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Lui non mi calcola più.


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thehappyunicorn
13 ore fa, Cannella ha scritto:

dici che ci devo provare quindi?

Fai quello che ti senti, tanto, fun fact, anche se hai capito che sei attratta da queste situazioni, non è che di punto in bianco riesci a togliertele dalla testa. Usala come banco di prova ulteriore e cerca nel farlo di rimanere più in contatto con quello che senti (ottima scusa per fare le peggiori cose). Ah cara mia, non so che dirti. E comunque se seduci l'avvocatone ma poi visto che sei, diciamo così, più in contatto di più con te stessa e ti allontani subito perché capisci che non è cosa, questo a spanne sbiella psicologicamente di brutto e chissà che fa. O magari c'ha ragione @roberto5552che mi sembra dicesse che lui non ti si fila e c'ha il suo giro esterno allo studio, anche se per me è meno probabile. Insomma, sbrigatela da sola 😅

15 ore fa, saekonogami ha scritto:

Non è nemmeno colpa loro. Non è una questione di cattiva volontà o altro 

Su questo non saprei. Grazie di aver raccontato la tua storia 

Modificato da thehappyunicorn
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shakas

A molte persone piace più l'esperienza della caccia che la preda.

Più importante vincere che godersi la vittoria.

L'adrenalina della sfida è l'unico motore che li spinge ad andare avanti.

Questo dice molto più di noi stessi che degli altri, semplici oggetti, mire dei giochi di potere.

Quando la sfida è vinta, quell'oggetto perde di significato, ma finché non si raggiunge il risultato è l'unico obiettivo reale.

Poi se l'oggetto del desiderio vale zero non ha importanza, ma avrà importanza dopo, quando verrà lasciato a marcire al sole, inconsapevole che è stato ucciso solo per placare una fame edonistica che la vera necessità di vivere.

Il dibattito ambiente/natura è sempre vivo, siamo nati così o è l'ambiente intorno a noi che ha plasmato il nostro modo di essere?

Siamo sbagliati o siamo chi dobbiamo essere? Possiamo cambiare o possiamo essere solo l'evoluzione di noi stessi?

È lui la tua preda o tu sei l'inconsapevole preda di te stessa?

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Cannella
Inviato (modificato)

@thehappyunicorngrazie a te per esserti sorbito sto pippone allucinante. 

Comunque secondo me lui ha zero giro al di fuori dello studio, però chi lo sa. Comunque esatto devo andare in fondo a questa storia, anche solo per prendermi il mio bel palo e andare avanti. Questa situazione di incertezza (per quanto forse sia effettivamente la cosa che mi dà l'elettricità) mi logora, e mi sto anche sinceramente stancando. Adesso innanzitutto vedo cosa "provo" quando lo rivedo, vedo come si pone lui con me, e poi vedo come giocarmela. Magari tento un po' di contatto fisico e cerco di essere un po' più "aperta". 

Quando mi sento più sicura provo l'approccio. Ma devo provarlo, ormai ci sono troppo dentro. Anche solo per dare un senso a questo post!

@shakasesatto, come dicevo precedentemente, è proprio la corsa che mi interessa, non tanto la vittoria. E la vittoria non è "lui", ma è la mia capacità di conquistarlo. Poi però magari lui è una persona effettivamente fantastica, io mi innamoro, viviamo felici e contenti e tutto questo ha un senso. Però ovviamente questa corsa, se fine a se stessa, non sarà mai chiusa, continuerò a "vincere" per poi non essere soddisfatta e puntare le mie mire altrove. Eterna infelicità! Devo trovare qualcuno che mi leghi i piedi al pavimento :) 

 

 

Modificato da Cannella
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shakas
5 minuti fa, Cannella ha scritto:

@thehappyunicorngrazie a te per esserti sorbito sto pippone allucinante. 

Comunque secondo me lui ha zero giro al di fuori dello studio, però chi lo sa. Comunque esatto devo andare in fondo a questa storia, anche solo per prendermi il mio bel palo e andare avanti. Questa situazione di incertezza (per quanto forse sia effettivamente la cosa che mi dà l'elettricità) mi logora, e mi sto anche sinceramente stancando. Adesso innanzitutto vedo cosa "provo" quando lo rivedo, vedo come si pone lui con me, e poi vedo come giocarmela. Magari tento un po' di contatto fisico e cerco di essere un po' più "aperta". 

Quando mi sento più sicura provo l'approccio. Ma devo provarlo, ormai ci sono troppo dentro. Anche solo per dare un senso a questo post!

@shakasesatto, come dicevo precedentemente, è proprio la corsa che mi interessa, non tanto la vittoria. E la vittoria non è "lui", ma è la mia capacità di conquistarlo. Poi però magari lui è una persona effettivamente fantastica, io mi innamoro, viviamo felici e contenti e tutto questo ha un senso. Però ovviamente questa corsa, se fine a se stessa, non sarà mai chiusa, continuerò a "vincere" per poi non essere soddisfatta e puntare le mie mire altrove. Eterna infelicità! 

 

 

Il problema è che se non cambi questo aspetto fondamentale, le relazioni avranno un epilogo già scritto.

L'unico modo per funzionare con queste premesse dipenderà sempre dal lui di turno, che dovrà essere sfuggente per l'intera durata del rapporto. 

La tua felicità dipenderà sempre dagli altri, dal loro modo di essere o d'interagire con te, succede in tutti i rapporti l'incastro, ma in questo caso è abbastanza disfunzionale.

Per questo credo che tu sia vittima di te stessa, non sono mica gli altri a farti diventare preda, ma il tuo stesso modo di cacciare.

Una frase che mi piace spesso dire, "cambiare è più importante del cambiamento stesso".

Ovvero non ripetere i propri pattern e schemi, qualsiasi cambiamento porterà ad un diverso risultato, magari peggiore ma solo così si può sperare di raggiungere il risultato migliore.

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Sensei10
1 ora fa, Cannella ha scritto:

devo andare in fondo a questa storia,

 

1 ora fa, Cannella ha scritto:

devo provarlo, ormai ci sono troppo dentro.

 

1 ora fa, Cannella ha scritto:

è proprio la corsa che mi interessa, non tanto la vittoria

 

1 ora fa, Cannella ha scritto:

continuerò a "vincere" per poi non essere soddisfatta e puntare le mie mire altrove

E nulla, il dado è tratto. 

L'altro dov'è? Premesse strepitose.

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Cannella

@Sensei10 e @shakasforse per rompere questo schema dovrei non fare niente, provare per una volta a non seguire questo mio pattern malsano e mettermi tranquilla, facendo mente locale e razionalizzando appunto questo discorso dell'eterna rincorsa. Magari mi gioco una bella persona da conoscere, però allo stesso tempo riesco a mettere a bada questa mia sorta di dipendenza affettiva da persone che non mi considerano. 

 

 

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Sensei10
4 minuti fa, Cannella ha scritto:

@Sensei10 e @shakasforse per rompere questo schema dovrei non fare niente, provare per una volta a non seguire questo mio pattern malsano e mettermi tranquilla, facendo mente locale e razionalizzando appunto questo discorso dell'eterna rincorsa. Magari mi gioco una bella persona da conoscere, però allo stesso tempo riesco a mettere a bada questa mia sorta di dipendenza affettiva da persone che non mi considerano. 

 

 

A dire il vero per me è tutt'altro che dipendenza affettiva. Ma proprio zero. Non puoi dipendere affettivamente prima, casomai dopo. Dopo invece non c'è molto, per non dire nulla.

Però sono di fronte ad un bivio: o appesantisco ulteriormente i miei già pedanti contributi o mi lancio in un atteggiamento giudicante, cioè superficiale. 

Eviterei, per il bene del thread...

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shakas

Sono d'accordo con @Sensei10, la tua non è affatto una dipendenza affettiva anzi è proprio un estraneazione dei sentimenti e dell'affettività. 

Al massimo hai una dipendenza dalla vittoria e dalla ricerca dell'autoconvincimento che se vinci vali qualcosa, dove l'altro non è un essere umano ma un mezzo allo scopo. 

Qua lo diciamo spesso agli uomini di acquistare sicurezza in sé stessi, centrarsi, amare sé stessi prima degli altri, trovare il proprio equilibrio dove l'altro deve essere un più non la sottrazione di noi stessi.

Ma più raramente viene ricordato alle donne, perché avendo più disponibilità/facilità sembra superfluo farlo. Ma anche la più figa deve trovare il suo posto felice per poter trovare qualcuno con la quale esserlo, altrimenti è un susseguirsi di relazioni sbagliate dove nemmeno si riesce a fare esperienza e tesoro degli errori commessi ma si continua a perpetuarli.

 

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Scannachiappolo

Ottenere un uomo è come ottenere una laurea, in pratica.

Lotta e sofferenza per raggiungere un obiettivo, dire "ce l'ho fatta", un po'come dopo tre ore di marcia arrivi sulla vetta del monte e ti senti un figo.

Ma non ti sei nemmeno goduta il tragitto, del monte non ti fregava molto. Ti fregava sapere di esser giunta sopra il monte. E l'idea di fermarti a metà del tragitto perché sei stanca, o fermarti nella ricerca del tizio perché non ti fila, la vedi quasi come un fallimento personale.

È una cosa malsana, ma lo capisci anche tu. Però c'è una sostanziale differenza fra una montagna/una laurea, e un'altra persona.

Qual'è?

Che la persona NON LA PUOI CONTROLLARE.

Per la montagna e la laurea dipende tutto da te. Dal tuo allenamento, dalla tua pianificazione etc... Quello che non puoi controllare è veramente minimale, come una tormenta improvvisa.

La persona invece davvero non dipende da te. Fa ciò che gli va, che sia il venire verso di te, o lontano da te.

Il consiglio che ti dò è di focalizzare la tua attenzione sull'unica cosa che puoi controllare, ossia te stessa.

Una volta che farai questo, non sarà più un gioco in cui si vince o si perde, sarà tutt'altro.

Comincia.

Fermati un attimo e pensa: "ma io questa persona la voglio davvero, o è solo una ossessione?"

Se è la seconda, stop.

Se è la prima, vacci. Se lui ci sta, bene, se non ci sta, avrai fatto tutto ciò che è in tuo potere e controllo per avvicinarti, ma a quel punto, se rifiuta, il problema non è tuo, ma è suo.

Sempre se di problemi si parla...

È solo una persona, con le sue pulsioni, obiettivi, etc .. possono non coincidere con i tuoi.

Non è una gara su chi vince e chi perde, non è un trofeo da ottenere. È semplicemente un guardarsi allo specchio, dire "ma io questa persona la voglio nella mia vita?", e comportarsi di conseguenza.

Se la cosa non è ricambiata, non è un fallimento. È solo una scelta diversa dalla tua. Il tuo valore non ne viene intaccato. Perché sei tu a darti valore, non in base all'ottenere un qualcosa o fallire.

Personalmente ho preso pali in faccia dopo aver dato il massimo che potevo, e non ho messo il focus sul mio fallimento. L'ho messo sulla capacità che avevo di "dare" al prossimo. È una cosa che fa onore.

Se l'altra/o non vuole... Amen.

(Un misto di cose, fra controllo, accettazione, basare il proprio valore su se stessi e non su obiettivi raggiunti o meno o pareri altrui... Beh, spero ti possa esser di aiuto)

 

 

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Sensei10

Però, a mio avviso, lei, in un'eventuale storia, sarebbe molto contenta. C'è troppa severità, per questo credo che sia opportuno anche fermare le analisi a scatola chiusa di una personalità complessa come la sua. 

Per quanto poi @Cannella farà (giustamente) di testa sua, queste nostre riflessioni complicano il quadro e, forse, lei ha solo bisogno di semplificare. 

Credo che discutere ad oltranza, insomma, del come e del perché sia improduttivo. Lo ha ammesso, si è capito. Ci vuole anche un pizzico di fortuna concreta, e questa non potrà dargliela nessuno sul forum.

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