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Lo stereotipo dell'italiano/a all'estero...


newcome

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vol-à-voile

Io sinceramente ho sempre dovuto combattere con gli stereotipi che hanno di noi, soprattutto riguardo il carattere “pagliaccio” e dongiovanni.

Per il primo, ho sempre cercato di mantenermi sulle mie sino ad assimilare la cultura del posto. Va da se che la facilità nell’ apprendere lingue e soprattutto pronuncie aiuta poi moltissimo nel camuffarsi e gioco-forza integrarsi.

Per quanto riguarda la seconda, devo dire che con le europee in generale è stato (e continua a essere) un po’ un dito nel culo perché ogni volta diventa automaticamente uno shit-test.

”ah sei italiano? Solito puttaniere quindi” robe del genere.

Mentre con le latine invece se sei italiano hai la strada spianata. 

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Seth44
33 minuti fa, newcome ha scritto:

Soprattutto per la pizza, scandalosa un po' ovunque...

Negli USA è buona, però.

Qualche tempo fa trascorsi un annetto negli USA, tra New York, Philadelphia e Boston, e per i primi, boh, sei mesi non assaggiai la pizza, appunto perché pensavo facesse schifo. Durante un viaggio assaggiai una slice e, sorpresa, era più che discreta. Di seguito andai in altre pizzerie e la qualità media era discreta, se non proprio buona. Impasto croccante però, non napoletano (non so se quello sia all'altezza).

A onor del vero, forse perché ero nel civile New England, fui sempre trattato benissimo, e non ebbi mai a che fare con stereotipi più o meno degradanti, anzi; quando le persone con cui mi trovavo sapevano che ero italiano sembravo guadagnare punti.

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1 ora fa, vol-à-voile ha scritto:

Io sinceramente ho sempre dovuto combattere con gli stereotipi che hanno di noi, soprattutto riguardo il carattere “pagliaccio” e dongiovanni.

Per il primo, ho sempre cercato di mantenermi sulle mie sino ad assimilare la cultura del posto. Va da se che la facilità nell’ apprendere lingue e soprattutto pronuncie aiuta poi moltissimo nel camuffarsi e gioco-forza integrarsi.

Per quanto riguarda la seconda, devo dire che con le europee in generale è stato (e continua a essere) un po’ un dito nel culo perché ogni volta diventa automaticamente uno shit-test.

”ah sei italiano? Solito puttaniere quindi” robe del genere.

Mentre con le latine invece se sei italiano hai la strada spianata. 


Per esperienza, ci sono posti in cui gli italiani sono ampiamente sputtanati e detestati, e altri posti in cui essere italiano ti fa chiavare per diritto.

Ho notato che nei posti in cui gli italiani sono prevalentemente turisti irrispettosi, scappati di casa, truffatori, innamorati delle puttane, gente in fuga dopo bancarotte in Italia; pochi li sopportano.

Nei paesi in cui sono lì da generazioni e sono integrati, generalmente essere italiano vero ti fa rimorchiare di più.

Con "italiano vero" intendo nato in Italia, cresciuto in Italia, che sai parlare italiano, che hai un minimo di cazzimma...

Perché in molti posti c'è gente che si spaccia per italiano perché va di moda, ma magari di italiano aveva solo il nonno e in Italia c'è stato sì e no 2 volte.

Mi è capitato in Germania e Svizzera di trovare tipi vestiti con la maglia della nazionale italiana, l'Alfa, dire a tutti di essere italiani; poi di fatto non sapere una parola di italiano e nemmeno da quale regione venissero i genitori.

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Back Door Man

Per quanto riguarda il cibo vi racconto:

Nei dintorni di Málaga andai a mangiare in un bar tavola calda di spagnoli e fui servito da una ragazza che era la figlia del titolare.

Il cibo non era un granché, non che facesse schifo ma nemmeno buonissimo.

Mi chiede se mi è piaciuto e gli dico che sì, insomma...

E lei:

Ma perché tu sei italiano

😄

Poi mi spiega bla bla bla

Che gli inglesi gli dai una patata e due uova e sono contenti, noi invece siamo abituati a mangiare bene

Una cosa divertente 😂

Poi mi disse che aveva avuto un fidanzato sardo e che la madre di lui cucinava benissimo e che il cibo più buono l'aveva goduto in Sardegna

 

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6 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Il cibo non era un granché, non che facesse schifo ma nemmeno buonissimo.

Mi chiede se mi è piaciuto e gli dico che sì, insomma...

E lei:

Ma perché tu sei italiano


Nelle trasferte di lavoro all'estero, se sono brevi, ho il ristorante pagato tutti i giorni.

Se capiscono che sono italiano e magari ci scappano due chiacchiere, mi capitano 2 scenari tipo:

Scenario 1)
Mi citano un qualcosa di italiano che fanno...e che secondo loro gli riesce benissimo....che ne so, la carbonara, il caffè espresso, qualsiasi cosa.
Mi spingono ad assaggiarlo, a volte offerto, e dargli il mio parere...
Per sapere se lo fanno veramente come in Italia.
Generalmente fa cagare, ma non glielo dico...al massimo gli dico "sì è buono, però per farlo uguale manca questo o quello"

Scenario 2)
Ci tengono a presentarmi il pizzaiolo, quando è italiano...
Mi spingono ad ordinare la pizza, perché  "lui è napoletano, la fa tipica italiana è buonissima"
Nei ristoranti in cui poi torno, scopri che il pizzaiolo è in realtà calabrese/siciliano/pugliese, e fino a 2 anni fa riparava trattori....poi si è fatto un corso di 3 settimane, è andato all'estero nei ristoranti gestiti da belgi, tedeschi, turchi, piuttosto che americani, vendendosi come pizzaiolo esperto.
E il finale potete immaginarlo, la pizza fa cagare.

 

Per cui evito di mangiare tipico italiano all'estero....quando si sub-odora che quel ristorante sia mediocre, via di insalatone al tonno...

Carne alla piastra con verdure grigliate..

Tanto pane...

E niente caffè post pranzo.

Roba che sanno fare tutti.

A prova di ristoratore scemo.

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4 ore fa, Mkoll ha scritto:

Sul fatto della pasta rido sempre.

Ho una collega dell est che mi manda sempre le foto dei suoi piatti.

questo di una mesata fa

 

image.png.ff3364f657ac4a68f8c8a0701b27a30d.png

 

Bro, sembra il vomito del mio cane, wtf

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6 ore fa, Mkoll ha scritto:

Si fatta da lei con panna zucchero e fragole (del suo orto)

Ciao piacere, mi chiamo Diabete. Vorrei conoscere la tua amica

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Sensei10
7 ore fa, Mkoll ha scritto:

Sul fatto della pasta rido sempre.

Ho una collega dell est che mi manda sempre le foto dei suoi piatti.

questo di una mesata fa

 

image.png.ff3364f657ac4a68f8c8a0701b27a30d.png

 

I famosi fusilli con l'intestino alla bulgara

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kkk4

Ahahaha, post divertente, contribuisco pure io visto che frequento molte straniere e queste domande capitano.

Da premettere però una cosa, tra nord e sud, almeno la mia regione di origine, c'è una differenza abissale, giù è tutto molto più relax e poco efficiente, oltre che arretrato.

1) Capitolo mafia, tutti hanno visto Il Padrino (pure i non vedenti misteriosamente sembrano averlo visto) e ovviamente appena sanno da dove vengo ci scappa la domanda (si, è quella regione lì e quella città là), le più intelligenti mi chiedono come mai esiste la mafia, alcune se sono coinvolto con la mafia e che percentuali di popolazione è collusa con la mafia.

Ricordo due episodi dopo anni, Romania, erasmus, mi chiedono in palestra se la vita dove abito io è ancora come nel film Il Padrino, rispondo di no, poi aggiungo, ora abbiamo le armi automatiche...ci hanno creduto, ho dovuto chiarire, era sceso un silenzio imbarazzane.

Il secondo invece è del 2019, spiegavo a una ragazza finlandese che una certa pietra rossa fosse stata messa lì in memoria del fatto che qualche anno prima era saltata tutta l'autostrada per uccidere una persona, era scioccata, glielo ho dovuto ripetere 3 volte perchè le sembrava troppo surreale.

2) Donne, gli italiani passano per essere diretti con le donne, ottimi amanti ma superbi bugiardi, più o meno tutte hanno questa idea dell'italiano medio...e vedendo un po' in giro, almeno sulla prima parte hanno ragione, sopratutto i meridionali, se hanno da approcciare mediamente approcciano, confermato pure da Lombarde e Venete che amano un certo tipo di intraprendenza (così loro devono fare ancora meno), all'estero invece poca roba, magari c'è l'ubriaco marcio che prova un approccio al limite della denuncia, ma per il resto poca roba.

La tipa con cui esco perora era convinta che avessi una moglie nascosta da qualche parte, tra il serio e il faceto l'ho dovuta invitare a casa mia affinchè controllasse, lol.

Film cult, 365, soprattutto in Polonia e Bulgaria, lo hanno visto tutte e alcune pensano che sia realistico.

3) Cibo, molte si aspettano che gli italiano siano tutti grandissimi chef; ora, questo immagino dipenda da regione a regione e anche dal background culturare, dalle mie parti se dici "no guarda, sono sazio" è considerata una offesa, sopratutto nei paesini...ho parenti che quando cucinavano avrebbero dovuto portare la roba a tavola con il muletto da quanta roba c'era.

Confrontandomi con l'estero in erasmus, tra circa un centinaio di ragazzi, sicuramente io e il mio collega eravamo i più advanced ai fornelli, quindi mi sento di confermare la cosa.

Più o meno tutte sanno che la pizza con l'ananas è un argomento da evitare e anche della pasta con il ketchup è meglio non parlarne.

Scena cult, esco con una russa e le chiedo se sa fare la pasta con il pesto, conferma la cosa, approfondisco...fare il pesto per lei significava comprare il barattolo, aprirlo e versarlo nella pasta.

Scena cult due, erasmus, becco una che fa la pasta con lo zucchero, tipo caramellata, poi la mette in forno in una teglia dove c'era uno strano intruglio con della pastasfoglia...e me la voleva pure offrire.

 

4) Traffico, questa vale da direi Napoli in giù...precedenze? Stop? Semafori? "basically just suggestions, if you want, if you are not late, you could respect rules, but just in case"

Ho lavorato nel turismo, massimo rispetto per i turisti inglesi che guidano nelle strade da Napoli in giù con le loro auto.

Scena cult, becco un turista olandese in una chiesa sul lago di Garda, appena scopre di dove sono mi dice "ah, ci sono stato, ho un ricordo terribile del traffico, ma come fate?"

 

5) I servizi, sempre direi da Napoli in giù, ti serve una informazione sui bus?In bocca al lupo.

La leggenda vuole che nella mia città volessero mettere i cartelli alle fermate degli autobus con i tempi di attesa che si aggiornavano in tempo reale, stile Milano, ma che non li hanno messi perchè i display erano a 2 cifre e sicuramente ci sarebbero stati tempi di attesa superiori ai 99 minuti.

Non parliamo dei treni, lì davvero per fare 300 km serve una giornata.

 

6) Criminalità, questa penso riguardi un po' tutta l'Italia...mi hanno fatto notare che siamo un po' fissati con la sicurezza, porte blindate che resisterebbero a un olocausto nucleare, inferriate anche al secondo piano, sistemi di allarmi a prova di Lupin ecc...

Effettivamente una cosa che mi ha sorpreso molto in Romania e in altri posti è l'assenza di saracinesche nei negozio, spesso c'è solo una normale porta a vetri.

Scena cult, una volta mi è venuta a trovare la finlandese di prima a Milano, io ero a lavoro, le lascio una copia di chiavi ed esce a fare shopping; poi la recupero, andiamo a casa, apro...e la porta era già aperta, cioè, chiusa ma senza mandata, quindi chiunque poteva abbassare la maniglia ed entrare.

Chiedo spiegazioni e mi dice che da loro la porta spesso non si chiude, non è necessario.

 

Se me ne vengono altre, le scrivo.

Altre non me ne vengono in mente.

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