lupo solitario...

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

quando racconto di un viaggio in solitudine oppure che spessisimo vado a pranzo da solo o che mi piace anche passare molto ore al parco, a leggere il mio libro, ottengo risposte che in prevalenza esprimono il concetto:

da solo = strano, asociale, persona stramba fino, esagerando, ad essere immaginata come una persona senza amici e affetti e quindi senza valore.

io me ne frego. Mi piace e lo faccio....e soprattutto do e ricevo tantissimo in termini di rapporti.

Vedo però un problema nel sarging che, a parte contesti sociali in cui si è ben accetti anche quando si è da soli (supermercato, posta, camminate davanti alle vetrine dei negozi) in situazioni in cui ci si vede per stare insieme (pub, bar, feste all'aperto), presentarsi da soli, senza amici, mi dà l'idea di essere visto come uno sfigato e lo stato d'animo che ne consegue non mi fa neanche immaginare di aprire.

come fate voi ad "aprire" da soli nei posti in cui, normalmente, si va in gruppo?

qual è la chiave mentale più indicata per accedere comunque alle migliori risorse interiori?

"aprire" sistematicamente da soli, è per voi possibile?

mi piacerebbe trasformarmi in un lupo solitario, senza regole del gruppo da seguire, ma l'immagine del lupo solitario ( perchè quasi sempre è così che si viene percepiti), nelle mia testa riduce drasticamente ogni possibilità di scrivere una storia dal piacevole finale.

... a cappuccetto rosso hanno insegnato a non dare confidenza al lupo.

bel dilemma.

[Mafarka [Partecipante] 4]

Non ho mai sperimentato una seduzione di gruppo votata al successo (se non in qualche raro caso, e con amici di rara squisitezza e altrettanto raramente frequentati per motivi contingenti); quella che si appropria della dinamica TU e WINGMAN o PIVOT, per intenderci. Capitava, e capita tuttora che esca in gruppo (sia amici, sia amiche), ma che, per finire, l'approccio, anche con un gruppo di ragazze, sia condotto da me esclusivamente (con tutte le difficoltà di isolamento; ma con il vantaggio di essere l'unico riferimento).

Come te, capitansomaro, sono un lupo solitario e nel sargio così come nella vita non sono abituato a coordinare sforzi e strategie nel raggiungimento di un obiettivo: tendo all'autonomia ed adoro essere e rimanere indipendente.

Mesi addietro, mi è capitato di "dover" uscire da solo, perché in ad un immancabile appuntamento mondano non vi era nessuno disponibile ad accompagnarmi. Ammetto di avere compiuto non pochi sforzi di volontà e di aver lottato contro la paura del giudizio altrui. Mai presentimento fu così sbagliato: quella sera mi divertii MAI COME PRIMA. Ammetto di essere stato aiutato dal fatto che, in quell'occasione, vi erano numerosi conoscenti, con cui mi intrattenni, ma - e qui emerge tutta la grandiosità del lupo solitario - senza nessun VINCOLO o IMPEGNO. Potevo giostrare, muovermi, qua e là, senza nessun amico al seguito con cui dovessi per forza di cose discutere anche senza validi argomenti, avvisare ogni volta che mi spostavo di mezzo metro, ecc.

ERO libero insomma di "suonare" e "percuotere" l'intero ambiente come un direttore d'orchestra. È stata questa primavera, dove ho conseguito i risultati migliori. Pian piano ho cominciato ad uscire anche in ambienti dove non conoscevo nessuno. Senza più alcun timore, ma anzi con un senso compiuto di libertà.

Al punto che ora preferisco addirittura uscire da solo (tranne eccezioni) che non in compagnia!

Ti consiglierei, più che di partire con un frame puramente teorico e prestabilito, di costruirti un frame inossidabile mediante l'ESPERIENZA: quando ti sarai abituato ad uscire da solo, provando e vincendo gli inevitabili dubbi e paure iniziali, tutto diverrà molto naturale. Questo ti darà un PLUSVALORE immenso - nella vita di tutti i giorni! - e ti qualificherà come persona eccezionale (nel senso di "non comune"), ossia, capace di divertirsi, di socializzare, di giocare senza dipendere dagli altri.

Al fine di evitare di "apparire come sfigato", come tu paventi, ho elaborato un piccolo "trucco" che mi aiutato e mi aiuta tuttora a riempire quei momenti in cui potresti effettivamente apparire come un cucciolo abbandonato (nonostante la serenità e la calma che avrai raggiunto): fumare, quando esco, qualche cigarillos. Non sono patito del fumo, anzi; ma il fatto assaporare, in un contesto mondano, una sigaretta, non solo ti crea una sensazione di piacere, sia interna, sia apparente, che colma egregiamente il vuoto di un interlocutore, ma ti regala una gestualità impagabile, un senso di pace e di soddisfazione che anche gli altri percepiranno.

Naturalmente, questi attimi di completa autonomia, li alternerai a quello che un altro passatempo preferito: SOCIALIZZARE.

Dovrai prepararti a rispondere a volte allo Shit test: "Dove sono i tuoi amici?" Basterà semplicemente replicare "Oh, sono rimasti su Marte, c'è ancora parecchio lavoro da sbrigare (lo avevo letto su questo forum, se non erro, è efficacissimo). Oppure che "sono restati a fare gli straordinari nella nostra lavanderia di fazzoletti di carta; sai è appena uscita al cinema una commedia romantica".

Concludo ribadendo che le serate PIÙ BELLE le ho vissute uscendo proprio da solo.

Non farti dunque alcuna remora!

[Kronbla [Partecipante] 1]

Anche a me non dispiace uscire da solo, ma non riesco sempre a passare gli shit test.'mi sento a mio agio ma non riesco a trasmetterlo come capitansomaro

[Andreas [Élite] 3579]

Quoto Mafarka.

Ed aggiungo una cosa: un buon metodo per avere social proof nei locali, anche se ci vai in solitario, è "sedurre" prima di tutto chi lavora nel locale.

Il buttafuori ti lascia entrare gratis, il proprietario viene a salutarti, il barista ti offre da bere, le cameriere stazionano al tuo tavolo.... e tu saresti un asociale?

[Lordjulian [Staff] 152]

Ottimi consigli, in queste vacanze pensavo di dedicarmi al miglioramento del sarging solitario...

[PokerSte [Partecipante] 25]

chiarimento stupido: quando voi dite di uscire da soli, vi riferite a pianificare delle intere serate (che so tutto il sabato sera) all'uscire da solo, prendere ed andare in tal locale od in tal zona mondana?

vi è mai successo di arrivare e non conoscere proprio nessuno di tale zona? in tal caso che fate, come vi comportate?

interessante questo topic, merita le 5 stellette.

[The Gamer [Partecipante] 1]

anche io esco da solo spesso , sono in una nuova città, non che mi creo grandi pippe mentali però lo ammetto che all'inizio si ci sente un pochino esclusi, il mio trucco; attaccare discorso con un ragazzo normale o con ragazze non attraenti giusto per acquisire la sicurezza e il frame e vi sentirete come se tutti aspettano solo voi da conscere, è una senzazione che ho sempre quando lo faccio, e poi cosi conoscerete altra gente , fino al punto che siete cosi pieni di energia che potete cominciare il Vero Game

[007 [Élite] 483]

un topic che mi riguarda personalmente.....

sono anche io un lupo solitario.....alla fine c'è chi dice che i veri uomini siano dei lupi solitari...in effetti pensateci bene....uscire da soli in contesti dove non si conosce nessuno e riuscire comunque a far uscire una serata niente male magari socializzando con poche o molte persone,secondo voi non è un'essere UOMINI VERI questo?

cioè parliamoci chiaro quanti sono quelli che ci riescono?

sono molto pochi.....

riuscire ad ottenere un'abilità del genere vuol dire non avere problemi con gli altri,vuol dire avere una resistenza psicologica incredibile al giudizio altrui,vuol dire fascino per le ragazze....ecc....

ma mi rendo conto sia difficile....

[PokerSte [Partecipante] 25]

alla fine c'è chi dice che i veri uomini siano dei lupi solitari...in effetti pensateci bene....uscire da soli in contesti dove non si conosce nessuno e riuscire comunque a far uscire una serata niente male magari socializzando con poche o molte persone,secondo voi non è un'essere UOMINI VERI questo?

cioè parliamoci chiaro quanti sono quelli che ci riescono?

sono molto pochi.....

riuscire ad ottenere un'abilità del genere vuol dire non avere problemi con gli altri,vuol dire avere una resistenza psicologica incredibile al giudizio altrui,vuol dire fascino per le ragazze....ecc....

ma mi rendo conto sia difficile....

è una cosa molto difficile, penso che per il 99% delle persone sia una montagna insormontabile, ma il premio è grande: libertà assoluta.

pensateci bene: vorremmo andare in un posto ma non ci andiamo perchè saremmo soli in tal luogo, è un bellissimo esempio di quel fenomeno che in psicologia viene definito "paralisi": ovvero quando un determinato stato d'animo ci paralizza, non andiamo lì perchè saremmo da soli, ma lo vorremmo; oppure ci andiamo ma una volta arrivati ci chiudiamo in noi stessi e non parliamo con nessuno, quando invece vorremmo socializzare..

riuscire a sorpassare la cosa e arrivare nella condizione di poter andare dovunque anche da soli sarebbe una skill di non poco conto.

attendo le risposte di chi già ha provato l'esperienza.

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

è una cosa molto difficile, penso che per il 99% delle persone sia una montagna insormontabile, ma il premio è grande: libertà assoluta.

pensateci bene: vorremmo andare in un posto ma non ci andiamo perchè saremmo soli in tal luogo, è un bellissimo esempio di quel fenomeno che in psicologia viene definito "paralisi": ovvero quando un determinato stato d'animo ci paralizza, non andiamo lì perchè saremmo da soli, ma lo vorremmo; oppure ci andiamo ma una volta arrivati ci chiudiamo in noi stessi e non parliamo con nessuno, quando invece vorremmo socializzare..

riuscire a sorpassare la cosa e arrivare nella condizione di poter andare dovunque anche da soli sarebbe una skill di non poco conto.

attendo le risposte di chi già ha provato l'esperienza.

pokerste?

In passato, spesso, spessisimo, sono stato da solo. Era una mia necessità. e lo è tutt'ora.

Arrivai al punto di andarmene all'estero per diversi mesi, per sfidare e provare me stesso. Partii senza neanche un progetto, un numero di telefono, niente di niente tranne che il biglietto di andata. Lo scrivo perchè la parte iniziale della "paralisi" l'ho vinta e non ho nessun problema ad agire in solitudine, anche se preferisco stare in compagnia. Personalmente però trovo difficile socializzare quando sto da solo. Mi inibiscono, ne sono consapevole, le reazioni degli altri nel parlare con una persona che si presenta sola.

Vorrei vincere proprio quest'aspetto: non uscire solo e libero, che non è un problema, ma da solo approcciare superando le inibizioni.

Succede, certo che succede, che approccio, conosco, parlo, rido scherzo etc etc, ma è sempre un approccio occasionale, dettato dalla circostanze. Invece vorrei ruscire a fare "sarging".

Il risultato di queste chiacchiere è stato che ieri sera potevo decidere di riposarmi un po' oppure uscire e andare in uno di quei posti in cui l'estate ci trovi mezza roma.

Buona la seconda.

Sono stato un paio di ore in mezzo alla gente, tranquillo, sereno, con un sorriso divertito sulle labbra. Se fosse capitata l'occasione di parlare, una qualsiasi caxxata, avevo lo spirito così giusto che sarei andato forte e potente come un treno....ma aprire niente...e c'era un sacco di topa ( e non parlo delle pantegane del tevere, proprio dove sono andato).

Secondo me, se riesci ad aprire da solo, da solo al 100%, sistematicamente, sei oltre il PUA.

oggi a pranzo, da solo, di nuovo da solo, ho agganciato la tipa che serve nel posto, e le chiacchiere sono andate via benissimo. Lo dico per ribadire che qunado capita l'occasione, nessun problema; ma se la devo creare, niente, pur avendo vinto la parte iniziale della tua "paralisi".

ps se qualcuno di roma si vuole fare un giro di sera lì al lungo fiume....parliamone