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Mi sto innamorando della vita :)


GiorgioCatania

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GiorgioCatania

In questo periodo le cose non sono andate molto bene. Dopo essere stato male per più di una settimana (ma la cosa non è stata grave, una semplice febbriciattola che non se ne voleva andare) ed essere stato a casa a non fare nulla, mi sono impigrito parecchio e sono entrato in un tunnel un po' sconfortante... Le solite storielle va. Ma questa volta non voglio scrivere per chiedere come fare a uscirne, oramai sto diventando un esperto in questo campo e piano piano mi sto riprendendo. Vi voglio parlare di qualcosa che sta cambiando dentro di me e di alcune riflessioni che ho fatto ieri in riva al mare.

Ieri sarei dovuto andare in centro per i locali a cercare lavoro. Avrei dovuto farlo già domenica ma visto il tunnel in cui sono cascato non ho fatto altro che rimandare. Così ieri dopo le ennesime seghe mentali sul non voler andare a cercare lavoro (testone2.gif) mando tutto a quel paese e mi dirigo verso la scogliera. Il tempo ieri era molto ventoso, e nonostante uno splendido sole primaverile il mare era in tempesta. Lo scoglio dove mi reco di solito a riflettere era "occupato", e avendo voglia di stare da solo passo avanti di cento metri ricordando di un altro posto dove ero stato con degli amici; e ho riscoperto un posto molto più bello, con più verde e più isolato, mi sembrava un luogo idilliaco, con quelle onde altissime che si infrangevano sugli scogli e gli schizzi che volavano in alto, la spuma che frizzando ricopriva tutto lo strato più superficiale del mare nei primi venti/trenta metri dalla riva, la brezza marina invasa dalle gocce più piccole che soffiava verso di me, e il silenzio (disturbato un po' dalle auto sulla strada trenta metri dietro....1shifty.gif). Così ho iniziato a interrogarmi su di me e sono giunto a una serie di conclusioni. Anzitutto non mi sento più in colpa per i miei errori. Sto rimandando molte cose che dovrei fare e che mi sono imposto di fare, e non faccio altro che cercare scuse per evitare di farle, ma non mi importa. Mi hanno sempre insegnato a essere un bimbo privo di responsabilità, e se mi viene difficile fare delle cose, per quanto banali possano essere, non è una mia colpa. Semmai è un mio merito il fatto di lottare contro tutte le strutture "sbagliate" che fanno parte di me ma che mi portano a sbagliare, anche se si metterò parecchio tempo per ottenere il più piccolo risultato. Questo penso sia un grande merito, e adesso non ce l'ho più con me, non mi odio per i miei ritardi e per i miei difetti, al contrario sto imparando ad amarmi per quello che sono, per la profondità che sto imparando a scorgere nella vita e per quelle piccole cose che sto iniziando a fare. Poi continuando a riflettere, ho scoperto che mi sto innamorando della vita. Stavo li a godermi gli spruzzi salati, l'odore della salsedine e il rumore delle onde quando mi sono accorto che vale la pena vivere, nonostante i dolori e le sofferenze e le difficoltà. E parlo di vivere, non di esistere... Non riesco a spiegare bene questa sensazione, magari quando capirò meglio anch'io a cosa mi riferisco scriverò qualcosa a proposito.

Ora vado, non mi va di rifugiarmi qui su IS a scrivere quando la fuori c'è una vita che vale la pena essere vissuta (purtroppo in questo periodo ho trovato un riparo qui, ma non mi va di nascondermi, leggere e imparare si, nascondermi NO!) :)

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King84

[...] mando tutto a quel paese e mi dirigo verso la scogliera. Il tempo ieri era molto ventoso, e nonostante uno splendido sole primaverile il mare era in tempesta. Lo scoglio dove mi reco di solito a riflettere era "occupato", e avendo voglia di stare da solo passo avanti di cento metri ricordando di un altro posto dove ero stato con degli amici; e ho riscoperto un posto molto più bello, con più verde e più isolato, mi sembrava un luogo idilliaco, con quelle onde altissime che si infrangevano sugli scogli e gli schizzi che volavano in alto, la spuma che frizzando ricopriva tutto lo strato più superficiale del mare nei primi venti/trenta metri dalla riva, la brezza marina invasa dalle gocce più piccole che soffiava verso di me[...]

AHhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!! :DD:DD

Io sono bloccato in casa, fuori c'è mezzo metro di neve e fa -6°C.

Voglio il mareeeeeeeeee

Comunque sono molto d'accordo con te: a volte ti fai tanti tanti problemi in testa, poi ti basta stare un quarto d'ora a fissare il mare e capisci quando effimera sia la vita per essere sprecata a stare male ;-)

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The Wickerman

La situazione da te descritta sembra assimilabile più o meno al dipinto di Friedirch "Viandante sul mare di nebbia" (famosissimo)...alla fine quando rimaniamo chiusi in casa, davanti alla tv o al pc sembra che non ci sia soluzione ai nostri problemi. Ci sentiamo soli, isolati dal resto del mondo e senza vie d'uscita. Ma poi basta poco, ad esempio immergersi nel sublime della natura, ed ecco che ci ritorna alla mente il fatto che in fin dei conti siamo solo una piccola parte dell'universo, una piccola cellula che contribuisce all'equilibrio e all'armonia di tutte le cose... tu non puoi esistere senza l'universo e l'universo non può esistere senza di te. Se ci pensate è una concezione della realtà che dà una carica immensa! O almeno dentro di me produce questo effetto.

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