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Il giorno che morì la democrazia in Italia


ArmandoBis

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Kaihō-sha
9 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Evidentemente non conosci quali sono le funzioni e i poteri del presidente della Repubblica.

Ti mancano proprio le basi.

Poi, esiste il colpo di stato manu militari e il golpe bianco. Questo è un golpe bianco.

Talmente golpe che al giro dopo ci furono ben due tornate elettorali che mi pare nessuno abbia mai messo in discussione..2013 e 2018 per la precisione..

 

ti ricordo anche che quando Berlusconi cadde politicamente ciò coincise di fatto anche con la condanna giudiziaria e la paralisi de facto del suo esecutivo...oltre al fatto che fu talmente golpe che il neo governo Monti di allora ricevette l’investitura ufficiale dal Parlamento (mai rinnovato per continuità governativa prevista per Costituzione) e le leggi espresse vennero di fatto ratificate dai principali partiti di allora, di fatto espressione del popolo italiano

 

poi se vogliamo fantasticare e’ un altro discorso ma avvisatemi prima..😊

  • Grazie! 1
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ArmandoBis
12 minuti fa, Kaihō-sha ha scritto:

Talmente golpe che al giro dopo ci furono ben due tornate elettorali che mi pare nessuno abbia mai messo in discussione..2013 e 2018 per la precisione..

 

ti ricordo anche che quando Berlusconi cadde politicamente ciò coincise di fatto anche con la condanna giudiziaria e la paralisi de facto del suo esecutivo...oltre al fatto che fu talmente golpe che il neo governo Monti di allora ricevette l’investitura ufficiale dal Parlamento (mai rinnovato per continuità governativa prevista per Costituzione) e le leggi espresse vennero di fatto ratificate dai principali partiti di allora, di fatto espressione del popolo italiano

 

poi se vogliamo fantasticare e’ un altro discorso ma avvisatemi prima..😊

Allora, il Presidente della Repubblica svolge una funzione di garanzia, cioè sovraintende al rispetto delle regole.

Queste regole hanno una ragione, non sono puramente formali.

La cacciata di Berlusconi è un colpo di Stato, né più né meno.

Tanto è vero che si è ripetuto in questi giorni, sostanzialmente nello stesso modo, con quasi tutti i personaggi di allora.

Il fatto che in mezzo vi siano state due elezioni non significa nulla.

Dovrebbe essere evidente anche a un cieco che il Presidente del Consiglio deve essere approvato da Bruxelles. L'Italia non è più in grado, autonomamente, di esprimerlo.

Fra parentesi, questo viene teorizzato da migliaia di persone, che sostengono che l'Italia non può governarsi da sé, che è meglio per il nostro bene che le decisioni che ci riguardano siano prese altrove.

Un tempo, questo modo di ragionare era peculiare dell'estrema destra. Oggi è il cardine del pensiero di sinistra.

Ma sempre di fascismo si tratta.

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24 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Ma sempre di fascismo si tratta.

(Premesso che di tutto il discorso me ne frega pochissimo)

Mi spiegheresti questo concetto?

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Kaihō-sha
1 ora fa, ArmandoBis ha scritto:

Allora, il Presidente della Repubblica svolge una funzione di garanzia, cioè sovraintende al rispetto delle regole.

Queste regole hanno una ragione, non sono puramente formali.

La cacciata di Berlusconi è un colpo di Stato, né più né meno.

Tanto è vero che si è ripetuto in questi giorni, sostanzialmente nello stesso modo, con quasi tutti i personaggi di allora.

Il fatto che in mezzo vi siano state due elezioni non significa nulla.

Dovrebbe essere evidente anche a un cieco che il Presidente del Consiglio deve essere approvato da Bruxelles. L'Italia non è più in grado, autonomamente, di esprimerlo.

Fra parentesi, questo viene teorizzato da migliaia di persone, che sostengono che l'Italia non può governarsi da sé, che è meglio per il nostro bene che le decisioni che ci riguardano siano prese altrove.

Un tempo, questo modo di ragionare era peculiare dell'estrema destra. Oggi è il cardine del pensiero di sinistra.

Ma sempre di fascismo si tratta.

Argomenti molto deboli..quando non francamente propagandistici

 

ti ho esposto dei fatti prima cui ovviamente non sei entrato nel merito..e se mi dici che dopo sto gran golpe abbiamo regolarmente votato per due tornate elettorali e che sia una cosa normale che non c entra nulla..beh..non abbiamo più i golpisti di una volta...

 

il Presidente della Repubblica può benissimo sciogliere le Camere se di fatto vi e’ uno stallo nell’azione legislativa e questo e’ da Costituzione..soprattutto quando la struttura parlamentare di fatto favorisce maggioranze politiche instabili..e la condanna a Berlusconi arriva dopo anni di processi e di leggi per depotenziare l’azione giudiziaria.:non di certo così ad orologeria come e’ stato istruito pensare

 

ricordo anche che i provvedimenti del cattivissimo Monti sono stati di fatto ratificati in parlamento dai nostri rappresentanti di allora quindi non vedo stravolgimenti democratici..al massimo..il solito paraculismo politico di mettere li un capro espiatorio cui far fare il lavoro sporco e far finta di non centrare nulla a conti fatti...

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ArmandoBis
30 minuti fa, Maldoner ha scritto:

(Premesso che di tutto il discorso me ne frega pochissimo)

Mi spiegheresti questo concetto?

Molto semplice.

Ti faccio un esempio per chiarire.

In questi giorni ho interloquito con un giornalista che si definisce di sinistra, è stato persino candidato nella lista Tsipras, ma questo non gli impedisce di essere un amante dell'Europa, un convinto sostenitore dell'euro e un cantore delle magnifiche sorti progressive della globalizzazione.

Costui ha scritto un pezzo sui sostenitori di Trump, affermando che vivono in una realtà parallela, di "alternative facts", e che questo fenomeno si sta diffondendo, contaminando le democrazie in varie parti del mondo, Europa compresa.

Quindi abbiamo da una parte i buoni, gli intelligenti, i ragionevoli, dall'altra coloro che credono alle fandonie raccontategli da un pugno di spin doctor di estrema destra.

Chi è legittimato a governare un paese, secondo te?

Ovviamente chi proviene dalle fila dei buoni.

È dalla Brexit che il pensiero di sinistra ha ufficialmente rigettato la democrazia per adottare la tecnocrazia. In sostanza, per la sinistra ogni idea politica, di qualunque tipo, va rigettata in se stessa. Esiste solo la gestione tecnica dei mercati. Punto.

Infatti la lotta alle disuguaglianze, alla povertà e alla disoccupazione è completamente scomparsa dal vocabolario della sinistra, non solo in Italia.

Ora, la tecnocrazia è l'equivalente del fascismo trasposto nell'epoca neoliberale.

Ora, non voglio dare l'impressione che non apprezzi la libertà di parola, il potersi esprimere pubblicamente.

Solo che, nel '900, non è solo il comunismo ad avere fallito, ma anche il fascismo. In tutti i casi in cui si è ricorso al fascismo, si è riusciti sì a stroncare partiti e movimenti di sinistra, ma le performance economiche sono state assolutamente mediocri (il Cile, in apparenza, fa eccezione, ma a parte i migliaia di morti, l'impennata delle disuguaglianze che ha registrato sarebbe bastata fa sola a escluderlo dai casi di successo del consenso neoliberale).

Nell'epoca attuale, quindi, il fascismo stile camicia nera è stato sostituito da un'ideologia fatta di buoni sentimenti, persino ecologista, purché il problema della povertà e delle disuguaglianze crescenti nei paesi che un tempo avevano toccato livelli di benessere mai raggiunti nella storia dell'umanità non sia riconosciuto e affrontato.

 

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Back Door Man
1 hour ago, ArmandoBis said:

Allora, il Presidente della Repubblica svolge una funzione di garanzia, cioè sovraintende al rispetto delle regole.

Queste regole hanno una ragione, non sono puramente formali.

La cacciata di Berlusconi è un colpo di Stato, né più né meno.

Tanto è vero che si è ripetuto in questi giorni, sostanzialmente nello stesso modo, con quasi tutti i personaggi di allora.

Il fatto che in mezzo vi siano state due elezioni non significa nulla.

Dovrebbe essere evidente anche a un cieco che il Presidente del Consiglio deve essere approvato da Bruxelles. L'Italia non è più in grado, autonomamente, di esprimerlo.

Fra parentesi, questo viene teorizzato da migliaia di persone, che sostengono che l'Italia non può governarsi da sé, che è meglio per il nostro bene che le decisioni che ci riguardano siano prese altrove.

Un tempo, questo modo di ragionare era peculiare dell'estrema destra. Oggi è il cardine del pensiero di sinistra.

Ma sempre di fascismo si tratta.

La cacciata di Berlusconi sarebbe da fare.

È sempre lì. Renzi è stato il prestanome di Berlusconi.

È sempre lì.

Non è mai stato schiodato.

 

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ArmandoBis
1 minuto fa, Back Door Man ha scritto:

La cacciata di Berlusconi sarebbe da fare.

È sempre lì. Renzi è stato il prestanome di Berlusconi.

È sempre lì.

Non è mai stato schiodato.

 

Lascia perdere. Anch'io vorrei  che venissero tutti e due seppelliti nella fossa delle Marianne.

Ma deve essere il corpo elettorale a deciderlo.

E non può più farlo.

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ArmandoBis
10 minuti fa, Kaihō-sha ha scritto:

Argomenti molto deboli..quando non francamente propagandistici

 

ti ho esposto dei fatti prima cui ovviamente non sei entrato nel merito..e se mi dici che dopo sto gran golpe abbiamo regolarmente votato per due tornate elettorali e che sia una cosa normale che non c entra nulla..beh..non abbiamo più i golpisti di una volta...

 

il Presidente della Repubblica può benissimo sciogliere le Camere se di fatto vi e’ uno stallo nell’azione legislativa e questo e’ da Costituzione..soprattutto quando la struttura parlamentare di fatto favorisce maggioranze politiche instabili..e la condanna a Berlusconi arriva dopo anni di processi e di leggi per depotenziare l’azione giudiziaria.:non di certo così ad orologeria come e’ stato istruito pensare

 

ricordo anche che i provvedimenti del cattivissimo Monti sono stati di fatto ratificati in parlamento dai nostri rappresentanti di allora quindi non vedo stravolgimenti democratici..al massimo..il solito paraculismo politico di mettere li un capro espiatorio cui far fare il lavoro sporco e far finta di non centrare nulla a conti fatti...

Il Presidente della Repubblica non può rigettare un ministro proposto del Presidente del Consiglio incaricato; si è discusso per settimane sul significato di una parola, con i costituzionalisti divisi in due, ma chi è vissuto nel periodo in cui il Presidente della Repubblica agiva all'interno del dettato costituzionale sa perfettamente come era stato recepito quell'articolo da tutto il mondo politico e istituzionale.

Questo è un esempio patente di violazione della Costituzione che non ha effetti puramente formali ma sostanziali.

Tu hai scelto un ministro e non lo puoi insediate perché da Bruxelles hanno detto no.

Se i fatti avvenuti per te sono propaganda...

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Back Door Man
34 minutes ago, ArmandoBis said:

Lascia perdere. Anch'io vorrei  che venissero tutti e due seppelliti nella fossa delle Marianne.

Ma deve essere il corpo elettorale a deciderlo.

E non può più farlo.

Vero.

Mi sembrava che tu facessi il tifo per lui perché, poverino, l'avevano dichiarato impresentabile ufficialmente e gli è toccato mettere dei rappresentanti al posto suo.

Ma però ha fatto ricorso.

Io mi confondo, ma non dovete seguire me, fate come volete.

Il problema è se parliamo di come le cose dovrebbero funzionare secondo leggi scritte, oppure se parliamo del dietro le quinte.

È difficile portare avanti i due argomenti insieme.

 

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Kaihō-sha
55 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Il Presidente della Repubblica non può rigettare un ministro proposto del Presidente del Consiglio incaricato; 

Falso ci sono stati dei precedenti illustri 

 

https://www.google.it/amp/s/www.lavoripubblici.it/news/2018/05/CRONACA/20313/Il-rifiuto-di-Mattarella-alla-nomina-di-Paolo-Savona-Costituzionale%3famp=true

 

ora...faccio anche notare ai più duri d’orecchi che a differenza dei parlamentari - nominati dai partiti dopo le elezioni e le quote prese da ciascun partito - i quali sarebbero l’espressione della volontà popolare (😂) i ministri non sono necessariamente politici e per Costituzione non sono elettivi ergo uno non può dire: “volevo x all’interno e il kattivone non me lo lascia”

 

 

che piaccia o meno quelli sono nominati a posteriori ed e’ diverso parlare di Governo che di Parlamento (ove in teoria siedono i rappresentanti del popolo, non nei fatti ovviamente ma per una legge elettorale elaborata - guarda un po’ - da uno schieramento politico regolarmente eletto)

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