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L’e-mail: i vantaggi di un mezzo sottovalutato


Montparnasse

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Montparnasse

INTRODUZIONE

Da tempo volevo scrivere un post su uno dei mezzi più utili e sottovalutati nel sarge: l’e-mail. Un mezzo che negli anni io ho usato molto spesso e sempre con buoni risultati. L’assenza su IS di un post di questo tipo mi ha convinto a scriverlo, e mi piacerebbe che altri potessero contribuire alla discussione, aggiungendo eventualmente pareri e opinioni personali.

Parto da questa citazione tratta da Double Your Dating di De Angelo (traduzione mia), secondo me illuminante:

“Personalmente ho smesso di concentrarmi solo sui numeri telefonici. Mi sono accorto che gli indirizzi e-mail sono molto migliori. Lasciate che vi spieghi. […]

Se una donna è single, sono in grado di fermarla e avere il suo numero in circa un minuto. In seguito ho scoperto, dopo aver lavorato come uno scienziato pazzo, che avere il numero non garantisce il successo nel game.

Vedete, ci sono molti motivi per cui le donne lasciano i loro numeri. Ad alcune piace avere molti uomini che le chiamano. Ad altre piace l’idea di dar loro un due di picche. Altre ancora, invece, sono davvero interessate. Ma ciò che ho potuto appurare parlando con altri uomini, e in base alla mia esperienza personale, è questo: al telefono le donne si comportano diversamente da come fanno di persona. Quando chiami una donna la prima volta, spesso comincia a fare la sostenuta, o ancor peggio risponde maleducatamente.

Ho scoperto che avere l’indirizzo e-mail non solo è più facile, ma permette di ottenere reazioni più positive. È come se le donne apprezzassero il fatto che tu abbia dedicato del tempo a pensare a cosa dire quando hai deciso di scrivere loro un’e-mail.

L’altro vantaggio dell’e-mail è che può essere scritta e letta in ogni momento. Se chiami una donna, devi riuscire a trovarla libera. Ma ad un’e-mail si può rispondere in qualsiasi momento”.

PERCHÉ SCRIVERE E-MAIL

La pratica quotidiana dimostra quanto sia difficile raggiungere le persone (qualsiasi persona, amici, parenti, ecc.) sul cellulare e quanto sia spesso altrettanto difficile sostenere una conversazione con tranquillità. Questo perché non sempre a una chiamata sul cellulare si risponde in condizioni ideali.

Immaginatevi una situazione in cui una ragazza sta uscendo dall’autobus sotto la pioggia, mentre con una mano cerca di aprire l’ombrello, con l’altra di ripararsi dall’anziano che le dà una spallata, e in quel momento voi la chiamate, pronti a usare tutta la vostra abilità per invitarla a uscire. E immaginatevi invece la stessa ragazza di sera, dopo una bella doccia calda e mentre beve una tazza di tè fumante, che apre la casella di posta e trova una vostra e-mail.

È chiaro che ho descritto due situazioni estreme, ma l’approccio al vostro modo di contattarla tendenzialmente non è molto dissimile da questi esempi. La reazione nel trovare un’e-mail, che è un mezzo poco invasivo, potrebbe essere migliore di quella di ricevere una telefonata, che è invece un mezzo molto più invasivo, in un momento poco adatto.

Molte ragazze sono nervose, imbarazzate e agitate quanto noi quando ricevono una telefonata da una persona che conoscono poco e che ha intenzioni “seduttive”, ed è per questo che spesso si comportano “male”. Penso che tutti abbiamo avuto l’esperienza di HB quasi mute o che davano risposte monosillabiche, o scazzate. L’e-mail è più rassicurante, e permette anche di toccare argomenti più profondi di quanto non si riesca a fare al telefono; la protezione dello schermo consente a noi e a lei di lasciarci andare più di quanto faremmo a voce.

COME E COSA SCRIVERE

Per scrivere e-mail bisogna ovviamente saper scrivere bene, o almeno benino. Ma una buona scrittura non è un requisito a sé, perché chi scrive bene probabilmente saprà anche parlare bene e ciò gli sarà utile in tutti i campi della vita, compreso quello della seduzione. Quindi migliorare la propria scrittura può essere uno sprone a migliorare anche se stessi, imparando a comunicare meglio i propri pensieri e sentimenti.

In generale, è bene essere semplici ed essenziali. Non usate paroloni o frasi difficili per impressionarla, suonereste ridicoli. Se vi piace la PNL, usatela, ma senza abusarne. L’e-mail è un modo per rompere il ghiaccio, non uno studio sulla personalità. Siate ironici, evocativi, allusivi.

La prima volta che scrivete, tenetevi su argomenti generali, richiamando qualche episodio della situazione in cui l’avete incontrata e conosciuta. Quindi introducete qualche elemento nuovo e, cosa importante, cercate di inserire alcune domande (meglio se aperte e non chiuse) che la inducano a rispondervi. Attenzione alla lunghezza! Due righe di circostanza o un paginone infinito risulteranno entrambi irritanti. L’ideale è un’e-mail con 3-4 paragrafi nella quale esprimere alcuni concetti, ma senza perdersi in disquisizioni inutili.

L’utilità dell’e-mail sta anche nel fatto che permette di acquisire alcune informazioni importanti. In primo luogo, in base a quando lei risponde, a cosa scrive e a come lo scrive riuscirete probabilmente a capire se e quanto sia attratta da voi e pronta per un date di persona. Se vi risponde dopo un mese, probabilmente o ha qualche problemino con la tecnologia o non è molto attratta da voi… Idem se risponde a monosillabi. Se invece dedica attenzione alle risposte, risponde a tono o introduce elementi nuovi nello scambio di e-mail, tutto questo è un buon segno. Il tono della sua risposta vi permetterà di fare un po’ di estrazione dei valori. Osservando la scrittura di una persona si capiscono molte cose, alcune delle quali possono sfuggire durante una conversazione.

Se vi ha scritto dieci righe, cercate di non superare le quindici-venti. Se invece è lei a scrivere tanto, nelle mail successive cercate di assecondarla ma anche di frenarla un po’, riducendo la lunghezza. Se poi vi ha scritto una riga sola, beh, forse è il caso di cambiare target…

Ricalcate le sue parole e le emozioni che trasmettono, ma senza appiattirvi sul suo stile.

L’E-MAIL E’ UN MEZZO, NON UN FINE

Una cosa importante da tenere presente è lo scopo dello scambio di e-mail, che non è la conversazione in sé ma deve sempre essere la proposta di un date, o in alternativa (se non l’avete già fatto in occasione dell’incontro) lo scambio dei numeri telefonici per poter fissare un date. A quel punto, l’eventuale prosecuzione del game al telefono dovrebbe essere più facile.

Cercate di evitare di impelagarvi in lunghi e fitti scambi di mail in cui vi raccontate vicendevolmente la vostra storia. C’è il rischio reale di diventare un confidente o il loro migliore amico e di entrare nel tunnel che conduce al LJBF, con il rischio di non riuscire più a uscirne.

Se vedete che la conversazione va per le lunghe (diciamo oltre il quarto scambio di e-mail), fermatela e usate questa frase (o una delle sue varianti): “è bello parlare con te, ma sarebbe ancora più bello farlo di persona”. Potete proporre un date, ricordandovi del tempo fisiologico necessario a leggere la proposta e rispondere; quindi non prima di 4-5 giorni.

Se avete giocato bene, il date verrà accettato e vi ritroverete con una HB già “cotta a puntino” e pronta per essere sedotta. Un consiglio: anche se, eventualmente, via mail la conversazione si fosse “infuocata”, magari con confessioni o dichiarazioni abbastanza intime sul sesso, quando la vedrete fate sempre un mezzo passo indietro prima di ripartire. Le dinamiche della vita reale sono completamente diverse da quelle dell’e-mail, e c’è bisogno di un po’ di tempo per recuperare la confidenza guadagnata.

NON SOCCOMBERE AL FRAME DELLA DONNA

Bisogna avere ben chiaro che l’e-mail offre alla donna la possibilità di imporre il proprio frame attraverso il differimento intenzionale della/e risposta/e; pertanto bisogna avere una buona dose di autostima, in modo da essere in grado di saper aspettare con serenità, senza mettere a rischio il proprio umore o stato d’animo in attesa di una risposta che tarda ad arrivare.

Resistete alla tentazione di aprire la casella di posta ogni ora per controllare se c’è un nuovo messaggio. Imponetevi di comportarvi normalmente, controllando la posta con i vostri ritmi abituali. E quando la risposta finalmente arriva, sappiate che in questo gioco di push and pull voi non dovete limitarvi a essere parte passiva, ma potete diventare parte attiva. Imparate a farla aspettare anche voi, temporeggiate, tenetela un po’ sulle spine, proprio come fareste in una normale fase del game.

Per esempio, se vi risponde dopo una settimana, non precipitatevi a scriverle dopo un’ora, ma lasciate passare almeno 2/3 giorni.

RAPPORT E ATTRACTION

È molto difficile creare attraction via mail, così come lo è farlo al telefono. L’e-mail è utile invece per creare un po’ di rapport, ma non deve andare al di là di quel tanto che basta per “rassicurare” la donna e convincerla a fidarsi di voi e accettare di rivedervi. Naturalmente potete fare DHV, C&F e affini, ma con la consapevolezza che queste tecniche, fatte via mail, sono assai meno efficaci che di persona. quindi è inutile scervellarsi più di tanto. L’ideale è un fluff-talk appena più “pepato”, con qualche spruzzata di ironia e umorismo.

VANTAGGI PRATICI DELL’E-MAIL

- aumento delle possibilità di risposta

- creazione di rapport (e, in misura minore, di attraction)

- discrezione (il che vale anche per gli avventurosi che cercano storie con donne impegnate)

- possibilità di capire quanto lei è attratta e di fare una buona estrazione dei valori

- economicità

CONCLUSIONI

L’e-mail è un mezzo di comunicazione ormai entrato nell’uso comune, ma ancora oggi male utilizzato. La maggior parte della gente la usa per motivi di lavoro o per mandarsi barzellette, catene di Sant’Antonio o altre amenità che girano in Rete. Io, al contrario, penso che, se ben usate, le e-mail possano essere una risorsa importante.

In seduzione non è molto diverso avere, di una donna, il numero, il contatto MSN o l’indirizzo e-mail. Tutti servono a entrare in contatto con loro e a far progredire il game. C’è però una fondamentale differenza: mentre il telefono e la chat sono una sorta di replica in tono minore delle conversazioni dal vivo (dialogo botta e risposta), in cui manca la presenza fisica, l’e-mail è una modalità espressiva totalmente diversa. Brevi messaggi in cui parliamo di noi, prima a noi stessi e poi agli altri. Ecco perché ciò che scriviamo in un’e-mail (e una volta nelle lettere) forse non avremmo mai il coraggio di dirlo a voce.

L’uso delle e-mail ha dato a me personalmente risultati straordinari e assolutamente imprevisti: via mail sono stato contattato prima che scrivessi io, mi sono stati proposti dei date prima che lo facessi io, mi sono stati confidati aspetti anche molto intimi della vita privata. Raramente tutto questo mi è successo al telefono. Eppure io sono sempre io!

Alle donne piace tantissimo scrivere, e avere qualcuno che le “capisce”.

E, come diceva McLuhan, il mezzo è il messaggio.

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charlie

Post interessante!

NON SOCCOMBERE AL FRAME DELLA DONNA

Bisogna avere ben chiaro che l'e-mail offre alla donna la possibilità di imporre il proprio frame attraverso il differimento intenzionale della/e risposta/e; pertanto bisogna avere una buona dose di autostima, in modo da essere in grado di saper aspettare con serenità, senza mettere a rischio il proprio umore o stato d'animo in attesa di una risposta che tarda ad arrivare.

A me è capitato anche il silenzio ad oltranza, nel senso di risposte che non arrivavano. Credo che in questo caso il frame che lei crea è "tu devi darti da fare per inventarti qualcosa per provocare le mia risposta, perchè io sono il premio", e regolarmente, qualunque cosa inventassi, anche aspettando giorni tra un invio e l'altro, ho poi notato a posteriori che si leggeva tra le righe che tentavo di ottenere una sua risposta. Questo le rafforzava il frame, e più mi sforzavo, più lei manteneva il silenzio.

L'ultimo tentativo, è stato ironizzare sul suo silenzio, e poi scriverle "organizzerò questa cosa tra un mesetto, ti farò sapere", cercando di dare a vedere che il suo silenzio non mi turba, ma anzi mi diverte, (perchè in fondo lei lo fa per farsi desiderare, quindi ci tiene, al mio interesse :D) e di farle capire che non ho fretta, e che se non risponde io ho altro da fare e la "punisco" allontanandomi). Senza irritazione, ovviamente, anzi, comunicando divertimento.

Sono ancora nell'attesa, posterò il risultato se ci sarà.

Vorrei aggiugere che in un certo senso si può creare anche preselezione, mandando magari qualche richiesta di sondaggio femminile (es. "chiedo a voi donne...") in ccn, con i destinatari nascosti, dimodochè lei veda che è stata inviata, oltre a lei, a non si sa quante e quali altre hb) :ROTFL:

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Montparnasse
Post interessante!

Grazie!

A me è capitato anche il silenzio ad oltranza, nel senso di risposte che non arrivavano. Credo che in questo caso il frame che lei crea è "tu devi darti da fare per inventarti qualcosa per provocare le mia risposta, perchè io sono il premio", e regolarmente, qualunque cosa inventassi, anche aspettando giorni tra un invio e l'altro, ho poi notato a posteriori che si leggeva tra le righe che tentavo di ottenere una sua risposta. Questo le rafforzava il frame, e più mi sforzavo, più lei manteneva il silenzio.

L'ultimo tentativo, è stato ironizzare sul suo silenzio, e poi scriverle "organizzerò questa cosa tra un mesetto, ti farò sapere", cercando di dare a vedere che il suo silenzio non mi turba, ma anzi mi diverte, (perchè in fondo lei lo fa per farsi desiderare, quindi ci tiene, al mio interesse :emot-angel:) e di farle capire che non ho fretta, e che se non risponde io ho altro da fare e la "punisco" allontanandomi). Senza irritazione, ovviamente, anzi, comunicando divertimento.

Non sono molto convinto di quello che scrivi... anche a me naturalmente è capitato di non ricevere alcuna risposta (il che vale non solo per le e-mail ma per tutto il resto), e qualche anno fa mi piaceva parecchio cullarmi nell'idea "non mi risponde, quindi le interesso; fa così per imporre il suo frame". Poi, quando mi sono reso conto che da queste situazioni in genere non cavavo un ragno dal buco, ho capito che di solito l'idea giusta è "non mi risponde, quindi NON le interesso; vorrebbe che smettessi".

Penso che un feedback da parte di lei sia essenziale; io sono anche disposto, all'inizio, ad accettare un rapporto 70-30, se merita davvero posso spingermi a 90-10, ma quando il rapporto è 100-0, cioè lei non interagisce, secondo me non ha senso insistere, a meno di non volersi crogiolare nel masochismo. Questo non è push and pull, è semplice disinteresse. Il P&P è se lei ti fa aspettare un po' la risposta, se fa la preziosa, ma se non risponde per nulla il messaggio è chiaro: cambia target.

Essere il premio non c'entra. La seduzione funziona così: l'uomo seduce e la donna accetta di lasciarsi sedurre. In questo caso lei non è il premio, né l'uomo è uno zerbino. Stanno semplicemente impersonando i ruoli che la natura ha predisposto per loro. Lei diventa il premio, e l'uomo zerbino, quando lui, invece di sedurla, la implora, la mette su un piedistallo, perde il rispetto di se stesso a vantaggio di lei. Oppure insiste quando lei gli ha fatto capire che non è il caso. ;)

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ragazzo87

non so se è stato un caso..ma ho iniziato a scrivere una e-mail proprio qualche ora prima che tu scrivevi questo post!..ti posso dire che ha funzionato alla grande...in poche parole ho allegato una canzone..e ho scritto il ritornello nello spazio dove si può scrivere..-l ho dedicata alla hb di questo post

http://www.italianseduction.club/forum/t1020...58#entry1017758

Modificato da ragazzo87
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charlie
Non sono molto convinto di quello che scrivi... anche a me naturalmente è capitato di non ricevere alcuna risposta (il che vale non solo per le e-mail ma per tutto il resto), e qualche anno fa mi piaceva parecchio cullarmi nell'idea "non mi risponde, quindi le interesso; fa così per imporre il suo frame". Poi, quando mi sono reso conto che da queste situazioni in genere non cavavo un ragno dal buco, ho capito che di solito l'idea giusta è "non mi risponde, quindi NON le interesso; vorrebbe che smettessi".

Innanzitutto grazie per avermelo detto. In effetti è un punto sul quale sono molto sensibile, soffro molto il P&P... Nel caso a cui mi riferisco, però, una indicazione di interesse c'è stata. Cioè:

-Invito via mail HB ad un evento che si sarebbe svolto la settimana successiva, indicando genericamente quindi, la data.

-LEI RISPONDE: "bella idea, sì, mi interessa! fammi sapere precisamente quando sarà, non so ancora come sarò messa la prossima settimana ma ti faccio sapere".

-Io rinvio ulteriormente l'evento, a data da destinarsi causa forze maggiori, e le dico che le farò sapere.

-LEI RISPONDE: "ok, allora ci sentiamo più in là!"

-Al che, dopo una decina di giorni, le scrivo "Sarà all'ora x nel posto y il giorno z, allora vieni?"

Da lì, silenzio.

-Riscrivo dopo 3 giorni una battuta

Silenzio.

-Infine riscrivo il giorno stesso dell'evento quello che ho spiegato sopra.

Sinceramente non capisco. Questo è P&P? O disinteresse? O Interesse mutato in disinteresse? O interesse simulato già dall'inizio? Era forse meglio non scrivere più nulla in risposta al suo primo silenzio? Voi come vi comportate, in questi casi? (Sempre nell'ottica mail, intendo. Ma credo che valga anche via sms o per quei telefoni che suonano e nessuno all'altro capo risponde.. :emot-angel:).

Comunque è questo che intendevo: quando le cose vanno in modo che lei ti dice che ti darà una risposta, mostrando interesse, e poi non te la dà, e scompare. Come ci si comporta per non apparire needy, e evitare di dimostrarle troppa importanza? Ma nello stesso tempo non ejectare al primo push...

Mi permetto di infilare questa parentesi di richiesta di consiglio personale nel post, ma sempre nell'ottica di analizzare l'utilità del mezzo di comunicazione "mail" ai fini del sarge. Non vorrei essere OT... Diciamo come caso generale, lei inizialmente risponde, ci si scambiano 4 mail e smette di rispondere.

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Montparnasse
Innanzitutto grazie per avermelo detto. [cut]

E' perfettamente normale soffrire il P&P, e infatti è proprio questo lo scopo di questa tecnica (a volte usata in modo inconsapevole), da parte loro; creare in noi confusione e incertezza.

Per quanto riguarda il tuo scambio di e-mail: naturalmente non è facile capire i motivi di certi comportamenti da parte delle HB. La mia impressione è che ci fosse un tiepido interesse iniziale, che poi, per qualche motivo, è svanito. Per quanto mi riguarda, la mail dopo la sua prima non-risposta, se era una battuta, se fatta in modo ironico e canzonatorio, ci poteva stare. Quella successiva no. Io non l'avrei spedita. Con questa insistenza le dai un'importanza che finora non ha fatto nulla per meritare, e rafforzi il suo frame.

E' chiaro che questo è il mio punto di vista. Ci sono molte scuole di pensiero, qui su IS e anche fuori, alcune delle quali sostengono che l'insistenza alla fine paga. Ma come ho già detto, secondo me l'insistenza deve partire da una base un minimo solida, altrimenti è solo accanimento.

Resta il fatto che, il più delle volte, la proposta di un date rappresenta la prova del nove. In questo caso, messa di fronte alla possibilità concreta di vedervi di persona, la tua HB è svanita. Per me ci sono tutte le condizioni per lasciar perdere.

Ci sono così tante variabili e incognite in una storia che potrebbe nascere, che mostrare questa reticenza già solo per il primo date mi sembra indice di poca voglia di mettersi in gioco. Poi può anche darsi che ciò sia dovuto a una nostra incapacità di saperla attrarre (anche se sconsiglio di essere troppo duri con se stessi), ma a questo punto c'è ormai poco da fare.

Quindi, per rispondere alle tue domande, se dopo uno scambio più o meno lungo di mail lei smette di rispondere e scompare, per me non c'è alternativa che il freeze out. E' anche l'unico modo per uscire a testa alta, mantenere la propria dignità e non cadere in one-itis.

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