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Il giorno che morì la democrazia in Italia


ArmandoBis

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4 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Ancora con la storia che l'Italia è un paese di fannulloni spendaccioni?

Siamo in avanzo primario da vent'anni.

Non è quello che ho scritto

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ArmandoBis
49 minuti fa, Outsider ha scritto:

Non è quello che ho scritto

Spiegati. Cosa sarebbe il panem et circensem?

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16 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Spiegati. Cosa sarebbe il panem et circensem?

Le "distrazioni", unite a contentini di varia natura, date in pasto al gregge per distrarli dal pensiero che in cima alla piramide di questa follia democratica ci sono persone a cui del suddetto gregge interessa meno di zero

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14 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Il Governo Draghi segna la fine della democrazia in Italia.

Forse, in futuro, qualche storico potrebbe - probabilmente a ragione - retrodatare l'evento al Colpo di Stato del 2011, quando Merkel e Sarkozy, con la collaborazione di Draghi, deposero Berlusconi.

C'è chi pensa che Draghi possa essere una sorpresa in positivo, citando il famoso articolo sul Financial Times, dove avrebbe statuito l'inefficacia delle politiche di austerità e la necessità di nuovi strumenti per il rilancio dell'economia.

Può essere.

Ma la storia del personaggio, intendendo con storia non le intenzioni ma gli atti concreti, racconta di un semplice esecutore di scelte prese da altri.

E la modalità con cui, per conto dei suoi padroni, ha preso il potere, costituisce un tradimento dello spirito e della lettera della Costituzione, che muore anch'essa, assieme ad ogni speranza di un ritorno alla democrazia in Italia.

 

Non mi piace il fervore messianico con cui in Italia accolgono i "nuovi" uomini al potere nella speranza che risollevino le sorti dell'Italia. È successo con Berlusconi nel 94, con Renzi quand'era al PD, con Monti e ora con Draghi. Hanno tutti fallito. Però finora la democrazia in Italia ha portato disoccupazione, casini, corruzione, ha permesso alla mafia di espandersi anche al nord, ecc ecc 

Premesso che il governo non è mai stato votato dal popolo, spero che Draghi non faccia peggio dei suoi predecessori. E se rilanciare l'Italia significa che il popolo non si possa esprimere alle urne ben venga, tanto il popolo è quell'ammasso di gente informe ben rappresentato dalla signora che urlava in spiaggia che non ce n'è di coviddi. Persone come te che ragionano e pensano e riflettono anche su temi non proprio alla portata di tutti sono una minoranza. Sogno il giorno in cui toglieranno il voto a me (e quelli più ignoranti di me) per darlo ai vari Piero e Alberto Angela, Massimo Polidoro, Massimo Cannoletta,...

 

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Back Door Man
21 minutes ago, Edo said:

Premesso che il governo non è mai stato votato dal popolo, spero che Draghi non faccia peggio dei suoi predecessori. E se rilanciare l'Italia significa che il popolo non si possa esprimere alle urne ben venga, tanto il popolo è quell'ammasso di gente informe ben rappresentato dalla signora che urlava in spiaggia che non ce n'è di coviddi. Persone come te che ragionano e pensano e riflettono anche su temi non proprio alla portata di tutti sono una minoranza. Sogno il giorno in cui toglieranno il voto a me (e quelli più ignoranti di me) per darlo ai vari Piero e Alberto Angela, Massimo Polidoro, Massimo Cannoletta,...

Mmmh.

Sì, il voto te lo leverei.

Toglierei il voto agli under30 e metterei un Esame tipo Patente di Guida.

Per restringere il campo degli elettori.

E lo toglierei anche agli over60.

Nell'esame dovranno dimostrare di essere in grado di intendere e di volere, di saper leggere e scrivere e risolvere semplici Quiz. 

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ArmandoBis
2 ore fa, Edo ha scritto:

Non mi piace il fervore messianico con cui in Italia accolgono i "nuovi" uomini al potere nella speranza che risollevino le sorti dell'Italia. È successo con Berlusconi nel 94, con Renzi quand'era al PD, con Monti e ora con Draghi. Hanno tutti fallito. Però finora la democrazia in Italia ha portato disoccupazione, casini, corruzione, ha permesso alla mafia di espandersi anche al nord, ecc ecc 

Premesso che il governo non è mai stato votato dal popolo, spero che Draghi non faccia peggio dei suoi predecessori. E se rilanciare l'Italia significa che il popolo non si possa esprimere alle urne ben venga, tanto il popolo è quell'ammasso di gente informe ben rappresentato dalla signora che urlava in spiaggia che non ce n'è di coviddi. Persone come te che ragionano e pensano e riflettono anche su temi non proprio alla portata di tutti sono una minoranza. Sogno il giorno in cui toglieranno il voto a me (e quelli più ignoranti di me) per darlo ai vari Piero e Alberto Angela, Massimo Polidoro, Massimo Cannoletta,...

 

Anch'io ho sempre pensato che la capacità di interpretare il reale dipendesse dall'istruzione e dal tempo che si dedicava a tenersi informati.

Purtroppo non è così.

Per anni ho creduto di capire, ma in realtà non capivo nulla.

Manipolavo concetti economici senza sapere cosa stavo dicendo, semplicemente ripetendo a pappagallo cose lette sul giornale.

Quello che ho potuto constatare in questi ultimi anni è che sono le persone pratiche, senza istruzione, ma a contatto con i fatti economici quotidiani, che hanno una comprensione effettiva di ciò che sta accadendo.

Percepiscono le cose, ma non sanno perché accadono in quel modo.

Invece le persone laureate e informate vivono in un mondo totalmente irreale.

Per loro, gli anni in cui la crescita economica italiana era elevata sono ricordati come anni bui, mentre invece gli anni più recenti, con tassi di crescita risibili o addirittura negativi, sono considerati anni, non dico buoni, ma comunque passabili.

L'errore di fondo, ma è un errore tragico, è che si è capovolto ogni nesso causale che collega le scelte di politica economica agli effetti reali sull'economia.

Nessuno dei laureati che conosco crede che esistano politiche economiche, che si possano prendere decisioni diverse e avere così risultati diversi.

Tutto ciò che accade è una sorta di emanazione della psicologia delle persone prese individualmente.

Se c'è disoccupazione, è perché ogni singolo disoccupato non vuole lavorare.

Se in Grecia esplode il debito, è perché ogni singolo individuo ha deciso di indebitarsi. Non vi sono alla base scelte e condizioni che hanno fatto sì che si creasse liquidità a go-go e questa liquidità venisse distribuita a volontà a costo zero.

Se un paese va male, è perché si è comportato male.

Il laureato che legge i titoli del giornale, perché oltre non riesce ad andare e sarebbe comunque inutile, non sa che il Paese A, adottando politiche macroeconomiche autonome, può impoverire il Paese B (se questo non adotta le adeguate contromisure.)

Il laureato tipico invece è convinto che il Paese B paga il giusto scotto per i suoi peccati. La sua è una visione totalmente moralistica, e totalmente fasulla, della realtà.

Il laureato tipico che legge i giornali, va da sé, è convinto di essere la parte migliore del paese.

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ArmandoBis
1 ora fa, Back Door Man ha scritto:

Mmmh.

Sì, il voto te lo leverei.

Toglierei il voto agli under30 e metterei un Esame tipo Patente di Guida.

Per restringere il campo degli elettori.

E lo toglierei anche agli over60.

Nell'esame dovranno dimostrare di essere in grado di intendere e di volere, di saper leggere e scrivere e risolvere semplici Quiz. 

Anch'io qualche anno fa ti avrei dato ragione. E avrei sbagliato.

Vedi mia risposta a Edo.

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Caraibika
27 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Anch'io ho sempre pensato che la capacità di interpretare il reale dipendesse dall'istruzione e dal tempo che si dedicava a tenersi informati.

Purtroppo non è così.

Per anni ho creduto di capire, ma in realtà non capivo nulla.

Manipolavo concetti economici senza sapere cosa stavo dicendo, semplicemente ripetendo a pappagallo cose lette sul giornale.

Quello che ho potuto constatare in questi ultimi anni è che sono le persone pratiche, senza istruzione, ma a contatto con i fatti economici quotidiani, che hanno una comprensione effettiva di ciò che sta accadendo.

Percepiscono le cose, ma non sanno perché accadono in quel modo.

Invece le persone laureate e informate vivono in un mondo totalmente irreale.

Per loro, gli anni in cui la crescita economica italiana era elevata sono ricordati come anni bui, mentre invece gli anni più recenti, con tassi di crescita risibili o addirittura negativi, sono considerati anni, non dico buoni, ma comunque passabili.

L'errore di fondo, ma è un errore tragico, è che si è capovolto ogni nesso causale che collega le scelte di politica economica agli effetti reali sull'economia.

Nessuno dei laureati che conosco crede che esistano politiche economiche, che si possano prendere decisioni diverse e avere così risultati diversi.

Tutto ciò che accade è una sorta di emanazione della psicologia delle persone prese individualmente.

Se c'è disoccupazione, è perché ogni singolo disoccupato non vuole lavorare.

Se in Grecia esplode il debito, è perché ogni singolo individuo ha deciso di indebitarsi. Non vi sono alla base scelte e condizioni che hanno fatto sì che si creasse liquidità a go-go e questa liquidità venisse distribuita a volontà a costo zero.

Se un paese va male, è perché si è comportato male.

Il laureato che legge i titoli del giornale, perché oltre non riesce ad andare e sarebbe comunque inutile, non sa che il Paese A, adottando politiche macroeconomiche autonome, può impoverire il Paese B (se questo non adotta le adeguate contromisure.)

Il laureato tipico invece è convinto che il Paese B paga il giusto scotto per i suoi peccati. La sua è una visione totalmente moralistica, e totalmente fasulla, della realtà.

Il laureato tipico che legge i giornali, va da sé, è convinto di essere la parte migliore del paese.

In parte hai ragione, moltissimi laureati pendono a sinistra e si bevono ogni vaccata pro-europeista che ci viene propinata quotidianamente (quando sempre più persone si stanno rendendo conto di che razza di aborto sia l'attuale UE), ergo il solo titolo di studio non basta come garanzia che una persona sia in grado di decidere per sè e per gli altri. Cederei volentieri il mio diritto di voto, ma i criteri di selezione vanno scelti bene o sarebbe inutile.

Per quanto riguarda Draghi, sarà sicuramente un personaggio appoggiato dalle solite elite che manovrano dietro le quinte, ma in questo momento la priorità è portare a casa i soldi dell'Europa e tranquillizzare i mercati, altrimenti rischiamo seriamente un crollo totale.

Modificato da Caraibika
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ArmandoBis
58 minuti fa, Caraibika ha scritto:

In parte hai ragione, moltissimi laureati pendono a sinistra e si bevono ogni vaccata pro-europeista che ci viene propinata quotidianamente (quando sempre più persone si stanno rendendo conto di che razza di aborto sia l'attuale UE), ergo il solo titolo di studio non basta come garanzia che una persona sia in grado di decidere per sè e per gli altri. Cederei volentieri il mio diritto di voto, ma i criteri di selezione vanno scelti bene o sarebbe inutile.

Per quanto riguarda Draghi, sarà sicuramente un personaggio appoggiato dalle solite elite che manovrano dietro le quinte, ma in questo momento la priorità è portare a casa i soldi dell'Europa e tranquillizzare i mercati, altrimenti rischiamo seriamente un crollo totale.

Guarda, non è detto che Draghi sia tout court la soluzione delle élite.

Scemo non lo è di sicuro. Si può quindi ragionevolmente escludere politiche alla Monti.

Due annotazioni.

I mercati stanno schisci. Oggi più che mai, dopo Gamestop e l'argento.

La differenza col '92 è evidente.

Allora Italia e Gran Bretagna, per combattere la speculazione, dovettero dar fondo alle riserve in valuta, che erano limitate. E persero.

Oggi la BCE può creare quanti euro vuole. Scommettere contro la BCE vuol dire rischiare di rimetterci l'osso del collo.

I soldi non sono dell'Europa. Sono soldi nostri. L'Europa decide cosa possiamo o dobbiamo fare con i nostri soldi.

Credo che nella storia dell'umanità non si sia mai vista, in tempo di pace, una capitolazione di questa portata.

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mrjako

La ggggente che leggo sui social e i giornalisti (quest'ultimi non in buona fede comunque) che definisce Draghi di altissimo profilo, competente ecc ha sicuramente ragione...

Ma gli sfugge un dettaglio, non è lì col suo altissimo profilo e la sua competenza per risolvere i loro problemi.. Deve semplicemente portare a termine le vaccinazioni e sorvegliare come verranno spesi questi soldi... 

Poi avremo salassi di tasse e misure di austerità varie negli anni a venire, è una sorta di riedizione di Monti... 

L'Altissimo profilo e la Competenza se non sono messe lì a far star meglio la gente te ne fai un baffo... (e non saranno mai lì per farlo ovviamente, tocca ad ognuno di noi farsi il culo nella vita) 

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