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Essere sinceri, diretti e dire sempre la verità


TAuRus

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TAuRus

Ecco probabilmente l'ultima azione per la sincerità del 2010:)

Le domande di oggi sono queste:

Secondo voi, nella vita bisogna essere sempre sinceri e dire sempre la verità?

Sempre diretti con le persone?

Sì, no, in che occasione e perché?

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Secondo voi, nella vita bisogna essere sempre sinceri e dire sempre la verità?

Bè credo che sia abbastanza relativo. Ci sono molte eccezioni, ma in linea di massima essere sinceri e dire sempre la verità è una cosa positiva.

Anche se lui l'ha fatto e non è stata una cosa tanto buona :DD

In linea di massima sono dalla parte della verità in ogni situazione!

Sempre diretti con le persone?

Sì certo, meno si gira attorno alle cose meglio è dal mio punto di vista. Non vedo il motivo di fare dei gran giri di parole per fare una richiesta o esprimere un banale concetto.

Sì, no, in che occasione e perché?

In questo momento mi viene in mente la classica situazione in cui una ragazza ti chiede come stà con un vestito nuovo; a questo punto le soluzioni sono 2 (nel caso non ti piacesse):

1) Glielo dici dopo numerosi giri di parole: "sì non saprei... blablabla... magari forse credo potrebbe non ne sono sicuro blablabla"

2) Glielo dici direttamente: "No, veramente il tuo vestito nuovo non mi piace"

Con la n°2 arrivi diretto al punto, dimostrando di essere sicuro di te stesso.

Un caso estremo che mi viene in mente invece può essere quello di un dottore che informa il famigliare di un deceduto che la vittima in questione è morta.

Lui non può essere diretto come nell'esempio sopra citato ma deve avere l'esperienza per gestire questo tipo di situazione.

Credo dunque che ci voglia calibrazione, sia nell'essere sinceri che nell'essere diretti, come in tutto del resto.

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festadanzante

Sono troppo pigro per dire bugie, quelle serie, grosse che durano a lungo.

Non sono nemmeno tanto capace. Il consiglio che mi hanno dato molti è imparare a mentire.

Le dinamiche di alcuni ambienti, soprattutto sul lavoro, ti obbligano ad imparare un minimo di diplomazia. Smussare gli angoli, presentare punti di vista convenienti, omettere verità scomode. Se non si fa questo si rischia di diventare degli emarginati perchè si appare "stupidi" o "maleducati".

Diciamo che secondo la mia esperienza dire spesso la verità ti porta a stare sul cazzo ad alcune persone. Litigi, conflitti eccetera. Un po' antipatico, un po' burbero, molto scassacazzi finisci per sembrarlo.

Il vantaggio è che ti permette di creare rapporti solidissimi improntati sulla fiducia con chi capisce ed apprezza.

D'altro canto io stesso parto dal presupposto quando mi trovo davanti una persona che sia simile a me. Per cui io do' subito fiducia e osservo e "Nun me scordo" come diceva il padrino. Nella mia scala dei valori mentire a fin di male è la più grossa DLV, per cui una volta che ho verificato che qualcuno ha mentito per ingannarmi, cerco il più possibile di tagliare i rapporti.

La mia percezione è che mentire a fin di male porta vantaggi, anche considerevoli nel breve periodo e casini altrettanto considerevoli nel lungo.

Le donne, poi, sanno mentire bene e sanno ancora meglio riconoscere le menzogne.

"Sono un peccatore dell'anno 80 mila, un menzognero" (cit)

Modificato da festadanzante
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GiacBar

Ecco probabilmente l'ultima azione per la sincerità del 2010:)

Le domande di oggi sono queste:

Secondo voi, nella vita bisogna essere sempre sinceri e dire sempre la verità?

Sempre diretti con le persone?

Sì, no, in che occasione e perché?

La morale e il profitto sono due aspetti della vita che percorrono binari paralleli.

Per profitto, non si intende naturalmente solo quello ''economico'', ma in senso più ampio il benessere che ognuno cerca sempre di raggiungere.

Dire la verità è sempre conveniente?

Evidentemente no.

Nella vita, soprattutto se si vuole fare strada, occorre saper accettare il compromesso, dire di sì anche quando per noi sarebbe un no, fare un sorriso invece di manifestare un disappunto; capire che la diplomazia spesso dà molti più benefici della sincerità.

Ogni qualvolta si eleggono dei dogmi, dei valori assoluti, si finisce inevitabilmente per fare fiasco, semplicemente perchè la realtà NON è assoluta.

I ''valori'', i principi morali, servono per dare una direzione al proprio agire, per delineare un contorno etico a ciò che si può fare: l'educazione ricevuta dai genitori, le regole sociali e quant'altro, hanno proprio questo ruolo.

Esistono però dei compromessi, e la prima dote che distingue una persona ''che ha fiuto'' da un ''plebeo'' che non ce l'ha, è il PRINCIPIO DI ADATTAMENTO: vale in natura, così come nela società.

Chi si adatta vince, chi non sa farlo, è OUT.

Difendere la sincerità a tutti i costi come fanno gli eroi nei film è meraviglioso, ma se questo produce conseguenze che minano il proprio benessere o quello altrui, la faccenda cambia, e non di poco.

Certo, molti diranno che a lungo andare la verità viene sempre fuori, che le bugie sono dannose e quant'altro...può darsi di sì, può darsi di no, dipende da tanti aspetti.

Sta sempre all'intelligenza di ciascuno il saper scegliere per il meglio, perchè è proprio questo l'importante: POTER SCEGLIERE.

Personalmente, anche se non ne vado certo fiero, sono sempre stato molto abile a mentire, ad ingannare; non lo faccio per fare del male agli altri, si intende, ma solo e solamente per il mio interesse.

Purtroppo, o per fortuna, non ho molti scrupoli in certe situazioni e se lo ritengo conveniente, mento spudoratamente.

L'aspetto più inquietante è che non me ne pento affatto.

Credo che quando nella vita si affrontano determinate esperienze molto negative, quando nel passato ci sono state tante, troppe privazioni, col tempo ci si formi una scorza più dura, si tempri il carattere e si finisca per avere una mentalità più volta all'utile, al concreto, avendo dentro di sè una ''fame di riscatto'' che porta a disinteressarsi di più del dovere morale, e quindi anche del dovere della verità, perchè ormai si comprende che ESSERE SINCERI NON SEMPRE DAVVERO CONVIENE.

Sarebbe scontato l'esempio del tradimento: confessereste sempre di aver tradito la vostra donna?

In nome della sincerità, o probabilmente solo per liberare la vostra coscienza, lo potete anche fare, ma sapete benissimo che la fiducia nei vostri confronti, per quanti sforzi si possano fare e per quanto tempo possa trascorrere, non sarà mai più la stessa.

Potete tacere, da buoni bugiardi, ma evitando di farla soffrire inutilmente.

Un bambino cresce non immaginando minimamente di essere stato adottato e suoi i genitori, quando lui è magari adolescente, si domandano se sia giusto o meno dirgli la verità. Naturalmente, svelargliela significherebbe traumatizzarlo in modo irreversibile; tacere, sarebbe più comodo, nessuno soffre, tutto continua come prima, e va bene così.

Vogliamo dirlo oppure no, a tutti i pargoli di questo mondo, che Babbo Natale non esiste?

Eppure dobbiamo sempre dire la verità, perbacco, perchè devono essere ingannati così, poveri angeli, con la bugia del nonno che viaggia con le renne?!

Ironia a parte, ''est modus in rebus'': qualche volta, un po' di menzogna è necessaria.

Tutto il resto sono chiacchiere.

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Secondo voi, nella vita bisogna essere sempre sinceri e dire sempre la verità?

Quando la domanda include un "sempre", la risposta è *quasi* sempre no. In questo caso perchè una modica quantità di menzogna rappresenta un eccellente lubrificante sociale.

Sempre diretti con le persone?

No. Ma raggiungere il giusto equilibrio non è banale. Personalmente una volta tendevo a tenere tutto dentro, poi ho imparato che se ci si chiarisce subito senza paura spesso si scopre che è solo un malinteso e tutto si appiana. D'altra parte, conosco persone che con la scusa di essere "sincere" e "dirette" si rendono insopportabili e sono continuamente in conflitto con tutti. Questi farebbero meglio a capire che bisogna scegliere quali guerre vale la pena di combattere.

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via nuova

ciao taurus.

Io la penso così. La sincerità stà prima con noi stessi.

La domanda è voglio essere sincero adesso ?

voglio essere diretto ora ?

In base alla risposta che ci diamo otteniamo come sentiamo di comportarci.

Se la risposta che tornerà sarà sempre di si , non dovremo mentire ne essere indiretti.

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Sì, no, in che occasione e perché?

In questo momento mi viene in mente la classica situazione in cui una ragazza ti chiede come stà con un vestito nuovo; a questo punto le soluzioni sono 2 (nel caso non ti piacesse):

1) Glielo dici dopo numerosi giri di parole: "sì non saprei... blablabla... magari forse credo potrebbe non ne sono sicuro blablabla"

2) Glielo dici direttamente: "No, veramente il tuo vestito nuovo non mi piace"

Con la n°2 arrivi diretto al punto, dimostrando di essere sicuro di te stesso.

3) "Come mi sta questo vestito?" - " Orribile! Toglilo (spogliati) subito!! ;)"

Per questioni più delicate, in cui le nostre parole possono avere un gran peso e significare rogne per qualcuno (sia a voi sia ad altri), si può dire semplicemente la verità "Non sono a mio agio con queste domande" - "Non intendo parlarne".

Ovviamente si tratta di casi in cui la nostra opinione non è necessaria (nell'esempio di igaF, il medico DEVE dare il proprio parere, non può di certo sottrarsi al proprio lavoro) e parlare troppo potrebbe rivelarsi una mossa sbagliata.

Per me, la sincerità è un'arma.

Dire la verità, nel modo giusto, senza mentire, senza cercare scuse ma, senza nemmeno iniziare guerre a destra e a manca - ci rende (quasi) inattaccabili.

Dico "quasi inattaccabili" perché qualcuno che ci darà addosso per le nostre idee/opinioni, ci sarà sempre (e mentire per compiacere qualcuno ci porta ad essere in contrasto con qualcun'altro - magari proprio con noi stessi).

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TheItalianBull

La sincerità è importante nelle faccende nelle quali non si può fare a meno di questa (sta all'intelligenza e al buon senso di ognuno capire quando è il caso...)

Le bugie, se dette a fin di bene, vanno bene ma non devono mai e dico mai intaccare contro la dignità della persona. Il discorso è lungo, faccio un esempio:

- Non confessare un tradimento (quando lei ti chiede "mi hai tradtito?" tu dici "No") xkè vuoi scamparla liscia nn va bene, non confessarlo perchè sai che lei non ti perdonerebbe e tu sei davvero ma davvero pentito secondo me può andare...oddio poi dipende sempre...forse non ho fatto l'esempio più idoneo

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capitansomaro

l'essere umano, fra gli animali, grazie all'immaginazione, è l'unico (pare) che riesce a creare possibilità alternative. E' inutile dire che, se di questi tempi sembra avere il dominio sugli altri esseri viventi, tale qualità nella lotta per la sopravvienza è davvero utile.

quel che ci piace degli animali è che sono sempre sinceri, istintivamente, perchè non sanno creare le più sofisticate speculazioni umane.

essere sinceri o non esserlo è un dilemma che consegue dall'immaginazione.

maledire la bugia, e quindi la finzione, è un po' come rinnegare le facoltà dell'essere umano. la bugia è intrinseca all'intelligenza umana.

chi sostiene di dire sempre la verità, mente ed è famoso il paradosso "io non dico mai la verità, neanche adesso". la nostra esistenza è impastata di sincerità e di menzogna. parlare di una, solo di una, definisce immediatamente anche l'altra.

Secondo voi, nella vita bisogna essere sempre sinceri e dire sempre la verità?

Sempre diretti con le persone?

non sarebbe una vita in senso umano, sarebbe una esistenza diversa e, parafrasando, sarebbe un po' come chiedersi "come vede un pipistrello".

Sì, no, in che occasione e perché?

etica e morale.

ognuno trova la risposta là dentro e per fortuna che non c'è una sola etica e una sola morale perchè il rischio sarebbe che se ne potrebbe imporre l'osservanza e il rispetto, con la conseguenza di tagliare teste, cazzi, clitoridi o più civilmente lobotomizzare, condizionare e imprigionare. invece facciamo un po' tutti come ci pare. personalmente considero "il non essere sincero" una libertà! posso scegliere di dire la verità oppure no, liberamente.

la sincerità è un valore solo perchè esiste la menzogna....non so spiegare perchè, ma per questo discorso, secondo me, ha valore anche la menzogna

Modificato da capitansomaro
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ambigramma

Ecco probabilmente l'ultima azione per la sincerità del 2010:)

Le domande di oggi sono queste:

Secondo voi, nella vita bisogna essere sempre sinceri e dire sempre la verità?

Sempre diretti con le persone?

Sì, no, in che occasione e perché?

No.

E' il "sempre", a non convincermi.

Che, se male interpretato, trasforma una cosa bella e nobile (la sincerità) in qualcosa di più sgradevole.

Una persona "sempre" sincera rispetta gli altri, permettendo loro di scegliere.

Se qualcuno mente su una cosa per me importante, trattiene o falsa informazioni che cambierebbero la mia opinione di lui/lei o il mio modo di rapportarmi con lui o con lei, mi sta derubando, ne più ne meno. Mi sta portando via la facoltà di scegliere cosa fare di una parte più o meno consistente del mio tempo, della mia vita, delle mie risorse. Preferirei uno che mi ruba dei soldi a uno che mente per fare i suoi comodi.

Amo le persone "sempre" sincere.

...a meno che la sincerità a tutti i costi non diventi l'egida dietro a cui ripararsi per giustificare la propria mancanza di sensibilità, la propria bocca larga o - peggio - la propria malignità e cattiveria.

Esistono persone che in nome della "sincerità" sbriciolano sistematicamente e lentamente l'autostima di chi è loro vicino. Terrificante...

Per quanto mi riguarda, desiderando circondarmi di persone sincere cerco di essere all'altezza dei miei stessi standard, e per fortuna ci riesco abbastanza bene.

La sincerità ha alcuni benefici collaterali non indifferenti: permette di dormire meglio la notte, consente di impiegare la propria immaginazione e la propria memoria per usi migliori che inventare bugie e ricordarsele, evita una marea di rogne a livello di circolo sociale e rende la pelle più luminosa e pulita. Senza contare la soddisfazione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa in più... (vedere l'uso distorto della sincerità di cui sopra!)

Concludo precisando che pur sentendo sincera di default non mi faccio troppi scrupoli a mentire a chi ha fatto lo stesso con me.

Modificato da ambigramma
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