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Amore finito? L'ho rivista


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Teccpo
Inviato (modificato)
1 ora fa, Thorp ha scritto:

Più che rassegnazione,accettazione e si, è un percorso lungo e non facile.L'accettazione in questi casi penso si possa raggiungere solo quando arrivati alla condizione di poter e sapere metabolizzare che le cose siano finite,inteso per i sentimenti e i momenti vissuti, aprendo anche le porte al fatto che quei pensieri negativi possano tornare a galla nel corso della vita.

 

Sai la mia strategia è pensare che ci sia sempre del meglio dopo, che si migliori. Eppure pur avendo fatto passi da gigante sul piano personale quello che avevo in un momento di grandi insuccessi lavorativi ed economici adesso non riesco a ritrovarlo. Mi da molto fastidio vivere questo contrasto, ora che sono "pronto" ad avere tutto non riesco ad ottenerlo. 

 

1 ora fa, Thorp ha scritto:

Probabilmente non vivrà una relazione con quella intensità o passione emotiva,ma forse ora nella sua idea dello stare bene,vede un qualcosa non di necessariamente più tranquillo,ma di diverso.Ammetterai che sarebbe anche difficile se non impossibile farle cambiare idea dal punto di vista di influenza familiare.

 

Si e infatti mi fa incazzare essere stato l'unico nella sua cerchia a non averle imposto niente. A dire fai quello che vuoi. E invece in 2 anni l'ho vista rinunciare a prospettive all'estero, farsi affibbiare cani, il lavoro che fa adesso ricordo ad esempio che non sapeva neanche esistesse, ma sbam il fratello le ha detto fai questo e lei ha eseguito. Nella mia tossicità sono stato tutto fuorché dispotico, d'altronde non voglio prigionieri al mio fianco. Questo mi fa rabbia e non è un sentimento che mi aiuta a dimenticare. 

1 ora fa, Thorp ha scritto:

e mese fa ad un messaggio di auguri ricevuto dalla mia One Itis che non vedo da più di due anni un amico mi rispose: Nessuno fa mai niente per niente,ma impara a non aspettarti nulla.Pensiero realistico.

ci hai provato? con tutte le tue forze? o eri un po' rassegnato

Modificato da Teccpo
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Sensei10
6 ore fa, Teccpo ha scritto:

Non sono venuto qui a farmi dire che sono una vittima e che lei è una stronza, vorrei metterlo in chiaro per te e per tutti.

Attenzione, io non ho detto che tu, o chiunque altro, stia qui in cerca di coccole e consolazione. 

Anche io ho cominciato a scrivere sul forum per lo stesso motivo, in questa sezione. Avevo necessità di confrontarmi con qualche idea diversa dalla mia o di trovare spiegazioni e questo forum è l'unico, per quanto ne sappia, nel quale gli utenti discutono apertamente di certi temi.

Tecnicamente però assumiamo il ruolo di  vittime, se esponiamo una storia che suscita istantaneamente solidarietà e simpatia. Poi la verità la sa solo chi racconta e il racconto, anche il più aderente, è parziale e incompleto; dovremmo scrivere dei romanzi per parlare di mesi e anni trascorsi insieme a qualcuno. 

Negli ultimi giorni anche io mi sono fatto il tuo stesso discorso. Qualsiasi disturbo relazionale ci fosse dietro, non ne sono immune. Probabilmente anche a me sarebbe andata bene una storia di alti e bassi, silenzi e mancati dialoghi, in cambio di ciò che di bello abbiamo vissuto. Penso come te che avevamo l'incastro perfetto, ma questo è un dettato emotivo. La ragione dice altro. Noi tendiamo a rimuovere il lato peggiore, sempre. Bisogna attraversare il deserto senza acqua per poter capire. E non basta farlo per poi dire: sì, è dannatamente difficile ma lo rifarei. Bisogna ritrovarsi in quella situazione di nuovo e solo allora ci si rende conto davvero se la scelta è stata coraggiosa o stupida. Per cui, non lo so. Non lo saprò e sinceramente non serve a nessuno né avere una conferma né una smentita. 

Al momento vivo la strana sensazione di augurarle il meglio. Di trovare qualcuno in grado di domare le sue insicurezze e di illuminare le sue ombre. Alla fine, se riuscirà a normalizzare i suoi comportamenti ci avranno guadagnato tutti. 

6 ore fa, Teccpo ha scritto:

Sentire da te che devo accettare il fatto che ci sia la possibilità che un rapporto non si rinneschi anche con tutto l'impegno del mondo, che non puoi essere il Grande Gatsby e riprendertela mi da più fastidio rispetto all'idea che sia impossibile tornare con lei nello specifico. Mi mette un grande senso di lutto rispetto a quanto sia limitato il possibile a quanto siano irreversibili le cose, le scelte

Il mio è solo il parto di una riflessione personale, non è affatto detto che tutto vada sempre nella stessa direzione. 

Le storie qui si somigliano. Ma non sono uguali. Ognuno reagisce e le supera o le rivive alla sua maniera. 

Ad esempio nel mio caso il fattore dell'età e della provenienza sentimentale e sociale gioca un ruolo determinante, oltre alle singole personalità. 

Quindi non c'è niente di irreparabile e se tu senti che l'impegno e la costanza possano rivelarsi premianti, provaci. Rispondile, cercala, parlale. Come ti ho scritto, tienti pronto ad essere materiale d'archivio, per lei. Ma se ciò che vuoi davvero è un altro tentativo, beh, buttati.

Relativamente all'intensità emotiva, che dire: sono le mie esatte parole di qualche tempo fa. In cuor mio ritengo che siano ancora valide, ma la gente, purtroppo, si accontenta. Non dimenticarlo mai.

  • Grazie! 1
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Thorp
3 ore fa, Teccpo ha scritto:

Sai la mia strategia è pensare che ci sia sempre del meglio dopo, che si migliori. Eppure pur avendo fatto passi da gigante sul piano personale quello che avevo in un momento di grandi insuccessi lavorativi ed economici adesso non riesco a ritrovarlo. Mi da molto fastidio vivere questo contrasto, ora che sono "pronto" ad avere tutto non riesco ad ottenerlo. 

Spesso durante la vita sono pochi i momenti in cui ''si sente di avere tutto'' e durano altrettanto poco,è una ricerca della felicità e serenità che forse non ha mai quiete.Ti parlo personalmente,anche io penso di essere sicuramente cresciuto su tanti piani per la mia esperienza,sta di fatto che però mi devo capacitare che la situazione attuale è l'opposto di quella che avrei immaginato,e non posso negarmelo.La negazione in queste situazioni è la cosa peggiore.

 

Si e infatti mi fa incazzare essere stato l'unico nella sua cerchia a non averle imposto niente. A dire fai quello che vuoi. E invece in 2 anni l'ho vista rinunciare a prospettive all'estero, farsi affibbiare cani, il lavoro che fa adesso ricordo ad esempio che non sapeva neanche esistesse, ma sbam il fratello le ha detto fai questo e lei ha eseguito. Nella mia tossicità sono stato tutto fuorché dispotico, d'altronde non voglio prigionieri al mio fianco. Questo mi fa rabbia e non è un sentimento che mi aiuta a dimenticare. 

Anche io come tanti altri abbiamo svolto quel ruolo di salvatore,come vedi però,le persone sono influenzate in maniera dominante dalle dinamiche familiari e sociali anzi spesso,risultano fare tutto l'opposto di quello che a te hanno sempre negato di voler fare.

ci hai provato? con tutte le tue forze? o eri un po' rassegnato

Diciamo che la mia storia è un pò diversa e complicata della tua,io ho fatto la scelta di lasciarla più volte con contorni vari,ma anche perchè la situazione non era facile.Quando ho voluto poi rischiarmela era tardi,aveva trovato un altro,e con ogni modo possibile ho provato a convincerla (sbagliando),fino a quando le ho scritto quello che pensavo di ogni cosa per togliermi qualsiasi tipo di rimorso.Successivamente è riapparsa qualche mese fa come un flash tra like sui social e auguri di compleanno che non mi aveva più fatto da anni,finita lì.

 

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Teccpo

Raga, 

C'è un pattern nella mia vita di cui sono consapevole da qualche anno. Molto spesso pur avendo il controllo totale sull'informazione (vantaggio incredibile in moltissime situazioni) non riesco a mettere in atto strategie che mi permettano di sfruttare questa consapevolezza. Spesso questo si traduce nell'incapacità di sferzare il colpo di grazia, succede in diversi contesti, non solo quello sentimentale. Per dirne una questa ragazza è stata lasciata da me in uno dei modi più ironici ed umilianti immaginabili, ciononostante sono tornato dopo 3 giorni da lei. 

Tornando al merito lei non è tornata per nostalgia o altro. Ha bisogno come la volta scorsa di avvalorarsi in un momento di scazzo col tipo. Banalmente ieri sera ci parlavamo e lei ha cominciato ad ignorarmi per sostituire la foto di profilo su IG con un evidente segnale a qualcuno. Non ho bisogno che lei me lo confessi, lo percepisco e basta.

È una cosa che capisco, anche io ho tipe che mi scrivono nel mentre, non le ignoro mai totalmente, però sono consapevole di non dare il 100%, credo sia un fatto naturale per persone con caratteri narcisistici. 

D'altro canto sono fra due fuochi, da un lato non ho la forza di staccare, dall'altro non riesco ad essere lo zerbino da "ti prego ritorna con me" pronto a cose eclatanti. Ho troppa scelta per interpretare quel ruolo in maniera convincente. 

Eppure una parte stupida di me pensa non sia umiliante se di questo sono totalmente consapevole, se al gioco partecipo con cognizione, pur non avendo alcuna forma di controllo. Su questo vorrei sentire il vostro parere, è una riflessione in generale sulla vita piuttosto che sul caso specifico. Alla fine però ci starò male, in un momento in cui star male per qualsiasi cosa vuol dire perdere una valanga di soldi e affermazioni professionali. 

Sono un megalomane, in questa storia non interpreto il ruolo del cattivo solo perché mi sono messo ad ogni costo in una situazione di svantaggio. Vorrei però mi conosceste meglio per potervi dimostrare fattivamente quando assurdo sia che io interpreti il ruolo di boost di autostima in un questa relazione. Non mi va di fare l'amareggiato, ma è una questione di confronto del mio valore col loro su una scala assoluta che mi fa scaturire tanta rabbia. Questi due sono personaggi che non hanno niente a vedere né intellettualmente ne  culturalmente con me, lei è solo una gran gnocca. Non dovrebbero avere il diritto di farmi male. Per questo alla fine penso che in fondo l'unico esito del rimettermi con lei sarebbe di asserire il fatto che sono stato io a lasciarla.

Se c'è qualcosa rispetto al quale questi mesi di terapia non mi hanno aiutato è la capacità di non perseverare negli errori e nell'accettare il fatto che possano essere stati commessi. Ho proprio un problema col concetto di ineluttabilità delle cose davvero profondo e credo che dovrò cambiare percorso. 

Il post è lungo, mi farebbe piacere avere la vostra opinione  su uno qualsiasi di questi punti.

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Sensei10
15 ore fa, Teccpo ha scritto:

Tornando al merito lei non è tornata per nostalgia o altro. Ha bisogno come la volta scorsa di avvalorarsi in un momento di scazzo col tipo. Banalmente ieri sera ci parlavamo e lei ha cominciato ad ignorarmi per sostituire la foto di profilo su IG con un evidente segnale a qualcuno. Non ho bisogno che lei me lo confessi, lo percepisco e basta.

Questo però, per vie traverse, te lo stiamo dicendo da svariati post. 

15 ore fa, Teccpo ha scritto:

però sono consapevole di non dare il 100%, credo sia un fatto naturale per persone con caratteri narcisistici. 

Credo sia un fatto naturale per molta gente che ha possibilità di scegliere. Ti prego davvero di non offenderti, ma c'è anche un tratto di immaturità. Non sto dicendo che chi fa così è un bambino malcresciuto, ma non riesce del tutto a concentrarsi sulla persona che vuole in quel preciso momento, e si lascia prendere dall'indecisione tipica ("ma se poi faccio questa cosa, mi perdo quest'altra e poi potrei pentirmi ecc."). 

Non significa doversi castrare, ma compiere una scelta ben determinata: in altre parole, se ti piace una persona ti viene naturale dedicarti a lei, almeno i primi tempi. Anche perché, se succede il contrario, il tuo amor proprio, per quanto sia razionale e saldo, un po' ne esce intaccato. 

15 ore fa, Teccpo ha scritto:

da un lato non ho la forza di staccare, dall'altro non riesco ad essere lo zerbino da "ti prego ritorna con me" pronto a cose eclatanti. Ho troppa scelta per interpretare quel ruolo in maniera convincente

Hai anche una dignità, eh. Quando vorremmo fortemente una persona, in teoria saremmo pronti a fare tutto o quasi. Salvo ripensarci dopo dieci minuti e dirci: ma che cazzo mi viene in mente?

15 ore fa, Teccpo ha scritto:

pensa non sia umiliante

Non lo è. È un fluire di emozioni e pensieri, non sei un monolite, ma un essere umano.

 

15 ore fa, Teccpo ha scritto:

Non dovrebbero avere il diritto di farmi male. Per questo alla fine penso che in fondo l'unico esito del rimettermi con lei sarebbe di asserire il fatto che sono stato io a lasciarla.

E torniamo alla maturità. 

Se tu sai di essere migliore è perché hai delle certezze. Dovrebbero bastare. Ma le hai sul serio? Non c'è competizione. Se un calciatore preferisce la serie B alla serie A, i club di quest'ultima se ne faranno una ragione: a rimetterci è il giocatore.

15 ore fa, Teccpo ha scritto:

la capacità di non perseverare negli errori e nell'accettare il fatto che possano essere stati commessi. Ho proprio un problema col concetto di ineluttabilità delle cose davvero profondo e credo che dovrò cambiare percorso. 

Dovresti. 

Ma ricordati che per quante correzioni potrai apportare, il tuo carattere resterà sempre lo stesso.

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PapuPetagna
15 ore fa, Teccpo ha scritto:

Raga, 

C'è un pattern nella mia vita di cui sono consapevole da qualche anno. Molto spesso pur avendo il controllo totale sull'informazione (vantaggio incredibile in moltissime situazioni) non riesco a mettere in atto strategie che mi permettano di sfruttare questa consapevolezza. Spesso questo si traduce nell'incapacità di sferzare il colpo di grazia, succede in diversi contesti, non solo quello sentimentale. Per dirne una questa ragazza è stata lasciata da me in uno dei modi più ironici ed umilianti immaginabili, ciononostante sono tornato dopo 3 giorni da lei. 

Tornando al merito lei non è tornata per nostalgia o altro. Ha bisogno come la volta scorsa di avvalorarsi in un momento di scazzo col tipo. Banalmente ieri sera ci parlavamo e lei ha cominciato ad ignorarmi per sostituire la foto di profilo su IG con un evidente segnale a qualcuno. Non ho bisogno che lei me lo confessi, lo percepisco e basta.

È una cosa che capisco, anche io ho tipe che mi scrivono nel mentre, non le ignoro mai totalmente, però sono consapevole di non dare il 100%, credo sia un fatto naturale per persone con caratteri narcisistici. 

D'altro canto sono fra due fuochi, da un lato non ho la forza di staccare, dall'altro non riesco ad essere lo zerbino da "ti prego ritorna con me" pronto a cose eclatanti. Ho troppa scelta per interpretare quel ruolo in maniera convincente. 

Eppure una parte stupida di me pensa non sia umiliante se di questo sono totalmente consapevole, se al gioco partecipo con cognizione, pur non avendo alcuna forma di controllo. Su questo vorrei sentire il vostro parere, è una riflessione in generale sulla vita piuttosto che sul caso specifico. Alla fine però ci starò male, in un momento in cui star male per qualsiasi cosa vuol dire perdere una valanga di soldi e affermazioni professionali. 

Sono un megalomane, in questa storia non interpreto il ruolo del cattivo solo perché mi sono messo ad ogni costo in una situazione di svantaggio. Vorrei però mi conosceste meglio per potervi dimostrare fattivamente quando assurdo sia che io interpreti il ruolo di boost di autostima in un questa relazione. Non mi va di fare l'amareggiato, ma è una questione di confronto del mio valore col loro su una scala assoluta che mi fa scaturire tanta rabbia. Questi due sono personaggi che non hanno niente a vedere né intellettualmente ne  culturalmente con me, lei è solo una gran gnocca. Non dovrebbero avere il diritto di farmi male. Per questo alla fine penso che in fondo l'unico esito del rimettermi con lei sarebbe di asserire il fatto che sono stato io a lasciarla.

Se c'è qualcosa rispetto al quale questi mesi di terapia non mi hanno aiutato è la capacità di non perseverare negli errori e nell'accettare il fatto che possano essere stati commessi. Ho proprio un problema col concetto di ineluttabilità delle cose davvero profondo e credo che dovrò cambiare percorso. 

Il post è lungo, mi farebbe piacere avere la vostra opinione  su uno qualsiasi di questi punti.

Ho letto solo questo, non ho seguito il thread e quindi forse qualche sfumatura me la perdo.

La cosa che mi è balzata subito all’occhio è che parli soprattutto di ruoli da interpretare e personaggi da costruire. Il tuo problema principale è questo, vivi la vita da attore non protagonista.

 

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Thorp
Il 11/3/2022 at 03:22, Teccpo ha scritto:

Raga, 

C'è un pattern nella mia vita di cui sono consapevole da qualche anno. Molto spesso pur avendo il controllo totale sull'informazione (vantaggio incredibile in moltissime situazioni) non riesco a mettere in atto strategie che mi permettano di sfruttare questa consapevolezza. Spesso questo si traduce nell'incapacità di sferzare il colpo di grazia, succede in diversi contesti, non solo quello sentimentale. Per dirne una questa ragazza è stata lasciata da me in uno dei modi più ironici ed umilianti immaginabili, ciononostante sono tornato dopo 3 giorni da lei. 

Tornando al merito lei non è tornata per nostalgia o altro. Ha bisogno come la volta scorsa di avvalorarsi in un momento di scazzo col tipo. Banalmente ieri sera ci parlavamo e lei ha cominciato ad ignorarmi per sostituire la foto di profilo su IG con un evidente segnale a qualcuno. Non ho bisogno che lei me lo confessi, lo percepisco e basta.

È una cosa che capisco, anche io ho tipe che mi scrivono nel mentre, non le ignoro mai totalmente, però sono consapevole di non dare il 100%, credo sia un fatto naturale per persone con caratteri narcisistici. 

 

A me invece dai l'impressione di una persona che in questo momento sia pronta ad accollarsi tutte le colpe e qualsiasi definzione del caso come quella del ''narcisista'' che è usata,personalmente,in maniera impropria.Sei single perchè non puoi trovarti in più situazioni e sentirti con più ragazze? 

Ricorda nessuno fa niente per niente,se lei ha cambiato la foto o quel che sia il problema è suo,sta solo a te fartene una ragione del fatto che domani,senza nessun cenno, possa mettere Ufficialmente fidanzata o metterne una semi nuda,sei tu che decidi quanta valenza dare a un gesto.

Il 11/3/2022 at 03:22, Teccpo ha scritto:

 

Sono un megalomane, in questa storia non interpreto il ruolo del cattivo solo perché mi sono messo ad ogni costo in una situazione di svantaggio.

Questi due sono personaggi che non hanno niente a vedere né intellettualmente ne  culturalmente con me, lei è solo una gran gnocca. Non dovrebbero avere il diritto di farmi male. Per questo alla fine penso che in fondo l'unico esito del rimettermi con lei sarebbe di asserire il fatto che sono stato io a lasciarla.

Se c'è qualcosa rispetto al quale questi mesi di terapia non mi hanno aiutato è la capacità di non perseverare negli errori e nell'accettare il fatto che possano essere stati commessi. Ho proprio un problema col concetto di ineluttabilità delle cose davvero profondo e credo che dovrò cambiare percorso. 

 

Megalomane per quale motivo?

Il diritto di farti del male lo concedi tu,devi imparare a distaccarti dalle situazioni con la ricetta più adatta a te,non starò qui ad elencarti i modi o le maniere che sono sempre i soliti,quanto ti invito a sperimentare quali possano essere le direttive giuste per allontanarti e arrivare a una accettazione delle situazioni.Quello che ti consiglio è di staccarti da questa persona,più che altro per ragionare su te stesso e prenderti il dovuto tempo per pensare,non a lei, bensì a quello che di te vorresti come cardini e cosa pensi possa essere tralasciabile per come vedi tu la vita.

Il 11/3/2022 at 03:22, Teccpo ha scritto:

D'altro canto sono fra due fuochi, da un lato non ho la forza di staccare, dall'altro non riesco ad essere lo zerbino da "ti prego ritorna con me" pronto a cose eclatanti. Ho troppa scelta per interpretare quel ruolo in maniera convincente. 

 

Questo lo eviterei proprio,il ruolo del cane bastonato non funziona mai.

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Teccpo
Inviato (modificato)
Il 11/3/2022 at 18:49, Sensei10 ha scritto:

Questo però, per vie traverse, te lo stiamo dicendo da svariati post. 

Credo sia un fatto naturale per molta gente che ha possibilità di scegliere. Ti prego davvero di non offenderti, ma c'è anche un tratto di immaturità. Non sto dicendo che chi fa così è un bambino malcresciuto, ma non riesce del tutto a concentrarsi sulla persona che vuole in quel preciso momento, e si lascia prendere dall'indecisione tipica ("ma se poi faccio questa cosa, mi perdo quest'altra e poi potrei pentirmi ecc."). 

Non significa doversi castrare, ma compiere una scelta ben determinata: in altre parole, se ti piace una persona ti viene naturale dedicarti a lei, almeno i primi tempi. Anche perché, se succede il contrario, il tuo amor proprio, per quanto sia razionale e saldo, un po' ne esce intaccato. 

Hai anche una dignità, eh. Quando vorremmo fortemente una persona, in teoria saremmo pronti a fare tutto o quasi. Salvo ripensarci dopo dieci minuti e dirci: ma che cazzo mi viene in mente?

Non lo è. È un fluire di emozioni e pensieri, non sei un monolite, ma un essere umano.

 

E torniamo alla maturità. 

Se tu sai di essere migliore è perché hai delle certezze. Dovrebbero bastare. Ma le hai sul serio? Non c'è competizione. Se un calciatore preferisce la serie B alla serie A, i club di quest'ultima se ne faranno una ragione: a rimetterci è il giocatore.

Dovresti. 

Ma ricordati che per quante correzioni potrai apportare, il tuo carattere resterà sempre lo stesso.

Bella lettura nel secondo paragrafo.

Mi è difficile scegliere perché sento che illuderei ragazze che non hanno caratteristiche abbastanza valide per me. Magari trovo l'intelligentissima ragazza in carriera molto carina ma non bellissima, la super figa col quale non puoi parlare, la ragazza premium ma alla fine un po' gold-digger. In parte credo sia anche un po' di gap culturale nella nuova città.

Però io una cosa ho saputo sceglierla e non me ne pento, questo magari non si è percepito nella discussione ma una scelta è stata effettuata, ed è stata una scelta dolorosa. Ero arrivato ad un punto della mia vita in cui sentivo il bisogno di certificare il mio talento sul piano intellettuale, professionale, provare che non ero un bamboccione inespresso.

La verità è che un anno e mezzo fa, quando l'ho lasciata mi trovavo a letto con lei e pensavo, cazzo dovrei lavorare per i miei obiettivi senza distrazioni. Sarò sincero, non è un fatto di tempo, una relazione è compatibile con quasi tutto, il problema è il senso di contentezza, di essere arrivato, di farti bastare quello che hai che un amore importante come quello mi dava unito alla distrazione paralizzante generata da quei 2-3 giorni di litigate feroci in cui non riuscivo ad avere la lucidità per fare nulla di significativo (non faccio il dipendente, 3 giorni da distratto li pago carissimi). Ho cambiato città alla chetichella e l'ho abbandonata senza sentirla, se non saltuariamente in brevissimi momenti down, ho scelto di fare altro, ci sto riuscendo. 

Bisogna capire qual è la serie A, magari non riesco a giocarci in tutti gli ambiti della vita. Di certo sento che adesso sono cambiato, decisamente più maturo e penso anche di potermi meritare quella relazione che avevo accantonato per intraprendere questo percorso, sono finalmente indipendente sotto multi punti di vista e rimpiango una cosa che non sentivo di meritare due anni fa, non ero un uomo, o perlomeno non ero un uomo in molti aspetti, ora lo sono. 

E si, il mio carattere rimarrà sempre quello, anche la non rassegnazione ossessiva che mi rende speciale in altri settori. Sai all'inizio con lo psicologo si parlava di ucciderla qusta scimmia del non saper perdere, adesso ha glissato anche lui, è difficile da spiegare ma quando mi ha parlato dell'imparare a rassegnarmi ho sentito una sensazione di lutto fortissima, mi ha fatto male la pancia, è difficile da spiegare, sembra inverosimile. 

 

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Teccpo
Inviato (modificato)
Il 11/3/2022 at 19:02, PapuPetagna ha scritto:

Ho letto solo questo, non ho seguito il thread e quindi forse qualche sfumatura me la perdo.

La cosa che mi è balzata subito all’occhio è che parli soprattutto di ruoli da interpretare e personaggi da costruire. Il tuo problema principale è questo, vivi la vita da attore non protagonista.

 

Io penso che tu abbia colto un punto fondamentale, però non so se l'interpretazione è giusta. Di scelte ne faccio tante, alcune molto anticonformiste, in questa cosa specifica odio l'essere inscatolato nel cliché dell'ex per cui si prova nostalgia. Ragazzi non è una colpa, è solo un immenso senso di impotenza rispetto all'incapacità di scardinare questa situazione. 

In altri aspetti della vita ho imparato ad aggirare muri insormontabili, o a sfondarli con impegno e sacrificio. Qui non riesco ad avere un piano. La ritirata sembra l'unica scelta giusta, ma non sono abituato ad attuarla, non so come si fa. D'altronde ci provo da un anno e mezzo. 

Cosa farebbe un protagonista, se ne andrebbe? Forse si. 

Modificato da Teccpo
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Teccpo
2 ore fa, Thorp ha scritto:

A me invece dai l'impressione di una persona che in questo momento sia pronta ad accollarsi tutte le colpe e qualsiasi definzione del caso come quella del ''narcisista'' che è usata,personalmente,in maniera impropria.Sei single perchè non puoi trovarti in più situazioni e sentirti con più ragazze? 

Ricorda nessuno fa niente per niente,se lei ha cambiato la foto o quel che sia il problema è suo,sta solo a te fartene una ragione del fatto che domani,senza nessun cenno, possa mettere Ufficialmente fidanzata o metterne una semi nuda,sei tu che decidi quanta valenza dare a un gesto.

Megalomane per quale motivo?

Il diritto di farti del male lo concedi tu,devi imparare a distaccarti dalle situazioni con la ricetta più adatta a te,non starò qui ad elencarti i modi o le maniere che sono sempre i soliti,quanto ti invito a sperimentare quali possano essere le direttive giuste per allontanarti e arrivare a una accettazione delle situazioni.Quello che ti consiglio è di staccarti da questa persona,più che altro per ragionare su te stesso e prenderti il dovuto tempo per pensare,non a lei, bensì a quello che di te vorresti come cardini e cosa pensi possa essere tralasciabile per come vedi tu la vita.

Questo lo eviterei proprio,il ruolo del cane bastonato non funziona mai.

Perché molte tipe mi chiedono fra le righe di impegnarmi intorno alla 3a/4a uscita, attento, non lo fanno troppo esplicitamente ma io non sono uno stronzo, capisco che cosa cercano di dirmi e gli dico che non tira aria, nonostante questo spesso loro mi continuano a scrivere. Per me non è difficile stabilire una connession mentale sincera con una ragazza e forse questa non è una cosa comune. In ogni caso mi dirai cazzi loro, tu le hai informate, se ti continuano a scrivere per avere compagnia, allo stesso modo non credo sia troppo giusto rischiare di illuderle. 

Thorp io il mio tempo l'ho preso, sono stato da solo o con altre tipe per un anno e mezzo pensando costantemente a lei. Ho messo in atto tutte le tattiche possibili, blocco social, uscire con altre, self improvement. Io non so quanto questo sia un tratto biologicamente femminile ma nella mia mente lei ha un valore, ha una serie di caratteristiche che non riesco a trovare in altre ragazze. Chiaramente si tratta di one-itis, c'è un livello di irrazionalità in tutto questo. Ma ricordo che quando stavo con lei e pensavo, magari con tipa x non litigherei, o con tipa y potrei condividere questa passione grandissima, una voce nella mia testa mi diceva che tanto era game over per me. Che avevo trovato la ragazza che sognavo da adolescente arrapato e che mi amava alla follia. 

Sul cane bastonato hai ragione, ma ogni volta che le parlo erge uno scudo di rancore che mi fa sperare che qualcosa bruci ancora. Tu te ne sei andato, tu mi hai fatto male, alla fine sono riuscita a gettarti fuori dalla mia vita insieme a ti vorrei nella mia vita ma come amico. Non riesco a capire se una strategia basata sul ricostruire la sua fiducia nei mie confronti possa avere un qualche senso, da qui l'idea del cane bastonato. 

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