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I condizionamenti sociali


Celeste

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Inviato (modificato)

La sensazione è che agli uomini vengano offerte possibili soluzioni concrete per schivare i tranelli della vita...basti pensare ai corsi qui offerti, alle risposte date a Bane in quel post datato da me menzionato.

Sembra invece che per le donne sia inevitabile non poter sfuggire al proprio destino di genere. E con questo non intendo che una donna che non desideri figli, sia obbligata a farli.

È qualcosa di più sottile. È come se non venissero forniti gli strumenti per far chiarezza su ció che si vuole, per filtrare il rumore di fondo dato dai condizionamenti e obblighi sociali - di cui parla @Nova87. I conflitti interiori sono frettolosamente contrassegnati come moti da orologio biologico. L’inquietudine e il senso di nodo alla gola per non sapersi leggere dentro si catalogano sbrigativamente come isteria congenita e fisiologica.

Lo spazio per il miglioramento personale - cioè acutizzare il proprio sentire, rallentare, uscire dai ranghi della folla che ti trascina in senso unidirezionale - del femminile, sembra non essere contemplato. 
 

Da qui, la questione che permane irrisolta a livello generale. Io posso pure lanciarmi nella mia felicità libera e godere dell’essere amata come si riesce, caro @Bozzarelly.  

Ma quando un giorno il mio lui - e lo sappiamo che statisticamente è molto probabile che accada - si deciderà a mettere sul petto di una donna diversa le medagliette tanto care? 

(N.d.r. Non dico che lo farà perchè vinto dal suo, di condizionamento sociale. È una possibilità. Potrebbe oppure semplicemente seguire un nuovo desiderio, essere travolto dall’entusiasmo della nuova compagna, ecc.).

Quando quel giorno vedró le medagliette scintillanti sul petto di un’altra dovró essere molto forte per non cadere nel bias cognitivo del pensare che avessero, in ultima analisi, ragione gli altri. Che il mio amore non bastava per andare Oltre perchè, semplicemente, lui non mi attribuiva il valore da me ritenuto di meritare. 
 

Io non ne sono poi tanto sicura che non abbiano ragione gli altri. La dicotomia permane.

Perchè quanto ho profetizzato accadrà certamente e a quel punto bisognerà accettare e sorridere che, al tempo, si è vissuto l’Amore -mi cito- come lui ha saputo e potuto darti. E che quanto abbiate condiviso non sia stato un insulto alla tua persona, nè che tu sia stata “fregata” o derubata malignamente di qualcosa. 
 

Modificato da Celeste
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4 ore fa, Celeste ha scritto:

La sensazione è che agli uomini vengano offerte possibili soluzioni concrete per schivare i tranelli della vita...basti pensare ai corsi qui offerti, alle risposte date a Bane in quel post datato da me menzionato.

Sembra invece che per le donne sia inevitabile non poter sfuggire al proprio destino di genere. E con questo non intendo che una donna che non desideri figli, sia obbligata a farli.

È qualcosa di più sottile. È come se non venissero forniti gli strumenti per far chiarezza su ció che si vuole, per filtrare il rumore di fondo dato dai condizionamenti e obblighi sociali - di cui parla @Nova87. I conflitti interiori sono frettolosamente contrassegnati come moti da orologio biologico. L’inquietudine e il senso di nodo alla gola per non sapersi leggere dentro si catalogano sbrigativamente come isteria congenita e fisiologica.

Lo spazio per il miglioramento personale - cioè acutizzare il proprio sentire, rallentare, uscire dai ranghi della folla che ti trascina in senso unidirezionale - del femminile, sembra non essere contemplato. 
 

Da qui, la questione che permane irrisolta a livello generale. Io posso pure lanciarmi nella mia felicità libera e godere dell’essere amata come si riesce, caro @Bozzarelly.  

Ma quando un giorno il mio lui - e lo sappiamo che statisticamente è molto probabile che accada - si deciderà a mettere sul petto di una donna diversa le medagliette tanto care? 

(N.d.r. Non dico che lo farà perchè vinto dal suo, di condizionamento sociale. È una possibilità. Potrebbe oppure semplicemente seguire un nuovo desiderio, essere travolto dall’entusiasmo della nuova compagna, ecc.).

Quando quel giorno vedró le medagliette scintillanti sul petto di un’altra dovró essere molto forte per non cadere nel bias cognitivo del pensare che avessero, in ultima analisi, ragione gli altri. Che il mio amore non bastava per andare Oltre perchè, semplicemente, lui non mi attribuiva il valore da me ritenuto di meritare. 
 

Io non ne sono poi tanto sicura che non abbiano ragione gli altri. La dicotomia permane.

Perchè quanto ho profetizzato accadrà certamente e a quel punto bisognerà accettare e sorridere che, al tempo, si è vissuto l’Amore -mi cito- come lui ha saputo e potuto darti. E che quanto abbiate condiviso non sia stato un insulto alla tua persona, nè che tu sia stata “fregata” o derubata malignamente di qualcosa. 
 

"Insulto alla tua persona"/"Derubata malignamente di qualcosa". @Celestele tue parole sono spade e non sono buttate a caso, perdonami ma il tuo dolore mi arriva troppo dritto per non farci caso.Prova a staccare la mente e a non pensare al futuro, ai probabili scenari che le tue azioni comporterebbero, in fondo non è poi questo il punto.

Non scappare dai tuoi bisogni reali né dal ritagliarti attimi di felicità e soprattutto non pensare mai di non meritarne (riflessione che mi scaturisce dalle viscere, leggendo tra le righe).

Credo che in cuor tuo il conflitto non ci sia, penso (mio punto di vista ovviamente) che tu sappia già ciò che ti fa bene e cosa no, forse hai solo bisogno di tempo per metabolizzarlo.Dovrai essere tu e solo tu, a non volere o a voler qualcosa e se, eventualmente, sarà in accordo con idee di "terzi", ciò non dovrà essere visto come un dar loro ragione, bensì come un essere in linea con quelli che sono i tuoi valori più profondi. Per quanto possa fare male entrare in contatto con certe consapevolezze, ti sentirai più libera.

Un abbraccio!😊

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Roose Bolton

sei del sud? Se si, abbandona quell'ambiente tossico.

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41 minuti fa, Roose Bolton ha scritto:

sei del sud? Se si, abbandona quell'ambiente tossico.

Sì, ma vivo da 10 anni al Nord. I condizionamenti arrivano attualmente e soprattutto dalla gente del nord, che non mi sembra abbia problemi ad imbastire in fretta convivenze varie. 

Non conosco nessuno di sposato. Persino la gente con figli qui al nord non è sposata e non ha intenzione di farlo. Non sogno il matrimonio del “sudde”, mai fregato un cazzo.
Ma ricevo comunque pressing, come lo ricevono tutte, sull’ufficialità della relazione.

Btw, fanno più in fretta passi in avanti di coppia le coppie del nord - molto più adultizzate - rispetto a quelle del sud. Le coppie meridionali sono in genere bambinesche e non hanno mezze misure (o figliano a 16 anni, o passano a 30 anni dal vivere con mamma e papà al matrimonio).

 

 

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Descent
18 ore fa, Celeste ha scritto:

Come si salva il genere femminile?

Liquidate il femminismo tornando al sangue e alla terra. 

Vi siete fatte inculare dal principio di prestazione partorito dal maschilismo del secolo precedente, e ci sguazzate con il doppio del timore.

Quella delle donne d'oggi, come ben illustri, è una personalissima guerra autodistruttiva. 

 

Modificato da Descent
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24 minuti fa, Descent ha scritto:

Liquidate il femminismo tornando al sangue e alla terra. 

Vi siete fatte inculare dal principio di prestazione partorito dal maschilismo del secolo precedente, e ci sguazzate con il doppio del timore.

Quella delle donne d'oggi, come ben illustri, è una personalissima guerra autodistruttiva. 

 

Non comprendo. E quindi tornare a pretendere il provider? 
A tenere le gambe chiuse e a farci sposare da poveri diciannovenni che vorrebbero solo provare la figa, ma gli è concesso farlo solo dopo la prima notte di nozze?

Certamente il meccanismo funzionava, ma... 

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9 ore fa, Bozzarelly ha scritto:

Evita di sbandierare in giro il vostro stile di vita, come fanno tutti. Il che non significa essere ipocriti, solo vi difendete dagli altri. Nel frattempo recupera l'ex, digli che sei una rincoglionita che ha sbagliato tutto e che ci vuoi riprovare. Se non funziona, cercati il prossimo.

Sai, lo vedo ogni giorno, quindi non mi è stato difficile dirgli in tempo reale quanto mi hai suggerito.

Mi sono scusata e gli ho detto quanto sostanzialmente ho espresso nel presente post: credevo tanto di essere la “persona offesa” della situazione, mentre invece sminuendo i suoi sentimenti spontanei e onesti, dandomi e dandoci un prezzo, sono stata io invece ad insultare lui. Ne abbiamo riso, ma ha compreso il mio dispiacere dato dall’essermi immedesimata nel suo ruolo ed essermi riascoltata dall’esterno e aver provato disgusto.

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Bozzarelly

Veramente di corsi di miglioramento personale per donne ne é pieno, ogni 3 mesi esce il guru di turno con la sua ricetta per stare bene.

Se non ho capito male li hai mollati tu, quindi magari nemmeno loro avevano voglia della vita canonica.

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Descent
33 minuti fa, Celeste ha scritto:

Non comprendo.

Allora c'è ancora speranza.

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8 minuti fa, Descent ha scritto:

Allora c'è ancora speranza.

Sì, esistono ancora femmine tonte. 
Dai, lo so che è bello scrivere frasi ad effetto, ma mi espliciteresti meglio il tuo pensiero? (:
 

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