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Cosa porta un uomo a chiedere alla propria compagna/ragazza/fidanzata di sposarsi (lei NON ha mai chiesto il matrimonio e non hai mai affrontato il discorso)?


Sonya

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20 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Che è il problema di cui stiamo parlando, non stiamo parlando di molecole, ma del disegno generale. 

 

12 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Significa semplicemente che siamo sistemi Bio-psico-sociali. 

Non ho potuto commentare ieri perché ero in fase di down con la malattia e non avevo nemmeno la forza di ideare, figurati a scrivere, ma volevo sottolineare questi due passaggi.

Il primo è un limite che noto nella maggior parte delle persone, di dividere il contesto operativo dell'uomo in compartimenti stagni.

Ancora una volta il dettaglio, il singolo, la situazione.

Quello che ha combattuto per anni la Gestalt per poi offrire spazio al cognitivismo con le conseguenze in termini di utilità clinica che oggi noi conosciamo.

Questo discorso sui neuro-trasmettitori viene fatto purtroppo da troppe, tante persone senza sapere di cosa si stia parlando.

Invito ad aprire rispettivamente testi di biologia, biochimica, fisiologia, neurologia, neurofisiologia, endocrinologia, farmacologia, una volta aperti leggerli e poi studiarli e capire che quando qualcuno scrive "teoria" è evidente che non si sa di cosa si stia parlando.

Quando parliamo di alimentazione per esempio, allora sì che lì funziona la serotonina, che è naturale mangiare carne e non pietre (picacismo a parte), che la dopamina ti da salienza nel mangiare e nel mangiare ancora, che si incastra con gli oppioidi e tutta roba che già sappiamo.

Quando però si parla di sesso e rapporti con l'altra persona ecco il dualismo.

Bio-psico-sociale.

Bios è vita, natura in greco.

Biologia non è un libro di testo che parla della cellula, ma parla della vita.

Infatti tutti gli studi scientifici sono studi della vita, per cui parlano e cercano di spiegare la biologia.

Dalla biologia e dalla nascita, perché la vita nasce e muore in un circolo virtualmente chiuso che si autorigenera, si vengono poi a determinare tutta una serie di comportamenti (nell'accezione biologica del termine, nel senso di pensare-sentire-agire) che vengono selezionati nel tempo.

Se mangio pietre mi rompo i denti e muoio di fame.

Se metto il pene nel buco dell'albero, mi becco una balanopostite purulenta, muoio e non genero prole, fine della mia linea di sangue (a meno che non ho fratello/sorella che trombino altri - inclusive fitness)

A proposito di linea di sangue, gli stessi ebrei che fanno le vittime per l'Olocausto (che non sto giustificando), curano con meticolosità e precisione la discendenza, fanno selezione diretta ed attiva, decidono chi sposare chi, con chi i figli si accoppiano e determinano delle caratteristiche ben precise nella loro successione.

Infatti indagando nelle gerarchie sociali è possibile vedere come molti settori del lusso e delle alte sfere sono proprio ad appannaggio degli ebrei, come in una lobby esclusiva.

Quindi la serie di eventi psicologici e sociali nascono dalla vita, come è nato dalla vita il tessuto sociale ed economico entro cui viviamo al giorno d'oggi, perché l'uomo cerca un vantaggio in termini di benessere e sforzo minore per ricercare l'omeostasi, come quando la cellula diviene tonda perché è la migliore configurazione energetica.

Nel momento in cui si assiste un danno cellulare la superficie sferica si modifica dando origine a strutture aberranti, balloniformi o squadrate che, a lungo andare e senza meccanismi di riparazione o ritorno all'ambiente originario, portano la morte cellulare.

La Chiesa e la psicoanalisi, in senso stretto, sono andate avanti per comodità (comoditas, serie di elementi che favoriscono lo svolgersi di una determinata azione).

La prima perché imponendo dottrine e fede canalizzando la paura della morte e della materialità della vita in proiezione divina, permette facilmente di controllare un ampio gruppo di persone, popolazioni intere (proiettare la propria paura, il proprio timore verso qualcosa è dipendere da quella cosa, per cui tu segui quello che ti viene detto altrimenti ne è in gioco la tua esistenza).

La psicanalisi classica e alcune sue modificazioni fanno lo stesso con la paura, il timore della mancata spiegazione di alcuni comportamenti.

Per chi vuole obiettare dicendo che il matrimonio esisteva già dopo la rivoluzione agricola e nel modo greco e romano, invito a studiare il modello matrimoniale dell'epoca, come nacque, perché esisteva e come veniva praticato.

E dell'utilizzo che viene fatto di un oggetto che determina il valore e il significato dell'oggetto stesso.

Il pene dentro l'albero.

Il pene dentro una vagina.

Principio di causalità e di non contraddittorietà.

Questo serve a quello e non ad un'altra cosa, per cui ne riconosco un uso specifico.

Per questo si assiste ad un bimbo di 3 anni che prende un telecomando e lo sbatte al muro, mentre l'adulto cambia canali.

Inoltre Sapiens ha rispetto ai cugini più vicini una elaborazione cognitiva più sofisticata dell'uso dello strumento (in un principio co-evolutivo, apprendo cose e si sviluppa la mia materia grigia per apprenderne altre e così via).

Può innanzitutto raccoglierlo e conservarlo, elemento che ha assunto tutto il suo valore dalla rivoluzione agricola in poi, ma può scomporlo in meta-oggettiv successivi e farne un utilizzo sempre diverso in funzione di un determinato scopo o situazione.

Logica delle parti per chi volesse approfondire.

Scomponiamo gli oggetti in tante subunità togliendone il senso di identità di quel determinato oggetto e funzione, e ristrutturandolo secondo un'astrazione cognitiva elaborata, ne creiamo un'altra, un altro oggetto e un'altra funzione.

Imitazione ed emulazione.

Imitazione è strutturata, motivazionale (il disegno naturale), finalistica (sempre il disegno di cui prima), l'emulazione è stereotipata.

Per questo posso utilizzare un piatto per conservare del cibo, poterlo mangiare, mettergli dei soldi dentro, spaccarlo in testa a qualcuno o fare il lancio del disco.

Quel piatto assume significati e identità diverse in funzione della necessità o situazione.

Questo vale in parte già per le scimmie.

Kohler studiò l'insight nelle scimmie vedendo come già essere potevano prendere due-tre tubi per fare uno più lungo e far cadere giù la banana.

Questo può farlo un bambino di 3 anni più o meno.

Lo stesso bambino che reagisce spaventandosi, deprimendosi, arrabbiandosi, piangendo quando non gli va a genio una determinata azione.

Se avete pensato che la maggior parte delle persone che vi sono intorno sono bimbi capricciosi la risposta è sì.

Persone condizionate appunto, che usano il cervello, la scatola cranica come divisiorio per le orecchie.

La Chiesa e la psicanalisi classica sono strumento per il controllo di quei bambini che cercano di preservare la loro omeostasi alleviando paure considerate in chiave di incertezza, dubbio, timore, ignoranza.

Si ignora la psiche perché è un'entità che non tocchi e quindi presti fede verso una ideologia.

Si ignora la vita dopo la morte perché non vi è coscienza autoriflessa, e quindi presti fede verso resurrezioni o visioni varie.

Nulla di nuovo sotto il sole, già la tradizione classica greca lo spiegava con i miti, le divinità, le proiezioni attributive dei propri limiti o timori.

Ma quando si parla di bios si parla di tutto, di natura, di cosmo, di globalità e le motivazioni in senso di matrice che porta avanti la vita è la vita stessa che vuole rigenerarsi.

Voler a tutti i costi concretizzare la psiche e la vita dopo la morte vuol dire non voler veder rigenerare quella vita e vedere altri sorrisi, traducendosi in quell'egoismo elementare, quello che, contrariamente a quanto detto, non intendeva affatto Dawkins (ma anche Darwin e successivi), ma quello che guarda all'egocentrismo, egoticismo, individualismo, quella modalità di comportamenti e di azioni che ci riportano in età infantile, che generano compassione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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28 minuti fa, Orph ha scritto:

Non lo capirò MAI.

Quando le persone sentono cosa gli dico mi danno dello "strano".

Poi quando riesco ad entrare nelle porte giuste della loro anima mi chiedono di inviargli documenti, letteratura, libri e strumenti per capire meglio.

Legge e studiare da soli non servono, serve vivere e applicarli per comprenderli a fondo.

Ma ho imparato a guardare con i loro occhi e ora sì che capisco.

Capisco che ci sono persone che in termini assoluti o in un dato momento o contesto non sono pronte.

Hai letto qui sul forum quanto triggerano e vengono scritte cose senza alcun nesso.

Nesso apparente.

Poi c'è lo strumento cognitivo e percettivo dell'altra persona.

Ma questo strumento che credenze, convinzioni e condizionamenti, ma anche vissuti, ha?

Cambia tutto.

Io ti dico mela verde su un albero che cade.

Tu capisci pera verde su un ramo scaraventata a terra con forza.

ἐν e πάθεια, come capacità di comprendere lo stato d'animo e la situazione emotiva di un'altra persona, in modo immediato e talvolta senza far ricorso alla comunicazione.

Guarda con i suoi occhi.

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Sonya
44 minuti fa, Orph ha scritto:

Scusa mi intrometto anche se non dovrei ma non riesco a non notare sta cosa (che è successa pure poco tempo fa con un'altra utentessa):

cosa c'è di cosi "spaventoso" in un "lungo post" dove da una domanda magari di piccolo respiro qualcuno che sa scrivere bene, è pieno di esperienze e di concetti interessanti (condivisibili oppure no sempre interessanti imho) tira fuori racconti di vita e in ogni caso ti risponde e aggiunge regalandole informazioni e punti di vista?

Non lo capirò MAI.

 

Guarda che l'ho letto il commento. TUTTO.

La risposta alle mie domande non c'era... Poi, che si volesse tergiversare xk una risposta coincisa fosse scomoda, xk reputata "svalutante", è un'altra questione... 

1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Già. 

Evidentemente mi sono spiegato male io. 

Non 

Mi 

Interessa

Pace, amore e gioia infinita ☺️

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4 minuti fa, Sonya ha scritto:

Poi, che si volesse tergiversare xk una risposta coincisa fosse scomoda, xk reputata "svalutante", è un'altra questione... 

Che tristezza però davvero.

Se tu per sbaglio ti imbatti in un paesaggio bello ti fai la para sul fatto che ci sei finita per caso?

Bah continuo a non capire che ti devo dire.

Ps. 

la risposta alle domande era il post stesso ti è stata fornita una storia dei motivi che hanno portato una persona a fare alcune esperienze e se leggi tra le righe c'è molto di più di quel che hai chiesto.

 

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3 minuti fa, Sonya ha scritto:

La risposta alle mie domande non c'era... Poi, che si volesse tergiversare xk una risposta coincisa fosse scomoda, xk reputata "svalutante", è un'altra questione... 

@Orph Come ti dicevo.

1. A dice x a C

2. x diventa y, z, p, n

3. C capirà y, z, p, n

4. C risponde in base alla sua elaborazione di y, z, p, n ad A che non capirà del perché della risposta (se non domina tale questione)

Un pò quello accade tra uomo e donna continuamente nei rapporti interpersonali, insieme all'attribuzione legata al sesso (modello logico-analitico vs modello paranoide-intuitivo).

E la gente adotta cuccioli.

Con loro basta dire sì, no, e dargli i croccantini.

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19 minuti fa, sasa4 ha scritto:

Quando le persone sentono cosa gli dico mi danno dello "strano".

Poi quando riesco ad entrare nelle porte giuste della loro anima mi chiedono di inviargli documenti, letteratura, libri e strumenti per capire meglio.

Legge e studiare da soli non servono, serve vivere e applicarli per comprenderli a fondo.

Ma ho imparato a guardare con i loro occhi e ora sì che capisco.

Capisco che ci sono persone che in termini assoluti o in un dato momento o contesto non sono pronte.

Hai letto qui sul forum quanto triggerano e vengono scritte cose senza alcun nesso.

Nesso apparente.

Poi c'è lo strumento cognitivo e percettivo dell'altra persona.

Ma questo strumento che credenze, convinzioni e condizionamenti, ma anche vissuti, ha?

Cambia tutto.

Io ti dico mela verde su un albero che cade.

Tu capisci pera verde su un ramo scaraventata a terra con forza.

ἐν e πάθεια, come capacità di comprendere lo stato d'animo e la situazione emotiva di un'altra persona, in modo immediato e talvolta senza far ricorso alla comunicazione.

Guarda con i suoi occhi.

Ok ma presuppongo come scritto sopra che se "per sbaglio" mi imbatto in uno scritto che ha la dignità di essere letto perchè ci sono delle esperienze dentro non stia a lamentarmi del fatto che ci sono inciampato per caso.

Oltretutto da persone che sono su un sito del genere (che presuppone una certa anche minima curiosità e "apertura mentale").

Poi posso anche immaginare che di certe condivisioni di vita (per me bellissime) a qualcuno possa fregare niente, ma il modo quasi spaventato alla risposta se un post supera le 7 righe mi sale la tristezza che ti devo dire.

Poi non so sarà che mi viene difficile personalmente comporne di cosi belli e lunghi come fate per esempio tu e Aivia che mi affascina quindi leggerli (e in genere conoscere cose di cui non sono capace/mi arrichiscono di esperienze) ma davanti ad un racconto di vita certe risposte per me sono un orrore.

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2 minuti fa, Orph ha scritto:

Ok ma presuppongo come scritto sopra che se "per sbaglio" mi imbatto in uno scritto che ha la dignità di essere letto perchè ci sono delle esperienze dentro non stia a lamentarmi del fatto che ci sono inciampato per caso.

Oltretutto da persone che sono su un sito del genere (che presuppone una certa anche minima curiosità e "apertura mentale").

Poi posso anche immaginare che di certe condivisioni di vita (per me bellissime) a qualcuno possa fregare niente, ma il modo quasi spaventato alla risposta se un post supera le 7 righe mi sale la tristezza che ti devo dire.

Poi non so sarà che mi viene difficile personalmente comporne di cosi belli e lunghi come fate per esempio tu e Aivia che mi affascina quindi leggerli (e in genere conoscere cose di cui non sono capace/mi arrichiscono di esperienze) ma davanti ad un racconto di vita certe risposte per me sono un orrore.

La tua elaborazione però nella prima frase parte dal presupposto del riconoscimento dell'autorità (intendo sempre in termini positivi, cioè guida), cioè quella dignità di cui tu parli è parte del tuo riconoscimento verso l'autorità stessa, che è lo stesso motivo per cui una frase con X contenuto detta da lui abbia più apprezzamenti della stessa frase detta da Caio.

Stesso motivo per cui nell'altro thread la ragazza triggerava per l'autorità, dimostrando scarsa indipendenza e identità del sé, volendola trovare nella sua ribellione verso un qualcuno superiore, in logiche di potere.

E ben venga questo se una persona con quei contenuti e quella lucidità di pensiero - parla di argomenti scientifici meglio di colleghi miei che prenderei a schiaffi e meglio di me in alcune circostanze - trasmette quei contenuti e in quel modo alle persone.

Se funzionasse sempre così non ci sarebbe quella sottospecie di democrazia che fa finta di darci diritti e doveri, ma senza riconoscimento di chi sta sopra e chi sta sotto, parlo di riconoscimento delle necessità reali e di identità, che genera scissione tra governo e popolo.

E le altre frasi, se le analizzi (io lo sto facendo perché sei una persona intelligente e sveglia, mi sto confrontando con te) partono da un canale cognitivo ben preciso, di consequenzialità, quindi sempre logico (anche se è una doverizzazione il dire che se si sta sul forum vuol dire essere aperti o disponibili).

Il suo invece è paranoide: diffido da quello che mi ha detto, ci saranno sicuramente altre ragioni e così via.

Nè uno nè l'altro sono negativi, sto descrivendo, prima di ricevere attacchi.

Quindi canali distinti = incomprensione, mancanza di comunicazione.

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1 minuto fa, sasa4 ha scritto:

La tua elaborazione però nella prima frase parte dal presupposto del riconoscimento dell'autorità (intendo sempre in termini positivi, cioè guida), cioè quella dignità di cui tu parli è parte del tuo riconoscimento verso l'autorità stessa, che è lo stesso motivo per cui una frase con X contenuto detta da lui abbia più apprezzamenti della stessa frase detta da Caio.

No parlo dello scritto in se che sia scritto da Caio oppure da Aivia oppure da altri tendo a ritenerlo irrilevante.

2 minuti fa, sasa4 ha scritto:

Stesso motivo per cui nell'altro thread la ragazza triggerava per l'autorità, dimostrando scarsa indipendenza e identità del sé, volendola trovare nella sua ribellione verso un qualcuno superiore, in logiche di potere.

Proprio perchè ho sempre cercato di evitarlo per me questo "atteggiamento" (prova ne è che se qualcosa non mi torna che abbia scritto il papa oppure uno sfigato qualsiasi lo dico) lo vedo anche spesso in altri.

3 minuti fa, sasa4 ha scritto:

Nè uno nè l'altro sono negativi, sto descrivendo, prima di ricevere attacchi.

Lo so ti sto cercando di spiegare il mio approccio alla cosa (quantomeno in maniera conscia cosi ragiono)

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10 minuti fa, Orph ha scritto:

No parlo dello scritto in se che sia scritto da Caio oppure da Aivia oppure da altri tendo a ritenerlo irrilevante.

Proprio perchè ho sempre cercato di evitarlo per me questo "atteggiamento" (prova ne è che se qualcosa non mi torna che abbia scritto il papa oppure uno sfigato qualsiasi lo dico) lo vedo anche spesso in altri.

Perfetto allora ti chiedo scusa perché lo avevo mal interpretato.

Contento che ti possa essere stato utile il commento.

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Adesso, sasa4 ha scritto:

Perfetto allora ti chiedo scusa perché lo avevo mal interpretato.

Contento che ti possa essere stato utile il commento.

Assolutamente ti ringrazio👍

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