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Il giorno che morì la democrazia in Italia


ArmandoBis

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Il discorso è condivisibile ma si blocca dato che la nostra classe politica ( che è espressione di noi stessi che la votiamo quindi siamo responsabili in egual modo ) è incapace di fare deficit per investimenti e crescita ma solo per bonus e elemosine per mantenimento del consenso. 

I tassi riflettono l'affidabilità creditizia di un paese che ha un debito monstre e una crescita nulla.

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The architect
3 minuti fa, The architect ha scritto:

 

Il problema è che questo ti mangia la base e l'elettorato.

Qui poi entrano in campo i tecnici che no, non sono governi espressione del parlamento.

Cioè chi non deve tenere conto della base elettorale e manda avanti la baracca facendo cose non popolari ma "che vanno fatte"

 

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Adesso, The architect ha scritto:

Qui poi entrano in campo i tecnici che no, non sono governi espressione del parlamento.

Cioè chi non deve tenere conto della base elettorale e manda avanti la baracca facendo cose non popolari ma "che vanno fatte"

 

In base alla narrazione che se ne fa anche per governi tecnici ci saranno partiti che saranno massacrati e altri che ne trarranno vantaggio. Con Monti è stato l'inizio del declino di PD e FI e la crescita di M5S e sovranisti vari.

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The architect
Adesso, newpil ha scritto:

è incapace di fare deficit per investimenti e crescita ma solo per bonus e elemosine per mantenimento del consenso

Certo, ma per come la vedo io questa è una conseguenza e non la causa.

Le mancette appunto servono per mantenere il consenso, perché ad oggi i politici servono principalmente a questo. Legittimare in parte le scelte prese altrove.

 

 

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Adesso, The architect ha scritto:

Certo, ma per come la vedo io questa è una conseguenza e non la causa.

Le mancette appunto servono per mantenere il consenso, perché ad oggi i politici servono principalmente a questo. Legittimare in parte le scelte prese altrove.

 

 

Ma se la commissione ti impone determinate riforme impopolari fa tutto l'opposto che mantenere il consenso.

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The architect
Adesso, newpil ha scritto:

Ma se la commissione ti impone determinate riforme impopolari fa tutto l'opposto che mantenere il consenso.

No la commissione impone politiche per mantenere il sistema europeo in piedi.

Impopolari perché non tengono conto dei risvolti sociali che creano.

Il consenso che perdi lo controbilanci con politiche ruffiane per imbonire il tuo elettorale, con elargizioni fine a se stesse.

 

 

 

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ArmandoBis
Il 6/2/2021 at 16:52, newpil ha scritto:

Puoi non rispettarli, mica ti invadono coi carri armati. 

Semplicemente il giorno dopo ti ritrovi come Tsipras e Varoufakis post referendum sull'Euro, con gli illuminati in piazza a festeggiare e tutti gli altri in fila ai bancomat vuoti e Tsipras col cappello in mano e senza vasellina a Bruxelles.

Oppure bloccare i capitali e iniziare a stampare carta igienic... ehmm lire , e aspettare il boom economico in stile dopoguerra, in un mondo che ha le stesse similitudini col dopoguerra della preistoria.

 

Vedi, credi di sapere e non sai nulla.

Ripeti quello che hai letto sui giornali, ma se ti chiedo di indicare una fonte, tu non sei in grado di farlo.

Per ogni questione economica, ma non solo, ci sono da un lato le chiacchiere sui giornali, dall'altro le pubblicazioni scientifiche sulle riviste, con ogni articolo sottoposto a scrupolosa per review.

Per esempio, Varoufakis ha scritto un libro di 800 pagine su quello che è successo, basandosi sulle registrazioni degli incontri che ha avuto nell'arco di più di uno anno. Molte cose, comunque, si sapevano già prima.

Noi siamo in avanzo primario e in surplus sui conti con l'estero.

Sai cosa vuol dire? Evidentemente no.

Vi dire che la valuta c'è l'abbiamo. E che ce ne sbattiamo il cazzo di quello che decide la Lagarde.

"Stampare" è una parola resa popolare dalle milizie e dai simpatizzanti di estrema destra americani, adottata anche da Bersani, che evidentemente si sente a suo agio con i fascisti.

Ti dirò una cosa che non puoi non solo sapere, ma neanche immaginare visto che le tue fonti sono i giornali: dal secondo dopoguerra in poi, l'Italia non ha mai svalutato la lira. Mai.

Non solo, quando ha modificato il suo valore rispetto alle altre valute, lo ha fatto RIVALUTANDO, non svalutando.

E sai perché lo ha fatto? No, perché non conosci la storia, né economica, né politica, né niente del paese in cui vivi e che disprezzi perché ritieni di appartenere a chissà quale elite di illuminati.

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ArmandoBis
Il 6/2/2021 at 17:05, The architect ha scritto:

Si cosa c'entra. Il vincolo è monetario e fa danni comunque se ti metti di traverso.

Poi guarda che metà classe politica li vuole rispettare perché gioca a favore di chi sta dietro di loro.

Cioè fa sponda alle politiche interne che piacciono ad alcuni settori.

Ad esempio lo sfascio delle tutele sul lavoro ecc e tante altre politiche.

Il problema è che questo ti mangia la base e l'elettorato.

Quindi nessuno si assume il rischio perché prima di tutto non fa loro gioco interno, secondo perché sarebbe una mattanza economica difficile da spiegare se già il cittadino medio non ne capisce nulla.

Poi in termini pratici. Sforo il 3% ma il guadagno che posso ottenere da più spesa in deficit se la mangia il rialzo dello spread che si alza perché non rispetto i parametri.

Non c'è soluzione se non quella di ridiscutere parametri. Ma impossibile senza accordi tra paesi che si allineano per interessi.

La verità è che gli interessi e le politiche sono discordanti tra i paesi, e si sono acutizzati. 

Non c'è però nessuna questione morale (noi siamo falliti gli altri sono bravi) ma sono semplici questioni logiche perché ogni paese ha una struttura differente e quindi necessità di politiche differenti.

Se un paese ha tassi negativi e l'altro no come si può perseguire gli stessi obiettivi?

 

Una lezione di politica economica condensata in poche righe.

L'euro strangola lentamente le industrie italiane, ma quelle messe meglio fanno più profitti perché il potere contrattuale dei lavoratori è azzerato.

L'euro ha realizzato il sogno bagnato di Confindustria, non solo neutralizzare il sindacato, non solo affondare la sinistra, ma cancellare ogni idea di lotta alle disuguaglianze e all'esclusione.

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ArmandoBis
Il 6/2/2021 at 17:05, The architect ha scritto:

Si cosa c'entra. Il vincolo è monetario e fa danni comunque se ti metti di traverso.

Poi guarda che metà classe politica li vuole rispettare perché gioca a favore di chi sta dietro di loro.

Cioè fa sponda alle politiche interne che piacciono ad alcuni settori.

Ad esempio lo sfascio delle tutele sul lavoro ecc e tante altre politiche.

Il problema è che questo ti mangia la base e l'elettorato.

Quindi nessuno si assume il rischio perché prima di tutto non fa loro gioco interno, secondo perché sarebbe una mattanza economica difficile da spiegare se già il cittadino medio non ne capisce nulla.

Poi in termini pratici. Sforo il 3% ma il guadagno che posso ottenere da più spesa in deficit se la mangia il rialzo dello spread che si alza perché non rispetto i parametri.

Non c'è soluzione se non quella di ridiscutere parametri. Ma impossibile senza accordi tra paesi che si allineano per interessi.

La verità è che gli interessi e le politiche sono discordanti tra i paesi, e si sono acutizzati. 

Non c'è però nessuna questione morale (noi siamo falliti gli altri sono bravi) ma sono semplici questioni logiche perché ogni paese ha una struttura differente e quindi necessità di politiche differenti.

Se un paese ha tassi negativi e l'altro no come si può perseguire gli stessi obiettivi?

 

Una lezione di politica economica condensata in poche righe.

L'euro strangola lentamente le industrie italiane, ma quelle messe meglio fanno più profitti perché il potere contrattuale dei lavoratori è azzerato.

L'euro ha realizzato il sogno bagnato di Confindustria, non solo neutralizzare il sindacato, non solo affondare la sinistra, ma cancellare ogni idea di lotta alle disuguaglianze e all'esclusione.

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ArmandoBis
Il 6/2/2021 at 17:05, The architect ha scritto:

Si cosa c'entra. Il vincolo è monetario e fa danni comunque se ti metti di traverso.

Poi guarda che metà classe politica li vuole rispettare perché gioca a favore di chi sta dietro di loro.

Cioè fa sponda alle politiche interne che piacciono ad alcuni settori.

Ad esempio lo sfascio delle tutele sul lavoro ecc e tante altre politiche.

Il problema è che questo ti mangia la base e l'elettorato.

Quindi nessuno si assume il rischio perché prima di tutto non fa loro gioco interno, secondo perché sarebbe una mattanza economica difficile da spiegare se già il cittadino medio non ne capisce nulla.

Poi in termini pratici. Sforo il 3% ma il guadagno che posso ottenere da più spesa in deficit se la mangia il rialzo dello spread che si alza perché non rispetto i parametri.

Non c'è soluzione se non quella di ridiscutere parametri. Ma impossibile senza accordi tra paesi che si allineano per interessi.

La verità è che gli interessi e le politiche sono discordanti tra i paesi, e si sono acutizzati. 

Non c'è però nessuna questione morale (noi siamo falliti gli altri sono bravi) ma sono semplici questioni logiche perché ogni paese ha una struttura differente e quindi necessità di politiche differenti.

Se un paese ha tassi negativi e l'altro no come si può perseguire gli stessi obiettivi?

 

Una lezione di politica economica condensata in poche righe.

L'euro strangola lentamente le industrie italiane, ma quelle messe meglio fanno più profitti perché il potere contrattuale dei lavoratori è azzerato.

L'euro ha realizzato il sogno bagnato di Confindustria, non solo neutralizzare il sindacato, non solo affondare la sinistra, ma cancellare ogni idea di lotta alle disuguaglianze e all'esclusione.

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