vale [Partecipante] 0 Inviato 31 Agosto 2008 Inviato 31 Agosto 2008 ciao a tutti, questo post ha l'intenzione di rendervi partecipi di alcune mie riflessioni sulla timidezza, sperando vi possano in qualche modo essere di aiuto... da 17 anni a questa parte faccio coppia fissa con "X" mio socio nella vita e nelle ambizioni, siamo uno l'opposto dell'altro, io sono quello che ha sempre una parola per tutti, quello che tutti salutano, la battuta pronta un vero e proprio personaggio pubblico lui invece è quello silenzioso, timido, un po' impacciato ed è quello che nelle riunioni mentre io parlo studia le reazioni delle persone. da anni cerco di capire da dove viene questa sua timidezza e negli ultimi giorni passando casualmente molto tempo in compagnia dei suoi genitori ho avuto la folgore... E' TUTTA "COLPA" LORO! sono stra protettivi, stra imperativi, stra rompiballe per qualsiasi cosa, la madre deve imporre il suo metodo di fare le cose in tutto! come può una persona svilupparsi aperta e in serenità in uno scenario così? a questo punto allargo il mio scenario e vedo che tutti gli amici timidi che ho hanno genitori più o meno della stessa pasta (opposti ai miei che a 12 anni mi lasciavano ruzzolare in strada da solo) quindi la cosa che vi dico, non è che la prima cosa che dovete fare per liberarvi della timidezza e dell' "impaccio" non dobbiate prima prendere di petto la situazione con i vostri genitori e conquistarvi una indipendenza? per quelli già fuori di casa magari c'è da capire dove si è rotto qualcosa nel passato! ci sono bizzeffe di film su questo tema SHINE ad esempio.... ovviamente questa teoria non vale per tutti ma temo per molti ditemi un po' come la pensate ciao a tutti RESPECT THE COCK!
jarod [Partecipante] 4 Inviato 31 Agosto 2008 Inviato 31 Agosto 2008 Ti posso parlare della mia esperienza: io ho a lungo cercato la definizione di "timidezza" e molto più tardi ho trovato quella che più mi si addice: paura del giudizio altrui dovuta a insufficiente autostima. ho sempre visto la timidezza come un parassita che attacca il tuo stato sociale, economico e fisico in certi casi. Con la timidezza non puoi farti nuovi amici, sei classificato come il meno importante tra i tuoi amici, vendi poco, non ti prendono ai colloqui importanti e ti rende nervoso e infelice. La timidezza inoltre mi ha portato a odiare il mondo. Io sono stato timido, ma non per colpa dei miei. Come tu già sai io ho solo mia madre e nel periodo in cui ho costruito la mia timidezza lei non era mai a casa. Quindi penso che la mia fosse ipersensibilità, osservavo già degli IOD dai miei interlocutori e ci rimurginavo sopra. E ora veniamo alla parte colorata di questa risposta, cioè al come ho fatto a distruggere la mia timidezza: per prima cosa ho cominciato ad accettare il fatto di essere timido (e non è poca cosa), ho deciso di lavorarci un po' su e ho capito il perchè IO ero timido (la mia timidezza poteva essere differente da quella di un altro). Così ho capito di avere bassa autostima e quindi ho cominciato ad acquistare libri di roberto re e anthony robbins (che consiglio a tutti, anche ai non timidi) e ho capito cos'altro non andava nella mia vita. Poi come nel sarge, ho capito che una cosa è la teoria e un'altra è la pratica, così ho cominciato a fare SOLO lavori che mi permettevano di parlare con sconosciuti (assistenza telefonica, maschera al cinema, venditore porta a porta) fino a salire sul palco a tenere spettacoli comici (credo che quello sia stato il momento in cui la mia timidezza sia morta dissanguata!). Questo mi ha permesso di parlare apertamente a un gruppo e di accorgermi che anche io sono un ragazzo interessante!! (lo siamo tutti). Ora a volte sento ancora quella sensazione nel corpo, solo quando sono col morale a terra, ma ho imparato a fottermene altamente del giudizio altrui e di lanciarmi (consiglio un bel lancio col paracadute, è un'esperienza che ti fa comprendere come funzionano molte cose nel tuo cervello) CONSIGLIO SPASSIONATO X TUTTI I TIMIDI: Prendi 200€ (saranno i meglio spesi nella tua vita), vai in un negozio di abiti e compra SOLO magliette colorate, DEVONO ESSERE COLORI ACCESI! tanto lo so che nel tuo armadio ci sono solo magliette scure fatto questo INDOSSALE! subito! indossale appena uscito dal negozio, se no le metterai nel cassetto e le lascerai lì (se lo fai sei un cazzone, vuoi o non vuoi uscire dal tuo guscio?). Poi vai a farti un buco all'orecchio e mettiti un bell'orecchino brillante. Insomma, ti devi peacockare! indossa diversi accessori, soprattutto vistosi. Chiedi indicazioni invece di usare il tomtom. Iscriviti a un corso teatrale (sinceramente sceglierei mille volte la scuola di comicità perchè ti permette di parlare direttamente col pubblico). accetta i no e fatteli scivolare addosso, è un problema suo, non tuo! VAI A SARGIARE! Chiedo scusa x la lungaggine, ma questo trovo che sia un discorso fondamentale. la timidezza è una vera malattia e chi ce l'ha mi darà ragione. Chiedo scusa anche per eventuali errori, ma sono le 5.40 del mattino, il gallo canta e io nn sono ancora andato a letto
LegendZ [Partecipante] 8 Inviato 10 Settembre 2008 Inviato 10 Settembre 2008 Cambiare punto di vista, avere fiducia, fare quello che ti piace VERAMENTE. Tutti i condizionamenti sociali... non è roba da poco.
Radamantis [Partecipante] 0 Inviato 12 Settembre 2008 Inviato 12 Settembre 2008 Penso anch'io che molte volte la timidezza sia causata (se non totalmente sicuramente in parte) dai genitori. Per esempio vedo in me e in mio fratello, che certo non siamo estroversi, il risultato dell'essere "rambo" di mio padre. Nel senso che se uno di noi faceva qualcosa, secondo "rambo" c'era sempre un modo migliore per farla, e naturalmente venivamo esonerati da compiere quell'azione che prontamente veniva eseguita dall'infallibile papi. Questo non ha fatto altro che provocare continue insicurezze in noi, facendoci chiedere ogni volta: "Sarà una cazzata quelo che sto facendo? Lo starò facendo bene?" Finendo magari per non fare nulla. Rada
jeck86 [Partecipante] 0 Inviato 3 Ottobre 2008 Inviato 3 Ottobre 2008 la mia situazione è un po'simile a quella di Radamantis ma solo un po' non è mio padre il problema ma le donne della mia famiglia: é come se vivessi non con una madre ma con tre,perchè oltre a mia madre c'è mia nonna e mia zia. mi vogliono bene ma sono soffocanti,una non sarebbe un problema ma tre sono una maledizione. ognuna ha una sua mania: Mia nonna ce l'ha con il vestire,lei mi dice cosa mi devo mettere e se mi vesto in modo diverso da come vuole lei mette il muso. Su mamma Posso raccontarvi un aneddoto divertente: era natale,lei e mio pedre doveveno andare a comprare i regali così fù lasciata a me l'incombenza di fare il presepe ed io lo feci al meglio delle mie possibilità. Quando tornarono mia madre,nonostante fosse stanca,nonostante dicesse di essere oberata di cose da fare trovò il tempo di sfarlo tutto,di rifarlo da capo ed anche di andare a comprare la carta da pacchi nuova perchè quella vecchia non le piaceva.
Maudit [Partecipante] 4 Inviato 3 Ottobre 2008 Inviato 3 Ottobre 2008 Qualcuno giustamente diceva: La tua timidezza, per la gran parte, è un frutto della tua immaginazione. Per vincere la timidezza , vale lo stesso principio: bisogna esporsi gradualmente alle situazioni che ci creano ansia. Programma graduale per vincere la timidezza Questo programma si basa su alcune tecniche della terapia cognitivo comportamentale. Se seguito fedelmente con costanza e determinazione può rivelarsi veramente efficace. Stendi un elenco delle 10 situazioni che ti creano più ansia: per esempio telefonare a qualcuno che conosci poco, riportare indietro un oggetto al negozio, chiedere a un compagno di corso di prendere un caffè insieme e così via (leggansi newbie missions). Soluzione pratica a problema teorico!! )
vale [Partecipante] 0 Inviato 4 Ottobre 2008 Autore Inviato 4 Ottobre 2008 la mia situazione è un po'simile a quella di Radamantis ma solo un po'non è mio padre il problema ma le donne della mia famiglia: é come se vivessi non con una madre ma con tre,perchè oltre a mia madre c'è mia nonna e mia zia. mi vogliono bene ma sono soffocanti,una non sarebbe un problema ma tre sono una maledizione. ognuna ha una sua mania: Mia nonna ce l'ha con il vestire,lei mi dice cosa mi devo mettere e se mi vesto in modo diverso da come vuole lei mette il muso. Su mamma Posso raccontarvi un aneddoto divertente: era natale,lei e mio pedre doveveno andare a comprare i regali così fù lasciata a me l'incombenza di fare il presepe ed io lo feci al meglio delle mie possibilità. Quando tornarono mia madre,nonostante fosse stanca,nonostante dicesse di essere oberata di cose da fare trovò il tempo di sfarlo tutto,di rifarlo da capo ed anche di andare a comprare la carta da pacchi nuova perchè quella vecchia non le piaceva. le donne della famigila in oggetto sono del sud?
charlie [Partecipante] 181 Inviato 4 Ottobre 2008 Inviato 4 Ottobre 2008 era natale,lei e mio pedre doveveno andare a comprare i regali così fù lasciata a me l'incombenza di fare il presepe ed io lo feci al meglio delle mie possibilità.Quando tornarono mia madre,nonostante fosse stanca,nonostante dicesse di essere oberata di cose da fare trovò il tempo di sfarlo tutto,di rifarlo da capo ed anche di andare a comprare la carta da pacchi nuova perchè quella vecchia non le piaceva. Chissà se Dio avrebbe preferito un presepe ben fatto o un bambino felice.. Concordo sull'enorme influenza che hanno comportamenti simili dei genitori (non sempre in malafede, sia ben chiaro.. loro lo fanno sempre "per il tuo bene") su quello che diventerà il bambino da adulto. Ma non solo. I feedback negativi vengono anche da tristi esperienze a scuola (gli altri che ti prendono in giro, ti prendono di mira), le maestre - i professori che magari ti cazziano davanti a tutti, e tutte quelle esperienze sociali che ti portano un senso di inadeguatezza interiore. Più sono numerose e costanti queste esperienze, più il bambino ci crede davvero, e diventa insicuro. Più diventa insicuro, più sbaglia, e più attira e di fatto crea da solo esperienze simili. Se uno crescendo, quindi, si convince nel profondo di non essere nessuno, e di valere sempre meno degli altri, ecco che sarà un timido, e preferirà nascondersi ed isolarsi piuttosto che esporsi ad ulteriori rifiuti, disapprovazioni, critiche. La tua timidezza, per la gran parte, è un frutto della tua immaginazione. Quoto, ma aggiungerei che la tua immaginazione è in gran parte frutto delle tue esperienze di vita. Quindi IMHO, per vincere la timidezza occorrerebbe cambiare queste credenze, e integrare le esperienze negative, ormai vissute e quindi inevitabilmente registrate, con esperienze positive, in modo da pareggiare i conti, per poi infine superarli e cambiare il proprio punto di vista. A me è servito pensare in questo modo: "Stasera esco. Ma non esco per fare buona impressione sugli altri, per essere al centro dell'attenzione o conquistare 10 hb. Perchè per ora, per me è ancora troppo. Esco perchè ho paura di uscire, e se ce la faccio, sarà un feedback positivo perchè avrò fatto il mio passo, sarò stato coraggioso, avrò vinto su me stesso. IO SONO IL GIUDICE DI ME STESSO: decido io, quello che per me è un grande passo, e può esserlo anche salutare la mia vicina di casa. Per gli altri magari è semplice. Per me, riuscirci, è un'occasione per sentirmi un grande." Se invece si guarda troppo in là, si torna a casa commiserandosi perchè non si ha *close, o si è restati all'angolo da soli tutta la sera. Bisogna porsi obiettivi in base a dove si parte. Il risultato sono continui feedback postivi interiori, che aumentano gradualmente l'autostima, e infondono coraggio per le cose più grandi. Ossia: misurarsi su se stessi, non sugli altri. Ed apprezzare tutti quei piccoli passi che si fanno, giorno per giorno, fermandosi un attimo a dirsi: "Sei stato un grande! Continua così!" Anche perchè, la stessa persona che è seduta in un bar, e sta pensando "quanto sono uno zero.. mi faccio schifo non riesco a fare nulla" oppure sta pensando "guarda un po', non me l'aspettavo da me. Pensavo di restare anche stasera nascosto in casa, ed invece sono qua. Che mi succede? Sono proprio un grande, di questo passo fra un po' arriverò lontano!"... esprime due BL ben diversi. Inutile dire quale sia il migliore Se il tuo BL esprime che ti ami, gli altri ti ameranno. Ma se tu stesso comunichi che non vali niente, perchè gli altri dovrebbero pensare che non è vero? (Badboy). Del resto, diceva qualcuno, "non esiste il coraggio, senza la paura". Cioè, se non hai paura di fare una cosa, non sei stato coraggioso, quando l'hai fatta. Cominciare a piccoli passi, e APPREZZARLI, SENTIRSI FELICI DI AVERLI FATTI.
charlie [Partecipante] 181 Inviato 4 Ottobre 2008 Inviato 4 Ottobre 2008 quindi la cosa che vi dico, non è che la prima cosa che dovete fare per liberarvi della timidezza e dell' "impaccio" non dobbiate prima prendere di petto la situazione con i vostri genitori Secondo me fa, almeno per togliersi da un'ambiente che continua a mandarti segnali di inadeguatezza (se questa è la situazione), e quindi ridurne drasticamente la somministrazione dall'esterno. Ma non basta, perchè se valere poco è diventata una credenza interiore, ce la si porta dietro ovunque si vada. IHMO, bisogna distruggerla da dentro.
jeck86 [Partecipante] 0 Inviato 6 Ottobre 2008 Inviato 6 Ottobre 2008 le donne della famigila in oggetto sono del sud? no,sono del centro Italia. Ma in italia credo che le mamme si comportino un po'tutte allo stesso modo.
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