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L' atteggiamento di chi vuole migliorare


Ausonio

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Ausonio

Vorrei condividere con voi qualche breve spunto sul come si deve affrontare il miglioramento in fatto di seduzione....

è ovvio che se siamo qui, l' obiettivo primario è quello di migliorare in fatto di ragazze. Ma se ci focalizziamo solo su queste secondo me non solo non otteniamo i risultati voluti ma sprechiamo anche altre occasioni.

Anzitutto il rischio è l' ansia da riscontro. Leggiamo, impariamo, imitiamo ecc... e poi ci aspettiamo subito dei risultati. Ovviamente non funziona così...

Sappiamo bene che occorre diventare naturali, spontanei nell' essere seduttivi e questo si ottiene solo quando certi atteggiamenti, tecniche, reazioni, sono diventati parte di noi. Questo succede solo quando questi elementi sono INTERIORIZZATI, sono diventati parte di noi. Fino a che pensiamo, ragioniamo su cosa fare o dire, non siamo spontanei e quindi il nostro gioco è debole.

Gioco, questa parola è essenziale.... per liberarci dell' ansia da risultato, occorre pensare a divertirsi... questo prima di ogni altra cosa.

Lo scopo non è rimorchiare ragazze... lo scopo è migliorare come persone. Quando questo sarà avvenuto, verrà conseguente e facile anche essere seduttivi.

Allora prima dobbiamo sforzarci di diventare più aperti, affrontare ogni situazione in un contesto sociale, imparare a parlare con tutti in ogni contesto ecc... poi dopo, quando ci verrà naturale fare questo, ci potremo focalizzare più sull' obiettivo seduttivo..

Ma se si ha fretta, non si migliora..

E' essenziale diventare più sicuri di se stessi e questo richiede tempo e passa per piccole vittorie e passi di crescita quotidiani e costanti.

Non si ottiene portando a letto qualcuno. E' un fatto molto più ampio.

Modificato da Ausonio
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  • 1 anno dopo...
Simone23

Non so come sia vista in questo forum la "prassi" di recuperare post anche datati. Questo ha oltre un anno, ma credo che è giusto che sia letto dal maggior numero di persone possibili.

Io stesso mi sono chiesto cosa ci facessi qui su IS. Ho sviluppato un ragionamento analogo a quello di Ausonio. Non si tratta solo di portarsi a letto le donne (anche quello!), però questo è un percorso di crescita personale che presuppone una volontà di lavorare su se stessi. Senza questa base necessaria, insomma, nessuna tecnica, nessun consiglio può, a mio avviso, funzionare con le donne. Dobbiamo prima imparare ad essere soddisfatti di noi stessi e in un secondo momento a relazionarci in modo positivo con il nostro prossimo, non solo le HB! :)

Io ho aspettato e sono stato inerte per 23 anni. E' giunto il momento di darsi da fare seriamente. Ma so che nulla piove dal cielo senza fatica. Non mi basta leggere un po' di post (per quanto ben fatti) e pretendere di attrarre donne come fossi diventato una calamita. No, è essenziale ripartire da me stesso.

Per questo ho scelto di dedicarmi prima all'inner game, tralasciando quasi totalmente la lettura dei post sulla seduzione vera e propria. Così ottengo che il mio entusiasmo si mantiene e che sia costretto a crescere dentro una volta per tutte, anche con l'aiuto dei numerosi e validi utenti che ci sono in questo forum (basta un'occhiata qua e là nei post pubblicati per rendersene conto!), i quali hanno una propria storia di cambiamento che ci testimonia quanto ciò che Ausonio ha scritto sia vero.

Vediamo di tenerlo sempre a mente, soprattutto noi che ci addentriamo in questo mondo come neofiti! :)

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Non so come sia vista in questo forum la "prassi" di recuperare post anche datati. Questo ha oltre un anno, ma credo che è giusto che sia letto dal maggior numero di persone possibili.

Io stesso mi sono chiesto cosa ci facessi qui su IS. Ho sviluppato un ragionamento analogo a quello di Ausonio. Non si tratta solo di portarsi a letto le donne (anche quello!), però questo è un percorso di crescita personale che presuppone una volontà di lavorare su se stessi. Senza questa base necessaria, insomma, nessuna tecnica, nessun consiglio può, a mio avviso, funzionare con le donne. Dobbiamo prima imparare ad essere soddisfatti di noi stessi e in un secondo momento a relazionarci in modo positivo con il nostro prossimo, non solo le HB! :)

Io ho aspettato e sono stato inerte per 23 anni. E' giunto il momento di darsi da fare seriamente. Ma so che nulla piove dal cielo senza fatica. Non mi basta leggere un po' di post (per quanto ben fatti) e pretendere di attrarre donne come fossi diventato una calamita. No, è essenziale ripartire da me stesso.

Per questo ho scelto di dedicarmi prima all'inner game, tralasciando quasi totalmente la lettura dei post sulla seduzione vera e propria. Così ottengo che il mio entusiasmo si mantiene e che sia costretto a crescere dentro una volta per tutte, anche con l'aiuto dei numerosi e validi utenti che ci sono in questo forum (basta un'occhiata qua e là nei post pubblicati per rendersene conto!), i quali hanno una propria storia di cambiamento che ci testimonia quanto ciò che Ausonio ha scritto sia vero.

Vediamo di tenerlo sempre a mente, soprattutto noi che ci addentriamo in questo mondo come neofiti! :)

Sono pienamente d'accordo con te, mi puoi dire cosa stai facendo o leggendo per migliorare il tuo inner game, ci voglio lavorare anche io :-)

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Noncisofare

Stessa richiesta di jinky89: cosa stai facendo per migliorare il tuo inner game?

Poichè sono anche io convinto che bisogna migliorare in primi se stessi.

E dico una cosa: ho letto sul forum il fatto del viaggiare da soli prendendo i mezzi di trasporti più economici e di massa. Credo che una cosa del genere, cambi davvero profondamente il nostro "inner game" senza stare a leggere manuali su manuali

Che ne pensate?

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Simone23

Eccomi a darvi la mia opinione. Premetto che non sarà una risposta completa, dal momento che ho cominciato questo percorso da pochi giorni, quindi molte cose le devo ancora capire!

Posso affermare che diverse esperienze (che non elenco perché altrimenti il post sarebbe troppo lungo!) mi hanno portato a fermarmi un attimo e a farmi delle domande.

Ecco, così si può cominciare, con delle buone domande.

Per me quella fondamentale è stata: sono soddisfatto di quello che sono ora e della qualità della mia vita? La risposta è stata no. Successivamente ho cercato di capire se questa insoddisfazione dipendesse dagli altri oppure da me stesso. Mi sono risposto che molto probabilmente ero io che assumevo un atteggiamento sbagliato; atteggiamento che mi ha portato ad analizzare sempre gli eventi, senza mai viverli veramente. In questo contesto per "vivere" intendo "provare emozioni".

Dunque, mi sono ritrovato a 23 anni con la consapevolezza che la mia vita non è appagante. Vado bene nello studio, ma mi sono reso conto di essere manchevole nelle "relazioni sociali", di cui quelle con le ragazze è solo una parte.

Noi non possiamo cambiare gli altri: è necessario che ci differenziamo dalla massa e che cerchiamo di cambiare noi stessi.

Ecco il ruolo dell'inner game. Come dice l'espressione stessa, trattasi di un lavoro "interno", che presenta le caratteristiche del "gioco" in quanto è il risultato della somma di "vittorie" e "sconfitte".

Si tratta di un campo di miglioramento della persona a 360 gradi.

Ma veniamo alla pratica.

Mi sono reso conto, ad esempio, di non essere soddisfatto del mio fisico. La mia alimentazione non è sempre sana e mi considero un sedentario a causa dello studio. Risultato: sono un po' in sovrappeso. Così non mi sento a mio agio con il mio corpo e se è così allora non posso pretendere che gli altri (meno che mai le hb) si trovino a loro agio con me. Allora ho deciso di iscrivermi in palestra con lo scopo di farla diventare un'abitudine. Riuscendo a costruirmi un fisico che mi piaccia recupererei tanta autostima, che avrebbe effetti positivi anche nei rapporti sociali.

Un altro esempio. Sto cercando di familiarizzare con le persone. Ho capito che le persone amano parlare di loro e delle loro esperienze. Sto cercando di salutare più spesso anche le persone che non conosco, guardandole negli occhi e sorridendo; cerco di attaccare bottone dove capita e mi rendo conto che la maggior parte delle persone con cui vengo in contatto riescono a dare un "valore aggiunto" alla mia vita. E questo è un altro fattore che accresce la mia autostima.

Inoltre, ho capito di temere il giudizio della gente, per cui spesso non lascio che le mie emozioni prevalgano perché penso: "chissà cosa ne penseranno gli altri di me". E per questo sto cercando di focalizzarmi sul pensiero che non me ne deve fregare niente del giudizio altrui, tanto le persone parlano e parleranno sempre: devo sempre agire secondo le mie convinzioni e secondo quello che credo essere giusto.

Insomma, non c'è un'unica ricetta per l'inner game. Si tratta di fermarsi a riflettere su se stessi, vedere gli aspetti per cui non si è soddisfatti e cercare di cambiarli.

Credi che quella esperienza sia positiva per te? Vivila, senza timore.

Questo, in sintesi, il mio pensiero. Spero di essermi chiarito. Mi auguro che qualcun altro, magari con più esperienza, posti la sua visione dell'inner game!

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Eccomi a darvi la mia opinione. Premetto che non sarà una risposta completa, dal momento che ho cominciato questo percorso da pochi giorni, quindi molte cose le devo ancora capire!

Posso affermare che diverse esperienze (che non elenco perché altrimenti il post sarebbe troppo lungo!) mi hanno portato a fermarmi un attimo e a farmi delle domande.

Ecco, così si può cominciare, con delle buone domande.

Per me quella fondamentale è stata: sono soddisfatto di quello che sono ora e della qualità della mia vita? La risposta è stata no. Successivamente ho cercato di capire se questa insoddisfazione dipendesse dagli altri oppure da me stesso. Mi sono risposto che molto probabilmente ero io che assumevo un atteggiamento sbagliato; atteggiamento che mi ha portato ad analizzare sempre gli eventi, senza mai viverli veramente. In questo contesto per "vivere" intendo "provare emozioni".

Dunque, mi sono ritrovato a 23 anni con la consapevolezza che la mia vita non è appagante. Vado bene nello studio, ma mi sono reso conto di essere manchevole nelle "relazioni sociali", di cui quelle con le ragazze è solo una parte.

Noi non possiamo cambiare gli altri: è necessario che ci differenziamo dalla massa e che cerchiamo di cambiare noi stessi.

Ecco il ruolo dell'inner game. Come dice l'espressione stessa, trattasi di un lavoro "interno", che presenta le caratteristiche del "gioco" in quanto è il risultato della somma di "vittorie" e "sconfitte".

Si tratta di un campo di miglioramento della persona a 360 gradi.

Ma veniamo alla pratica.

Mi sono reso conto, ad esempio, di non essere soddisfatto del mio fisico. La mia alimentazione non è sempre sana e mi considero un sedentario a causa dello studio. Risultato: sono un po' in sovrappeso. Così non mi sento a mio agio con il mio corpo e se è così allora non posso pretendere che gli altri (meno che mai le hb) si trovino a loro agio con me. Allora ho deciso di iscrivermi in palestra con lo scopo di farla diventare un'abitudine. Riuscendo a costruirmi un fisico che mi piaccia recupererei tanta autostima, che avrebbe effetti positivi anche nei rapporti sociali.

Un altro esempio. Sto cercando di familiarizzare con le persone. Ho capito che le persone amano parlare di loro e delle loro esperienze. Sto cercando di salutare più spesso anche le persone che non conosco, guardandole negli occhi e sorridendo; cerco di attaccare bottone dove capita e mi rendo conto che la maggior parte delle persone con cui vengo in contatto riescono a dare un "valore aggiunto" alla mia vita. E questo è un altro fattore che accresce la mia autostima.

Inoltre, ho capito di temere il giudizio della gente, per cui spesso non lascio che le mie emozioni prevalgano perché penso: "chissà cosa ne penseranno gli altri di me". E per questo sto cercando di focalizzarmi sul pensiero che non me ne deve fregare niente del giudizio altrui, tanto le persone parlano e parleranno sempre: devo sempre agire secondo le mie convinzioni e secondo quello che credo essere giusto.

Insomma, non c'è un'unica ricetta per l'inner game. Si tratta di fermarsi a riflettere su se stessi, vedere gli aspetti per cui non si è soddisfatti e cercare di cambiarli.

Credi che quella esperienza sia positiva per te? Vivila, senza timore.

Questo, in sintesi, il mio pensiero. Spero di essermi chiarito. Mi auguro che qualcun altro, magari con più esperienza, posti la sua visione dell'inner game!

grazie mi hai dato degli ottimi spunti, alcune delle cose che hai detto le sto già facendo, altre sarebbe bene che le iniziassi a fare anche io...ciao a presto

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