La mia situazione disastrosa!!!!

[ThE_EnD-of_The_WoRld [Partecipante] 139]

Un altro problema che sicuramente io possiedo è quello del next (sperando che abbia che capito di cosa si parli).

1 spesso mi prende delle cotte per le ragazze con cui ci provo e quindi rimango per un tempo davvero lungo infatuato da queste ragazze. 

2 prima di trovarne un'altra con cui provarci passa, anche in questo caso, un bel po' di tempo. Ci sono stati periodi che per un anno intero ci provavo sempre con la stessa praticamente, anche se sapevo che il risultato non sarebbe cambiato, mi accontento delle piccole cose. Per me è davvero difficile toglierle dalla testa. 

Come si può fare per migliorare quest'aspetto? Rimane comunque una cosa soggettiva, per alcuni è più semplice passare oltre e per altri lo è di meno. 

[ArmandoBis [Partecipante] 5034]

1 ora fa, ThE_EnD-of_The_WoRld ha scritto:

Un altro problema che sicuramente io possiedo è quello del next (sperando che abbia che capito di cosa si parli).

1 spesso mi prende delle cotte per le ragazze con cui ci provo e quindi rimango per un tempo davvero lungo infatuato da queste ragazze. 

2 prima di trovarne un'altra con cui provarci passa, anche in questo caso, un bel po' di tempo. Ci sono stati periodi che per un anno intero ci provavo sempre con la stessa praticamente, anche se sapevo che il risultato non sarebbe cambiato, mi accontento delle piccole cose. Per me è davvero difficile toglierle dalla testa. 

Come si può fare per migliorare quest'aspetto? Rimane comunque una cosa soggettiva, per alcuni è più semplice passare oltre e per altri lo è di meno. 

"Se desideriamo vincere non vinceremo; se pensiamo al Satori non lo otterremo"

(T. Deshimaru)

 

In sostanza, se vuoi riuscire non ci devi provare.

[ThE_EnD-of_The_WoRld [Partecipante] 139]

Altro match su tinder, però di nuovo con una ragazza giovane giovane (22 anni) la cosa mi pizza un po'!!!

[Back Door Man [Élite] 11621]

1 hour ago, ThE_EnD-of_The_WoRld said:

Altro match su tinder, però di nuovo con una ragazza giovane giovane (22 anni) la cosa mi pizza un po'!!!

Festeggiamo 100 pagine e 1000 risposte.

 

Buon Compleanno, Caro!
 

Spoiler

 

[Troplic88 [Partecipante] 424]

Menomale che ho trovato questa discussione per la seconda volta.

[ThE_EnD-of_The_WoRld [Partecipante] 139]

Il 10/3/2019 at 00:50, ^'V'^ ha scritto:

I cani di Martin Seligman nelle gabbie elettrificate dopo un po' rinunciavano a provare a saltare nell'altra gabbia e rimanevano sul pavimento elettrificato a guaire depressi cagandosi addosso. 

Sicuramente ci saranno cani che si arrendono al secondo tentativo, altri che smettono di lottare al decimo, altri come Rocky stanno in piedi tredici riprese contro Apollo Creed. 

Ma nella vita così come nelle gabbie di Seligman c'è anche la quattordicesima, la ventesima, non finisce mai la scossa, non finiscono mai i colpi al fegato e in bocca. 

Così, ognuno di noi prima o poi scopre qual è il limite oltre il quale si ferma a tremare, cagarsi addosso e considerare che non c'è nessun arbitro che raccoglierà la tua resa mettendo fine alla scossa, ai pugni. 

Da bambino, come molti di noi, ho avuto il mito di quello che ce la fa.

Tipo che gli altri cani sono a terra e quel cane sono cento volte che riprova a saltare nell'altra gabbia. 

Magari anche solo perché troppo stupido per capire che non se ne esce. 

Tutti, credo, abbiamo avuto il culto dell'eroe. 

Poi ho capito che il limite di una persona può essere dieci gabbie, quello di un'altra cento, ma alla centouno crolla. 

Perché non siamo fumetti, siamo primati. 

E quei cani che crollano non sono dei fifoni. 

Sono capaci di ringhiare ad un orso per proteggere chi amano a costo dell'estremo sacrificio. 

Ma un orso lo vedi, attacchi o fuggi, è un nemico palesato. 

La vita come le scosse elettriche non ti lasciano in mano nessuna sensazione di controllo. Non le vedi, ma mordono come un orso. 

Puoi al massimo friggerti il cervello con dei rituali di controllo, tipo che ripetendo mille volte "ghiaccio ghiaccio ghiaccio" nella mente, la scossa arriverà più di rado, o che agendo in modo da non far adirare lo sperimentatore / un qualche dio, avrai meno scariche. 

Quando ero bambino il mio eroe era quel tale che sta in piedi 13 riprese contro Creed e quel cane che ancora salta nell'altra gabbia alla ventesima volta che prende la scossa. 

Ora che ho fatto 40 anni ho capito che il mio eroe è quel Clan che ti prende per i capelli e ti tira fuori da quel ring alla ventesima ripresa, fuori da quella merda di gabbie elettrificate quando credevi che a nessuno importasse di quanto senti male. 

Se esistesse un dio, come Seligman che gioca con la scossa fuori dalle gabbie, qualcosa che puoi affrontare seppur senza speranze, un orso a cui puoi fisicamente ringhiare, sarei felice di morire male combattendo, per la sola soddisfazione di riuscire a spezzargli un braccio, se solo avesse le palle per venire di fronte in carne ed ossa. 

Farmi ammazzare di botte ringhiando in faccia ad un nemico che finalmente si può vedere e far sanguinare, per proteggere chi amo da tutta questa merda, sarebbe il mio giorno felice. 

Anche se devo ammettere che se avesse i coglioni di venire coi boots on the ground, diventerebbe anche lui un po' il mio eroe. 

Perché a venire qua per propria scelta ci vogliono due palle... 

Vorrei vedere qual è il suo limite di scosse, di gabbie, di round, tutto ciò che è di carne e sangue ha un limite. 

Tornando a noi... 

Non esiste arbitro, dio è un rituale rassicurante, a nessuno frega niente di quanta scossa prendi e nemmeno se vai giù alla prima o alla centesima ripresa, tanto le riprese non finiscono. 

E il Clan c'è. 

Quelli sono i miei eroi. 

Ogni volta che tornano nella gabbia a prendere un Camerata (mi perdonino i froci se lo scrivo maiuscolo, come io perdono loro di consumarmi l'ossigeno) che si sta cagando addosso e guaisce, che è caduto, ogni volta a me sembra di aver piantato un pugno in faccia a dio, a Seligman, a Creed, alla vita. 

E mi torna la fiducia nel genere umano. 

Che, di default, ho sempre visto più che altro come fonte proteica e sessuale. 

Una delucidazione su questo post, intende che perseverare è sbagliato? Ma in che modalità? Non è giusto provare nonostante i fallimenti? 

[TheLastNinja [Partecipante] 1151]

Che poi continua a fare domanda fregandosene bellamente delle risposte ( anzi proprio non le leggerà ), beh da premiare per la perseveranza

[ThE_EnD-of_The_WoRld [Partecipante] 139]

1 ora fa, TheLastNinja ha scritto:

Che poi continua a fare domanda fregandosene bellamente delle risposte ( anzi proprio non le leggerà ), beh da premiare per la perseveranza

Non è vero!

[ThE_EnD-of_The_WoRld [Partecipante] 139]

Ieri ero in turno di notte con una mia collega ( da poco lasciata dal fidanzato) così chiacchierando è saltato fuori che ha voglia di riprendersi da questa brutta esperienza. Erano fidanzati da un po' ( 5 o 6 anni mi sembra). Lei dice che vuole divertirsi un po' perché è il modo migliore per digerire meglio questa delusione. 

Premetto che lei non mi è mai piaciuta particolarmente e anche se lavoriamo assieme da più di due anni non ci conosciamo molto, pensavo però che questa potesse essere una buona occasione per fare un po' di pratica in ambito relazionale e vedere di migliorare un po' la mia goffaggine. Da cosa potrei partire? 

[BLACKBART [Partecipante] 971]

45 minuti fa, ThE_EnD-of_The_WoRld ha scritto:

Ieri ero in turno di notte con una mia collega ( da poco lasciata dal fidanzato) così chiacchierando è saltato fuori che ha voglia di riprendersi da questa brutta esperienza. Erano fidanzati da un po' ( 5 o 6 anni mi sembra). Lei dice che vuole divertirsi un po' perché è il modo migliore per digerire meglio questa delusione. 

Premetto che lei non mi è mai piaciuta particolarmente e anche se lavoriamo assieme da più di due anni non ci conosciamo molto, pensavo però che questa potesse essere una buona occasione per fare un po' di pratica in ambito relazionale e vedere di migliorare un po' la mia goffaggine. Da cosa potrei partire? 

Senz'altro da un trattamento sanitario obbligatorio.

Vai con Dio, sei sul miglio verde ormai e speranza non ce n'è.