Perchè le "donne" ""normali"" pensano che se vai a pay sei un fallito?

[^'V'^ [Aivia Demon] 160911]

1 ora fa, Back Door Man ha scritto:

È un caso veramente strano.

 

È perché noi siamo abituati a dover avere a che fare con le donne e così accumuliamo frustrazione e disprezzo per la manifesta inferiorità esistenziale di molte.

Ma se uno è costretto ad avere a che fare coi maschi... trovi delle cime pure lì...

La bestialità non ha sesso e non ha bandiera.

Poi, secondo me, ognuno del suo sesso e bandiera dovrebbe comunque farsi un'idea di come è percepito il gruppo cui appartiene.

Se no succede che per tre volte una gitana (non so se si possa ancora scrivere zingari in Italia) ti fa il portafogli in metropolitana. 

Allora sei in metro e, non certo per pregiudizio ma per esperienze ripetute, becchi la gitana della città che vuole lavorare e che è pure discriminata, ti stringi la zona dove hai il portafogli e lei si triggera e ti insulta dandoti del razzista pieno di pregiudizi. 

Detta così fa sorridere perché credo nessuno di noi sia gitano, ma ognuno di noi è M o F, e forse alcune donne potrebbero iniziare a chiedersi perché la gente le tratti da pagliaccio, se sono tutti sessisti e pieni di pregiudizi, o se non si siano rotti il cazzo della stupidità delle loro congeneri. 

Ma anche noi, quando incontriamo resistenze e pregiudizi, non sappiamo a questa cosa abbiano fatto i maschi che ha incontrato.

A partire dalla domanda del thread, quanti ne conosciamo che sappiamo benissimo andare a puttane, e che pronunciano in faccia alle donne slogan come che chi va a puttane è un fallito?

Io ne ho visti un bel po'.

L'altro giorno un Italiano mi raccontava di un suo amico che è diventato vegano.

Erano tra due maschi a mangiare e quello gli ha mancato di rispetto ordinando tofu e facendolo sembrare uno che mangia allo stesso tavolo con lui. 

Allora gli ha chiesto di questo suo disagio, se magari avesse scoperto che gli piacciono i ragazzi, spiegandogli che va benissimo, e che ci sono modi molto più edificanti per comunicarlo.

Il suo amico gli ha spiegato che lo ha fatto perché si chiava, perché i giri dei vegani (e dell'oroscopo) son pieni di figa.

Ok, vero. 

Ma ti rendi conto che adesso non sei in un raduno di vegani con le fighe, che sei al tavolo con me e hai ordinato tofu? 

Allora, questa bestialità, ipocrisia, chissà quante volte le donne ci si sono dovute confrontare avendo a che fare con maschi. 

E non possiamo scattare come quella gitana ipotetica, accusando di misantropia e pregiudizio. 

Non sappiamo quante stronzate subumane le donne che abbiamo davanti abbiano sentito dire dai maschi che hanno incontrato. 

Sappiamo solo, per certo, che quello della polarizzazione dell'outgroup è un bias che abbiamo tutti, maschi, femmine, bianchi, neri, gialli, rossi.

Se una è femmina e tu sei maschio, di default ti attribuirá un sacco di etichette. 

Alcune sono pregiudizi inventati dai media. 

Altre sono "quelli della tua risma mi hanno rubato tre volte il portafogli per cui non offenderti ma tengo la borsetta chiusa con due mani".

Ridiamo del pagliaccio che si fa echo chamber, cassa di risonanza dei media e della propaganda di questa o quella cultura. 

Certo.

Ma osserviamo anche un attimo se a questa non "abbiano rubato tre volte il portafogli" altri più simili a noi che a lei.

Capire se una stia reagendo a delle idee e percezioni distorte che ha assorbito passivamente, o se stia reagendo alle sue esperienze reali con gente del nostro "gruppo" così come percepito da lei... è importante. 

Se no ci sembrano clown anche alcune che non lo sono.

Anche se il fenomeno peggiore è non vedere che sia un pagliaccio una che lo è davvero. 

[giannicarlo [Banned] 2393]

1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

È perché noi siamo abituati a dover avere a che fare con le donne e così accumuliamo frustrazione e disprezzo per la manifesta inferiorità esistenziale di molte.

Ma se uno è costretto ad avere a che fare coi maschi... trovi delle cime pure lì...

La bestialità non ha sesso e non ha bandiera.

Poi, secondo me, ognuno del suo sesso e bandiera dovrebbe comunque farsi un'idea di come è percepito il gruppo cui appartiene.

Se no succede che per tre volte una gitana (non so se si possa ancora scrivere zingari in Italia) ti fa il portafogli in metropolitana. 

Allora sei in metro e, non certo per pregiudizio ma per esperienze ripetute, becchi la gitana della città che vuole lavorare e che è pure discriminata, ti stringi la zona dove hai il portafogli e lei si triggera e ti insulta dandoti del razzista pieno di pregiudizi. 

Detta così fa sorridere perché credo nessuno di noi sia gitano, ma ognuno di noi è M o F, e forse alcune donne potrebbero iniziare a chiedersi perché la gente le tratti da pagliaccio, se sono tutti sessisti e pieni di pregiudizi, o se non si siano rotti il cazzo della stupidità delle loro congeneri. 

Ma anche noi, quando incontriamo resistenze e pregiudizi, non sappiamo a questa cosa abbiano fatto i maschi che ha incontrato.

A partire dalla domanda del thread, quanti ne conosciamo che sappiamo benissimo andare a puttane, e che pronunciano in faccia alle donne slogan come che chi va a puttane è un fallito?

Io ne ho visti un bel po'.

L'altro giorno un Italiano mi raccontava di un suo amico che è diventato vegano.

Erano tra due maschi a mangiare e quello gli ha mancato di rispetto ordinando tofu e facendolo sembrare uno che mangia allo stesso tavolo con lui. 

Allora gli ha chiesto di questo suo disagio, se magari avesse scoperto che gli piacciono i ragazzi, spiegandogli che va benissimo, e che ci sono modi molto più edificanti per comunicarlo.

Il suo amico gli ha spiegato che lo ha fatto perché si chiava, perché i giri dei vegani (e dell'oroscopo) son pieni di figa.

Ok, vero. 

Ma ti rendi conto che adesso non sei in un raduno di vegani con le fighe, che sei al tavolo con me e hai ordinato tofu? 

Allora, questa bestialità, ipocrisia, chissà quante volte le donne ci si sono dovute confrontare avendo a che fare con maschi. 

E non possiamo scattare come quella gitana ipotetica, accusando di misantropia e pregiudizio. 

Non sappiamo quante stronzate subumane le donne che abbiamo davanti abbiano sentito dire dai maschi che hanno incontrato. 

Sappiamo solo, per certo, che quello della polarizzazione dell'outgroup è un bias che abbiamo tutti, maschi, femmine, bianchi, neri, gialli, rossi.

Se una è femmina e tu sei maschio, di default ti attribuirá un sacco di etichette. 

Alcune sono pregiudizi inventati dai media. 

Altre sono "quelli della tua risma mi hanno rubato tre volte il portafogli per cui non offenderti ma tengo la borsetta chiusa con due mani".

Ridiamo del pagliaccio che si fa echo chamber, cassa di risonanza dei media e della propaganda di questa o quella cultura. 

Certo.

Ma osserviamo anche un attimo se a questa non "abbiano rubato tre volte il portafogli" altri più simili a noi che a lei.

Capire se una stia reagendo a delle idee e percezioni distorte che ha assorbito passivamente, o se stia reagendo alle sue esperienze reali con gente del nostro "gruppo" così come percepito da lei... è importante. 

Se no ci sembrano clown anche alcune che non lo sono.

Anche se il fenomeno peggiore è non vedere che sia un pagliaccio una che lo è davvero. 

Toccherò un tema delicato.

è un impressione mia o tante ragazze hanno paura degli uomini?

Ne parlavo giusto poco tempo fa con un amica, che ha espresso " non è possibile che noi donne dobbiamo avere paura se qualcuno ci ferma" quasi come se equivalesse ad una vera è propria violenza. Quando dal mio punto di vista dovrebbe essere gratificante per loro, lusinghiero. 

Allora se cado provando un acrobazia, e mi faccio male, la paura che ne deriva dal riprovarla sarà commisurata al male che ho provato. Ed è corretto in quel caso provare paura poiché conosco in prima persona il dolore che ne deriva. 

Mentre io vedo tante donne  che si lamentano sulla base di esperienze e vissuti di altri, sentiti in tv, alla radio. Infatti la maggioranza di loro non ha mai subito dei veri abusi (almeno questo è ciò che penso io, poi magari mi sbaglio e mi tirate fuori 200 grafici su come il 70% delle donne subisca abusi annualmente). Dal mio punto di vista la definirei una paura indotta ameno che non siano tutte state fermate da Larry Nassar.

Qualche considerazione?

 

 

 

[Chadwick [Partecipante] 1347]

1 minuto fa, giannicarlo ha scritto:

è un impressione mia o tante ragazze hanno paura degli uomini?

Penso sia normalissimo, visti i tempi attuali.

Abbiamo già vissuto gli ultimi due anni in preda a deliri di ogni tipo causa covid, vaccini e green pass quindi già la stragrande maggioranza della gente sta fuori di testa.

A tutto questo aggiungiamoci il femminismo degli ultimi anni, il catcalling e tutte quelle stronzate di cui si sente parlare da tempo e la frittata è fatta.

Ogni volta che al telegiornale si sente parlare di donne violentate e femminicidi questo va a colpire immediatamente la parte più intima di ciascuna donna, dalle adolescenti alle adulte e a poco a poco scava una voragine sempre più profonda.

Poi vanno aggiunti i social e tutto il casino mediatico che possono scatenare per qualsiasi cosa.

Per quella pacca sul culo alla giornalista a momenti si scatenava una guerra civile ..... e sia chiaro che il gesto è assolutamente da condannare ma tutto il casino che ne è venuto fuori successivamente a causa di lei che ha messo tutto su Instagram è stato assurdo, al limite del ridicolo.

E' tutto un insieme di cose che a poco a poco condizionano tutti, soprattutto in una società di zombie come la nostra 

 

 

[-Z- [Élite] 147]

33 minuti fa, giannicarlo ha scritto:

è un impressione mia o tante ragazze hanno paura degli uomini?

Anch'io ho percepito nell'aria questo clima.

Come diceva @Chadwick complici i media...

i social... che non fanno altro che scatenare questo clima di terrorismo psicologico

Modificato 3 Febbraio 2022 da -Z-

[Bolt [Partecipante] 2984]

11 ore fa, Boulevard ha scritto:

scommetto che anche a molti di voi quando magari ne esce l'argomento con una ragazza che conoscete, e ammettete tranquillamente che ci siete andati anzi lodate le prostitute e dite che se avreste più soldi almeno una buona parte andrebbe a loro...la risposta che ricevete è disgusto o comunque qualcosa di simile?

o le solite parole tipo..."si ma così la paghi...non ti fa schifo che va con tutti...è da perdenti...è disgustoso..ci sono così tante fighe ma perchè pagare le pro"...e cazzate del genere?

ammesso che con molte i livelli di scollamento e relativo brainwashing ormai è a un punto di non ritorno, quindi anche cercare di farle ragionare o spiegarle sinceramente mi umilia e non mi va.

secondo me neanche riesco a capire o comunque vederla dai nostri occhi, cosa vuol dire per un maschio medio scopare fighe di qualità, invece, proprio quest'ultima che mi viene a cagare al cazzo addirittura sui massaggi happy ending thai, apre tinder e deve solo scegliere con cui uscire, che poi si rivelino flop è un altro discorso..

 

@OdetoJoy @^'V'^ @vanhalen mi farebbe piacere sentire la vostra opinione, se vi va...

giusto per capire come trattare l'argomento cercando di immedesimarmi in loro, o se è semplicemente meglio farsi i cazzi propri, evitare il tema e amici come prima?

 

 

 

 

 

Guarda, da quel che ho potuto osservare, non solo, c'è il problema che le tipe, in generale, pensano già di default che andare a pro sia da sfigati (e questo perché non capiscono i bisogni dell'uomo). C'è un problema molto più grosso che si alimenta da solo e cioè che quei maschi da cui si fanno intortare di cazzate, nel loro intento di apparire maschi alfa (essendo invece dei cuccioli di beta indifesi), iniziano a dire che sono richiesti dalle donne, che hanno un sacco di donne che gliela sbattono in faccia (si si, certo ci crediamo) e a che a prostitute non ci vanno perché solo i falliti lo fanno (quando invece sono i primi ad andarci).

Di conseguenza queste tipe rafforzano con il tempo, sempre di più, l'idea che andare a pro sia roba per gli scarti della società e quindi nel momento in cui vengono a sapere che colui che stanno frequentando, è andato a puttane magari solo una volta, per via traverse, iniziano a pensar male di lui. Pensano erroneamente:

"ma con chi cazzo sto scopando"

"ma questo è uno sfigato"

 

Come in situazioni analoghe, gran parte della colpa è da attribuire a quei morti di figa cuccioli di beta di cui parlavo prima che, venderebbero tutte le loro idee, i loro sogni e si prostrerebbero in ginocchio davanti a qualunque figa pur di ricevere mezzo bacio sulla guancia da loro.

Ma questo problema, per me non si pone, quando vedo che una tipa ha idee così estreme su argomenti così importanti, significa che si è fatta intortare di cazzate da un mucchio di quei tizi e di conseguenza risulta ai miei occhi, una tipa senza valore, una tipa che non sa scegliere, la cui unica cosa positiva che ha da offrire, è qualche scopata.

 

[Sensei10 [Partecipante] 7471]

37 minuti fa, Chadwick ha scritto:

e tutte quelle stronzate di cui si sente parlare da tempo e la frittata è fatta.

Cioè adesso è colpa dei media perché stigmatizzano "troppo" molestie e violenze?

Fantastico.

Somiglia a "In America i ragazzi sparano perché ci sono Marylin Manson e Trump"

[Giraluna [Partecipante] 9650]

Temo che non si metterà poi molto bene ... 😥

[Chadwick [Partecipante] 1347]

16 minuti fa, Bolt ha scritto:

quindi nel momento in cui vengono a sapere che colui che stanno frequentando, è andato a puttane magari solo una volta, per via traverse, iniziano a pensar male di lui

Motivo per cui, come ho già specificato in altre discussioni, su queste cose bisogna mantenere la massima discrezione e riservatezza, non se ne deve proprio parlare, sono cose che vanno tenute per sè.

La sessualità e tutto quello che la riguarda sono aspetti molto delicati e complessi nella vita di ognuno di noi ed è proprio per questo che meno se ne parla e meglio è; farsi i cazzi propri e mantenere il profilo basso è fondamentale in ogni aspetto della vita.

Se sei vergine a 30 anni, se te ne scopi una diversa a sera, se ti trovi bene/male con la tua fidanzata fissa, se hai problemi di erezione/durata ecc. tieni sempre tutto per te e al massimo affronta la questione solo con un professionista qualificato o se proprio ne devi parlare con qualcuno a tutti i costi fallo solo con una o massimo due persone super fidate di cui hai la certezza che terranno sempre tutto segreto.

Sì vive molto meglio e non si corrono rischi di essere sputtanati anche perchè crescendo e avvicinandoti ai 30 inizi a capire sempre più cose del mondo e in particolare della gente e realizzi a poco a poco che con una grande fetta di persone puoi al massimo solo parlare di cose di attualità o sparare cazzate davanti a un aperitivo.

Meno si dice del proprio privato, meglio è   

[^'V'^ [Aivia Demon] 160911]

Il 3/2/2022 at 12:35, giannicarlo ha scritto:

Toccherò un tema delicato.

è un impressione mia o tante ragazze hanno paura degli uomini?

Ne parlavo giusto poco tempo fa con un amica, che ha espresso " non è possibile che noi donne dobbiamo avere paura se qualcuno ci ferma" quasi come se equivalesse ad una vera è propria violenza. Quando dal mio punto di vista dovrebbe essere gratificante per loro, lusinghiero. 

Allora se cado provando un acrobazia, e mi faccio male, la paura che ne deriva dal riprovarla sarà commisurata al male che ho provato. Ed è corretto in quel caso provare paura poiché conosco in prima persona il dolore che ne deriva. 

Mentre io vedo tante donne  che si lamentano sulla base di esperienze e vissuti di altri, sentiti in tv, alla radio. Infatti la maggioranza di loro non ha mai subito dei veri abusi (almeno questo è ciò che penso io, poi magari mi sbaglio e mi tirate fuori 200 grafici su come il 70% delle donne subisca abusi annualmente). Dal mio punto di vista la definirei una paura indotta ameno che non siano tutte state fermate da Larry Nassar.

Qualche considerazione?

E' un tema delicato, nei grafici di cui parli hanno inserito, con un gioco di parole non da poco, anche cose come essersi sentita dire che fosse meglio il vestito A del vestito B, ossia essere giudicata per l'aspetto ---> violenza di genere, poi la parola genere è confondente, diciamo sesso ---> violenza sessuale. 

Oppure hanno inserito cose come aver fatto sesso col marito a volte che non ne avevano troppa voglia, per farlo contento (praticamente da parte maschile il 70% dei rapporti sessuali verso la moglie fatta e rifatta sono darle un servizio per farla star bene) e hanno messo anche quelle cose, normalissime tra due persone che non hanno sfoghi sessuali extra coppia, nel calderone della violenza di genere che poi hanno trasformato con un gioco di parole in violenza sessuale. 

Ora, guarda che casino per i grafici del covid, guarda quanti maschi non capiscano i grafici, la statistica base e quante pagine di discussioni inutili. 

E son maschi, non femmine. Per cui non è l'esser femmina la discriminante. 

E immagina di essere una femmina, di non aver studiato statistica, verifica delle fonti, ecc. 

E immagina di vivere in un mondo in cui leggi che il 30% delle donne subisce violenze sessuali continue per 40 anni di fila, che il 70% ne ha subite, ecc. 

Immagina di vivere in un mondo in cui vedi i cartelloni per strada secondo cui di donne ne uccidano più gli uomini del cancro, e non avere la scaltrezza per andare a fare una verifica sui dati ISTAT, e nemmeno per capire la differenza tra % relative ed assolute, essendo le morti femminili violente in calo costante da centinaia di anni, ma ovviamente se siamo diventati otto miliardi nel mondo che nel '700 eravamo 800 milioni, ci sono più numeri assoluti su ogni fenomeno. 

Giusto? Ma no, anche se il numero assoluto è decuplicato, pure in senso assoluto le morti femminili sono calate, non solo in senso relativo. 

In gran parte non per le manifestazioni di qualche strillona, ma per un'intensa attività antimafia dello stato, dato che le morti femminili erano gonfiate dalle stragi di mafia, il cui bersaglio non era certo quella donna o quella donna in quanto donna. 

In questo clima di terrore arrivato al livello di psicosi per cui se fate sesso tu e una dopo un buon vino "vuol dire che l'hai violentata perché aveva bevuto e non poteva firmare un atto notarile"... (e non ti ha violentato lei, che avevi bevuto? Chiedo perché una sera ero davvero ridotto uno straccio, avevo affogato nel negroni dei dispiaceri emotivi profondi dovuti a violenze emotive volontariamente inflittemi da una di cui ero innamorato, a sua detta anche lei... e così sono finito a casa della più brutta tipa di tutta la riviera, ed esser brutti non è una colpa, ma ci metteva pure del suo vestendosi come un maiale BDSM con le bretelle di pelle borchiate e i capelli corti color arcobaleno, come un uomo che è brutto e ci appoggia del peso vestendosi con un completo verde a chiazze viola arlecchino e con un papillon enorme verde acido. 

Mi sono svegliato a casa di questa, a parte che per portarmi a casa mi ha detto un sacco di bugie giocando nelle mie metafore da ubriaco, l'ho vista e sono scappato, per un anno mi sono saliti alla memoria i momenti orribili di quando l'ho fatta tre volte. 

Nemmeno una, tre. 

Non l'ho ghostata per educazione e umanità, le ho spiegato (in parte vero) che ero innamorato e che stavo con questa ma ho bevuto troppo e ho perso i binari, ma che era stata una cosa di un momento, ecc... 

Mi ha chiamato e messaggiato ogni settimana per un anno, senza che mai più rispondessi, e ogni volta facendomi tornare alla memoria quei momenti e traumatizzandomi. 

Se la raccontiamo al contrario è la storia di uno stupro, se sono un maschio è la storia di un coglione. Anzi, siccome aveva bevuto pure lei, ci manca solo che fosse violenza verso di lei. 

Madonna mia, lo scollamento dalla realtà che raggiungono con l'algoritmo, e prima ancora leggendo quotidiani schierati a destra o sinistra, è uno dei grandi problemi del nostro secolo. 

Non solo delle donne. 

Guarda su altri temi come sono disorientati i maschi. 

Su questo tema sono più disorientate e farcite di slogan le donne, e ok. 

Un politico bolognese ha riportato fedelmente, senza sbagliare dati, le parole di un magistrato donna (secondo cui otto accuse su dieci di maltrattamenti e violenze in fase di separazione si rivelano poi false e strumentali per cercare di portare via soldi, dignità e onore al marito...) e lo hanno costretto alle scuse pubbliche, forse a dimettersi, perché avrebbe espresso odio verso le donne. 

Ma non solo gli uomini si sono rotti il cazzo di questa situazione paradossale, molte donne stanno, piano piano, prendendo le distanze dalla loro amica o sorella che maschera da femminismi improbabili il suo non tanto celato odio per la diversa natura maschile. 

Ma rimane il fatto che molte donne ti dicano di avere paura se approcciate. 

E uno che legge solo "Il Giornale", e che è grosso coi tatuaggi, una volta mi ha detto che quel giorno aveva sventato una rapina nella farmacia di un suo amico (tutti i grossi hanno almeno un farmacista amico, possibilmente anche un nano). 

Mi immagino lui che picchia i rapinatori, che disarma... la storia era andata diversamente: 

Tre immigrati erano entrati, lui aveva già finito ma invece di uscire è rimasto a guardare cosa facessero. 

Loro hanno preso l'aspirina o quel che fosse, hanno pagato e sono andati. 

Lui ha capito che, pur essendo immigrati, non avessero portato a compimento il loro piano criminale grazie alla sua presenza dissuasiva. 

Allora, da un lato può far sorridere, quando si parla di uno che si è rincoglionito a leggere di rapine e immigrati su notiziari contrari all'immigrazione. 

Quando si parla di rapporti tra i sessi, nella nostra epoca storica in cui non solo ognuno può votare, non importa quanto sia deficiente di senso e ragione, ma in più non serve una patente e una preparazione solida per andare sul web e cliccare ogni cazzata inseguendo il bianconiglio... sembra che l'argomento sia diverso, più delicato. 

Può darsi, non lo so, ma rimane il fatto che, quando provi a conoscere una e quella fa mezzo scatto indietro e pone le mani in posizione di attesa krav magia... 

Tu pensi che siano dementi. 

Come se sei africano e vedi la signora che si stringe la borsa al fianco e attraversa cambiando marciapiede quando siete nella stessa strada. 

Lei però va a dire alle amiche che, grazie ad una pronta reazione, ha dissuaso un aggressore. 

E questa voce diventa una credenza nel cervello delle amiche che non erano presenti. 

E si aggiunge a tutti i dati strampalati e manipolati che leggono sicuramente nel social, ma anche - e dolosamente - in fonti di informazione ufficiali che prendono finanziamenti pubblici... e alle simili testimonianze di altre amiche, parenti, ecc. 

Creando un circolo vizioso che si autoalimenta, di paranoia e demenzialità nelle risposte agli stimoli ambientali. 

Come fare? 

Lo so, come fare. 

Non come fare a cambiare la società, ma come in altre specie le femmine hanno ridotto al minimo possibile le copule non collaborative, è uno degli argomenti che voglio trattare nella serie PREDATOR GUIDE in un capitolo su Desideria, perché, come tutte le cose sensate, avvantaggia maschi e femmine coinvolti. 

Diversamente dalla nostra società che prova a metterli contro. Indurre la guerra dei pezzenti. 

[Chadwick [Partecipante] 1347]

14 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Cioè adesso è colpa dei media perché stigmatizzano "troppo" molestie e violenze?

Fantastico.

Somiglia a "In America i ragazzi sparano perché ci sono Marylin Manson e Trump"

Sbagliato, non intendevo questo.

I media ne parlano perchè è il loro mestiere ... ma è palese che sentendo spesso notizie del genere le persone più fragili ne vengono condizionate.

E dai una volta e dai due e a poco a poco tu, donna, ti fai l'idea che là fuori gli uomini vogliono solo stuprarti e metterti le mani addosso.

Questo era il punto.

Poi in alcuni casi si scade nel ridicolo come con la giornalista ... ma in casi come quelli lo si fa solo per notorietà e cavalcare l'onda dell'indignazione, anche se ovviamente il gesto è da condannare.

Cercate di non arrivare a conclusioni troppo affrettate per favore e leggete bene