La collega di lavoro e investimenti che non hanno portato a nulla

[Back Door Man [Élite] 11659]

4 minutes ago, Giraluna said:

Qui c'è solo una che si è fatta li affari suoi. 

Sì, è vero, e non promette bene. O è bloccata o non ti vuole.

L'invito a uscire lo farei, ma senza aspettarti grandi cose. Ci sei già uscito.

Dedicagli un'ultima chance.

[BLACKBART [Partecipante] 971]

3 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Ti consiglio invece di regalargli dei fiori per l'ultimo giorno di lavoro. Da far comparire appositamente la mattina dell'ultimo giorno. E se la situazione lo consente qualche pasticcino e uno spumantino (suppongo che dovrà dirlo per forza che se ne va

Back dai, anche no.

Ma proprio no.

[Back Door Man [Élite] 11659]

1 minute ago, BLACKBART said:

Back dai, anche no.

Ma proprio no.

Perché?

E' vero che se lo fa gli altri vengono a sapere che lei aveva detto a lui che se ne andava e agli altri no.

Compromettente.

Stop.

@molder: non lo fare, prova solo a uscirci un'ultima volta.

[molder [Élite] 872]

24 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Do ut des, mol. Ricordalo.

Non cedere al troppo sentimentalismo. Concentrati sul troppo. Significa che hai tutto il diritto di conservare questo tuo prezioso lato e non confinarlo, reprimendoti. Allo stesso tempo se vuoi donarne un pezzo, che sia con gente degna di farne tesoro. 

Qui c'è solo una che si è fatta li affari suoi. 

Temo sia l'amara verità. 

Dovresti farmi tu un bel corso intensivo sulle relazioni. 

Hai il cinismo giusto per trasformarmi in un "killer sentimentale".

[BLACKBART [Partecipante] 971]

3 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Perché?

E' vero che se lo fa gli altri vengono a sapere che lei aveva detto a lui che se ne andava e agli altri no.

Compromettente.

Stop.

Non è quello in realtà, è che lo trovo quanto di più "zerbinesco" e decisamente fantozziano possibile.

Ma alla fine di cosa parliamo?

Di una tipa che si è fatta i cazzi suoi e che ha messo le mani avanti in sede di appuntamento.

E che lui NON si è scopato.

Lui.

Perché nessuno può sapere se intanto se lo faceva sbattere da un altro che magari l'ha scopata dopo due ore di conoscenza.

Il problema è a  monte a mio avviso.

Noto con crescente disappunto che tanti uomini hanno veramente una mentalità romantica e come tale scollegata dalla realtà.

Il che è sacrosanto quando sei adolescente o hai vent'anni, ma poi bisogna guardare in faccia alla realtà.

Lui stesso ha parlato di investimento che non porta a nulla.

Ci ha provato, ha fatto il suo, è andata male.

Amen.

Ora arrivederci e grazie, piuttosto si deve concentrare su altre fighe da riempire.

Altro che lettere e fiori.

È roba da ultraottantenni che festeggiano le nozze d'oro o da eunuchi che si affacciano per la prima volta alla  vita.

 

[Giraluna [Partecipante] 9651]

7 minuti fa, molder ha scritto:

Hai il cinismo giusto per trasformarmi in un "killer sentimentale".

Già ce ne sono troppi e pure raffazzonati alla Fantozzi. 

Punta al Filler sentimentale. Il filler è quello che aiuta a mantenere la pelle elastica. Applicalo a livello sentimentale: non vergognarti di essere un romantico mentre tenti di  esprimerlo a chi è in grado di accettarlo. 

Un buon equilibrio comporta di non rinnegare le parti di sé che ci caratterizzano, esattamente come occorre inserirle nei vari contesti con una più lucida visione d insieme. 

Ti sentirai decisamente più elastico di altri ruderi che tirano a campare di illusioni e scollamento vario ed avariato, facendo sentire più in vita chi ti circonda. 

Modificato 24 Febbraio 2021 da Giraluna

[molder [Élite] 872]

16 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Già ce ne sono troppi e pure raffazzonati alla Fantozzi. 

Punta al Filler sentimentale. Il filler è quello che aiuta a mantenere la pelle elastica. Applicalo a livello sentimentale: non vergognarti di essere un romantico mentre tenti di  esprimerlo a chi è in grado di accettarlo. 

Un buon equilibrio comporta di non rinnegare le parti di sé che ci caratterizzano, esattamente come occorre inserirle nei vari contesti con una più lucida visione d insieme. 

Ti sentirai decisamente più elastico di altri ruderi che tirano a campare di illusioni e scollamento vario ed avariato, facendo sentire più in vita chi ti circonda. 

In buona sostanza, scrivere lettere a tipe con cui ho concluso e con le quali c'è stato un investimento da ambo le parti.

Qui l'investimento, almeno fino ad oggi, è stato a senso unico. 

Ho capito bene?

[Giraluna [Partecipante] 9651]

17 minuti fa, molder ha scritto:

Ho capito bene?

Solo questa parte:

21 minuti fa, molder ha scritto:

Qui l'investimento, almeno fino ad oggi, è stato a senso unico. 

Le lettere si scrivono come esercizio di scrittura personale. Per allenare una tua eventuale passione in tal senso. Se l altra persona vuole accettarle. Ma per giungere a quel livello di sintonia, si ha da farsi un bel po' di ossa. 

Tu invece le scriveresti perché gnafai a sopportare il cinismo dilagante ed il materialismo generale in cui sono degenerati i rapporti. 

Lo accetti, questo cinismo e materialismo, mentre ti farai dare la figa un bel po' di volte, da un bel po' di tipe. A quel punto potrai scegliere se scrivervi lettere Pucci Pucci fru fru.  

Ti suggerisco di toglierti quel almeno fino ad oggi (non sei sul suo radar sessuale; sei su quello del tampone emotivo). E togliti pure che tu sia l unico a cui l ha detto. Le donne sono ben più impure di quanto credi.

Modalità "È andata" e vedi come, all improvviso, potrebbe spuntare, anche se non è detto. E ad ogni modo si ha comunque da proseguire. Ncetempodepijassepuculu. 

O accetti che non puoi giungere ad un certo livello senza farti un po' di sofferenza, oppure campa cavallo (e Cicciolina muta).

[-S- [Élite] 1466]

12 ore fa, molder ha scritto:

@Alexis2 @Back Door Man @Brendaaa @Edo @bruni @Giraluna

"Cara C.,

questa, quindi, la mia ultima sorpresa, l'ultima parola prima che cali il sipario. Non sarei riuscito a scegliere un mezzo diverso se non quello di una lettera, come quelle che piacciono anche a te.

Da quando mi hai confessato che saresti andata via, per quattro lunghi giorni ho mantenuto il segreto. Che sovrumana impostura celare la malinconia dietro un sorriso. 

Come è strano quando la felicità e la tristezza si mescolano tra loro, si crea come un vuoto di tempo che ti lascia frastornato. 

Sono sinceramente felice per te, per la nuova avventura che andrai a vivere, e per la maggiore tranquillità che sono sicuro ti regalerà. 

Allo stesso tempo, tuttavia, non posso nascondere la tristezza che la tua assenza causerà. Un vuoto incolore prenderà il posto di quella ragazza, sempre tutta di fretta impegnata tra mille scartoffie e telefonate. La "nostra casa", d'ora in poi, non la potrò più chiamare "casa".

Quando leggerai questa lettera ci saremo già salutati da un pezzo. Ci saremo fatti mille promesse: "un giorno ci vediamo", "un giorno ci sentiamo" e molte altre ancora. L'espressione "un giorno" è pericolosa. Spesso è solo una menzogna, un modo attraverso il quale le persone nascondono la difficoltà di dire semplicemente addio. I ricordi sono nostalgici, ma poi gli inverni passano, le stagioni si sommano l'una all'altra e non rimane che una garbata indifferenza. 

Ci siamo conosciuti l'estate scorsa e ti ho incontrata nel tuo anno forse peggiore e questo, in fondo, un pò mi dispiace. Credo tu abbia indossato un'armatura, e da allora non l'abbia ancora sfilata. Mai una crepa, mai una fessura, infruttuosi tutti i miei tentativi. 

Mi sarebbe piaciuto conoscerti in un altro tempo, in un altro luogo.

Posso dire però di aver conosciuto un cuore gentile. Per ogni persona che incrociavamo nei corridoi ti fermavi a chiedere come stava, e lo facevi con onestà, e non perché dovuto. Possiedi la rara qualità di far sentire importanti le persone che incontri, e questo è davvero un dono capace di incendiare i cuori.

Penso sarebbe bello poter vivere tre vite. La prima per sbagliare tutto quanto, la seconda per correggere gli errori e l'ultima, infine, per assaporare tutto daccapo.

Invece la vita ti imbroglia, perché ti semina dentro il profumo di una persona, il suono di una voce o l'istantanea di un'immagine quando la tua anima è ancora anestetizzata, e ti accorgi troppo tardi che la felicità era quella.

Ricerchiamo costantemente la felicità nelle grandi cose della vita, nei grandi gesti, e finiamo col perdere di vista le piccole cose della nostra quotidianità, come un caffè, una passeggiata, o un cioccolatino rubato credendosi Don Chisciotte. Ma è proprio tra esse che si nascondono particelle di una gioia quasi evanescente che l'anima respira, e che per questo può dirsi viva.

Ti auguro ogni bene,

Con profondo affetto, 

L.

Dimmi che non “parli” con le tipe così come hai scritto nella lettera quassù..

E non mi riferisco al linguaggio forbito, ma alla maniera troppo “sentimentale”, perché altrimenti si capirebbe perché “gli investimenti non vanno a buon fine”...

Comunque ASSOLUTAMENTE non darle la lettera!

Perdonami, sarò cattivo, ma sembra una lettera inviata tra AMICHE...

Cazzo ma fottitene che se ne va’ anzi...ti sta facendo un favore della madonna 

Lei affanculo, tabula rasa e si ricomincia più cazzuti di prima !

Si cresce con le delusioni (cit.)...e quanto cazzo è vero...

Ti sono vicino e ti abbraccio come un fratello, perché questo ultimo sviluppo mi ha cat fatto ricordare della stessa situazione (più o meno) con LA mia collega di lavoro...”grazie” a lei sono qui’...ed ho cominciato ad “ascoltare” la mia parte mascolina, capendo quello che ti ha spiegato magnificamente più su @Giraluna

Testa alta e si ricomincia 

DAJE 💪🏻

[SergioVittorio [Partecipante] 3774]

13 ore fa, molder ha scritto:

@Alexis2 @Back Door Man @Brendaaa @Edo @bruni @Giraluna

Buongiorno a tutti! Aggiorniamo la situazione. 

La situazione con la collega è sempre in stasi, non vedo opportunità. Questo sabato uscirò con un'altra tipa con la quale c'è una bella sintonia e siamo già improntati ad un certo tipo di rapporto, che non è l'amicizia. 

Detto questo, un aggiornamento c'è.. la collega mi ha preso da parte e mi ha confessato che dopodomani rassegnerà le dimissioni. Ha ricevuto un'altra offerta, quindi non ci vedremo più. Sono l'unico al quale l'ha confessato. 

Da una parte sono contento per lei, e magari non essendo più colleghi è anche meglio. Dall'altra è stato un bel colpo, perché non ci vedremo più e si sa che con la distanza presto sopraggiunge l'indifferenza. 

Allora, ho pensato di salutarla con un ultima lettera, un ultimo messaggio, per lasciarle un ricordo. 

Fatemi sapere che ne pensate, visto che oramai ho condiviso tutto insieme a voi.

 

"Cara C.,

questa, quindi, la mia ultima sorpresa, l'ultima parola prima che cali il sipario. Non sarei riuscito a scegliere un mezzo diverso se non quello di una lettera, come quelle che piacciono anche a te.

Da quando mi hai confessato che saresti andata via, per quattro lunghi giorni ho mantenuto il segreto. Che sovrumana impostura celare la malinconia dietro un sorriso. 

Come è strano quando la felicità e la tristezza si mescolano tra loro, si crea come un vuoto di tempo che ti lascia frastornato. 

Sono sinceramente felice per te, per la nuova avventura che andrai a vivere, e per la maggiore tranquillità che sono sicuro ti regalerà. 

Allo stesso tempo, tuttavia, non posso nascondere la tristezza che la tua assenza causerà. Un vuoto incolore prenderà il posto di quella ragazza, sempre tutta di fretta impegnata tra mille scartoffie e telefonate. La "nostra casa", d'ora in poi, non la potrò più chiamare "casa".

Quando leggerai questa lettera ci saremo già salutati da un pezzo. Ci saremo fatti mille promesse: "un giorno ci vediamo", "un giorno ci sentiamo" e molte altre ancora. L'espressione "un giorno" è pericolosa. Spesso è solo una menzogna, un modo attraverso il quale le persone nascondono la difficoltà di dire semplicemente addio. I ricordi sono nostalgici, ma poi gli inverni passano, le stagioni si sommano l'una all'altra e non rimane che una garbata indifferenza. 

Ci siamo conosciuti l'estate scorsa e ti ho incontrata nel tuo anno forse peggiore e questo, in fondo, un pò mi dispiace. Credo tu abbia indossato un'armatura, e da allora non l'abbia ancora sfilata. Mai una crepa, mai una fessura, infruttuosi tutti i miei tentativi. 

Mi sarebbe piaciuto conoscerti in un altro tempo, in un altro luogo.

Posso dire però di aver conosciuto un cuore gentile. Per ogni persona che incrociavamo nei corridoi ti fermavi a chiedere come stava, e lo facevi con onestà, e non perché dovuto. Possiedi la rara qualità di far sentire importanti le persone che incontri, e questo è davvero un dono capace di incendiare i cuori.

Penso sarebbe bello poter vivere tre vite. La prima per sbagliare tutto quanto, la seconda per correggere gli errori e l'ultima, infine, per assaporare tutto daccapo.

Invece la vita ti imbroglia, perché ti semina dentro il profumo di una persona, il suono di una voce o l'istantanea di un'immagine quando la tua anima è ancora anestetizzata, e ti accorgi troppo tardi che la felicità era quella.

Ricerchiamo costantemente la felicità nelle grandi cose della vita, nei grandi gesti, e finiamo col perdere di vista le piccole cose della nostra quotidianità, come un caffè, una passeggiata, o un cioccolatino rubato credendosi Don Chisciotte. Ma è proprio tra esse che si nascondono particelle di una gioia quasi evanescente che l'anima respira, e che per questo può dirsi viva.

Ti auguro ogni bene,

Con profondo affetto, 

L.

Maddai! Questa lettera è puro narcisismo. Lei, l’amata, conta zero. È solo un personaggio della tua letteratura, una finzione creata dal tuo solipsismo, pronto per essere lasciato ai posteri. Vedrei bene il Vate scrivere questi tuoi versi. Del resto lo stile è quello; potevi concluderla così, citando: “Tu partivi, tu partivi, senza ch’io potessi coprirti di baci la faccia, ripeterti ancora un’ultima volta con la voce soffocata: «Ricordati! Ricordati! “
 

Modificato 24 Febbraio 2021 da SergioVittorio