Vai al contenuto

Lo stereotipo dell'italiano/a all'estero...


newcome

Messaggi raccomandati

32 minuti fa, unadonna ha scritto:

 

Ho sempre fatto finta di essere "poco italiana". Una delle primissime cose che dico quando conosco qualcuno specialmente quando si tratta di affari, é che sono cresciuta qui, e li vedi che tirano un sospiro di sollievo. 


Boh io sinceramente quando abitavo all'estero, e adesso che ci vado per lavoro, né mi vanto e né nascondo di essere italiano.

A domanda diretta di dove sono originario, rispondo senza aggiungere troppi dettagli o vanterie da guida turistica.

Se poi l'interlocutore chiede altro, rispondo.

Lascio agli altri il fatto di conoscermi, senza che il passaporto mi preceda.

 

Non sono uno di quelli che va in giro in Alfa con la maglia della nazionale di calcio, tipo "hei guardami ti faccio vedere che sono italiano"

E nemmeno sono uno di quelli che fa finta di essere altro, di non saper parlare italiano o prende le distanze dal fatto di venire da un determinato territorio geografico.

(nulla contro di te) ma mi fanno abbastanza cagare entrambe le categorie sopracitate. 

  • Mi piace! 4
Link al commento
Condividi su altri siti

9 minuti fa, newcome ha scritto:

fa finta di essere altro

Non potrei nasconderlo neanche se volessi (aspetto, nome). Ma ho notato che sottolineare di essere cresciuta qua subcomunica "tranquillo, sono una di voi, sono affidabile" e quindi lo faccio e basta. 

Purtroppo i "veri italiani" qui non sanno nemmeno cosa siano.

Link al commento
Condividi su altri siti

29 minuti fa, newcome ha scritto:


Boh io sinceramente quando abitavo all'estero, e adesso che ci vado per lavoro, né mi vanto e né nascondo di essere italiano.

A domanda diretta di dove sono originario, rispondo senza aggiungere troppi dettagli o vanterie da guida turistica.

Se poi l'interlocutore chiede altro, rispondo.

Lascio agli altri il fatto di conoscermi, senza che il passaporto mi preceda.

 

Non sono uno di quelli che va in giro in Alfa con la maglia della nazionale di calcio, tipo "hei guardami ti faccio vedere che sono italiano"

E nemmeno sono uno di quelli che fa finta di essere altro, di non saper parlare italiano o prende le distanze dal fatto di venire da un determinato territorio geografico.

(nulla contro di te) ma mi fanno abbastanza cagare entrambe le categorie sopracitate. 

Faccio anche io cosi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Mmarrcoss22
20 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Cosi, dal nulla: prima interazione di una tipa delle Canarie.

CVD

IMG_0073.jpeg

Sí: en la cama todas me llaman Hernán Cortés 

Link al commento
Condividi su altri siti

Back Door Man
1 ora fa, unadonna ha scritto:

🖤

Ho sempre fatto finta di essere "poco italiana". Una delle primissime cose che dico quando conosco qualcuno specialmente quando si tratta di affari, é che sono cresciuta qui, e li vedi che tirano un sospiro di sollievo. 

Se sento gente che parla italiano all'estero, a meno che non si rivolgano a me direttamente, ma parlano fra loro, faccio finta di non capire.

 

Modificato da Back Door Man
Riformulazione dell'enunciato
Link al commento
Condividi su altri siti

Back Door Man
10 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Se sento gente che parla italiano all'estero, a meno che non si rivolgano a me direttamente, ma parlano fra loro, faccio finta di non capire.

 

A volte parlano a voce alta perché devono risolvere qualche problema ambientale, tipo che non sanno dov'è il tabacchino o addirittura si sono persi.

In quei casi potrei facilmente intervenire, a volte, e dargli le informazioni che gli servono, ma..

È un pregiudizio vero e proprio verso di loro

Tipo che li aiuti, poi ti guardano come se fossi una 💩 e nemmeno dicono grazie.

Sono cattivo?

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Quando vivevo in Germania pur parlando spesso spagnolo avendo coinquilini sudamericani (che spesso anzi quasi sempre in fatto di integrazione e brutte figure sono peggio di noi) capivano che ero italiano dal modo di vestire (se non si è tamarri vestiamo meglio di tutti) e dal fatto che sapessi cucinare.

Ogni tanto mi scambiavano per turco per via del taglio degli occhi e per i tratti meridionali (sono del sud).

Erano però contenti del fatto che fossi uno che rispettava abbastanza le regole del posto e che non avessi mai tentato di rubare o fare qualche puttanata in giro o che non sbandierassi troppo il fatto di essere italiano del tipo maglietta della nazionale o campioni del mondo etc.

Ho notato anche tanta cattiveria/discriminazione/diffidenza tra meridionali in genere, ma questa era una cosa risaputa.

Che poi è assolutamente un peccato dato che di gente che vive lì, è del sud e che ha voglia di lavorare e fare onestamente ce ne sta e ne ho conosciuta.

La cultura italiana (anche se dal mio punto di vista non esiste una cultura italiana unitaria) ha dei punti di forza importanti nella qualità di vita e nella qualità delle cose, della manifattura e dello stile. Se si rimane in quel campo e si mitigano i difetti cercando di integrarsi in un posto, da quel punto di vista migliore, si hanno potenzialmente dei vantaggi importanti.

L'umiltà resta alla base di tutto, comunque.

Modificato da Kepak
Link al commento
Condividi su altri siti

Massimo12
4 ore fa, newcome ha scritto:


Se abiti all'estero come vedo, probabilmente te ne sarai accorto, o se magari non ci hai fatto caso e quindi ti invito ad osservare la cosa.

Un trasferimento all'estero, soprattutto se sofferto e pieno di incognite e problemi, tira fuori al contempo il meglio e il peggio dell'italiano medio.
 

Io ho notato 3 tipologie di italiano all'estero:

1) Quello debole di carattere, che non si aspettava certe cose, che non si aspettava certi problemi, un po' mammone, un po' rincoglionito....
Subisce, viene fregato, frequenta solo italiani, non conosce nulla del nuovo paese, gli manca la mamma, gli manca il cane, gli amici, non si adatta; e dopo 1 anno è di nuovo in Italia e non ripartirà mai più.

2) Quello che tira a campare....subisce un po' a destra e sinistra, fa lavori del cazzo ma va beh si barcamena....fa una vita di merda ma si consola pensando che in Italia stava peggio.
Tendenzialmente negativo e pesante.

3) Quello che magari ha subìto un po' all'inizio, ha sofferto, ma poi si è rotto il cazzo....per cui rimane lì nel nuovo paese, ma alle sue condizioni...
Frega chiunque gli capiti a tiro, se una legge è poco chiara nel dubbio non la rispetta, se può approfittare del sistema lo fa...se può evitare di pagare un parcheggio o scroccare qualcosa dal welfare lo fa....se trova un secondo lavoro in nero intanto che è in disoccupazione lo fa...
Porta dall'Italia olio, pasta, vino senza limiti e li venderà nel nuovo paese.

 

Ecco, il tipo n.3 è quello che potenzialmente fa figli in giro per poi sparire, frega la brasiliana che pensava di fregarlo...

Se deve pagare per 15 anni gli alimenti ai figli in Germania piuttosto se ne va.

Dovendo dare una percentuale...siamo al 30% di tipo 1...40% di tipo 2...e 30% di tipo 3.

 

Considero l'Italia una buona palestra per affinare capacità di adattamento, scaltrezza, risoluzione pratica e veloce dei problemi.

Soprattutto nelle grandi città, o in contesti particolari l'Italia ti insegna molto.

Non insegna però a tutti.

Secondo me se si parla di residenti estremizzi troppo. Discorso diverso per i turisti, che andrebbero bloccati con la forza e rieducati.

Concordo pienamente col gruppo uno, gli altri due gruppi sono un pò caricaturali. Poi io sono parecchio introverso e non ho bisogno di molto contatto sociale, quindi di italiani ne ho conosciuti pochi e frequentati meno.

Magari mi mancano proprio i numeri per fare statistica. 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Lillo00

Avendo fatto un periodo anche seppur breve sia in Germania sia in Polonia, ho visto parecchi Turchi che si fingevano italiani 😂😂😂

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Kepak ha scritto:

Quando vivevo in Germania pur parlando spesso spagnolo avendo coinquilini sudamericani (che spesso anzi quasi sempre in fatto di integrazione e brutte figure sono peggio di noi)


I sudamericani sono un capitolo a parte, sto scrivendo questo post non riuscendo a trattenere le risate...

E' incredibile come dagli USA, all'Europa vivano come se fossero appena arrivati dal paese d'origine...

Non riescono a imparare nessun'altra lingua, nemmeno una lingua latina simile allo spagnolo e nemmeno dopo 30 anni di residenza...

Se abitano a Stoccarda non sono mai stati in nessun'altra città vicina, non sanno nemmeno come si chiama il Land in cui abitano...

I loro hobby sono fare grigliate con birra a volontà, dalle 9 del mattino a mezzanotte...

Frequentano bar di sudamericani con clienti sudamericani e musica latina...

E dulcis in fundo, voglia di lavorare saltami addosso...

Detto ciò sono generalmente tranquilli, è raro che rompano le balle a qualcuno o si inventino sistemi geniali per truffare il prossimo...

  • Grazie! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...