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i genitori possono rappresentare un ostacolo?


fay

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Rarox

I genitori possono essere un ostacolo, soprattutto quando ragionano all'esatto opposto di quanto magari letto nei vari libri di inner game, autostima, crescita personale, motivazione ... ecc ... ; dunque avviene ancor di più uno scontro di pensiero tra genitori e figli, di quanto già non ce ne fosse normalmente.

Io per esempio mi scontro sempre con i miei, dato che io cerco di godermi il presente, mentre loro hanno solo la mente al futuro; io vivo al momento, loro di programmi; io penso positivo, loro fanno tutte ipotesi catastrofiche; io sono aperto a conoscere nuova gente, mentre loro mi mettono in allerta con gli sconosciuti ... e così via.

Cosa ho deciso di fare per risolvere queste disparità mentali? Semplice... fargli leggere i libri che ho letto anch'io. cool2.gif

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dr.feelgood

Non sò cosa dire della mia situazione dato che sono tutte esperienze estremamente soggettive. Spesso mi capita che vorrei stare fuori fino a tardi ma i miei non mi lasciano perché si svegliano presto e dicono che li sveglierei anche se non è vero e non c'è modo di discuterne: alla fine i figli fino alla maggiore età hanno il coltello dalla parte della lama e finiscono più volte per tagliarsi. Per questo credo di aver sempre ambito all'indipendenza, mi hanno sempre dato fastidio anche figure di controllo come maestri e professori negli ambienti sbagliati preferendo esperienze da autodidatta, fin da bambino se qualcuno mi diceva che non potevo fare una cosa gli chiedevo il motivo e se mi diceva che ero troppo piccolo rimanevo risentito e me ne andavo incazzato. Sapevo che potevo fare qualsiasi volessi fare ma ero e sono (ancora per pochi anni) sotto il controllo dei miei genitori e delle loro credenze limitanti.

Ho scoperto di recente che mia madre trasmette agli altri i suoi problemi, se è di cattivo umore ti dice che tu sei di cattivo umore e così via. Dato che lei si sente timida e introversa mi hà rifilato questa cazzata fin da piccolo. Ora stò cercando di cambiare e diventare quello che voglio veramente essere e non una mera proiezione di parenti e società.

I veri problemi con i miei genitori li trovo quando mi scontro con le loro credenze, si preoccupano per come la gente li vede e di come potrei farli risaltare (positivamente o negativamente), mia madre vorrebbe obbligarmi a fare le sue stesse esperienze e se non mi capisce mi dà contro come anche mio padre.

La parte più difficile è la discussione, avete presente quando si rompe un mangiacassette e continua a ripetere la stessa frase? ecco è quello che succede. Su alcune cose riesco a convincerli ma su altre mi sembra di essere all'inferno: mio padre capisce quello che vuole e sente quello che vuole sentire creandomi non pochi problemi, inoltre non si astiene da sparare giudizi su tutto quello che cammina ma almeno con lui si può trovare un compromesso. Mia madre invece è passata da essere una profonda credente cristiana a credere negli sciamani e abbracciare alberi e francamente non sò se fosse meglio prima o ora. Lei e' irremovibile tranne che su piccole cose, forse perché ha lavorato con persone dipendenti da droga e alcool. Se mettete insieme questi due avrete il mix perfetto per un completo disastro che non può finire nella mia resa, dato che se sono daccordo si alleano altrimenti cerco di convincere mio padre la cui opinione vale di più.

Stò aspettando di andarmene, non perché sia una situazione difficile ma perché non è quella che desidero per me.

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anicestellato

Stò aspettando di andarmene, non perché sia una situazione difficile ma perché non è quella che desidero per me.

Ho vissuto una situazione analoga e purtroppo confermo che l'unica soluzione è andarsene, se crescendo la situazione non cambia (magari ti vedono troppo piccolo per certe autonomie). Visto che hai ancora sedici anni, non mi sembra ragionevole dirti di aspettare oltre la maggiore età o il diploma (quello che arriva dopo dei due). Sarà una scelta dura, te lo dico per esperienza, quindi comincia a prepararti già da adesso, giorno per giorno. Comincia a considerare la possibilità di andare all'estero, visto che in Italia entrare nel mondo del lavoro è più difficile per i giovani.

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butterfly

Hai provato a spiegare a loro le cose che hai spiegato qui?

Penso che i genitori inconsapevolmente possano fare dei bei danni sui figli. Ma penso anche che se tornassi indietro, all'età delle incomprensioni, cercherei di parlare di più con i miei. A volte diamo per scontato che non capirebbero, e probabilmente abbiamo tutte le ragioni per pensarlo, ma così non ci proviamo neanche.

Ti consiglio di provare ad essere un po'più aperto, e se proprio non ti capiscono perché vivono su un pianeta diverso, cerca di renderti indipendente quanto prima, come ti hanno detto anche altri. Magari potresti fare una facoltà fuori sede se vuoi studiare, o se vuoi lavorare mettere qualche soldo da parte e poi andare a stare da solo. E se prendi questa decisione non farti venire i sensi di colpa nei confronti dei tuoi genitori.

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cbccmsor

dopo attente riflessioni, e consideraioni sulla mia vita passsata, spezzo una lancia a favore dei genitori: nessuno li ha costretti a mettervi al mondo, darvi una casa, nutrirvi, mantenerti e finanziarvi gli studi (soprattutto per chi è ancora liceale/universitario e non lavora ancora)

mentre nella maggior parte del mondo i fanciulli e i giovinetti patiscono la fame, le malattie, la guerra, a volte vengono venduti in tenera età addirittura, oppure arruolati per combattere per qualche conflitto etnico che si è ancora bambini, o messi a cucire tappeti, o a camminare sulle feci per rimettere nella stalla il gregge, o a lavorare perché il babbo da solo non ce la fa a mantenere tutta la famiglia (o se n'è andato, o è un violento ubriacone, o è morto) soprattutto se qualche componente ha malattie gravi che non si possono curare perché non ci sono i soldi;

voi invece avete avuto il privilegio immenso di avere come massime preoccupazioni il voto in pagella e la sciarpa da abbinare al vestito, privilegio che vi è stato garantito da loro... che probabilmente si spaccano la schiena per mantenervi gli studi, accontentare tutti i vostri capricci, darvi la paghetta per farsi il drinkino il sabato sera o entrare nel giro della "cura di sè stessi" per pagare lampade/vestiario/palestra, quando potrebbero benissimo fregarsene, decidere di spendere i LORO soldi per farsi un viaggio e darvi il minimo indispensabile per non violare la legge.... non lasciandovi nemmeno la possibilità di prendervi il gelato con gli amici dopo le lezioni, a meno che vi troviate un lavoretto.

perciò se preferissero che voi torniate a casa alle XX perché oltre fuori ci sta solo la gentaglia, o che pensiate a studiare piuttosto che partecipare a party, serate in discoteca o feste in spiaggia, non date loro tutti i torti anche se quel che volete fare nella vita è effettivamente stare fuori fino all'alba ed essere l'anima di tutti i club; perché la vita non è così facile, non è tutta gioie e festini, c'è chi i soldi che voi spendete per i manuali di seduzione o i corsi di seduzione li bramerebbe per CAMPARE, contentatevi di ciò che vi viene già concesso come grande beneficio & privilegio per divertirvi; e solo quando potrete giustificare un certo tipo di stile di vita perché siete totalmente in grado di permettervelo col vostro lavoro e ingegno, prendetevi le libertà che volete.

e sempre per questo motivo, se un vostro genitore vi chiede il favore di non farlo preoccupare facendo tardi e di rientrare per le 23/00/01, ascoltatelo e obbedite

Modificato da cbccmsor
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Silence

dopo attente riflessioni, e consideraioni sulla mia vita passsata, spezzo una lancia a favore dei genitori: nessuno li ha costretti a mettervi al mondo, darvi una casa, nutrirvi, mantenerti e finanziarvi gli studi (soprattutto per chi è ancora liceale/universitario e non lavora ancora)

mentre nella maggior parte del mondo i fanciulli e i giovinetti patiscono la fame, le malattie, la guerra, a volte vengono venduti in tenera età addirittura, oppure arruolati per combattere per qualche conflitto etnico che si è ancora bambini, o messi a cucire tappeti, o a camminare sulle feci per rimettere nella stalla il gregge, o a lavorare perché il babbo da solo non ce la fa a mantenere tutta la famiglia (o se n'è andato, o è un violento ubriacone, o è morto) soprattutto se qualche componente ha malattie gravi che non si possono curare perché non ci sono i soldi;

voi invece avete avuto il privilegio immenso di avere come massime preoccupazioni il voto in pagella e la sciarpa da abbinare al vestito, privilegio che vi è stato garantito da loro... che probabilmente si spaccano la schiena per mantenervi gli studi, accontentare tutti i vostri capricci, darvi la paghetta per farsi il drinkino il sabato sera o entrare nel giro della "cura di sè stessi" per pagare lampade/vestiario/palestra, quando potrebbero benissimo fregarsene, decidere di spendere i LORO soldi per farsi un viaggio e darvi il minimo indispensabile per non violare la legge.... non lasciandovi nemmeno la possibilità di prendervi il gelato con gli amici dopo le lezioni, a meno che vi troviate un lavoretto.

perciò se preferissero che voi torniate a casa alle XX perché oltre fuori ci sta solo la gentaglia, o che pensiate a studiare piuttosto che partecipare a party, serate in discoteca o feste in spiaggia, non date loro tutti i torti anche se quel che volete fare nella vita è effettivamente stare fuori fino all'alba ed essere l'anima di tutti i club; perché la vita non è così facile, non è tutta gioie e festini, c'è chi i soldi che voi spendete per i manuali di seduzione o i corsi di seduzione li bramerebbe per CAMPARE, contentatevi di ciò che vi viene già concesso come grande beneficio & privilegio per divertirvi; e solo quando potrete giustificare un certo tipo di stile di vita perché siete totalmente in grado di permettervelo col vostro lavoro e ingegno, prendetevi le libertà che volete.

e sempre per questo motivo, se un vostro genitore vi chiede il favore di non farlo preoccupare facendo tardi e di rientrare per le 23/00/01, ascoltatelo e obbedite

non sono d'accordo.

nessuno ha chiesto loro di metterci al mondo, quindi neanche noi. l'han fatto perchè o volevano avere un figlio, quindi è stata una loro decisione, che comporta costi e benefici, oppure "è capitato", e allora non è "colpa" di nessuno.

in ogni caso non regge la tesi "siccome mi han mantenuto allora possono decidere della mia vita". O meglio, è giusto che sia cosi fino a una certa età (circa sui 16/17 anni), ma dopo la maggior parte delle persone non è più un bambino che non riesce a pensare più in là di domani (anche se esistono 30enni così), si è dei piccoli individui, che come tali devono avere il diritto di perseguire la propria felicità.

Fra parentesi una cosa che ODIO è quando si fa l'esempio con i paesi del 3° mondo, perché presentare una situazione peggiore non rende positiva la tua. Se ti dò per pranzo 10 grammi di pasta avrai ancora fame, e credimi che se ti dico "in africa non hanno neanche quello" non ti sazi.

comunque il problema non è che i genitori vogliano che tu non faccia l'idiota, cosa con cui posso concordare (è sacrosanto che se si rendon conto che il loro figlio è un bulletto, un delinquente, un tossico, gli diano 4 ceffoni per farlo rigar dritto), ma il fatto che possano sbagliare.

ed è questo lo sporco segreto: i genitori non son perfetti, STANNO IMPARANDO ANCHE LORO COME FARE IL GENITORE proprio come noi stiamo imparando a vivere..

non c'è un corso istantaneo alla matrix appena la ragazza rimane incinta, devono andare avanti a tentativi e a intuito, il che implica che non abbiano sempre ragione, che possano fare danni, che ogni tanto sia giusto dire NO se non si è d'accordo.

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dr.feelgood

Sono d'accordo con Silence e aggiungo che sono sciuscettibile al paragonarsi con altre persone perché penso sia una cosa controproducente e dannosa per niente utile né a noi né a loro, quindi l'Africa la lasciamo all'Africa, l'Italia all'Italia.

In questo caso il paragone serve a farci rendere conto di quanto siamo fortunati ma non è necessario per essere felici e per essere consapevoli di ciò quindi in esso vedo solo un mezzo per "accontentarci" una parola che fà schifo.

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Vincent

Io di anni ne ho 20, e vivo all`estero da 1, da quando ho abbandonato l`universita`, al primo anno.

Il rapporto con i miei genitori e` sempre stato di amore odio.

Loro non mi hanno mai vietato niente dai 16 anni in poi.

Fino a quell`eta` mi dicevano cosa fare e cosa no (anche se il tutto era sempre trattabile), per poi farmi fare tutto quello che volevo.

Tante volte ho fatto cose che non approvavano, come quando ho lasciato l`Uni, o abbandonare casa per venire nell`est Europa a lavorare, cosi` giovane.

Pero` han sempre rispettato le mie scelte, e non sono mai stati superficiali.

Siamo stati al mare poco tempo fa, assieme, e non si sono vergognati assolutamente di avere un figlio con scritto Santa Muerte sullo Sterno.

Le madri di molti miei amici, non sarebbero piu` venute al mare, a parti invertite.

Lasciare l`Universita`, o farmi fare la scuola che ho voluto e il corso di Studio che ho voluto, anche questo molti miei amici non han potuto.

Questa e` una delle cose che ritengo piu` assurde, avere la vita rovinata fin dai 12 anni per volere dei tuoi.

Ho amici che avrebbero voluto fare l`Alberghiero per lavorare nei bar o negli Hotel e sono stati obbligati a fare il Classico/Scientifico e poi Economia o qualche caxata del genere.

Assurdo.

Quello pero` che ho imparato, e` che i genitori ti trattano come tu ti fai trattare.

Cosi` come le persone.

E` vero che si prnede molto dai genitori, ma puoi decidere tu che prendere.

E seppur e` vero che puoi prendere cose caratteriali, molte altre le puoi decidere tu.

Per farti un esempio, mio padre e` sempre stato una testa calda, con un sacco di problemi e casini con la giustizia.

Io sono uguale identico.

Se litigo, e quando litigo, non ci vedo piu` e ti devo uccidere, o tu devi uccidere di botte me.

Questo tratto caratteriale l`ho preso da lui, non mi e` stato imposto da nessuno.

Ma il fatto, ad esempio, che a loro piaccia molto una vita tranquilla, e a me piace uscire e fare casino, ho deciso io che sia cosi`.

Non possono bloccare quello che vuoi fare, tu devi farti trattare come una persona, non come un tamagotchi.

Troppo facile avere un figlio cosi`.

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Silence

Questa e` una delle cose che ritengo piu` assurde, avere la vita rovinata fin dai 12 anni per volere dei tuoi.

Ho amici che avrebbero voluto fare l`Alberghiero per lavorare nei bar o negli Hotel e sono stati obbligati a fare il Classico/Scientifico e poi Economia o qualche caxata del genere.

Assurdo.

Quello pero` che ho imparato, e` che i genitori ti trattano come tu ti fai trattare.

Cosi` come le persone.

E` vero che si prnede molto dai genitori, ma puoi decidere tu che prendere.

E seppur e` vero che puoi prendere cose caratteriali, molte altre le puoi decidere tu.

Per farti un esempio, mio padre e` sempre stato una testa calda, con un sacco di problemi e casini con la giustizia.

Io sono uguale identico.

Se litigo, e quando litigo, non ci vedo piu` e ti devo uccidere, o tu devi uccidere di botte me.

Questo tratto caratteriale l`ho preso da lui, non mi e` stato imposto da nessuno.

Ma il fatto, ad esempio, che a loro piaccia molto una vita tranquilla, e a me piace uscire e fare casino, ho deciso io che sia cosi`.

Non possono bloccare quello che vuoi fare, tu devi farti trattare come una persona, non come un tamagotchi.

Troppo facile avere un figlio cosi`.

sono d'accordissimo con te!!! ho un amica (maggiorenne) che è un caso drammatico. per dirti, l'anno scorso d'estate (quindi niente compiti o levatacce o altro) le chiedo "ti và di venir al lago sto pomeriggio?" " molto volentieri, ma questa settimana sono uscita un po spesso e ai miei non fa piacere" "ma ti han proibito di uscire?" "no, ma so che non vogliono e allora non vengo." O.O assurdo! eppure per lei è la normalità perchè da sempre ha accettato di farsi comandare da loro.

ora, riconosco che anchio ogni tanto cerco un compromesso... invece di mollare direttamente l'università e iniziare a lavorare, andrò a vedere se posso passarmi i crediti in un college a sydney per finire quello MENTRE lavoro (qui la cosa è infattibile, per quel che ho in mente io). Questo premesse 2 cose: 1 se vedo che non me li passano lascio stare, rimango li e lavoro e basta, 2 trasferendomi in un paese estero è comodo avere un ambiente pieno di coetanei (avevo comunque in mente di trasferirmi).

Ma la cosa l'ho accettata io. Per quanto le sarebbe dispiaciuto, avrebbe (ed ha) urlato, mia madre si sarebbe adeguata al mio volere, pur non approvandolo, perché ho impostato così la dinamica: se ne può parlare, ma l'ultima parola spetta a me. (come è stato per il tatuaggio che ho sul braccio, i miei orari, le mie scelte...non chiedo permesso, li avverto che farò una cosa, semplicemente.)

per moltissima gente questo purtroppo è una chimera, e non riescono a capire che è un rischio enorme quello di far decidere i tuoi per te... sia perchè quando non ci saranno più rischi di essere impreparato alla vita vera, sia perchè loro per quanto ti amino e ti conoscano non sanno al 100% ciò che davvero ti piace, come quando e i nche situazioni.. molto spesso cercheranno quello che SECONDO LORO è meglio per te, non quello che lo è davvero, per un semplice fatto:

se vuoi bene a una persona vuoi che le stia al sicuro. fisicamente ed economicamente. di conseguenza per molti (troppi) genitori è accettabile che i loro figli sacrifichino un po di felicità per la sicurezza di un lavoro in banca, una moglie stabile e simili.. inconsciamente perchè cosi loro (i genitori) staranno più tranquilli.

il che è, francamente, inaccettabile per me.

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Vincent

sono d'accordissimo con te!!! ho un amica (maggiorenne) che è un caso drammatico. per dirti, l'anno scorso d'estate (quindi niente compiti o levatacce o altro) le chiedo "ti và di venir al lago sto pomeriggio?" " molto volentieri, ma questa settimana sono uscita un po spesso e ai miei non fa piacere" "ma ti han proibito di uscire?" "no, ma so che non vogliono e allora non vengo." O.O assurdo! eppure per lei è la normalità perchè da sempre ha accettato di farsi comandare da loro.

ora, riconosco che anchio ogni tanto cerco un compromesso... invece di mollare direttamente l'università e iniziare a lavorare, andrò a vedere se posso passarmi i crediti in un college a sydney per finire quello MENTRE lavoro (qui la cosa è infattibile, per quel che ho in mente io). Questo premesse 2 cose: 1 se vedo che non me li passano lascio stare, rimango li e lavoro e basta, 2 trasferendomi in un paese estero è comodo avere un ambiente pieno di coetanei (avevo comunque in mente di trasferirmi).

Ma la cosa l'ho accettata io. Per quanto le sarebbe dispiaciuto, avrebbe (ed ha) urlato, mia madre si sarebbe adeguata al mio volere, pur non approvandolo, perché ho impostato così la dinamica: se ne può parlare, ma l'ultima parola spetta a me. (come è stato per il tatuaggio che ho sul braccio, i miei orari, le mie scelte...non chiedo permesso, li avverto che farò una cosa, semplicemente.)

per moltissima gente questo purtroppo è una chimera, e non riescono a capire che è un rischio enorme quello di far decidere i tuoi per te... sia perchè quando non ci saranno più rischi di essere impreparato alla vita vera, sia perchè loro per quanto ti amino e ti conoscano non sanno al 100% ciò che davvero ti piace, come quando e i nche situazioni.. molto spesso cercheranno quello che SECONDO LORO è meglio per te, non quello che lo è davvero, per un semplice fatto:

se vuoi bene a una persona vuoi che le stia al sicuro. fisicamente ed economicamente. di conseguenza per molti (troppi) genitori è accettabile che i loro figli sacrifichino un po di felicità per la sicurezza di un lavoro in banca, una moglie stabile e simili.. inconsciamente perchè cosi loro (i genitori) staranno più tranquilli.

il che è, francamente, inaccettabile per me.

Siamo sulla stessa lunghezza d`onda.

La risposta della tua amica, e` degna di un lavaggio del cervello da Cortina di Ferro, o da Arancia Meccanica, la Cura Ludovico.

Lei non ha chiesto, lei vorrebbe, ma non puo`.

Non ha la certezza di non potere, ma il suo Io e` totalmente annullato da 19 anni di "umiliazioni".

Non ha neanche in testa il chiedere, perche` nella sua normalita` c`e` il No.

Per il tatuaggio uguale.

Sento amici che dicono "Se faccio il tatuaggio mi mandano fuori di casa".

Non riescono neppure a rendersi conto di quanto sia surreale la frase FUORI DI CASA.

Per loro e` proprio cosi`, se lo fanno sono fuori.

Queste persone hanno una realta` completamente distorta, sono annullate e si stanno "rincitrullendo" perche` non riescono piu` a distinguere cose stupide e false dal volere proprio e dal volere di altri.

Inaccettabile anche per me.

P.S: Attenzione per Sydney, Universita` abbastanza costose per gli stranieri, per via della Intl students tuition (un po` come negli USA), e avere un visto di lavoro che non sia il WHV e` abbastanza difficile.

Ma in Bocca al Lupo!

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