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Vuole sicurezze da me e dice che non gliene do


alexdalla

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Ophelia@
Il 7/2/2024 at 12:38, alexdalla ha scritto:

Ma per me se mi è fedele, mi tratta come merito, sarei anche felice di sposarla e mantenerla. 
Ma i fatti dicono altro.

Anche se è palese che NON TI AMA come ha ribadito più volte? Anche se sei il suo bancomat che tratta come un bimbo scemo? Dai su 

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alexdalla
Il 7/2/2024 at 13:24, ^'V'^ ha scritto:

Mi sembra una manipolazione. 

L'uso della forza è il modo per ottenere un potere che non si ha, da chi ce l'ha, usando la coercizione. 

Un potere che non si ha, da chi ce l'ha. 

Non ho una merendina, il mio compagno di classe sì, sono più forte e mangio la sua merenda. 

Che rimane però la sua, e non perdonerà, subirà fino a che non si è organizzato per rovesciare la situazione. 

Il leone. 

Poi c'è la volpe. 

La manipolazione. Il modo per ottenere un potere che non si ha, da chi ce l'ha, usando la manipolazione. 

Non ho una merendina, la mamma le tiene in un cassetto chiuso, non sono più forte dell'adulto e allora la manipolo, le dico che le voglio bene, oppure metto il broncio e scarico drama, e tutte le solite cazzate dei bambini e dei politici democratici. 

Non ho autorità a comandare, il popolo, le masse isteriche, la hanno, le manipolo per farmi autorizzare. 

Ma il potere resta il loro. 

Ora, stai facendo un braccio di ferro, con una persona che vedi più potente di te, che può far piovere o venire il sole nella tua vita (e in entrambi i casi lo fa a tue spese), e siccome usare la forza su una donna incinta non è socialmente accettato, pensi a come manipolare la situazione. 

Questo non riguarda davvero la domanda se togliere attenzioni, frammentarle o dosarle a gocce, sia il modo giusto per manipolare. 

Questo riguarda la dichiarazione di insignificanza e mancanza di potere personale implicita nel tentativo di manipolazione. 

Partiamo dal presupposto che lei non ha il potere economico, lo hai tu. 

E quello è andato, dal momento in cui è riuscita a farsi ingravidare, così ora ha i tuoi soldi e la legge dalla sua. 

Diciamo anche che tu non decidi con chi scopare, perché sei un maschio ed è sempre tutto in salita e appena fuori portata, lei sì. 

Per cui, lei ha il potere di farti scopare o meno. 

Ok. 

Ma se leggi le disgrazie femminili, riguardano sempre il come tirare per terra uno che sta bene e con cui il sesso va alla grande, non riguardano il come riuscire a farsi scopare da qualcuno. 

Eh sì, perché il potere che ha un maschio è quello di decidere con chi avere una relazione e se averla. 

Questo potere tu lo hai ancora? 
 

Grazie dei messaggi, apprezzo le risposte.

Se intendi potere di decidere, lo ho io ovviamente sulla mia vita e sulle mie relazioni

Il 7/2/2024 at 13:24, ^'V'^ ha scritto:

E hai potere sulle tue reazioni emotive, o le controlla lei? 
 

Su questo purtroppo mi sono accorto che lo ha più lei che io, vengo controllato da lei a livello emozionale. Questa è la realtà dei fatti. 

Il 7/2/2024 at 13:24, ^'V'^ ha scritto:

Perché siano gli ormoni della gravidanza, o un colore che ha visto e l'ha messa di cattivo umore, o il ciclo, o una cosa che ha letto su facebook e crede sia una notizia, lei non ha il potere di gestirsi emotivamente, può solo cercare di gestire le reazioni e le emozioni degli altri, tirandoli nelle sue cazzate di alti e bassi. 
 

Quindi manipola me perche no sa gestire se stessa?

Il 7/2/2024 at 13:24, ^'V'^ ha scritto:

Tu, come maschio, hai imparato a tenere la tua vita in check, a darti una regolata, a gestire le tue emozioni e tenere una linea ferma nonostante le cazzate di chi hai attorno? 
 

In realtà l’ho sempre fatto nella vita e nelle relazioni, ma qui mi sono accorto che purtroppo a volte usa la manipolazione e il ricatto e quindi riesco meno a mantenere una linea ferma per “paura di perderla”. Questa è la realtà. Quindi magari la assecondo su alcune cose.

Il 7/2/2024 at 13:24, ^'V'^ ha scritto:

Hai your shit together? 

Ecco, più che pensare in relazione a lei, a come darle o toglierle attenzioni, a come risponderle... penserei al perché non senti un potere personale per cui non ti frega un cazzo di usare la forza o la manipolazione. 

Ed avendo perso la padronanza su quello economico, perché ti è stato tolto, mi concentrerei sul potere di scegliere con chi avere una relazione e sul potere di gestire le proprie emozioni e reazioni emotive. 

E... a chi crede di tirarti scemo... detta come va detta... fa molta più paura vedere che non ti ci tira e che mantieni la tua linea, che vedere che metti il broncetto e "non ti parlo più game", che è il gioco delle ragazze e dei bambini. 

I soldi sono persi. 

La casa, è persa. 

La dignità potrebbe essere ancora al ballottaggio. 

Quindi in definitiva mi hai aperto gli occhi su questo. E vedo di essere fermo nelle decisioni andandole anche contro totalmente a qualsiasi costo. 

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alexdalla
Il 13/2/2024 at 12:18, Outsider ha scritto:

@alexdalla come sta evolvendo la situazione?

Per adesso si è calmata e non mi ha più detto nulla in merito a quello. 

Diciamo che è molto variabile emotivamente in questo periodo, ma è una persona che non ti chiede scusa o altro se sbaglia, quindi non so mai se quando sclera lo fa veramente o per il momento che è così. 

Ma per adesso la solita, forse è calato il sesso tra noi, mi tiene un po’ lontano, ma mi dice che è la gravidanza che ha caldo e sta male e non riesce. Ed è vero quello perché è sempre sul divano a dormire.

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  • 2 settimane dopo...
alexdalla
Il 20/2/2024 at 13:19, ^'V'^ ha scritto:

E' un quindi azzardato. 

Diciamo che l'intelligenza emotiva è suddivisa in due grandi settori che sono la capacità di comprendere le emozioni degli altri e la capacità di gestire le proprie reazioni emotive. 

Suddividendola in questo modo, i maschi sono mediamente più ferrati nel darsi una regolata, le femmine nel saper indicare che emozione uno stia provando da una foto. 

Ma è una suddivisione subdola, dato che quella che serve per riconoscere le emozioni da una foto è empatia cognitiva, non empatia. 

Empatia cognitiva significa che so ragionare su che emozione uno provi e le so dare un nome. 

Molto diverso dal sentire quello che sente per empatia, perché anch'io ci sono passato. 

Se sei un maschio e sei sopravvissuto abbastanza a lungo, è normale se ti contorci nel vedere alcune scene nei film, che ti scenda una lacrima, ecc. 

La ragazza che hai accanto nel divano, fatte salve rare eccezioni, a quel punto sta vedendo la stessa scena ma non prova niente, però vede te con la faccia contrita, è in grado di pensare che significa qualcosa tra sofferenza e dolore, e ti chiede cosa ti succeda. 

Ecco cosa intendo nel dire che lei ha empatia cognitiva ma non ha la tua empatia reale. 

Scusate il ritardo, ma oggi ho molto da raccontarvi.
Ok adesso capisco cosa significa, è esattamente cosi.

Il 20/2/2024 at 13:19, ^'V'^ ha scritto:

Premesso questo, sul non saper gestire se stessa, e sugli abbagli dell'intelligenza emotiva divulgativa "classica", se tu, vieni gestito dai suoi alti e bassi, cazzate, piagnistei, drama e stronzate, questo ci dice che non decidi tu la linea d'azione ma la decide l'umore di una tipa che ti sta addosso. 

Questo è il punto debole. 

Se lei piagnucoli cazzate perché le pensa davvero e tu reagisci, o se lei piagnucoli cazzate perché ha visto che con te funziona e le sta usando in modo ostile, e tu reagisci... 

Il punto non è chiedersi se lei le stia recitando per manipolare o se stia davvero messa male di testa, perché l'output è lo stesso: tu reagisci a quello che una figa - che non ti porta soldi, non ti genera networking strategico e connessioni professionali utili e non ti porta fighe - fa e dice, e al tono e l'umore con cui lo fa e lo dice. 

i-cartelloni-in-shibuya-tokyo-giappone-d6nwrw.jpg

E' un po' come se tu dovessi passare per questa via di Tokio, con un obiettivo maschile serio in mente, e ti fermassi ad ogni cartellone che lampeggia a prendere appunti e a chiamare i numeri indicati o mandare email alle aziende. 

Ad un certo punto, la domanda che ti fai è se quelli che mettono le pubblicità lampeggianti ti manipolino perché non sanno gestire se stessi. 

Noti il paradosso? 

Fai così. 

Passi per la via di Tokio, vedi una, due, tre cartellonate, senti un'emozione che ti spinge ad un'azione (esempio chiamare o cliccare e commentare se sei sui social) e quando stai per completare l'azione, ti fermi e ti chiedi: perché sto per fare questa azione? 

Perché ho provato questa emozione. 

E perché ho provato questa emozione? 

Perché quello che ho letto nel cartellone mi ha triggerato una reazione emotiva a scatto. 

E perché un cartellone decide come io mi senta, e conseguentemente cosa io faccia? 

Ecco, dovresti essere tu, come maschio adulto, a decidere cosa senti e cosa fai. 

Quando hai sperimentato un po' "a Tokio" e sui social, prova a sostituire "cartellone" con "comportamento di una tipa". 

E noterai che i suoi comportamenti sono messi lì per cercare di stimolare in te un'emozione che ti porti a commettere una determinata azione o a esimerti dal farlo. 

Qui il punto non è se siano messi lì per calcolo o se vengano fuori spontanei. 

Il punto è che l'output è lo stesso e puoi decidere già da oggi che come maschio adulto è inaccettabile come output. 

Non è inaccettabile ciò che senti. 

Se una ti fa incazzare, che lo faccia per manipolarti a compiere l'azione che compi quando sei incazzato, o che lo faccia senza contezza di sé, è uguale. 

Se una ti fa incazzare, quello che fai come azione in risposta alla tua incazzatura dipende da te, non da lei. 

E' quello il punto di leva in cui ti dai "una cazzo di regolata". 

Se no sei semplicemente un congegno a molla, con dei bottoni che quando spinti fai delle azioni, e lei piano piano coi suoi comportamenti, frasi, cazzate e melodrammi, scopre dove siano i bottoni e cosa ti facciano fare. 

E spesso succede che la prima o le prime due volte che preme quei bottoni fosse per caso, non per calcolo. 

Ma avendo registrato un comportamento gradito nel farti un dispetto di un certo tipo, in seguito inizia a farlo per calcolo. 

Cazzo, vero! E' spettacolare il tuo esempio, grazie! L'ho perfino stampato.

Se ci penso sono proprio un co......e 

Forse l'ho sempre fatto perché è in gravidanza, e le lasciavo fare tutto...che potevo fare? 

Il fatto che pensandoci, lo facevo fare anche prima.
 

Il 20/2/2024 at 13:19, ^'V'^ ha scritto:

Ti faccio un esempio in spoiler: 

  Mostra contenuto nascosto

Viene osservata una scimmietta con suo fratello, più forte di lei, ma piccole. 

Vedono una banana. 

La scimmietta femmina inizia a strillare e scalpitare come se la picchiassero. 

Arriva la mamma e picchia il fratello, poi dà la banana alla sorella, che immediatamente sorride dispettosa. 

Osservando questa scena, un umano potrebbe inferire che la scimmietta sia così intelligente da aver calcolato che se si fosse messa a piangere la mamma avrebbe pensato che il fratello la picchiasse per la banana e l'avrebbe data a lei. 

Ma la verità è spesso molto più semplice. 

In passato era successo davvero, che il fratello avesse preso qualcosa che avevano visto insieme, essendo più forte, lei aveva pianto davvero, la mamma era accorsa e l'aveva aiutata. 

E questo ha creato un precedente molto pericoloso, perché ora lei aveva registrato profondamente in sé, l'idea di scatenare scenate demenziali con l'idea di essere premiata e vedere anche il fratello punito. 

E questo, è quello che è successo in quel momento in cui hanno visto la banana. 

Ha finto disperazione per avere lei la banana. 

Per manipolare? Sì. 

Per calcolo? 

No, perché ha funzionato in passato e funzionerà ancora, è diventato automatico. 

Ad un certo punto la madre dovrebbe arrivare e guardare lei con biasimo e delusione, poi prendere la banana e mangiarsela dandone metà al fratello. 

Così, dopo alcune esperienze di insuccesso ed esclusione, lei si darebbe una registrata alle valvole. 

Non lo farà, perché è una femmina di scimmia ed una madre. 

Tu sei un maschio adulto di Sapiens, puoi spezzare la catena di cazzate? 

 

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alexdalla

Vi faccio un breve excursus, perché sono successe delle cose un po atomiche in soli due giorni:

Tornati a convivere a settembre lei era convintissima, abbiamo fatto dei viaggi a dicembre e fino a meta gennaio era felice. Da dicembre cercavamo un figlio, se ne era già parlato negli ultimi mesi del primo rapporto, ma questa volta lo volevamo davvero ed è arrivato. A gennaio quindi sappiamo che è in gravidanza.

Da questo momento gradualmente lei diventa più egoista, più distaccata, non potevo neanche toccarla che mi allontanava, il lato sesso andava sempre bene. E' una ragazza egoista, materialista e un pò viziata.

Mi disse qualche volta che non le do nulla, che non sono in grado di renderla felice, che è materialista e che ha bisogno di borse e scarpe ogni tanto per essere felice. (il suo ex le comprava tutto...). Io non le ho mai negato nulla, vero, questo bisogno che aveva non l'ho mai soddisfatto, e forse qui ho sbagliato, ma aveva la disponibilità economica di fare quello che voleva lei, quando voleva, data da me ovviamente. Quindi diciamo, stava bene e tranquilla.

Poi in questo periodo batteva il fatto che ero troppo presente, la pressavo, ero sempre a casa e lei non aveva i suoi spazi. E' vero, mi sono accorto essere stato morboso con lei, non la lasciavo un attimo da sola perché ero li sempre attaccato a soddisfarle i suoi bisogni. Però dicevo, è in gravidanza...la aiuto. Ma forse questo troppo aiuto, l'ha pressata e l'ha allontanata. Poi è sempre stata appunto a dirmi che voleva i suoi spazi, e questo è un altro suo bisogno che non ne ho tenuto conto.


Fatto sta che venerdì 01/03, dopo che le ho fatto un regalo che non ha apprezzato, vado a ordinare le pizze e mi danno due pizze diverse rispetto all'ordine, torno a casa, e comincia a urlare che sono scemo, che non controllo, che non sono capace neanche di ordinare due pizze, e insulti e mi tirava cose. Ha avuto uno scatto di rabbia pazzesco, al che considerato che è in gravidanza, cercavo di calmare le acque...ma ha preso ed è andata via da sua nonna a dormire.


Il giorno dopo mi dice che riflette che cosi non possiamo andare avanti, che dobbiamo stare staccati perché lei non può vivere cosi, che devo cambiare ecc. Io ammetto gli sbagli, e confermo i punti dove ho sbagliato...e mi dice che deve arrivare a questo punto perche io capisco le cose. Alzo le mani, perché è cosi.


Oggi abbiamo fatto la visita per controllo, ed è risultato che il bambino aveva dei problemi e lei doveva abortire. Lei è molto "menefreghista", fredda diciamo, quindi non è che ci sta male o altro, se cè da fare lo fa. Conta che ha già abortito un anno e mezzo fa con l'ex a poche settimane, perché non lo voleva. Finita la visita mi dice che ora non c'è più alcun legame con me e che le visite o altro le fa da sola. Io provo a fare qualcosa, ma è un muro incrollabile, mi dice: dimmi un motivo perché dovremo stare assieme, non sono innamorata, non c'è.


Poi è venuta a prendersi due cose da portare da sua nonna, un po di trucchi, due tre maglie e cose cosi. Ma tutta la roba è rimasta tutto qui a casa mia. 


Mi scrive poi la sera: "non voglio farti star male ma non voglio nemmeno illuderti" "Mettiti nei miei panni una volta".
Non le ho risposto, che dovrei fare?
 

Il rapporto per la seconda volta ha avuto una battuta di arresto, penso, sempre per lo stesso motivo, che sono io morboso, pressante, un po dipendente affettivo, e me ne sono reso conto in questi due giorni leggendo articoli e libri di ogni genere. e questo credo l'abbia fatta scappare.

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