Questo è un messaggio popolare. Andreas [Élite] 3582 Inviato 24 Gennaio 2011 Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Gennaio 2011 (modificato) Il leader non è colui che impone il proprio comando su un gruppo di persone, ma, chi viene eletto (al ruolo di leader) dal gruppo stesso. La persona, a cui il gruppo riconosce maggior valore diventa il leader. E la persona a cui il gruppo riconosce maggior valore è la persona che riesce a valorizzare maggiormente il gruppo stesso, tirando fuori il meglio da ognuno dei componenti. "Essere leader" è una mentalità solo di riflesso (in presenza del gruppo), diventa uno status vero e proprio. ------------------------------- Cosa devo fare per diventare il leader? Risposta : "Sii più alpha, comanda, prendi decisioni, guida il gruppo.." Questa è la risposta standard della community in se è giusta, ma, viene applicata in contesti sbagliati. E' lo stereotipo del leader di un gruppo organizzato gruppi politici, bande di quartiere, branco di animali, gruppi di lavoro, ultras, esercito etc. In questi contesti, il leader ha i mezzi per imporsi e dietro di se, ha un ideale, un obiettivo, uno scopo. L'individualità dei singoli, si piega davanti alla "missione" da compiere. Es. Nessuno soldato è felice di rischiare la pelle ma, con in testa l'ideale di difendere il proprio paese (e con un leader a ricordarglielo continuamente) trova il coraggio di partire verso il fronte. Invece, i circoli sociali a cui noi facciam riferimento, son quasi sempre costituiti da individui che si sono incontrati "per caso" (ex compagni di scuola, università, lavoro, nati nello stesso quartiere) non hanno un motivo preciso per stare assieme (se non la paura di restare soli) ed hanno ancor meno voglia di prendere ordini da qualcuno. I circoli sociali "civili" sono molto più vivi e dinamici dei gruppi organizzati. Le individualità sono più forti, i bisogni sono tanti e qui Vi rimando a quanto dicevo nell'altro thread, equilibri di "potere" e "nicchie" da riempire. Spesso, quello che noi scambiamo per il maschio alpha, è solo quello più "incazzoso" Tutto il gruppo è in allarme all'ingresso di un nuovo membro (che potrebbe alterare gli equilibri); lui è soltanto quello che ha le palle di farcelo notare, tentando di amoggarci. In realtà, non ha un vero potere sul gruppo spesso, l'unico suo compito è amoggare gli intrusi. Ci rompe le palle e poi scopriamo che non conta un caxxo e magari ci siam fatti un mazzo così per befriendarlo... Come mai lui ha questo ruolo di amoggatore? Perché un gruppo può avere più e più "leader" a seconda della situazione. Esempi: Arriva uno nuovo Tizio prende in mano la situazione e lo amogga. C'é un momento di noia Caio, un tipo particolarmente simpatico, intrattiene il gruppo al tavolo del pub. Cosa facciam stasera? Sempronio, tipico partyboy, propone locali e nuove avventure. Scazzi nel gruppo Tizia (solitamente le donne son più sensibili e gestiscono meglio le questioni emozionali) prende il comando e mette fine alle ostilità all'interno del gruppo, cercando di far ragionare le parti e riportando armonia. Ognuno a suo modo è un piccoli leader questo è ciò che intendo con "equilibrio di poteri", sempre nell'altro thread. E' possibile diventare una sorta di leader dei leader? Re dei re? Sì Tutto ciò non ha nulla a che fare con il comando diretto io dico, tu esegui. Ma comandare in modo indiretto il gruppo stesso desidera la nostra presenza; questa è la nostra forza, questo aumenta il nostro valore. Come ho scritto prima: La persona, a cui il gruppo riconosce il maggior valore diventa il leader. E la persona a cui il gruppo riconosce maggior valore è la persona che riesce a valorizzare maggiormente il gruppo stesso, tirando fuori il meglio da ognuno dei componenti. E' una simbiosi. Proverò a darVi due dritte su come "tirar fuori" il meglio dai singoli individui. Primo, coinvolgerli nel miglioramento di se stessi. Coinvolgere, significare destare passione ed entusiasmo. 1 - Imparare ad ascoltarli; lasciarli parlare senza cercare d'imporre il proprio punto di vista. Smettere di concentrarsi su se stessi e lasciar spazio alle loro idee e concetti. Lasciateli esprimere. 2 - Dopo aver capito ciò che volevano comunicarvi ( e questo alzerà il vostro valore ai loro occhi), riportateli in parità con voi condividete esperienze, fategli capire che certe cose le avete vissute anche voi (è una forma di rapport). 3 Secondo, spingerli verso il traguardo. Esempio: Non so rimorchiare le donne; arrivo su IS. 1 Posso parlare dei miei problemi e vengo capito. 2 Trovo ragazzi che hanno vissuto le mie stesse esperienze e ce l'hanno fatta. 3 Esco col wing a sargiare. Con lui mi sento speciale e in grado di sconfiggere le mie paure. Ma........... senza il wing faccio fatica ad aprire i set, perché? Perché senza il wing mi manca la spinta, ho bisogno di lui e della sua presenza. Io ho fiducia nel wing e nella sensazione di "potercela fare", che provo quando sto con lui. Quindi il wing ha, indirettamente, potere su di me. Quando il gruppo ha "bisogno" di voi, saranno gli stessi individui a chiedervi di seguirvi. Di poter venire con voi. Quindi, secondo passo, renderli dipendenti. Suona male ma è il meccanismo più comune. Accade ogni volta che si prova a migliorare una persona. Es: In classe, col tuo insegnante, azzecchi tutti i calcoli all'esame individuale fallisci. Con l'istruttore di scuola guida, vai anche su due ruote all'esame metti la retro al posto della prima. Al bootcamp chiudi a casa non apri manco i set. ---------------------------- Al posto di comandare con il pugno di ferro (e non ne abbiamo i mezzi) fate sì che il gruppo abbia fiducia in voi. Lavorate sui singoli; non cercate di porvi sulla cima saranno loro ad innalzarvi fin lì. Lasciate che i "piccoli leader" mantengano il comando nei loro piccoli ruoli e date loro fiducia. Non potete pensare a tutto voi; non siete Mandrake lasciate che lavorino per voi. La fiducia è la più grande spinta motivazionale se avranno paura di deludere la vostra fiducia, faranno i salti mortali per voi. ... e voi sarete automaticamente il leader del gruppo. Lo scenario ideale è questo: Voi avete un desiderio -> il gruppo lo vuole soddisfare -> soddisfare i vostri bisogni è un piacere per il gruppo che così può continuare a godere della vostra presenza e si nutre della vostra fiducia. Voi volete andare al cinema il gruppo viene con voi. Dopo il cinema volete andare in un particolare locale chiedete al "partyboy"; lui propone i posti voi gli date fiducia ed andate con tutto il gruppo nel locale scelto dal "partyboy". Lui è felice, si sente leader nel suo piccolo ruolo in realtà, ha seguito la vostra volontà, un vostro ordine. ----------------------- Dato che non vi sarete imposti, ma sarete stati eletti non avrete lasciato dietro di voi crepe di scontento in cui un nuovo leader potrebbe far breccia. Quindi avrete una leadership pressoché solida. Modificato 24 Gennaio 2011 da Andreas Cash, White Lion, Desmos e 16 altri ha reagito a questo 19
GiorgioCatania [Élite] 476 Inviato 24 Gennaio 2011 Inviato 24 Gennaio 2011 Qualche punto non lo condivido, secondo me la cosa migliore è riuscire a stabilire dei rapporti paritari il più possibile. Ma ammetto che quanto mi piace fare si rivela spesso una semplice utopia, e che in realtà le cose vanno così.
shantaram [Partecipante] 144 Inviato 25 Gennaio 2011 Inviato 25 Gennaio 2011 ben detto basta con queste cazzate da comunity sull'uomo alpha StereoCool ha reagito a questo 1
Gianni86 [Partecipante] 11 Inviato 31 Agosto 2011 Inviato 31 Agosto 2011 Quando un set è formato e voi ci entrate, c'è già un leader...tutti si fidano di lui...riuscire a farvi eleggere e diventare superiore a lui è difficile e ci vuole tanto tempo poichè tutti si fidano del leader e riuscire a farsi che un gruppo di 5 persone si fidi di voi è difficile. Voi farete la proposta al gruppo, il leader la valuterà e deciderà il da farsi...essere superiore a lui è difficile, a meno che non siete più bravi di lui in un determinato campo, in tal caso, voi diventerete il leader solo in quel campo (es come hai detto tu per il partyboy) quindi per essere leader -il set deve fidarsi di voi di più del leader attuale -dovete avere idee migliori del leader attuale altrimenti litigherete col leader, vi imporrete e la prossima volta sarete espulsi dal set (esperienza personale)
El Mak [Partecipante] 10 Inviato 31 Agosto 2011 Inviato 31 Agosto 2011 (modificato) Questo post è molto bello e mi ha fatto fare una riflessione, una riflessione che quadra con quanto detto da andreas: Avete presente quando un Alpha prende sotto la sua ala un AFC e gli si attacca? Vuole portarselo con se, fargli sperimentare nuove cose, aiutarlo in tutto? Questo penso che avvenga perchè l'alpha si sente utile, si sente un maestro, si diverte a spiegarci come vede le cose e a parlare della sua vita, è il protagonista nel rapporto. A me è capitato moltissime volte di stare da entrambe le parti, da Alpha tentavo di spronare gli altri a seguirmi, da AFC mi piaceva questa passione nei miei confronti ma dopo un pò tentavo a respingerla, il motivo non lo so perchè, forse non mi sentivo completamente a mio agio. Ad ogni modo, anche dopo la discussione riguardante il fatto che il successo porta invidia e ti isola, sono propenso a pensare che l'essere alpha, specialmente in maniera dirompente, possa essere molto controproducente in questo senso. Nei branchi animali c'è il maschio alpha, ma il povero animaletto AFC ha forse alternative se non quella di seguire il branco? Nella realtà umana, come abbiamo visto mettendo in gioco le nostre esperienze, sotto questo tipo di condizione ci resta soltanto chi sta da solo, che poi fugge appena trova un gruppo nuovo "più soft". Sbattere in faccia la propria alphaness non è la mossa migliore per coltivare amicizie sincere a quanto pare, e nemmeno quelle occasionali. Migliorare gli altri e farli stare bene, per destare in loro il bisogno di noi? Non fa una piega, ma a questo punto mi chiedo, se ci si perde qualcosa sul piano della seduzione femminile, attrarre una ragazza che piace a qualcun altro non è il miglior modo per diventare amici. Modificato 31 Agosto 2011 da El Mak
WolverineT [Partecipante] 17 Inviato 30 Ottobre 2013 Inviato 30 Ottobre 2013 Quoto, soprattutto quella sul party leader, mi é capitato di esserlo in un ostello a Praga, dove avrei dovuto esserlo di tutto il gruppo dell'ostello, ma siccome non avevo capito le dimamiche che erano nate prima che arrivassi io, mi ha "segato" la leadership che gli era stata imposta dall'alto(dal titolare) dicendo al titolare che non era adatto. Questo é successo perché non valutato appunto cosa facessero gli altri, non mi son inserito nel gruppo(c'é anche un problema linguistico, la maggior parte tutti australiani e stranamente non mi son trovato a mio agio anche se parlo fluente inglese) e poi l'ambiente lavorativo non mi piaceva(sembra figo un party hostel ma anche se vuoi evitare di bere, quando tutti quelli che vengono la si voglion divertire e per farlo bevono, anche se vuoi stare cauto( e DEVI stare cauto) le 2-3 birre a sera le bevi e quindi il mio subconscio ha valutato che non faceva per me la cosa(anche se mi avrebbero pagato 600 euro al mese +vitto, piú numerose scopate dato che sei il Leader....provato la sera che ho dimostrato a tutti che potevo farlo, la sera che son stato lontano dall'alcool). Ho imparato una cosa dal manager che lasciava, lui freindava tutti i nuovi arrivati, anche appena varcavano la soglia, gli dava il 5, gli faceva un saluto, gli lanciava un oggetto, ovviamente lavporava anche pesantemente, ma era quello che portava la ragazza piú timida rimasta sola mentre tutti erano usciti per pub, e subito dopo che lei era andata a dormire riusciva e raggiungeva gli altri, soprattutto maschi, ma non solo e li portava in uno streap, solo per divertimento collettivo. Insomma era polivalente, ma come detto faceva in modo che anche gli altri facessero il suo lavoro. Cmq ci son libri che perlano di tale cosi, a parte Anthony Robbins, Roberto Re, la PNL, altri libri, anche titoli? Grazie !
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