ignazio69 [Partecipante] 20 Inviato 15 Marzo 2010 Condividi Inviato 15 Marzo 2010 Forse sembrerà banale questo post ma facevo una profonda riflessione sul rapporto tra frame e seduzione e sono giunto alla scoperta dell'acqua calda. Cioè penso che per alcune persone diventare "seduttore" è un pò come scalare l'Everest. Puoi imparare il metodo Mystery o il C&F alla De Angelo, puoi imparare tutte le routine del mondo ma se non ci stai con la testa, se non hai il frame giusto, non avrai mai un BL coerente e non combinerai nulla. Ci sono alcune persone sempre rilassate e aperte, invece altre persone sono più malinconiche. Io avverto qualcosa che mi blocca, una sorta di introspezione continua che agisce come un rumore di fondo e mi distrae dal presente. Ho letto qualcosa che mi desse un pò di carica tipo "Le nostre zone erroneee" e "Te stesso al 100%" di Dyer, effettivamente per un pò hanno funzionato ma dopo un pò un'altra volta la tristezza si è impadronita di me. Forse alcuni psicologi considerano patologica questa cosa. Per James Hillman, che parla di queste cose nel "Codice dell'anima", invece è un fatto caratteriale. Cioè, detto in parole poverissime lui dice che "chi nasce rotondo non puo morire quadrato". Ognuno di noi nasce con una determinata "anima" che influenza il nostro carattere e il nostro comportamento. Puoi disciplinarti quanto vuoi ma avrai sempre dei piccoli tic, espressioni facciali, scatti d'ira improvvisi dove la nostra anima troverà il suo spazio. Per farla breve lui dice che l'unico modo per ritrovare la serenità è "scendere a patti" con la nostra anima, riconoscere le nostre pulsioni, i nostri bisogni profondi e agire di conseguenza. Secondo Hillman nei rapporti umani e quindi anche in seduzione, per avere successo non bisogna reprimere la propria anima e quindi bisogna manifestare anche la propria tristezza e la propria inquietudine. Questo non mi convince tanto però. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Direct [Partecipante] 49 Inviato 15 Marzo 2010 Condividi Inviato 15 Marzo 2010 beh ognuno ha la propria visione della realtà.. questa è la conclusione che mi verrebbe da trarre da questo post ora come ora.. Sarge ON Direct Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
NIN [Partecipante] 19 Inviato 15 Marzo 2010 Condividi Inviato 15 Marzo 2010 Mi piace molto questa discussione e mi complimento per te per aver tirato fuori questo argomento. Effettivamente ci sono alcuni tratti caratteriali che con le donne portano SEMPRE vantaggi: l'essere gioviale, positivo, energico, divertente, sicuro di sè e un pò sfrontato, propositivo ecc... Ci sono grandi seduttori che però avevano come tratto distintivo del proprio carattere una certa malinconia, un alone di mistero e di sofferenza che magari può destare una certa curiosità in una donna. Io penso di avere un'intelligenza superiore alla media, per cui non riesco a trascurare le emozioni negative nella vita, lo sconforto, la rassegnazione, la rabbia, l'isolamento (con questo non voglio dire che gli ottimisti di natura siano dei deficienti, per carità... però se notate molto spesso chi vive più sereno è perchè certe domande non se le pone perchè non ha l'abitudine di pensare molto). L'importante è non farsi trascinare in un vortice vizioso e controproducente, ma scandagliare il "fondo del barile" per ripartire con nuova energia e nuovi obiettivi: questa è la vera conquista secondo me. E se anche la tua vita si produce in un'altalena di emozioni a volte snervante, sicuramente la tua esperienza sarà decisamente più ricca e appagante, anche se condita da brutti quarti d'ora. Siamo qua dentro per diventare PUA, non robot sociali col sorriso finto sempre stampato in faccia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andreas [Élite] 3578 Inviato 15 Marzo 2010 Condividi Inviato 15 Marzo 2010 "chi nasce rotondo non puo morire quadrato". Ognuno di noi nasce con una determinata "anima" che influenza il nostro carattere e il nostro comportamento. Puoi disciplinarti quanto vuoi ma avrai sempre dei piccoli tic, espressioni facciali, scatti d'ira improvvisi dove la nostra anima troverà il suo spazio. Da quando ho memoria, sono nato felice! A 6 anni non avevo nè bisogni nè pretese. Ero felicissimo! Non socializzavo molto con gli altri bambini, anzi, passavo le giornate a farmi i fatti miei e stavo da Dio. La parte peggiore della mia vita, è arrivata, proprio, dopo il confronto col mondo esterno... La competizione a scuola, non trovare una ragazza in mezzo a gente che cambiava partner da mattino a sera, la difficoltà di essere "me stesso" in mezzo agli altri... Cercare di stare al passo con gli altri, mi ha dato più dolori che piaceri. Il succo del discorso è: "chi nasce tondo, non muore quadrato"; è una mi.....ta Sta a te scegliere se vuoi subire o meno il confronto con gli altri. (Dico questo, perchè credo che il 99% dei tuoi problemi siano relazionati al rapporto col mondo esterno) L'idea di "anima" che ci porta a subire determinati stati d'animo, è solo una scusa. Se vuoi rassegnarti a soffrire, soffrirai. Se vuoi vivere la tua via liberamente, niente potrà fermarti. Devi solo scegliere. Nella mia vita, cerco di essere realista e positivo. Guardo i fatti per quello che sono, non mi aspetto miracoli e non mi attacco a strani voli di fantasia. Contemporaneamente, guardo ogni problema, come qualcosa di superabile e risolvibile. Non mi lascio cadere nella malinconia e nella rassegnazione. Se ci sono strade migliori, non lo sò. Questa, però, ha migliorato molto la mia vita. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mastermind [Partecipante] 1069 Inviato 15 Marzo 2010 Condividi Inviato 15 Marzo 2010 Caro Ignazio69, personalmente penso che tutti noi abbiamo un dovere nei nostri confronti quello di essere felici!!! Il concetto di felicità è troppo soggettivo da poterne discutere in questa sede, tuttavia a mio parere, la felicità parte da un punto preciso, ovvero l'accettazione di noi stessi! Jung diceva "imparate ad amare la vostra ombra", ovvero amate ciò che di negativo è in voi imparando a conviverci!!!....Questo non vuol dire che ci dobbiamo arrendere a tutte le nostre debolezze o incapacità (ciò vorrebbe dire condannarsi all'immobilismo), significa che siamo tutti strutturalmente carenti in qualche cosa ma che abbiamo comunque l'obbligo, al di là del risultato, di provare ad evolverci!!! Un libro che ti posso consigliare è "come ottenere il meglio da sè e dagli altri" di A.Robbins (veramente un libro entusiasmante)! Ma nessun libro potrà risolvere questo "frame" costantemente basso che hai, per poterlo eliminare e per capire che non ha ragione di esistere dovresti fare un lavoro di introspezione a 360° per capire da dove nasca!!! sembrerà banale, ma fino a quando abbiamo tutti gli arti a posto e possiamo camminare, non possiamo permetterci il lusso di essere tristi (sarà un'ovvietà ma quando sei in buone condizioni fisiche, non hai scuse per non costruirti la vita che desideri)!!! In bocca al lupo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SunMe [Partecipante] 4 Inviato 16 Marzo 2010 Condividi Inviato 16 Marzo 2010 Concordo pienamente sul consiglio di leggere il libro di Robbins... illuminante! Non puoi diventare un PUA solo leggendo libri di seduzione, o imparando roba canned. E la malinconia non è congenita... sei tu a ritenerla tale. Se fai cose che ti alzano il frame, allora la gente che ti sta attorno sarà attratta dal tuo frame positivo... è un circolo virtuoso. E' un percorso a tappe, non puoi arrivare subito al traguardo tagliando la strada. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ignazio69 [Partecipante] 20 Inviato 16 Marzo 2010 Autore Condividi Inviato 16 Marzo 2010 Mi sembra che una cosa accumuni tutte le vostre risposte, cioè che bisogna reagire. Non ci si può nascondere dietro l'alibi del carattere per piangersi addosso e giustificare i propri insuccessi. La mia esperienza mi dice che per avere successo, in qualsiasi campo della vita, la condizione base e assolutamente necessaria è quella di vivere intensamente nel presente. Bisogna fare un pò come fanno gli animali, per esempio vedi come si comporta un gatto in una casa, vedi che comincia ad annusare il divano, si strofina, ne percepisce il materiale e poi forse si stende sopra. In quel momento il gatto vive un esperienza sensoriale che lo coinvolge al 100%, non ci sono malinconie e seghe mentali che lo distraggono. Una tecnica che uso per scrollarmi di dosso tante paranoie è quello di fare lunghe passeggiate in mountain bike su sentieri sterrati di motagna, oppure lunghe corse seguendo percorsi improvvisati, fino allo sfinimento fisico. Anche questo è un modo di reagire. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
PeDro [Lurker] 0 Inviato 16 Marzo 2010 Condividi Inviato 16 Marzo 2010 Io ho un problema di autostima, non ho mai il coraggio di chiudere. Però sono molto felice ultimamente perché sto avendo dei risultati ottimi con le donne. Prima ero molto più chiuso e non riuscivo a intavolare mai una conversazione decente, forse anche un pò piccante. Ora qualcosa riesco a fare. Però i motivi morali(ragazze fidanzate, ragazze di amici) mi impediscono a chiudere, perciò sto cercando di risolvere il problema principale, l'aprire donne sconosciute. Comunque sia, ho una migliore visione di me stesso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
NIN [Partecipante] 19 Inviato 16 Marzo 2010 Condividi Inviato 16 Marzo 2010 (modificato) Concordo pienamente sul consiglio di leggere il libro di Robbins... illuminante! Vabbè ma Robbins è un pazzo visionario, come Roberto Re in Italia. Lui ti vuole far credere che puoi mangiare la merda facendo finta che sia cioccolata. E intanto viaggia da un seminario all'altro sul jet privato... non è molto diverso da Alex Orbito e tutti i ciarlatani che beccano a Striscia. L'esempio di John Belushi nel libro è molto superficiale e inglorioso. Così come l'esempio opposto, quello del tizio paralizzato con 80% di ustioni sul corpo, è semplicemente ridicolo: il 99,99% delle persone in quelle condizioni si ammazzerebbero. Altro che successo. Io preferisco non svilirmi come persona e pensare che posso avere dei momenti di sconforto normalissimi, e soprattutto non pretendere che l'intero mondo sia nelle mie mani. Meglio uno Style qualunque, molto "low profile" ed onesto per tutto lo svolgimento di "The Game", che un buffone montato come Robbins. Modificato 16 Marzo 2010 da NIN Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andreas [Élite] 3578 Inviato 16 Marzo 2010 Condividi Inviato 16 Marzo 2010 e soprattutto non pretendere che l'intero mondo sia nelle mie mani Se ci pensi bene (e senza scivolare nella sfera del fantastico) ogni tuo obbiettivo può essere raggiunto. Forse (leggi sicuramente) è proprio il non mettersi in gioco che ti impedisce di raggiungere ciò che desideri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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