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35 anni , non riesco a trovare qualcuno interessato


Butterfly88

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Butterfly88
13 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Può succedere. Comunque, rispetto al medico è un netto miglioramento, no?

Siiiiii @ArmandoBis!!! Il medico è un caso umano.

Questo si comporta proprio da Uomo. Sa come invitare, sa come comportarsi. 

Purtroppo lavora in un'altra regione, quindi non credo proprio in un seguito.

Se solo avesse qualche anno in più poi :

 

 

Cmq si da sentire. Ma vuole da me più coinvolgimento. Io proprio non ci riesco, se penso all'età 

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bass_97

@Butterfly88
Partecipo al post perché mi sento tirato in causa essendo un 25enne che frequenta intensivamente da un paio di mesi una 35enne, quindi con i famosi 10 anni d'età di differenza. Ti posso dire dal mio punto di vista che è tutta davvero una questione di testa, a dire il vero quando ho sentito le storie di chi ha frequentato lei o le sue conoscenze di "coetanei", la cosa che più mi rimbombava in testa è quanto disagio c'è anche tra i più grandi. Forse la situazione è tale perché più si cresce e meno si è "flessibili", sicuramente questo ha pompato molto la mia posizione di "mosca bianca" ai suoi occhi. Comunque.

Ti dico la mia teoria.

Il punto è semplice: a livello teorico più un uomo invecchia e più dovrebbe acquisire esperienza ed essere più maturo ovvero dovrebbe essere più attraente, ma se diventa più attraente è molto più probabile che abbia molta più scelta di donne. Conseguentemente risulta essere una risorsa scarsa sul mercato delle relazioni

In poche parole più un uomo è avanti con gli anni e più è improbabile che sia single (salvo sia una SCELTA). Se non è per scelta ahimè l'uomo in questione è un rincoglionito.

Alla fine della fiera è più probabile che un giovane che abbia la testa a posto risulti comunque sul lungo termine una scelta migliore e nel caso con l'esperienza (e la tua guida) può raddrizzarla. 

Per quanto risulti strano sembra un discorso analogo a quello che fanno le aziende che assumono: quelle che puntano sui giovani e la loro formazione per fidelizzarli e tenerseli sono poi quelle che crescono di più, piuttosto che avere la pretesa di assumere gente con millemila anni di esperienza.

Tornando seri, dal mio punto di vista ti dico che frequentare una donna più grande è un sollievo, sinceramente avevo i coglioni pieni della tossicità delle mie coetanee (data dall'inesperienza spero), è decisamente soddisfacente avere a che fare con una persona che è più consapevole di se stessa ed è più centrata. Quindi il discorso di "scoparsi quella grande" per quanto possa essere una fantasia, risulta davvero passeggera. Se il tipo ha la testa giusta e levi lo stigma dell'età (che sinceramente vuol dire poco perché molte persone smettono di crescere già a 20, forse l'unica pecca è il fattore esperienza - lì sta a te capire quanto sia scafato nella vita) sono sicuro che potresti avere molte soddisfazioni.

Modificato da bass_97
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ArmandoBis
22 minuti fa, bass_97 ha scritto:

@Butterfly88

(...)

Per quanto risulti strano sembra un discorso analogo a quello che fanno le aziende che assumono: quelle che puntano sui giovani e la loro formazione per fidelizzarli e tenerseli sono poi quelle che crescono di più, piuttosto che avere la pretesa di assumere gente con millemila anni di esperienza.

(...)

Sicuro che ci siano dati che avvalorano questa tesi?

Ho i miei dubbi. Le aziende devono essere in tutto e per tutto simili e differire solo per quanto riguarda la politica delle assunzioni.

È vero che puoi fare delle regressioni multivariate, ma comunque ci vogliono davvero tanti dati per sostenere certe affermazioni.

Secondo me, che tu assuma un giovane o uno con esperienza, sbagli in ogni caso.

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bass_97
8 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Sicuro che ci siano dati che avvalorano questa tesi?

Ho i miei dubbi. Le aziende devono essere in tutto e per tutto simili e differire solo per quanto riguarda la politica delle assunzioni.

È vero che puoi fare delle regressioni multivariate, ma comunque ci vogliono davvero tanti dati per sostenere certe affermazioni.

Secondo me, che tu assuma un giovane o uno con esperienza, sbagli in ogni caso.

Hai ragione sul fatto che non c'è una correlazione diretta tra le assunzioni e il successo delle aziende, ma quello che volevo dire è che molte aziende di successo hanno importanti politiche di assunzione giovanile e traggono beneficio da ciò. Sicuramente assumere giovani può essere un modo efficace per far crescere un'azienda a lungo termine. I giovani possono essere formati secondo i valori e i processi dell'azienda in questione e diventare una risorsa importante per il futuro della stessa. 

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Sensei10

Con tutto il rispetto, credo che 10 anni siano significativi fino ad un certo punto. 

Una donna di 35 anni è - generalmente, chiaro - più affine a chi ha qualche anno in meno che in più. Confrontate il momento più critico della vostra crescita, l'adolescenza, e contate le differenze che vi separano da un'epoca all'altra. Non sono molte. Cognitivamente avete sperimentato più o meno le stesse cose. Poi fate lo stesso con gente di 45. Non troverete quasi nulla. Due universi paralleli. 

Va da sé che il gap ampio è più un'idea che realtà.

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ArmandoBis
2 ore fa, bass_97 ha scritto:

Hai ragione sul fatto che non c'è una correlazione diretta tra le assunzioni e il successo delle aziende, ma quello che volevo dire è che molte aziende di successo hanno importanti politiche di assunzione giovanile e traggono beneficio da ciò. Sicuramente assumere giovani può essere un modo efficace per far crescere un'azienda a lungo termine. I giovani possono essere formati secondo i valori e i processi dell'azienda in questione e diventare una risorsa importante per il futuro della stessa. 

Il punto è proprio quello, i valori e i processi dell'azienda, tutti fattori che limitano in modo micidiale l'orizzonte delle scelte.

E se dopo vent'anni l'azienda esiste ancora è più per caso che per altro.

Mai sentito parlare dell'effetto Selleck-Caan?

Sicuramente no, perché l'ho inventato io.

Allude a due attori americani abbastanza noti a cui, a metà degli anni '70, fu proposta la parte principale nel film "Qualcuno volò sul nido del cuculo".

Entrambi rifiutarono. Fare la parte di un ricoverato in ospedale psichiatrico? Ma siamo matti? 

Il film è stato un successo planetario. Peccato che fuori dagli Usa nessuno sa chi sia Caan e Tom Selleck è ricordato (da pochi) per i telefilm di Magnum P. I.

Le aziende ragionano uguale. Noi queste cose (qualunque esse siano) non le facciamo.

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ArmandoBis
2 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Con tutto il rispetto, credo che 10 anni siano significativi fino ad un certo punto. 

Una donna di 35 anni è - generalmente, chiaro - più affine a chi ha qualche anno in meno che in più. Confrontate il momento più critico della vostra crescita, l'adolescenza, e contate le differenze che vi separano da un'epoca all'altra. Non sono molte. Cognitivamente avete sperimentato più o meno le stesse cose. Poi fate lo stesso con gente di 45. Non troverete quasi nulla. Due universi paralleli. 

Va da sé che il gap ampio è più un'idea che realtà.

Non sono riuscito a seguire il ragionamento.

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maidiremai
6 ore fa, Butterfly88 ha scritto:

Siiiiii @ArmandoBis!!! Il medico è un caso umano.

Questo si comporta proprio da Uomo. Sa come invitare, sa come comportarsi. 

Purtroppo lavora in un'altra regione, quindi non credo proprio in un seguito.

Se solo avesse qualche anno in più poi :

 

 

Cmq si da sentire. Ma vuole da me più coinvolgimento. Io proprio non ci riesco, se penso all'età 

1 - + fiducia in te stessa e nella positività delle cose

2 - metti che domani scoppia la prima guerra galattica 🤘🤘, sabato la corrente del golfo si inverte 🤘🤘, e domenica un ubriaco ti investe e stai tutta ammaccata tre settimane 🤘🤘🤘🤘  

 

e te stai a pensare eh ma ha 25 anni

 

ma fatti 'sto giro in giostra; poi dopo, o ancora più dopo, si vedrà  

 

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Io ne ho 34 e spesso trovo miei coetanei che sono delle fighe mancate con sbalzi d’umore assurdi e poco consapevoli che pensano gli sia tutto dovuto

i ragazzini under 30  non ne parliamo… mi restano i 50enni brizzolati

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Sensei10
24 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Non sono riuscito a seguire il ragionamento.

Non so, mi sembra che si siano analizzate quasi con stupore le differenze di età.

C'è poco da stupirsi, tra 25 e 35 anni. Non è una differenza significativa, per la mia esperienza personale di conoscenza. Fino a più o meno 40 anni vedo una lunga post-adolescenza, non intesa negativamente ma come voglia di vivere e capacità di relazionarsi. Il sentire cambia invece relazionandosi con persone nate negli anni 70. E pure parecchio.

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