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Insistere o farsi desiderare?


Hank Moody

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reactive
1 ora fa, Hank Moody ha scritto:

Capito, grazie. Quindi se non ho capito male, per paura di essere lasciata, lei ti lascia. Se tu fossi innamorato di una ragazza così come ti comporteresti?

Ti direi di non farlo. E se lo vuoi fare, vuol dire che probabilmente hai vissuto tu una situazione di questo genere e che dovresti risolverla dentro di te. Risolvendola dentro di te, poi puoi essere in grado di aiutare gli altri ad andare oltre a questo problema.

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Hank Moody
1 ora fa, reactive ha scritto:

poi puoi essere in grado di aiutare gli altri ad andare oltre a questo problema.

Grazie, se posso chiedere, che intendi per andare oltre? Avere la forza di insistere?

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reactive
2 ore fa, Hank Moody ha scritto:

Grazie, se posso chiedere, che intendi per andare oltre? Avere la forza di insistere?

Dipende. A volte se una ragazza fa di tutto per volersene andare fa di più assecondare questa sua volontà e rispettarla. A volte invece fa di più dirle che ci credi davvero in lei e di non fare la scema e rimanere.

Non c'è una regola giusta. Sarebbe come dire se è giusto fare una scena d'amore o un omicidio in un film. Dipende! A volte ci sta uno a volte l'altro. L'importante è saper fare entrambi e cercare di rispondere in modo allineato con come ti senti.

So che è una risposta un po' del cazzo, ma è una domanda troppo vaga.

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Hank Moody
13 ore fa, reactive ha scritto:

So che è una risposta un po' del cazzo, ma è una domanda troppo vaga.

Lei all'improvviso ha iniziato a stare male, anche a causa dei genitori, e mi ha detto che non sta più bene con me. Quindi mi ha lasciato. Ma io ho la sensazione che non abbia smesso di amarmi e che mi abbia lasciato perché non vuole far star male anche me, come se non sentisse di meritare una relazione o di essere amata. Io però la amo tantissimo, e non voglio rinunciare a lei per un brutto periodo che vive, quindi non so bene come comportarmi con lei. Se farle capire che ci sono o evitare di essere troppo presente

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reactive
5 ore fa, Hank Moody ha scritto:

Lei all'improvviso ha iniziato a stare male, anche a causa dei genitori, e mi ha detto che non sta più bene con me. Quindi mi ha lasciato. Ma io ho la sensazione che non abbia smesso di amarmi e che mi abbia lasciato perché non vuole far star male anche me, come se non sentisse di meritare una relazione o di essere amata. Io però la amo tantissimo, e non voglio rinunciare a lei per un brutto periodo che vive, quindi non so bene come comportarmi con lei. Se farle capire che ci sono o evitare di essere troppo presente

In questo caso proverei a insistere e chiederle anche più in dettaglio perché non vuole più stare con te, specificando che tu per lei ci sei e che per te è importante.

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Hank Moody
1 ora fa, reactive ha scritto:

perché non vuole più stare con te, specificando che tu per lei ci sei e che per te è importante.

Dice che è un periodo della sua vita in cui non riesce ad avere relazioni, non si sente stabile. Si le faccio capire sempre che per me è importante, sono sicuro di amarla e penso che anche lei ami me, ma è come se avesse paura. Grazie per i consigli, se per esperienza ne hai altri mi fa piacere se me li dai

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reactive
45 minuti fa, Hank Moody ha scritto:

Dice che è un periodo della sua vita in cui non riesce ad avere relazioni, non si sente stabile. Si le faccio capire sempre che per me è importante, sono sicuro di amarla e penso che anche lei ami me, ma è come se avesse paura. Grazie per i consigli, se per esperienza ne hai altri mi fa piacere se me li dai

Diciamo che sei molto sintetico quindi è un po' difficile darti un consiglio preciso.

Comunque, le direi qualcosa di questo genere:

Laura, ti devo dire una cosa: ti amo davvero tanto. Penso continuamente a te. Penso a quanto sia bello baciarti sulle labbra. Mettere le mie mani tra i tuoi capelli. Guardarti negli occhi. E sentire, anche solo per un secondo, che siamo la stessa cosa. Che siamo uniti. Che siamo una squadra.

A volte i nostri genitori, i nostri amici, le persone che amiamo... ci fanno credere che siamo solo spazzatura. Che siamo un peso incredibile. Che facciamo schifo. Che siamo sbagliati, rotti, che così come siamo facciamo schifo. Ed è una gran brutta sensazione perché, per qualche istante, magari ci crediamo anche noi. Crediamo davvero di essere quel residuo umano che ci dicono che siamo.

Ci guardiamo allo specchio e pensiamo: ma faccio davvero così tanto schifo? Ma sono davvero così tanto sbagliato, ignobile e sacrificabile?... La risposta è che, molto spesso, sono loro che si sentono così. Si sentono genitori inadeguati. Si sentono inadatti a prendersi cura degli altri. E quindi, per scaricare la palla a qualcun altro, ti dicono che sei tu a non essere abbastanza. Sei tu ad essere sbagliato. Ad essere un peso di cui è meglio se se ne liberano perché così stanno meglio, finalmente soli e senza questa responsabilità troppo grossa da tenere sulle spalle.

Ecco, Laura, voglio dirti una cosa: vaffanculo. Si, vaffanculo. Perché io non sono un peso. Tu non sei un peso. E la nostra relazione era davvero qualcosa di bellissimo. E io non ho mai pensato anche solo per un secondo che tu facessi così tanto schifo come magari ti possono aver detto.

Se vuoi avere un momento per te lo capisco. Se magari è un momento difficile e hai paura di non riuscire a prenderti cura di me come vorresti, magari risultando pesante e spiacevole, lo capisco. Ma te lo assicuro, preferirei vederti ogni giorno mentre mi piangi in braccio distrutta e affranta, che saperti distante anche solo per un secondo. Perché ogni secondo senza di te, è un secondo che non merita di essere vissuto.

Qualunque sia la tua decisione la comprendo e la rispetto, ma quello che volevo dirti è solo questo: non permettere mai a nessuno di lasciarti rinunciare di essere felice. Sei una persona stupenda. Come ognuno di noi magari avrai dei difetti. Ma questo non giustifica nessuno nel trattarti come spazzatura. Io in te ci ho creduto davvero e ci credo ancora. Se vorrai tornare io ci sono. E sarò solo felice di abbracciarti e stringerti forte tra le mie braccia.

-----

Considera però che non conosco per niente la vostra storia ed è un messaggio basato su 3 righe che hai detto, quindi potrebbe essere adatto come completamente strano rispetto alla vostra situazione. Quindi valuta tu.

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thehappyunicorn
Il 27/10/2021 at 15:10, Hank Moody ha scritto:

Raccontate anche le vostre esperienze se vi va

Quello dell'insistere è un mio grande tallone d'Achille. Ho molti talloni d'Achille a dire il vero. Sono tipo un multitallonato.

La questione per me è la seguente: non ho pazienza per stare a inseguire, mi innervosisco. Penso, fanculo, non se lo merita, ho già fatto la mia parte (conoscerla). Quindi al suo primo fare la preziosa mi giro e cari saluti, anche perché cerco sempre rigorosamente di averne varie. Credo di essermene però giocate veramente tante per questo mio modo di fare.

È anche vero però che pur così come faccio, mi hanno detto varie volte che 'stavo insistendo tanto'. Credo sia tipo shit test, ma non so, perché appunto per me è un trigger personale questo. Mi colpiscono su un nervo scoperto. Come sopra, prendo armi e bagagli e mollo tutto.

Questa per me è una questione veramente esplorata poco

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Hank Moody
22 ore fa, reactive ha scritto:

Diciamo che sei molto sintetico quindi è un po' difficile darti un consiglio preciso.

Comunque, le direi qualcosa di questo genere:

Laura, ti devo dire una cosa: ti amo davvero tanto. Penso continuamente a te. Penso a quanto sia bello baciarti sulle labbra. Mettere le mie mani tra i tuoi capelli. Guardarti negli occhi. E sentire, anche solo per un secondo, che siamo la stessa cosa. Che siamo uniti. Che siamo una squadra.

A volte i nostri genitori, i nostri amici, le persone che amiamo... ci fanno credere che siamo solo spazzatura. Che siamo un peso incredibile. Che facciamo schifo. Che siamo sbagliati, rotti, che così come siamo facciamo schifo. Ed è una gran brutta sensazione perché, per qualche istante, magari ci crediamo anche noi. Crediamo davvero di essere quel residuo umano che ci dicono che siamo.

Ci guardiamo allo specchio e pensiamo: ma faccio davvero così tanto schifo? Ma sono davvero così tanto sbagliato, ignobile e sacrificabile?... La risposta è che, molto spesso, sono loro che si sentono così. Si sentono genitori inadeguati. Si sentono inadatti a prendersi cura degli altri. E quindi, per scaricare la palla a qualcun altro, ti dicono che sei tu a non essere abbastanza. Sei tu ad essere sbagliato. Ad essere un peso di cui è meglio se se ne liberano perché così stanno meglio, finalmente soli e senza questa responsabilità troppo grossa da tenere sulle spalle.

Ecco, Laura, voglio dirti una cosa: vaffanculo. Si, vaffanculo. Perché io non sono un peso. Tu non sei un peso. E la nostra relazione era davvero qualcosa di bellissimo. E io non ho mai pensato anche solo per un secondo che tu facessi così tanto schifo come magari ti possono aver detto.

Se vuoi avere un momento per te lo capisco. Se magari è un momento difficile e hai paura di non riuscire a prenderti cura di me come vorresti, magari risultando pesante e spiacevole, lo capisco. Ma te lo assicuro, preferirei vederti ogni giorno mentre mi piangi in braccio distrutta e affranta, che saperti distante anche solo per un secondo. Perché ogni secondo senza di te, è un secondo che non merita di essere vissuto.

Qualunque sia la tua decisione la comprendo e la rispetto, ma quello che volevo dirti è solo questo: non permettere mai a nessuno di lasciarti rinunciare di essere felice. Sei una persona stupenda. Come ognuno di noi magari avrai dei difetti. Ma questo non giustifica nessuno nel trattarti come spazzatura. Io in te ci ho creduto davvero e ci credo ancora. Se vorrai tornare io ci sono. E sarò solo felice di abbracciarti e stringerti forte tra le mie braccia.

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Considera però che non conosco per niente la vostra storia ed è un messaggio basato su 3 righe che hai detto, quindi potrebbe essere adatto come completamente strano rispetto alla vostra situazione. Quindi valuta tu.

Lo troverai assurdo, ma prima di leggere questo tuo messaggio da solo le avevo scritto una lettera molto simile, ci ho messo tutto me stesso e gliel'ho data. Ma mi ha fatto capire che non vuole una relazione e che non c'entra con i problemi che vive. Adesso so solo che la amo. Grazie per il tuo tempo e i consigli

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reactive
6 minuti fa, Hank Moody ha scritto:

Lo troverai assurdo, ma prima di leggere questo tuo messaggio da solo le avevo scritto una lettera molto simile, ci ho messo tutto me stesso e gliel'ho data. Ma mi ha fatto capire che non vuole una relazione e che non c'entra con i problemi che vive. Adesso so solo che la amo. Grazie per il tuo tempo e i consigli

Le risponderei che almeno potrebbe avere il coraggio di dirti la verità visto tutto quello che hai fatto per lei, perché il fatto che non vuole una relazione è una gran cazzata. E che se anche hai sbagliato qualcosa almeno se te lo dice puoi migliorare per il futuro. Tu con lei ti sei impegnato e si vede che stai dando tutto, che almeno sia onesta invece di nascondersi dietro un dito. Perché così dimostra solo di essere immatura e codarda, non una persona che dice di averti amato.

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