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Da amante a scopamica/solo amica, possibile?


SeanVega

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Doom Head
31 minutes ago, Marlenekuntz said:

Ti vedrei bene entrare in caffetteria con un lanciafiamme. 🤣🤣🤣

allarme spoiler: ordinerei un cappuccino prima di incenerire tutto.

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SeanVega
40 minuti fa, Celeste ha scritto:

Comunque, @SeanVega, hai fatto una scelta molto dolorosa.

Trovo che si sia parlato troppo della collega e poco di te.

E questo è un male, perchè è evidente che al momento tu sia confuso, che abbia anche tu dei sentimenti da elaborare. E anche dubbi.

Mi sembra che tu abbia nascosto molto anche a te stesso. L'impressione è che tu abbia preso una scelta obbligata per il tuo sentire, senza questionarla e valutarla per bene.

In fondo, siamo liberi...anche a 35 anni, anche dopo decenni di relazioni. Chi l'ha detto che una volta investito troppo, una volta "preso l'impegno", la scelta giusta sia quella di portare avanti un impegno preso dieci, cinque anni fa? Capisco il senso di responsabilità verso la compagna. Ma dobbiamo vivere per noi stessi. 

Il consiglio che mi sento di darti è di riflettere, analizzare le cose...senza auto-censurarti! Supera il pregiudizio verso le opzioni a tuo avviso considerate più abiette...Ad esempio, se non ami più la tua compagna, lasciala andare. 

Faccio solo delle ipotesi, ovviamente.

Al momento hai scelto di lasciare andare l'amante. Doloroso? Certo. Rispetta però il dolore necessario che di riflesso vive la collega. Senza sentirti in colpa, ma senza neanche voler a tutti costi fare l'infantile, puntando i piedi per riottenere le attenzioni innocenti, ma consolanti, della stessa. Stai cercando il suo conforto nella speranza di compensare la sofferenza che sicuramente stai vivendo ad oggi. Ma non si può.

Lei sta attraversando il tunnel nero dell'assenza...e caro mio, mi dispiace doverti far presente che dovrai affrontarlo anche tu. Non ci sono scorciatoie (a meno che non te la riprenda).

Ti rinrazio tanto per le parole che hai speso. Fotografano la mia situazione. Ho perso metà cuore e non è facile. Ci sto male, perché non siamo interruttori che spegni e accendi a piacimento. Ho scelto la persona migliore, valutando tutto anche il contorno certo. 

Però l altra persona, la collega amante, in questi 5 anni c'è sempre stata anche se solo negli ultimi 6 mesi il nostro rapporto é cambiato in amanti. 

È un momento così, e ora vorrei riaverla come prima di finirci a letto, perché mi ha sempre dato tanto, tutto quello che poteva. Come ho fatto io. 

E questo muro di odio e freddezza proprio non ci sta. 

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1 ora fa, Celeste ha scritto:

Comunque, @SeanVega, hai fatto una scelta molto dolorosa.

Trovo che si sia parlato troppo della collega e poco di te.

E questo è un male, perchè è evidente che al momento tu sia confuso, che abbia anche tu dei sentimenti da elaborare. E anche dubbi.

Mi sembra che tu abbia nascosto molto anche a te stesso. L'impressione è che tu abbia preso una scelta obbligata per il tuo sentire, senza questionarla e valutarla per bene.

In fondo, siamo liberi...anche a 35 anni, anche dopo decenni di relazioni. Chi l'ha detto che una volta investito troppo, una volta "preso l'impegno", la scelta giusta sia quella di portare avanti un impegno preso dieci, cinque anni fa? Capisco il senso di responsabilità verso la compagna. Ma dobbiamo vivere per noi stessi. 

Il consiglio che mi sento di darti è di riflettere, analizzare le cose...senza auto-censurarti! Supera il pregiudizio verso le opzioni a tuo avviso considerate più abiette...Ad esempio, se non ami più la tua compagna, lasciala andare. 

Faccio solo delle ipotesi, ovviamente.

Al momento hai scelto di lasciare andare l'amante. Doloroso? Certo. Rispetta però il dolore necessario che di riflesso vive la collega. Senza sentirti in colpa, ma senza neanche voler a tutti costi fare l'infantile, puntando i piedi per riottenere le attenzioni innocenti, ma consolanti, della stessa. Stai cercando il suo conforto nella speranza di compensare la sofferenza che sicuramente stai vivendo ad oggi. Ma non si può.

Lei sta attraversando il tunnel nero dell'assenza...e caro mio, mi dispiace doverti far presente che dovrai affrontarlo anche tu. Non ci sono scorciatoie (a meno che non te la riprenda).

Ma cosa stai dicendo Celeste?

lui poteva benissimo cambiare idea ma doveva iniziare la conoscenza nel modo e con le basi più pulite del mondo invece ha tradito la sua ragazza ed è uno schiaffo morale sul quale un rapporto del genere non può reggere se fosse stato alla luce del sole infatti lui torna con compagna sollevato presumo ,ma non etichettiamo lui come persona che soffre ahaha ma dai 

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29 minuti fa, SeanVega ha scritto:

Ti rinrazio tanto per le parole che hai speso. Fotografano la mia situazione. Ho perso metà cuore e non è facile. Ci sto male, perché non siamo interruttori che spegni e accendi a piacimento. Ho scelto la persona migliore, valutando tutto anche il contorno certo. 

Però l altra persona, la collega amante, in questi 5 anni c'è sempre stata anche se solo negli ultimi 6 mesi il nostro rapporto é cambiato in amanti. 

È un momento così, e ora vorrei riaverla come prima di finirci a letto, perché mi ha sempre dato tanto, tutto quello che poteva. Come ho fatto io. 

E questo muro di odio e freddezza proprio non ci sta. 

C’è un muro perché l’hai ferita volendo capire o non volendo capire la mancanza di empatia è disarmante l’hai ferita perché lei si è aperta con te si sarà confidata 

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30 minuti fa, Minipony89 ha scritto:

Ma cosa stai dicendo Celeste?

lui poteva benissimo cambiare idea ma doveva iniziare la conoscenza nel modo e con le basi più pulite del mondo invece ha tradito la sua ragazza ed è uno schiaffo morale sul quale un rapporto del genere non può reggere se fosse stato alla luce del sole infatti lui torna con compagna sollevato presumo ,ma non etichettiamo lui come persona che soffre ahaha ma dai 

Capisco che il tuo vissuto di impedisca di comprendere anche la posizione dell'altro.

Una relazione può anche nascere in un contesto immorale come il tradimento...ciò non impedisce tuttavia ai sentimenti di sorgere, e di essere esattamente come quelli nati in una relazione approvata dalla società.

Il cervello non ragiona per ruoli. Lui soffre la mancanza dell'amante. Che poi il suo comportamento sia reprensibile non c'entra proprio nulla. Al massimo ne aggiunge altre, di sensazioni sgradevoli.

La conseguenza data dalla condannabilità dell'azione è proprio quella che dimostri tu. Lui non avrà il beneficio nè la libertà di potersi sfogare del suo dolore, visto che la sua condotta è reputata riprovevole all'interno del nostro panorama culturale. La punizione per chi sbaglia è infatti l'isolamento dell'individuo, che sarà ormai visto solo in veste di interprete di un ruolo (il traditore)...Ma in realtà resta una persona come tutte, e quindi dotato di mille sfumature del sentire.

Può esserci il senso di colpa, può esserci il pentimento...e accanto la nostalgia dell'amante. Fa male questa consapevolezza, ma è così.

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10 minuti fa, Celeste ha scritto:

Capisco che il tuo vissuto di impedisca di comprendere anche la posizione dell'altro.

Una relazione può anche nascere in un contesto immorale come il tradimento...ciò non impedisce tuttavia ai sentimenti di sorgere, e di essere esattamente come quelli nati in una relazione approvata dalla società.

Il cervello non ragiona per ruoli. Lui soffre la mancanza dell'amante. Che poi il suo comportamento sia reprensibile non c'entra proprio nulla. Al massimo ne aggiunge altre, di sensazioni sgradevoli.

La conseguenza data dalla condannabilità dell'azione è proprio quella che dimostri tu. Lui non avrà il beneficio nè la libertà di potersi sfogare del suo dolore, visto che la sua condotta è reputata riprovevole all'interno del nostro panorama culturale. La punizione per chi sbaglia è infatti l'isolamento dell'individuo, che sarà ormai visto solo in veste di interprete di un ruolo (il traditore)...Ma in realtà resta una persona come tutte, e quindi dotato di mille sfumature del sentire.

Può esserci il senso di colpa, può esserci il pentimento...e accanto la nostalgia dell'amante. Fa male questa consapevolezza, ma è così.

Infatti io ho lasciato libero il mio ragazzo pensando che comunque lui con me non ci voleva stare ma io avevo capito mi dispiace per la ragazza del protagonista perché presumo che anche lei lo lascerebbe libero se solo sapesse nella situazione in cui si trova e lui potrebbe andare dove meglio crede libero ma lui è la vittima di se stesso e delle sue bugie

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SeanVega
9 minuti fa, Minipony89 ha scritto:

Infatti io ho lasciato libero il mio ragazzo pensando che comunque lui con me non ci voleva stare ma io avevo capito mi dispiace per la ragazza del protagonista perché presumo che anche lei lo lascerebbe libero se solo sapesse nella situazione in cui si trova e lui potrebbe andare dove meglio crede libero ma lui è la vittima di se stesso e delle sue bugie

Ma che dici. Io ho scelto lei, ho scelto la mia compagna. Per assurdo ho rafforzato il mio rapporto da questo punto di vista. Perche non ho dovuto scegliere tra un 1 e un 100000,ma tra due ragazze di valore assoluto. Non siate troppo schematici.

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1 ora fa, SeanVega ha scritto:

Ma che dici. Io ho scelto lei, ho scelto la mia compagna. Per assurdo ho rafforzato il mio rapporto da questo punto di vista. Perche non ho dovuto scegliere tra un 1 e un 100000,ma tra due ragazze di valore assoluto. Non siate troppo schematici.

Mi fa piacere che tu senta di aver fatto la scelta giusta. Ti senti felice con lei? 

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2 ore fa, SeanVega ha scritto:

Però l altra persona, la collega amante, in questi 5 anni c'è sempre stata anche se solo negli ultimi 6 mesi il nostro rapporto é cambiato in amanti. 

È un momento così, e ora vorrei riaverla come prima di finirci a letto, perché mi ha sempre dato tanto, tutto quello che poteva. Come ho fatto io. 

E questo muro di odio e freddezza proprio non ci sta. 

Lo capisco, ma non si può tornare indietro. Ti ricordi cosa ti ha detto? "Se ti lasci con la tua ragazza, fammelo sapere, torna da me!".

Ti ama. Pur di aver qualcosa da te, quantomeno la tua presenza...se le dai il tempo, tornerà come amica!

Ma io spero per lei che riesca ad andare avanti. E se le vuoi bene, se le vuoi davvero bene come le hai scritto, devi sperare lo stesso anche tu per lei. E' difficile, ma per chi vogliamo veramente bene dobbiamo essere altruisti.

Se ritornasse da te come amica, poi si dimenticherebbe di andare avanti con la sua vita in parallelo. Sono dinamiche complesse. Lasciala stare. Uno strappo adesso e si volta pagina.

Non prolungate il dolore, non fatevi la guerra. Non tentarla con la tua vicinanza come amico. Poi i rapporti si logorano, la gente si esaspera e magari finisce tirata nel mucchio anche la tua fidanzata. Al momento ne sei uscito bene e la collega ha un proposito costruttivo: semplicemente ti ignorerà. Se continui a provocarla mentre non ha forze mentali, adesso che sragiona, rischi di farla diventare vendicativa...T'ha offerto il silenzio: accoglilo e scappa.

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maidiremai
3 ore fa, SeanVega ha scritto:

Ho perso metà cuore e non è facile. Ci sto male, perché non siamo interruttori che spegni e accendi a piacimento

 

1 ora fa, Celeste ha scritto:

Perche non ho dovuto scegliere tra un 1 e un 100000,ma tra due

 

Lei l'ha perso tutto, non aveva altre scelte; l'interruttore non ce l'ha anche lei, almeno il tempo di rimettersi in ordine le idee (come minimo, è riduttivo) glielo devi dare. 

Dici che è sempre stata cosciente della situazione, ma durante le notti di estasi le dicevi nulla, le dicevi quello che si suppone le avrai detto, o dicevi siete meravigliose, che donne fantastiche ho? Che rompersi una gamba fa male lo sanno tutti, quando succede scopri quanto, e urli e sacramenti.

 

Perché si debba lasciarsi male per forza, o comunque nella maggior parte dei casi (perché così è), me lo son chiesto spesso anche io, in generale e nei casi specifici, specialmente quelli in cui nemmeno era successo nulla, visto che c'è gente che porta rancore per un rifiuto o un mancato interesse; stai ricevendo solo abbastanza piccoli segnali di insofferenza, a fronte di un grande disagio. Il suo disagio va rispettato; dici che anche te hai sofferto e soffri, lei non è in condizione di accettare emotivamente né un tuo disinteresse né un tuo malessere; lei deve accettare tutto e te non vuoi accettare di lasciarla stare e che si distacchi?

E poi qualche rischio c'è veramente, basta un momento  e rischi di dover scoprire davvero che tutti i cavalli e tutti gli uomini del Re non possono mettere le cose di nuovo insieme.

 

 

Sarebbe interessante capire in che genere di innamoramento si dovrebbe inquadrare la tua posizione (che capisco benissimo, e prova a immaginartela con due conosciute a distanza di poche ore), innamoramento da un punto di vista evolutivo, che era saltato fuori in un'altra discussione.         

 

 

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