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Iniziare a diventare PUA


Reserpino

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Reserpino

Salve ragazzi, è da un annetto circa che studio la seduzione.

Ho studiato il metodo di Adam Lyons, quello di Richard La Ruina e quello di Reborn di Seduzione/attrazione, alla fine integrandoli in una mia interpretazione di sintesi.

Nel corso di quest' anno ho fatto solo un approccio (escludendo quelli estivi, che vengono più naturali);

per il resto, ho ricevuto diversi segnali da attrazione da parte di varie tipe (ma chi mi conosce e chi è scettico sulla bontà delle letture sulla seduzione, pensa che il merito non sia di questi approfondmenti teorici).

Il vantaggio di essere un PUA è proprio quello di fermare sconosciute e conoscerle, di non dipendere da quanto ricco sia il proprio contesto sociale (il PUA crea occasioni anche da zero, cioè anche senza l' aiuto di situazioni sociali favorevoli).

Eppure SONO BLOCCATO.

1) Sono bloccato quando si tratta di fermare sconosciute per strada.

2) Il mio problema, inoltre, consiste nello stare troppo sulla difensiva: sono un bel ragazzo, e se una tipa mi passa davanti imbronciata e senza guardarmi, questo mi basta per pensare che io non abbia alcuna possibilità. Lo so, può sembrare un paradosso: da una parte mi sento l' uomo più figo del mondo, dall' altra, se non ricevo immediati segnali positivi, credo che le donne d' oggi si siano rimbambite ed abbiano modelli virili sballati (perché io non posso non piacere) o, altre volte, credo che abbiano identificato in me con il sesto senso qualcosa che non va.

In ogni caso è un errore che io faccio inconsciamente. So che non sono al centro dell' universo, che una può non avermi notato per mille e una ragione (magari perché distratta, scocciata per fatti suoi, etc.), che l' uomo (pure fosse Raul Bova) deve agire e non può permettersi il lusso di aspettare. Nonostante tutto, questa mia reazione è costante. Io non rischio per non sporcarmi le mani, per non minare alla mia dignità.

Data l' esistenza del problema 2, succede che divento un discreto seduttore (un tipo consapevole delle proprie possibilità) solo quando la donna mi ha fatto esplicitamente capire che le piaccio. A quel punto, buon kino, buon eye contact, buona intelligenza sociale, sguardo ammaliante, etc. (il teasing dovrebbe un po' migliorare...).

Ma passiamo al problema 1): il non riuscire ad approcciare.

Questo problema, da una parte, dipende dal problema 2) (il fatto di essere troppo "orgogliosi" e demoralizzarsi facilmente), ma anche da un' altra cosa:

Al di fuori del mondo PUA, io non vedo neanche un cane che approccia! Ragazzi, può sembrarvi una banalità, ma questo fatto, per uno che inizia, pesa. Se osservo il quotidiano, vedo pochi scenari di seduzione: sembrano tutti così nei ranghi, così routinari... gente che sta fidanzata con lo stesso partner da secoli, contesti stagnanti... uomini e donne bellissimi e che non si filano proprio... rapporti di amicizia uomo donna-ovunque... E, ribadisco... NESSUNO APPROCCIA.

Allora, quando tu vedi un Adam Lyons che approccia con una scusa banalissima e, di contro, le donne italiane smaliziate, che non abboccano facilmente neppure di fronte a scuse intelligentissime, ti chiedi:

ma non è che 'ste cose funzionano solo lontano dall' Italia, che negli USA è tutto diverso, etc.? Non è che il mondo dei PUA è tutta una montatura, che in realtà i grandi seduttori non esistono, che i pick up artists sono solo degli "scavezzacollo" da strapazzi, che si lanciano prendendo pali a go go e conquistando solo 1 ragazza su 100 per la legge dei grandi numeri?

Vi ho lasciato moltissimi spunti, mi rendo conto. Al termine di questa lettura avrete più o meno idea della mia psicologia, quindi, sulla base della vostra esperienza , potrete capire se le mie siano pippe mentali a priori, che vanno via dopo i primi passi, e quali siano, secondo voi, i primi passi che mi permettano di iniziare la vita PUA.

Grazie.

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kumbo

se sapessi chi è che ha messo in giro per primo la voce che sedurre = andare in giro e approcciare le ragazze, gli sparerei1shifty.gif

ora chiunque voglia iniziare ad informarsi sulla seduzione usando internet si ritrova inevitabilmente a fare i conti con questa sbagliatissima regola

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Andreas

.... quindi, tu, riesci a sedurre donne ma, non ad approcciarle ? Giusto?

E per "sedurre" intendo "trombare" :) senza puntare il dito su nessuno, voglio solo capire se hai difficoltà a superare il blocco dell'approcciare sconosciute o se è uno di quei post "seduco... seduco.. ma poi sono vergine :106: "

Al di fuori del mondo PUA, io non vedo neanche un cane che approccia! Ragazzi, può sembrarvi una banalità, ma questo fatto, per uno che inizia, pesa. Se osservo il quotidiano, vedo pochi scenari di seduzione: sembrano tutti così nei ranghi, così routinari... gente che sta fidanzata con lo stesso partner da secoli, contesti stagnanti... uomini e donne bellissimi e che non si filano proprio... rapporti di amicizia uomo donna-ovunque... E, ribadisco... NESSUNO APPROCCIA.

Appena entrato nella community, ho iniziato a notare tutti i particolari del fantomatico PUA e mi dicevo:

"Guarda quello come si muove rilassato e sicuro... quello scopa!"

"Guarda quell'altro che sguardo magnetico... quello scopa!"

Mi ero creato un'immagine del mondo in cui tutti trombavano.......... tranne me.

Poi, inizio a fare esperianza e.... ta dah! Di persone che ci sanno fare, fuori dalla community, ne avrò viste meno di 10 in quasi tre anni d'osservazione...

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leghorness

nessuno approccia???? e meno male direi :D così hai il campo libero ;)

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Reserpino
Inviato (modificato)

Ragazzi cari, grazie per aver partecipato numerosi.

:-D

Voglio essere sintetico. Solo due elementi vi conviene considerare:

1) Sono uno che non ha iniziativa. Punto. Uno che, nonostante si senta bello e vincente, non riesce a mettersi in gioco (vuoi perchè crede che gli sia dovuto tutto a priori, vuoi perché ha paura delle conseguenze psicologiche di un rifiuto, vuoi per una strana forma di orgoglio, vuoi per eccessiva selettività).

Ne deriva che, quando una donna mi dà segnali di interesse palesi, so ingranare (mentre, di contro, vedo amici che fanno tentativi patetici, che si svendono, che pensano di conquistare facendo i servili, etc.). Questo non signfica che io sia un grande seduttore, bensì solo che non faccio molti degli errori comuni, ho una buona intelligenza sociale. Ho avuto le mie esperienze. Pochissime (perchè ho sempre fatto una vita sacrificata e sono sempre stato poco intraprendente), ma di numero sufficiente per dire di poter piacere, eccitare e far ingelosire ragazze niente male, belle e appariscenti.

2) Quanto all' approccio, è come se non avere riferienti PUA davanti mi desse insicurezza. Se vedessi 2 ragazzi alla settimana approcciare per strada e ottenere una risposta positiva, direi: "Ah, ma allora è possibile". Invece, non stando così le cose, mi sento gravato dall' onere del pioniere (come essere Leonardo Da Vinci, avere un' idea innovativa e nessuna certezza che essa funzioni).

Vi chiedo: sono tutte forme di approach anxiety, in realtà? Quindi potrebbero sparire non appena riesco a forzarmi un po' e a vedere dall' altra parte un sorriso femminile? Oppure no?

Ragazzi, come si parte? Come si vince quello stare sulla difensiva e come si vince il blocco sugli approcci?

Per esempio, Andreas, come hai mosso i tuoi primi passi? Cosa ti ha incoraggiato a mettere in pratica con fiducia, a provare e riprovare? Ragazzi, non trascurate che sono molti quelli che si arenano al primo step. Se voi lo avete superato, per favore, condividete le vostre sensazioni di partenza e cosa vi ha portati fino ad una svolta. Cosa vi ha consentito di perseverare con fiducia!

Modificato da Reserpino
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GiorgioCatania

Salve ragazzi, è da un annetto circa che studio la seduzione.

Ho studiato il metodo di Adam Lyons, quello di Richard La Ruina e quello di Reborn di Seduzione/attrazione, alla fine integrandoli in una mia interpretazione di sintesi.

Nel corso di quest' anno ho fatto solo un approccio (escludendo quelli estivi, che vengono più naturali);

per il resto, ho ricevuto diversi segnali da attrazione da parte di varie tipe (ma chi mi conosce e chi è scettico sulla bontà delle letture sulla seduzione, pensa che il merito non sia di questi approfondmenti teorici).

Il vantaggio di essere un PUA è proprio quello di fermare sconosciute e conoscerle, di non dipendere da quanto ricco sia il proprio contesto sociale (il PUA crea occasioni anche da zero, cioè anche senza l' aiuto di situazioni sociali favorevoli).

Eppure SONO BLOCCATO.

1) Sono bloccato quando si tratta di fermare sconosciute per strada.

Intanto smettila con questa storia di voler diventare PUA e dei vantaggi di esserlo o no. PUA è solo un'etichetta che si affibbia a chi è bravo con le donne e di questa abilità ne fa un'arte (pick up ARTIST); si tratta di essere qualcosa, e se scegli di essere qualcosa lo fai perché lo vuoi e perché lo senti, non perché hai analizzato vantaggi e svantaggi. Questa precisazione puntigliosa e inutile che ho fatto potevo risparmiarmela, anche perché non hai detto da nessuna parte di essere ossessionato dal voler diventare pua, ma sono sempre stato io il primo a fare quest'errore quindi lo scrivo emot-angel.gif

2) Il mio problema, inoltre, consiste nello stare troppo sulla difensiva: sono un bel ragazzo, e se una tipa mi passa davanti imbronciata e senza guardarmi, questo mi basta per pensare che io non abbia alcuna possibilità. Lo so, può sembrare un paradosso: da una parte mi sento l' uomo più figo del mondo, dall' altra, se non ricevo immediati segnali positivi, credo che le donne d' oggi si siano rimbambite ed abbiano modelli virili sballati (perché io non posso non piacere) o, altre volte, credo che abbiano identificato in me con il sesto senso qualcosa che non va.

In ogni caso è un errore che io faccio inconsciamente. So che non sono al centro dell' universo, che una può non avermi notato per mille e una ragione (magari perché distratta, scocciata per fatti suoi, etc.), che l' uomo (pure fosse Raul Bova) deve agire e non può permettersi il lusso di aspettare. Nonostante tutto, questa mia reazione è costante. Io non rischio per non sporcarmi le mani, per non minare alla mia dignità.

Data l' esistenza del problema 2, succede che divento un discreto seduttore (un tipo consapevole delle proprie possibilità) solo quando la donna mi ha fatto esplicitamente capire che le piaccio. A quel punto, buon kino, buon eye contact, buona intelligenza sociale, sguardo ammaliante, etc. (il teasing dovrebbe un po' migliorare...).

Bel dilemma quello di fare errori inconsciamente anche se razionalmente sai che non è così. Ti dico una cosa: NON conta un caxxo quello che sai razionalmente se non lo porti a un livello inconscio, perché se non lo fai resta tutto solo un po' di teoria. Devi sforzarti di trovare il modo di provare delle emozioni molto forti che ti lasceranno capire a livello più profondo ciò che sai razionalmente; come, non lo so, è affar tuo (non ti conosco abbastanza per poterti dare delle idee). L'unica idea che mi viene è che potresti frequentare delle ragazze che stimi parecchio e delle quali non pensi che si siano rimbambite ed abbiano modelli virili sballati ma alle quali non interessi per niente, ma non so se funzionerebbe (è solo un'idea, e in questo campo spesso le idee si rivelano fallimentari)

Ma passiamo al problema 1): il non riuscire ad approcciare.

Wow, mi fai compagnia allora friends.gif

Questo problema, da una parte, dipende dal problema 2) (il fatto di essere troppo "orgogliosi" e demoralizzarsi facilmente), ma anche da un' altra cosa:

Al di fuori del mondo PUA, io non vedo neanche un cane che approccia! Ragazzi, può sembrarvi una banalità, ma questo fatto, per uno che inizia, pesa. Se osservo il quotidiano, vedo pochi scenari di seduzione: sembrano tutti così nei ranghi, così routinari... gente che sta fidanzata con lo stesso partner da secoli, contesti stagnanti... uomini e donne bellissimi e che non si filano proprio... rapporti di amicizia uomo donna-ovunque... E, ribadisco... NESSUNO APPROCCIA.

Allora, quando tu vedi un Adam Lyons che approccia con una scusa banalissima e, di contro, le donne italiane smaliziate, che non abboccano facilmente neppure di fronte a scuse intelligentissime, ti chiedi:

ma non è che 'ste cose funzionano solo lontano dall' Italia, che negli USA è tutto diverso, etc.? Non è che il mondo dei PUA è tutta una montatura, che in realtà i grandi seduttori non esistono, che i pick up artists sono solo degli "scavezzacollo" da strapazzi, che si lanciano prendendo pali a go go e conquistando solo 1 ragazza su 100 per la legge dei grandi numeri?

Pippe mentali ;) ma le nostre care amiche wanker.gif sono solo la manifestazione dell'inconscio di non voler uscire dalla zona confort, e questa cosa ha sempre radici più profonde

Vi ho lasciato moltissimi spunti, mi rendo conto. Al termine di questa lettura avrete più o meno idea della mia psicologia, quindi, sulla base della vostra esperienza , potrete capire se le mie siano pippe mentali a priori, che vanno via dopo i primi passi, e quali siano, secondo voi, i primi passi che mi permettano di iniziare la vita PUA.

Grazie.

Ci prendi in giro? LoL, un'idea della tua psicologia l'avremo quando ci permetterai di passare un paio di anni COSTANTEMENTE in tua compagnia, 24 ore su 24, e ci racconterai costantemente i tuoi pensieri e i tuoi sogni. E sarebbe un'idea molto generica... Io NON mi offro volontario e penso che non troverai nessuno disposto a farlo :)

Ascolta, la psicologia di un essere umano è qualcosa di impressionante, quasi infinito, qualcosa di così vasto e dispersivo che molto spesso neppure noi siamo in grado di orientarci all'interno dei nostri stessi mondi. Quando studi qualcosa su IS o su dei libri non impari a conoscere la tua psicologia o quella delle donne, impari solo a orientarti, ma il lavoro, quello grosso, lo devi fare tu, e un'idea più o meno completa della tua psicologia ce l'avrai solo e soltanto tu. Se parli con qualunque bravo psicologo (io l'ho fatto, con più di uno) saranno loro stessi a dirti quanto ti sto suggerendo... cioè che loro non ti potranno mai capire nemmeno la metà di quanto puoi fare tu, ma possono solo guidarti perché conoscono i meccanismi più comuni della mente umana. Solo i meccanismi, non la creatura completa ;)

Ti posso raccontare però la mia esperienza, sono sicuro che ti tornerà utile. Prima di iscrivermi sul forum ho sempre avuto un approccio un po' superficiale alla vita, un approccio che purtroppo è molto diffuso tra le persone; non viene da una cattiveria o dalla voglia di essere superficiali (nessuno vuole esserlo, fidati), ma semplicemente dalla nostra cultura che ci abitua così. Un approccio superficiale è un approccio che, banalmente, non è profondo. Ma un approccio profondo cosa è? Quando chiedo alle persone cosa è la profondità NESSUNO riesce mai a darmi una risposta precisa. In realtà non esiste una definizione valida e dottrinale (o perlomeno non mi sono mai impegnato a cercarla), ma è molto importante stabilire almeno per se stessi, cosa si può indicare con "profondo" e cosa con "superficiale". Una qualunque cosa è profonda quando è un'espressione della persona alla quale la cosa appartiene; uno sport può essere un'espressione profondissima per una persona che vuole superare i propri limiti, così come lo sono gli affetti e moltissime altre cose. Una cosa è superficiale quando non è un'espressione della persona cui riguarda; l'ossessione per la marca dei vestiti, l'essere arroganti e cinici SENZA motivo, studiare giusto per prendere 30 e lode all'esame sono tutte cose superficiali; spero ti sia fatto un'idea ;) Sottolineo come questi siano solo esempi, non c'è una verità assoluta.

Un bel giorno mi sono iscritto al forum e puff... sono diventato profondo!!! No vabbè, siamo seri :) Dopo aver preso parte al bsg e aver fallito miseramentedry.gif ho parlato con Cassim via skype. Mi ricordo come lui mi disse che ero troppo nervoso, il che era vero, ma non pensavo che fosse un nervosismo così forte da trasparire anche via webcam (per giunta non si vedeva bene), e il tutto per una semplice domanda: che rapporti hai in famiglia? Una sola domanda che ha sconvolto la mia vita, non ero mai andato così in profondità in tutta la mia esistenza. Non ti racconterò questa storia (se ti incuriosisce c'è il link nella mia firma), ma questo serve per farti capire come è inutile tentare di scalare l'Everest se non sappiamo salire le scale di casa nostra! ;) (le scale di casa nostra sono i nostri problemi basilari, l'Everest è il sarge, la vita sociale e tutto il resto). Con questo non sto insinuando che tu abbia delle relazioni in famiglia che non vanno, anzi probabilmente è tutto il contrario, ma molto probabilmente se dopo un anno sei riuscito a fare un solo approccio vuol dire che non hai scavato abbastanza in profondità dentro di te, e di sicuro ci saranno dei problemi più radicati.

L'unica cosa che so di "sicuro" (o almeno quasi :) ) è che la base più profonda, le radici che tutti abbiamo in comune sono rappresentate dalle nostre famiglie. Quali siano i passi successivi che possono interessare te ancora non lo so, questo devi scoprirlo tu ;)

Buona fortuna, spero di esserti stato utile :)

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GiorgioCatania

Wow ci ho messo così tanto a scrivere la prima risposta che nel frattempo avete risposto altre 4 volte :p

Ragazzi cari, grazie per aver partecipato numerosi.

:-D

Voglio essere sintetico. Solo due elementi vi conviene considerare:

1) Sono uno che non ha iniziativa. Punto. Uno che, nonostante si senta bello e vincente, non riesce a mettersi in gioco (vuoi perchè crede che gli sia dovuto tutto a priori, vuoi perché ha paura delle conseguenze psicologiche di un rifiuto, vuoi per una strana forma di orgoglio, vuoi per eccessiva selettività).

Ne deriva che, quando una donna mi dà segnali di interesse palesi, so ingranare (mentre, di contro, vedo amici che fanno tentativi patetici, che si svendono, che pensano di conquistare facendo i servili, etc.). Questo non signfica che io sia un grande seduttore, bensì solo che non faccio molti degli errori comuni, ho una buona intelligenza sociale.

Questo vuol dire che non sai uscire dalla zona confort, quindi ti rimando alla prima risposta

2) Quanto all' approccio, è come se non avere riferienti PUA davanti mi desse insicurezza. Se vedessi 2 ragazzi alla settimana approcciare per strada e ottenere una risposta positiva, direi: "Ah, ma allora è possibile". Invece, non stando così le cose, mi sento gravato dall' onere del pioniere (come essere Leonardo Da Vinci, avere un' idea innovativa e nessuna certezza che essa funzioni).

Questo pure

Vi chiedo: sono tutte forme di approach anxiety, in realtà? Quindi potrebbero sparire non appena riesco a forzarmi un po' e a vedere dall' altra parte un sorriso femminile? Oppure no?

Ragazzi, come si parte? Come si vince quello stare sulla difensiva e come si vince il blocco sugli approcci?

Non c'è un modo. Come ti ho già detto prima le persone sono letteralmente un mondo a se, la tua strada devi trovarla da solo. Devi andare in profondità se hai tutte queste difficoltà ;)

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Reserpino
Inviato (modificato)

GiorgioCatania, grazie.

Lo stile delle tue risposte è proprio, ti confesso, il mio preferito. Eh, lo so: ho un debole per questo modo di rispondere.

Giorgio, sai che mi ha detto un noto psichiatra dopo avermi visitato (lui ha fatto anche diverse apparizioni alla Rai ed è molto quotato):

1) Fa' caxxate! Lanciati! Sbaglia! Dici st*onzate! Non farti pippe mentali, perché, mentre tu rifletti, io mi faccio bello e trombo... tu, invece, rimedi al massimo qualche prugnetta.

2) Devi gridare nel coro per farti sentire. Non basta la tua bella presenza.

3) Ma chi caxxo credi di essere?!

Ragazzi, uno psichiatra quotatissimo mi ha detto questo. Si evince che non mi lancio e resto rinchiuso in questa trappola di orgoglio e superbia, entro cui penso che tutto mi sia dovuto.

Ma, appunto, Giorgio. Razionalmente so di sbagliare, ma deve diventare tutto acquisito. A detta dell' esperto, dovrei uscire dalla mia zona di comfort a piccoli passi.

Il fatto è che ho blocchi sull' attuabilità in Italia degli approcci a freddo.

Comunque mi sa che hai ragione, GiorgioCatania: gira gira sono due forme che denotano difficoltà ad uscire dalla zona di comfort.

Modificato da Reserpino
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GiorgioCatania

GiorgioCatania, grazie.

Lo stile delle tue risposte è proprio, ti confesso, il mio preferito. Eh, lo so: ho un debole per questo modo di rispondere.

Grazie :)

Giorgio, sai che mi ha detto un noto psichiatra dopo avermi visitato (lui ha fatto anche diverse apparizioni alla Rai ed è molto quotato):

1) Fa' caxxate! Lanciati! Sbaglia! Dici st*onzate! Non farti pippe mentali, perché, mentre tu rifletti, io mi faccio bello e trombo... tu, invece, rimedi al massimo qualche prugnetta.

2) Devi gridare nel coro per farti sentire. Non basta la tua bella presenza.

3) Ma chi caxxo credi di essere?!

Ragazzi, uno psichiatra quotatissimo mi ha detto questo. Si evince che non mi lancio e resto rinchiuso in questa trappola di orgoglio e superbia, entro cui penso che tutto mi sia dovuto.

Ma, appunto, Giorgio. Razionalmente so di sbagliare, ma deve diventare tutto acquisito. A detta dell' esperto, dovrei uscire dalla mia zona di comfort a piccoli passi.

Il fatto è che ho blocchi sull' attuabilità in Italia degli approcci a freddo.

Comunque mi sa che hai ragione, GiorgioCatania: gira gira sono due forme che denotano difficoltà ad uscire dalla zona di comfort.

Fai attenzione a valutare quello che ti dice uno psichiatra. Lui è uno specialista e ti spinge ad agire per vedere le tue reazioni, e fa tutto questo proprio perché non ti conosce, ma anche perché è in grado di supportarti in caso di tue reazioni troppo brusche e, soprattutto, perché dalle tue reazioni può individuare quei problemi che ti fanno stare male. Tu sei in grado di farlo? Nel caso tu non sia in grado (lo spero perché se sei in grado e scrivi questo post ci stai prendendo per il cu°*!!! :p ) non è detto che ciò che ti suggerisce di fare uno psichiatra va bene anche quando sei da solo, e per questo che ti ho fatto tutto quel discorso sul cercare dei problemi più profondi.

Mi spiego meglio; per ciò che riguarda la mia esperienza, se durante il bsg fosse andato tutto alla grande e io avessi chiesto solo un consiglio su un piccolo dettaglio Cassim magari non mi avrebbe iniziato a fare domande sulla famiglia (o magari si, non lo so, ma in ogni caso non penso sarebbero state il centro della nostra conversazione) perché sarebbe stato evidente un'assenza di problemi più radicati. Per "durante il bsg fosse andato tutto alla grande" non intendo 21 giorni di scopate, mat e quanto altro, ma magari anche passare da una condizione di difficoltà ad approcciare le ragazze per strada all'aver f-chiuso una ragazza conosciuta per strada al 17° giorno, per dire. Intendi? Ma dato che per me è andato tutto di mer°@ è stato necessario andare più in profondità. Quindi, durante il bsg i trainer mi hanno spinto ad agire, hanno valutato le mie reazioni e mi hanno spiegato dove andare a lavorare ;)

Ora, se tu hai ancora queste difficoltà dopo un anno intero hai due possibilità: o trovi qualcuno che ti supporta, come lo psichiatra, i trainer di onlyone, o qualche super-pua che conosci ecc. oppure provi ad analizzare cosa c'è di più essenziale nella tua vita che non va; questo puoi farlo da solo e a piccoli passi, anche se il supporto di qualcuno è SEMPRE meglio. Nella discussione "il meglio della sezione inner game" ci sono moltissimi post che potrebbero aiutarti. Vai a leggerli ora! In effetti c'è una terza possibilità: insisti a comportarti nella stessa maniera, ma non posso garantirti dei risultati in questo caso :p

Voglio dirti quanto segue: la seduzione (per come la "studiamo" e applichiamo qui su IS) è qualcosa di incredibilmente profondo. Le emozioni, gli affetti e gli amori che puoi condividere con una donna sono qualcosa di sorprendente, e scaturiscono dal bisogno di ogni essere umano di far parte di una cellula (convenzionalmente la famiglia, ma non per forza) cui sente di far parte. E' il MASSIMO nella vita di ognuno. Ma concentrarsi direttamente sulla seduzione è superficiale! Perché? Te lo spiego subito. Le emozioni, gli affetti e le emozioni che condividi durante una relazione sono un'espressione di quello che sei, o almeno dovrebbero. Ma se hai dei limiti (rappresentati in questo caso da qualcosa di più profondo) non sarai mai in grado di esprimere te stesso, e la seduzione in questo caso viene a mancare di qualcosa che dovrebbe starne alla base, diventa forzata e innaturale -----> superficiale. La profondità porta alla felicità, la superficialità alle pippe mentali e ai dolori che molti, purtroppo, conoscono.

Tu vuoi essere superficiale o profondo?

Ricorda di non prendere per oro colato tutto ciò che dico, non ti conosco e nemmeno sono un esperto.. c'è il rischio che abbia detto un pugno di stron°ate :) Però rifletterci su è gratis ;)

Modificato da GiorgioCatania
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The Burner

Sei bloccato e ti stupisci? se sei all'inizio è normale

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