Andreas [Élite] 3582 Inviato 30 Novembre 2010 Inviato 30 Novembre 2010 "Nessuno s'innamora se è, sia pure parzialmente, soddisfatto di ciò che ha e di ciò che è. L'innamoramento scaturisce dal sovraccarico depressivo e questo è un'impossibilità di trovare qualcosa che ha valore nell'esistenza quotidiana. Il "sintomo" della predisposizione all'innamoramento non è il desiderio cosciente d'innamorarsi, di arricchire l'esistente; ma, il senso profondo di non essere e di non avere nulla che vale e la vergogna di non averlo. Il senso della nullità e la vergogna della propria nullità. Per questo l'innamoramento è più frequente nei giovani, perché essi sono profondamente incerti, non sono sicuri di valere, spesso si vergognano di se stessi. E lo stesso vale in altre età della vita quando si perde qualcosa del nostro essere; alla fine della giovinezza oppure quando ci si avvicina all'età anziana. Non è la nostalgia di un amore che ci fa innamorare, ma il convincimento di non aver nulla da perdere divenendo ciò che diventiamo; è la prospettiva del nulla davanti a noi. Solo allora si costituisce dentro di noi la disposizione al diverso e al rischio, quella propensione a gettarsi nel tutto o nel niente che coloro che sono in qualche modo soddisfatti del proprio essere non possono provare." Tratto da "Innamoramento e Amore" Francesco Alberoni. Questo mi ha dato da pensare, o meglio, da ricordare.. L'unica volta in cui mi sono innamorato (da cui poi è nata una one-itis di quasi 2 anni ) è capitato in un momento oscuro della mia vita. Tra i 18 e i 20. Da quando ne sono uscito, ho avuto alcuni momenti di forte passione per alcune donne (2 in particolare) ma, nessuna ha mai avuto quell'impatto dirompente nella mia vita, come lo ha avuto la mia ex one-itis. Quindi mi chiedo, ci innamoriamo quando ne abbiamo bisogno?
BackToLife [Partecipante] 3550 Inviato 30 Novembre 2010 Inviato 30 Novembre 2010 Messa in questi termini stiamo parlando di dipendenza affettiva, non di amore! Ho studiato qualcosa qualche anno fa, se fai una ricerca su google troverai molto materiale a riguardo:) "Nessuno s'innamora se è, sia pure parzialmente, soddisfatto di ciò che ha e di ciò che è. L'innamoramento scaturisce dal sovraccarico depressivo e questo è un'impossibilità di trovare qualcosa che ha valore nell'esistenza quotidiana. Il "sintomo" della predisposizione all'innamoramento non è il desiderio cosciente d'innamorarsi, di arricchire l'esistente; ma, il senso profondo di non essere e di non avere nulla che vale e la vergogna di non averlo. Il senso della nullità e la vergogna della propria nullità. Per questo l'innamoramento è più frequente nei giovani, perché essi sono profondamente incerti, non sono sicuri di valere, spesso si vergognano di se stessi. E lo stesso vale in altre età della vita quando si perde qualcosa del nostro essere; alla fine della giovinezza oppure quando ci si avvicina all'età anziana. Non è la nostalgia di un amore che ci fa innamorare, ma il convincimento di non aver nulla da perdere divenendo ciò che diventiamo; è la prospettiva del nulla davanti a noi. Solo allora si costituisce dentro di noi la disposizione al diverso e al rischio, quella propensione a gettarsi nel tutto o nel niente che coloro che sono in qualche modo soddisfatti del proprio essere non possono provare." Tratto da "Innamoramento e Amore" Francesco Alberoni. Questo mi ha dato da pensare, o meglio, da ricordare.. L'unica volta in cui mi sono innamorato (da cui poi è nata una one-itis di quasi 2 anni ) è capitato in un momento oscuro della mia vita. Tra i 18 e i 20. Da quando ne sono uscito, ho avuto alcuni momenti di forte passione per alcune donne (2 in particolare) ma, nessuna ha mai avuto quell'impatto dirompente nella mia vita, come lo ha avuto la mia ex one-itis. Quindi mi chiedo, ci innamoriamo quando ne abbiamo bisogno?
Rarox [Partecipante] 854 Inviato 30 Novembre 2010 Inviato 30 Novembre 2010 Penso che l'amore possa nascere in mille modi diversi (o a prima vista, o col passare del tempo e quindi con l'aumento d'affetto verso un'altra persona ecc...) ma alla fine il tutto converge verso le stesse emozioni; siamo stati quasi tutti innamorati, sappiamo come ci si sente, poi a volte il sentimento può essere più forte o più debole, ma sappiamo che emozioni si provano quando si è innamorati. Poi che ci si innamori perchè da soli ci sentiamo "poveri" e quindi abbiamo bisogno di un'altra persona, beh , potrebbe essere un'altra causa, ma questo alla fine cosa importa?
TheItalianBull [Partecipante] 1747 Inviato 30 Novembre 2010 Inviato 30 Novembre 2010 Poi che ci si innamori perchè da soli ci sentiamo "poveri" e quindi abbiamo bisogno di un'altra persona, beh , potrebbe essere un'altra causa, ma questo alla fine cosa importa? mi ha colpito molto questo tuo pensiero....
mastermind [Partecipante] 1074 Inviato 30 Novembre 2010 Inviato 30 Novembre 2010 ......bè mi sembra una visione alquanto triste e riduttiva dell'amore e dell'innamoramento! Quando mi sono innamorato perdutamente della mia hb ero soddisfattisimo di me stesso, fino a quando l'ho vista e senza sapere chi era e come si chiamava mi sono perso in lei e nel desiderio di averla!!! Stando alla lettura che ci hai proposto si innamorano solo i supersfigati o chi ha un'esistenza piatta, allora non parlerei di amore o di innamoramento ma di bisogni pisoaffettivi da soddisfare e vuoti da riempire, mi dispiace ma penso che l'amore sia "raro" prezioso e spesso lo si scambia per qualcosa che luccica ma che oro non è!!!
GiacBar [Partecipante] 302 Inviato 30 Novembre 2010 Inviato 30 Novembre 2010 Wow, è sempre interessante leggere le riflessioni di questi ''intellettuali illuminati''. Soprattutto quando le sparano grosse e improvvisano un po' di sociologia, tanto per fare un po' di audience. Quante balle: qualsiasi forma di attrazione, innamoramento compresa, dipende dagli altri, non da noi. Possiamo essere felici, tristi o quant'altro, ma se una persona è in grado di creare in noi quel senso di desiderio inappagato e tensione, non c'è farsa che tenga: restiamo fregati. La felicità non è mai data dalla ''vita soddisfatta'', perchè il desiderio appagato è un desiderio morto, abbiamo sempre bisogno di nuovi stimoli per essere felici. Ci sarà sempre quindi un senso di inappagamento nella vita. Non potrebbe essere diversamente.
Maddalena86 [Partecipante] 2 Inviato 30 Novembre 2010 Inviato 30 Novembre 2010 Sì, è vero, nei momenti in cui siamo più deboli siamo più propensi ad "innamorarci", in realtà è solo "bisogno" di qualcuno che ci ascolti, che ammortizzi i nostri problemi e prenda il postodelle nostre mancanze interiori. Poi appena ci riprendiamo, scopriamo qualcosa che valga davvero per noi, può essere un lavoro, amici, passioni, ed ecco che ci manca lo spazio, ci sentiamo soffocare da quella persona che per noi sembrava fondamentale, e ci sentiamo confusi. L'innamoramento vero non è solo bisogno della presenza di una persona. C'è il sesso, che è comunque un bisogno fisiologico. La passione VERA, rara tra un uomo e una donna e che equivale a feeling. La voglia di scoprire chi c'è dall'altra parte. Voler dare amore alla persona a cui ci si sta affezionando. Costruire qualcosa con lei, farci dei progetti indipendenti dagli altri progetti di vita di ognuno dei due. Semplicemente con questa persona stiamo bene. Per capire se siamo veramente innamorati o al contrario abbiamo bisogno e basta dovremmo chiederci quanto siamo disposti a dare amore e non l'aver bisogno di lei. Prima di chiedersi se ci innamoriamo quando ne abbiamo bisogno dovremmo chiederci: sono soddisfatto della mia vita? è veramente nelle mie mani o inconsciamente voglio affidarla a qualcuno? Se ci sentiamo indipendenti affettivamente allora possiamo permetterci di innamorarci senza il rischio di farlo per bisogno.
GiacBar [Partecipante] 302 Inviato 30 Novembre 2010 Inviato 30 Novembre 2010 (modificato) Sì, è vero, nei momenti in cui siamo più deboli siamo più propensi ad "innamorarci", in realtà è solo "bisogno" di qualcuno che ci ascolti, che ammortizzi i nostri problemi e prenda il postodelle nostre mancanze interiori. Poi appena ci riprendiamo, scopriamo qualcosa che valga davvero per noi, può essere un lavoro, amici, passioni, ed ecco che ci manca lo spazio, ci sentiamo soffocare da quella persona che per noi sembrava fondamentale, e ci sentiamo confusi. L'innamoramento vero non è solo bisogno della presenza di una persona. C'è il sesso, che è comunque un bisogno fisiologico. La passione VERA, rara tra un uomo e una donna e che equivale a feeling. La voglia di scoprire chi c'è dall'altra parte. Voler dare amore alla persona a cui ci si sta affezionando. Costruire qualcosa con lei, farci dei progetti indipendenti dagli altri progetti di vita di ognuno dei due. Semplicemente con questa persona stiamo bene. Per capire se siamo veramente innamorati o al contrario abbiamo bisogno e basta dovremmo chiederci quanto siamo disposti a dare amore e non l'aver bisogno di lei. Prima di chiedersi se ci innamoriamo quando ne abbiamo bisogno dovremmo chiederci: sono soddisfatto della mia vita? è veramente nelle mie mani o inconsciamente voglio affidarla a qualcuno? Se ci sentiamo indipendenti affettivamente allora possiamo permetterci di innamorarci senza il rischio di farlo per bisogno. Discorso sbagliatissimo, perchè è LOGICO. Si tende all'uso della logica per dare una ''giustificazione'' all'innamoramento, ma naturalmente si fa fiasco, perchè il discorso è in realtà molto più profondo. Senza contare che comunque, il concetto di ''amore'' è molto personale; ognuno vi dà una definizione diversa, anche perchè non si può nemmeno paragonare una storia ad un'altra. Ed ecco che il discorso decade nel nulla di fatto. Modificato 1 Dicembre 2010 da GiacBar
Maddalena86 [Partecipante] 2 Inviato 1 Dicembre 2010 Inviato 1 Dicembre 2010 Giustificazione? Sono proprio domande queste per capire se ci stiamo giustificando o no. Cosa intendi per discorso molto più profondo? L'amore ognuno lo intende a modo suo, ma è pure vero che per stare bene una coppia e per funzionare deve essere formata da un UOMO e una DONNA, ovvero persone consapevoli e indipendenti.
Witcher [Partecipante] 4850 Inviato 1 Dicembre 2010 Inviato 1 Dicembre 2010 siccome ti innamori a comando... Ma che discorsi sono? Mi innamoro solo quando devo, non quando non devo. Ma dai su!
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