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Quando lei ti toglie la vita sociale


charlie

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charlie

La mia riflessione, su quello che mi è successo, nella mia ultima ltr, la più lunga della mia vita.

Vedo che è una cosa, mi sembra, abbastanza comune, almeno io la riscontro in diversi amici, che ora sono spariti dalla circolazione:

Gradualmente lei comincia a mettersi in competizione con "gli altri". Ti accusa di darle poco valore, di essere scorretto perchè, ad esempio, vuoi "uscire con gli amici".

Ogni volta che tu vuoi uscire per i fatti tuoi, con gli amici, come hai sempre fatto, (senza per altro fare nulla di male) esce un problema: lei fa il muso, lei piagnucola, o fa l'offesa.

A me è successo questo: gradualmente ho cominciato ad autoconvincermi che gli altri poi in realtà non erano così veri amici, che in fondo le altre donne erano meno serie della mia, che in realtà non avevo alcun bisogno di frequentare persone. Tutto per evitare problemi.

(vanno incluse le frecciatine psicologiche tipo "non capisco perchè continui a vedere x, che è una persona insignificante.. tu sei molto meglio di lui, e poi ti tira questi numeri... non ti merita")

Alla fine, all'uscire con gli amici, si era collegato un senso di dispiacere. Non sono ferratissimo di pnl, ma potrebbe essere un'ancora? Amici=dispiacere. E ti ci ancora lei con il suo paziente e sempre più invasivo e "felpato" modo di fare.

Per cui, ancorato a questa equivalenza, evitavo di uscire, fino a ritrovarmi a non frequentare più nessuno, ed a poter parlare solo con lei, così almeno stavo più tranquillo con me stesso.

(questo stato è durato due-tre mesi, gli ultimi..)

Tranquillo un corno! Quello alla fine era solo il suo frame, non il mio.

"Tu esci con gli amici e io soffro", tradotto: se esci con gli amici, dovresti sentirti in colpa. Perchè mi fai soffrire.

Arrivato al punto di rottura di palle definitiva, ho terminato la relazione, ed ora esco quando mi pare senza dover rendere conto a nessuno, e non sapete la soddisfazione!

La propria libertà non vale nessuna HB. Tanto alla fine poi sei sempre tu, quello "insensibile", il "bastardo". Cioè, tu ti amputi della tua vita sociale per lei, ma se poi ti ribelli, e magari la molli perchè ti rende la vita un continuo fare i conti con le sue esigenze tralasciando le tue, sei un bastardo.

Forse sei solo un afc;)

Questo post vuole essere una riflessione, un invito a rendersi conto PER TEMPO quando in ltr capita che una hb tenti di diventare l'unica e sola, e cominci a fare in modo di toglierti la vita sociale.

Per lei è solo un vantaggio, perchè oltretutto si elimina alla radice la possibilità che tu conosca qualche possibile sua rivale. Che se andiamo a vedere, forse soprattutto con quelle più insicure, ogni forma di passione che non sia lei, può essere una sua rivale (il calcio, la musica... chi ricorda la pubblicità della mastercard: "suonare al matrimonio di quella che ti diceva "scegli: o me o la musica" non ha prezzo..")

Meno male che di natura, anche le catene cosiddette leggere, mi pesano, e non le sopporto a lungo. Altrimenti in questo momento non sarei qui a scrivere su IS, ma probabilmente al cinema a guardare qualche st**nzata, io e lei soli, ovviamente, e tutto il resto fuori!:D

Voi che ne pensate? In genere io credo che se la si lascia instaurare, in ltr, si instaura una routine che può includere anche queste forme di limitazione della libertà. E di AFCizzazione graduale, in escalation.

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jarod
Alla fine, all'uscire con gli amici, si era collegato un senso di dispiacere. Non sono ferratissimo di pnl, ma potrebbe essere un'ancora? Amici=dispiacere. E ti ci ancora lei con il suo paziente e sempre più invasivo e "felpato" modo di fare.

eccome....

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nicotico

il punto è:

Arrivato al punto di rottura di palle definitiva, ho terminato la relazione, ed ora esco quando mi pare senza dover rendere conto a nessuno, e non sapete la soddisfazione!

e questo vale per tutti, maschi e femmine.

se non c'è anche libertà, se non si lascia anche libertà, allora uno sbrocca e la relazione finisce.

a volte sono i ragazzi a chiudere la possbilità alla loro ragazza di uscire per fatti loro, altre volte (come sembra essere il tuo caso) è il contrario. spesso comunque è un misto tra le due. un giorno lei vuole stare con te, o non vuole che esci per sue paranoie, il giorno dopo sei tu (a volte per vendetta, a volte per paranoie, a volte un pò di entrambe le cose) ed ecco che si entra in un circolo vizioso di frecciatine e ricatti morali e strategie evasive.

fino alla quasi inevitabile rottura ( o a volte annullamento della personalità).

perchè una storia funzioni e duri bisogna considerare il fatto che si è due singolarità in contatto e supporto reciproco, ma comunque due persone singole. e lo sviluppo personale nella libertà è una necessità primaria nell'uomo (e nella donna).

con questo on volgio dire che si debba a tutti i costi uscire e scopare con chiunque fregandosene dell'altro solo perchè questo vuol dire essere liberi. innanzi tutto non vuol dire essere liberi, ma all'interno di uno schema definito, statici nello schema e quindi non c'è sviluppo. secondo poi stare in una coppia vuol dire anche fregarsene dell'altro.

quello che volgio dire eè che lasciare la giusta libertà all'altro di crescere e fornire il proprio supporto in questa direzione (e aspettarsi lo stesso trattamento dall'altra parte) è il modo migliore IMHO per portare avanti una storia.

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charlie

Nicotico, quoto!

La persona che è capace di starti al fianco senza limitarti e senza volersi imporre come unico interesse (non parlo interesse verso altre hb, quello lo posso capire... ma di passioni come possono essere i propri hobby), va da sè che ti rafforza e ti fa stare bene. Ragion per cui.. perchè terminare una storia che non ti toglie niente, ma anzi ti completa?

Purtroppo spesso (in base alla mia esperienza, e ad esperienze di amici) invece può arrivare un momento in cui ad uno dei due partner (ed è vero, può essere anche l'uomo) comincia a dare fastidio che l'altro abbia anche altri interessi, di qualunque tipo, altrove.

Questo denota prima di tutto insicurezza nel soggetto che da ciò si sente destabilizzato, e l'effetto su chi comincia a sentirsi oppresso, IMHO, è quello di fargli aumentare ancora di più la voglia di fare cosa altrove, di passare ancora meno tempo con il partner, fino a cominciare a desiderare ogni altra persona che vede passare per strada.

Proibendoli, si creano i desideri. Si amplifica la loro importanza. Non dandogli valore più di tanto, invece, li si mantiene innocui, nella normalità. Anche per questo, IMHO, è meglio non mostrarsi mai gelosi, e destabilizzati da queste cose, se si vuole far durare una relazione.

E poi l'altra persona va rispettata, con i suoi desideri personali. Se ti piace com'è, continui a starci insieme, se invece non ti va più bene la cambi. Nel senso che te ne trovi un'altra più conforme a quello che va bene per te, non che "la cambi" nel senso che cerchi di modificare quella, cercando di plasmare i suoi comportamenti a immagine e somiglianza del tuo tipo ideale (usando ancore, appunto, e leve sui sensi di colpa).

E questo penso che debba valere per ambedue i sessi.

C'è da dire che a volte, in realtà, l'esigenza che l'altro si occupi solo di te, non prende le mosse da un'esigenza di sicurezza, ma può essere anche solo semplicemente un gioco di potere.

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  • 1 anno dopo...
mere121

Hai perfettamente ragione....Credo che sin dai primi momenti in cui si instaura la relazione sia importantissimo mettere dei paletti,delle regole a cui lei deve obbedire....alla fine sei te che decidi con chi stare e che tipo di relazione creare...

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TheItalianBull

Comprendo perfettamente la questione, quando avevo 16 anni mi fidanzai per 8 mesi con una tipa di 19, la storia + tremenda della mia vita. Pian piano cominciai a vedere sempre più di rado i miei amici (se non a scuola), credevo sempre che la situazione potesse migliorare e invece peggiorava sempre...lei si arrabbiava con me per cose assurde...mi aveva rovinato la vita. Poi arrivò il punto di rottura, la mandai letteralmente a fanculo e non l'ho mai più vista. Esperienza terribile ma mi è servita a non cadere più in certi errori e a capire che la libertà ha un valore incommensurabil. Per di più ora fiuto le psycho anche a km di distanza e le evito in ogni caso

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