Unbreakable [Élite] 2014 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 59 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: Era vero all'inizio, ma quando esercitiamo un'abilità ed acquisiamo expertise in essa, diventa piacevole in se stessa e ci sentiamo bene, se è in linea comunque con i modi che pagano per il nostro genere. @Riso soffiato ti faccio un esempio pratico su di me. Ho iniziato a studiare l'Inglese perchè volevo risultare più appetibile sul lavoro, alle fighe ed allargare il campo di possibilità anche alle straniere. Ora quando studio l'Inglese, avendo acquisito un po' di expertise (niente di superlativo), lo faccio con piacere, il tempo mi vola e non penso più alle motivazioni che mi avevano spinto a studiarlo inizialmente. Mi fa stare bene e basta. Orph, Maldoner e ^'V'^ ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Back Door Man [Élite] 11620 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 6 minuti fa, sasa4 ha scritto: Un ulteriore esempio è dato dalla natura, il maschio della mantide religiosa e della vedova nera vengono infatti mangiati dalla donna come "dono" riproduttivo, le cui energie serviranno poi per lo sviluppo e la crescita della progenie, quindi ne aumenta le possibilità di sopravvivenza. Non c'è un grosso piacere nell'essere mangiato vivo immagino, ma è vantaggioso farlo e tale comportamento si è conservato nella specie. Si va OT ma c'è una cosa buffa da dire. L'accoppiamento dei gatti. Fino a che non l'ho letto su internet non lo sapevo. Che il gatto maschio ci ha dei peli duri simili a spine sul pene, per cui, terminato il coito si ritrae cercando di evitare la zampata che gli dà la gatta indolenzita dalla fuoriscita del pene che le raschia la vagina. Il raschiamento ha l'effetto di rendere fertile la gatta. Non ho mai visto gatti farlo. Voi sapevate questa cosa? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sasa4 [Élite] 1778 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 9 minuti fa, Percival ha scritto: Detto ciò, a livello meramente operativo e pratico, individuare le motivazioni intrinseche (comunque le si chiamino e indipendentemente dalla loro genesi/matrice) che muovono gli altri è senz'altro interessante, probabilmente utile nelle giuste mani. Leggevo un articolo sulle motivazioni nel campo dell'apprendimento, tema che si disconosce e che viene boicottato, purtroppo, anche delle istituzioni scolastiche. Apprendere per interesse vero, per auto-efficacia e per orientamento verso i propri obiettivi. Non mi ricordo dove lessi qui sul forum una volta del modello di scuola giapponese dove viene premiato lo studente per il percorso eseguito ogni mese mi pare, senza ricorrere ai modelli svalutativi o meramente prestazionali, che sono il modus operandi della scuola occidentale, che generano inevitabilmente lotte inter-soggettive e frustrazioni, con perdite lungo il lungo cammino di menti "diversamente" brillanti. Interesse, Auto-efficacia, Orientamento Di auto-efficacia ne parlava anche Bandura, vi giro un altro link qui: Auto-efficacia "il semplice fatto di poter comprendere qualcosa è affascinante per qualsiasi essere umano.." Maldoner, Percival, Orph e 1 altro ha reagito a questo 3 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sasa4 [Élite] 1778 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 4 minuti fa, Back Door Man ha scritto: Si va OT ma c'è una cosa buffa da dire. L'accoppiamento dei gatti. Fino a che non l'ho letto su internet non lo sapevo. Che il gatto maschio ci ha dei peli duri simili a spine sul pene, per cui, terminato il coito si ritrae cercando di evitare la zampata che gli dà la gatta indolenzita dalla fuoriscita del pene che le raschia la vagina. Il raschiamento ha l'effetto di rendere fertile la gatta. Non ho mai visto gatti farlo. Voi sapevate questa cosa? Una reazione simile la ebbi con una che mentre mi stava praticando del sesso orale voleva introdurre il suo dito come da esplorazione prostatica. Back Door Man, Orph e Maldoner ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ArmandoBis [Partecipante] 5020 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 5 ore fa, TADsince1995 ha scritto: https://www.istat.it/it/archivio/192509 Cito dall'articolo: Nel 2015 sono stati celebrati 194377 matrimoni. Ci sono stati 82469 divorzi (+57% rispetto al 2014) e 91706 separazioni (+2,7% rispetto al 2014). La durata media del matrimonio al momento della separazione è di 17 anni. In media i mariti hanno 48 anni e le mogli 45. Considerando che mediamente stiamo sempre più o meno sui 200000 matrimoni all'anno da diversi decenni e considerando che il divorzio è sempre anticipato dalla separazione, che quasi mai le coppie tornano sui loro passi, si può dire che, arrotondando in eccesso, per ogni 200000 matrimoni, circa 92000 finiranno a puttane dopo una media di 17 anni. Ovvero il 46%. Quindi, la risposta alla tua domanda, si aggira su 46 matrimoni falliti UFFICIALMENTE su 100. Poi c'è tutto il sottobosco di matrimoni finiti ma che non vengono cancellati legalmente, perché - ci sono i figli - perché la gente che deve pensare - perché volevo fare la mantenuta, ora sono disoccupata, non ho mai lavorato e a 50 anni non so fare un cazzo - perché Dio si incazza Questi penso che saranno un altro buon 30%. Concludo con un'altra citazione dall'articolo: La quota di separazioni in cui la casa coniugale è assegnata alla moglie sale al 60% e arriva al 69% per le madri con almeno un figlio minorenne. Si mantiene stabile la quota di separazioni con assegno di mantenimento corrisposto dal padre (94% del totale delle separazioni con assegno nel 2015). Riassumendo: in 46 matrimoni su 100, l'uomo finirà in mezzo a una strada a pagare alimenti e la donna a prendere psicofarmaci per dormire la notte. In 30 su 100 prenderanno entrambi psicofarmaci per sopportarsi. Forse se ne salvano 20, ma anche lì con chissà quali compromessi. Come dicevo, alla domanda di quanti matrimoni funzionano, il mio amico rispose: 5%. Gli dissi che mi sembrava alto, io propendevo per il 3%. Le statistiche, come hai fatto giustamente notare, si basano su eventi incontrovertibili: separazione e divorzio. Molti stanno assieme per abitudine, convenienza o addirittura odio, cioè sono così abituati a detestarsi che la sola idea di venire privati del loro oggetto di risentimento (che spesso è un alibi: senza questa palla al piede chissà dove arrivavo) li terrorizza, e preferiscono quindi mantenere un rapporto intriso di sofferenza piuttosto che affrontare l'ignoto. Detto questo, un matrimonio che funziona (metto sotto questa etichetta ogni relazione che si protrae nel tempo, indipendentemente dalla sua ufficializzazione) non è poi così impossibile. I maestri spirituali di tutte le tradizioni (anche quella cristiana, solo che sono molto più difficili da scovare) collocano il rapporto d'amore in cima alle facoltà umane. L'amore viene addirittura considerato un sentiero privilegiato per la conoscenza e la realizzazione spirituale. La cosa in effetti non può non sorprendere, vista la lunga tradizione sussuofobica di parecchie religioni (per essere più precisi, il versante degenerato delle religioni, non certo gli insegnamenti originari). A fare da contraltare alla visione pseudo-religiosa ci sono le dottrine laiciste, che riducono il tutto a un semplice gioco di sostanze chimiche e di componenti inscritti nei geni. Le due visioni hanno in comune l'assoluta assenza di sorprese, il tutto riducendosi a un percorso già deciso in partenza. Poi, si va in giro per le strade e capita di vedere delle coppie di una certa età in cui si percepisce che il loro rapporto sfida le leggi del disincanto e della rassegnazione, senti che sono molto più felici insieme di quanto lo sarebbero stati da soli. E spesso sono persone semplici, che nella loro vita hanno fatto lavori umili. TADsince1995 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sasa4 [Élite] 1778 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 4 minuti fa, ArmandoBis ha scritto: Poi, si va in giro per le strade e capita di vedere delle coppie di una certa età in cui si percepisce che il loro rapporto sfida le leggi del disincanto e della rassegnazione, senti che sono molto più felici insieme di quanto lo sarebbero stati da soli. E spesso sono persone semplici, che nella loro vita hanno fatto lavori umili. Ipotesi 1) Assenza di polimorfismo a carico dei recettori tipo 1A della Vasopressina Walum, H., Westberg, L., Henningsson, S., Neiderhiser J.M., Reiss, D., Igl, W., et al, (2008), Genetic variation in vasopressin receptor 1a gene (AVPR1A) associates with pair bonding behavior in humans, in Proceedings of the National Academy of Sciences, 105 (37), 14153-14156; Ipotesi 2) Presenza di un individuo XY che ha scopato una donna diversa a settimana avendone un paio fisse, poi ha selezionato naturalmente quella che gli era più affine ed oltre ad essere figa era anche una donna con alto potenziale affiliativo per la crescita e lo sviluppo della progenie Ipotesi 3) Fasi di selezione dell'individuo di cui sopra (cioè la coppia è lui più una di quelle che sta scopando) Ipotesi 3) Presenza di un individuo XY con assenza di amigdala o lobotomizzato Ipotesi 4) Presenza di un individuo XY sordomuto YOLO, ^'V'^, Orph e 1 altro ha reagito a questo 3 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alexis2 [Donna] 4536 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 1 ora fa, sasa4 ha scritto: Mezzo affinché un dato comportamento possa ripresentarsi con maggiori probabilità, comportamento che aumenta le chances di sopravvivenza. Ma non è detto che sia l'unico meccanismo. Ci sono tutti i comportamenti di evitamento, di lotta e di fuga che si sono mantenuti nella specie e che danno l'opposto del piacere, cioè paura. Ok chiaro 1 ora fa, sasa4 ha scritto: Te l'ho detto, io ti picchio.. Prima di diventare violento potresti spiegarmi invece l'ultima parte.. Mi riferisco a 2 ore fa, Alexis2 ha scritto: Le tre frasi sopra possono essere anche degli inviti a fare cose, realizzati con forme di cortesia. E il seguito Altrimenti li sento volentieri alla cena con te brillo 😉 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alexis2 [Donna] 4536 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 1 ora fa, Percival ha scritto: Ti va di riassumermi ciò che ti ha colpito/hai trovato interessante? Quando lo leggo più che volentieri! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160919 Inviato 16 Giugno 2020 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 16 Giugno 2020 Il 16/6/2020 alle 19:12 , Alexis2 ha scritto: Non c'è niente di utile alla sopravvivenza e che dovresti apprendere ed acquisire che funziona non dandoti piacere quindi? C'è un video game, si chiama Hitman. Sei un killer e hai dei target da eliminare dentro un certo ambiente. Però non c'è un solo modo per eliminarli, ogni modo va bene. Spoiler Avvelenare, sparare, bombe, ammazzare tutti, essere chirurgico preciso e silenzioso, ogni modo va bene. Non c'è un solo modo per vincere. Ci sono modi che non servono, fare le carezze alle bambole non elimina il target. Ma tra quelli che funzionano ce ne sono tantissimi. Survival game è esattamente la stessa cosa. Quando dico survival non mi riferisco alla sopravvivenza del singolo individuo, ma della sua linea di sangue. Ci sono linee di sangue che tentano cose non adattative come pettinare bambole o lanciare radicchi. E non terminano il target. Sono fuori, la loro linea si estingue, non si sono adattati a quell'ambiente, o a quel livello del gioco. All'interno di quelli che vincono (nelle specie biologiche vincere significa avere figli che riescono ad arrivare all'età riproduttiva e che riescono a riprodursi, è il significato concordato di fitness) ci sono differenti modi, differenti abilità. Io ad esempio in Hitman non esco dalla scena fino a che non ho cacciato e ucciso tutti i personaggi, non mi interesso del target, non mi interesso delle direttive di missione, non mi interesso di nient'altro che dare la caccia a miei simili armati, a miei simili che si nascondono, a miei simili che scappano, poi esco dallo scenario non quando ho terminato il task e posso esfiltrare, ma quando davvero non ci sono più umani da nessuna parte. Il gioco mi penalizza e mi chiama mass murderer, per i danni collaterali. Il fatto è che per me dare la caccia ai miei simili è autotelico. Certo che nasce dalla necessità adattativa di terminare il target, ma diventi così bravo a farlo, che diventa un piacere in se stesso anche quando non finalizzato. Allora ci sono quelli che nel gioco o nel survival game della vita pettinano le bambole invece di dare la caccia al target. E loro si estinguono o non passano al livello successivo. Magari lo fanno perché qualcuno sta guadagnando i solo soldi, le loro donne o i loro voti nell'inculcare loro che sia giusto e importante pettinare bambole, così da depotenziare i competitor. Per cui tutti noi siamo figli di linee di sangue che non hanno pettinato bambole, ma fatto cose che fossero efficaci per terminare il livello, che nel survival game significa avere figli che arrivino a riprodursi. Poi se si riproducono col meglio o col peggio, questa è la loro partita. Se si riproducono con un cesso a pedali avranno figli che sono poco attraenti e capaci, poco sani, e così game over. Ma i modi per arrivare a farlo, così come i modi per terminare il target, sono tanti. E ogni modo funziona un po' meglio in un ambiente e un po' peggio in un altro. Per cui ambienti simili tendono col tempo a selezionare come più di successo esponenti che usano strategie simili. Cosa succede a questo punto? Lungo una linea di sangue, i modi che hanno funzionato e rifunzionato danno piacere in sé stessi. Il gatto non insegue la pallina per mangiare, ma per provare senso di flusso, piacere, gioia. E' l'esercizio di una strategia che ha funzionato per mangiare nella sua linea di sangue. Ma i modi abbiamo detto sono diversi. Ad esempio per avere figli che si riproducano, funziona sia inseminare cento donne, sia prendersi personalmente cura dei propri figli fatti con sole tre donne. Avremo allora linee di sangue che trasmettono il piacere intrinseco nel prendersi cura dei propri figli, linee di sangue che trasmettono più piacere nel conoscere molte donne. Collezionare, o motivazione sillegica, è un esempio tra tanti. Tenere con sé oggetti che aumentano le chance di sopravvivenza (citola, porta acqua, coltello, corda ecc) funziona per sopravvivere, e il piacere intrinseco di collezionare oggetti ad un certo punto sulla bloodline inizia a premiare in se stesso e arrivi a vedere persone che collezionano modellini di personaggi dei fumetti, monete, francobolli. Si può pensare che lo facciano in modo finalizzato perché c'è chi dà valore economico a certe cose, ma è circolare: chi dà valore economico a certi francobolli o pupazzini dei supereroi, è un altro collezionista. Nelle razze di cani è molto evidente la differenza tra linee di sangue. I segugi hanno un'altra motivazione predatoria e perlustrativa, una bassa motivazione protettiva e territoriale. Non metti un segugio a fare la guardia a casa. Non gli piace, lo puoi bastonare se non lo fa, ma non lo farà bene perché non lo fa per provare piacere. Allora, molosso ha molto piacere nell'esercizio della territorialità e della competizione, bassissimo piacere epimeletico e perlustrativo. Non vuole esplorare, non vuole prendersi cura degli altri. Puoi forzarlo a bastonate, ma lo fa malvolentieri e male. Se vuoi farlo stare bene devi fare due nodi a una corda e tirarla mentre lui la tiene in bocca e la tira, è competizione. Se vince vince una corda che non si mangia, ma non lo fa più per la corda. Lo fa perché prova piacere a contendersi una cosa tirando. Perché funziona nella sua linea di sangue contendersi una gallina o lepre o un brandello di carne, tirandolo con la bocca. Allora lo fa perché prova piacere o per sopravvivere? Per sopravvivere gli esponenti della sua linea di sangue che hanno conteso un brandello di carne e l'hanno ottenuto, si sono riprodotti e chi l'ha perso dalle fauci non ha scopato in quantità e qualità. Per cui lui oggi prova piacere nel farlo. E sì, serve per sopravvivere. Il Retriever ha alta motivazione epimeletica e collaborativa, bassa territoriale e competitiva. Per sopravvivere il suo sangue ha trovato più chance nel prendersi cura degli esponenti del proprio branco o anche di altre specie sinergiche, helper. Lo forzi a competere e si sente a disagio, gli permetti di fare parte di un gruppo collaborativo e si sente bene. Allora vuole fare clan perché così poi sopravvive, o perché si sente bene? Perché si sente bene (motivo consapevole, dichiarativo) e così sopravvive (motivo per cui si sente bene nel farlo). Per gli umani è lo stesso. Tutti abbiamo gli stessi identici pungoli interiori, ma l'intensità con cui ti interessano personalmente è diversa da individuo a individuo e da razza a razza (le differenze tra cani, cavalli e altre specie che comportano la classificazione tassonomica in una razza a sé, ad esempio più adatta alla corsa, al lavoro nei campi, ecc, sono spesso inferiori, anatomicamente e funzionalmente, rispetto alle differenze tra linee di sangue umane, ma da noi ci sono motivi politici, non biologici, per evitare la suddivisione in razze, il che crea alcune confusioni, perché per esempio un Molosso non dice al Retriever che questi sia finocchio e sbagliato perché prova piacere nel cooperare anziché nel competere, poiché sa che è un'altra razza e lo può dire, e sa che siamo tutti diversi e proviamo piacere in cose diverse e se queste non funzionano non c'è niente da giudicare, criticare o provare a conformare perché ci pensa la natura, dando meno figli aventi successo riproduttivo a chi sbaglia strategia). In me per esempio la motivazione sillegica, di risparmi e raccolta, come sotterrare ossi, accumulare ciotole, collezionare, tenere per me, è quasi inesistente come intensità. Questo mi porta ad essere generoso, prodigo con chi ho intorno, a spendere più parole per spiegare bene qualcosa che può migliorare la vita di chi capisce. E' meglio o peggio che essere tirchi e risparmiatori? Dipende dal contesto. Durante una carestia avere delle ossa nascoste sotto terra per anni ed essere predisposti ad ingrassare è qualcosa che paga, in altri contesti aver fatto sharing di risorse e competenze con gli altri della tribù è qualcosa che paga. Ma sia io che il collezionista, facciamo sharing o collezione e risparmio, non perché forse paga, ma perché ci piace, ci dà piacere. Insomma, c'è qualcosa che funziona non dandoti piacere? (A parte che alcune cose funzionano con motivazione "verso" ed altre con motivazione "via da", ad esempio disgusto, paura ecc). Se c'è non lo scopri, perché prima di funzionare lo devi fare un sacco di volte in modo non finalizzato. Il gatto non cattura topi la prima volta che prova. Devi essere abituato a correre dietro alle cose, e dai e dai alla fine catturi. E per abituarti a correre dietro alle cose piccole, deve piacerti. Se lo fai per mangiare, lo fai una volta, due volte, tre volte e poi prima del decimo palo lasci perdere. Il fatto un po' controintuitivo è che ognuno di noi è il frutto di un blend di strategie che funzionano, per cui le cose che gli piacciono e gli danno piacere sono diverse da quelle che piacciono ad un altra o altro, ma tutte sono allenamento per uno dei modi possibili per riprodursi in quantità e varietà, e con figli che raggiungano vivi l'età da riproduzione e poi si riproducano bene, come quantità e qualità. Come nel giochetto di Hitman, tanti modi per terminare il livello, alcuni non servono a nulla (pettinare bambole) e finisce lì, tanti altri giocatori vanno avanti nel modo che gli piace. Il modo che piace a me è terminare il target perché ho dato la caccia a tutti gli umani presenti nel livello. Il fatto che li uccida tutti è solo dovuto alle possibilità di interazione del gioco, nel quale puoi scegliere se comunicare con un mattone, con un'ascia, una pistola, ma non puoi scopare o crearci sinergie win win. Di base mi dà piacere dar loro la caccia, conoscerli, sapere dove passeranno e ghermirli. Nel mondo reale e fuori dal gioco, ho modi più piacevoli per me per comunicarci, per viverli, che lanciargli un mattone. Alla fine... il problema del 2020. Per migliaia e migliaia di anni il mondo dei nonni è stato uguale a quello dei figli e dei nipoti. Adattamenti genetici lenti ed epigenietici rapidi fornivano ogni linea di sangue di pungoli interiori più o meno ottimali ma comunque testati e funzionali. Altrimenti non ci sarebbero stati nipoti, ma solo nonno e figlio del nonno, mancato padre, mancata madre. Oggi però il mondo sociale, tecnologico, anche climatico cambia rapidamente e spesso gli adattamenti epigenetici del nonno non servono al nipote. Io ad esempio sto gustando un avocado, che non è quello che mangiava mio nonno ma nemmeno mio padre. E ad esempio negli ultimi mesi la strategia più subumana di condurre l'esistenza, la più criticabile, che è quella di vegetare sul divano guardando netflix e scoreggiando, davanti ad un mutamento ambientale (lockdown) è diventata non solo quella più vincente, ma addirittura i suoi esponenti in vita sono stati acclamati come eroi. Le persone dicono che hanno salvato la vita delle altre persone. Tipo intrepidi pompieri o medici in prima linea. Tu lo avresti mai detto a gennaio che essere un sacco di merda scoreggione pigro e provare piacere nella vegetazione di se stessi, con le piaghe da decubito come unico nemico, sarebbe stato acclamato come eroismo e strategia vincente e funzionale a marzo? Io no. Per questo e altri motivi ho imparato ad astenermi dal giudizio su quello che le altre linee di sangue fanno per provare piacere e per provare a riprodursi, dato che il sangue è oro, e il kg d'oro di un idiota scoreggione vale tanto quanto un kg d'oro di un achiever. La natura sceglierà, con la pressione ambientale e sessuale, i suoi. Il nuovo giro di burattini condannati a scannarsi tra linee di sangue tipo Hunger Games. ATTAR, YOLO, Orph e 9 altri ha reagito a questo 2 10 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160919 Inviato 16 Giugno 2020 Condividi Inviato 16 Giugno 2020 47 minuti fa, sasa4 ha scritto: si va in giro per le strade e capita di vedere delle coppie di una certa età in cui si percepisce che il loro rapporto sfida le leggi del disincanto e della rassegnazione, senti che sono molto più felici insieme di quanto lo sarebbero stati da soli. Questa cosa me la sento ripetere da quando avevo 23 anni, ricordo la prima volta che me lo fecero notare. Quando vado in giro con una di quelle che scopo scelta tra quelle per averci comunque anche una relazione, visti da fuori siamo la coppia dei film, siamo felici, ci capiamo con mezzo sguardo, stiamo bene, c'è comunanza, intimità, tenerezza, ammirazione, amore a volte, nel senso che va ad altalena, non a bolla di codipendenza. E sì, mi capita di accorgermi, o che venga riportato, che per le persone siamo la coppia che rompe la regola che in coppia non si possa stare bene. Ma non siamo una coppia, siamo amanti, non sono monogamo. Parlo di me, non sto asserendo che in tutti quelli che vedi passare per strada la ragione sia questa. Quello che è interessante per me è che le coppie monogamiche cercano di dare questa impressione di facciata e lavano i panni sporchi in casa o negli sfoghi con amiche-amici. Noi questa sensazione inequivocabile non cerchiamo di darla, non è una facciata, siamo felici di condividere cose e momenti e se così non fosse saremmo a fare di meglio altrove. Trilly ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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