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Lui non mi calcola più.


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Non è che sei stata un po’ indiscreta con gli altri colleghi riguardo questa simpatia?

Lui poi lo descrivi riservatissimo...

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BlackSabo
16 ore fa, Cannella ha scritto:

Però pensavo di dirglielo verso la fine del nostro percorso insieme, visto che sembra quasi più un messaggio di saluto

Sega mentale per pararti il culo perché hai paura del rifiuto.

Adatta il messaggio, no? "per il tutoraggio fatto finora, bla bla bla".

Un minimo di spirito di adattamento non fa mai male.

16 ore fa, Cannella ha scritto:

Prima però vorrei sapere se è single, e penso che lo capirò in base a come si porrà con me. 

Non è una donna, quindi si suppone che anche se non sia single può sempre accettare sia un'uscita sia di trombarti all'ennesima potenza.

Poi sapere se è single, che ti importa?

Sei già oltre a pensare alla lunga e seria relazione che vi accompagnerà fino al letto di morte.

Ci sono un milione di variabili e la principale è che magari tu o lui domani finite sotto una macchina (vi auguro di no) e non potete farvi più queste seghe mentali.

16 ore fa, Cannella ha scritto:

mi senta anche le parole per essere stata magari poco professionale. 

Altra sega mentale.

"cappero, mi ha chiesto di bere una cosa con lei al di fuori dell'ufficio, che non professionalità, la caccio immediatamente".

Non professionalità è se fai cappellate sul lavoro, che riguardano il lavoro.

...

Ma 'sti cazzi! Aspetta altri due mesi, quando vai via dall'ufficio, o quattro per sicurezza, così crei distacco, e poi forse, se, ma, però, chissà, bla bla bla. 

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roberto5552
18 ore fa, Cannella ha scritto:

@thehappyunicornperò se gli chiedessi di prestarmi un volume di diritto lui me lo darebbe direttamente al lavoro visto che li tiene sulla libreria nel suo studio, in bella vista! Devo semplicemente invitarlo a bere qualcosa fuori... semplicemente...

@Kepaknessun avanzamento di carriera, dal momento che lavoriamo in ambiti diversi e io poi tra qualche mese cambio studio quindi lui non lo vedo più! Può essere che lui abbia un'altra, però l'ha per forza conosciuta nei due mesi in cui ero via, perchè a marzo (parole sue) era single. Spero di no, sarei proprio sfortunata. Lui secondo me non ha disagi o problemi, semplicemente è uno che probabilmente fa fatica ad approcciare l'altro sesso, o ne ha poco interesse perchè è più concentrato sul lavoro. Anche perchè ok tutti dicono che lui sia single da anni, ma magari in questi anni è stato pieno di donne! Nessuno questo lo sa. 

@PapuPetagnaio di messaggi gliene mando (non tanti, ma uno alla settimana si), ma lui risponde molto freddamente. Diciamo che di suo non è un mostro di parole, ma di certo non si impegna a portare avanti la conversazione. 

@roberto5552tu devi essere quello frustrato del forum. E se letteralmente sapessi tutti i suoi cazzi di sicuro non starei su un forum a chiedere consigli, di sicuro non inutili come il tuo

@Seth44ma dici che io, con i vari messaggi che gli mando, non gli sto mandando un chiaro segnale? Io i messaggini così non li mando agli altri colleghi! Nel senso, sto cercando un contatto da un mese ormai, e lui recepisce poco o niente. Io vorrei tanto credere che ci sia ancora interesse da parte sua, e che come dici tu lui pensi che invece da parte mia non ci sia . Però se fosse realmente interessato, quando gli scrivo perchè continua a chiudere la conversazione? Perchè quando mi vede si irrigidisce? A me non sembrano segnali positivi. Cioè dovrei proprio scrivergli un messaggio in cui mi dichiaro? Io lo farei anche, però ho paura che 1) si stia vedendo con un'altra quindi oltre al fatto di prendermi un bel palo, risulterei anche poco rispettosa; 2) lui non sia assolutamente interessato e quindi poi "dichiarandomi" creerei un disagio non da poco in ufficio.
Io ho anche messo in giro la voce che mi piace, e dai, per forza gli è arrivata! E lui non ha fatto una piega. Mah.

Vorrei muovermi in punta di piedi, ma avendo poco tempo e vedendolo poco, dovrei invece dare una scossa. Ma come???

Certo certo sono molto frustrato.

Nonostante la mia frustrazione ti posso dire che secondo me per quanto negato possa essere il tipo con le donne, per quanto fissato sul lavoro possa essere se una gli piace e lei si fa anche sentire tramite messaggi ci prova. Per me non ha interesse. 

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Sensei10
3 ore fa, Celeste ha scritto:

Non è che sei stata un po’ indiscreta con gli altri colleghi riguardo questa simpatia?

Lui poi lo descrivi riservatissimo...

Adoro gli eufemismi.

Dalla descrizione emerge un ritratto al limite del sociopatico. Non sarà sicuramente così, ma tant'è. Peraltro, non è rara l'esistenza di soggetti, uomini o donne, dediti maniacalmente al lavoro per colmare la lacuna relazionale/umana. 

Leggendo un po' tutto mi sono fatto un'idea, sbagliata senza meno. Nel post precedente ho buttato là una semplice ipotesi. È piuttosto frequente provare attrazione verso persone del genere, che sembrano avere un mondo inaccessibile e misterioso. Anche perché quando si aprono, sorprendono (anche in modo banale: "mi sono accorta che è molto simpatico". Come il 98% di chi incontri sul lavoro, in pratica). Parlo per esperienza diretta. Io sono una persona estremamente socievole, attacco bottone, dispenso sorrisi e chiacchiere senza soluzione di continuità, mi interesso ai problemi altrui dando aiuto, opinioni e consigli . Dopodiché, però, un orecchio attento capirà che non sto dicendo assolutamente niente di me e della mia vita. Non ne parlo quasi mai. Posso raccontare cosa mi è capitato riguardo a qualche esperienza, un  aneddoto qua e là, ma tutto è riassumibile nel verbo "fare" e non "essere". Non mi viene, non mi va. Se riesci a coglierlo iniziamo a conoscerci, altrimenti c'è un divieto sulla porta. Ma non ho particolari segreti o una vita da 007, tutt'altro: semplicemente, come io non intendo sapere i dettagli degli altri, questi ultimi non dovrebbero essere curiosi dei miei. Questo fa sì che, sporadicamente, alcune persone si avvicinino più del dovuto, e la cosa un po' mi diverte anche, perché so già che potrebbero rimanere deluse nello scoprire verità che non hanno niente di clamoroso o eccitante. Per cui si genera il meccanismo inverso: dalla fame di conoscenza alla sazietà della delusione. Se al principio affermare che "l'acqua è bagnata" genera quasi un imbarazzante senso di stupore, dopo un po' la stessa frase sortirà l'effetto di un film polacco del 1927 alle tre di notte. Ma, mi chiedo, l'errore è mio, che sono sempre uguale, o di chi mi dipingeva come una figura imperscrutabile? Non ho chiesto nulla, al massimo un numero di telefono e un'uscita per approfondire. 

Ora, non vorrei che la nostra utente stia facendo, mentalmente, un'operazione del genere. È molto proiettata sul tale, sul perché e il come si comporta e sulle sue reali volontà. Le persone possono essere davvero complicate, la realtà però ci consegna questo: ci alziamo, qualcuno fa la cacca, ci laviamo, ci vestiamo, andiamo a lavorare, facciamo la spesa, torniamo a casa, ci rilassiamo, ceniamo e ci addormentiamo. Tutti o quasi occupiamo i buchi liberi con qualcosa che ci appassiona e ci diverte. Sta poi a ciascuno trovare le proprie affinità con gli altri. Ma qui, supereroi non ce ne sono. Siccome non parliamo di un asceta, di un marinaio alla Corto Maltese o di un volontario tra le mine antiuomo, presumo che la sua vita si svolga esattamente da comune mortale. Sarebbe bene tenere a mente questo concetto, idealizzare chi non parla o parla troppo, chi si mostra o si nasconde, ci fa perdere di vista l'essenza della normalità e della vita stessa che siamo chiamati ad affrontare ogni minuto. Chi oggi è speciale, domani potrà diventare l'ultimo degli ordinari. 

Al posto di Cannella rifletterei su questo. Manderei il messaggio e aprirei il dialogo, conscia di non trovarmi al cospetto di una divinità o di una sfida, ma di un uomo coi suoi problemi, grandi o piccoli che siano, che è fatto così e che forse non ha nulla di tanto enigmatico ed impenetrabile.

 

Modificato da Sensei10
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1 ora fa, Sensei10 ha scritto:

Adoro gli eufemismi.

Dalla descrizione emerge un ritratto al limite del sociopatico. Non sarà sicuramente così, ma tant'è. Peraltro, non è rara l'esistenza di soggetti, uomini o donne, dediti maniacalmente al lavoro per colmare la lacuna relazionale/umana. 

Leggendo un po' tutto mi sono fatto un'idea, sbagliata senza meno. Nel post precedente ho buttato là una semplice ipotesi. È piuttosto frequente provare attrazione verso persone del genere, che sembrano avere un mondo inaccessibile e misterioso. Anche perché quando si aprono, sorprendono (anche in modo banale: "mi sono accorta che è molto simpatico". Come il 98% di chi incontri sul lavoro, in pratica). Parlo per esperienza diretta. Io sono una persona estremamente socievole, attacco bottone, dispenso sorrisi e chiacchiere senza soluzione di continuità, mi interesso ai problemi altrui dando aiuto, opinioni e consigli . Dopodiché, però, un orecchio attento capirà che non sto dicendo assolutamente niente di me e della mia vita. Non ne parlo quasi mai. Posso raccontare cosa mi è capitato riguardo a qualche esperienza, un  aneddoto qua e là, ma tutto è riassumibile nel verbo "fare" e non "essere". Non mi viene, non mi va. Se riesci a coglierlo iniziamo a conoscerci, altrimenti c'è un divieto sulla porta. Ma non ho particolari segreti o una vita da 007, tutt'altro: semplicemente, come io non intendo sapere i dettagli degli altri, questi ultimi non dovrebbero essere curiosi dei miei. Questo fa sì che, sporadicamente, alcune persone si avvicinino più del dovuto, e la cosa un po' mi diverte anche, perché so già che potrebbero rimanere deluse nello scoprire verità che non hanno niente di clamoroso o eccitante. Per cui si genera il meccanismo inverso: dalla fame di conoscenza alla sazietà della delusione. Se al principio affermare che "l'acqua è bagnata" genera quasi un imbarazzante senso di stupore, dopo un po' la stessa frase sortirà l'effetto di un film polacco del 1927 alle tre di notte. Ma, mi chiedo, l'errore è mio, che sono sempre uguale, o di chi mi dipingeva come una figura imperscrutabile? Non ho chiesto nulla, al massimo un numero di telefono e un'uscita per approfondire. 

Ora, non vorrei che la nostra utente stia facendo, mentalmente, un'operazione del genere. È molto proiettata sul tale, sul perché e il come si comporta e sulle sue reali volontà. Le persone possono essere davvero complicate, la realtà però ci consegna questo: ci alziamo, qualcuno fa la cacca, ci laviamo, ci vestiamo, andiamo a lavorare, facciamo la spesa, torniamo a casa, ci rilassiamo, ceniamo e ci addormentiamo. Tutti o quasi occupiamo i buchi liberi con qualcosa che ci appassiona e ci diverte. Sta poi a ciascuno trovare le proprie affinità con gli altri. Ma qui, supereroi non ce ne sono. Siccome non parliamo di un asceta, di un marinaio alla Corto Maltese o di un volontario tra le mine antiuomo, presumo che la sua vita si svolga esattamente da comune mortale. Sarebbe bene tenere a mente questo concetto, idealizzare chi non parla o parla troppo, chi si mostra o si nasconde, ci fa perdere di vista l'essenza della normalità e della vita stessa che siamo chiamati ad affrontare ogni minuto. Chi oggi è speciale, domani potrà diventare l'ultimo degli ordinari. 

Al posto di Cannella rifletterei su questo. Manderei il messaggio e aprirei il dialogo, conscia di non trovarmi al cospetto di una divinità o di una sfida, ma di un uomo coi suoi problemi, grandi o piccoli che siano, che è fatto così e che forse non ha nulla di tanto enigmatico ed impenetrabile.

 

Sono d’accordo con te. Inoltre, il personaggio tipizzato è piuttosto comune in certi ambienti lavorativi.

Se non altro, la cotta lavorativa, la presenza di un c.d. working husband per Cannella puó dare una grande impennata in quanto a produttività/impegno lavorativo. In una fase delicata e iniziale, in cui occorra farsi notare e lasciare una bella prima impressione, il desiderio di compiacere il proprio responsabile verso cui si è infatuati puó essere una manna dal cielo. 
Come lavorare senza percepire la fatica.

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Cannella

@Seth44si in effetti il fatto che si veda con un'altra è una cosa che non dovrebbe toccarmi così tanto. Anche perchè gli sto solo proponendo di bere qualcosa insieme, e non un matrimonio. Però non lo so ho sempre questa vocina nell'orecchio (e @roberto5552me l'ha confermato) che se a una persona piaci, fa di tutto per fartelo capire, o comunque magari non fa proprio di tutto, ma almeno qualcosa. Lui di concreto non ha fatto nulla, neanche nei due mesi in cui io ero molto presente e ci sentivamo quasi tutti i giorni. 

Io di mio tendo sempre ad autosabotarmi e a non espormi, mai. Sono anche molto insicura, e ho il terrore di ricevere un rifiuto (cosa penso comune a tutti), soprattutto in questa situazione, dal momento che poi rischio di vederlo sul lavoro almeno qualche giorno alla settimana. Però così sono in un limbo che mi tormenta, quindi tantovale azzardare una mossa. 

Grazie per i tuoi interventi, mi hanno aiutato molto, soprattutto perchè sembra quasi che tu lo conosca personalmente. 

@Celestenon penso di essere stata indiscreta, l'ho detto solo ad una persona (di cui mi fido) che ora non lavora nemmeno più in ufficio con noi, quindi diciamo che non può spargersi troppo la voce. E anche se si spargesse io ho solo detto che lui mi fa un certo effetto, di lui non ho detto niente (cioè non ho detto che lui ci provava spudoratamente o che ci siamo sentiti così tanto, sono stata molto sul vago e ho parlato del mio punto di vista). 

@BlackSaboeh lo so, tendo a tirare indietro, perchè non mi sono mai trovata in una situazione del genere e quindi la cosa che mi riesce meglio al momento è temporeggiare. Però so anche che così non risolvo niente e che sto cercando ogni scusa possibile per non affrontare un possibile rifiuto, anche l'essere investita da una macchina. Però si, non ha senso aspettare oltre, ho già aspettato quasi sei mesi tra una cosa e l'altra. Hai ragione

 

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Cannella

@Sensei10ti ringrazio innanzitutto. Perchè hai scritto delle cose che mi hanno ridimensionato. Io lui l'ho idealizzato tantissimo, ed è una cosa che mi succede molto spesso ultimamente (idealizzare le persone, intendo).

Lo vedo come l'oscuro irraggiungibile che si è aperto solo con me, che tra tutte ha "scelto" me, che mi lanciava occhiate languide tra un corridoio e l'altro. Vedevo un'affinità che in realtà, boh, forse neanche c'è? Ho costruito un personaggio nella mia testa in base a quel poco che so di lui e a quello che mi hanno raccontato le persone che gli stanno attorno, notando inoltre una differenza tra come è con me e come è con gli altri (quindi chi ha ragione? altro grande boh). 

Tra l'altro è una cosa che tendo a fare ultimamente con i ragazzi con cui esco. Mi "ossessiono" all'inizio, li considero fantastici, gentili, simpatici, divertenti. Poi ci esco per due mesi e fine, mi cade tutto. E' successo con gli ultimi tre ragazzi con cui sono uscita, e ovviamente ho combinato disastri perchè mentre loro erano effettivamente interessati, io dopo un po' mi allontanavo perchè non si rivelavano assolutamente come io li avevo immaginati. Ed ovviamente la colpa è mia. Però io raramente trovo persone che mi interessano, quindi quando trovo quei due o tre ragazzi che potrebbero piacermi (trovati due in due anni), per farmeli piacere ancora di più, mi autoconvinco che siano perfetti e fantastici, e quindi quando mostrano i difetti che ogni persona normale ha, io li vedo come difetti insormontabili e in un battito d'ali perdo ogni interesse, ma proprio da un giorno all'altro, come se si sgonfiasse un palloncino. Ed è una cosa tremenda perchè ovviamente mi aspetto cose irraggiungibili e mi creo un'idea di potenziale partner che non esiste nel mondo reale, facendo anche stare male persone che non se lo meritano.
 

Non so bene ancora a cosa sia dovuto questo mio comportamento, forse sono ancora gli strascichi della mia ultima storia importante, forse ho qualche problema di fondo che dovrei risolvere ma che al momento non ho voglia di fare, non lo so. 

E se io mi fermo razionalmente a pensare, questo ragazzo è un ragazzo normalissimo, anzi un po' particolare. E io non so perchè mi piaccia così tanto, dal momento non lo conosco per niente. Mi sono sempre piaciuti i ragazzi un po' strani, un po' nerd, ma qui effettivamente siamo in un'altra dimensione, come dici tu al limite del sociopatico. E non so questo cosa dica di me. Cioè, forse lo so. Però forse lo scopro solo se effettivamente questo ragazzo lo conosco meglio, tenendo a mente che è una persona come un'altra e che alla fine non ho nulla da perdere, se non il tempo di mandare un messaggio. 

Si però diciamo che il fatto che mi piaccia un ragazzo così, poco disponibile e che è un po' un'altalena, quando potrei uscire con altri ragazzi ben più interessati a me e in grado di comunicare in modo normale, con interessi simili ai miei, forse dovrebbe farmi un po' pensare... 

 

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Sensei10
11 minuti fa, Cannella ha scritto:

forse dovrebbe farmi un po' pensare... 

Beh, insomma, non è che uno viene su un forum e si autoproclama "Maestro" così a cazzo, un motivo ci sarà...

A parte gli scherzi (pessimi), adesso che hai raccontato qualcos'altro di te il quadro è un po' più chiaro. 

Ridotto ai minimi: 

- Selettiva (buonissimo)

- Curiosa e in cerca di stimoli (molto buono)

- Sfidante (ottimo se sei disposta a perdere; non lo sei, vero?) 

Relativamente a te, questo è impossibile da sapere perché non ti si conosce. Però hai due qualità: scrivi in modo lineare e sei piuttosto onesta. Quest'ultima cosa la sto dando per scontata sulla fiducia, naturalmente. Quindi puoi evitare tranquillamente le sofferenze che hai raccontato e a cui accennavo anche io, quando ho parlato di delusioni inaspettate (per gli altri). 

A livello sopportabile, sai, è un comportamento che abbiamo tutti. Nel deserto, in fondo, una goccia d'acqua fa lo stesso effetto di una cascata. Però poi resta l'insoddisfazione. Quindi sapere che è certamente preziosa, senza però dare alla goccia il compito di dissetarci per ore o giorni forse è il modo migliore per rapportarsi agli altri. 

Se te la senti di dirlo, in che modo sei selettiva? Voglio dire, quali sono i criteri che maggiormente ti spingono ad interessarti ad un'altra persona?

 

 

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PapuPetagna
48 minuti fa, Cannella ha scritto:

@Sensei10ti ringrazio innanzitutto. Perchè hai scritto delle cose che mi hanno ridimensionato. Io lui l'ho idealizzato tantissimo, ed è una cosa che mi succede molto spesso ultimamente (idealizzare le persone, intendo).

Lo vedo come l'oscuro irraggiungibile che si è aperto solo con me, che tra tutte ha "scelto" me, che mi lanciava occhiate languide tra un corridoio e l'altro. Vedevo un'affinità che in realtà, boh, forse neanche c'è? Ho costruito un personaggio nella mia testa in base a quel poco che so di lui e a quello che mi hanno raccontato le persone che gli stanno attorno, notando inoltre una differenza tra come è con me e come è con gli altri (quindi chi ha ragione? altro grande boh). 

Tra l'altro è una cosa che tendo a fare ultimamente con i ragazzi con cui esco. Mi "ossessiono" all'inizio, li considero fantastici, gentili, simpatici, divertenti. Poi ci esco per due mesi e fine, mi cade tutto. E' successo con gli ultimi tre ragazzi con cui sono uscita, e ovviamente ho combinato disastri perchè mentre loro erano effettivamente interessati, io dopo un po' mi allontanavo perchè non si rivelavano assolutamente come io li avevo immaginati. Ed ovviamente la colpa è mia. Però io raramente trovo persone che mi interessano, quindi quando trovo quei due o tre ragazzi che potrebbero piacermi (trovati due in due anni), per farmeli piacere ancora di più, mi autoconvinco che siano perfetti e fantastici, e quindi quando mostrano i difetti che ogni persona normale ha, io li vedo come difetti insormontabili e in un battito d'ali perdo ogni interesse, ma proprio da un giorno all'altro, come se si sgonfiasse un palloncino. Ed è una cosa tremenda perchè ovviamente mi aspetto cose irraggiungibili e mi creo un'idea di potenziale partner che non esiste nel mondo reale, facendo anche stare male persone che non se lo meritano.
 

Non so bene ancora a cosa sia dovuto questo mio comportamento, forse sono ancora gli strascichi della mia ultima storia importante, forse ho qualche problema di fondo che dovrei risolvere ma che al momento non ho voglia di fare, non lo so. 

E se io mi fermo razionalmente a pensare, questo ragazzo è un ragazzo normalissimo, anzi un po' particolare. E io non so perchè mi piaccia così tanto, dal momento non lo conosco per niente. Mi sono sempre piaciuti i ragazzi un po' strani, un po' nerd, ma qui effettivamente siamo in un'altra dimensione, come dici tu al limite del sociopatico. E non so questo cosa dica di me. Cioè, forse lo so. Però forse lo scopro solo se effettivamente questo ragazzo lo conosco meglio, tenendo a mente che è una persona come un'altra e che alla fine non ho nulla da perdere, se non il tempo di mandare un messaggio. 

Si però diciamo che il fatto che mi piaccia un ragazzo così, poco disponibile e che è un po' un'altalena, quando potrei uscire con altri ragazzi ben più interessati a me e in grado di comunicare in modo normale, con interessi simili ai miei, forse dovrebbe farmi un po' pensare... 

 

Se posso dire la mia stai un po’ sparando nel mucchio: questo tizio è stato definito allo stesso tempo brillante, intelligente, sociopatico e anaffettivo. Ma in fondo non lo conosci. L’unico modo che hai per scoprire com’è sarebbe frequentarlo, sempre che anche lui ne abbia voglia. Se lui non ne ha e lo insegui comunque, allora è un’ossessione. 

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Sensei10
2 minuti fa, PapuPetagna ha scritto:

Se posso dire la mia stai un po’ sparando nel mucchio: questo tizio è stato definito allo stesso tempo brillante, intelligente, sociopatico e anaffettivo. Ma in fondo non lo conosci. L’unico modo che hai per scoprire com’è sarebbe frequentarlo, sempre che anche lui ne abbia voglia. Se lui non ne ha e lo insegui comunque, allora è un’ossessione. 

Vero che non lo conosce, però può essere anche tutte quelle cose insieme e allo stesso tempo.

È sull'ossessione, o meglio sul tipo di ricerca del prossimo, che qualcosa sfugge...

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