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HIV = AIDS ?


Mr_Miuro

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XAX
Ora, fatte queste precisazioni, su cui credo non si possa più di tanto discutere, abbandono questo 3ed perché non ho la preparazione medica sufficiente per difendere la mia argomentazione, come invece pare abbiano altri membri del forum, molto più convinti di me che là fuori esistano case farmaceutiche seriamente interessate a curare la gente e a fare del bene al prossimo.  

ehehhehehe, le case farmaceutiche ... ci campano con i cronici!

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  • John Difool

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Miglior contributo in questa discussione

Mr_Miuro

Guarda io sono in ambiente medico, ma la penso esattamente come te.

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qwerty

giustissimo, è meglio chiuderlo qua il 3d e pensare alle cose serie ;)

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mak
dopo aver visto che su www.aids.org consiglia l'omeopatia o fumare marijuana ai malati di aids direi che sono pronto a tutto sull'argomento  :zott:  

comunque, mi sembra di aver capito che anche sul tema "HIV=AIDS" ci sono plotoni di persone pronte a giurare che e' cosi' (solo che non ho trovato niente di esplicativo sull'argomento ...)

il sig. Kary Mullis sara' pure un premio nobel, ma d'altronde anche Einstein e Freud hanno sparato le loro minchiate..

Le minchiate che ha sparato Einstein con il senno di poi sono valide, l'errore che lui credeva di aver commesso nel definire la costante dell'universo che spiega come mai l'universo si sta ancora espandendo, è giusta. Cmq non offendermi Einstein :)

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clinx
Il tumore non te lo attacchi scopando...quando è saltato fuori l'AIDS si sono cagati tutti nelle mutande e hanno cominciato a fare campagne per la prevenzione e a spendere soldi per la ricerca (poi che la maggior parte dei soldi sia finita nelle tasche di qualcuno è sicuro). Per quanto riguarda i virologi e i premi nobel ti ho gia' spiegato che non significa un bel niente.

Uno di quelli (Duesberg) l'anno scorso aveva partecipato a "domenica in" e aveva esposto le sue teorie secondo cui non ci sia un legame tra HIV e AIDS... unico problema è che messo davanti a medici che sapevano quello che dicevano, il poveraccio non sapeva piu' che cazzo sparare e ha fatto una gran figura di merda.. continuava a ripetere la stessa cosa (che l'HIV non ha relazione con l'AIDS)senza saper spiegare il perchè, si arrampicava sui vetri.. mi ricordo perchè la cosa aveva fatto scandalo, gli avevano dato tutti del buffone.

Il fatto è che scientificamente non funziona cosi! Voglio dire: se domani io tiro fuori che il virus XYZ causa la malattia del poliuccello, non sono gli altri che devono dimostrare che non è vero, sono io che devo portare le prove a supporto della mia teoria. E le prove non le devo pubblicare su Panorama o portarle da Costanzo, le devo pubblicare su una rivista scientifica accreditata.

Non tocca allo scienziato spiegare "perchè l' HIV non è il virus che causa l' AIDS", semmai tocca a chi ha proposto la teoria dimostrare il contrario!

In ogni caso mi piacerebbe prendere una puttana malata di AIDS e mandare uno di quei virologi o premi nobel a trombarci insieme senza goldone...

Infatti non mi pare che ci sia nessuno che sostiene che l' AIDS non si trasmette o non esiste...semplicemente si sostiene che l' AIDS non si trasmette attraverso l' HIV e dunque tutti i soldi spesi per combattere l' HIV sono soldi buttati che si dovrebbero impiegare per cercare il vero agente che trasmette la malattia.

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mak

Vorrei dire la mia riguardo l'hiv.

L'hiv causa la sindorme da immunodeficenza acquisita ovvero, la morte delle cellule che protegge il corpo dalle infezioni.

La maggior parte delle persone che è infettata con l'hiv inizia ad avere infezioni nella parte alta delle vie respiratorie e con il proseguire le infezioni diventano sempre più gravi e la persona muore.

Le cure odierne fanno aumentare il numero di anticorpi permettendo al fisico di reagire alle infezioni così da prolungare e migliorare la qualità della vita.

Ora ci sono 40 - 45 milioni di persone al mondo infette da questa malattia.

Comunque, nel 2004 hanno trovato un possibile vaccino. Negli esperimenti ha dato risultati ottimi, passeranno ancora un po' di anni prima che il vaccino sia disponibile a tutti. Ora è in fase di sperimentazione.

Nel 2005 negli usa hanno preparato un mix di medicine che se prese entro le 24 ore dal contagio per 28 giorni guarisce il 100% dei casi, mentre presa entro 72 ore ne guarisce poco più di meta. Dopo 72 ore non serve più a nulla.

In italia hanno fatto un vaccino che combatte il virus dell'hiv sfruttando come chiave d'ingresso una proteina per distruggere il dna el virus. Tutte le altre cure cercano di distruggere l'involuco proteico del virus, ma questo è molto mutevole così non è una buona soluzione.

Il problema dei farmaci che curano l'hiv è che, come tutti i virus, è in grado di adattarsi ai farmaci e diventare resistente. Basta solo sgarrare un po' con le dosi dei farmaci per rendere inutile il trattamento.

Beh... infine...

Ci sono tante specie del virus, la maggior parte sono denominate HIV-2 che è il più docile. Però c'è anche l'HIV-1 (il più diffuso da noi) che muta prima di tutte le altre specie in AIDS visto che si "attacca" al RNA (contiene il genoma completo del virus) appropriato presente nella cellula infetta mentre l'HIV-2 si "attacca" al mRNA (contiene il genoma spezzettato del virus).

In africa la gente non viene curata con i farmaci e muore comunque per causa dell'aids, così non capisco il collegamento con le multi-nazionali (che in ogni caso vorrei massacrare di botte in piazza pubblica, per altre ragioni)

Dal 1981 sono morte + di 20 milioni di persone, è una pandemia a tutti gli effetti. Nel 2003 nei paesi sviluppati, grazie alla terapia antivirale sono morte solo 18 mila persone contro le 2,2 - 2,4 milioni di persone morte nell'africa sub sahariana e 100 mila morti in america latina. In medio oriente ed in Nord Africa, ad eccezione del Sudan sono morte 45.000 persone, sempre nel 2003.

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mak

Modalità di trasmissione dell'HIV

Il virus presenta diverse modalità di trasmissione. La più diffusa è quella per via sessuale seguita dal contatto con sangue od emoderivati infetti. Nei paesi in via di sviluppo particolarmente importante è la trasmissione matrilineare o durante il parto o nell’allattamento. Vanno infine ricordati i rischi derivanti dall’uso di materiale medico-dentistico non sterilizzati e dal contatto del personale sanitario o di laboratorio con campioni infetti.

La trasmissione sessuale è attualmente la modalità più diffusa di infezione. Agli inizi dell’epidemia gli omosessuali erano la categoria esposta ma attualmente l’infezione è prevalente tra gli eterosessuali che in molti paesi costituiscono gli individui più a rischio. Il virus si isola dal fluido seminale o come particella libera od all’interno delle cellule mononucleate. Si è visto che esso aumenta nel caso di stati infiammatori coinvolgenti i genitali a seguito del richiamo di elementi del sistema immunitario. HIV si identifica inoltre nello striscio cervicale e nel fluido vaginale.

Tra le modalità di rapporti sessuali, quello anale viene considerato più a rischio di infezione. Ciò perchè la funzione di barriera dell’intestino nella zona anale è piuttosto bassa, essendo quest’ultimo costituito da una membrana piuttosto sottile. A seguito di ciò è molto più facile traumatizzare l’epitelio anale durante un rapporto creando così delle lacerazioni più o meno grandi che facilitano l’inoculazione del virus. Non è neppure escluso che si possano infettare direttamente le cellule di Langherans della mucosa od altri elementi suscettibili (es. le cellule immuni delle placche del Peyer) senza che siano avvenute lacerazioni traumatiche della mucosa.

Il rapporto vaginale è meno a rischio di quello anale, sebbene si sia visto che la donna ha comunque un rischio venti volte maggiore di infettarsi rispetto ad un uomo, in quanto l’epitelio vaginale è più spesso e più resistente ai traumi. Il maggior rischio di infezione delle donne sembra da imputarsi al fatto che il fluido seminale infetto rimane nel organismo femminile piuttosto a lungo.

Infine è da considerare che tutte le infezioni che provocano ulcerazione dei genitali aumentano la suscettibilità nei confronti di HIV.

Il rapporto orale è probabilmente tra tutti quello meno a rischio anche se sono stati documentati casi di infezione anche attraverso tale modalità.

Un altro veicolo di trasmissione assai importante, soprattutto nei paesi a più alto tenore di vita è il sangue ed i suoi derivati. Le categorie a rischio per infezione tramite il sangue e gli emoderivati sono i tossicodipendenti che usano droghe per via endovenosa condividendo la stessa siringa tra più persone e gli individui soggetti a trasfusione.

Attualmente il rischio d’infezione tramite emoderivati è stato drasticamente ridotto tramite l’uso di procedure di screening su tutti i campioni e al trattamento con processi virucidici sui prodotti emoderivati.

Il virus è propagabile in modo verticale attraverso il contagio madre-figlio. Per lo più si ritiene che ciò avvenga nel periodo perinatale, in particolare al momento del parto durante il quale il bambino può entrare in contatto col sangue materno durante il tragitto nel canale del parto. Tuttavia sono stati anche registrati casi limitati in cui l’infezione era già avvenuta nel primo o secondo trimestre. Al fine di ovviare al possibile contagio si è ricorso al parto cesareo che ha dimostrato una riduzione importante del rischio di trasmissione al bambino. Sono stati messi anche a punto dei protocolli con la zidovudina da assumere dopo il secondo trimestre e che hanno anch’essi dimostrato una sensibile diminuzione del tasso di trasmissione dal 22,6% al 7%.

Si è anche documentata la possibilità di infezione madre-figlio attraverso il latte od il colostro materni ed effettivamente il virus si può ritrovare in entrambi i fluidi. Questo comporta l’avvertenza di evitare l’allattamento al seno per tutte le madri contagiate dal virus. Ciò comporta dei problemi soprattutto nei Paesi in via di sviluppo in cui l’allattamento materno è spesso l’unica fonte di sopravvivenza e di protezione dalle infezioni per il neonato.

(è un copia in colla da: http://it.wikipedia.org/wiki/HIV)

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mak

Inoltre:

Uso del preservativo:

fai attenzione che aprendo la confezione non venga danneggiato

infila il preservativo sul pene asciutto non appena l’erezione è completa e stai per iniziare il rapporto sessuale

tieni la parte da srotolare all’esterno, fai pressione con le dita sulla punta del preservativo per eliminare l’aria all’interno del serbatoio

fai scorrere il preservativo fino alla base del pene, facendo attenzione a non danneggiarlo con le unghie

durante il rapporto fai attenzione che non si sfili e subito dopo l’eiaculazione estrai il pene ancora in erezione sostenendo con le dita il preservativo alla base

annodalo e gettalo nel cestino dei rifiuti, ma non nel WC

usa un preservativo per ogni singolo rapporto

usa preservativi di buona qualità e di giusta misura, quelli troppo sottili od aromatizzati servono solo per i rapporti orali

se usi lubrificante aggiuntivo, usa solo lubrificanti in base acquosa (in vendita nelle farmacie), non usare mai i preservativi con vaselina, olio d’oliva, burro, etc.: gli oli distruggono la gomma od almeno la rendono porosa. Se invece usi preservativi in poliuretano puoi anche usare oli per lubrificare

conservalo lontano da fonti di calore e di luce, comunque sempre a portata di mano.

(copia incolla sempre da wikipedia)

----

Usare il preservativo con lubrificanti a base d'olio è come mettersi addosso un groviera. Non serve.

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