Giocarsi l'indipendente...

[Strange Days [Partecipante] 6]

E' sabato, fra un pò metterò un piedino dietro l'altro fino ad uscire di casa e lanciarmi nella movida (forse è esagerato come termine per dove abito, ma il beneficio del dubbio non voglio negarlo a nessuno)...e così, anche se non lo vorrò, anche se cercherò di essere più spensierato possibile, magari aiutandomi con il dio Bacco, prima o poi, infida come solo lei sa fare, ricompare una domanda che mi accompagna davvero da tempo immemore...

(Posologia: Non sono uno spietato analizzatore, anche io ogni tanto ho un cuore, e la lettura che segue è solo un calcare la mano su un aspetto del vivere civile)

-E' davvero l'unica soluzione giocarsi l'indipendente?

Non ho scritto molto sul forum, solo incursioni rapide e mai troppo organiche, ma se qualcuno ha in mente qualche stralcio di risposta in altri topic credo sia abbastanza chiara il mio approccio critico e problematizzante verso le realtà sociali e relativi stratagemmi/meccanismi.

Questo mio scorcio del mondo mi ha condotto ad un atteggiamento pratico-teorico che, permettendomi di schematizzare, si può riassumere come segue:

"1)Ho un istinto di sopravvivenza che non solo mi porta a mangiare dormire ma anche a relazionarmi con il sesso forte e con il gentil sesso, e non ignoro questo istinto. 2)Tuttavia ho una repulsione fortissima, addirittura fisica verso quelle dinamiche sociali (non interpersonali, ma sociali, nel senso di gruppo visto nel suo insieme) che mirano più o meno volutamente al delinearsi di individui forti (alpha), intermedi e deboli (chiamiamoli afc?).

3)Unitamente, i punti 1 e 2 mi portano si a relazionarmi, e anche con piacere si capisce, ma non riesco a farlo con un'ottica di gruppo. Ad esempio ho avuto una numerosa compagnia, di persone rispettabilissime verso cui ho molta stima, l'età era adolescenziale(14-15-16-17), eppure già da allora, spesso mi veniva rimproverato di essere troppo "ballerino", ovvero di coltivare amicizie con molte compagnie o non essere "monogamo", di non prendere posizioni forti nelle questioni che si venivano a creare nel gruppo sopracitato(che seppur di interesse non nazionale sono comunque sentite, a buon diritto, come gravose a quell'età). Già da allora, sebbene in embrione, avevo l'atteggiamento odierno, ed infatti ho sempre risposto che un gruppo non è una setta, che le questioni che si venivano a creare erano puramente fittizie (parliamo di problemi di "potere" in piccola scala, vedi un tizio aveva risposto male al tipo alfa e ora 2-3 si erano aggregati a lui...etc etc), in quanto venivano dipinte con caratteri sociali scaramucce del tutto private, che non avevano alcun senso per la sopravvivenza della comitiva.

La mia fermezza nel dire ciò e il mio continuo rifiuto, tramite comportamenti ed opinioni(benché non abbia mai detto esplicitamente NON VOGLIO ESSERE UN LEADER, forse non avrebbero capito, forse si sarebbe creato un problema che nessuno aveva intuito) nel dar "riparo" e "protezione" mi ha ben presto al di fuori (né sopra né sotto) delle rivendicazioni e dei contenziosi. Questa posizione mi è piaciuta sin da subito, tant'è che ora, qualche anno dopo, conservo nei nuovi gruppi, questo ruolo se così si può dire"

Il mio comportamento nel tempo mi ha sempre reso poco afferrabile, con vantaggi indubbi (nessuno si è mai sognato di dimostrarmi nulla ne di farmi dimostrar nulla viste le risposte molto secche non per questo indelicate che di solito oppongo a certe azioni; sono apprezzato come individuo super partes; godo di una libertà d'azione ad ampio raggio) ma anche svantaggi pesanti (diffidenza quando sento puzza di "meccanica" sociale, tempi lunghissimi di rimozione delle mie difese, rischio di apparire il tipo snob che sta sulle sue).

Io, ovviamente, sono di parte, e devo dire che da quando frequento il forum, oltre a benefici per cui non posso che ringraziare, il mio inorridire quando vedo attuarsi chiara e limpida come la morte una "manovra" di qualsiasi tipo in un gruppo/contesto è aumentato assai... così, mi è venuta la curiosità di ricevere qualche parere...essere il tipo non etichettabile è una via valida o una scusa per non mettere le mani in pasta?

StrangeDays ;-)

[GiorgioCatania [Élite] 476]

Io non vedo il problema. Come ti trovi nella posizione che occupi? Ti va bene? Allora ok. Se ci sono degli svantaggi, lavora solo su quelli. Tra l'altro non è detto che una caratteristica vista generalmente in maniera negativa sia uno svantaggio (anche i seduttori sono spesso visti socialmente in maniera negativa).

In particolare:

1 - "diffidenza quando sento puzza di "meccanica" sociale". Questa non ho capito cosa voglia dire; comunque la diffidenza è solo qualcosa che ti porta a stare più attento a determinate azioni/meccanismi/dettagli. Se riesci a gestirla è ok (ma devi imparare a gestirla onde evitare di diventare un tipo ossessionato dai meccanismi che la fanno scattare)

2 - "tempi lunghissimi di rimozione delle mie difese". Questa non è una conseguenza della posizione che hai scelto di prendere, ma probabilmente è una manifestazione della tua incapacità a gestire ottimamente la tua diffidenza. Per lo meno, io ho una posizione uguale alla tua e nel mio caso si è trattato di questo. Ma, soprattutto, lunghissimi in base a cosa? E, ancora più importante, RIMOZIONE?! Le difese NON vanno mai rimosse, nemmeno con gli amici più cari, vanno solo abbassate, proporzionalmente alla profondità del rapporto (insomma, con un amico di vecchia data le abbassi a tal punto da arrivare a nasconderle, ma non per questo le difese non ci sono più; anche gli amici possono sbagliare e in questi casi è giusto sapersi difendere, per noi e anche per gli amici)

3 - "rischio di apparire il tipo snob che sta sulle sue". E allora? Che ti importa di cosa appari agli occhi degli altri? Se a te la posizione che occupi fa stare bene lascia stare ciò che pensano gli altri, spesso quando pensano che sei un tipo snob lo fanno solo per invidia o per non sentirsi inadeguati quando non riescono a farti abbassare le difese.