six [Partecipante] 1 Inviato 1 Marzo 2009 Condividi Inviato 1 Marzo 2009 Per sviluppare la propria componente emotiva e cioè imparare a controllare meglio le proprie emozioni mi piace questo concetto: "IF YOU CAN'T YOU MUST" In pratica sforzarsi di fare tutto quello che la paura tenderebbe a bloccarci. che ne pensate? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Urza [Partecipante] 1 Inviato 1 Marzo 2009 Condividi Inviato 1 Marzo 2009 Per sviluppare la propria componente emotiva e cioè imparare a controllare meglio le proprie emozioni mi piace questo concetto:"IF YOU CAN'T YOU MUST" In pratica sforzarsi di fare tutto quello che la paura tenderebbe a bloccarci. che ne pensate? che non sia così corretto e semplice, però è vero che si deve acquisire una certa padronanza di sé stessi tramite la frustrazione ed il premio dalle esperienze dirette; è riduttiva la cosa, ma è buona la frase "la paura bussò alla porta, andai ad aprirle e non ne trovai più alcuna". si ha spesso paura di ciò che non si conosce, anche perché non si conosce come potersi comportare. Ho letto qualche post su IS di qualcuno che aveva letto scritti di G. Nardone, lui ne tratta in questi termini, in maniera molto semplice. ma non è proprio un "fare due piroette, andare dal giornalaio, chiedergli che ora è, tornare indietro, fare un'altra piroetta", come spesso è l'impressione che se ne riceve da questi volumi, piuttosto sono in gioco vari fattori e più complesso è lo spettro emotivo e interiore. puoi provare a leggerlo, ne ha scritti svariati "sulla paura", alcuni dei quali davvero molto simili tra loro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
NET Iraj 90 [Partecipante] 5 Inviato 2 Marzo 2009 Condividi Inviato 2 Marzo 2009 (modificato) io ne elaborerei una simile ma piu cool: IF YOU WANT YOU CAN! hmm mi sa che gia' esiste pero' Modificato 2 Marzo 2009 da NET Iraj 90 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Matrix [Partecipante] 0 Inviato 2 Marzo 2009 Condividi Inviato 2 Marzo 2009 Ho letto qualche post su IS di qualcuno che aveva letto scritti di G. Nardone, lui ne tratta in questi termini, in maniera molto semplice. ma non è proprio un "fare due piroette, andare dal giornalaio, chiedergli che ora è, tornare indietro, fare un'altra piroetta", come spesso è l'impressione che se ne riceve da questi volumi, piuttosto sono in gioco vari fattori e più complesso è lo spettro emotivo e interiore. puoi provare a leggerlo, ne ha scritti svariati "sulla paura", alcuni dei quali davvero molto simili tra loro. sembrano interessanti i suoi libri, li avete letti??ha fatto qualcosa con WATZLAWICK , provo a cercare sul mulo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Misanthropic [Partecipante] 28 Inviato 3 Marzo 2009 Condividi Inviato 3 Marzo 2009 sembrano interessanti i suoi libri, li avete letti??ha fatto qualcosa con WATZLAWICK , provo a cercare sul mulo ho acquistato giusto ieri (e finito di leggere giusto oggi) "Oltre i limiti della paura" di Giorgio Nardone... estremamente economico e molto interessante probabilmente ne farò un post... quindi: hold on! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Urza [Partecipante] 1 Inviato 3 Marzo 2009 Condividi Inviato 3 Marzo 2009 ho acquistato giusto ieri (e finito di leggere giusto oggi) "Oltre i limiti della paura" di Giorgio Nardone... estremamente economico e molto interessante probabilmente ne farò un post... quindi: hold on! purché funzioni... occhio che non è oro tutto ciò che luccica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LegendZ [Partecipante] 7 Inviato 5 Marzo 2009 Condividi Inviato 5 Marzo 2009 Il concetto Ogni paura è uno stimolo dovrebbe essere alla base di ognuno, dalla parte la paura dell'ignoto, dall'altra la voglia di fare qualcosa. Il fatto è che manca la forma mentis, e una solida abitudine: imparare ad allacciarsi le scarpe è stato duro, ma ci si è riusciti... e proprio da bambini ci si installa tutta una serie di convinzioni che da adulto la fanno da padrone per la persona. E a volte sono limitazioni, limiti alla espressione di se. Oltre ai libri sopra citati, consiglio "Le vostre zone erronee" di Dyer e "Conosci le tue paure e vincile" della Jeffers. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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