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Vi racconto come stanno le cose


KeanB

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Visto che sono stato citato dico un po' la mia, citando Aivia di per sé le abitudini non sono sbagliate. Penso sia normale che se ti spingi fuori dalla comfort zone ad un certo punto tu tenda ad adagiarti, non puoi stare sempre sul filo del rasoio. Non ho capito tuttavia questo adagiarti a quale situazione effettiva corrisponda. Per farti un esempio il mio uscire dalla comfort zone è stato dettato dalla rottura con la mia ragazza un anno fa, ora non sono ancora soddisfatto dalla figa per cui non mi sento ancora adagiato.

 

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wintercearig
3 ore fa, Nowhere ha scritto:

Direi entrambe le cose, nel senso che mi rivedo nei dubbi del topic, ma non come un problema fisso da superare, più come una situazione in cui finisco ogni tanto, poi mi risollevo, poi ci rifinisco. I periodi in cui va più o meno tutto bene sono quelli che poi precedono un down. E mi ritrovo a ricominciare. E' come se mi mancassero delle fondamenta solide, e costruisco un po', poi raggiunto un livello appena sufficiente la cosa non sta più in piedi. Ho ripreso a lavorare sul mindset ma è un po' come se non riuscissi a solidificare una base sulla quale poi costruire. Ci sono periodi nei quali mi adagio e non spingo più, e ovviamente è come tirare i remi in barca. Che poi sta cosa l'ho realizzata solo ultimamente, prima vagavo anche totalmente a caso.

La mia domanda era un po' relativa al lavoro che hai consigliato di fare a Kean:

Ad intelligenza emotiva sono messo un po' un disastro, anche perché sono sempre stato un solitario, le altre due cose più o meno sono ok, non ho problemi di autostima né di dipendenza. Questo lavoro che consigli come lo affronteresti?

Scusa se mi sono infilato nel topic Kean, ma forse è un angolo diverso della stessa cosa.

Allora premetto che non sono uno psicologo, quindi parlo soltanto in virtù di esperienza personale.

Prima di tutto fossi in te cercherei di capire i motivi che portano al down. Se hai individuato un pattern ricorrente allora dovrebbe esserci anche un fattore scatenante, uno schema che si ripete, una ragione per cui quello che costruisci ciclicamente crolla. Perché da come scrivi non sembra che parli di eventi esterni della vita che possono colpire più o meno tutti, ma più di un meccanismo interno tuo che di tanto in tanto ti fa inceppare e fermare.

Per quanto riguarda l'adagiarsi credo che il problema più grosso sia che tutti noi facciamo troppo, troppo affidamento sulla motivazione. La motivazione è flebile, passeggera. Non ci costruisci nulla di duraturo, perlomeno se intendi la motivazione come un qualcosa che spinge all'azione. In realtà l'azione non dovrebbe essere l'effetto della motivazione, ma la causa. E per far questo la cosa più importante diventa la disciplina.

Ti faccio un esempio pratico: se dovessi allenarmi basandomi esclusivamente sulla motivazione, mi allenerei una settimana a mille e la settimana successiva la passerei sul divano. Invece, anche quando la mia voglia è sotto lo zero e la motivazione è inesistente, grazie alla disciplina riesco lo stesso a spingermi a fare. Non solo perché so che comunque post allenamento mi sentirò bene, ma perché la motivazione arriva da sé dopo i primi 10 minuti di allenamento. Conseguenza dell'azione, non causa.

Ovviamente per fare ciò diventa fondamentale capire chi sei, quali sono i tuoi valori, e porti degli obbiettivi di vita appropriati.

Per la sfera emozionale invece, per me è stato d'aiuto aver scoperto lo stoicismo. E' una filosofia di 2000 anni fa, e potresti trovare alcuni concetti anacronistici, ma ce ne sono anche moltissimi che possono essere applicati ancora oggi.

Una convinzione comune sullo stoicismo è che riguardi l'eliminazione delle emozioni, ma non c'è niente di più sbagliato. Riguarda la totale consapevolezza delle proprie emozioni, e lo sviluppo della capacità di gestirle senza esserne dominati. Imparare a controllare quello spazio fra azione e reazione, assaporare totalmente l'emozione del momento, ma agire comunque razionalmente sulla base dei tuoi valori senza farti sopraffare dal tuo lato emotivo. E' facile? Per niente. Ma è importante comunque capire che non esistono emozioni identificabili univocamente come positive o negative, esistono soltanto reazioni positive e negative a tali emozioni.

Ci sono comunque tanti altri concetti utilissimi e noti: la dicotomia del controllo, cioè la coscienza di ciò che è in tuo controllo e quello che invece non lo è, che per sua natura quindi è indifferente (alcuni aggiungono anche un terza possibilità: ciò su cui abbiamo soltanto una parziale influenza).

Poi ancora: il non ricercare l'approvazione altrui, l'accettazione degli eventi negativi della vita come parti inscindibili da essa, e il fatto che sono i tuoi presupposti e i tuoi giudizi che cambiano la tua realtà e gli eventi, non viceversa.

Ti consiglio due libri, anche solo per cultura generale (li trovi anche in italiano).

Epictetus - Enchiridion
Marcus Aurelius - Meditations

Tornando al topic, mi viene in mente questa:

"If a person gave away your body to some passerby, you’d be furious. Yet, you hand over your mind to anyone who comes along, so they may abuse you, leaving it disturbed and troubled — have you no shame in that?" - Epictetus

PS: @Improve Your Skill non ti avevo taggato perché mi ero perso il tuo nick, non perché mi interessasse solo l'opinione di Orph 😉

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KeanB
13 ore fa, skabo ha scritto:

Situazione normalissima, è One Itis quando la metti sul piedistallo, la vedi come la Regina della tua vita, e può esserlo anche con una che te l ha fatta solo annusare. Mica devi scopartela per forza, o ci devi avere una LTR di 3 anni, per andarci in fissa!  Capita anche di andare in one itis per una che non riesci neanche baciare.

Il problema non è che non l hai baciata quando t è capitata l occasione, lo vuoi capire???? Il problema è che te la sei giocata male, tutta la situazione, e lei ha perso interesse. Il problema è che il tuo mondo ruota intorno a lei,( e lei lo ha capito), non è interessante, non attrae. Quindi questa non ti vuole! Semplice

E'una cazzata quando scrivi "Non tutte ti danno la possibilità di continuare a uscire senza fare nulla, senza tentare a tutti i costi di baciarle o tentare di andarci a letto. Anzi, forse nessuna al giorno d'oggi. Per me è fondamentale passare un po'di tempo con una ragazza per sciogliermi e per capire se mi possa suscitare qualcosa, ma oggi questo tempo non te lo da più nessuno. Purtroppo è così" vuol dire che non hai capito nulla! Non è assolutamente così!!! Il problema è che lei ha percepito che tu sbavavi tanto per baciarla, elemosinavi un bacio, ma non eri neanche in grado di prendertelo con forza sto cazzo di bacio| L esempio mio è diverso, io ci uscivo senza farci nulla perchè non m andava di farci nulla, mica non la baciavo ed ero pentito di non averla baciata, non la baciavo perchè non mi interessava in quel momento baciarla! O comunque mi interessava si frequentarla, mi piaceva fisicamente, mi coinvolgeva emotivamente, ma non avevo nessuna fretta, nessuna smania, nn volevo per forza mettermi con lei, non volevo per forza baciarla. Non in quel momento. Insomma conducevo io il gioco. Ero gentile, ma non stavo sotto. Anzi sembravo forse disinteressato, non lo ero. Ma essendo meno preso di lei, ai suoi occhi lo sembravo. E quella più non facevo nulla, più andava fuori di testa perchè non capiva. E comunque io avevo(ho tuttora) una vita privata, sociale, lavorativa mia, quind il tempo che dedicavo a lei era il giusto, non c era  sovraesposizione da parte mia. Quindi prima ero io preso da lei, dopo qualche mese lo era più lei di quanto lo ero io. 

L errore è che tu metti lei davanti a tutto

post rimosso, altrimenti portiamo l'altro thread qui

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KeanB
1 ora fa, wintercearig ha scritto:

Allora premetto che non sono uno psicologo, quindi parlo soltanto in virtù di esperienza personale.

Prima di tutto fossi in te cercherei di capire i motivi che portano al down. Se hai individuato un pattern ricorrente allora dovrebbe esserci anche un fattore scatenante, uno schema che si ripete, una ragione per cui quello che costruisci ciclicamente crolla. Perché da come scrivi non sembra che parli di eventi esterni della vita che possono colpire più o meno tutti, ma più di un meccanismo interno tuo che di tanto in tanto ti fa inceppare e fermare.

Per quanto riguarda l'adagiarsi credo che il problema più grosso sia che tutti noi facciamo troppo, troppo affidamento sulla motivazione. La motivazione è flebile, passeggera. Non ci costruisci nulla di duraturo, perlomeno se intendi la motivazione come un qualcosa che spinge all'azione. In realtà l'azione non dovrebbe essere l'effetto della motivazione, ma la causa. E per far questo la cosa più importante diventa la disciplina.

Ti faccio un esempio pratico: se dovessi allenarmi basandomi esclusivamente sulla motivazione, mi allenerei una settimana a mille e la settimana successiva la passerei sul divano. Invece, anche quando la mia voglia è sotto lo zero e la motivazione è inesistente, grazie alla disciplina riesco lo stesso a spingermi a fare. Non solo perché so che comunque post allenamento mi sentirò bene, ma perché la motivazione arriva da sé dopo i primi 10 minuti di allenamento. Conseguenza dell'azione, non causa.

Ovviamente per fare ciò diventa fondamentale capire chi sei, quali sono i tuoi valori, e porti degli obbiettivi di vita appropriati.

Per la sfera emozionale invece, per me è stato d'aiuto aver scoperto lo stoicismo. E' una filosofia di 2000 anni fa, e potresti trovare alcuni concetti anacronistici, ma ce ne sono anche moltissimi che possono essere applicati ancora oggi.

Una convinzione comune sullo stoicismo è che riguardi l'eliminazione delle emozioni, ma non c'è niente di più sbagliato. Riguarda la totale consapevolezza delle proprie emozioni, e lo sviluppo della capacità di gestirle senza esserne dominati. Imparare a controllare quello spazio fra azione e reazione, assaporare totalmente l'emozione del momento, ma agire comunque razionalmente sulla base dei tuoi valori senza farti sopraffare dal tuo lato emotivo. E' facile? Per niente. Ma è importante comunque capire che non esistono emozioni identificabili univocamente come positive o negative, esistono soltanto reazioni positive e negative a tali emozioni.

Ci sono comunque tanti altri concetti utilissimi e noti: la dicotomia del controllo, cioè la coscienza di ciò che è in tuo controllo e quello che invece non lo è, che per sua natura quindi è indifferente (alcuni aggiungono anche un terza possibilità: ciò su cui abbiamo soltanto una parziale influenza).

Poi ancora: il non ricercare l'approvazione altrui, l'accettazione degli eventi negativi della vita come parti inscindibili da essa, e il fatto che sono i tuoi presupposti e i tuoi giudizi che cambiano la tua realtà e gli eventi, non viceversa.

Ti consiglio due libri, anche solo per cultura generale (li trovi anche in italiano).

Epictetus - Enchiridion
Marcus Aurelius - Meditations

Tornando al topic, mi viene in mente questa:

"If a person gave away your body to some passerby, you’d be furious. Yet, you hand over your mind to anyone who comes along, so they may abuse you, leaving it disturbed and troubled — have you no shame in that?" - Epictetus

PS: @Improve Your Skill non ti avevo taggato perché mi ero perso il tuo nick, non perché mi interessasse solo l'opinione di Orph 😉

Tutto corretto, ma non pensi che la motivazione sia fondamentale in tutto? Se un giorno in palestra non sono motivato, magari farò gli esercizi fatti male, oppure farò degli sconti. Stessa cosa con una ragazza: se con questa non sono motivato, magari ci esco lo stesso, ma non ci provo, ci provo senza decisione...

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MF22
Il 26/1/2020 alle 14:35 , wintercearig ha scritto:

Esatto, come sono sintomi anche la scarsa esperienza sessuale e con le donne in generale.

A me leggendolo dà l'impressione di avere grossi problemi di dipendenza affettiva (al primo segnale di interesse di una che l'ha fatto sentire importante è andato completamente in tilt), una intelligenza emotiva totalmente da sviluppare (io capisco tutto, ma a 31 anni non puoi andare in one itis così per una ragazza con cui non c'è stato assolutamente niente), e autostima sostanzialmente inesistente (si è fatto trattare in modi in cui nessuno dovrebbe permettersi di trattarlo e ha sempre abbozzato).

E' su questo che dovrebbe lavorare, da solo o con l'aiuto di qualcuno, la tipa è proprio l'ultimo dei suoi problemi.

Anzi, è quasi una fortuna che lei non ci sia stata, perché dalla base da cui partiva rischiava di farsi male anche di più.

3 punti cardine. 
Sono le stesse cose che ho affrontato io, di cui mi sono reso conto a 23 anni e non credo sia una questione anagrafica. 
Ho un topic di 160-70 pagine qui dentro che è identico al suo. Stessi vuoti, stesse linee di pensiero distorte. 
Ho subito sulla mia pelle tutti e 3 gli aspetti che hai indicato, di cui l'ultimo particolarmente intricato da risolvere per sovrastruttura personale da egocentrico egoriferito nato con un livello di autostima pari a quello di un palazzo, ma senza le fondamenta che il tempo ti crea (esperienze, delusioni, autodistruzioni, ecc). 

Più due cose che ci accomunano: punto uno, l'approccio estremamente razionale consequenziale. Faccio questo, ottengo questo. Dico questo, lei risponde quello. Ho impiegato mesi e mesi per distruggerlo e non l'ho ancora rimosso del tutto (anzi). Basta leggere i suoi messaggi e come rimugina sulle situazioni passate e sul fatto che lei ai tempi fosse disponibile e quindi se si fosse comportato diversamente l'avrebbe avuta con sé. 

Due: leggere questo forum. Ci vuole una certa preparazione anche per capirlo, per capirci e per filtrare le informazioni. Quando arrivi qui, tutti ti danno una spiegazione e ti appigli ad ognuna di queste, trovi una logica, pensi ci sia una interpretazione a tutto perchè ti viene data, che con il consiglio di quell'utente raggiungerai l'obiettivo. Vieni incanalato verso una trottola continua e con un loop perpetuo affronti la stessa identica dinamica: ti viene dato un consiglio, cerchi di realizzarlo, sbagli o semplicemente lei non è disposta a cogliere il tuo gesto, torni qui e ti danno un'altra spiegazione. 

 

Per questo gli avevo consigliato di andare per il frontal crash ed andare dritto al punto, chiederle di rivederla anche per la 320esima volta. Arrivare alla 350esima. A me è servito. Alla 500esima qualcosa scatta. 

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skabo
9 ore fa, KeanB ha scritto:

Ma no assolutamente, non sono bloccato a questi livelli. Certo che ho voglia di uscire con altre. E sto facendo anche altro, tipo coltivare i miei hobby. Io con lei non sto facendo più nulla, ma mi rimane ancora in testa. 

Però non capisco una cosa di questa dinamica...ok, potrebbe anche aver perso interesse perché mi ha visto troppo preso...ma se una è interessata, perché cazzo dovrebbe perdere interesse se l'altra parte è presa? Non dovrebbe essere contenta che io provi interesse per lei? Non capisco...io penso che di base non ci fosse tutto questo interesse, altrimenti non puoi allontanarti perché l'altra parte ci sta sotto...non so che meccanismi scattano ma mi sembra tutto così strano. 

Il punto è di domanda è: dovevi farmi vededere meno preso? Dovevo farmi vedere meno bisognoso? Ma come, quando sei sia preso che bisognoso, in quel momento? Io lo ero, era un mio stato di essere. Ero sia bisognoso che preso di lei. Come potevo fingere una parte? 

Comunque ho ricevuto una pessima notizia...lei e un'altra persona della sua società staranno ancora con noi a lavoro, per non so quanto tempo (sicuramente limitato). Pensavo finalmente di essermela tolta dalle palle e di poter cominciare il processo per dimenticarmela...e invece ce l'avrò ancora intorno. 

@KeanB non devi giustificarti con me, devi analizzare asetticamente la situazione.

prima rispondo a ste righe che hai scritto

Non è che potrebbe aver perso interesse, è evidente che ha perso interesse. E il motivo per cui l ha perso è tutta la serie di comportamenti che hai avuto. Lei magari prima di frequentarti, ti conosceva poco, t aveva idealizzato. Quindi ai suoi occhi eri l oggetto del desiderio. Poi ti ha conosciuto, hai combinato un pasticcio al giorno per mesi, si è fatta un immagine diversa di te nella sua mente. Non è un fattore che l ha fatta disinteressare, ma un insieme di fattori. il problema non era l' essere preso, è che questo essere preso non lo dimostravi con il piglio del maschio Alpha ma con quello del Fantozzi ragionier Ugo. 

Adesso ripartiamo daccapo. Ti voglio aiutare perchè ho vissuto una situazione simile, per mesi con un approccio forse peggio del tuo (io divorziato lei fidanzatissima), sempre sul lavoro, poi s 'è ribaltato tutto. E me la sono giocata male! Al punto da avre l 0% di possibilità. ma ora grazie al tempo, che cancella tutto, credo che il match, che era certamente perso si possa giocare, non da favoriti, ma si possa giocare. Quindi c'è speranza! Minima ma c'è, non è zero! Ti dico questo perchè a te interessa quest aspetto, se puoi capovolgere il tutto. Certo! Lo puoi capovolgere, ma sia chiaro il problema non è ottenere il risultato, è che fai nel mentre giochi un match vs una sorta di psyco che può durare anni. io sono al quarto anno! Magari poi se avrò tempo ti/vi racconterò tutto, ma quel che devi sapere che in questo lungo periodo, io non ci sono stato sotto con la testa, come il primo anno (quindi esperienza simile alla tua provata) ma mi sono divertito, sono stato fidanzato con altre, ho scopato altre, ho recuperato un matrimonio,e  l HB di cu ero (sono) in one itis l ho praticamente ignorata senza neanche accorgermi di ignorarla per molto tempo, son passati 4 anni son cambiate tante cose, ma oggi, se me la gioco oggi ho possibilità, al momento non ne avevo., Ne ho avute (come lehai avute tu) le ho sprecate, con quell approccio non ne avrei più avute, con un approccio diverso oggi, o fra mesi, potrei averne., Ma intanto non sto sotto, faccio la mia vita, con un altra al fianco, con altre che mi ronzano intorno, e me la godo! Lei sarebbe la ciliegina sulla torta, ma la mia vita senza lei rimane una splendida torta. E io la vedo quotidianamente al lavoro 8 /10 ore al giorno 320/330 giorni su 365, e non è una mia collega, cioè una che lavora nella mia azienda magari con mansioni diverse, è in pratica la mia più stretta e fidata collaboratrice. Gerarchicamente viene immediatamente dopo di me n azienda, ed io in ufficio parlo lavoro, nonostante siamo in 50, in contatto diretto solo con lei. Quindi non è che non ci posso parlare un giorno, ci devo parlare otto ore al giorno, e in spostamenti vari, ma nonostante ciò in alcuni periodi davvero era come se non la vedevo, nel senso che era lavoro puro e stop. Eppure l ho superata, se vuo, se sei forte mentalmente, la superi

Tornando In Topic

Rispondi alle mie domande, riflettici qualche giorno se non hai risposte, ma rispondi alle domande che ti faccio... e poi lette tue risposte analizziamo gli errori che ancora fai.

 

1 Oggi l'HB è interessata a te? Oggi , nel game, mentalmente sei più forte tu o lei?  Sei cosciente che è un match che se lo giochi oggi, inevitabilmente, lo perdi?

2 Lei è il tuo primo pensiero, primo desiderio, ma non puoi averlo! Devi aspettare! A che pro, considerato che devi aspettare, oggi interessarti al match con lei, non è meglio goderti  tuoi hobby le tue passioni?

3 Sei cosciente di essertela giocata male? E che quindi, se ti dovesse ricapitare di giocartela, devi cambiare strategia? 

4 La vuoi veramente? E'davvero importante per te? Saresti davvero disposto a tutto pur di averla (intendo in LTR ovviamente, non una scopata)

ovviamente rispondi artcolando, sono spunti di riflessione non domande secche, perchè voglio capire bene che ha in testa

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2ndplayer
Il 27/1/2020 alle 15:41 , MF22 ha scritto:

Più due cose che ci accomunano: punto uno, l'approccio estremamente razionale consequenziale. Faccio questo, ottengo questo. Dico questo, lei risponde quello. Ho impiegato mesi e mesi per distruggerlo e non l'ho ancora rimosso del tutto (anzi). Basta leggere i suoi messaggi e come rimugina sulle situazioni passate e sul fatto che lei ai tempi fosse disponibile e quindi se si fosse comportato diversamente l'avrebbe avuta con sé. 

Due: leggere questo forum. Ci vuole una certa preparazione anche per capirlo, per capirci e per filtrare le informazioni. Quando arrivi qui, tutti ti danno una spiegazione e ti appigli ad ognuna di queste, trovi una logica, pensi ci sia una interpretazione a tutto perchè ti viene data, che con il consiglio di quell'utente raggiungerai l'obiettivo. Vieni incanalato verso una trottola continua e con un loop perpetuo affronti la stessa identica dinamica: ti viene dato un consiglio, cerchi di realizzarlo, sbagli o semplicemente lei non è disposta a cogliere il tuo gesto, torni qui e ti danno un'altra spiegazione. 

 

Per questo gli avevo consigliato di andare per il frontal crash ed andare dritto al punto, chiederle di rivederla anche per la 320esima volta. Arrivare alla 350esima. A me è servito. Alla 500esima qualcosa scatta. 

L'approccio di cui parli lo conosco bene, troppo bene. Forse dovremmo accettare che in parte è naturalmente legto al nostro essere di sesso maschile. E del resto, tutto quello che si dice qui sul forum e nei vari siti di miglioramento personale non sono altro che consigli basati su una logica di fondo: se faccio così probabilmente lei farà così. Vero fino a un certo punto, perchè abbiamo sempre di fronte con la variabilità degli esseri umani, e in particolare di sesso femminile.

Anche se ci diciamo consapevoli del fatto che le donne sono a "trazione emotiva", cerchiamo sempre una logica nel nostro agire, e se non arriviamo al risultato andiamo in tilt. Magari il game era davvero ben giocato, ma abbiamo davanti variabili non gestibili.

Cosa intendi per frontal crash e che cosa è scattato alla 500ma?

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MF22
28 minuti fa, 2ndplayer ha scritto:

L'approccio di cui parli lo conosco bene, troppo bene. Forse dovremmo accettare che in parte è naturalmente legto al nostro essere di sesso maschile. E del resto, tutto quello che si dice qui sul forum e nei vari siti di miglioramento personale non sono altro che consigli basati su una logica di fondo: se faccio così probabilmente lei farà così. Vero fino a un certo punto, perchè abbiamo sempre di fronte con la variabilità degli esseri umani, e in particolare di sesso femminile.

Anche se ci diciamo consapevoli del fatto che le donne sono a "trazione emotiva", cerchiamo sempre una logica nel nostro agire, e se non arriviamo al risultato andiamo in tilt. Magari il game era davvero ben giocato, ma abbiamo davanti variabili non gestibili.

Cosa intendi per frontal crash e che cosa è scattato alla 500ma?

Per frontal crash intendo schiantarsi contro un muro in maniera del tutto volontaria. Esplicitare senza alcun filtro la tua debolezza per lei. "Mi manchi"/"Non ce la faccio a non vederti", queste cose qui. Ho avuto un amico che addirittura arrivò al "Penso tu sia la donna della mia vita".

Io ci arrivai alla 500esima. Tutti i precedenti tentativi erano più sfumati.

La sua risposta è irrimediabilmente un pugno nelle gonadi. A me "Sei ancora troppo preso perchè possiamo parlare", al mio amico "Per favore non scrivermi più".

Ma serve a distruggere la ripetibilità dei tuoi stati d'animo quando sei in quel loop a cui facevo riferimento.
Quella sera stessa apparve nella mia mente l'immagine di lei che faceva sesso con un altro forbita di dettagli, umori, sapori, odori e suoni. Credo che fu l'esperienza più vicina a quella di una psicosi che abbia mai vissuto, ero sinceramente distaccato dalla realtà. Feci 2 giorni senza parlare con nessuno, ero alienato. 
Fu quello il punto di svolta. 

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skabo
1 ora fa, MF22 ha scritto:

 

Io ci arrivai alla 500esima. Tutti i precedenti tentativi erano più sfumati.

 

che vuoi dire? non ho capito. alla 500esima sei arrivato a cosa?

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MF22
15 minuti fa, skabo ha scritto:

che vuoi dire? non ho capito. alla 500esima sei arrivato a cosa?

Ma c’è scritto: “Chiedere di rivederla anche per la 320esima volta” 

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