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Esce con un altro ma accetta invito


AndrewG

Messaggi raccomandati

5 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

D'amore acceso non t'avessi mai offeso. 

Vuoi allora sapere come mai, lei chiamò me perché doveva chiavare per continuare a torturare un fidanzato. 

Era accaduto che un tipo che avevo commentato, tra maschi, lo stato di un mio collega che aveva avuto un'infamata. 

Aveva avuto una storia bellissima di un anno, era finita civilmente, tutto a posto... 

E qualcuno per chiavarla invece di fare il suo game si era messo a dirle che in realtà tutta la storia era stata un'illusione perché lui aveva chiavato altre ecc. 

Ovvio che aveva chiavato altre, se no sarebbe stata una storia di un mese, non di un anno. 

Ma questo le ragazze non lo sanno, non lo capiscono, e quel tipo non l'aveva certo chiavata a quel modo, infangando i ricordi di lei della sua bella storia. 

Insomma avevo scritto in risposta al suo commento qualcosa di quel genere "tra maschi". 

Roba contro gli inutili infami sacchi di merda. 

Ma eravamo a parlare tra maschi, e tra colleghi tra l'altro. Per quanto in pubblica. 

Così, questa tipa mi messaggia in privato per bacchettarmi e dirmi che la violenza non è mai giustificata, che non voleva startare un flame in pubblica ma che non va bene quel che ho scritto... bla bla bla. 

Al che le spiego di non rompermi il cazzo e di tornare a parlare coi fidanzati e le fighe non violente, che non aria, rispetto quelli che le fighe gli possono parlare, ma a casa loro, io non sono così. 

Era giovedì, lunedì era a farsi scopare con mezzi suoi, e poi quando gli serviva qualcuno per fare del male a quello che stava tirando scemo (che si stava, facendo tirare scemo) il primo nome alla mente da chiamare fui io. 

Da notare che questo aspirante fidanzato ci era uscito tre settimane, senza scopare con tutti questi giochi che fanno raccontandosela tra amiche. 

Loro credono che così testano se ad uno interessino o se voglia SOLO SCOPARETM e proprio non capiscono che se ci interessa qualcuna è perché si fa scopare bene, con gusto e non rompe i coglioni. 

In realtà facendo così filtrano tutti i più inutili che ci siano in giro e fanno scappare chiunque abbia scelta o un minimo di ormoni in circolo. 

Ma tornando al nostro tipo che esce tre settimane soffrendo e arrivando a casa con le palle blu e la misoginia che galoppa ogni volta... quel lunedì lei non è che volesse venire da me a scopare. 

E' che io avevo libero dal lavoro solo il lunedì, così siccome continuava a chattare le spiegai: 

Senti, a me non interessa cosa dici, mi interessano i fatti. I fatti sono che mai una figa mi manda un messaggio per prima, tu hai mandato un messaggio in privato, mentre avrai dieci tipi alla settimana che scrivono ciao... sei carina... e nemmeno rispondi. 

Che poi ti voglia raccontare che sia per dirmi di essere erbivoro e non violento, queste sono cazzate per donne e fidanzati, i fatti sono che hai mandato un messaggio, per cui, se vuoi chiavare, io ci sono lunedì. Lunedì dopo no. 

Al che lei inizia a dire che terminare la chiacchierata bevendoci una cosa conoscitiva volentieri, ma che assolutamente non sarebbe venuta da me lunedì direttamente. 

Al che smetto di rispondere. 

Poi dopo uno o due giorni le dico che lunedì le mando l'indirizzo, se non ho conferma entro le 19 mi organizzo altrimenti che è la mia sera libera. 

Lei insiste che volentieri ci andiamo a bere qualcosa in un posto pubblico. 

Le dico di mollarmi con queste cazzate da fidanzati e gente creepy che butta il suo tempo dietro a fighe che nemmeno scopa, che in un posto pubblico dove le persone mi possono vedere con qualcuna, deve essere una di cui non mi vergogno perché ci ho scopato bene e ho visto che sa stare al suo posto, le ricordo che alle 19 mi organizzo diversamente. 

Insiste che non viene ma che se cambio idea e voglio bere qualcosa lei c'è. 

Non rispondo nemmeno. 

Non è un'idea, è quello che faccio lunedì, alle 19 mi organizzo per scopare, è la mia unica sera libera. 

Alle 18:58 mi dice se ho cambiato idea, dico no, che mi organizzo, fa nulla. 

Mi dice che arriva, di aspettare. 

Arriva, sale, bicchiere di vino, chiaviamo tutta notte. 

Bene così.  Sei stata brava. Una persona decente. 

Prossima volta andiamo a bere qualcosa perché non mi vergogno di te. 

meriti una statua ! grazie di cuore ! 

  • Grazie! 2
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Caraibika
30 minuti fa, Doom Head ha scritto:

Non basta, il tempismo c'entra poco.

C'è sempre chi subentra e te la sfila come un paio di calzini spaiati.

Penso che attualmente, su 4 ragazze con la quale mi sento, non ce ne sia una che non stia sentendo/frequentando qualcuno.

Ne ho due che mi interessano, una è una specie di diva col fisico da fotomodella, l'altra è una giovane (rispetto a me) che posta foto e video sexy e che neanche risponde ai commenti sotto di chi le dice "Sei una figa" perché a lei basta nutrirsi della sua eccitazione e non assecondarla.

In entrambi i casi escono da storie finite e difficili, dal loro punto di vista (che è il punto di vista di ogni donna con alle spalle una relazione finita) si sentono uniche, sventurate, tutte le sfighe capitano a loro. Mi infastidisce sempre questa filastrocca, mi infastidisce molto dire "Oooh capisco" quando mi raccontano le loro storie standard finite principalmente per la loro stupidità; sai perché fanno così? Perché non si conoscono. 10 donne su 10 ti raccontano di bastardi immorali che le hanno usate e sentono di avere un'esclusiva su quella situazione; tu ti mostri anche comprensivo (pur essendo disgustato dalla loro ingenuità) ma dalla tua comprensione ricavano solo l'insegnamento di ricascare nella solita morsa della loro stupidità.

E pensare che non ho mai offerto (e né offro mai) false speranze, mi dicono che facendolo otterrei di più ma non ci riesco: io prima voglio vedere il cammello.

E pensare che molte ancora oggi si lamentano di essere penalizzate dalla "società patriarcale". Le teletrasporterei un mesetto in un periodo a caso prima del ventesimo secolo per vedere come campavano le loro antenate, magari comincerebbero ad apprezzare i passi avanti che sono stati fatti.

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Back Door Man
14 minutes ago, ^'V'^ said:

D'amore acceso non t'avessi mai offeso. 

Vuoi allora sapere come mai, lei chiamò me perché doveva chiavare per continuare a torturare un fidanzato. 

Era accaduto che un tipo che avevo commentato, tra maschi, lo stato di un mio collega che aveva avuto un'infamata. 

Aveva avuto una storia bellissima di un anno, era finita civilmente, tutto a posto... 

E qualcuno per chiavarla invece di fare il suo game si era messo a dirle che in realtà tutta la storia era stata un'illusione perché lui aveva chiavato altre ecc. 

Ovvio che aveva chiavato altre, se no sarebbe stata una storia di un mese, non di un anno. 

Ma questo le ragazze non lo sanno, non lo capiscono, e quel tipo non l'aveva certo chiavata a quel modo, infangando i ricordi di lei della sua bella storia. 

Insomma avevo scritto in risposta al suo commento qualcosa di quel genere "tra maschi". 

Roba contro gli inutili infami sacchi di merda. 

Ma eravamo a parlare tra maschi, e tra colleghi tra l'altro. Per quanto in pubblica. 

Così, questa tipa mi messaggia in privato per bacchettarmi e dirmi che la violenza non è mai giustificata, che non voleva startare un flame in pubblica ma che non va bene quel che ho scritto... bla bla bla. 

Al che le spiego di non rompermi il cazzo e di tornare a parlare coi fidanzati e le fighe non violente, che non aria, rispetto quelli che le fighe gli possono parlare, ma a casa loro, io non sono così. 

Era giovedì, lunedì era a farsi scopare con mezzi suoi, e poi quando gli serviva qualcuno per fare del male a quello che stava tirando scemo (che si stava, facendo tirare scemo) il primo nome alla mente da chiamare fui io. 

Da notare che questo aspirante fidanzato ci era uscito tre settimane, senza scopare con tutti questi giochi che fanno raccontandosela tra amiche. 

Loro credono che così testano se ad uno interessino o se voglia SOLO SCOPARETM e proprio non capiscono che se ci interessa qualcuna è perché si fa scopare bene, con gusto e non rompe i coglioni. 

In realtà facendo così filtrano tutti i più inutili che ci siano in giro e fanno scappare chiunque abbia scelta o un minimo di ormoni in circolo. 

Ma tornando al nostro tipo che esce tre settimane soffrendo e arrivando a casa con le palle blu e la misoginia che galoppa ogni volta... quel lunedì lei non è che volesse venire da me a scopare. 

E' che io avevo libero dal lavoro solo il lunedì, così siccome continuava a chattare le spiegai: 

Senti, a me non interessa cosa dici, mi interessano i fatti. I fatti sono che mai una figa mi manda un messaggio per prima, tu hai mandato un messaggio in privato, mentre avrai dieci tipi alla settimana che scrivono ciao... sei carina... e nemmeno rispondi. 

Che poi ti voglia raccontare che sia per dirmi di essere erbivoro e non violento, queste sono cazzate per donne e fidanzati, i fatti sono che hai mandato un messaggio, per cui, se vuoi chiavare, io ci sono lunedì. Lunedì dopo no. 

Al che lei inizia a dire che terminare la chiacchierata bevendoci una cosa conoscitiva volentieri, ma che assolutamente non sarebbe venuta da me lunedì direttamente. 

Al che smetto di rispondere. 

Poi dopo uno o due giorni le dico che lunedì le mando l'indirizzo, se non ho conferma entro le 19 mi organizzo altrimenti che è la mia sera libera. 

Lei insiste che volentieri ci andiamo a bere qualcosa in un posto pubblico. 

Le dico di mollarmi con queste cazzate da fidanzati e gente creepy che butta il suo tempo dietro a fighe che nemmeno scopa, che in un posto pubblico dove le persone mi possono vedere con qualcuna, deve essere una di cui non mi vergogno perché ci ho scopato bene e ho visto che sa stare al suo posto, le ricordo che alle 19 mi organizzo diversamente. 

Insiste che non viene ma che se cambio idea e voglio bere qualcosa lei c'è. 

Non rispondo nemmeno. 

Non è un'idea, è quello che faccio lunedì, alle 19 mi organizzo per scopare, è la mia unica sera libera. 

Alle 18:58 mi dice se ho cambiato idea, dico no, che mi organizzo, fa nulla. 

Mi dice che arriva, di aspettare. 

Arriva, sale, bicchiere di vino, chiaviamo tutta notte. 

Bene così.  Sei stata brava. Una persona decente. 

Prossima volta andiamo a bere qualcosa perché non mi vergogno di te. 

 

8 minutes ago, vanhalen said:

meriti una statua ! grazie di cuore ! 

 

Bella storia. Sapete cosa mi ha ricordato?

Il Contrasto di Cielo d'Alcamo

aka

 

Rosa fresca aulentissima

 

 

Ho il testo originale in archivio. Ve lo passo.

 


Rosa fresca aulentissima (Cielo d'Alcamo)

«Rosa fresca aulentis[s]ima ch’apari inver’ la state,
le donne ti disiano, pulzell’ e maritate:
tràgemi d’este focora, se t’este a bolontate;
  per te non ajo abento notte e dia,
  penzando pur di voi, madonna mia».

«Se di meve trabàgliti, follia lo ti fa fare.
Lo mar potresti arompere, a venti asemenare,
l’abere d’esto secolo tut[t]o quanto asembrare:
  avere me non pòteri a esto monno;
  avanti li cavelli m’aritonno».

«Se li cavelli artón[n]iti, avanti foss’io morto,
ca’n is[s]i [sí] mi pèrdera lo solacc[i]o e ’l diporto.
Quando ci passo e véjoti, rosa fresca de l’orto,
  bono conforto dónimi tut[t]ore:
  poniamo che s’ajúnga il nostro amore».

«Che ’l nostro amore ajúngasi, non boglio m’atalenti:
se ci ti trova pàremo cogli altri miei parenti,
guarda non t’ar[i]golgano questi forti cor[r]enti.
  Como ti seppe bona la venuta,
  consiglio che ti guardi a la partuta».

«Se i tuoi parenti trova[n]mi, e che mi pozzon fari?
Una difensa mèt[t]onci di dumili’ agostari:
non mi toc[c]ara pàdreto per quanto avere ha ’n
                                               [Bari.
  Viva lo 'mperadore, graz[i'] a Deo!
  Intendi, bella, quel che ti dico eo?»

«Tu me no lasci vivere né sera né maitino.
Donna mi so’ di pèrperi, d’auro massamotino.
Se tanto aver donàssemi quanto ha lo Saladino,
  e per ajunta quant’ha lo soldano,
  toc[c]are me non pòteri a la mano».

«Molte sono le femine c’hanno dura la testa,
e l’omo con parabole l’adímina e amonesta:
tanto intorno percazzala fin che·ll’ha in sua podesta.
  Femina d’omo non si può tenere:
  guàrdati, bella, pur de ripentere».

«K’eo ne [pur ri]pentéssende? davanti foss’io aucisa
ca nulla bona femina per me fosse riprisa!
[A]ersera passàstici, cor[r]enno a la distesa.
  Aquístati riposa, canzonieri:
  le tue parole a me non piac[c]ion gueri».

«Quante sono le schiantora che m’ha’ mise a lo core,
e solo purpenzànnome la dia quanno vo fore!
Femina d’esto secolo tanto non amai ancore
  quant’amo teve, rosa invidïata:
  ben credo che mi fosti distinata».

«Se distinata fósseti, caderia de l’altezze,
ché male messe fòrano in teve mie bellezze.
Se tut[t]o adiveníssemi, tagliàrami le trezze,
  e consore m’arenno a una magione,
  avanti che m’artoc[c]hi ’n la persone».

«Se tu consore arènneti, donna col viso cleri,
a lo mostero vènoci e rènnomi confleri:
per tanta prova vencerti fàralo volontieri.
  Conteco stao la sera e lo maitino:
  Besogn’è ch’io ti tenga al meo dimino».

«Boimè tapina misera, com’ao reo distinato!
Geso Cristo l’altissimo del tut[t]o m’è airato:
concepístimi a abàttare in omo blestiemato.
  Cerca la terra ch’este gran[n]e assai,
  chiú bella donna di me troverai».

«Cercat’ajo Calabr[ï]a, Toscana e Lombardia,
Puglia, Costantinopoli, Genoa, Pisa e Soria,
Lamagna e Babilonïa [e] tut[t]a Barberia:
  donna non [ci] trovai tanto cortese,
  per che sovrana di meve te prese».

«Poi tanto trabagliàsti[ti], fac[c]ioti meo pregheri
che tu vadi adomàn[n]imi a mia mare e a mon peri.
Se dare mi ti degnano, menami a lo mosteri,
  e sposami davanti da la jente;
  e poi farò le tuo comannamente».

«Di ciò che dici, vítama, neiente non ti bale,
ca de le tuo parabole fatto n’ho ponti e scale.
Penne penzasti met[t]ere, sonti cadute l’ale;
  e dato t’ajo la bolta sot[t]ana.
  Dunque, se po[t]i, tèniti villana».

«En paura non met[t]ermi di nullo manganiello:
istòmi ’n esta grorïa d’esto forte castiello;
prezzo le tuo parabole meno che d’un zitello.
  Se tu no levi e va’tine di quaci,
  se tu ci fosse morto, ben mi chiaci».

«Dunque vor[r]esti, vítama, ca per te fosse strutto?
Se morto essere déb[b]oci od intagliato tut[t]o,
di quaci non mi mòs[s]era se non ai’ de lo frutto
  lo quale stäo ne lo tuo jardino:
  disïolo la sera e lo matino».

«Di quel frutto non àb[b]ero conti né cabalieri;
molto lo disïa[ro]no marchesi e justizieri,
avere no’nde pòttero: gíro’nde molto feri.
  Intendi bene ciò che bol[io] dire?
  Men’este di mill’onze lo tuo abere».

«Molti so’ li garofani, ma non che salma ’nd’ài:
bella, non dispregiàremi s’avanti non m’assai.
Se vento è in proda e gírasi e giungeti a le prai,
  arimembrare t’ao [e]ste parole,
  ca de[n]tr’a ’sta animella assai mi dole».

«Macara se dolés[s]eti che cadesse angosciato:
la gente ci cor[r]es[s]oro da traverso e da·llato;
tut[t]’a meve dicessono: ’Acor[r]i esto malnato’!
  Non ti degnara porgere la mano
  per quanto avere ha ’l papa e lo sodano».

«Deo lo volesse, vitama, te fosse morto in casa!
L’arma n’anderia cònsola, ca dí e notte pantasa.
La jente ti chiamàrono: ’Oi perjura malvasa,
  c’ha’ morto l’omo in càsata, traíta!’
  Sanz’on[n]i colpo lèvimi la vita».

«Se tu no levi e va’tine co la maladizione,
li frati miei ti trovano dentro chissa magione.
[...] be·llo mi sof[f]ero pèrdinci la persone,
  ca meve se’ venuto a sormonare;
  parente néd amico non t’ha aitare».

«A meve non aítano amici né parenti:
istrani’ mi so’, càrama, enfra esta bona jente.
Or fa un anno, vítama, che ’ntrata mi se’ ['n] mente.
  Di canno ti vististi lo maiuto,
  bella, da quello jorno so’ feruto».

«Di tanno ’namoràstiti, [tu] Iuda lo traíto,
como se fosse porpore, iscarlato o sciamito?
S’a le Va[n]gele júrimi che mi sï’ a marito,
  avere me non pòter’a esto monno:
  avanti in mare [j]ít[t]omi al perfonno».

«Se tu nel mare gít[t]iti, donna cortese e fina,
dereto mi ti mísera per tut[t]a la marina,
[e da] poi c’anegàs[s]eti, trobàrati a la rena
  solo per questa cosa adimpretare:
  conteco m’ajo a[g]giungere a pec[c]are».

«Segnomi in Patre e ’n Filïo ed i[n] santo Mat[t]eo:
so ca non se’ tu retico [o] figlio di giudeo,
e cotale parabole non udi’ dire anch’eo.
  Morta si [è] la femina a lo ’ntutto,
  pèrdeci lo saboro e lo disdotto».

«Bene lo saccio, càrama: altro non pozzo fare.
Se quisso non arcòmplimi, làssone lo cantare.
Fallo, mia donna, plàzzati, ché bene lo puoi fare.
  Ancora tu no m’ami, molto t’amo,
  sí m’hai preso come lo pesce a l’amo».

«Sazzo che m’ami, [e] àmoti di core paladino.
Lèvati suso e vatene, tornaci a lo matino.
Se ciò che dico fàcemi, di bon cor t’amo e fino.
  Quisso t’[ad]imprometto sanza faglia:
  te’ la mia fede che m’hai in tua baglia».

«Per zo che dici, càrama, neiente non mi movo.
Intanti pren[n]i e scànnami: tolli esto cortel novo.
Esto fatto far pòtesi intanti scalfi un uovo.
  Arcompli mi’ talento, [a]mica bella,
  ché l’arma co lo core mi si ’nfella».

«Ben sazzo, l’arma dòleti, com’omo ch’ave arsura.
Esto fatto non pòtesi per null’altra misura:
se non ha’ le Vangel[ï]e, che mo ti dico ’Jura’,
  avere me non puoi in tua podesta;
  intanti pren[n]i e tagliami la testa».

«Le Vangel[ï]e, càrama? ch’io le porto in seno:
a lo mostero présile (non ci era lo patrino).
Sovr’esto libro júroti mai non ti vegno meno.
  Arcompli mi’ talento in caritate,
  ché l’arma me ne sta in sut[t]ilitate».

«Meo sire, poi juràstimi, eo tut[t]a quanta incenno.
Sono a la tua presenz[ï]a, da voi non mi difenno.
S’eo minespreso àjoti, merzé, a voi m’arenno.
  A lo letto ne gimo a la bon’ora,
  ché chissa cosa n’è data in ventura».

 

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17 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Così, tu sei una parte politica e spendi milioni dei contribuenti per convincere le donne che siano vittime dei maschi e che siano vessate. 

Ma loro fanno la faccia da PNG, aggrottano le sopracciglia, rovinano la vita dei maschi nella vita quotidiana però... non vanno a votare. 

Quei maschi che invece hai oltraggiato, deriso, sabotato attivamente e pel mezzo della testa delle femmine... loro sono di meno... 

Ma vanno a votare in numero maggiore. 

E se non c'è un uomo forte che ti tiene il muso spinto sulla giusta interpretazione dei dati, e continui a fare di testa tua, siamo al ridicolo, il ridicolo che è nelle notizie di giornale ogni giorno, non serve soffermarsi su un singolo dettaglio, è una situazione demenziale. 

Deduco che qualcosa dovrà necessariamente cambiare nei prossimi anni.

Che le donne vadano improvvisamente a votare mi pare utopico, per cui la narrazione dovrà spostarsi necessariamente su qualcun altro.

Forse  si farà leva sugli immigrati?

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giannicarlo
37 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

E' solo una regola della democrazia. 

Mira al bersaglio grosso. 

Le donne votanti sono la maggioranza assoluta.

Dato che muoiono molti più maschi. 97% delle morti sul lavoro sono maschi, suicidi maschili sono l'80% del totale, maschi ammazzati sono stati cinque vittime per ogni donna uccisa fino agli anni novanta, poi con l'avvento di tanti stranieri che ammazzano le loro donne, unito al calo di omicidi mafiosi, si è arrivati oggi ad un 61% maschi ammazzati e 39% donne, ma a votare sono anche le persone degli anni 90.

Se la retorica politica riesce a farle sentire vittime e parte di una minoranza vessata, loro ricambiano con un voto. 

Non è un fatto di genere. 

E' che sono il bersaglio grosso dei voti, quelle che comandano tutto in una democrazia. 

Se ad esempio il 70% degli aventi diritto al voto fossero pensionati, le nuove vittime del mondo sarebbero gli anziani, non più le donne. 

Ogni giorno quando un pensionato rompe il cazzo ai muratori che lavorano fino a che uno dopo settimane non gli lancia il badile in una gamba, direbbero che c'è ancora l'odio per gli anziani da estirpare con corsi a scuola dove ti insegnano che la demenza senile rende più arguti. 

Per me la strategia che usano è giusta sulla carta. 

Ossia puntare al bersaglio grosso per numero di voti. 

Però è sbagliata nelle fondamenta e se non hanno un uomo cattivo che gli dica cosa pensare, penso che continueranno con questa querelle in cui blandiscono le maggioranze votanti facendole sentire vittime che si devono vendicare.

Relazione vittima-salvatore-carnefice, la stessa che usò Mao per fomentare la rivolta dei contadini, con la quale andò al potere e poi poté sterminare decine di milioni di contadini dato che in piena transizione industriale non gli servivano a niente. 

Quello che dovrebbero osservare è che sebbene le donne siano la maggioranza dei votanti in vita, in ogni regione vanno a votare più maschi che femmine. 

Ci sono differenze di gap tra varie regioni, ma di base in ogni regione italiana sono i maschi ad andare a votare in numero maggiore. 

Perché sono la minoranza assoluta e diventano la maggioranza relativa? 

Ma scherziamo? Metti cinque maschi a bere una birra e quando hanno finito di parlare di figa inizieranno a parlare di territorio e questioni politiche. 

Le femmine che almeno una volta alla settimana parlano di politica sono strane e rare, se escludiamo le fanatiche di qualche ideologia che ne parlano non per questioni maschili di dominio territoriale o di status, ma per questioni femminili di approvazione del gruppo. 

Insomma dicono robe fanatiche e partecipano a manifestazioni perché questo dà loro visibilità e plauso nel gruppo di cui fanno parte, e cui magari si sono avvicinate per il genere musicale che piaceva loro. 

Ma se escludi eccezioni di femmine che si interessano della cosa pubblica e di questioni territoriali e di bilancio, la media è che interessa ai maschi da che vanno all'asilo, alle femmine no. 

Così, tu sei una parte politica e spendi milioni dei contribuenti per convincere le donne che siano vittime dei maschi e che siano vessate. 

Loro fanno la faccia da PNG, aggrottano le sopracciglia, rovinano la vita dei maschi nella vita quotidiana però... non vanno a votare. 

Quei maschi che invece hai oltraggiato, deriso, sabotato attivamente e pel mezzo della testa delle femmine... loro sono di meno... 

Ma vanno a votare in numero maggiore. 

E se non c'è un uomo forte che ti tiene il muso spinto sulla giusta interpretazione dei dati, e continui a fare di testa tua, siamo al ridicolo, il ridicolo che è nelle notizie di giornale ogni giorno, non serve soffermarsi su un singolo dettaglio, è una situazione demenziale. 

Ammetto che appena arrivato non riuscivo quasi minimamente a comprendere ciò che scrivevi. Il tuo modo brusco mi sembrava quasi irritante e a volte mi limitavo a non leggerti.

Col senno di poi posso dire che avevo valutato male.

Grazie

Modificato da giannicarlo
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^'V'^
13 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Deduco che qualcosa dovrà necessariamente cambiare nei prossimi anni.

Che le donne vadano improvvisamente a votare mi pare utopico, per cui la narrazione dovrà spostarsi necessariamente su qualcun altro.

Forse  si farà leva sugli immigrati?

Per fare leva serve un punto di appoggio, per adesso le parti politiche non hanno un punto di appoggio. 

Cercano solo di non fare capire agli italiani che non c'è un governo, perché questi non capirebbero. 

Magari penserebbero sia colpa del governo. 

Ad oggi gli immigrati sono, con differenze regionali forti, circa il 10% della popolazione. 

Invece chi fa cosa dice il papa è il 20%. 

Se si riesce ad infilare in una retorica non sense un sillogismo che blandisca il papa, gli immigrati e se ci si riescono ad infilare anche le donne... 

Allora dopo i fianchi scoperti sono il pacchetto voti di chi è pensionato (bella massa pure quella) e di chi vuole le energie rinnovabili e salvare il pianeta. 

Se si riescono a far sentire vittime vessate nella stessa campagna politica quelli che sono in pensione, gli immigrati, le donne, chi vuole i pannelli solari a milano invece delle strade e quelli che fanno quello che dice il papa... 

Allora si ha una leva. 

Ma manca ancora il punto di appoggio. 

Non c'è una persona credibile cui far pronunciare la sfilza di non sense. 

Se invece ad esempio si riesce a mettere insieme nel calderone delle false vittime le donne, gli immigrati, l'ambiente e i pensionati, ma non il papa oppure quello se lo è già preso un'altra parte politica, allora inizieranno ad uscire sui giornali scandali su feste con la droga e le puttane a casa dei vescovi. 

https://youmedia.fanpage.it/video/aa/X9FFBOSw4Lnsp-NR

 

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