesti con un grazie come una casa e la foto di te abbracciato ad una ragazza immagine dormendo dopo l'ONS, praticamente solo per averlo letto. Bene. Però. Continuo a sentirmi chiedere da ogni lato... dei come. Come fai questo, come fai quello... Roba da wiki how. Ognuno ha i suoi come, e darne di precotti è spezzare le infinite vie delle possibilità e del potere, ma la domanda è perché. Non come. Perché. Se sai quale sia il perché, superi qualsiasi come. Prova a pensare... Perché, puoi riuscire così tanto a stare focalizzato sulle possibilità della tua vita, avendo infiniti problemi e "colpi" al giorno? E perché puoi goderti ciò che ottieni ora, quando prima dell'incidente avevi un lifestyle tante volte più bello? Senti come suona diverso... Lo intravedi... l'amore? asblindi, Andrea_mi, Ozymandias e 15 altri ha reagito a questo 9 9 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160882 Inviato 16 Dicembre 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 16 Dicembre 2019 9 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Perché. Se sai quale sia il perché, superi qualsiasi come. Beh, te la faccio meno criptica: tutto quello di cui si parla con cicli e sistemica quasi caotica, è contenuto nei principi uno e tre di Social System Expansion #1 La strada per trovare il perché è nel principio numero due. Nulla di metafisico, ma serve masticare Social System (ossia farne pratica, fare) per capire l'Expansion #1 e c'è troppo da dire per riassumere qui quei tre principi dei nove descritti. Senza considerare che il principio tre è la reciprocità e che è il contrario della manipolazione, ma spiegare a chi non è al modulo otto, è perdersi in frame e controframe. Di base, non ricevi qualcosa dal nulla. Esistono casi in cui accade, ma il nulla prende e dà, è casualità. Puoi ottenere cose per caso, ma operare il sistema richiede causalità e se starti un ciclo di nulla ottieni nulla in senso causale. Il mondo è pieno di persone che vogliono, e vogliono, e vogliono di più dalla vita. Ma siccome non sanno che cazzo vogliono, non sanno cosa dare. Se vuoi amore devi dare amore. Se vuoi mangiare, sfregare fiammiferi non ti servirà, e non importa quanto ti ci impegni e quanti ne accendi o quanto ci spendi. Se vuoi accendere il fuoco, masticare sei ore non ti sarà di alcun aiuto. Il mondo è pieno di gente che ha bisogno di mangiare, vede uno che ha bisogno di scaldarsi e accende un fuoco... allora lo vedono sereno e gli chiedono "come hai fatto a sfregare i fiammiferi?" E giù a sfregare venti scatole di fiammiferi come fa lui. Posso dirti che a questo mondo hai diritto a tutto e tutti, ma se credi di meritare qualcosa sei fuori strada. Fino a che non sei disposto a pagare il prezzo di ogni cosa e di ogni persona, non la puoi avere. E fino a che hai la volontà di dare tutto ciò che è necessario per arrivarci, e lo dai, allora hai il diritto a questa cosa. Fino a che sei disposto a pagare il prezzo di ogni cosa, puoi farla tua. Se ti aspetti che arrivi qualcosa dal cielo o da una scorciatoia o tecnichetta... allora sei in mano al caso e non sei l'agente causale. Il caso a volte dà a caso, a volte porta via tutto. Le persone però sono troppo stupide. Nessuno si spaventa a pagare un mese di stipendio per un cellulare che non fa neanche il caffè. Cioè otto ore al giorno di lavoro per un mese. Ma chiedigli di lavorare per otto ore al giorno per un mese su una qualità che desiderano sviluppare... o una risorsa che desiderano far emergere, e si spaventeranno. Cercheranno scorciatoie o una frase da ripetersi in testa per drizzarsi l'inner game. Tu non puoi essere così stupido se hai contatto visivo con il sistema. Ossia se vedi otto dita e non quattro, la foresta e non un albero. Quale che sia il tuo perché, il come è lo stesso di come la gente piccola compra un cellulare: dando un mese di lavoro, o tutto il necessario per raggiungerlo. E se vuoi un pesce, devi perdere l'esca. E se vuoi guadagnare, devi perdere prima. Questa è reciprocità. "E la paranoia da manipolazione?" Il sistema non conosce bene e male, funziona e basta, è e basta. Dare a qualcuno può essere manipolativo se è un contratto nascosto. Se dai per manipolare come i bambini e le fighe convinte di stare rubando, o di stare spennando il tipo che poi ci sborra, è manipolazione. Se dai a qualcuno in libertà, senza ricatti e lacci, e quello si manipola da solo, non è manipolazione. Se qualcuno, libero di scegliere, si sottomette a te per qualcosa che gli dai... non è sottomesso a te, ma al sistema di scambio, e può mollare in qualsiasi momento. Se, potendo mollare se vuole, il suo cervello gli dice "hai fatto 30, fai 31", quella è sua libera volontà e non c'è alcuna manipolazione da parte tua. A patto che tu abbia spiegato i rischi derivanti dalla scelta e ti sia assicurato che abbiano capito. Ad esempio se racconti due tre storie reali di come si sta bene a dirti la verità anche schietta, e di come si finisce a dirti menzognette senza motivo... poi sta alla libertà delle persone scegliere se fare il tuo e il loro vantaggio, o se provare a fregarti e tirarsi lo sciacquone addosso. E la persuasione? Noi dipendiamo sempre ogni giorno da molti altri, solo che non ci pensiamo, quando sei in autobus ti siedi e ti fidi che il conducente non voglia tirare tutti giù per un dirupo, o dritto ad un rosso contro un tir. Al ristorante ti fidi che il cuoco non ti metta del veleno per topi nel cibo. Immagini che queste cose possano esistere, ma non ci stai a pensare. Hai bisogno di alcune credenze, valori, attitudini e comportamenti standardizzati, per non impazzire con le variabili possibili. Il problema è che spesso queste credenze, valori ecc, sono messe lì a caso da falsi padroni. Se ti influenzo a fare qualcosa che richiede una modifica dei tuoi valori, credenze, attitudini e comportamenti incancreniti, si può vedere questa cosa come influenza, ma al sistema non frega un cazzo. Quello che gli frega è la sostanza dei cicli lanciati. Se ho di fronte una persona di forza debole, remissiva, dispersa su più fronti o dietro le sue dissonanze, con volontà negativa e la influenzo a fare qualcosa, anche qualcosa con cui non si sente a suo agio... Non ci si sente per via dei suddetti valori, credenze ecc... Di questo al sistema non importa nulla, se però dopo che lo ha fatto ne riceve disperazione, dolore, è questo che lancia un cerchio che inquina il mondo e che ti si chiude addosso prima o poi. Non il fatto che hai persuaso. Per esempio hai persuaso con una storiella un bambino a lavarsi i denti prima di andare a letto, cosa che non lo mette a suo agio, e che è contro il suo normale comportamento, ma ti ringrazia un domani. Se persuadi qualcuno a fare qualcosa che lo mette a disagio ma per cui ti ringrazia dopo, perché ne ha avuto un vantaggio che non era in grado di comprendere, hai messo valore nel sistema, lo hai rispettato e non vi è alcuna violazione. A patto che tu abbia persuaso e non costretto. La libera volontà non si viola, ma si può assolutamente indirizzare, con la testa del soggetto, non la forza o la retorica. Poi c'è il discorso del gioco che vale la candela, se influenzando qualcuno a farsi da solo un danno da dieci euro, posso ottenere un milione... Allora... è una leva e sebbene questo lancerà un piccolo ciclo di incazzatura da parte sua, mi faccio i miei conti. Se le conseguenze ne valgono la pena con una forte leva, o se sarai ringraziato, è il caso di procedere sul soggetto. Sempre a patto che faccia tutto lui con la sua libertà, che abbia scelta. Se dai scelta, al mondo, e ottieni in cambio una persona che sceglie liberamente di fare cose che vanno anche a tuo vantaggio, o a tuo vantaggio, allora questo è un buon utilizzo della reciprocità e rispetta tutto il sistema. Hai dato scelta, ricevuto qualcuno che sceglie. Ci sono dei vantaggi segreti o manifesti per cui quella persona ha ritenuto economico, in quel momento, fare così. Ne ha avuto il suo guadagno, che tu lo veda o meno. Se no non lo avrebbe fatto, parlando di persone libere. Certo, se dici ad una persona che il dentifricio gli farà allungare il cazzo e quello si lava i denti come vuoi tu, non è una vera scelta, non è una scelta libera. Gli farà anche bene lavarsi i denti, ma non è libero di scegliere perché non sa cosa sta scegliendo. KFAB, Outsider, Unbreakable e 14 altri ha reagito a questo 12 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160882 Inviato 16 Dicembre 2019 Condividi Inviato 16 Dicembre 2019 2 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Perché. Se sai quale sia il perché, superi qualsiasi come. Beh, te la faccio meno criptica: tutto quello di cui si parla con cicli e sistemica quasi caotica, è contenuto nei principi uno e tre di Social System Expansion #1 La strada per trovare il perché è nel principio numero due. Nulla di metafisico, ma serve masticare Social System (ossia farne pratica, fare) per capire l'Expansion #1 e c'è troppo da dire per riassumere qui quei tre principi dei nove descritti. Senza considerare che il principio tre è la reciprocità e che è il contrario della manipolazione, ma spiegare a chi non è al modulo otto, è perdersi in frame e controframe. Di base, non ricevi qualcosa dal nulla. Esistono casi in cui accade, ma il nulla prende e dà, è casualità. Puoi ottenere cose per caso, ma operare il sistema richiede causalità e se starti un ciclo di nulla ottieni nulla in senso causale. Il mondo è pieno di persone che vogliono, e vogliono, e vogliono di più dalla vita. Ma siccome non sanno che cazzo vogliono, non sanno cosa dare. Se vuoi amore devi dare amore. Se vuoi mangiare, sfregare fiammiferi non ti servirà, e non importa quanto ti ci impegni e quanti ne accendi o quanto ci spendi. Se vuoi accendere il fuoco, masticare sei ore non ti sarà di alcun aiuto. Il mondo è pieno di gente che ha bisogno di mangiare, vede uno che ha bisogno di scaldarsi e accende un fuoco... allora lo vedono sereno e gli chiedono "come hai fatto a sfregare i fiammiferi?" E giù a sfregare venti scatole di fiammiferi come fa lui. Posso dirti che a questo mondo hai diritto a tutto e tutti, ma se credi di meritare qualcosa sei fuori strada. Fino a che non sei disposto a pagare il prezzo di ogni cosa e di ogni persona, non la puoi avere. E fino a che hai la volontà di dare tutto ciò che è necessario per arrivarci, e lo dai, allora hai il diritto a questa cosa. Fino a che sei disposto a pagare il prezzo di ogni cosa, puoi farla tua. Se ti aspetti che arrivi qualcosa dal cielo o da una scorciatoia o tecnichetta... allora sei in mano al caso e non sei l'agente causale. Il caso a volte dà a caso, a volte porta via tutto. Le persone però sono troppo stupide. Nessuno si spaventa a pagare un mese di stipendio per un cellulare che non fa neanche il caffè. Cioè otto ore al giorno di lavoro per un mese. Ma chiedigli di lavorare per otto ore al giorno per un mese su una qualità che desiderano sviluppare... o una risorsa che desiderano far emergere, e si spaventeranno. Cercheranno scorciatoie o una frase da ripetersi in testa per drizzarsi l'inner game. Tu non puoi essere così stupido se hai contatto visivo con il sistema. Ossia se vedi otto dita e non quattro, la foresta e non un albero. Quale che sia il tuo perché, il come è lo stesso di come la gente piccola compra un cellulare: dando un mese di lavoro, o tutto il necessario per raggiungerlo. E se vuoi un pesce, devi perdere l'esca. E se vuoi guadagnare, devi perdere prima. Questa è reciprocità. "E la paranoia da manipolazione?" Il sistema non conosce bene e male, funziona e basta, è e basta. Dare a qualcuno può essere manipolativo se è un contratto nascosto. Se dai per manipolare come i bambini e le fighe convinte di stare rubando, o di stare spennando il tipo che poi ci sborra, è manipolazione. Se dai a qualcuno in libertà, senza ricatti e lacci, e quello si manipola da solo, non è manipolazione. Se qualcuno, libero di scegliere, si sottomette a te per qualcosa che gli dai... non è sottomesso a te, ma al sistema di scambio, e può mollare in qualsiasi momento. Se, potendo mollare se vuole, il suo cervello gli dice "hai fatto 30, fai 31", quella è sua libera volontà e non c'è alcuna manipolazione da parte tua. A patto che tu abbia spiegato i rischi derivanti dalla scelta e ti sia assicurato che abbiano capito. Ad esempio se racconti due tre storie reali di come si sta bene a dirti la verità anche schietta, e di come si finisce a dirti menzognette senza motivo... poi sta alla libertà delle persone scegliere se fare il tuo e il loro vantaggio, o se provare a fregarti e tirarsi lo sciacquone addosso. E la persuasione? Noi dipendiamo sempre ogni giorno da molti altri, solo che non ci pensiamo, quando sei in autobus ti siedi e ti fidi che il conducente non voglia tirare tutti giù per un dirupo, o dritto ad un rosso contro un tir. Al ristorante ti fidi che il cuoco non ti metta del veleno per topi nel cibo. Immagini che queste cose possano esistere, ma non ci stai a pensare. Hai bisogno di alcune credenze, valori, attitudini e comportamenti standardizzati, per non impazzire con le variabili possibili. Il problema è che spesso queste credenze, valori ecc, sono messe lì a caso da falsi padroni. Se ti influenzo a fare qualcosa che richiede una modifica dei tuoi valori, credenze, attitudini e comportamenti incancreniti, si può vedere questa cosa come influenza, ma al sistema non frega un cazzo. Quello che gli frega è la sostanza dei cicli lanciati. Se ho di fronte una persona di forza debole, remissiva, dispersa su più fronti o dietro le sue dissonanze, con volontà negativa e la influenzo a fare qualcosa, anche qualcosa con cui non si sente a suo agio... Non ci si sente per via dei suddetti valori, credenze ecc... Di questo al sistema non importa nulla, se però dopo che lo ha fatto ne riceve disperazione, dolore, è questo che lancia un cerchio che inquina il mondo e che ti si chiude addosso prima o poi. Non il fatto che hai persuaso. Per esempio hai persuaso con una storiella un bambino a lavarsi i denti prima di andare a letto, cosa che non lo mette a suo agio, e che è contro il suo normale comportamento, ma ti ringrazia un domani. Se persuadi qualcuno a fare qualcosa che lo mette a disagio ma per cui ti ringrazia dopo, perché ne ha avuto un vantaggio che non era in grado di comprendere, hai messo valore nel sistema, lo hai rispettato e non vi è alcuna violazione. A patto che tu abbia persuaso e non costretto. La libera volontà non si viola, ma si può assolutamente indirizzare, con la testa del soggetto, non la forza o la retorica. Poi c'è il discorso del gioco che vale la candela, se influenzando qualcuno a farsi da solo un danno da dieci euro, posso ottenere un milione... Allora... è una leva e sebbene questo lancerà un piccolo ciclo di incazzatura da parte sua, mi faccio i miei conti. Se le conseguenze ne valgono la pena con una forte leva, o se sarai ringraziato, è il caso di procedere sul soggetto. Sempre a patto che faccia tutto lui con la sua libertà, che abbia scelta. Se dai scelta, al mondo, e ottieni in cambio una persona che sceglie liberamente di fare cose che vanno anche a tuo vantaggio, o a tuo vantaggio, allora questo è un buon utilizzo della reciprocità e rispetta tutto il sistema. Hai dato scelta, ricevuto qualcuno che sceglie. Ci sono dei vantaggi segreti o manifesti per cui quella persona ha ritenuto economico in quel momento, fare così. Ne ha avuto il suo guadagno, che tu lo veda o meno. Se no non lo avrebbe fatto, parlando di persone libere. Certo, se dici ad una persona che il dentifricio gli farà allungare il cazzo e quello si lava i denti come vuoi tu, non è una vera scelta, non è una scelta libera. Gli farà anche bene lavarsi i denti, ma non è libero di scegliere perché non sa cosa sta scegliendo. AlessioC, Trilly, DreamSpirit e 3 altri ha reagito a questo 5 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Orph [Élite] 11446 Inviato 16 Dicembre 2019 Condividi Inviato 16 Dicembre 2019 @^'V'^ ho letto tutta la risposta rispetto alle domande/dubbi che ho espresso più sopra... Che dire, ho capito il discorso che fai ci sta e tra l'altro solito eccezionale modo di scrivere sempre complimenti. Quello che però mi rimane "storto" se mi passi il termine ma mi sa che è e resterà una mia personale percezione che mi capita spesso quando "fai dei report" e ovviamente mai quando diciamo parli di"teoria" è la sensazione di livello mediamente basso (mentale e culturale) delle tipe che becchi. Ora chiaro che potrai rispondere ovvio che non devi giocarci a scacchi ne parlarci di fisica quantistica con le tipe, le devi scopare e ti muovi per quello. Ma quel che poi intendevo sui cerchi aperti e via di seguito era questo... non ti stufi a stare dietro a questa quantità (per me molto elevata, per quello che percepisco) di disagio mentale? Guarda casualmente stavo riflettendo su queste cose e ho letto il post di Zema sulla mediocrità e sinceramente ho proprio collegato come lui sta pensando di fare un reset di target "disagiati"... la questione è e te la pongo propri così diretta non ti sei mai rotto i coglioni di essere circondato da disagiate, che per quanto fighe (nessun dubbio su questo) hanno comportamenti al limite della psicopatia? Cioè hai un sentire e una cultura assurda non ti viene male delle volte ad avere a che fare con alcune di queste? (va bene che ci devi piantare il cazzo ma boh c'è un limite imho) (so che non è sempre così è ma ti parlo di "trend" da quel che posti ). Lilith e Zema ha reagito a questo 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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