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Cosa porta un uomo a chiedere alla propria compagna/ragazza/fidanzata di sposarsi (lei NON ha mai chiesto il matrimonio e non hai mai affrontato il discorso)?


Sonya

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Riso soffiato
2 ore fa, nic101 ha scritto:

@Riso soffiato ti faccio un esempio pratico su di me.

Ho iniziato a studiare l'Inglese perchè volevo risultare più appetibile sul lavoro, alle fighe ed allargare il campo di possibilità anche alle straniere.

Ora quando studio l'Inglese, avendo acquisito un po' di expertise (niente di superlativo), lo faccio con piacere, il tempo mi vola e non penso più alle motivazioni che mi avevano spinto a studiarlo inizialmente.

Mi fa stare bene e basta.

ciao elite hai sbagliato a citarmi, Non era mio il commento

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Riso soffiato
3 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Sei capace di far ammettere ad un collezionista di status symbol come rolex o auto, che gli piacciano quei giocattoli perché vuole piacere alle fighe?

Non è più vero. È diventato esperto di dettagli tecnici e gli piace confrontarsi con altri esperti e avere il massimo in quel giocattolo anche se le donne non lo capiscono.

Era vero all'inizio, ma quando esercitiamo un'abilità ed acquisiamo expertise in essa, diventa piacevole in se stessa e ci sentiamo bene, se è in linea comunque con i modi che pagano per il nostro genere.

Ossia dominio ambientale e status per i maschi, display di giovinezza e fertilità per le femmine.

Per intenderci come maschio anche se usi le chat come mezzo per il fine di chiavare, non ti succederà poi di provare piacere nel chattare e finire a chattare per chattare come una donna.

Allora se fai riflettere uno, maschio o femmina, sul motivo per cui ama i rolex o i trucchi, lui ti dirà che non è vero, ed ha ragione.

Di fatto però, lui non amerà i trucchi e lei non collezionerà auto.

E puoi al massimo fargli notare che quello che considera bellezza e che la fa stare bene con se stessa, anche se è vero che non lo fa in relazione ai maschi, non è una bellezza immanente, oggettiva, è un'amplificazione, mediante il trucco e i vestiti, di giovinezza, fitness genetica e fertilità, che è percepita come bellezza dai maschi per ragioni biologiche.

Forse potrebbe capirlo se vede un cane femmina che modifica le proprie ghiandole per produrre odore di estro penetrante e pungente, diventando molto bella per cani nella loro dimensione esistenziale basata sull'odorato, e dice che se ne frega dei cani e lo fa per sentirsi bella.

Ha ragione.

Ma è anche vero che non è una bellezza oggettiva quella che la fa sentire bella, è una bellezza in relazione alla riproduzione sessuata ossia ai cani maschi.

 

si Avia grazie per il chiarimento. Comunque oggi pomeriggio parlando con una utentessa è  venuto fuori che un motivo abbastanza valido potrebbe essere anche che oltre per piacere ai maschi potrebbe essere avere potere sociale, cioè truccarsi e scollarsi per mettere soggezione ai maschi per andare in contro a benefici lecchinaggi  e accondiencendenze di vario genere. Che ne pensi? Potrebbe essere oltre a piacere sicuramente agli uomini essere anche motivo di avere benefici e potere sociale? 

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1 ora fa, Alexis2 ha scritto:

Altrimenti li sento volentieri alla cena con te brillo

😉

Appena hai avuto l'occasione eh..

Comunque ti ha risposto nuovamente Aivia sotto, controlla.

Non per disimpegnarmi ma perché è esaustivo e non voglio essere ridondante, facilitando la lettura agli utenti del forum.

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57 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Questa cosa me la sento ripetere da quando avevo 23 anni, ricordo la prima volta che me lo fecero notare. 

Quando vado in giro con una di quelle che scopo scelta tra quelle per averci comunque anche una relazione, visti da fuori siamo la coppia dei film, siamo felici, ci capiamo con mezzo sguardo, stiamo bene, c'è comunanza, intimità, tenerezza, ammirazione, amore a volte, nel senso che va ad altalena, non a bolla di codipendenza. 

E sì, mi capita di accorgermi, o che venga riportato, che per le persone siamo la coppia che rompe la regola che in coppia non si possa stare bene. 

Ma non siamo una coppia, siamo amanti, non sono monogamo. 

Parlo di me, non sto asserendo che in tutti quelli che vedi passare per strada la ragione sia questa. 

Quello che è interessante per me è che le coppie monogamiche cercano di dare questa impressione di facciata e lavano i panni sporchi in casa o negli sfoghi con amiche-amici. 

Noi questa sensazione inequivocabile non cerchiamo di darla, non è una facciata, siamo felici di condividere cose e momenti e se così non fosse saremmo a fare di meglio altrove. 

Forse volevi citare @ArmandoBis a cui apparteneva la frase.

Evidenzio la frase in grassetto come alert perché ho capito cosa intendi, però potrebbe essere frainteso.

"Amore a volte" è una finezza semantica.

Perché se è vero che è qualcosa che si dona bisogna prima possederla, e soprattutto per poterla donare ci vuole qualcuno che voglia e che sappia riceverla (senza dover pensare di darci qualcosa in cambio, in un contratto implicito, le famose carezze prestabilite), non si può sempre avere e quindi dare amore, come non si può sempre avere paura, odio, felicità e altri stati del sé che sono appunti stati.

In fondo c'è amore anche in questo, in questa consapevolezza e sincerità, verso sé stessi e verso gli altri, che quell'amore non sia permanente, ma dinamicamente connesso ad uno stato interiore che si intreccia con l'interiorità dell'altro, in una comunicazione vera, autentica.

Stato dinamico. Bell'ossimoro.

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^'V'^
50 minuti fa, Riso soffiato ha scritto:

si Avia grazie per il chiarimento. Comunque oggi pomeriggio parlando con una utentessa è  venuto fuori che un motivo abbastanza valido potrebbe essere anche che oltre per piacere ai maschi potrebbe essere avere potere sociale, cioè truccarsi e scollarsi per mettere soggezione ai maschi per andare in contro a benefici lecchinaggi  e accondiencendenze di vario genere. Che ne pensi? Potrebbe essere oltre a piacere sicuramente agli uomini essere anche motivo di avere benefici e potere sociale? 

Un maschio che incontra un uomo più potente può provare soggezione e cercare benefici mediante accondiscendenza. 

Un maschio che incontra una donna che fa display di sottomissione scollandosi le natiche superiori, ossia il seno (Ipotesi Desmond Morris sulla funzione nei bipedi delle mammelle, per ora l'unica ipotesi che regge a tutte le contro ipotesi) e che la vede come molto appetibile... 

Non prova soggezione. Non è un uomo più intelligente e capace quello che ha davanti. 

E' qualcuna che può decidere a capriccio se farlo stare meglio che in tutta la sua vita. Ne scaturisce un comportamento simile come accondiscendenza. 

Ma se qualcuna crede sia soggezione, potrebbe mettere molti valori sbagliati nelle premesse delle equazioni con cui calcola la rotta delle sue settimane in cerca dei suoi obiettivi. 

Cita

Potrebbe essere oltre a piacere sicuramente agli uomini essere anche motivo di avere benefici e potere sociale? 

Mio fratello e la sua ex litigavano ogni settimana al momento di uscire con gli amici, perché lei mentre lui era a lavorare, di giorno, si vestiva con la gonna, gli stivaletti, il seno in vista. 

Uscendo insieme si presentava in modi improponibili, mancanze di rispetto agghiaccianti. 

Pantaloni di velluto a quadri grigi dentro gli stivali leroy merlin da giardineria bassi, maglione di lanugine. 

Lui essendo maschio allora litigava in parte perché fa davvero vergognare mostrarsi in pubblico con una che è vestita da muratore, fa perdere dignità e credibilità, in parte perché lavorava 12 ore al giorno tutta la settimana, e per una volta che può stare con lei voleva desiderarla, vederla bella, e poi fare l'amore, non voleva farsi scendere anche l'unica cosa bella della settimana. In parte perché - essendo maschio - credeva che lei si vestisse bene di giorno quando lui lavorava per sedurre chissà che maschi ovunque. 

Lei in piena sincerità, a questo punto scattava ogni volta a molla e difendeva la realtà della sua esperienza interiore: non era vero affatto che le fregasse qualcosa del sesso, dei maschi che incontrava, ecc... era vero che veniva trattata diversamente ovunque andava, ad esempio in piscina dove pagava otto euro a ingresso, quando andava a tette di fuori e gonnellina il receptionist le apriva il tornello e le diceva vai pure. 

Sconti, vantaggi, file saltate, tutte le cose che hanno gli uomini potenti e ricchi, ed hanno le donne che si vestono da donne e non sono ancora over muro. 

Lei lo faceva consapevolmente per risparmiare soldi e avere vantaggi materiali. 

E anche perché in fondo le piaceva di più essere trattata con quel riguardo. 

Insomma quando ti aprono il tornello della piscina e ti dicono vai pure che sei ospite gradita, oltre agli otto euro che risparmi c'è anche un guadagno immateriale di sensazioni. 

Le conosco bene quelle sensazioni, non ho la gonna ma se in un posto devo fare la fila non entro, vado via. 

Se il titolare viene e mi apre l'ingresso laterale alla fila, ti assicuro che il motivo per cui mi sento bene non è che non ho pagato i dieci euro di ingresso. 

E sì, mi ci sento, bene. 

E sì, so che il modo che ha lei per avere questo è una messa in piega e una gonna, per me è molto più difficile e complicato, ha a che fare con il generare profitti e sinergie di potere così tanto forti e solide da superare addirittura come guadagno la perdita derivante dal tirarsi in casa un competitor etero. Ed etero davvero, non sposato che fa le battute gioviali. 

Sono completamente d'accordo con mio fratello che non sia accettabile il vestirsi da muratore l'unica sera insieme e per di più tra altri, non può essere. Io non mi vesto da clown provandoci con quelle che passano ubriaco merdo facendoti passare per patetica fallita, tu rispetti me. 

Sono anche d'accordo con lui che se uscite una volta a settimana e vorresti vederla non come quando è in casa in pigiama per desiderarla, bere qualcosa insieme e poi consumare, vestirsi da fabbro rovina tutto ad entrambi. 

Però sono d'accordo con lei sul fatto che di giorno si vestiva bene e in modo femminile e nei limiti anche sexy, per tutt'altra ragione che per trovare cazzi. 

Sebbene il motivo, per cui non paga la piscina o ha gli sconti in giro, è ovviamente da riportare sempre e comunque alla riproduzione sessuata. 

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^'V'^
1 ora fa, sasa4 ha scritto:

Forse volevi citare @ArmandoBis a cui apparteneva la frase.

Evidenzio la frase in grassetto come alert perché ho capito cosa intendi, però potrebbe essere frainteso.

"Amore a volte" è una finezza semantica.

Perché se è vero che è qualcosa che si dona bisogna prima possederla, e soprattutto per poterla donare ci vuole qualcuno che voglia e che sappia riceverla (senza dover pensare di darci qualcosa in cambio, in un contratto implicito, le famose carezze prestabilite), non si può sempre avere e quindi dare amore, come non si può sempre avere paura, odio, felicità e altri stati del sé che sono appunti stati.

In fondo c'è amore anche in questo, in questa consapevolezza e sincerità, verso sé stessi e verso gli altri, che quell'amore non sia permanente, ma dinamicamente connesso ad uno stato interiore che si intreccia con l'interiorità dell'altro, in una comunicazione vera, autentica.

Stato dinamico. Bell'ossimoro.

A volte due tare emotive si incastrano generando una bolla, chiamata codipendenza, che diventa una prigione chiamata da alcuni amore. 

Una bolla fatata in cui ognuno dei due si adopera con la manipolazione, la forza o il ricatto, a non far uscire l'altro dalla bolla, e dando in cambio la propria prigionia. 

Il che costa moltissimo, dato che le tendenze centrifughe sono forti, non è naturale stare in coppia in modo non dinamico, a meno che lei non sia incinta. 

Allora essendo uno sforzo attivo pesante, quello di stare lì pur di non far uscire l'altro, quando si scopre il cheating si diventa pazzi. 

Perché è come aver rinunciato a tutto ciò che ci rendeva felici a patto che l'altro rinunciasse (da rileggere la convenzione di Ginevra) e non vedere la quarta stagione della casa di carta perché l'altro non guardi la sua serie preferita, poi scoprire che l'altro invece l'ha guardata di nascosto. 

E' un dramma, il sacrificio della propria vita, o dei propri mesi o anni, nella sofferenza pur di far soffrire anche l'altro, e poi l'altro invece ha avuto momenti felici. 

Terribile. 

In una relazione sana invece, c'è un'oscillazione tra dipendenza ed indipendenza, un avvicinarsi ed allontanarsi, come nel moto di un pendolo, ove c'è un cosiddetto set point che è il limite di oscillazione in cui l'indipendenza è troppa e non si è più in relazione. 

Per alcuni questo set point è anche solo che la moglie non solo vada in palestra, ma abbia anche il corso di teatro per cui 4 sere a settimana faccia cose per i fatti propri. 

Per altri come me il set point ammette oscillazioni anche biennali senza vedersi, e quando ci si vede esplode il sorriso nello sguardo. 

In questo moto oscillatorio di rotture e ricuciture del rapporto, per me è normale provare innamoramento alcuni giorni o momenti, e "solo" amicizia in altri momenti, e poi ancora innamoramento, e poi amicizia, e poi a volte amore e interesse per la sua crescita e sviluppo, e poi interesse per altro, e poi ancora forti sentimenti centripeti, e poi centrifughi, e questo moto per alcune donne che cercano codipendenze mi rende un po' il contrario di Don Abbondio, ossia un vaso d'acciaio in mezzo a vasi d'argilla. 

A volte invece trovo donne che non sono troppo tarate. Spesso non sono quelle che desidero di più, più giovani e fighe, spesso hanno dovuto guadagnarsi la vita e cavarsela, e quell'oscillazione diventa una danza compartecipata. 

E devo solo stare attento al ritmo. 

Danzare significa anche rischiare di pestare un piede. 

Se non dai un ritmo, non generi aspettativa e trepidazione (Piccolo Principe e la Volpe Rulez), ad esempio vedersi il martedì sera. 

Se però instauri per scelta o perché succede per comodità, un ritmo, poi salti una battuta, colpisci i centri della nocicezione come avessi davvero pestato un piede. 

Ritmo e oscillazione sono cose bellissime, e delicate, maneggiare con cautela. 

Anzi, ritmo e oscillazione sono la stessa cosa. Metronomo. 

Se parti con un ritmo troppo serrato e pertanto oscillazioni troppo corte (alta frequenza, onde corte) dopo quando imposti oscillazioni più ampie e frequenza inferiore puoi far sentire uno strappo. 

Che le persone sane ricuciono, ma se non sono sane gli fai male per niente, non ti relazioni a una persona per farle male. 

La cosa bella è che frequenza e larghezza d'onda funzionano nella vita esattamente come le onde radio. 

Le onde radio ad alta frequenza e quindi onda stretta vanno veloci e lontane se non c'è nessun ostacolo, ma non passano i muri, non li accolgono con la larghezza dell'onda, non li aggirano, hanno onde brevi e rapide che vanno dritte e se sbattono su un ostacolo è la fine. 

In un mondo perfetto senza ostacoli, senza muri, andrebbero chissà dove. Ma nel mondo ci sono i muri. Gli alberi, le montagne. 

Le onde a bassa frequenza ed onda ampia vanno meno rapide, ma quando incontrano un ostacolo la larghezza di oscillazione permette di aggirarlo e propagarsi oltre. 

Insomma, non vanno contro un muro. 

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Riso soffiato
18 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Un maschio che incontra un uomo più potente può provare soggezione e cercare benefici mediante accondiscendenza. 

Un maschio che incontra una donna che fa display di sottomissione scollandosi le natiche superiori, ossia il seno (Ipotesi Desmond Morris sulla funzione nei bipedi delle mammelle, per ora l'unica ipotesi che regge a tutte le contro ipotesi) e che la vede come molto appetibile... 

Non prova soggezione. Non è un uomo più intelligente e capace quello che ha davanti. 

E' qualcuna che può decidere a capriccio se farlo stare meglio che in tutta la sua vita. Ne scaturisce un comportamento simile come accondiscendenza. 

Ma se qualcuna crede sia soggezione, potrebbe mettere molti valori sbagliati nelle premesse delle equazioni con cui calcola la rotta delle sue settimane in cerca dei suoi obiettivi. 

Mio fratello e la sua ex litigavano ogni settimana al momento di uscire con gli amici, perché lei mentre lui era a lavorare, di giorno, si vestiva con la gonna, gli stivaletti, il seno in vista. 

Uscendo insieme si presentava in modi improponibili, mancanze di rispetto agghiaccianti. 

Pantaloni di velluto a quadri grigi dentro gli stivali da pioggia bassi, maglione di lanugine. 

Lui essendo maschio allora litigava in parte perché fa davvero vergognare mostrarsi in pubblico con una che è vestita da muratore, fa perdere dignità e credibilità, in parte perché lavorava 12 ore al giorno tutta la settimana, e per una volta che può stare con lei voleva desiderarla, vederla bella, e poi fare l'amore, non voleva farsi scendere anche l'unica cosa bella della settimana. In parte perché - essendo maschio - credeva che lei si vestisse bene di giorno quando lui lavorava per sedurre chissà che maschi ovunque. 

Lei in piena sincerità, a questo punto scattava ogni volta a molla e difendeva la realtà della sua esperienza interiore: non era vero affatto che le fregasse qualcosa del sesso, dei maschi che incontrava, ecc... era vero che veniva trattata diversamente ovunque andava, ad esempio in piscina dove pagava otto euro a ingresso, quando andava a tette di fuori e gonnellina il receptionist le apriva il tornello e le diceva vai pure. 

Sconti, vantaggi, file saltate, tutte le cose che hanno gli uomini potenti e ricchi, ed hanno le donne che si vestono da donne e non sono ancora over muro. 

Lei lo faceva consapevolmente per risparmiare soldi e avere vantaggi materiali. 

E anche perché in fondo le piaceva di più essere trattata con quel riguardo. 

Insomma quando ti aprono il tornello della piscina e ti dicono vai pure che sei ospite gradita, oltre agli otto euro che risparmi c'è anche un guadagno immateriale di sensazioni. 

Le conosco bene quelle sensazioni, non ho la gonna ma se in un posto devo fare la fila non entro, vado via. 

Se il titolare viene e mi apre l'ingresso laterale alla fila, ti assicuro che il motivo per cui mi sento bene non è che non ho pagato i dieci euro di ingresso. 

E sì, mi ci sento, bene. 

E sì, so che il modo che ha lei per avere questo è una messa in piega e una gonna, per me è molto più difficile e complicato, ha a che fare con il generare profitti e sinergie di potere così tanto forti e solide da superare addirittura come guadagno la perdita derivante dal tirarsi in casa un competitor etero. Ed etero davvero, non sposato che fa le battute gioviali. 

Sono completamente d'accordo con mio fratello che non sia accettabile il vestirsi da muratore l'unica sera insieme e per di più tra altri, non può essere. Io non mi vesto da clown provandoci con quelle che passano ubriaco merdo facendoti passare per patetica fallita, tu rispetti me. 

Sono anche d'accordo con lui che se uscite una volta a settimana e vorresti vederla non come quando è in casa in pigiama per desiderarla, bere qualcosa insieme e poi consumare, vestirsi da fabbro rovina tutto ad entrambi. 

Però sono d'accordo con lei sul fatto che di giorno si vestiva bene e in modo femminile e nei limiti anche sexy, per tutt'altra ragione che per trovare cazzi. 

Sebbene il motivo, per cui non paga la piscina o ha gli sconti in giro, è ovviamente da riportare sempre e comunque alla riproduzione sessuata. 

Si infatti più che soggezione è più un forte istinto verso di lei. La soggezione è più per chi ammiriamo molto o da chi pensiamo di avere vantaggi. Condivido anche la seconda  parte, infatti sono il primo a dire che le donne fanno ciò per piacere ma al tempo stesso sono consapevole di questa dinamica dei benefici che come dici tu sono anche psicologici e non solo materiali. Essere trattata con guanti bianchi dà piacere.  Ovviamente poi sta a noi maschi(etti per far arrabbiare Orph hahah) a mettere un freno quando si comportano male. Perchè va bene la scollatura ma la dignità di noi uomini anzi di persone dovrebbe venire prima. Scollata si ma se mi rovini la vita io uomo devo essere anche capace di mettere freno a comportamenti sbagliati. 

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Kaihō-sha
20 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

In una relazione sana invece, c'è un'oscillazione tra dipendenza ed indipendenza, un avvicinarsi ed allontanarsi, come nel moto di un pendolo, ove c'è un cosiddetto set point che è il limite di oscillazione in cui l'indipendenza è troppa e non si è più in relazione

Per alcuni questo set point è anche solo che la moglie non solo vada in palestra, ma abbia anche il corso di teatro per cui 4 sere a settimana faccia cose per i fatti propri. 

In questo moto oscillatorio di rotture e ricuciture del rapporto, per me è normale provare innamoramento alcuni giorni o momenti, e solo amicizia in altri momenti, e poi ancora innamoramento, e poi amicizia, e poi a volte amore e interesse per la sua crescita e sviluppo, e poi interesse per altro, e poi ancora forti sentimenti centripeti, e poi centrifughi, e questo moto per alcune donne che cercano codipendenze mi rende un po' il contrario di Don Abbondio, ossia un vaso d'acciaio in mezzo a vasi di terracotta. 

 

 

Chiudo il mese prossimo il mio primo anno di LTR 

 

 

 

Il moto oscillatorio che descrivi lo riconosco perfettamente, l'ho provato più volte anche nel corso delle due settimane precedenti, quando l'ho avuta ospite nella mia Tana per alcuni giorni di fila, alternando il distacco di un'ora di macchina da casa mia a casa sua

 

 

 

 

Sin da subito abbiamo negoziato con successo il mantenimento di spazi personali inviolabili e reciproci...a nessuno dei due piace fare la piattola (ho avuto culo lo so 🙂  )

 

 

 

 

Questo...assieme al fatto che si è integrata perfettamente nel mio secondo Clan di amici storici...al quale sono tornate a gravitare alcune ragazze con le quali si è trovata subito bene...mi ha fatto pensare di essere su binari più che sani

 

 

 

 

Se poi ci mettiamo anche esperienze condivise in qualità e quantità che hanno rinforzato il nostro legame, rendendoci molto complici, e permettendoci di superare alcuni momenti difficili conditi dal lockdown...devo dire che ad oggi non posso chiedere di meglio

 

 

 

Non mi illudo che sia un sodalizio che duri in automatico per l'eternità...anche se adesso mi sento piuttosto ottimista e preso bene...sono in grado di vedere gli scogli in navigazione 

 

 

 

Ma...sono fiero di essere consapevolmente e con cuore soave entrato in quest'avventura...la prima a superare lo scoglio dei 5 mesi delle relazioni precedenti...e dirò che comunque vada (e farò di TUTTO per farla funzionare fino a quando ne saremo appagati) ne vale più che la pena!!

 

 

 

Chiudo con una canzone che forse spiega più di tutte queste fredde parole:

 

 

 

 

 

 

 

 

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53 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

A volte due tare emotive si incastrano generando una bolla, chiamata codipendenza, che diventa una prigione chiamata da alcuni amore. 

Una bolla fatata in cui ognuno dei due si adopera con la manipolazione, la forza o il ricatto, a non far uscire l'altro dalla bolla, e dando in cambio la propria prigionia. 

Il che costa moltissimo, dato che le tendenze centrifughe sono forti, non è naturale stare in coppia in modo non dinamico, a meno che lei non sia incinta. 

Allora essendo uno sforzo attivo pesante, quello di stare lì pur di non far uscire l'altro, quando si scopre il cheating si diventa pazzi. 

Perché è come aver rinunciato a tutto ciò che ci rendeva felici a patto che l'altro rinunciasse (da rileggere la convenzione di Ginevra) e non vedere la quarta stagione della casa di carta perché l'altro non guardi la sua serie preferita, poi scoprire che l'altro invece l'ha guardata di nascosto. 

E' un dramma, il sacrificio della propria vita, o dei propri mesi o anni, nella sofferenza pur di far soffrire anche l'altro, e poi l'altro invece ha avuto momenti felici. 

Terribile. 

In una relazione sana invece, c'è un'oscillazione tra dipendenza ed indipendenza, un avvicinarsi ed allontanarsi, come nel moto di un pendolo, ove c'è un cosiddetto set point che è il limite di oscillazione in cui l'indipendenza è troppa e non si è più in relazione

Per alcuni questo set point è anche solo che la moglie non solo vada in palestra, ma abbia anche il corso di teatro per cui 4 sere a settimana faccia cose per i fatti propri. 

Per altri come me il set ponti ammette oscillazioni anche biennali senza vedersi, e quando ci si vede esplode il sorriso nello sguardo. 

In questo moto oscillatorio di rotture e ricuciture del rapporto, per me è normale provare innamoramento alcuni giorni o momenti, e solo amicizia in altri momenti, e poi ancora innamoramento, e poi amicizia, e poi a volte amore e interesse per la sua crescita e sviluppo, e poi interesse per altro, e poi ancora forti sentimenti centripeti, e poi centrifughi, e questo moto per alcune donne che cercano codipendenze mi rende un po' il contrario di Don Abbondio, ossia un vaso d'acciaio in mezzo a vasi di terracotta. 

A volte invece trovo donne che non sono troppo tarate. Spesso non sono quelle che desidero di più, più giovani e fighe, spesso hanno dovuto guadagnarsi la vita e cavarsela, e quell'oscillazione diventa una danza compartecipata. 

E devo solo stare attento al ritmo. 

Danzare significa anche rischiare di pestare un piede. 

Se non dai un ritmo, non generi aspettativa e trepidazione (Piccolo Principe e la Volpe Rulez), ad esempio vedersi il martedì sera. 

Se però instauri per scelta o perché succede per comodità, un ritmo, poi salti una battuta, colpisci i centri della nocicezione come avessi davvero pestato un piede. 

Ritmo e oscillazione sono cose bellissime, e delicate, maneggiare con cautela. 

Anzi, ritmo e oscillazione sono la stessa cosa. Metronomo. 

Se parti con un ritmo troppo serrato e pertanto oscillazioni troppo corte (alta frequenza, onde corte) dopo quando imposti oscillazioni più ampie e frequenza inferiore puoi far sentire uno strappo. 

Che le persone sane ricuciono, ma se non sono sane gli fai male per niente, non ti relazioni a una persona per farle male. 

La cosa bella è che frequenza e larghezza d'onda funzionano nella vita esattamente come le onde radio. 

Le onde radio ad alta frequenza e quindi onda stretta vanno veloci e lontane se non c'è nessun ostacolo, ma non passano i muri, non li accolgono con la larghezza dell'onda, non li aggirano, hanno onde brevi e rapide che vanno dritte e se sbattono su un ostacolo è la fine. 

In un mondo perfetto senza ostacoli, senza muri, andrebbero chissà dove. Ma nel mondo ci sono i muri. Gli alberi, le montagne. 

Le onde a bassa frequenza ed onda ampia vanno meno rapide, ma quando incontrano un ostacolo la larghezza di oscillazione permette di aggirarlo e propagarsi oltre. 

Insomma, non vanno contro un muro. 

Conosco anche io la sensazione delle oscillazioni a cui ti riferisci.

E mi rendo conto che quando stiamo qui a scrivere, parlare, gettare parole stiamo formando frasi, concetti, a volte anche lunghi periodi, ma non è questo quello che conta, cioè non completamente.

Essere consapevole delle dinamiche, per quanto riusciamo a dominarle, aiuta ad aprirsi e comprendere noi stessi e chi ci circonda, però poi bisogna lasciare spazio ai bimbi.

L'ho scritto personalmente oggi, competenze e studi prima di affrontare un determinato discorso, ma perché è la forma base della comunicazione di una informazione.

Appunto informazione, che per adulti e persone cresciute possono essere quei concetti a cui mi riferivo, che possono servire per comprendere quelle dinamiche, a risolvere problemi comuni, a disimpegnarsi da oneri e da impegni con guadagno di tempo e di efficacia.

O per non corto-circuitare, la cosa più facile di questo mondo.

Poi ci sono i bimbi che comunicano.

Lì le informazioni sono molto meno strutturate ma tendenti all'infinito, pulite, levigate, che arrivano dritte dove devono arrivare, sono quelle onde, quei raggi invisibili che viaggiano istantaneamente nel mezzo amorfo per toccare altre corde, divertendosi a suonare tante note sempre diverse.

Quel suono ha molto più i caratteri di un'armonica, perché in fondo non ci sono grossi modificatori, sostanze inquinanti che possono tradurlo in rumore.

Ed è come se vi fosse una memoria di queste armoniche, di queste oscillazioni.

Quei bimbi conservano questi fasci in qualche angolo del loro piccolo contenitore colorato, e me lo immagino più come un riverbero interno, di piccole casse in cerca di altre, più o meno simili, per risuonare.

E quel vaso di acciaio o di qualsivoglia metallo non risuona proprio con materiali che non gli sono simili, non c'è da scervellarsi in tanti ragionamenti che seguono una logica da adulti, è come assistere ad una signora in un campo che cerca di riempire il suo cesto semi-vuoto con delle belle mele rosse e tu sei lì, sereno, con tanti frutti in mano a nutrirti e a nutrire.

La signora si ferma affianco a te e ti chiede di dargli qualche frutto che assomigli ad una bella mela rossa, tu gli dai la tua ciliegia più grande e più buona, lei la percepisce come simile, soddisfacente, alla fine deve riempire quel suo cesto altrimenti a casa non porta quasi nulla.

E poi ritorna e vuole altre mele rosse o presunte tali per riempire il cesto.

Ma tu sei lì a dare quando hai, dare diverse cose e in tempi diversi, quando magari ne hai voglia e non on-demand, a diverse persone o anche ad animali, mica puoi stare lì a riempire i cesti di natale della signora.

Si assiste ad un sé ed ad un altro da sé, che però è proprio altro (dismorfismo). Sono due bimbi distinti, con piccole casse diverse, che dissuonano (dis- i latini lo utilizzavano come separazione).

Capita che hai qualche pera che vorresti anche dargliela perché ce l'hai, ma la rifiuta.

Quindi la diretta estensione di quelle onde non avviene perché non c'è continuità oscillatoria e in quanto tale non può crearsi la memoria di queste oscillazioni.

Si crea invece rumore, interferenze.

Mentre se in uno angolo di una casa di campagna c'è un bimbo che sta giocando con il fango per formare piccoli oggetti o animali che ha visto la volta scorsa in fattoria, e a quel bimbo se ne avvicina un altro vestito con una maglietta a righe bianche e gialle, pantaloni over-size del fratello maggiore e quelle scarpe inguardabili che le mamme ci compravano all'epoca, allora quest'ultimo sederà direttamente vicino al primo, si sorrideranno, e si scambieranno un pò di acqua e terra, per realizzare nuove forme.

Risuonano con naturalezza e creano memoria.

Si rivedranno dopo un pò di tempo, dove le onde emergeranno rapide e secche dalle piccole casse per ritrovare continuità nell'altro da sé che non è tanto altro, è più isomorfo.

Quelle onde hanno la stessa forma, lunghezza, altezza, frequenza, tanto che è difficile distinguere da dove partano e dove finiscano.

Ma ha importanza?

Ai bimbi interessano che ci siano e basta, e che tornino a risuonare per memoria.

Basta che si re-incrocino, ritrovandosi davanti lo stesso generatore d'onda e parte la danza.

 

Il sistema limbico ed i gangli della base viaggiano con una frequenza d'onda che è simile a quella prodotta dalla musica elettronica, che può conseguentemente agire influenzando l'attività di tali nuclei, generando gratificazione e motivazione psico-motoria.

Esiste un sistema metronomico nel nostro SNC che è il clock talamo-corticale, un sistema di trasmissione tra il talamo aspecifico e aree diffuse della corteccia, sempre aspecifiche, che viaggia ad una frequenza pre-stabilita che varia in funzione del grado di attività dell'individuo, il cui significato è quello di generare un'attività elettrica di base del cervello per poi modularla nel momento in cui avvenga uno stimolo (avverte quindi che sta arrivando un informazione che dobbiamo elaborare).

Un rumore o un suono più volte ripetuto e a frequenza costante, come le lancette dell'orologio o le frecce di direzione dell'auto, possono ridurre l'attività di tale circuito e portare a sonnolenza.

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^'V'^
2 ore fa, sasa4 ha scritto:

Un rumore o un suono più volte ripetuto e a frequenza costante, come le lancette dell'orologio o le frecce di direzione dell'auto, possono ridurre l'attività di tale circuito e portare a sonnolenza

Il cuore da dentro la pancia della mamma, mi rilassava. Quasi quanto i tergicristalli della Fiat 124, mai quanto il battito del cuore di una presa cucchiaino con le dita del piede a molletta da bucato sul suo garetto. 

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