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DeathCabForCuties

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DeathCabForCuties

a 23 anni mi sono successe tre cose straordinarie, cioè fuori dall'ordinario. ho trovato la mia prima ragazza (una nave-scuola ho poi appreso. la storia di un'estate che ad un 23enne alla prima esperienza sembrava l'Amore), sono morte mia nonna e mia zia e ho perso un anno di università per passare fisica 1.

da quel momento in poi è iniziato il mio percorso di crescita, di rinascita direi: depressione totale, aiuto psicologico, autosuggestionamento, corsi di autostima, corsi (teatro, danza), automiglioramento fisico (palestra, nuoto), sondaggio della mia psiche.

ora ne ho 40, sono un bell'ometto, ho avuto le mie belle esperienze (poche ma buone), ho un atteggiamento ottimista MA

ecco che arriva il MA

MA trovo ancora difficoltà a mostrarmi un alfa. so che lo sono, mio nonno era IL capofamiglia, inoltre era di etnia tedesca, mio padre qualcosa ha recepito, io mio padre l'ho vissuto davvero poco però il seme c'è.

in cosa consiste questa difficoltà:

1) sul lavoro ho ancora delle indecisioni. un beta arrogante (come descritto su un post che ho letto qui ieri, sembra lui!) talvolta riesce a mettermi i piedi in testa. non riesco a gestire completamente il/i team di cui sono responsabile.

2) con le donne sono un mezzo disastro. sono vittima del mio atteggiamento di procrastinatore. rimando le pulizie di casa, rimando la mia possibilità di conoscere donne. stesso atteggiamento. stimo tantissimo il mio collega di 70 anni che è sciolto, aperto, sempre con la battuta pronta, di una galanteria forse un po' fuori moda, ma efficace. e cerco di carpire il suo modo di fare. e lui conosce davvero mille persone!

3) non ho amici e conoscenze. mi sono trasferito per "amore" di una ragazza emiliana, ho vissuto con lei per quasi due anni e poi mi sono ritrovato solo e con quelle quattro conoscenze fatte tra i colleghi. e andare per locali, da solo... mai fatto. non saprei neppure come si fa.

4) faccio un lavoro bastardo, che mi lascia pochissimo tempo libero, che non permette conoscenze di esponenti dell'altro sesso (o, nel qual caso, sarebbe piuttosto sconveniente).

cos'è l'origine di tutto questo:

non so che direzione prendere, non so dove voglio arrivare, non so quale sia la mia strada, non so se è quella giusta. vivo in uno stato di perenne ignoranza e di immobilità. ho 40 anni cazzo! e non ho costruito niente e non so se e cosa costruire. come. e la signora in nero è sempre più vicina.

io ringrazio per l'attenzione e mi piacerebbe che faceste delle considerazioni, che mi deste delle dritte per continuare a crescere.

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E' interessante che hai elencato i punti da uno a quattro in ordine inverso di causalità. :-)

Problema 1: Hai poco tempo libero dal lavoro. Ciò accade perchè non hai stimoli extralavorativi, altrimenti ti assicuro che lo troveresti: analizzando i miei colleghi quelli che "hanno un sacco di lavoro e sono costretti a fare gli straordinari" sono nella maggior parte dei casi o persone in temporanea necessità economica o persone la cui vita fuori dall'azienda è vuota. Quelli che invece hanno passioni, interessi e attività, stai sicuro che applicano strategie di riduzione dell'orario veramente efficaci. Quindi, prima domanda, qual'è la motivazione vera che avresti per non lavorare?

Problema 2: Hai poche conoscenze. Gli hobby vengono in aiuto. Riempiti le giornate di attività diverse -no, la meditazione in solitaria non conta :-) - e troverai decine di amici e conoscenti. Se andare per bar da solo non fa per te non vedo perchè dovresti farlo (anche se sinceramente, se non l'hai mai fatto, non vedo come tu faccia a dire che non ti piaccia).

Problema 3: Inizia di qua.

Problema 4: Capisco che l'imposizione della propria volontà nel nostro territorio mentale sia un bisogno abbastanza essenziale, ma sinceramente senza elementi pratici non posso fare altro che suggerirti di integrare i suggerimenti del tizio arrogante nel tuo piano di lavoro. Ma ripeto, ad esempi astratti è fatica andare avanti.

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  • 3 settimane dopo...
DeathCabForCuties

E' interessante che hai elencato i punti da uno a quattro in ordine inverso di causalità. :-)

Problema 1: Hai poco tempo libero dal lavoro. Ciò accade perchè non hai stimoli extralavorativi, altrimenti ti assicuro che lo troveresti: analizzando i miei colleghi quelli che "hanno un sacco di lavoro e sono costretti a fare gli straordinari" sono nella maggior parte dei casi o persone in temporanea necessità economica o persone la cui vita fuori dall'azienda è vuota. Quelli che invece hanno passioni, interessi e attività, stai sicuro che applicano strategie di riduzione dell'orario veramente efficaci. Quindi, prima domanda, qual'è la motivazione vera che avresti per non lavorare?

Problema 2: Hai poche conoscenze. Gli hobby vengono in aiuto. Riempiti le giornate di attività diverse -no, la meditazione in solitaria non conta :-) - e troverai decine di amici e conoscenti. Se andare per bar da solo non fa per te non vedo perchè dovresti farlo (anche se sinceramente, se non l'hai mai fatto, non vedo come tu faccia a dire che non ti piaccia).

Problema 3: Inizia di qua.

Problema 4: Capisco che l'imposizione della propria volontà nel nostro territorio mentale sia un bisogno abbastanza essenziale, ma sinceramente senza elementi pratici non posso fare altro che suggerirti di integrare i suggerimenti del tizio arrogante nel tuo piano di lavoro. Ma ripeto, ad esempi astratti è fatica andare avanti.

Carioz, grazie mille per la tua chiarezza. Sto lavorando per me: ho iniziato parlando con i miei titolari.

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