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Qualità o Quantità?


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Io credo che molte volte ognuno di noi si prefigge degli obiettivi e li raggiunge molto piu abilmente e con maggior impegno di altri obiettivi, che magari considera poco importanti, secondari.

Per me ad esempio, gli obiettivi a cui do priorità e importanza assoluta sono : Miglioramento personale e seduzione.

obiettivi secondari, meno importanti: risultati nello studio, conoscere cose meno interessanti che dobbiamo studiare forzatamente.

personalmente, nel caso di obiettivi primari, voglio risultati di grandissima qualità, a scapito della quantità.

invece negli obiettivi secondari, tendo a considerare la quantità degli obiettivi raggiunti la cosa migliore, senza puntare alla qualità.

Ora, ragazzi, dando una priorità a ciò a cui ambite nella vita, quando si tratta di raggiungere obiettivi primari (piu importanti) e secondari (meno importanti) voi come agite? cercate di salvaguardare la qualità in entrambi a scapito della quantità, o viceversa, oppure date agli obiettivi secondari una bassa importanza, considerando la qualità importante nel caso di un obiettivo primario?

Sono curioso di vedere cosa viene fuori.. :lookaround:

SARGE ON

Direct

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PokerSte

la penso esattamente come te: obiettivi primari punto solo alla qualità, quelli secondari invece la quantità.

Sto finendo la mia università, ma l'apprendere i concetti insegnati nelle varie discipline non mi importa molto(soprattutto partendo dal fatto che non ho in programma di fare una professione giuridica). E così ecco spostare l'attenzione sul dare più esami possibile (quantità), ne ho passati 5 in meno di 3 mesi, e con voti relativamente buoni, ma in quanto a ricordare ciò che studiai.. hem...

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patrizio

Sinceramente io sto seriamente pensando di lasciare l'università.

Per questi motivi:

1)Abbassamento continuo del valore della laurea stessa(semplice pezzo di carta).

2)La scarsissima se non nulla preparazione pratica che sta dietro.

3)l'inutilità(se non per i professori che la insegnano)di almeno un terzo delle materie.

Non leggete Kiyosaki che vi blocca la(poca,nel mio caso) voglia di laurearsi.

In qualunque ramo del sapere è il FIELD che ha sempre ragione.

La laurea aveva valore in un mondo statico fatto da ignorantoni.

Cosa può insegnarmi un vecchio di 70 anni(età media dei professori) su un mondo che si aggiorna e si aggiornerà con velocità spaventosa?

Chiunque con una buona ricerca su internet ed in libreria può prendersi il materiale adatto per studiare,anzi anche meglio perchè i libri non sono quelli che i professori ci impongono di studiare.

Inoltre ci si libera di un inutile fardello (costituito da ansia e paura)del dimostrare di sapere concetti teorici,che se non applicati,verranno dimenticati dopo breve tempo.Io,il mio sapere,lo voglio dimostrare sul campo.

Solo facendo s'impara.Learning by doing.

Chi ha creato le aziende spesso non aveva titoli mostruosi ma passione e curiosità.Da Thomas Edison ai più recenti Bill Gates e Steve Jobs.

Penso sempre più che l'università sia un modo per dare lavoro ai professori,cioè ex-alunni meritevoli che non sapevano come spendere la propria laurea.Poi il sistema è diventato troppo grande,con lauree davvero inutili e stupide.

Ecco perchè ora ci sono una quantità di laureati,che sanno fare poco e niente,con concetti teorici vaghi e confusionari perchè mai applicati,con un età media alta(fra specialistica,master e stage)ed un un costo della laurea altissimo fra costi e mancati guadagni dovuti al mancato inserimento nel mondo del lavoro dopo il diploma.

Inoltre le libere professioni,oltre ad un età di entrata altissima,presentano forti caratteristiche di corporazioni,dominate nettamente dal nepotismo e dalla raccomandazione.

MA LA SCUOLA COSA MI HA INSEGNATO???

MI HA INSEGNATO SOLO AD UBBIDIRE ED A DIPENDERE DAL GIUDIZIO ALTRUI.

ALLA FINE BRILLARE A SCUOLA SIGNIFICA ESSERE "APPROVATI DAL PROFESSORE" IL CHE COMPORTA IL MANCATO SVILUPPO DELLE PROPRIE CAPACITA' DI GIUDIZIO E DI CREATIVITA'

P.S. Dopo queso poema voglio fare un elogio a Direct e Pokerste che sono due degli utenti che preferisco.

Ho fatto l'a3 senza a1 e a2...C&B? :lookaround:

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kegita
E così ecco spostare l'attenzione sul dare più esami possibile (quantità), ne ho passati 5 in meno di 3 mesi, e con voti relativamente buoni, ma in quanto a ricordare ciò che studiai.. hem...

Purtroppo per come è organizzata l'università italiana è così in tutte le facoltà,anche se ti impegni in un determinato esame perchè ti piace la materia,dopo 3-4 mesi hai dimenticato tutto.

Cmq interessante questa discussione. Sinceramente io sono uno che non ha mai fatto distinzione tra obiettivi primari e secondari. In ogni attività che faccio(studio,palestra,calcio a 5) cerco sempre di dare il massimo!

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Direct
MA LA SCUOLA COSA MI HA INSEGNATO???

MI HA INSEGNATO SOLO AD UBBIDIRE ED A DIPENDERE DAL GIUDIZIO ALTRUI.

ALLA FINE BRILLARE A SCUOLA SIGNIFICA ESSERE "APPROVATI DAL PROFESSORE" IL CHE COMPORTA IL MANCATO SVILUPPO DELLE PROPRIE CAPACITA' DI GIUDIZIO E DI CREATIVITA'

P.S. Dopo queso poema voglio fare un elogio a Direct e Pokerste che sono due degli utenti che preferisco.

Ho fatto l'a3 senza a1 e a2...C&B? :)

Finalmente qualcuno che ha capito che studiare e andare a scuola non serve ad un beneamato.. ehm. ok :)

Concordo pienamente con quello che scrivi, anche perché poi lo studio conforme ad ambienti scolastici e universitari è tutto sviluppato attorno a princìpi e criteri esistenziali che sono totalmente CONTRARI a quelli del PUing e dell'alphaness in generale.

Basta infatti guardare la depressione degli insegnanti universitari, ricercatori, esperti di 'sto cazzo :lookaround:

La materia in cui bisogna dare il meglio secondo me è la VITA. Sociale, sessuale, miglioramento costante..

ps. no dai, almeno per me non hai crashato, .. non so PokerSte, ma stasera io sono in vena di ONS ;)

PokerSte: facciamo un MAT? ;)

SARGE ON

Direct

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Direct
Cmq interessante questa discussione. Sinceramente io sono uno che non ha mai fatto distinzione tra obiettivi primari e secondari. In ogni attività che faccio(studio,palestra,calcio a 5) cerco sempre di dare il massimo!

Non facendo distinzioni, riesci a dare il meglio di te in ogni ambito dei tuoi interessi?

SARGE ON

Direct

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Quando ci prefiggiamo un obbiettivo sono veramente queste le cose che ci interessano? qualita e quantità?

Quando arriviamo all'obbiettivo ci interessa davvero sapere se ci siamo arrivati attraverso un buon o cattivo percorso? in poco o tanto tempo?

Un obbiettivo Raggiunto è un Obbiettivo Raggiunto indipendentemente da qualità o quantita, mi sbaglio?

Qualsiasi strada è Buona l'importante è avere fisso in testa ciò che si Vuole!

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Direct
Un obbiettivo Raggiunto è un Obbiettivo Raggiunto indipendentemente da qualità o quantita, mi sbaglio?

Qualsiasi strada è Buona l'importante è avere fisso in testa ciò che si Vuole!

Per carità, tutto è possibile. Però insomma.. se ci metto 60 anni per passare un esame universitario (mettiamo come esempio) poi non so quanto conviene vantarti XD

il mio thread era inteso come uno stile di vita di prefiggersi obiettivi e raggiungerli.. e una persona capace e che costantemente cerca il miglioramento non si interessa solo all'obiettivo raggiunto, ma soprattutto come lo raggiunge.

Una persona si interessa solo all'obiettivo raggiunto se ciò a cui punta è solo la quantità oppure ci si compiace di aver passato con un voto bassissimo per il semplice gusto di aver passato.. e qui si tratta sempre di quantità :lookaround:

SARGE ON

Direct

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se ci metto 60 anni per passare un esame universitario (mettiamo come esempio) poi non so quanto conviene vantarti XD

Se ci metti 60anni sei sicuro che passare gli esami sia stato il tuo obbiettivo primario?

il mio thread era inteso come uno stile di vita di prefiggersi obiettivi e raggiungerli.. e una persona capace e che costantemente cerca il miglioramento non si interessa solo all'obiettivo raggiunto, ma soprattutto come lo raggiunge.

Una persona si interessa solo all'obiettivo raggiunto se ciò a cui punta è solo la quantità oppure ci si compiace di aver passato con un voto bassissimo per il semplice gusto di aver passato.. e qui si tratta sempre di quantità :lookaround:

SARGE ON

Direct

Mmmm quindi se dovessi trovare una strada che in quanto Qualità sembra pessima ma che ti porta ad avere un grandissimo sviluppo personale la scarteresti a priori perche il percorso sembra Scadente?

Sono punti di vista diversi, e concordo il tuo punto di vista.

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PokerSte
Sinceramente io sto seriamente pensando di lasciare l'università.

Per questi motivi:

1)Abbassamento continuo del valore della laurea stessa(semplice pezzo di carta).

2)La scarsissima se non nulla preparazione pratica che sta dietro.

3)l'inutilità(se non per i professori che la insegnano)di almeno un terzo delle materie.

Non leggete Kiyosaki che vi blocca la(poca,nel mio caso) voglia di laurearsi.

In qualunque ramo del sapere è il FIELD che ha sempre ragione.

La laurea aveva valore in un mondo statico fatto da ignorantoni.

Cosa può insegnarmi un vecchio di 70 anni(età media dei professori) su un mondo che si aggiorna e si aggiornerà con velocità spaventosa?

Chiunque con una buona ricerca su internet ed in libreria può prendersi il materiale adatto per studiare,anzi anche meglio perchè i libri non sono quelli che i professori ci impongono di studiare.

Inoltre ci si libera di un inutile fardello (costituito da ansia e paura)del dimostrare di sapere concetti teorici,che se non applicati,verranno dimenticati dopo breve tempo.Io,il mio sapere,lo voglio dimostrare sul campo.

Solo facendo s'impara.Learning by doing.

Chi ha creato le aziende spesso non aveva titoli mostruosi ma passione e curiosità.Da Thomas Edison ai più recenti Bill Gates e Steve Jobs.

Grazie per i complimenti ma non condivido il vostro discorso anti-università.

Impostato così mi sembra il classico discorso che i miei amichetti di quando avevo 15 anni fanno tutti i pomeriggi quando staccano dal loro cantiere (muratori), dalla loro fabbrica (operai) o dal loro praticello (giardinieri, miei dipendenti), insieme ad altri 2 o 3 ignorantoni come loro davanti ad un bel bianchino, belli sporchi, con ancora indosso gli abiti da lavoro e le scarpe anti-infortunistiche. Ce l'hanno con quelli che si fanno il culo a studiare e migliorano personalmente (uno dei regali che qualsiasi università porta con se è quello di aprirti la mente come persona, se affrontata in modo serio), si lamentano perchè altra gente che si fa il culo ha successo; ma di fatto non hanno voglia di farsi il culo.

Ho tutta la bibliografia di Robert Kyosaki in casa mia e condivido appieno il suo punto di vista, ma NB: lui non invita a "non fare l'università", sostiene invece che la moderna struttura scolastica non sia in grado di rendere economicamente indipendenti (il che è sostanzialmente diverso).

Non so quale facoltà tu stia studiando; io ho quasi finito giurisprudenza, ci sono un sacco di materie che sembrano inutili, non ho in programma di fare una professione legale; ma comunque sono dell'idea che la mia università mi abbia dato tantissimo. Ha contribuito a farmi crescere come persona e a farmi diventare la persona che sono oggi e di cui vado grandemente fiero, e sono dell'idea che anche le materie apparentemente inutili, siano invece servite a qualcosa.

Ma se sei dell'idea che per la tua persona sia una inutile perdita di tempo, hai già scelto quello che l'università sarà per te: una inutile perdita di tempo.

La laurea aveva valore in un mondo fatto da ignorantoni.

Viviamo tutt'ora in un mondo fatto da ignorantoni; a cambiare è il tipo di ignoranza. Prova ad accendere la televisione sui canali nazionali, se non trovi 5min di porcheria in 24h vinci 5.000,00€

Modificato da PokerSte
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