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ALPHANESS: Il Mio Miglior Maestro è stato... un Cavallo! - "A Man Called Horse"


vik

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vik

Non vi nascondo che sono rimasto sconcertato da alcuni reply al post "The Heart of The King" a proposito di sviluppo dell'Alphaness

Disclaimer: Divanta difficile o poco pratico esaminare l'intera casistica di una situazione in un solo Post, quindi spesso si tende a sintetizzare e raccogliere in macroaree il numero più alto possibile di casi analoghi.

Confido nella capacità di astrazione di tutti affinché non venga frainteso qualcosa come "Non abbiate paura di interrompere due che parlano" con un "interrompete chiunque stia parlando, senza motivo e nel modo più scortese possibile".

cerchiamo di leggere anche i presupposti: "Non abbiate paura di interrompere due persone che parlano, nel momento in cui vi serva farlo, in cui avete qualcosa di Valore da dire e l'interruzione è plausibile (ehi ciao! bacio coem stai? ci vediamo qui in giro)"

Detto questo.

Continuiamo il percorso di identificazione e allenamento delle skill relative all'Alphaness

Nel post "The Heart of The King" abbiamo già discusso dell'importanza dell'Alphaness e di alcuni spunti per l'allenamento

Nel Post seguente vedremo come ciò sia assolutamente naturale e presente in natura, quali spunti possiamo trarre per migliorare la nostra CNV

POST ORIGINALE su h**p://www.pickupartist.it: A Man Called Horse

Quanto un cavallo è differente da un uomo?

A prescindere dalla morfologia, la differenza maggiore tra un uomo e qualsiasi altro mammifero consiste prevalentemente in 2 mm di materia grigia corticale… e questo è risaputo da anni.

Cosa ci può insegnare un cavallo a proposito del Sarge?

La risposta a quest’ultima domanda è, sorprendentemente, tutt’altra storia…

Tutto è cominciato un paio d’anni fa, quando ho conosciuto un giudice di gare di Equitazione Western (Team Penning, Barrel Racing, etc.. )

Oltre alla passione, il profondo rispetto e ammirazione che i praticanti di queste discipline nutrono nei confronti della specie animale in questione, sono venuto a conoscenza di dettagli molto interessanti sui mezzi di comunicazione del mondo animale.

Che gli animali comunichino mediante suoni, odori e soprattutto gesti (CNV) è noto da migliaia di anni.

Ciò che mi ha ispirato nelle mie ricerche successive è che esistono uomini che hanno studiato il linguaggio di determinate specie animali e hanno davo vita a tecniche di comunicazione specifiche per un determinato scopo.

Quale scopo?

LA DOMA

La curiosità mi ha spinto ad approfondire le mie conoscenza in Etologia (disciplina che studia il comportamento animale nel suo ambiente naturale) e venire a conoscenza del lavoro di Monthy Roberts, zoologo americano che ha messoa punto il Join-Up®, un metodo di addestramento privo di violenza che consiste nel comunicare con i cavalli utilizzando il loro stesso linguaggio non verbale ma fatto di gesti, chiamato EQUUS.

Le nozioni principali degli studi di Roberts hanno fondamento dell’osservazione dello stile di vita e delle abitudini dei cavalli:

  • vivono in branchi (social circle)
  • hanno una struttura gerarchica organizzata (lineare dominante-gregario)
  • non sono rigidamente territoriali
  • sono animali predati (al contrario degli uomi che hanno un comportamento predatorio)
  • stesso sistema di apprendimento dell’uomo (e del resto dei mammiferi: apprendimento per rinforzo)

L’obiettivo della doma è dunque quello di comunicare al cavallo una nuova gerarchia in cui l’Horseman occupa la posizione dominante (capobranco).

Secondo Antonio Lucio Catalano, professore di Scienze e tecniche equine all’Università di Parma: «All’inizio si cerca di essere accettati alla pari, in un ruolo di simile, di cospecifico, poi si cerca di diventare un consimile dominante».

Come ottenere questo scopo?

Adeguando gli sandard di comunicazione umani a quelli del cavallo, al fine di “parlare la stessa lingua”

Di cosa è composta la comunicazione del cavallo?

  • Movimenti delle Orecchie
  • Movimenti delle Zampe
  • Movimenti della Coda
  • Espressioni Facciali
  • Mostrare i Denti
  • Paraverbalizzazioni: Nitriti e Sbuffi

Qual è il vocabolario del cavallo?

  • Il Nitrito. Usato solo in situazioni speciali: un richiamo per ritrovare il branco perduto. La madre nitrisce per chiamare il puledro.
  • Lo Sbuffo. Esprime un saluto o un fastidio, con la familiarità si può imparare a riconoscere il tipo di messaggio.
  • Un Grugnito Sommesso. Un lamento a bassa voce in caso di forte dolore.
  • Le Urla. Le grida sono tipiche delle lotte tra stalloni.

L’aspetto che più ci interessa dell’interazione equino-equino o uomo-equino è: Quali dinamiche stabiliscono la Dominanza.

La risposta è giunta come conseguenza del mio percorso di iNTeNSe LifeStyle proprio durante la prima esperienza di equitazione.

istruttore: “Se vuoi che il cavallo ti rispetti devi fargli capire che tu sei il suo capobranco”

Vik: “OK, come si fa?!”

istruttore: “I cavalli vivono in branco, ognuno ha un ruolo che va da dominante (capobranco) a gregario e procedono in modo un cavallo di grado inferiore non stia mai davanti a un cavallo di grado superiore. Quando porti il cavallo fuori dal box, devi stargli davanti! Non permettergli di superarti, e sappi che lui ci proverà di sicuro. Tienilo dietro e fallo subito!”

Vik: “Semplice! come accade per gli umani: il condottiero sta sempre davanti e gli altri seguono. E qualcuno cerca sempre di fargli le scarpe.”

istruttore: "si, solo che se becchi un cavallo predominante con un brutto carattere o la luna storta, se non chiarisci come stanno le cose da subito, quello ti passa addosso senza troppi complimenti"

Si tratta di far capire al cavallo chi è l’ALPHA e confermare continuamente tale struttura a ogni sfida.

Un altro modo per “rivaleggiare” con un cavallo:

istruttore: “se hai di fronte un cavallo e questo fa un passo in avanti allora ti sta sfindando:

1. indietreggi e il cavallo vince la sfida, gli abbiamo fatto capire che è lui il dominante

2. rimani dove sei, il cavallo capisce che non sei disposti a farti sopraffare

3. avanzi di un passo, stai rilanciando la sfida!

(Occhio, potrebbe caricarti… essere calpestato dagli zoccoli di un cavallo non è un’esoerienza entusiasmante.”

Con un solo passo (fatto o non fatto, avanti o indietro), viene decisa una gerarchia.

istruttore: “i cavalli dominanti, come segno della propria superiorità appoggiano la propria testa sul collo del gregario. Se il gregario accetta, sta confermando la prooria sudditanza”

È l’analogo del mettere un piede sulla preda, oppure appoggiare una mano sulla spalla dellì’interlocutore. Una sfida, un challenge… stiamo comunicando la nostra intenzione di DOMINARE.

Tutte le dinamiche sociali del branco avvengono in questi modi.

La parte più interessante è… anche noi siamo animali!

È con mia grande sorpresa che ho notato, provando sul campo, quanto le persone che mi sono trovato intorno si siano comportate come… cavalli!

Per questo che propongo i senquenti ESERCIZI:

1) SUPERMERCATO

È strano, ma sembra che il solo fatto di guardare qualcuno menter si cammina in un luogo affollato sub-comunichi già una certa sudditanza.

Anche solo riconoscendo la presenza di qualcuno, gli stiamo già riconoscendo un certo… potere.

Se ci muoviamo per le corsie di un supermercato col nostro ingombrante carrello e stiamo attenti a non urtare i vicini, ci accorgiamo che molte meno persone ci concedono strada e ci fanno passare in caso di ingorghi. Già il solo guardare chi abbiamo vicino e quindi riconoscere la loro presenza subcomunica una struttura di minor forza.

Se invece ci muoviamo per le corsie affollate con lo sguardo rivolto oltre le persone vicine (esempio: il fondo della corsia) constateremo che le persone, a volta intimorite, ci lasciano strada più facilmente. Capiscono che non stiamo riconoscendo la loro presenza!

Se, arrivati vicini uni agli altri, non accenniamo minimamente a rallentare e continuiamo a guardare in avanti allora il 90% delle volte ci verrà lasciata strada libera.

Sembra banale, ma in questo modo, chi ci sta intorno percepisce la nostra struttura come forte, solida e per nulla disposta a piegarsi.

IMPORTANTE: Accompagnamo questo proposito con un’andatura lenta ed eretta da vero ALPHA… per dare modo alle persone di percepire la nostra presenza e il fatto che non abbiamo la minima intenzione di fermarci.

(L'andatura lenta e padrona servirà anche a dare tempo agli altri di uscire dal proprio stato di trance, percepire una struttura più solida della loro e levarsi dalle scatole :-P)

2) RUBARE LO SPAZIO – METROPOLITANA

Se siamo i metropolitana, e ci sediamo di fianco a persone corpulente, che magari indossano giacconi ingombranti, ci capiterà di stare piuttosto stretti.

Non possiamo sgomitare per ottenere spazio perché solleciteremmo risposte aggressive, ma…

…piano piano, un centimetro alla volta, sfruttando le occasioni che ci si presentano rubiamo un po’ di spazio!

Aspettiamole frenate del treno che ci spingono un po’ di lato e successivamente, invece di tornare esattamente dove eravamo, avanziamo di qualche centimetro.

Piaghiamoci per prendere qualcosa dal nostro zaino e risalendo rubiamo qualche altro centimentro.

Se qualcuno cerca di fare altrettanto, non permettiamoglielo! Basta soltanto fare un minimo di resistenza!

La cosa che mi lascia più perplesso è che a volte si riesco a far rannicchiare la gente su un lato, in posizioni scomodissime!!!… e mai nessuno si lamenta!

Un centimetro alla volta, gli stiamo facendo capire semplicemente che noi comandiamo e loro non ci possono fare nulla!

3) RUBARE LO SPAZIO – BANCA

Ero in banca… in fila.. che rottura di balle!

Cosa faccio? Devo assolutamente trovarmi qualcosa da fare, anche solo per tenere impegnata la mente.

Sfidiamo le persone circostanti. Vediamo chi vince.

C’è una sedia al mio fianco, esco dalla fila e mi siedo… tecnicamente, secondo usi e costumi consolidati nella vita degli abitanti della mia zona, ho rinnunciato al posto.

La testa della fila arriva di fronte allo sportello, mi alzo e vado a riguadagnare il mio posto. La persona dietro di me reagisce indispettita ma non proferisce una sola parola… ecco il tuo primo errore amico! avevi un’occasione ma te la sei fatta sfuggire per colpa del DISAGIO. Hai issato bandiera bianca.

Mi torna in mente il cavallo sul quale ho preso la mi aprima lezione di equitazione: Concapitol, 1.85m al garrese. Era tanto alto e imponente che sembrava “Re Nero”, il cavallo del Re di Hokuto. Aveva gli zoccoli grandi quanto la mia testa. Metteva paura!

… ma sapevo cosa fare e le sue dimensioni non costutuivano un problema.

Re Nero & Il Re di Hokuto

Beh, c’è il trucco: mentre mi alzavo non ho guardato in faccia nessuno, ho fatto quel che volevo senza riconoscere la presenza di nessuno.

Non ti guardo… quindi non esisti. La gente lo percepisce. l’ho scoperto al supermercato! :-D

Dopo essere rientrato in fila il tizio dietro cerca timidamente di fare un passo avanti per cercare di guadagnare terreno.

Col la schiena lo chiudo e faccio un passo verso di lui… “si amico, ti sto lanciando una sfida, anche se sei grande e grosso”

Niente da fare, in 3 secondi il tizio grande e grosso retrocede di un passo. “Rient ne va plus! hai perso ancora, ormai la tua struttura è quella di chi ha accettato la mia dominanza, non uscirai più da questo frame.”

Lo sfido ancora, e poi ancora, un passo dopo l’altro.

Nei 2 minuti che la persona davanti a me sbriga le proprie faccende allo sportello ho costretto un’intera fila ad arretrate di un metro… e nessuno ha avuto le palle di dire nulla.

Tutti i concetti e le tecniche che gli istruttori di equitazione mi hanno insegnato hanno dato risultati sorprendenti!

Hanno funzionato anche con gli umani!!

4) COMITIVA

“Leader of Men” significa anche Condottiero, e il condottiero deve stare davanti al gruppo affinché gli altri lo possano seguire!

Ricordo le volte in cui, anni fa, uscivo coi miei amici… “dove andiamo? cosa facciamo?!” e nessuno sapeva prendere una posizione, argomentare e coinvolgere gli altri… si rimaneva in cerchio anche un’ora attendendo un’idea di qualcuno.

Quando ci decidevamo, io non ero mai alla testa del gruppo, non sapevo le strade, non conoscevo i locali… io ero sempre quello ceh seguiva e che confidava nella conoscenza e nella perizia di qualcun altro.

Quel qualcun altro era alla testa del gruppo quando camminavamo verso il locale prescelto, quel qualcun altro era quello che scopava.

Porsi alla testa di un gruppo significa cambiare le proprie abitudini! cambiare stile di vita!

sto imparando le ubicazioni di tutti i locali, mi sto documentatndo su recensioni e commenti in modo da poter argomentare le mie proposte e cerco di essere sempre quello che, quando il gruppo si muove, sta davanti a tutti.

OK Ragazzi!

Andate!

Provate!

Divertitevi!

Scoprirete con vostra grande sorpresa quanto il mondo intero preferisca essere BETA.

(o meglio, in presenza di Alphaness il 99.99% degli individui istintivamente accetta la propria gregarietà! purtroppo la scuola e le istituzioni ci hanno programmato per anni e anni ad accettare l'autorità senza fiatare, anche quando in cuor nostro la struttira imposta funzionava ben poco!)

Sarge On!

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kumbo

ORO COLATO!

aggiungo: si potrebbero benissimo eliminare tutti i concetti sulla seduzione che ci sono in giro e sostituirli con materiale di questo genere! :)

Modificato da kumbo
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the_max

non sono d'accordo.... cioè magari saranno anche utili queste informazioni, ma si esagera...

inoltre si è entrato un po nel filosofico...

a finale a che serve mostrare così tanto alphaness....?

Modificato da Max93
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alekerchak

Molto Bello ma l'EC secondo me è pure importante e comunica alphaness...infatti molte persone nemmeno ti guardano quando camminano.....ma NON per dimostrare la propria alphaness!!

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kumbo

Molto Bello ma l'EC secondo me è pure importante e comunica alphaness...infatti molte persone nemmeno ti guardano quando camminano.....ma NON per dimostrare la propria alphaness!!

guardare un persona = considerarla, in fin dei conti

quindi se guardi una persona che non conosci per strada significa che in qualche modo ti incuriosisce / attrae, e che molto probabilmente tu non hai altri pensieri importanti per la testa.

Modificato da kumbo
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shantaram

sul serio

a me la gente che scrive questi post mi spaventa...

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CoolAid

A cosa serve camminare con la" postura lenta ed eretta da vero Alpha" quando non lo sei veramente, l'abito non fa il monaco.

Inner game prima di tutto, il resto vien da se.

Io me li vedo branchi di AFC che leggono ste cose, si gasano e vanno a fare trucchetti al supermercato.

Tutto bene fino a quando non incontrano un vero alpha, di quelli della periferia Romana o Napoletana ad esempio, che gli dice "CHE CAZZO STAI FACENDO?" e tutti si voltano a guardare e l'afc tra la minaccia reale e la pressione sociale sprofonda nella sua vera natura.

Conoscere certi trucchetti può essere utile ma di certo non cambia la tua natura, molto più utile fare un lungo e serio lavoro di inner game.

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Spugna89

Io me li vedo branchi di AFC che leggono ste cose, si gasano e vanno a fare trucchetti al supermercato.

Tutto bene fino a quando non incontrano un vero alpha, di quelli della periferia Romana o Napoletana ad esempio, che gli dice "CHE CAZZO STAI FACENDO?" e tutti si voltano a guardare e l'afc tra la minaccia reale e la pressione sociale sprofonda nella sua vera natura.

Conoscere certi trucchetti può essere utile ma di certo non cambia la tua natura, molto più utile fare un lungo e serio lavoro di inner game.

sbagli a considerare alpha quelli che in realtà non lo sono...i bulletti di periferia non sono alpha, solo delinquenti attaccabrighe...

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CoolAid

sbagli a considerare alpha quelli che in realtà non lo sono...i bulletti di periferia non sono alpha, solo delinquenti attaccabrighe...

E' gente che si crede migliore degli altri, non si fa problemi ad imporsi e non si preoccupa delle conseguenze, questa è la descrizione da manuale dell'alphanes.

Ed è sbagliata ovviamente perchè sono comportamenti antisociali che non hanno nulla a che vedere con la seduzione.

Cosi' come non serve a nulla lottare per qualche cm di spazio sulla metropolitana e adottare trucchetti simili.

Quello che conta in ambito seduttivo riguardo l'alphaness è non farsi mettere i piedi in testa dalle ragazze facendo i needy bisognosi morti di figa.

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