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Il giorno che morì la democrazia in Italia


ArmandoBis

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velvetacid
1 ora fa, ArmandoBis ha scritto:

Molto interessante, ma la situazione europea e italiana è di altro tipo.

Tutto nasce dall'adesione alla moneta unica. È dall'inizio degli anni '60, precisamente da un articolo di Mundell uscito nel 1961, che si sa che per avere una moneta unica fra Stati diversi bisogna essere un'area valutaria ottimale, vi deve essere cioè una piena mobilità dei fattori, a cominciare dal fattore lavoro.

L'Europa non è un'area valutaria ottimale.

In genere le aree valutarie sono tenute assieme da bilanci di trasferimento, come ad esempio gli Usa, che esistono solo perché lo Stato Federale redistribuisce parte delle tasse dirottandolo dagli Stati ricchi a quelli poveri.

Un meccanismo del genere in Europa non c'è, ma è impensabile anche che si possa mettere in piedi, perché i politici, del nord e del sud, hanno costruito le loro fortune descrivendo i greci, gli italiani, gli spagnoli, come prodighi, bugiardi e fannulloni.

Una moneta unica ti impedisce di agire sulla leva del cambio nel caso, per qualunque ragione, tu abbia perso competitività nei confronti degli altri paesi dell'area valutaria.

La perdita di competitività può essere dovuta anche a un diverso tasso di inflazione interno.

Dall'entrata nell'euro, l'Italia ha avuto un aumento dei prezzi al consumo di circa il 20% rispetto alla Germania.

Questo vuol dire che ogni prodotto italiano è come se avesse una tassa del 20% che ne aumenta il prezzo. Il concorrente tedesco, invece, si trova a poter vendere lo stesso prodotto del concorrente italiano al 20% in meno. Ma questo 20% in meno non è dipeso da abilità imprenditoriali, organizzative, investimenti in tecnologia.

È dovuto solo ed esclusivamente alla moneta unica.

Così le merci italiane hanno visto deteriorare la loro posizione nel mercato europeo. Le esportazioni sono diminuite e le importazioni aumentate, generando chiusure a non finire nel comparto industriale, creando disoccupazione e l'arresto di ogni crescita economica (che è la vera causa dell'aumento del debito pubblico, che come è noto è espresso in rapporto al PIL).

Quindi della crisi italiana ed europea (non siamo solo noi in queste circostanze) si sa tutto: cause, conseguenze, rimedi.

Tutto è stato raccontato e sviscerato ormai in decine di libri e articoli, alcuni scritti da premi Nobel (ad esempio Stiglitz).

Ma i libri e gli articoli semplicemente non li legge nessuno. 

Ma si guarda io stavo più ragionando sul piano di forze psichiche che stanno spostando il pensiero verso luoghi oscuri.

Se spostiamo il discorso sul lato economico allora io vado in difficoltà perché non mi sono mai troppo addentrato, mi è un po' ostile. 

Se penso alla Germania mi viene l'orticaria, hanno sempre solo rotto i coglioni. Hanno assassinato la Grecia e ora stanno facendo lo stesso con il sud Europa, loro che devono ancora pagare perché gli è stata fatta la carità. Qualcuno in passato ha provato a controbattere questa mia posizione dicendo che la carità non c'entra ma che è stato fatto lo "sconto" per permettere alla Germania, anzi alla BRD di ripagare Israele delle vittime, in pratica gli è stato detto ok almeno pagate Israele il resto vaffanculo e, come al solito, loro adesso voglio fare il bello e il cattivo tempo in Europa, perché l'unione europea, per come la intendo io ora, è un estensione della Germania, che fa la bulla come al solito. L'Europa è un equivoco. è semplicemente un accordo tra stati per gestire meglio un continente, ma dove in pratica ognuno tenta comandare o meglio dove è la Germania ( in minor misura la Francia ) a impostare le linee guida. La UE è già smantellata, ci sono tre grandi assi, l'asse Bruxelles/ Berlino, il sud europa e Il gruppo Visegràd. Ma il vero scrontro è tra Bruxelles/Berlino e Il gruppo filo atlantico ( almeno finchè c'era trump ) Visegràd. E il sud Europa? Grecia e Spagna si sono tirare fuori dai giochi e l'italia sembra destianata a essere stritolata in mezzo. Ora detto questo noi continuiamo a fare previsioni in base ai dati nell'essere qui e ora, noi cerchiamo di razionalizzare e di prevedere tutto tramite il processo mentale del senno di poi. Ora noi possiamo credere che ritornare alla nostra moneta sia una soluzione, in base alle previsioni che i dati economici ci suggeriscono,  Taleb nel suo Cigno nero sostiene che la proposizione "sappiamo", in molti casi, è un'illusione, anche se necessaria; la mente umana tende a pensare che lo sa, ma non sempre si ha una base solida per questo delirio di conoscenza, questa non è altro che la riproposizione del metodo Socratico. Socrate dice: conosci te stesso ( col senno di poi) ma ricordati che sai di non sapere. Siamo convinti che la scienza ( l'economia ad esempio ) abbia la capacità di spiegare il mondo, ma l'improbabile è sempre in agguato. La storia è stata prodotta da eventi improbabili, giustificati solo dagli storici con questo benedetto senno di poi. Ci si affida sempre ai cosiddetti esperti, agli scienziati che procedono con un metodo scientifico, ma si trascura che l'esperienza empirica possa avere una base forte. Possiamo affermare che il passato agisce sul futuro e noi possiamo tentare di prevedere cosa succederà tramite calcoli che prevedono il prevedibile, ma non sono in grado di calcolare cosa l'imprevedibile  ha in serbo per noi. 

Modificato da velvetacid
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Thetraveller87
Il 4/2/2021 at 21:07, Maldoner ha scritto:

Non cambierà nulla, non succederà nulla di particolare.

Nessun evento catastrofico o spartiacque.

La solita noiosa normalità quotidiana.

Concordo

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ArmandoBis
2 ore fa, velvetacid ha scritto:

Ma si guarda io stavo più ragionando sul piano di forze psichiche che stanno spostando il pensiero verso luoghi oscuri.

Se spostiamo il discorso sul lato economico allora io vado in difficoltà perché non mi sono mai troppo addentrato, mi è un po' ostile. 

Se penso alla Germania mi viene l'orticaria, hanno sempre solo rotto i coglioni. Hanno assassinato la Grecia e ora stanno facendo lo stesso con il sud Europa, loro che devono ancora pagare perché gli è stata fatta la carità. Qualcuno in passato ha provato a controbattere questa mia posizione dicendo che la carità non c'entra ma che è stato fatto lo "sconto" per permettere alla Germania, anzi alla BRD di ripagare Israele delle vittime, in pratica gli è stato detto ok almeno pagate Israele il resto vaffanculo e, come al solito, loro adesso voglio fare il bello e il cattivo tempo in Europa, perché l'unione europea, per come la intendo io ora, è un estensione della Germania, che fa la bulla come al solito. L'Europa è un equivoco. è semplicemente un accordo tra stati per gestire meglio un continente, ma dove in pratica ognuno tenta comandare o meglio dove è la Germania ( in minor misura la Francia ) a impostare le linee guida. La UE è già smantellata, ci sono tre grandi assi, l'asse Bruxelles/ Berlino, il sud europa e Il gruppo Visegràd. Ma il vero scrontro è tra Bruxelles/Berlino e Il gruppo filo atlantico ( almeno finchè c'era trump ) Visegràd. E il sud Europa? Grecia e Spagna si sono tirare fuori dai giochi e l'italia sembra destianata a essere stritolata in mezzo. Ora detto questo noi continuiamo a fare previsioni in base ai dati nell'essere qui e ora, noi cerchiamo di razionalizzare e di prevedere tutto tramite il processo mentale del senno di poi. Ora noi possiamo credere che ritornare alla nostra moneta sia una soluzione, in base alle previsioni che i dati economici ci suggeriscono,  Taleb nel suo Cigno nero sostiene che la proposizione "sappiamo", in molti casi, è un'illusione, anche se necessaria; la mente umana tende a pensare che lo sa, ma non sempre si ha una base solida per questo delirio di conoscenza, questa non è altro che la riproposizione del metodo Socratico. Socrate dice: conosci te stesso ( col senno di poi) ma ricordati che sai di non sapere. Siamo convinti che la scienza ( l'economia ad esempio ) abbia la capacità di spiegare il mondo, ma l'improbabile è sempre in agguato. La storia è stata prodotta da eventi improbabili, giustificati solo dagli storici con questo benedetto senno di poi. Ci si affida sempre ai cosiddetti esperti, agli scienziati che procedono con un metodo scientifico, ma si trascura che l'esperienza empirica possa avere una base forte. Possiamo affermare che il passato agisce sul futuro e noi possiamo tentare di prevedere cosa succederà tramite calcoli che prevedono il prevedibile, ma non sono in grado di calcolare cosa l'imprevedibile  ha in serbo per noi. 

La tua analisi della situazione europea e degli attori in gioco è sottoscrivibile al 100%.

Riguardo alla moneta, non è questo il caso in cui può comparire un cigno nero.

Nella moneta non c'è nulla di misterioso.

Che cosa si compra in Italia con 100 euro? Tot beni.

Che cosa si compra in Germania con 100 euro? Gli stessi beni ma in quantità superiore, ipotizziamo un 20% in più.

Quindi se l'Italia uscisse dall'euro e adottasse la nuova lira, essa varrebbe più o meno 0,8 euro.

Tutti i prezzi interni invece restano invariati, solo che sono espressi in lire e non più in euro.

La moneta svolge tre funzioni, una di queste è quella di unità di conto, cioè ci consente di confrontare con un semplice dato numerico il valore di oggetti o servizi diversissimi fra loro.

Questo valore (il prezzo in sostanza) si è formato a partire da milioni di transazioni di mercato.

Se questa mattina una Fiat 500 costava 12.000 euro, alle due del pomeriggio continuava a costare 12.000, e non 10.000 o 14.000. Eppure c'è gente che sostiene che il valore della moneta è dato dalla fiducia, è un fatto psicologico completamente slegato dalle transazioni economiche reali.

 

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velvetacid
8 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

La tua analisi della situazione europea e degli attori in gioco è sottoscrivibile al 100%.

Riguardo alla moneta, non è questo il caso in cui può comparire un cigno nero.

Nella moneta non c'è nulla di misterioso.

Che cosa si compra in Italia con 100 euro? Tot beni.

Che cosa si compra in Germania con 100 euro? Gli stessi beni ma in quantità superiore, ipotizziamo un 20% in più.

Quindi se l'Italia uscisse dall'euro e adottasse la nuova lira, essa varrebbe più o meno 0,8 euro.

Tutti i prezzi interni invece restano invariati, solo che sono espressi in lire e non più in euro.

La moneta svolge tre funzioni, una di queste è quella di unità di conto, cioè ci consente di confrontare con un semplice dato numerico il valore di oggetti o servizi diversissimi fra loro.

Questo valore (il prezzo in sostanza) si è formato a partire da milioni di transazioni di mercato.

Se questa mattina una Fiat 500 costava 12.000 euro, alle due del pomeriggio continuava a costare 12.000, e non 10.000 o 14.000. Eppure c'è gente che sostiene che il valore della moneta è dato dalla fiducia, è un fatto psicologico completamente slegato dalle transazioni economiche reali.

 

Ok, non volevo dire che il cigno nero possa colpire la moneta, ma che non è detto che torni solo la moneta. Mi sembra che se dal lato economico potrebbe essere la strada giusta questo potrebbe innescare il ritorno a un sistema di valori che non condivido e che mi fanno paura. Le forze psichiche stanno lavorando, c'è un inconscio collettivo fascista che si sta nutrendo.

Modificato da velvetacid
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Kaihō-sha

Piaccia o non piaccia..i Governi possono cambiare già ben prima delle elezioni..perché NON sono MAI eletti direttamente dai cittadini ed e’ proprio nella Costituzione repubblicana che vedo come al solito tirata in ballo a cazzo 

 

 voglio dire..ci sta criticare i processi democratici (che già farlo pubblicamente significa che forse la democrazia ce l’hai ancora..giusto?!) ma almeno conoscerli non sarebbe male

 

 

il motivo per cui spesso nella storia politica italiana sono stati necessari dei rimpasti e’ dovuto al fatto che in sistemi elettorali vigenti e nella composizione del Parlamento raramente si raggiungono solide maggioranze e basta qualcuno che non ci sta a mettere in crisi la giostra..se il rimpasto non si trova si va al voto..cosa che può essere saggia o cretina a seconda dei casi e delle sensibilità individuali

 

 

 

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ArmandoBis
5 minuti fa, velvetacid ha scritto:

Ok, non volevo dire che il cigno nero possa colpire la moneta, ma che non è detto che torni solo la moneta. Mi sembra che se dal lato economico potrebbe essere la strada giusta questo potrebbe innescare il ritorno a un sistema di valori che non condivido e che mi fanno paura. Le forze psichiche stanno lavorando, c'è un inconscio collettivo fascista che si sta nutrendo.

Questa preoccupazione è del tutto legittima, ma non ci si può fare niente.

È ormai una decina d'anni che continuo a ripetere al mio entourage di conoscenti progressisti che distruggere l'economia non è una buona idea. Che così si genera reazioni che posso andare in direzione autoritaria se non peggio.

A che punto siamo oggi?

Siamo al punto che ormai in Italia la maggioranza delle forze politiche, direi almeno un buon 80%, sono di stampo prettamente fascista.

Riguardo alle persone comuni, non saprei proprio fare una stima.

Il punto, però, è che affinché il fascismo diventi operativo, tali forze vanno canalizzate in un'unica direzione. Cosa che non sta succedendo e, allo stato attuale, non si vede come potrà succedere.

Non è diventata fascista la Grecia nonostante l'abbiano praticamente distrutta.

Il rischio, comunque, esiste.

Riguardo alla specifica questione della moneta, comunque, vorrei rassicurarti.

Il ritorno alla moneta nazionale, oltre a consentire di riappropriarsi delle politiche monetarie e fiscali, ha l'obiettivo di svalutare.

Mussolini, invece, volle rivalutare. Vedi il famoso slogan "Quota 90".

Per lui la moneta era un simbolo di potenza.

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ArmandoBis
7 minuti fa, Kaihō-sha ha scritto:

Piaccia o non piaccia..i Governi possono cambiare già ben prima delle elezioni..perché NON sono MAI eletti direttamente dai cittadini ed e’ proprio nella Costituzione repubblicana che vedo come al solito tirata in ballo a cazzo 

 

 voglio dire..ci sta criticare i processi democratici (che già farlo pubblicamente significa che forse la democrazia ce l’hai ancora..giusto?!) ma almeno conoscerli non sarebbe male

 

 

il motivo per cui spesso nella storia politica italiana sono stati necessari dei rimpasti e’ dovuto al fatto che in sistemi elettorali vigenti e nella composizione del Parlamento raramente si raggiungono solide maggioranze e basta qualcuno che non ci sta a mettere in crisi la giostra..se il rimpasto non si trova si va al voto..cosa che può essere saggia o cretina a seconda dei casi e delle sensibilità individuali

 

 

 

Evidentemente non conosci quali sono le funzioni e i poteri del presidente della Repubblica.

Ti mancano proprio le basi.

Poi, esiste il colpo di stato manu militari e il golpe bianco. Questo è un golpe bianco.

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The architect
16 minuti fa, Kaihō-sha ha scritto:

Piaccia o non piaccia..i Governi possono cambiare già ben prima delle elezioni..perché NON sono MAI eletti direttamente dai cittadini ed e’ proprio nella Costituzione repubblicana che vedo come al solito tirata in ballo a cazzo 

 

Si certo, ma tecnicamente questo è un "governo del presidente" una formula prevista ma con dei limiti. Non è una prassi, cioè quella che tu dici, quella attuale. 

20 minuti fa, Kaihō-sha ha scritto:

voglio dire..ci sta criticare i processi democratici (che già farlo pubblicamente significa che forse la democrazia ce l’hai ancora..giusto?!) ma almeno conoscerli non sarebbe male

 

Se mancano tutti i bilanciamenti di potere, la libertà di critica e di pensiero non è indice di essere in democrazia. 

La libertà di stampa in Italia comunque è messa maluccio.

Non è che perché posso urlare cazzate o muovere qualsiasi critica sui social allora è democrazia. 

 

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The architect

L'assenza di democrazia non è per forza il suo opposto, cioè una dittatura, e quindi fino a quando non vedete la repressione tipica allora siamo in democrazia.

No, esistono forme intermedie.

Perché di solito vedo fare l'associazione tipica. Non siamo in dittatura (libertà di pensiero, voto ecc) quindi siamo in democrazia.

Non è proprio così.

 

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