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Sto pensando di lasciare


Mushu

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Back Door Man
1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

 

 

Tu, e altri...

mi spiace ma state parlando più a voi stessi che agli altri. Per rileggervi ed essere orgogliosi del vostro estro del <<yes you can>>.

È facile recitare la parte dei duri, dei macho, calci nel culo e svegliaaa!! ma fare i bastian contrari della mamma premurosa non vi porta dalla parte della ragione. Avete torto uguale. 

Avete bisogno di vedere un cadavere con una corda al collo per smetterla? quando vi si ferma il disco? 

non è nemmeno una questione savonarola sul "rispetto per la sofferenza".. è che mettete bocca in questioni più grandi di voi. Usate il vostro aneddoto personale come metro di misura per capire il resto dell'universo. Ma è una mappa troppo piccola, il territorio è altro. 

Semplicemente, non siete all'altezza. 

Ci sarebbe molto da dire. Provo a riassumere. 

 

Io non ho mai fumato. E non mi sognerei mai di fare le prediche a chi lo fa. Perché il mio corpo non conosce quella dipendenza. Non è perché io sia mentalmente più forte di chi fuma. È che non mi sono mai sporcato nel fango. È più facile restare puliti che pulirsene. È un'ovvietà. E non me ne frega un cazzo dell'aneddoto di peppe che dopo aver visto un video motivazionale su youtube si è convinto a smettere. Perché al casinò si perde. Anche se qualcuno vince. Comunque si perde. Non smetti di fumare con uno schiocco di dita. E chi è esterno a quel problema non può porsi coi toni di un piazzista. Perché ragiona con un sistema operativo evidentemente diverso da chi ha un corpo compromesso da quella dipendenza. Non è banale, non c'è la frase ad effetto da fare. 

Andiamo avanti. 

Col sesso è la stessa cosa. È una dipendenza di default. Non c'entra nulla la "felicità", puoi vivere benissimo anche senza conoscere quella parola. Puoi anche essere cresciuto nella giungla allevato dai gorilla. Ma l'impulso sessuale è lì, dentro di te. 

Quello che tu "pensi" di te stesso, il "valore" che ti attribuisci, è legato esclusivamente ai risultati che hai ottenuto nella vita. Se non ne hai ottenuti puoi pipparti quanto vuoi il think positive ma è tutta fuffa. Il maschio è programmato all'azione. Anche cambiare una lampada lo è. Se le mani le hai usate solo per scrivere al PC e farti le seghe, se non hai vissuto sulla tua pelle competizioni sportive (fosse anche solo all'oratorio), se nessuna te l'ha mai data, eh beh... altro che autostima... ma de che??! 

non la costruisci a prediche. 

E non esiste una separazione tra te e il resto del mondo. Non esiste una serenità "a prescindere da". È tutto interconnesso. E pure questa è una cosa ovvia comunque. 

È il motivo per cui ci sono situazioni in cui è meglio nascondersi. Se non hai dormito bene, se hai fame, se sei malato, è meglio stare lontani dagli altri. Perché non sei in condizioni psicofisiche sufficienti. Ci sono probabilità più alte di avere comportamenti sbagliati. Se hai gli ormoni a palla aumenta il rischio di finire in una rissa. Etc... 

Non è uno "sforzo", non è il <<tira fuori i coglioni, svegliaaaa!!>>. Non c'è da urlare. Semplicemente hai bisogno di una macchina che funzioni e per funzionare ha bisogno di fonti ESTERNE. Non per raggiungere la "felicità", ma per vivere. Vivere significa risolvere problemi, non c'è uno scopo ultimo. Problemi continui, e li si affronta seguendo una priorità. 

Bene. Dire a un ragazzo che si sente morire perché nessuna lo tocca che deve prima imparare ad amarsi significa portarlo sulla strada della rovina. 

Non si trova nelle condizioni in cui sta perché non è abbastanza intelligente/saggio da...

non c'è una verità nascosta da scoprire, un pensiero autosabotante da estirpare.. 

a volte è anche semplicemente solo sfortuna. Per contingenze sfigate avvenute in successione ti ritrovi nei guai. Non è nulla di così sorprendente. E non c'è soluzione che possa partire da un lavoro sul proprio mindset perché gli ormoni non lo faranno mai funzionare. È quello il problema. È un fatto di ormoni. 

Non è un caso che chi comincia ad esplorare il sesso con le mignotte passa dal sentirsi un fallito con i magoni allo stomaco al sentirsi un fallito. Ma senza i magoni.

Quello che ti porta al suicidio solitamente sono proprio i magoni. 

Nessun lavoro sul mindset può funzionare se il corpo patisce queste tensioni irrisolte. In ordine, c'è prima uno sfogo sessuale, e poi lo sfogo delle perversioni sessuali. Fatto questo puoi continuare a sentirsi solo ma sarà una solitudine completamente diversa da quella di prima. Più tollerabile. Non perché hai cambiato direttamente i pensieri. Hai vissuto esperienze, ed è quello che ti ha cambiato. Senza sforzo. È successo e basta. 

 

Una relazione free non ti può salvare? è una bella frase. Ma è falsa. Le relazioni sono molto importanti. Ti fanno diventare un uomo, ti correggono caratterialmente, a volte ti costringono persino a lavorare sulla tua indipendenza economica per non sentirti in difetto. Specie per chi ha avuto carenze affettive, l'arrivo di una morosa è una bomba atomica, un successo anche difficile da gestire perché non si è abituati a sentirsi al centro del mondo di qualcun altro.

È una sensazione bellissima. Per questo chi non l'ha mai vissuta perde la voglia di vivere. Poi, se nel frattempo si fa qualche scopata quel desiderio un po' gli cala. A volte sparisce completamente. Se poi la fidanzata la trova può ridimensionare col tempo la cosa. Oppure finisce in one-itis. E pure quelle sono funzionali a crescere. Le abbiamo avute tutti. Fosse anche la cotta al liceo. 

 

Questa è la vita vera. Non siamo nati per essere autosufficienti. Nessuno lo è. È un dato di fatto. Tecnico proprio. 

E non siamo nati nemmeno per "amarci". Anzi, puoi vivere e odiarti per vari motivi. Non è quello il punto. 

Il punto è se hai quello di cui hai bisogno A PRESCINDERE da quanto ti faccia schifo quello che sei. Per capirlo aiuta farsi una bella sbronza. Per dimenticare chi sei, il tuo ego, e distinguere chi sei da cosa vuoi.. 

essere vs usare

fammi salire sulla giostra per farmi fare un giro. Poi a cosa pensare di me ci penso dopo. 

 

È un buonissimo post (commento) il tuo.

Bello, non premeditato, un delitto d'impeto.

Great.

C'è qualcosa su cui non sono d'accordo.

O forse sì. Però il punto merita di essere sottolineato.

Rileggo.

 

1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

 

 

Tu, e altri...

mi spiace ma state parlando più a voi stessi che agli altri. Per rileggervi ed essere orgogliosi del vostro estro del <<yes you can>>.

È facile recitare la parte dei duri, dei macho, calci nel culo e svegliaaa!! ma fare i bastian contrari della mamma premurosa non vi porta dalla parte della ragione. Avete torto uguale. 

Avete bisogno di vedere un cadavere con una corda al collo per smetterla? quando vi si ferma il disco? 

non è nemmeno una questione savonarola sul "rispetto per la sofferenza".. è che mettete bocca in questioni più grandi di voi. Usate il vostro aneddoto personale come metro di misura per capire il resto dell'universo. Ma è una mappa troppo piccola, il territorio è altro. 

Semplicemente, non siete all'altezza. 

Ci sarebbe molto da dire. Provo a riassumere. 

 

Io non ho mai fumato. E non mi sognerei mai di fare le prediche a chi lo fa. Perché il mio corpo non conosce quella dipendenza. Non è perché io sia mentalmente più forte di chi fuma. È che non mi sono mai sporcato nel fango. È più facile restare puliti che pulirsene. È un'ovvietà. E non me ne frega un cazzo dell'aneddoto di peppe che dopo aver visto un video motivazionale su youtube si è convinto a smettere. Perché al casinò si perde. Anche se qualcuno vince. Comunque si perde. Non smetti di fumare con uno schiocco di dita. E chi è esterno a quel problema non può porsi coi toni di un piazzista. Perché ragiona con un sistema operativo evidentemente diverso da chi ha un corpo compromesso da quella dipendenza. Non è banale, non c'è la frase ad effetto da fare. 

Andiamo avanti. 

Col sesso è la stessa cosa. È una dipendenza di default. Non c'entra nulla la "felicità", puoi vivere benissimo anche senza conoscere quella parola. Puoi anche essere cresciuto nella giungla allevato dai gorilla. Ma l'impulso sessuale è lì, dentro di te. 

Quello che tu "pensi" di te stesso, il "valore" che ti attribuisci, è legato esclusivamente ai risultati che hai ottenuto nella vita. Se non ne hai ottenuti puoi pipparti quanto vuoi il think positive ma è tutta fuffa. Il maschio è programmato all'azione. Anche cambiare una lampada lo è. Se le mani le hai usate solo per scrivere al PC e farti le seghe, se non hai vissuto sulla tua pelle competizioni sportive (fosse anche solo all'oratorio), se nessuna te l'ha mai data, eh beh... altro che autostima... ma de che??! 

non la costruisci a prediche. 

E non esiste una separazione tra te e il resto del mondo. Non esiste una serenità "a prescindere da". È tutto interconnesso. E pure questa è una cosa ovvia comunque. 

È il motivo per cui ci sono situazioni in cui è meglio nascondersi. Se non hai dormito bene, se hai fame, se sei malato, è meglio stare lontani dagli altri. Perché non sei in condizioni psicofisiche sufficienti. Ci sono probabilità più alte di avere comportamenti sbagliati. Se hai gli ormoni a palla aumenta il rischio di finire in una rissa. Etc... 

Non è uno "sforzo", non è il <<tira fuori i coglioni, svegliaaaa!!>>. Non c'è da urlare. Semplicemente hai bisogno di una macchina che funzioni e per funzionare ha bisogno di fonti ESTERNE. Non per raggiungere la "felicità", ma per vivere. Vivere significa risolvere problemi, non c'è uno scopo ultimo. Problemi continui, e li si affronta seguendo una priorità. 

Bene. Dire a un ragazzo che si sente morire perché nessuna lo tocca che deve prima imparare ad amarsi significa portarlo sulla strada della rovina. 

Secondo me esageri.

Questo è il primo punto.

 

1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

Non si trova nelle condizioni in cui sta perché non è abbastanza intelligente/saggio da...

non c'è una verità nascosta da scoprire, un pensiero autosabotante da estirpare.. 

C'è.

 

1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

a volte è anche semplicemente solo sfortuna. Per contingenze sfigate avvenute in successione ti ritrovi nei guai. Non è nulla di così sorprendente. E non c'è soluzione che possa partire da un lavoro sul proprio mindset perché gli ormoni non lo faranno mai funzionare. È quello il problema. È un fatto di ormoni. 

Non è un caso che chi comincia ad esplorare il sesso con le mignotte passa dal sentirsi un fallito con i magoni allo stomaco al sentirsi un fallito. Ma senza i magoni.

Quello che ti porta al suicidio solitamente sono proprio i magoni. 

Nessun lavoro sul mindset può funzionare se il corpo patisce queste tensioni irrisolte. In ordine, c'è prima uno sfogo sessuale, e poi lo sfogo delle perversioni sessuali. Fatto questo puoi continuare a sentirsi solo ma sarà una solitudine completamente diversa da quella di prima. Più tollerabile. Non perché hai cambiato direttamente i pensieri. Hai vissuto esperienze, ed è quello che ti ha cambiato. Senza sforzo. È successo e basta. 

 

Una relazione free non ti può salvare? è una bella frase. Ma è falsa. Le relazioni sono molto importanti. Ti fanno diventare un uomo, ti correggono caratterialmente, a volte ti costringono persino a lavorare sulla tua indipendenza economica per non sentirti in difetto. Specie per chi ha avuto carenze affettive, l'arrivo di una morosa è una bomba atomica, un successo anche difficile da gestire perché non si è abituati a sentirsi al centro del mondo di qualcun altro.

È una sensazione bellissima. Per questo chi non l'ha mai vissuta perde la voglia di vivere. Poi, se nel frattempo si fa qualche scopata quel desiderio un po' gli cala. A volte sparisce completamente. Se poi la fidanzata la trova può ridimensionare col tempo la cosa. Oppure finisce in one-itis. E pure quelle sono funzionali a crescere. Le abbiamo avute tutti. Fosse anche la cotta al liceo. 

 

Questa è la vita vera. Non siamo nati per essere autosufficienti. Nessuno lo è. È un dato di fatto. Tecnico proprio. 

E non siamo nati nemmeno per "amarci". Anzi, puoi vivere e odiarti per vari motivi. Non è quello il punto. 

Il punto è se hai quello di cui hai bisogno A PRESCINDERE da quanto ti faccia schifo quello che sei. Per capirlo aiuta farsi una bella sbronza. Per dimenticare chi sei, il tuo ego, e distinguere chi sei da cosa vuoi.. 

essere vs usare

fammi salire sulla giostra per farmi fare un giro. Poi a cosa pensare di me ci penso dopo. 

 

Puoi anche odiarti, nessun problema, ma devi rimanere abbastanza centrato con la testa.

Devi saper prenderti cura di te stesso, anche se lo fai col pilota automatico e ti odi per qualche motivo.

Traduco amare se stessi con prendersi cura di se stessi.

Quello lo devi saper fare, non ci sono cazzi.

Sennò muori a 20 anni di eroina.

O altre cose ora che l'eroina non è più di moda.

Se qualcuno sta male gli partono pensieri disfunzionali.

Che non lo portano ai risultati che vuole ma lo portano fuori strada.

Possono esserci pensieri e comportamenti autolesionistici.

Loop, ossessioni.

Lo psicoterapeuta a che serve?

Concludendo i consigli gli servono.

(Non ho letto i dettagli, non so cosa gli abbiano consigliato...)

E quello che funziona su una persona che sta a un livello di benessere standard non funziona su chi sta male.

Forse è qui che c'è l'inciampo.

Lui si deve impegnare nel volersi bene. Questo per me è sicuro.

Se sì lascia le cose al caso il giro in giostra arriva forse, e non si sa quando.

 

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Varos

Il post di leaving ha anche la sua parte e merito di verità. Esplora la più classica delle altre facce della medaglia.

Ma io voglio che non passi il concetto che una relazione sentimentale è necessaria, altrimenti non vali. No, no e poi no!

Quello che ci frega è il paragonarci agli altri! Il confondere il desiderio con il bisogno.

Si faccia attenzione anche a come si parla di autostima. In questo post e anche in altri, molto superficialmente spesso si parla che i rifiuti, i fallimenti minano l'autostima, e che i risultati positivi l'aumentano. Non è così.

Una autostima sana va costruita soltanto e unicamente su sè stessi. E' un processo di auto-validazione che parte da sé e su di sé ritorna. Se uno basa una sana autostima sui risultati esterni equivale a farsi di steroidi. I muscoli che si vengono a creare sono vuoti, vuoti a perdere aggiungerei. Un bodybuilder non avrebbe scampo contro un karateka di 1 metro e 60. La potenza vera trova sempre la via.

Ogni essere umano, ognuno, anche quello che sembra il più miserabile per morale e azione, ha un valore intrinseco assolutamente unico e irripetibile. La sua vita  ha un valore che non può essere misurato con nessun parametro umano.

Tutto il processo dura un'intera esistenza.

Non voglio spingermi fino a sconfinare in filosofia pura ed esoterismo. Ma chi vuol capire, capisca.

Trovare una donna con un cui fare un pezzo di strada insieme è magnifico. Nessuno lo nega. Ma è un arricchimento.

Tutto parte da noi stessi.

Noi valiamo. E valiamo anche se  - PER IPOTESI (in realtà nessuno si frega realmente degli altri) tutto il cazzo di mondo ci sberleffa e ci fa quel cazzo di sorrisetto del cazzo atto a sminuire.

Tu vali.

Aggiungo solo che sarebbe fondamentale che si trovi una Missione, uno scopo più grande per cui, chissà, è dignitoso vivere, e forse anche dignitoso morire, perseguendolo.

Ciao uagliù

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Chadwick
39 minuti fa, Varos ha scritto:

Una autostima sana va costruita soltanto e unicamente su sè stessi. E' un processo di auto-validazione che parte da sé e su di sé ritorna. Se uno basa una sana autostima sui risultati esterni equivale a farsi di steroidi

Belle parole ma per una persona che vive situazioni compromesse rimangono solo parole.

Se ad esempio tu (generico) cresci in una famiglia di idioti che ti maltrattano, sei vittima di bullismo a scuola, hai pochi amici sfigati come te, le donne ti schifano appena apri bocca, non hai nessun talento particolare di rilievo e in generale la tua vita è fatta solo di sofferenza .... hai voglia a costruire l'autostima.

Sono proprio i riscontri esterni che l'autostima te la costruiscono

 

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Seth44

Non sono d'accordo su tutto, ma il post di leavingmyheart è uno dei più belli e accorati che abbia mai letto. 🖤

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Sensei10

Questo è un forum. 

Indubbiamente utile, perché ci si espone senza mezzi termini. Frustrazioni e gioie. E si ricevono commenti, per lo più in base alle esperienze e ai punti di vista.

@Mushu è un ragazzo più che consapevole, esattamente come gli altri che gli hanno risposto con una sensibilità che, devo ammettere, mi ha sorpreso.

La comprensione, la solidarietà, l'empatia... È tutto bello e giusto. Sicuramente di enorme aiuto, perché sentirsi meno soli in frangenti difficili è importantissimo. Ma resta un palliativo. Continuare a rispondere a chi esprime concetti diversi: "Tu non puoi capire, per te è facile, bisogna conoscere il dolore che si prova" ecc  non serve a granché. Qui nessuno interviene per umiliare nessuno, almeno voglio sperare. 

Io non me la sentirei di dire che c'è un assolutamente sbagliato e un assolutamente corretto. A volte un calcetto in culo fa più bene di una carezza - posto sempre che siamo su un forum, eh. E sono convinto che se arrivasse un pincopallino a dare dell'idiota a Mushu tutti gli farebbero quadrato attorno, senza polemiche.

Insomma, ragazzi. Ciò che è indispensabile capire è che, proprio come non si deve accusare di indolenza un ragazzo che incontra degli ostacoli, non si dovrebbe nemmeno commiserarlo ad oltranza. Le vie di uscita ci sono e vanno imboccate, prima o poi. Questo è ciò che conta. 

 

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Varos
1 ora fa, Chadwick ha scritto:

Belle parole ma per una persona che vive situazioni compromesse rimangono solo parole.

Se ad esempio tu (generico) cresci in una famiglia di idioti che ti maltrattano, sei vittima di bullismo a scuola, hai pochi amici sfigati come te, le donne ti schifano appena apri bocca, non hai nessun talento particolare di rilievo e in generale la tua vita è fatta solo di sofferenza .... hai voglia a costruire l'autostima.

Sono proprio i riscontri esterni che l'autostima te la costruiscono

 

Ma io sono d'accordo con te se anche tu pensi che comunque le esperienze e il mondo esterno ha rilevanza su di noi. Ci mancherebbe. 

Il mio non è un invito a farsi eremita e monaco. Semplicemente, un autostima sana deve arrivare o meglio sempre tendere a noi stessi. 

Comunque apprezzo il confronto e non voglio scappare da questa discussione interessante, ma se la proseguissi mi sentirei di stare allontanando il focus del topic portandolo su un piano teorico e ideale quando invece partiva da una situazione concreta, ovvero quella di @Mushuma anche di @gort.

Che magari non mi crederanno ma faccio il tifo per loro come se si trattasse di un altro pezzo di me nel mondo. 

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Chadwick
42 minuti fa, Varos ha scritto:

Il mio non è un invito a farsi eremita e monaco. Semplicemente, un autostima sana deve arrivare o meglio sempre tendere a noi stessi. 

Comunque apprezzo il confronto e non voglio scappare da questa discussione interessante, ma se la proseguissi mi sentirei di stare allontanando il focus del topic portandolo su un piano teorico e ideale quando invece partiva da una situazione concreta

Certo, nessuno vuole che questo ragazzo diventi un eremita ma ciò che si voleva far capire è che in casi come quello di Mushu non si può nemmeno parlare di autostima perchè, per quanto tutti possiamo cercare di fissargli in testa certi concetti, lui si ritrova a vivere una situazione troppo compromessa da un bisogno primario non soddisfatto; situazione nella quale, come diceva leaving, ci sono di mezzo gli ormoni e per quanto pensi positivo in quei casi non ce la farai mai fino in fondo se non ottieni riscontri.

Se nel suo caso nemmeno le escort hanno funzionato credo sia proprio il caso di consultare un bravo psicoterapeuta e iniziare un percorso mirato sennò sarà molto dura

 

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Mushu
3 ore fa, Chadwick ha scritto:

Certo, nessuno vuole che questo ragazzo diventi un eremita ma ciò che si voleva far capire è che in casi come quello di Mushu non si può nemmeno parlare di autostima perchè, per quanto tutti possiamo cercare di fissargli in testa certi concetti, lui si ritrova a vivere una situazione troppo compromessa da un bisogno primario non soddisfatto; situazione nella quale, come diceva leaving, ci sono di mezzo gli ormoni e per quanto pensi positivo in quei casi non ce la farai mai fino in fondo se non ottieni riscontri.

Se nel suo caso nemmeno le escort hanno funzionato credo sia proprio il caso di consultare un bravo psicoterapeuta e iniziare un percorso mirato sennò sarà molto dura

 

Valuterò se continuare con le escort o informarmi subito con uno psicoterapeuta.

Perché come è stato detto ci sono di mezzo gli ormoni, ma anche altro.

Entrambe le vie non posso seguirle.

Grazie a tutti per il tempo dedicatomi. Mi state davvero aiutando.

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Chadwick
5 minuti fa, Mushu ha scritto:

Valuterò se continuare con le escort o informarmi subito con uno psicoterapeuta.

Perché come è stato detto ci sono di mezzo gli ormoni, ma anche altro.

Entrambe le vie non posso seguirle.

Grazie a tutti per il tempo dedicatomi. Mi state davvero aiutando.

Ti auguro il meglio.

Ogni altra parola è superflua.

In bocca al lupo

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Varos
31 minuti fa, Mushu ha scritto:

Valuterò se continuare con le escort o informarmi subito con uno psicoterapeuta.

Perché come è stato detto ci sono di mezzo gli ormoni, ma anche altro.

Entrambe le vie non posso seguirle.

Grazie a tutti per il tempo dedicatomi. Mi state davvero aiutando.

Aggiornaci quando ti va. Il 7 febbraio io ti scrivo qui. Ormai l'ho scritto sull'agenda, non posso cancellarlo. 

 

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